L’ex ala degli All Blacks rivela alcuni dettagli sulla vita degli atleti. Ma il dottore John Mayhew nega…
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Alle dosi di 3-5 g/die per un periodo di 8 settimane l’assunzione di creatina non si è rivelata dannosa. Per dosi maggiori ai 20 g/die e per lunghi periodi di assunzione sono stati descritti effetti tossici; sono stati, infatti, riportati casi aneddotici di convulsioni, disturbi gastrointestinali e cardiaci, trombosi, danni renali, rabdomiolisi, crampi muscolari e traumi muscolo-tendinei, sviluppo di un comportamento aggressivo e violento [16-20]. Si è, inoltre, osservato un aumento del rischio mutageno o cancerogeno associato all’uso di creatina come integratore per la produzione di amine eterocicliche [16-20]. Queste osservazioni hanno indotto le agenzie nazionali di vigilanza sanitaria francese e brasiliana a limitare l’uso di integratori a base di creatina.
Nonostante studi su soggetti sani non abbiano confermato gli effetti avversi sulla funzionalità renale di soggetti adulti o anziani, gli stessi autori sconsigliano l’uso di creatina in pazienti con preesistenti problemi di funzionalità renale [1]. L’uso di creatina è spesso accompagnato da aumento di peso (1 o 2 kg) nelle prime due settimane di assunzione, probabilmente come risultato di ritenzione idrica o di accumulo di glicogeno nelle cellule muscolari, dovuto all’aumentato immagazzinamento di creatina. L’aumento di acqua nei muscoli potrebbe in alcuni casi essere molto pericoloso; può, infatti, aumentare la pressione intramuscolare con il rischio di una sindrome compartimentale con conseguente ischemia dell’arto e rischio di necrosi [21].
I maggiori rischi derivati dall’uso della creatina sono da attribuire alla tendenza degli atleti ad associare alte dosi di creatina con altri integratori. L’effetto di tali combinazioni è, infatti, sconosciuto e difficilmente analizzabile, ma potrebbe essere potenzialmente molto dannoso soprattutto su fegato e rene. (www.sportsenzadoping.it)
…quindi a breve morirò!!!
Spero proprio di no, e comunque hai una lunghissima fila di ciclisti e rugbisti davanti.
tranquillo non sono affatto preoccupato, la mia era una battuta. Presi creatina ma per un massimo di due mesi non di più (effetti collaterali…gran scoregge, scusate il francesismo). Penso che chi fuma canne da vent’anni o tira di cocaina, o beve alcolici in gran quantità sia messo ben peggio di me!!!
non assumo nemmeno la cocacola ma per gli effetti collaterali di vent’anni di alcool e canne sono pronto ad affrontare qualsiasi prova comparativa… 😀
Idem, con però 30 anni di onorata carriera anziché 20, più il classico doping ignoto che ci propinavano nelle junior di ciclismo, che fecero però il loro bei danni…. Altro che alcool.
Quoto @fracasso e spero abbia ragione 🙂
a parte che su un sito ci si può scrivere quello che si vuole e semmai bisognerebe fare riferimento ad un articolo scientifico…cmq sicuramente gli facevano più male le birre del 3° tempo della creatina. L’alcol è un alimento tossico, la creatina è un integratore ed è considerato al pari di un alimento non ho mai sentito che la sua tossicità sia mai stata dimostrata.
per favore non bevetevi tutto quello che dicono i giornali e le televisioni!!
tutto ciò che non è dimostrato è aria fritta!
Dappertutto si può scrivere quello che si vuole. Anche su riviste “scientifiche” o su tesi di laurea. Il problema è quello che si scrive.
Se io scrivo su un sito che 2+2 fa 4, e su una rivista scientifica un’altro scrive che è dimostrato scientificamente che fa 6, 367 tu a chi credi? Il problema è sempre avere gli strumenti per verificare se quello che si scrive è vero o no. Chiumque e dovunque lo scriva. E siccome quasi mai si hanno gli strumenti, si fa “a fidasse” e basta. E quindi c’è spazio per tutte le truffe possibili, anche e soprattutto da quelli che sembrano più “seri”.
Ho citato un sito che, almeno per me, è equilibrato e non ideologico, evidentemente divulgativo. Che la creatina sia un alimento non si sognano di dirlo nemmeno i milioni di pagine, scientifiche e non, pagate o influenzate dalle multinazionali farmaceutiche che stanno dietro le etichette colorate e salutiste.
“I maggiori rischi derivati dall’uso della creatina sono da attribuire alla tendenza degli atleti ad associare alte dosi di creatina con altri integratori. L’effetto di tali combinazioni è, infatti, sconosciuto e difficilmente analizzabile, ma potrebbe essere potenzialmente molto dannoso soprattutto su fegato e rene.”
Secondo me il rischio maggiore deriva da sostanze, associate o no che siano alla creatina, che si somministrano non a grammi o a etti ma a milligrammi…
beata ignoranza..
mah!
quoto mal, dipende dalle dosi e dal numero di “cicli”..
Hahahaha, in uno sport ove sono convinto che il doping stia assumendo un ruolo enorme fa notizia l’integratore creatina, e un medico preoccupato smentisce anche
capisco la nefropatia di lomu, in quel caso perfino una dieta iperproteica potrebbe essere dannosa, ma davvero, se girasse solo creatina vivremmo uno sport differente
Smentisce perché a uno con le patologie di Lomu la cretina fa ovviamente benissimo.
Hahahaha, in uno sport ove sono convinto che il doping stia assumendo un ruolo enorme fa notizia l’integratore creatina, e un medico preoccupato smentisce anche
putroppo nello sport amatoriale o semiprofessionistico si fa’ spesso un’uso sconsiderato/esagerato di qualsiasi sostanza che possa alterare le prestazioni sportive…il problema per questi personaggi in cerca d’autore e’ che non sono seguiti dal dottore percio’ rischiano tantissimo
il business nel mondo di queste sostanze si fa’ soprattutto con gli amatori di qualsiasi sport
Cazzzzzzz…allora ero proprio forte,non avendo preso nulla né in sud Africa,Francia e Italia durante la mia attività sportive, dai 6 a 41 anni.Fidatevi giovani ,non abboccate a questi santoni del male.
Certo che eri forte! Eravate forti! Io ho iniziato ad amare questo sport vedendo voi in bianco e nero con le telecronache mitiche di Paolo Rosi e lì ho imparato a vivere lo sport, forse in modo fin tropo romantico, come un’isola di valori, rispetto a ciò che sta attorno, rispetto al resto del mondo e con questo spirito mi sono presentato sul campo in giorni lontani e, a livelli bassissimi, ho cercato di mettere in pratica quei valori per alcuni anni.
Penso che In fondo l’idea e la pratica del gioco nell’umanità (chissà forse anche in altre speci; bisognerebbe parlare con studiosi del comportamento animale) sia nata anche come isola di sollievo rispetto alla complessità e all’incontrollabilità del mondo.
Con l’accentuazione del professionismo il rapporto dei giocatori con il gioco a cui si dedicano, cambia progressivamente e anche quello del pubblico non è certo immune da trasformazioni e il gioco/sport è sempre meno “isola” mescolandosi invece sempre di più con il “resto” del mondo.
C’è da dire che di uso di doping casalingo, spesso pericoloso quanto e più di quello “scientifico”, sentivo parlare anche quand’ero ragazzo da parte di signori di mezz’età che facevano gare di ciclismo o di podismo in cui c’erano 5-10 partenti e una coppa (o magari una coppa inteso come salume) in premio.
…si potrebbe correggere: “Con l’accentuazione del professionismo e degli interessi coinvolti di tipo economico, ma anche mediatico, in diversi casi politico, di immagine, di potere e altro ancora, il rapporto dei giocatori…”
Perchè non è più “sport”, ma diventa “spettacolo” (sportivo). E automaticamente prendono il sopravvento le logiche e le “regole” dello spettacolo a discapito di quelle “sportive”.
E la prima regola dello spettacolo è far andare le cose in modo da attirare maggior interesse e non lasciarle andare per loro conto “a caso”. Per cui va seguito un “copione” scritto a questo fine, come al cinema e a teatro, appunto. Solo che nessuno si sogna di prendere cinema e tatro per la realtà o la verità, ma è scontato che è qualcosa di “combinato” per definizione.
Ecco, bisogna guardare allo spettacolo sportivo con la stessa ottica. Io dopo essere stato al cinema di certo non vado a fare i caroselli in strada perchè nel film il buono ha vinto e fatto fuori il cattivo. Quindi non ha senso neanche farlo dopo una vittoria sportiva che quasi sempre oggi equivale a quello. E siamo ancora nel migliore dei casi, non parliamo delle combine ai fini delle scommesse dove la “innocente finta rappresentazione” diventa pura truffa.
La conclusione come dissi è che alla fine il doping è la cosa più “onesta” se è fatto per vincere una competizione onesta e non combinata a tavolino, e non solo per entrare e restare nel “circo taroccato” e relativi ingaggi milionari.
carbonara,matriciana,ravioli,fettuccine,gnocchi,manzo,pecora,costatine,
prosciutto,agnello,coniglio,pollo,crostate,birra e qualche bicchiere di nero
altro che creatina, e bumbazze varie….
Hai dimenticato di citare la gnocca, che pero’ effettivamente puo’ causare pericolosi effetti collaterali…
hullalla hai ragione la cosa piu’ importante.