Il Responsabile dell’Area Tecnica guarda ai recenti risultati di Under 17 e 18. E sul progetto statura…
Nazionali giovanili, Accademie e rapporto con le società: parla Franco Ascione
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Due atleti approderanno all'Accademia del Benetton, altri due a quella delle Zebre
Serie A Elite: ieri a Bologna l’incontro tra FIR e Club
Sul tavolo il rilancio del campionato, il numero di squadre partecipanti, la distribuzione dei permit player e la formula della Coppa Italia
FIR: approvato il Bilancio Preventivo 2024
Avvallato a maggioranza dal Consiglio Federale verrà ora inviato agli organi preposti per approvazione
L’impatto economico del Sei Nazioni 2023 sull’Italia: oltre 37 milioni di euro per Roma e la regione Lazio
Sono stati presentati gli studi relativi all'indotto creato dalle 3 partite casalinghe del Torneo dell'anno scorso
Accademie U23 Zebre e Benetton: la lista dei 12 atleti che completeranno il proprio percorso di formazione
Al termine i giocatori potranno trovare spazio nei roster delle franchigie o delle squadre della Serie A Elite
FIR e Ministero dell’Istruzione e del Merito sottoscrivono il protocollo “Scuole in meta”
Un documento di intesa che contribuisce a portare il rugby all’interno degli istituti scolastici
Mai sentito prima, adesso che u17 e u18 hanno ottenuti buoni risultati, spunta come i bucaneve.
Forse inizia a sentire vibrazioni alla poltrona?
http://www.air.it/modules.php?name=News&file=article&sid=9075
Bravissimo a mettere questa precisazione…..nel 2006 quell’incapace del PROF. LUSI noto a tutto il mondo rugbystico italico fu in grado di rovinare intere generazioni di giovani rugbysti. Onore a LUSI……
speriamo che tra un po non ci raccontano degli under 14 per sventolare risultati positivi .
quotone. proprio una cosa brutta sbattere in prima pagina dei ragazzini neanche maggiorenni
speriamo che da giugno venga rivisto tutto , anche i selezionati per le NAZIONALI e la FRANCESCATO dal nuovo staff e forse si comincera a vedere qualcosa di buono.
Ah il “progetto statura” non è mai esistito??
E’ questo documento di cosa parla (cfr.slide n°10 e seguenti)?
http://www.federugbycampania.it/archivio0607/allenatori/progetto%20c.r.c.%202006-07.ppt
Fosse nato in Campania, Shane Williams sarebbe stato escluso, a meno che uno degli allenatori non avesse usato “buon senso”.
Quel documento è stato redatto dalla Federugby campana, ma non è difficile intuire che riprende linee-guida partorite a più alto livello.
http://www.air.it/modules.php?name=News&file=article&sid=9075
infatti…
Questi non sanno nemmeno di cosa parlano, il progetto statura garantisco che è esistito ed esiste ancora, io ci sono passato ho visto le selezioni dei centri di formazione e per bocca dei selezionatori mi è stato detto purtroppo le regole sono queste, perciò non spariamo cagate a dire che non esiste e oltretutto i ragazzi scartati per l’Accademia per problemi d’altezza non vengono più nemmeno visionati, non ho mai visto un selezionatore girare per club, e molti piccoli club non mandano i ragazzi ai centri di formazione perché hanno problemi di numeri e di trasporti, oltretutto ho ancora chiaro in mente la frase di un selezionatore che mi ha detto a noi servono grandi e grossi poi ci pensiamo noi ad insegnarli a giocare, beh dal Under 20 in poi mi sembra che i maestri non siano stati molto efficaci
Ascione vattene a casa non hai mai ottenuto nulla ancor peggio con le Zebre. Se vuoi fare un piacere al Rugby vattene tu e i tuoi protetti e progetti.
Adesso la Fir insieme al nuovo ct O’Shea ha ingaggiato l’irlandese Stephen Aboud, che si occuperà di Accademia e formazione.
“Da giugno comincerà a lavorare anche sugli allenatori. E Daniele Pecini, l’uomo che alla Capitolina di Roma ha portato avanti un magnifico lavoro coi ragazzi, sarà quello che terrà i rapporti a livello regionale. Per crescere tutti insieme”.
…Daniele Pacini…
Grande Doc ! Con te vinceremo la coppa del mondo 😀 ( quella del nonno già vinta )
“Il nostro obiettivo è quello di essere al servizio dei club, non contro. Nessuna concorrenza. I nostri tecnici hanno l’ordine di andare verso le società, interagire al massimo. In alcune zone e con alcune persone succede meglio che altrove, ma continuiamo a progredire. Gli obiettivi della Fir e dei club sono gli stessi”.
Falso, falsissimo e pure furbetto quando dice che “.. in alcune zone e con alcune persone succede megio .. ” cosí tutti noi pensiamo: che sfiga sono nella zona sbagliata. Tutti noi da Taranto a Trento.
Campagna elettorale.
“I risultati si vedono prima nella quantità che nella qualità dei risultati, con 10.000 ragazzini nuovi praticanti rispetto all’anno scorso, di cui 2.000 nella fascia 14-18 anni.”
Come se la FIR avesse mai fatto reclutamento!!!
Il reclutamento l’hanno sempre fatto le poche societa’ che in preda alla follia investono nel rugby di base pur sapendo che verranno depredate e sbeffeggiate da tutti, tecnici federali inclusi (“rugby pane e salame”).
Magari la FIR avesse mosso un dito per fare direttamente reclutamento, e non ditemi che c’e’ il Progetto Scuola di Tullio Rosoloen, che…. 🙁
A parte che gli u17 sono appena entrati in accademia e non usciti (e giocano in u18 e non i u16), ho una domanda per la Redazione: i bidoni azzurri in foto sono casuali?
ma perché sempre cosí negativo, sei insopportabile.
http://www.air.it/modules.php?name=News&file=article&sid=9075
direi che il progetto statura è esistito, ma in modo molto limitato a certi ruoli. tra la’ltro per categoria di atleti ormai maturi.
ascione all’epoca sembra fosse solo responsabile del centro studi, credo che il direttore tecnico all’epoca fosse mario lodigiani o donatiello.
magari non è preciso dire che non è mai esistito, ma ridimensionato sì
E’ esistito eccome, quindi ha fatto un’affermazione non vera.
Inoltre nel documento della Federugby campana che ho riportato più su, si legge (slide 10-11-12) che quei parametri sono stabiliti per fasce d’età 15-16 anni, quindi la tua affermazione “per categoria di atleti ormai maturi” ne risulta smentita.
Personalmente ho sentito mediani di mischia che mi hanno detto che degli allenatori federali hanno detto loro in faccia che, essendo sotto il metro e ottanta, nel rugby moderno non avevano alcun futuro.
Sicuramente fantasie giovanili.
se fosse vero sarebbe una cosa vergognosa…
Posso aggiungermi alla lista dei testimoni..
10 anni di BUGIE
http://www.air.it/modules.php?name=News&file=article&sid=9075
Ascione ha il contratto a tempo indeterminato. Non si può toccare
ma per le seconde linee non e’ affatto un problema..arrivano dal sud africa gia’ pronte…
purtroppo…alle Zebre già hanno portato Konigsberg per il percorso scientifico di equiparazione…
http://www.repubblica.it/sport/rugby/2016/04/07/news/giovani_crescono_vittoria_u18_e_u17-137099420/?refresh_ce
Le testuali parole apparse nell’intervista che per motivi di sintesi non sono state pubblicate: “Sfatiamo la leggenda. Il Progetto Statura non è mai esistito, e io non c’entro nulla. C’era un’idea, non mia, che tendeva a privilegiare i ragazzi che potenzialmente sarebbero cresciuti molto fisicamente. Ma questo non vuole dire che scartiamo i piccoletti bravi: Masato, Minozzi, Violi, Bruno sono alcuni degli esempi. Però è vero che cerchiamo delle seconde linee, e in questo momento abbiamo solo 4-5 ragazzi proiettati verso i 2 metri. Ed è altrettanto vero che se ho un tre-quarti tecnicamente forte ed in grado di debordare, ma che è pure grande e grosso, sono più felice”.”
Il progetto Statura è una leggenda…Perché lo smentisce solo ora?
Da quando leggo blog di rugby non si è fatto altro che parlarne…Perché ora si dice che non c’è mai stato? Non si poteva dire prima?
Perchè si avvicinano le elezioni e, in attesa di sapere se la portata del suo bacino di voti è ancora tale da renderlo prezioso per Gavazzi, gioca d’anticipo cercando di prendere le distanze dalla sua “creatura”. In politica basta poco a passare da “insostituibile” a “indesiderabile”. 😉
Portatore di voti? E’ mai possibile che nelle federazioni sportive emerga sempre il lato peggiore della politica?
Che potere ha in Campania?
bisognava andarglielo a chiedere. qui di leggende se ne sono formate e se ne formeranno.
Tuttavia, Ascione probabilmente mente oggi, ed avrebbe mentito alcuni anni fa.
e di progetti come quelli, in seconda linea, ce ne sono in giro.
sono d’accordo. lui sicuro tira acqua al proprio mulino, ma chi mai gli aveva chiesto del progetto statura?
Scusate se intervengo ancora….
Ascione: ” di un campionato d’Eccellenza che sia una palestra importante per far crescere tutti: giovani giocatori ed allenatori. Il rugby italiano sta crescendo, parola”.”
Parola o parolaccia?
🙂
in FIR, nonostante i risultati, sono tutti convinti che non ci siano problemi e che il rugby italiano stia crescendo, l’ha detto pure Gavazzi…
Con molta amarezza leggo la dichiarazione di Ascione riguardo al progetto altezza, sono stato un allenatore/selezionatore all’epoca della creazione delle prime accademie e posso testimoniare che nell’ultimo raduno di Tirrenia che doveva stilare la lista dei giocatori da inserire nelle accademie, fu attaccata, all’altezza di mt 1,80 su un muro una striscia adesiva e furono fotografati tutti i ragazzi. Nella riunione finale furono proiettate tutte le foto e scartati tutti i ragazzi sotto la striscia….
alta tecnologia biometrica al servizio della formazione 🙁
Si chiama selezione massale
@HARRY61RUGBY Ricordo bene quel raduno, ragazzi che cercavano di mettersi leggermente in punta di piedi senza dare nell’occhio per raggiungere la “striscia della gloria”..che pena
mamma mia…
non esageriamo il fisico nel rugby conta parecchio , il problema e che sia i piccoli che i grossi nostri sono inferiori ai migliori
@TESTAOVALE Ma che discorso è il tuo? non penso sia meglio non scrivere niente piuttosto che scrivere parole s caso?
*pensi **parole a caso
ci sono sport e ruoli che richiedono fisico e statura , se giochi a bocce no , ma a rugby si , non puoi fare una mischia di 500kg e 3/4 alti 1,70 non e’ difficile da capire.
a meno che non giochi in un campo di 500 x 200 metri
Infatti si e’ visto che spettacolo di carriera internazionale ha avuto Romano.
@TESTAOVALE ma chi ha detto che i “piccoli” sono meglio dei “grossi”? È chiaro che il rugby sia una sport fisico. Ma perché Ford gioca 10 nell’Inghilterra? Perché pur con i suoi 80 chili è l’apertura più efficace che hanno. Ci sono un milione di esempi. In ogni situazione, in ogni duello bisogna vedere quale giocatore risulta più efficace. Ci saranno casi (probabilmente la maggior parte) in cui sarà più efficace il “grosso”,ma sicuramente in altri casi sarà più efficace il “piccolo”
SCUSA BLMcalister ci sono campioni che non fanno testo , ma sono pochi , io sto parlando del 90 x 100 dei giocatori a cui qualche kg e cm in piu’ non guasta .
allucinante…
Incredibile, peggio di quanto pensassi
sarà un anno lunghissimo, difficile da sopportare…
Sinceramente di questa intervista non me ne importa un fico secco, niente di tecnicamente interessante e per lo più cose già dette, di chi sia la colpa ha poca importanza, purchè si vada avanti e si riscontrino dei veri miglioramenti.
Il mondiale U20 sarà un banco di prova, senza cercarci l alibi delle accademie, perché adesso si legge in giro che l Italia U16/17 vince solo grazie alla accedemie, cosa molto offensiva per i club e per lo sporco lavoro che svolgono quotidianamente..
dopo dieci anni si è accorto di questa maldicenza sul suo conto?
aspettava la prescrizione?
beh io direi che aspettava dei risultati positivi 😉
e che rinnega il famigerato progetto statura
resta inteso che i 6N U20 dal 2017 in poi dovranno iniziare a dare risposte migliori , come di fatto gli chiede Calandri nell’intervista
Chiamatelo come volete, io ho visto con i miei occhi (sono miope ma ho sempre portato lenti a contatto adeguate) Franco Ascione arrabbiarsi ai raduni zonali per la presenza di atleti al di sotto del metro e ottanta. L’ho visto, sulla torretta di Tirrenia durante un allenamento, gridare “tirate giù quel nano di m****” riferito a uno dei convocati che secondo lui non dovevano esserci. Ho visto i cm di Odiete falsificati per far sì che rientrasse nei parametri federali e potesse essere quindi convocato nell’Accademia Zonale di Parma. Ho visto preparatori federali prendere i dati dei test in palestra di alcuni ragazzi rimasti fuori dalle convocazioni e dire “bravo, stai lavorando bene. Peccato per quei due centimetri..”
E ho visto più di un ragazzo smettere di giocare, schifato da queste cose.
“torretta di Tirrenia”, faceva il bagnino…? 🙂
Oh, il metro e ottanta ce l’ha inchiodato nel cervelletto: Marcellino piccoletto è uno e settantanove. 🙂
@mal e che ci si voglia credere o no, per due anni consecutivi per quel cm fu lasciato fuori dall’Accademia di Parma. Poi (Deo gratias!!) qualcuno si accorse dell’assurdità e se lo portarono a Tirrenia. Aaaaaaaa che nervoso che nervoso che nervoso Franco
Mica per altro l’ha messo tra i “piccoletti”. 🙂
@Giovanni Ahahah lo spettacolo non sarebbe un granchè, ma forse riuscirebbe a fare una figura migliore!
ma si ma non e’ ODIETE che ti risolve i problemi in NAZIONALE VISTO CHE SIAMO AD UN LIVELLO MEDIOBASSO ALMENO PUNTIAMO SUL FISICO NON HA TUTTI I TORTI
@TESTAOVALE sei serio o ironico?
Si ma puntare sul fisico cosa significa? Su 2 cm in più di statura o sulle qualità atletiche?
A leggere queste cose vengono i brividi, c’è da dubitare che siano vere e se sono vere si capisce che il problema non è nel fisico dei giocatori ma nella testa bacata di qualcuno.
Ma se è vera la storia della torretta, ma dico ma nessuno è andato lì a tirarlo giù come una pera? Perchè c’è un limite a tutto e quello l’ha ben superato.
@sentenza, ripensandoci col senno di poi, hai più che ragione. Ma un ragazzo di 15/16 anni, che gioca a rugby da quando ne aveva 5 e sogna di giocare in nazionale, subisce a testa a bassa e continua l’allenamento. Purtroppo o per fortuna
Ma dovevano farlo gli allenatori che erano lì ovviamente. Va beh che in italia tutto è possibile, ma io dubito ancora che si possa arrivare a sti livelli di ottusità. Roba da premio nobel…
i fondamenti per i risultati sono i numeri di base cioe i RAGAZZINI e IL PROFESSIONISMO che da noi sono molto carenti e quindi ci si arrampica sui vetri , se qualcuno sa fare i miracoli si faccia avanti.
@TESTAOVALE probabilmente non scrivi in condizioni di massima lucidità. Cosa c’entra quello che scrivi con i discorsi che si stanno facendo? Ahah
puo darsi , la birra non fa tanto bene al cervello ahahahh
A proposito di test fisici, a nessuno risulta la situazione contraria. Nonostante il ragazzo abbia i parametri fisici e ottimi risultati nei test fisici. Si ritrova scartato perché sorpresa sorpresa sulle tabelle alcuni dati dei test fisici sono stati taroccati. Non potendogli segare le gambe………si provvede in altro modo.
questa e bella e anche probabile viste le ciofeche che ci propinano come campioni in under20ahahahah
@BLM, se sono vere le cose che dici sarebbero fatti gravissimi e ne sarei schifato anch’io…
@San, se vai in fiducia, posso darti la mia parola. Io non sono uno di quelli che hanno smesso, mi sono anche preso delle belle soddisfazioni personali negli anni successivi e sto continuando a prendermele, ma sono comunque state esperienze brutte e a tratti frustranti. Su altri ragazzi hanno avuto conseguenze peggiori, nel senso che hanno scelto vite diverse da quella del rugbista.
@HARRY61RUGBY, @BLMcalister: grazie per le vostre testimonianze dirette, ma, se vi è possibile, cercate di produrre qualche copia di documento ufficiale in vostro possesso e metterla su qualche drive online condiviso.
Carta canta
@Giovanni hai ragione, purtroppo mi rendo conto che il mio sia più uno sfogo personale fine a se stesso. Non saprei dove trovare i documenti ufficiali relativi. Per quanto possa servire, confermo al 100% la testimonianza di Harry, perché a quel raduno c’ero anch’io e la mia testa non toccava la striscia, forse avessi avuto il ciuffo un po più proiettato verso l’alto adesso avrei appena finito di giocare il Sei Nazioni (scherzo, ovviamente).
Qua trovi i convocati del secondo anno dell’Accademia zonale di Parma: http://www.rugbyuniontimes.com/2010/09/07/accademia-di-parma-al-via-la-stagione-20102011/ come vedi non c’è Violi. In realtà il secondo anno i parametri furono ampiamente rivisti, tant’è che compaiono svariati ragazzi del 1994 più piccolini fisicamente. Ma per i 93 i giochi erano già stati fatti l’anno precedente, non ci furono ulteriori inserimenti.
Intervengo di nuovo.
Qualcuno di voi ha già postato dei link che richiamano il Progetto Statura: uno dell’a.i.r. e uno della f.i.r. Campania (non riesco ad aprirlo) volgi dare il mio contributo per smascherare quest’uomo che ora si dice ignaro di questa “bufala” che a suo dire ara rimasta una semplice “idea”, peraltro non sua.
Qui di seguito posto il link dell’Università di Verona (Scienze Motorie) che fra le attività allora svolte indica “UN PROGETTO TRIENNALE CON LA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY PER IL “PROGETTO STATURA”:
http://www.dsnm.univr.it/documenti/Documento/allegati/allegati042196.pdf
Che schifo.
Mah! L’intervista non dice nulla di nuovo se non evidenziare il buon lavoro dei CDF e delle Accademia e gli obiettivi che si sono posti. Qui si continua ad accusare Ascione del progetto statura quando tutti sanno che quel demenziale progetto è stato voluto da Dondi, suggeritogli da Brad Johstone e propagandato sul territorio da Pino Lusi. Possiamo accusare Ascione, che all’epoca era il responsabile del centro Studi, di non essersi minimamente opposto a questa demenzialità, ma non di averlo realizzato. Va a finire che Pino Lusi con tutte le cxxate dette e scritte su questo tema, oramai nel dimenticatoio di tutti, viene riabilitato e al suo posto viene accusato uno che non c’entra niente. Diamo a Cesare quel che è di Cesare!!!!
Ecco, diamo la colpa a Dondi, Johnstone e Deans. Non c’entra niente? Ma se il progetto era del centro studi, vogliamo scherzare? O tiriamo in ballo quell’altro fenomeno di Donatiello che si occupava di nazionali giovanili? Ormai passano più veline qui che ai provini di mediaset.
Piu’ che gestire
Hanno distrutto tante annate di giovani
Il bello e’ che pur essendo direttive ritenute ASSURDE da tutti i tecnici di club…..sono andati avanti fin d’ora
Un gruppo che ha sputtanato dieci anni di settori giovanili
Trovato… 🙂
http://web.archive.org/web/20060513110934/http://www.federugby.it/news.asp?32582
“Giovedì 19 gennaio, alle ore 10.30, è in programma presso la Sede Federale dello Stadio Olimpico di Roma la prima riunione dello staff congiunto, volta alla definizione finale del progetto. Saranno presenti Zeno Zanandrea, vice-Presidente FIR e Responsabile del Settore Nazionale Giovanile, il Consigliere Federale Vincenzo De Masi Responsabile dei rapporti con le Università, ed i docenti universitari Franco Merni (Dipartimento Valutazione Funzionale Università di Bologna), Renato Manno (Dipartimento di Valutazione Funzionale Universitù de L’Aquila) e Marco Valenti (Dipartimento Statistico Università de L’Aquila).
Lo staff tecnico federale sarà formato invece dal Prof. Luigi Donatiello, Coordinatore delle Nazionali Giovanili, dal Responsabile del Centro Studi FIR Prof. Franco Ascione, dal Prof. Ivo Mazzucchelli (Responsabile Nutrizione Squadre Nazionali) e dal Prof. Pascal Valentini, Responsabile della Preparazione Fisica e fitness trainer della Nazionale Maggiore.
Il Progetto Statura è diretto dal Prof. Pino Lusi, Coordinatore Tecnico Federale, con la collaborazione del Prof. Giampiero Granatelli dell’Università di Tor Vergata.”
quindi Luisi era il capo di Ascione all’epoca?
Bravo Giovanni ! Hai tagliato la Testa al Toro .. ma questo comunicato dovrebbe in realtà diventare la ghigliottina per Ascione.
Mi meraviglio, essendo abbonato a Repubblica e quindi conoscendo bene il Calandri-Pensiero, che non sia stato lo stesso giornalista a metterlo con le spalle al muro.
Ma non c’è proprio nessuno che può smascherare il Bugiardo ? Proprio nessuno ? Nemmeno @Redazione ?
Parla Franco Ascione:ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
stavo per scrivere la stessa cosa. Comunque mah.
Grazie Giovanni! Questo evidenzia quello che ho appena detto, e cioè che il Progetto Statura è stato diretto da Pino Lusi su incarico di Dondi. Allora se accusiamo Ascione dobbiamo accusare anche Ivo Mazzucchelli Gino Donatiello e Pascal Valentini e Mario Lodigiani che in questo convegno non c’è ma all’epoca dei fatti era anche il Direttore Tecnico della FIR.
Certamente!
Il problema comunque, non e’ tanto quello del Progetto Statura come era stato presentato all’inizio (cioe’ orientato verso i ruoli di seconda e terza linea), ma il fatto che poi questo approccio e’ stato esteso nei fatti, per un verso o per l’altro, a tutti i ruoli, mediano di mischia compreso.
Vero, l’artefice di tutto non era ASCIONE o JOHSTONE (persona serie) sicuramente al presidente DONDI è stato suggerito e attuato dal Prof.( non si offendano i veri professori) LUSI ribadisco LUSI noto incapace e incompetente…..più la sua banda della didattica di allora.
che ruolo ha oggi Lusi?
Dopo tutti i danni (irreparabili) che ha fatto, fa il baby pensionato e non lavora più in federazione. P.S. il baby pensionato da quando aveva 40 anni……….
lo ricodo quando oltre dieci anni fa allenò la Rugby Roma in Super 10 (dove giocò pure il figlio in terza linea)…
Trovato anche quest’altro:
http://web.archive.org/web/20060513111213/http://www.federugby.it/news.asp?32655
Ma che buffone….sputtanato dai risultati da piu’ di dieci anni ha la faccia tosta di farsi bello a parole
A calci in culo andrebbe licenziato x aver distrutto intere generazioni di giovani
Basta leggere ” il grande libro del Rugby ” pubblicato con il patrocinio della FIR
dove vengono indicate ruolo per ruolo le dimensioni dei giocatori.
quello che leggerete qui è un articolo datato 31/08/2009.
io non ho parole, in più fu quello che mise peso e altezza per i ragazzi.
ahahahahahah
Ufficialmente, leggendo sull’organigramma federale, il professor Franco Ascione è il Responsabile del Centro Studi oltre a essere il Coordinatore Tecnico Federale italiano. Insomma, l’intera politica tecnica federale (leggasi: le nazionali juniores) passa da lui. E’ sua, per esempio, la paternità del cosiddetto “progetto statura”, cioé quella politica per la quale i giocatori delle giovanili vengono scelti esclusivamente per il fisico e non per le qualità tecniche. Ma è, anche, il responsabile della Commissione che ha riformato i campionati e fa parte della Commissione incaricata di revisionare il progetto di sviluppo del rugby di base. Insomma, al di là di chi ci mette la faccia, la responsabilità prima del movimento giovanile italiano è sua. E Franco Ascione ha parola in ogni novità della palla ovale nostrana. Ma chi è costui?
Nato a Portici, Napoli, il 15 ottobre del 1959, Franco Ascione ha giocato a rugby nella Partenope Napoli, disputando più di 60 partite nella massima serie italiana. Diplomato ISEF, dopo aver conseguito tra il 1982 e il 1984 i patentini di tecnico FIR di I e II livello, ha iniziato la propria carriera di docente, approdando all’Università di Perugia nella Facoltà di Scienze Motorie (non risulta chiaro se da diplomato o da laureato, il curriculum vitae non lo specifica, ndr), con la quale ancora oggi, nonostante i molti impegni (e un contratto) federali, continua a collaborare (non a titolo gratuito, ovviamente).
Tecnico della Nazionale Militare dal 1992 al 1996, tecnico dell’Italia Under 16 nel 1996 e distaccato stabilmente presso la FIR, ha conseguito il III livello nel 1997.
Assistant Coach di Massimo Mascioletti alla Coppa del Mondo del 1999 (7-67 con l’Inghilterra, 25-28 con Samoa e la sconfitta record di 3-101 con la Nuova Zelanda), è tornato sulla panchina delle Nazionali Giovanili Azzurre nel 2001 con l’Under 17 (sconfitto 5-35 dall’Inghilterra e 7-40 dal Galles), l’anno seguente con l’Under 18 (due sconfitte e un pareggio, con il Galles) e, nel 6 Nazioni 2005, ha guidato l’Under 21. In quella edizione, l’Italia ottenne i seguenti risultati: 21-33 con l’Irlanda, 3-40 con il Galles, 12-38 in Scozia, 14-31 in Inghilterra e 0-51 con la Francia*.
Dal 2004/2005 è resposabile della Didattica e del Centro Studi FIR, con numerose pubblicazioni di carattere internazionale, è divenuto successivamente Coordinatore Tecnico Federale.
Insomma, la Federazione Italiana Rugby si è affidata a un sicuro vincente per coordinare e gestire le risorse tecniche nazionali. E i risultati di questi ultimi anni stanno a dimostrarlo.
#Redazione-tu-che-puoi-Smaschera-Quel-Bugiardo
aspettiamo una bella intervista anche al responsabile dell’alto livello…
Signore e Signori, ecco a voi il documento ufficiale “progetto statura” della FIR, redatto personalmente da Giuseppe Lusi:
http://web.archive.org/web/20060515062412/http://www.federugby.it/file/15041.doc
Da sottolineare a pagina 4:
“Nel mese di Gennaio, tutti i ragazzi con i parametri di base (età e altezza) summenzionati individuati nei comitati (sappiano giocare o meno), saranno sottoposti a test di laboratori e da campo presso le Università di Bologna e L’Aquila”.
SAPPIANO GIOCARE O MENO…!
Sappiano giocare o meno..
Sappiano giocare o meno..
Sappiano giocare o meno..
Sappiano giocare o meno..
Sappiano giocare o meno..
Sappiano giocare o meno..
LUSI sempre lui……soprannominato a L’AQUILA pinocchio……con la sua banda di 40 ladroni nell’università e nella scuola dello sport di ROMA si sono inventati questi progetti per vendere il……..NULLA e fare danni irreparabili al rugby italiano.
ricordo che la nazionale under 17 dell’ annata 90 di ritorno dal 4 nazioni giocato in Inghilterra trovando per caso il presidente Dondi in aeroporto si precipitarono a salutarlo con i soli ragazzi piu’ alti ben selezionati e nascondendo quelli “normali”.
a casa il proff Ascione con il solo merito di garantire voti dal sud necessari per il sostentamento del Presidente in carica , gli scarsi risultati sono sufficienti per dichiarare manifesta incapacita’ dello staff attuale ….a casa !!!!!!!!!!!!!!!!!!
La stessa nazionale , al FIRA giocato in Italia fra Treviso, Casale e san Donà , fu presentata a Dondi ed allo staff lasciando nelle camere di albergo i “piccoletto”
Ascione ha più volte affermato in incontri pubblici due cose :
– Le società non devono né possono formare i giovani per l’alto livello
– Il reclutamento e selezione per le accademie e le nazionali va basato su struttura e test fisici (a 16 anni !) perché la formazione tecnica è compito della federazione.
“Dateceli grandi e grossi che ad insegnargli a giocare ci pensiamo noi”
Ma grandi e grossi non significa automaticamente “atleti”. Dicessero prendete i più forti e veloci e poi a giocare gli insegnamo noi (anche se non siamo capaci di insegnare), ancora ancora.
Boh, è una cosa talmente ovvia che mi sembra impossibile che si usi l’altezza come parametro decisivo. Poi fossero 15-20 cm fra 2 seconde linee, ma 2 cm fra trequarti non esiste. 1,81 si, 1,79 no e finita lì.
Altro che professori, questi sarebbero più imbecilli di quelli che guardano gli sport americani, come diceva il tale l’altro giorno… saranno professori emeriti di imbecillità teorica e applicata.
dopo aver vinto 2/3 partite con le scolaresche di galles irlanda e inghilterra
con selezioni u.17( le altre tutte u.16) esce allo scoperto il grande prof. h/p.
e’ ora di pulire la f.i.r.nei posti di comando.
Le selezioni per il progetto-statura mi sembrano quelle assurde per le accademie militari, magari uno ha le componenti caratteriali e motivazionali per essere un buon allievo ufficiale, ma lo scartano alla visita medica perchè è fuori dai parametri di altezza per un centimetro…
Come per i corazzieri del Quirinale. 🙂
Giovanni, la cosa però è un pò diversa, per essere corazziere devi essere già nei carabinieri (da almeno due anni, una volta era così), se non passi la selezione male che vada resti nell’Arma, poi posso capire che per certi corpi di rappresentanza (come anche chi fa servizi del genere nei granatieri dell’Esercito) ci voglia una certa prestanza fisica, ma scartare dalle accademie militari, dalle scuole sottufficiali e dalle scuole militari (come la Nunziatella, il Morosini, ecc) ragazzi per 1-2 centimetri che magari sono motivati e vogliono intraprendere quella vita lo trovo assurdo…
Io dicevo i nostri giocatori come i corazzieri: belli, alti, prestanti e…immobili. Non è richiesta alcuni abilità in corse, passaggi e placcaggi. 🙂
Le accademie sono così importanti ed indispensabili che gente come Bacchin arrivati dal nulla sono talmente pericolosi a dimostrare la scarsa formazione accademica e la certa funzione di mantenimento garantito a questi signori sempre presenti che al massimo cambiano ruolo ma stipendio garantito , da farlo cacciare dalla Benetton ed ignorarlo per la Nazionale ….che vergogna poi i creduloni è male informati danno la colpa all atteggiamento del ragazzo …..bugie bugie e loro sempre la’ senza rispondere per i loro risultati.
E Canna no?
l’ ottimo Canna gioca per le Zebre grande differenza fondamentale , quindi tutto lo spazio che merita
@MPF anche Canna era stato escluso da Tirrenia
Anzitutto dico che il progetto-statura è una grande assurdità, al di là di chi lo abbia teorizzato in passato…
Finchè poi ci sarà questa dirigenza alcune figure saranno inamovibili nei quadri federali, per poter rivoluzionare le cose ci vuole qualcuno che si candidi contro Gavazzi e che abbia un piano serio di rinnovamento della struttura, ma, visto che per ora non ci sono alternative valide, ho molti dubbi che qualcosa possa cambiare da qui a qualche mese…
Intanto spero che Aboud abbia piena libertà di manovra, altrimenti i benefici che apporterà saranno minimi…
“Abbiamo intrapreso da due anni e mezzo un nuovo percorso, perché evidentemente prima nella formazione dei nostri atleti c’era qualcosa che non andava”…e quanto ci abbiamo messo per capire che prima c’era qualcosa che non andava? E adesso invece va tutto bene? I grandi risultati ottenuti in questi giorni vanno benissimo, ma il problema è sempre dopo la categoria u.18, bisogna che qualcuno si ponga qualche domanda e si dia qualche risposta, anche in merito alla “Francescato”…
Da quest’intervista voglio comunque vedere due cose positive, ovvero che finalmente, dopo 6 anni celtici, si è preso atto che legare le accademie alle franchigie è cosa buona e giusta, e poi il dato sui 10.000 nuovi ragazzini praticanti (sperando che il numero non sia gonfiato)…
Preso atto dell’intervista il Bureau international des poids et mesures di Sevrés ha deciso di togliere, seduta stante, dal proprio archivio delle unità di misura il metro cubo di Ascione che, pertanto, a partire da domani non sarà più valido.
L’annata 1993 esulta e si rimette in coda per essere ritestata secondo i nuovi parametri.
Non si sa se ridere o piangere ….Ascione e’ sicuro che 7 dei ragazzi giocheranno in nazionale in futuro: nessuno lo mette in dubbio, intanto fanno tutto loro, ormai è’ un circolo ristretto…il dramma è che Ascione non ha capito COME gioca la nazionale e a quale livello e’ sprofondata…
solo 7 mi son perso qualche incontro della ns u.20 mahhhh.
gli altri 8 ?
il 17 aprile iniziano le fasi nazionali u.18 elite’ buon rugby ragazzi e vinca il
migliore ma sopratutto divertitevi.(ore 12,30)
milano – viadana
rovigo – petrarca
lazio – capitolina
medicei – prato/sesto
questo e’ rugby e non la fuffa del prof h/p.
ringrazio, la FIR per questi risultati, ma non si ottenevano già negli anni 70-80. con la presidenza INVERNICI.
i problemi sono tanti, ma le difficoltà sono nelle soluzioni. la meritocrazia come in tutti gli ambiti è una meteora. il sistema creato è il problema che è al servizio non di certo del RUGBY. speriamo che qualcosa cambi, perché arrivare al 2024 ed essere buttati fuori dal IV NAZIONI dalla GERMANIA è già dura ora da digerire.
Chissà che fine avrebbe fatto uno come Steffon Armitage…
o uno come ghizzoni…
ma come si fa’ …hanno buttato nel cesso 15 anni di gestione
Steffon Armitage?… e allora Dan Carter (1,79) e Matt Giteau (1,78)? 🙂
certo che di acredine ce ne è davvero tanta in giro.
Credo che si possa essere d’accordo o no sulle soluzioni per far crescere i giocatori.
Quella delle accademie è una di queste , e saranno necessari alcuni anni per vedere se è la strada giusta.
per quanto riguarda le accuse alle persone, credo che la maggioranza lanciano strali e giudizi di una persona che nemmeno conoscono.
Posso dirvi che mi ricordo quando dondi cercava di portare in nazionale della gente fisicata xche il rugby stava cambiando e che lusi fece delle tabelle che avevano un senso generale in un periodo che molti sport le facevano es pallavvolo progetto 2 metri o sport dove l’altezza in senso positivo o negativo erano fattori prioritari pallacanesto e ginnastica, poi chi li interpretava aveva bisogno di “buon senso” come anche scritto ma purtroppo non tutti erano e sono così intelligenti da saper comprendere il valore relativo di una formula.
per quanto riguarda Canna vi prego di non dire cose inesatte.
Canna era una prima scelta come gasparini di treviso ma entrambi rinunciarono per motivi di studio e qualcuno decise di investire con degli sconosciuti di allora portandoli alle fiamme oro.
per cui non tirate in ballo le accademie in questo xchè non c’entrano e perchè non è detto che il percorso di un ragazzo debba per forza essere legato alle accademie, in todo. Chi è forte esce lo stesso. l’accademia deve essere una possibilità non la regola.
Comunque i due ragazzi di cui sopra l’accademia zonale la hanno frequentata.
questo per onore di verità che non fa mai male.
Ciao @Tunga,
dal mio punto di vista rinnegare ciò che si ha fatto è una delle cose più ripugnanti che un uomo possa fare.
Il “Progetto Statura” è stato un abominio ma non è lì il problema perché di errori se ne fanno e se ne continueranno a fare, sta nelle cose; quello che mi inviperisce è che Ascione oggi lo rinneghi e arrivi persino a stigmatizzarlo come UNA LEGGENDA.
Lo trovo di una volgarità inaudita.
Diciamo, che si uniforma all’italico pensiero, le cose vanno bene SIAMO tutti bravi. Le cose vanno male, io non c’entro la colpa è di altri.
progetto altezza – crescita – Ascione… progetto CRESCIONE? 🙂
questo post, commenti inclusi, da l’idea perfetta dove siamo oggi come FIR, societa’, pubblico, media e stampa. ci vuole una maturazione generale ed urgente.
@gsp, il tuo commento potrebbe essere una saggia chiosa sull’acceso dibattito, ma non spieghi il perché dovrebbe, nel caso di specie, maturare il pubblico, i media e i blogghisti.
Quanto a f.i.r. non mi aspetto “maturazione” ma pretendo onestá.
Un paio di considerazioni:
1. In ogni grande azienda (e la seconda Federazione italiana per budget lo è ) se un alto Dirigente implementa un progetto e riesce, viene promosso, se fallisce, va a casa, o viene messo da parte punto.
2. Anche i club devono fare mea culpa. Il progetto lo ha fatto la FIR ma siamo onesti, quante volte vediamo in campo dei ragazzoni chiaramente poco dotati che sono il fulcro della raffinata tattica “passa al grosso e sfonda”… dobbiamo evolvere sennò questo movimento farà una brutta fine, perché anche i “peones” del tifo (io in primis) non ne possono più.