All’Arms Park i padroni di casa marcano otto mete di cui quattro negli ultimi dieci minuti
Pro12, tonfo Benetton in terra gallese. Cardiff vince 56-8
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“Caro O’Shea, benvenuto all’inferno!” Proprio un bel benvenuto.
Manifesta inferiorità, niente da dire. Mio momento top: Anscombe che brucia Nitoglia in velocità pura.
Quanto mi piace il 15 rosso, che fondamentali, che lettura del gioco!
Con Ascione suo Virgilio! 🙂 🙂
…aspettate! Aspettate un momento! Lancio un nuovo motivo di speranza! Io sento i cronisti british che pronunciano assai meglio i nomi italiani rispetto a un po’ di anni fa, a volte c’è ancora qualche strafalcione ma adesso vanno benino. Se ce la stanno facendo loro con i nomi potremmo migliorare anche noi con il rugby!!??!! 🙂
Ecco il vero motivo per cui non voglio la Georiga nel 6n…una volta imparato i nomi italiani, sai che fatica imparare quelli georgiani
vogliono la Georgia
altra cilindrata !! velocita’ doppia. tecnicamente, sappiamo la differenza, ma ora anche fisicamente ci massacrano !!
un momento ….. portiamo tutti i nostri in officina ….poverini non possono giocare con una cilindrata inferiore…. et voilà … problema risolto 🙂
è tutto un disastro
non c’è speranza
bisogna cambiare tutto
è la fine!
Pentiti prima dell’inevitabile…
Basta vedere gli ultimi 10 minuti di partita per capire il disastro del movimento rugbystico italiano..
squadra molle, giocatori di Treviso che cadevano come birilli..
Santo Mallet avevi ragione tu!!!
Non siamo fatti per questo sport, non abbiamo il sacrificio nel d.n.a.
A meno che non ci sia qualcosa in cambio…
Poi, c’è anche chi pensa che basti un cambio d’allenatore per invertire la rotta..
POVERI ILLUSI!!!
Bruciati, poco altro da dire. Il meglio il tallonatore che passa sopra a Budd e ad altri due per andargli a schiacciare dietro la testa…
da fastidio il solo commentare. Una partita da sangue dal naso. Giocatori della Benetton tali solo èerchè indossano la maglia biancoverde.
Ho iniziato a seguire da poco prima della seconda meta e fino alla quarta il pallone l’ha avuto sempre Cardiff, con la Benetton a difendere nei propri 22.
Non so come si possa pensare dell’impostare una partita così, sempre che non si voglia dire che qualsiasi squadra gallese, anche la più scalcinata ci può chiudere nella nostra metò campo per 80 minuti.
Abbiamo giocato in 12, Christie-Iannone-Nitoglia solo comparse, se a ciò aggiungi un Bigi che spara cazzate dalla linea di touche, c’è poco da stare allegri.
Perchè la difesa fin che c’era la forza avrebbe anche fatto il suo, il fatto è che rotta la prima linea non c’è più nessuno. Vedere una seconda linea che batte Nitoglia sulla corsa è una roba che fa male al cuore.
Se dovessi salvar qualcuno direi i primi 5 uomini, soprattuto quando sono entrati ADM e Montauriol, più Lazzaroni e non per la meta.
Spero che Crowley prenda appunti
quoto tutto
Nitoglia non è eterno, purtroppo, e dopo i 30 lo scatto si perde, poco da fare. Christie spero che faccia le valigie, mentre Iannone può essere confermato solo da una squadra italiana, altrove lo avrebbero mandato nel domestic a riflettere un pochino.
Pensare che iannone e’ preferito a Bacchin mi fa’ venire il latte alle ginocchia. .
Non siamo fatti per il rugby professionistico…accontentiamoci dell’eccellenza e della coppetta europa
scusa, ma con tutto il rispetto che puoi meritare: è un discorso del cazzo, di un qualunquismo peggiore del risultato della Benetton.
Se non siamo adatti al rugby professionistico non lo siamo neanche per quello semipro o per quello dilenttantistico. Allora non siamo adatti a nessuna professione e se ragioni così si può anche dire che non siamo adatti alla democrazia visti i risultati dei nostri governi, di qualsiasi colore.
Mauro, infatti in Italia la democrazia è morta da un pezzo..
Faduc ha ragione, non siamo portati al sacrificio…Il livello dilettantistico è quello che più si avvicina alle nostre corde..
Questo sport lasciamolo a chi ha davvero voglia di metterci il cuore, oltre alla testa!!!
Lascerei ad altri luoghi discussioni impegnative sulla democrazia. Talvolta mi capita di sentire persone che gettano strali sull’immonda democrazia italiana e che, al contempo, inneggiano al democraticissimo modello russo.
Rabbidaniel, che in Italia non ci sia democrazia lo dimostra il livello dell’informazione italia..che è alla pari di quella russa…
Se dici che il livello di informazione, e di libertà di informazione, in Italia è pari a quello russo non sai di cosa stai parlando.
Informati su fonti serie e non ascoltare X che fa propaganda contro Y e viceversa
https://www.hrw.org/news/2015/09/18/dispatches-russia-crimea-and-shrinking-space-free-speech
No no..parlavo di livello perché la libertà di informazione dipende da tanti fattori..che ovviamente non si possono spiegare in un blog che parla di sport..
E cmq non era mia intenzione fare alcun tipo di propaganda
Io parlo correntemente russo e un raffronto lo faccio quotidianamente, sia per i giornali che per la tv. Anche tu parli russo per poter valutare il livello dei media?
Scusami ma che discorso é???
Guarda ti ripeto, non credo sia il luogo ideale per approfondire queste tematiche…
E cmq dopo anni di dedizione alla collettività ti posso dire che questo Paese é allergico alla democrazia..per tanti motivi..!
Ovviamente quando parlo di democrazia non intendo quella figuaritiva, di oggi e di ieri.
Naturalmente é il mio punto di vista..
Sei tu che hai scritto che il livello dell’informazione italiana è pari a quello della Russia! Mi chiedevo che conoscenze e che competenze tu abbia per dirlo, o se fosse una frase detta tanto per dire. Leggi regolarmente Izvestija, Vedomosti, Nezavisimaja Gazeta, Novaja Gazeta (una delle poche a salvarsi, per la quale scriveva Anna Politkovskaja)?
L’espressione democrazia figurativa mi giunge nuova. Conosco quella rappresentativa, al limite.
Figurativa nel senso che il nostro paese figura come paese democratico ma in realtà non lo é davvero..
E non é solo questione di livello di informazione..
Mentre se parliamo di democrazia rappresentativa dovresti sapere che non esiste neppure quella..
Poi non é che bisogna per forza leggere i giornali russi per capire il livello di democrazia di un paese..
Se é per questo, non leggo nemmeno i quotidiani grechi ma sfido chiunque nel dire che la Grecia sia un paese democratico… Idem per la stragrande maggioranza dei paesi dell’est
Io tendo a parlare di ciò che so. Della situazione della libertà di stampa in Cambogia o in Indonesia saprei dire poco. Avendo vissuto anche a lungo in paesi in cui di libertà ce n’è pochina, certe considerazioni mi paiono davvero esagerate.
La democrazia rappresentativa c’è finché non viene sovvertito il dettato costituzionale e la regolarità delle elezioni.
Per carità, rispetto e ho letto con interesse quello che hai scritto anche se riesco a condividerne ben poco..
Ma ci sta..il problema non solo le idee diverse ma il pensiero unico..;-)
Non sto difendendo il modello Italia, intendiamoci, il punto che sollevo è l’improprietà di certi paralleli. Uno spaccato interessante della società russa te lo dà un recente film di Zvjagincev, Leviathan, se hai occasione ti consiglio di guardarlo.
Grazie Demon per la corretta esegesi del mio pensiero
figurati…
spiace segnalare che lo sport professionistico si fa con tante cose fra le quali testa e cuore non sono proprio indispensabili, magari danari e strategie, manager e top player servono un po’ di più. Ma va ben lo stesso, tanto quando si perde si è autorizzati ad andare a casa e picchiare i bambini…
Vero Mauro hai perfettamente ragione…
Il problema è che noi siamo carenti soprattutto nelle strategie(progetti) e danari senza dimenticare il bassissimo livello dei nostri allenatori sparsi per tutto lo stivale..
Se hai dei buoni progetti realistici e dimostri di saperli portare in porto in modo affidabile, poi arrivano anche i denari.
Ha stra ragione mamo. Gia ci girano i vogliono vedere “sporcare” in quel modo le maglie , vi aggiungete anche voi con discorsi del cazzo. Non vorreste mica dirmi che con un po di coglioni in più non si poteva competere con questi cardiff?
Cosa pensavano che vincendo due partite due fossero arrivati?
Qua ci vuole un allenatore che li avrebbe sbranati già a fine primo tempo, non uno molle. Un tati Milano ad esempio per chi lo ha conosciuto.
SVEGLIA DIRIGENZA DI TREVISO!!
Quando finiremo fi rimpiangere Franco Smith ?
Già mauro, se le cose stanno così usciamo dal 6N, che ci stiamo a fare?
difatti poco sopra ci sta uno di quelli che suonano la canzoncina di Ray Charles…
Difatti. Persino i britannici hanno percepito il dramma ed hanno smesso di prenderci per il culo. Inquietante quanto preoccupante.
Sono mesi che dico che questa Italia sta occupando un posto nel 6 Nazioni senza meritarlo..
mahhh ??????????
Comunque, visto che devo risollevarmi da questo disfattismo dilagante, dalla vergogna purtroppo non riesco, segnalo che abbiamo segnato tutti i punti fatti dalle squadre italiane in questo we. C’è da andare a letto contenti… 🙁
Diamine, non è disfattismo. E’ logica.
E’ un po’ come andare a cena da una famiglia britannica: ti presenta degli arditi esperimenti culinari, ma non c’è niente da fare.
Il porridge è nel loro dna.
Quotone!!!
come quella dei carabinieri e dell’acquario?
Tra dire che la partita di questa sera è da prolasso del retto e dire che non siamo adatti al rugby ci passa un can co na fassina par traverso si direbbe dalle mie parti.
Però se ritieni che per logica non siamo idonei al gioco del rugby, tanto vale chiudere baracca e burattini e giocare che so a bocce, anzi no, a tamburello.
Occhei. Attacchiamo col porridge.
Io vado in trattoria con parega, quella dei 17 tipio di tortellini…
E’ evidente che qui ci sono parecchi nervi scoperti. Mettiamola così: io non credo che l’Italia sia un paese adatto per il rugby di alto livello, è una convinzione che covava nella cenere. Ma per motivi assai variabili, non necessariamente ascrivibili solo al materiale umano in funzione agonistico. E’ indubbio che per l’alto livello ci voglia una formazione culturale che noi non abbiamo. Cosa? 1) L’assenza di campanilismi. Quando da solo non sei in grado di mettere in piedi una struttura minimamente professionistica, guardi oltre e pensi alla franchigia; 2) Autocritica: se da anni prendi schiaffi, con intermezzi di “segnali di fumo” contestualizzabili, fai una bella analisi dei problemi e provi a porvi rimedio. Se i giocatori hanno limiti tecnici ascrivibili a una formazione deficitaria, ti crei un gruppo tecnico all’altezza della situazione. 3) La mancanza di consapevolezza che se nazionale e pro12 portano a casa schiaffi, tutto il movimento deve sentirsi in colpa. Solo che vige il giochetto che la colpa è sempre degli altri…bene, bravi
Ah perché secondo te in Galles non ci sono campanilismi? Da quanto segui il rugby? Perché squadrette come Neath, Swansea ecc. hanno fatto fatica a “sparire” dal radar del rugby internazionale.
Si fa anche presto a parlare di franchigie: all’inizio dell’avventura celtica c’erano due mecenati a cacciare soldi, com’è come non è, senza cercare di chi sia la colpa di che cosa, la federazione, anno domini 2016, sostiene oltre il 70%, a essere ottimisti, delle spese.
Dài inoltre per scontato che il Pro12 sia la soluzione unica e ultima. Nella campagna elettorale c’è un silenzio assordante sulla questione, non c’è la volontà di fare una valutazione dell’esperienza celtica, valutandone pro e contro. Anno domini 2016 arriviamo con una nazionale che ha fatto gli stessi risultati di quella di Mallett senza il Pro12.
La farei un po’ più complessa di come la metti tu.
Il problema non è se ci sono i campanilismi, presenti in varia nomenclatura in tutto il pianeta, ma la forza e la volontà di andare oltre. Cosa evidentemente assai difficile in Italia, e non è solo un problema dello sport e del rugby. Insopportabilmente difficile soprattutto quando è palese che alternative non ce ne sono…e qui dico la fatidica parola…veneto…la terra sicuramente più evoluta rugbisticamente in Italia, ma anche in fase calante mi sembra come appeal e qualità tecnica. Dovrebbero avere il coraggio e la forza di andare oltre
Capisco cosa vuoi dire, ma io non sono così sicuro che andare oltre sia necessariamente “franchigie pro12”. O, meglio, non c’è alcun ragionamento, si va avanti per inerzia. In Irlanda le province hanno 100 anni, in Scozia si sono assestati dopo un avvio difficile, in Galles idem, da noi si insiste con una convivenza impossibile tra campionato domestic con pretese e Pro12 senza ciò che ne consegue (strutturazione a franchigia, accademia collegata ecc.). Ogni tanto ci si dovrebbe fermare un attimo e ragionare.
Io sono d’accordo con te purtroppo. Mi ero illuso pure io , ma occorre arrendersi all’evidenza . Non è pane per i nostri denti . Abbiamo avuto tempo ,risorse , occasioni a iosa ed il risultato è questo . Io non ci sto più a sorbirmi questa ignobile farsa . Molto meglio tornare ad un sano dilettantismo.
ho fatto bene ad andare in una trattoria anni 70 dove anno piu’ di 17 tipi di tortelli
vamola’….andiamo meglio a tavola
grazie a questo sistema non siamo piu’ niente
ne’ carne
ne’ pesce…nenche siluro
i tortelli te li sogni
qui non è solo “no buoni per regbi” predere 4 mete in 7minuti è poca professionalità. mi spiace per i giovani. tremendi in tutti i sensi
siamo buoni per regbi…..abbiamo avuto tante squadre/giocatori forti con altro sistema
e’ quello messo in piedi da dondazzi che non crea giocatori di livello
tutto qua’
Vallo a spiegare…
Quoto!
Certamente ci sono tante altre coscie da fare.
Da fare prima e che vengono prima, come importanza.
Pero’, reputo che sarebbe gia’ un gran bel passo in avanti se Giubba Rossa potesse liberamente scegliere i giocatori per la prossima stagione.
Spero vivamente che non si tengano piu’ tanti attuali giocatori, che hanno dimostrato chiaramente di non essere performanti in Pro12.
E che si possano mandar via. Cioe’, che non ci siano legacci-paletti-imposizioni.
Da qualsiasi parte questi/e ultimi/e provengano : Fir, sponsor, raccomandati, amici degli amici. Confidando che non ci siano troppi patemi di money…
Ed in questo ultimo caso, si prendano/tengano, giocatori affamati, con la voglia giusta ed il sangue agli occhi.
#tuttiSespusso!
Basta con questo massacro, torniamo al campionato.
Bel concerto di Max Gazzè al Geox di Padova. Iniziato in sordina, alla fine tutti a ballare.
Questo mi sarebbe piaciuto scrivere, invece mi spiace aver perso la partita, per due motivi:
1. Vincenti o meno, sempre sostegno
2. Anche se dal risultato c’è poco da raccontare, poco mi fido dei commenti altrui, soprattutto sui singoli.
Treviso alla prossima, ti basta poco per cambiare inerzia.
Ps vale anche per le Zebre, non ho voglia di sparar minchiate due volte
ad ogni sconfitta c’e’ la solita canzoncina che l’italia deve essere sbattuta fuori
dal 6n, questa settimana due belle ripassate e non saranno le ultime.
X giocare l’alto livello ci vogliono GLI EURI E PERSONE COMPETENTI.
Noi senza euri e senza competenze vogliamo vincere con nazioni che investono
milioni di euro nella base,nei tecnici,e nello sviluppo del loro rugby, poveri illusi.
Basta con stranieri di quarta fascia, uno massimo due stranieri di buona qualità
e investire sui giovani, e sulla base del ns rugby.
Il problema maggiore pero’ e come viene gestita la ns federazione, senza
MERITOCRAZIA non si va da nessuna parte.
buona pasqua a tutti gli scrivani
Senza fare del populismo, e frasi fatte mi riprometto di farmi dare dati oggettivi sui nostri rugbisti del pro 12 siccome qui sono compresi giocatori Italiani,Stranieri …e fare dei raffronti con i competitori del pro 12,per poi passare agli aspetti tecnici e infine a quelli mentali …. fatto questo cercare di capire cosa ci manca per competere seriamente ….
Senza fare del populismo,competenze,tecnici preparati, ma sopratutto gli EURI e una Federazione capace di gestire il tutto seriamente e con
MERITOCRAZIA.
sono d’accordo completamente con 6nazioni. Se avessimo un bubget triplo di quello che hanno le franchigie ,con questi allenatori,con questa mentalita’ non si va da nessuna parte.Sui giocatori invece penso che c’e’ da lavorare e da ottenere molto di piu’ di quanto danno quando entrano in campo.
I bambini irlandesi e gallesi non nascono bravi a giocare a rugby ! gli insegnano e loro migliorano. da noi se uno e’ bravino arriva fino ad un certo punto poi rimane li dov’e !
ieri penso che la partita non sia stata preparata bene dal punto di vista emotivo, la differenza tecnica c’e’ , ma anche fisicamente sono siamo meno preparati. sul piano fisico non mi direte che ci vogliono generazioni per arrivare al loro livello ! ci vogliono i preparatori e le metodologie che hanno gli altri.
poi sono d’accordo che tanti giocatori non sono all’altezza del pro12 e che tanti stranieri di questo livello non servono alla crescita
Iol ‘ho già detto anche dall’altra parte. A parte gli errori e i regali (es. Bigi che lancia la touche “veloce” senza i corridoi) c’è aria balneare. E se è invece differenza di uomini incolmabile torniamo alla nostra Eccellenza e arrivederci. Non si può prendere 110 punti di passivo come fosse acqua fresca…
Comunque la si giri questo turno e’ una vergogna!
Per i giocatori e per chi li allena!
Non so che dire!
Per non piangere ieri sera ho visto supertennis 🙂