O’Shea e la sua banda, l’Italia di fronte ad una prova di maturità

Un nuovo ct e un nuovo staff che ci diranno se il nostro movimento è capace di mettersi in discussione. Dalla testa ai piedi

ph. Henry Browne/Action Images

ph. Henry Browne/Action Images

L’articolo si intitola “Le terre del rugby non cercano mai le scorciatoie” e a firmarlo sulle pagine del Corriere della Sera di domenica 27 marzo è quel Giorgio Terruzzi più noto al pubblico per il suo impegno e i suoi racconti nella Formula Uno, ma che è appassionato di rugby da tantissimi anni e una delle anime storiche dell’ASR Milano. Si parla del nuovo staff tecnico della nazionale e dell’Alto Livello, degli arrivi di Conor O’Shea, Mike Catt e Stephen Aboud. Uno stralcio: Fatica e disciplina nella fatica, abbinate a un’etica solida, a un naturale rispetto delle regole, come accade in Inghilterra. Il rugby, in questi casi, diventa quasi una conseguenza, ha a che fare con mentalità disposte a una pratica basata sul sacrificio, sul sostegno reiterato. Stiamo parlando di uno sport che si fonda su un sistema rigido. Non sono previsti sconti, scorciatoie, e fatto è che proprio il rugby cresce dove gli sconti e le scorciatoie non costituiscono alcuna consuetudine, e che determina uno scarto qui, dove siamo abituati a scovare ogni genere di elasticità di fronte a una regola, dove si tende a scovare la soluzione più comoda o una indulgenza verso ogni trasgressione. Terruzzi intuisce perciò sullo sfondo un problema di cultura e nelle primissime righe del suo pezzo lo scrive chiaramente: “Perché le difficoltà del nostro rugby sembrano culturali prima che tecniche“.

 

L’ingaggio di O’Shea, di Catt e di Aboud è di alto livello ed è in controtendenza con la politica finora sostenuta dalla gestione federale in carica, che – lo abbiamo scritto qualche giorno fa ma lo ricordiamo ancora – vedeva un presidente federale che appena eletto diceva che pensava a un ct italiano dopo Brunel e a tecnici italiani alla guida delle franchigie: a partire dall’estate avremo invece una struttura tecnica per nazionale e Alto Livello (e formazione dei tecnici) che sarà gestita da mani e teste britanniche, il Benetton Treviso con un head coach neozelandese e pure per il criticato “piano Accademie” si preannunciano novità e cambiamenti importanti, con una struttura più elastica rispetto al rigido centralismo finora messo in campo. Un bel ripensamento, non c’è che dire.

 

Davanti a Gavazzi c’era anche – volendo – l’opportunità di intraprendere una strada “argentina”: affidare il quadro tecnico complessivo ad allenatori e manager italiani, con qualche nome importante/importantissimo straniero a fare solo da consulente. A Buenos Aires e dintorni hanno fatto così: hanno sempre avuto ct fatti in casa e negli anni hanno costruito ed affinato una struttura che è sempre stata soltanto argentina, con “insegnanti” non sudamericani che hanno fatto solo da stampella. Certo ci hanno messo anni, parecchi, hanno preso non poche smusate e passato momenti complicati, ma alla fine i risultati sono arrivati: l’exploit del Mondiale 2007 non si è rivelato un successo estemporaneo ed è anzi diventato il punto di partenza di un percorso oggi solidissimo e con grandi prospettive. Ma noi quel tempo da “perdere” (si fa ovviamente per dire, le virgolette non sono messe a caso) probabilmente non lo abbiamo, è un lusso che dopo 10-15 anni di stallo o quasi non possiamo più permetterci.

 

Ma torniamo al nostro oggi: il cambiamento netto di passo rappresentato dai nuovi arrivi deve essere accompagnato anche da un nostro diverso atteggiamento. E con la parola “nostro” intendiamo un po’ meno “italiano”. Dobbiamo rimetterci in discussione. Il rischio, altrimenti, è quello di far diventare degli alieni anche tre tecnici preparati come O’Shea, Catt e Aboud. Meteore che non lasceranno il segno, che si scontreranno con un modus operandi che di fatto neutralizzerà ogni tentativo di cambiamento profondo di una prassi che ha ormai tanti anni alle sue spalle. Attenzione: un modus operandi che non è affatto solo federale, ma che riguarda un po’ tutto il nostro movimento, che coinvolge dirigenti e club di ogni dove. L’arrivo di quei tre richiede uno scatto e un salto di qualità generalizzato, oppure avremo una nuova (l’ennesima) occasione mancata. E un’altra chance potremmo non averla più per un bel pezzo.

Il Grillotalpa
Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Torna “Il Mese del Rugby”: a settembre porte aperte ai rugbisti e alle rugbiste del futuro

Per tutto il mese club, delegazioni e comitati regionali pronti a regalare l'esperienza ovale a ragazzi e ragazze dai 5 ai 14 anni

4 Settembre 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Le biografie dei tre candidati alle elezioni presidenziali FIR 2024

Da martedì 6 agosto saranno online le puntate di OnRugby Podcast nelle quali ognuno dei tre candidati presenterà al movimento ovale italiano il propri...

5 Agosto 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Andrea Rinaldo candidato alla presidenza di World Rugby

Le elezioni si svolgeranno a Novembre. Le parole del Professore: "Il rugby è uno sport unico nel suo genere e va preservato qualunque evoluzione impon...

18 Luglio 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

FIR: approvato il bilancio consuntivo 2023 con un disavanzo di oltre 9 milioni di euro

A comunicarlo una nota emessa dalla Federazione Italiana Rugby dopo l'approvazione del Consiglio Federale e del CONI

15 Luglio 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

Elezioni presidenziali FIR 2024: ufficiale la data dell’assemblea elettiva

Tra due mesi è previsto il rinnovo del Consiglio Federale in carica dal 2021

12 Luglio 2024 Rugby Azzurro / Vita federale
item-thumbnail

La FIR ha siglato un accordo con la Regione Abruzzo

Accordo di collaborazione triennale, L'Aquila sede dei raduni estivi dell'Italia maschile fino al 2026

21 Giugno 2024 Rugby Azzurro / Vita federale