Pro Rugby USA: la particolare ricetta di una American Pie ovale

Filippo Ferrarini torna a raccontarci alcuni aspetti del giovanissimo rugby professionistico a stelle e strisce

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Mr Ian 6 Maggio 2016, 08:48

    Caro Filippo hai colto al volo l occasione più importante della tua vita, altro che Zebre o apprendistato alla corte del re…buon lavoro e fatti valere

  2. Dusty 6 Maggio 2016, 08:53

    Ferrarini ha trovato l’America.

  3. Lucido 6 Maggio 2016, 08:55

    Complimenti Pippo, di sicuro quando appenderai le scarpe al fatidico chiodo, spero il più tardi possibile, il lavoro da giornalista è assicurato.
    Buon lavoro, sono sempre più contento della scelta che hai fatto !

  4. berton gianni 6 Maggio 2016, 09:06

    Faglielo vedere, Ferro !

  5. Maxwell 6 Maggio 2016, 09:11

    Chiedo scusa per l’OT (al quale chiedo di non aggiungere altri commenti,alla Redazione potrebbe dar fastidio )
    @Fabio Genova ho letto che verrai alla partita,se hai bisogno un passaggio dalla stazione o se vieni entro le 13.00 e vuoi mangiare un boccone insieme a qualcuno fammi sapere
    @Hrothepert. Ci sei a pranzo?
    @ Delipe. So che giri l’Italia, se domani sei a Parma fammi un fischio
    [email protected]

    • Hrothepert 6 Maggio 2016, 10:04

      Max, brutte notizie, per una serie di concomitanti ragioni, evolutesi nel corso di questa settimana; indipendenti da moglie ed insulse, ma riguardanti, la moto, il meccanico, un pezzo che doveva arrivare, che non è arrivato, (..ma forse arriverà!!) ed un invito, per sabato sera, ad una cena dal qualela quale non posso esimermi dal partecipare, (senza moglie); non potro essere presente.
      Lo so mi merito del …quaqquaraqqua, mi scuso, ma sono costretto ad agire in tal senso; vi auguro di divertirvi e spero vivamente di poter venire nel corso della prossima stagione.

  6. chicodelrodeo 6 Maggio 2016, 09:45

    bellissimo pezzo

  7. leone64 6 Maggio 2016, 10:01

    Grande Filo pezzo magnifico. Praticamente ha detto che in Italia lo sport nelle scuole e nelle università non esiste e ha ragione. Si è allenato un mese. E come essersi allenato 3_4 mesi con le Zebre. Ma questo si vede poi in campo quando hai a che fare con uno staff di incapaci. Lo sport aiuta molto anche a livello educativo.

  8. kinky 6 Maggio 2016, 10:05

    Avete dato un occhiata con Google Earth su “The Ohio State University”?!? Da paura.
    ps già che ci sei ho notato che sei a circa un ora di macchina da Springfield…vammi a salutate Omer Simpson, grazie!

  9. Totalmente incompetente 6 Maggio 2016, 10:22

    Ferrarini è davvero un giornalista dotato! Bravissimo e spero che continui a scrivere perchè quello che dice è davvero interessante e piacevole da leggere!

  10. Nik73 6 Maggio 2016, 10:54

    complimenti, ancora una volta molto, ma molto meglio degli articoli articoli sportivi che si trovano su yahoo o ANSA.

    P.S. congratulazioni per la prima meta con Ohio, il resoconto dell’ultima partita e’ ancora blank ma hanno aggiornato le statistiche della squadra

  11. Fitness 6 Maggio 2016, 11:00

    Complimenti per l’articolo, davvero ben scritto. Poi non si può che rosicare, predico una rivoluzione nel senso preparazione atletica da una vita, anche perché questa permette, tante volte, di tamponare difficoltà sul piano tecnico. Pare che Phil abbia fatto proprio la scelta giusta.

  12. Hastings15 6 Maggio 2016, 12:30

    Brao bocia! Il futuro prima di tutto. Si va dove ci sono le strutture e le possibilità di crescita.

    Adossssssssssssssssss all’America 😀

  13. gsp 6 Maggio 2016, 12:53

    in bocca al lupo a Ferrarini e spero se la stia davvero godendo.

    ci vuole umilta’ anche di imparare da chi ci sta dietro, e la parte sulla condizione fisica dovremmo davvero impararla perche’ quella della nostre celtiche e’ deficitaria.

    pero’ il livello a cui si gioca contera’ un po’ no? ed allora, anche a livello di avversari, il pragone tra celtic e pro americano non si pone. vedremo tra qualche anno. auguro il meglio a loro e che si riprenda a marciare noi.

  14. noncredo 6 Maggio 2016, 13:08

    Bellissimo articolo, molto piacevole da leggere . Bravo Ferrarini ! Oltre alla passione rugbistica continua a perseguire anche quella giornalistica. E complimenti per la scelta di rimettersi in gioco e di ripartire alla grande, in un campionato sconosciuto con tante incognite, ma con tante possibilità per il futuro. Good Luck !

  15. narodnik 6 Maggio 2016, 14:16

    l’america crede nel fitness,eh gia’ peccato la percentuale di obesi unbeliveble

  16. DrDee 6 Maggio 2016, 14:43

    Bravo Filippo. Bel pezzo e ottima scelta personale. Bisognerebbe però contestualizzare un pochino questa superiorità di mezzi e professionalità nello sport scolastico americano. Le scuole che offrono strutture invidiabili non sono poi così tante (in proporzione, ma sono tante in numero assoluto), e le università sono prevalentemente private e incredibilmente costose. Guardiamoci il documentario “we could be kings” per vedere in che condizioni può versare lo sport scolastico in contesti disagiati.
    Ohio State è un’università con una lunga e importante tradizione di football americano, e lo stato ha due franchigie in NFL. Questo per dire che il contesto in cui si è inserito Filippo è sicuramente un esempio di come si possono fare le cose per bene, ma si fonda si un humus culturale molto favorevole e non è necessariamente rappresentativo.

  17. noncredo 6 Maggio 2016, 14:59

    @narodink, le novità per quanto riguardano il fitness, caso strano pero arrivano proprio sempre dagli Usa. Anche alle Olimpiadi mi sembra che gli Usa si piazzino sempre piuttosto in alto nel medagliere. Quindi caro @narodink il tuo commento e’ assolutamente fuori luogo e con una punta acida di invidia.

    • narodnik 6 Maggio 2016, 15:15

      invidia???si chiamano notizie..invidia proprio non ce n’e’ non mi recherei negli usa manco se mi pagano la vacanza,cmq http://www.corriere.it/salute/nutrizione/15_novembre_12/obesita-aumento-usa-nonostante-sforzi-michelle-7046db70-8955-11e5-9216-e8e41772d34a.shtml

    • western-province 6 Maggio 2016, 17:00

      Il populismo – in russo: народничество?, narodničestvo, da narod, popolo – è un movimento politico e culturale nato nell’Impero russo verso la metà del XIX secolo. Sviluppatosi nelle città e formato da intellettuali e studenti consapevoli dei gravi problemi economici, sociali e politici della società russa, si proponeva l’emancipazione delle masse contadine, la fine dell’autocrazia zarista e la creazione di una società socialista.

      Non è invidia è odio 🙂

      Scherzi a parte gli stati uniti sono la patria del fitness e degli obesi, la patria della pornografia e dei mormoni, della povertà e della ricchezza assoluta, sono uno stato pieno di contraddizioni unito solo dall’amore per le armi da fuoco

      🙂

      • narodnik 6 Maggio 2016, 17:28

        non e’ manco odio..solo che sto panegirico di ferrarini mi fa sorridere..sembra che la’ e’ tutto perfetto..contento per lui ch esi trova bene,pero’ un dubbio mi viene,tutta questa super organizzazione nel rugby e’ nuova?o da quando c’e’?perche’ se sono cosi’ avanti con strutture etc come mai hanno quella posizione nel ranking?ma sopratutto perche’ hanno avuto bisogno di modificare le regole?come mai con strutture cosi’ avanzate sto popolo di super atleti ingaggia gente come ferrarini o mirko bergamasco?se la competizione fosse stata altissima come dice lui forse avrebbero ingaggiato qualcun altro,lo dico senza invidia ne odio ma stanno cercando di adattarsi ad uno sport non loro storicamente e partono aquistando stranieri e cambiando le regole,per me non sono segnali positivi a livello internazionale..

        • sentenza 6 Maggio 2016, 18:49

          Perchè i super atleti veri giocano a football e altro e non a rugby, perchè i soldi stanno negli altri ovviamente. Questi che dice vengono dalla nfl non c’è neanche bisogno di dire che sono scarti. O fisici o tecnici o entrambe le cose. Se sono scarti fisici c’è da preoccuparsi per il livello atletico di Ferrarini, che li definisce “etraterrestri”.
          Che poi nei colleges e nella scuola in generale ci siano strutture “adeguate” non è certo una novità, e in tutti gli sport. Intanto perchè lo sport è di fatto considerato una materia come un’altra che porta anch’esso a uno sbocco “lavorativo” nelle leghe pro (il settore è sempre quello dell’intrattenimento, come cinema o teatro, mi raccomando non confondersi che non è quello degli immortali veri valori dello sport che solo altri di ben altra storia e spessore incarnano…seeeeehhh….).
          In più è diventata una fonte di entrate, la principale in molti casi, per gli stessi colleges o high school.
          Nell’articolo precedente parlava del tutto esaurito (100 e rotti mila PAGANTI) per vedere la partita primaverile di football di Ohio State, che se avete visto è una partita di allenamento fra loro, lo stesso di Juve A – Juve B a Villar Perosa ad agosto. Dove altro succede una cosa simile? Da nessuna parte, manco nella nfl. Però poi di soldi per le strutture e pure per le borse di studio ne hanno “abbastanza”.

  18. sentenza 6 Maggio 2016, 15:57

    “non deve essere facile essere abituati a lanciare la palla avanti e a un certo punto vedersela passare indietro”? Ma lo sa di cosa sta parlando?
    Esempio “raro” ma certo non unico:
    https://www.youtube.com/watch?v=3M7Xab3E9sc
    Notare che allungando il tempo dell’azione la velocità media diventa ovviamente simile a quella del rugby.
    Poi dovrebbe dire questi quali ruoli giocavano, che magari la palla non l’hanno manco mai dovuta toccare se stavano in linea e nel caso inizierebbero da zero o quasi.

    “Ovviamente siamo in America quindi è tutto sotto forma di test e vengono raccolti dati ogni giorno per seguire i miglioramenti”
    Eccola qua la spiegazione di tutto, vuol dire che qui invece no, come ci ha lasciato intendere anche Campagnaro. Qui neanche l’abc, ovviamente siamo in italia e quello che conta per giocare è l’arrufianamento e il leccaculismo (oltre ovviamente l’altezza minima). Test atletici? Cus’lè?

    Ma voglio dire però, passi per gli italiani ma tutti gli allenatori stranieri che sono stati e sono in italia che cazzo han fatto e fanno? Invece di adeguare gli italiani si sono adeguati loro? A parte che non ci sarebbe nessun bisogno, che non sono certo segreti ma cose di dominio pubblico e quindi accessibili e praticabili anche direttamente dagli italiani.
    Ma evidentemente non stanno lì per arrivare ai risultati, ma per altri motivi e scopi.

  19. boh 6 Maggio 2016, 16:56

    Certo che lo sa, difatti, hai tirato fuori una mosca bianca su una torta shaker.

    • sentenza 6 Maggio 2016, 18:03

      Scusa, di passaggi all’indietro ce n’è almeno uno ogni azione, che forse avrai visto lo snap è quello (sostituto equivalente del tallonaggio), due con handoff o pitch, tre o più con reverse vari. Di passaggi in avanti c’è n’è uno ogni azione se c’è. Nel totale di gran lunga sono sempre più quelli indietro.

  20. RigolettoMSC 6 Maggio 2016, 19:28

    Ha estrapolato una delle differenze più evidenti all’occhio di un non iniziato (vabbe’, i caschi, ma la palla è ovale e i giocatori si azzuffano) ovvero il lancio in avanti (del resto i quarter back, che sono un po’ le nostre aperture, quello devono saper fare bene più di tutto il resto), per descrivere in poche parole un gioco diverso dal Rugby. E’ un articolo scritto molto bene anche se un po’ celebrativo, ma ci sta, la differenza di approccio che ha trovato dall’Italia all’Ohio è talmente grande che ha scritto ancora sulle ali dell’entusiasmo, e la parte sui passaggi in avanti fa parte delle figure retoriche che uno bravo sa usare (credo che si chiami sineddoche ma non ne sono sicuro, coi nomi faccio sempre casino), e lui l’ha usata bene.
    In bocca al lupo!

  21. noncredo 6 Maggio 2016, 20:06

    @narodink @sentenza, Il ragazzo ha scritto le sue impressioni, e anche con molto gusto, delle sue impressioni a caldo e di quello che si sta muovendo in Usa .Racconta dei piccoli, primi passi di questa nazione che si avvicina ad un nuovo sport. Trapela simpaticamente l’entusiasmo con cui lui, e i suoi compagni di viaggio stanno vivendo questo esperimento. Non vedo il motivo di attaccare rogne su un bell articolo di sport. O diversamente i veri scarti siete voi e un po’ vi rode dentro che un ragazzo abbia messo in discussione la propria carriera e ricominci da un gradino più basso! Voi non siete sicuramente sportivi ! FORZA ZEBRONI E BRAVO FERRARINI !

    • sentenza 6 Maggio 2016, 20:46

      Non si avvicina niente perchè, come hanno già detto altri, sono i campioni olimpici in carica, e a 15, non a 7. Però è rimasto lì, più o meno di nicchia come in italia. La domanda è sempre “perchè”. E perchè gli è piaciuto più l’altro.

  22. pacian 7 Maggio 2016, 13:23

    Grande articolo; 6 un ottimo giornalista oltre ad essere un GRAN GIOCATORE. Continua a fare mete e a scrivere articoli. Grazie.

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