Inchiesta (parte 5): rugbisti italiani con le valige, Sigillò e conclusioni

Concludiamo il nostro viaggio al di là delle Alpi con un altro incontro. E poi cerchiamo di mettere assieme un po’ tutta la matassa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. carlo s 4 Febbraio 2016, 08:30

    Ma questo ragazzo gioca nella nostra U20?

  2. F.A.L 4 Febbraio 2016, 08:33

    “Una cosa è certa però, fino dalle selezioni regionali, il cammino che avrebbe portato all’Accademia mi è stato sbarrato dal ” progetto statura”.
    Ascione Aiazzone..un progetto..una certezza.

    https://youtu.be/8R5O-5ONK5A

  3. M. 4 Febbraio 2016, 08:36

    IL PROGETTO STATURA…

    • giomarch 4 Febbraio 2016, 12:43

      …lui e’ 1.80…. Io non avrei mai dovuto giocare dal basso dei miei 1.75….

  4. socceria 4 Febbraio 2016, 08:57

    Co sta giostra tra l’altro ci faciamo scappare un sacco di gente promettente che in federazione dimentcano e poi rivedremo tra qualche anno con maglie di altri paesi…..

  5. mamo 4 Febbraio 2016, 09:07

    Non l’ho mai visto giocare e mi è piaciuto quando ha riconosciuto che, forse, non era a livello tale per l’Accademia.
    Quanto l’odioso progetto statura, maledetto quanto – alla luce dei fatti – inutile, mi sembra che anche per i parametri Ascione 1,80 per un 10 non sia poi così poco.
    In ogni caso in bocca al lupo.

  6. Maxwell 4 Febbraio 2016, 09:31

    Va be…..ok…..col progetto statura “abbiamo pestato una merda” ( Cit.Munari nel tinello)
    Poi c’è @6N col suo gruppo whatsapp ” I mulini di Padova” @Usafirst e @mister x che dicono che in Accademia ci solo solo figli,nipoti e cugggini mentre i veri fenomeni senza santi giocano in serie A.
    Domenica scorsa ho imparato che abbiamo il nuovo FdP ( non sto insultando la mamma di nessuno. …………… ) , un ’99 a cui Panunzi non è degno di allacciargli le scarpe.
    Io mi diverto a perculare VCN ( in modo sereno e divertente, poi le botte si danno e si prendono 😉 ) per un certo modo di esprimersi , resta il fatto che se un campione d’Italia quarantenne mi dice che c’è un MM del ’94 che è bravissimo, io questa me la incarto, me la metto in tasca e me la porto casa muto e incazzato con chi lo vuole perdere….
    Mi chiedo anche quanto potrebbe costare una struttura con 2 osservatori regionali,e una accademia un pò più grande per dare una possibilità ad una 20-trentina di ragazzi un pochino più “piccoli” o che sono maturati più tardi.
    Insomma 2 squadre in serie A.

    • Maxwell 4 Febbraio 2016, 09:34

      Non ho messo la faccina sul gruppo whatsapp…… recupero adesso 😉
      🙂 🙂 😉 😉 🙂 🙂

      • 6nazioni 4 Febbraio 2016, 10:58

        @Maxwell correzione “i mulini dell’ aquila non di padova”….

        • Maxwell 4 Febbraio 2016, 11:18

          Ahahahaahahahahah
          Lo so che tu sei un tipo “che ci sta dentro” ( lo scherzo )…… non sei permaloso e incazzoso 😉

    • Hullalla 4 Febbraio 2016, 10:12

      Ma “i veri fenomeni” non sono obbligati a giocare in serie A, possono benissimo andare alle accademie neozelandesi.
      Sul fatto che ci siano dei problemi enormi nelle accademie federale non ci piove, sul fatto che costino troppissimo per quello che producono mi sembra lampante, ma sul fatto che in Italia sia pieno di fenomeni che non vengono fuori per colpa delle accademie ho diversi dubbi… l’impressione (tutta esterna, per carita’…) e’ che spesso ai “mulini” federali (che convocano parenti, amici, nipoti e cugini, oppure per dare un contentino alle varie societa’) si affianchino altri “mulini” che avrebbero voluto che in accademia venissero presi i LORO parenti, amici, nipoti e cugini.
      Probabilmente i risultati non sarebbero cambiati di molto se ci fossero stati altri ragazzi o altri allenatori (il mio cruccio e’ che i risultati non sono cambiati di molto nemmeno con Toni Green, cosa che personalmente mi ha lasciato di stucco perche’ ho un’ENORME stima per lui), ma almeno non si sarebbe sprecato tempo, energie e tanti, tanti, troppi soldi.
      Ancora non mi spiego perche’ non si e’ voluto strutturare le accademie in modo “disperso” come all’epoca aveva proposto Fourcade, con i ragazzi che restano a casa loro (per la maggior parte del tempo) e gli allenatori che si spostano, coinvolgendo cosi’ molti piu’ giovani atleti.

  7. malpensante 4 Febbraio 2016, 09:50

    Mi sembra semeioticamente esemplare che l’inchiesta si concluda con un Sigillò. A parte gli scherzi: molto interessante e in bocca al lupo ai ragazzi. Messi come siamo, con i soldi che sputtaniamo nelle accademie di caseggiato potremmo mandare un centinaio di sedicenni con borsa di studio dalla NZ al SA, passando per la Francia e il Galles. Intanto imparano bene le lingue, studiano, fanno esperienza internazionale di gnocca e tra le altre cose imparano il rugby “di alto livello” dove sono “di alto livello” e quindi strutturati e capaci per insegnarlo. Tale e quale per i grandi, nel caso in cui ci dovessimo stancare di spendere 10 milioni all’anno per la Celtic, o semplicemente non piovessero più abbastanza soldi dal cielo. Intanto che impariamo a fare il domestico, che non comincia con l’Eccellenza ma con un sistema decoroso di giovanili e club. Intanto che impariamo, quelli forti possono sempre fare gli argentini e guadagnarsi lo stipendio (da professionista, non la paghetta) all’estero. Così magari ci tornano a cantare Mameli giocatorini come Parisse, Castro, i Bergamasco, Ongaro, Bortolami, Perugini, Masò, Lo Cicero, e compagnia cantante. Fino a Campagnaro, che proprio me lo aspetto.

    • Maxwell 4 Febbraio 2016, 10:13

      E prendere 200.000 $ NZ dalle “pieghe del bilancio” per l’attuale tecnico U.20 dei Baby Blacks?

      • malpensante 4 Febbraio 2016, 10:32

        Poi lo portiamo in giro da un club all’altro in processione, come la madonna pellegrina.

      • Hullalla 4 Febbraio 2016, 11:37

        Personalmente non sono convinto che UNA persona possa cambiare di molto la situazione – vedi risultati di Toni Green all’U20.
        Lo dico con rammarico, perche’ prima di Toni ero convinto che bastasse piuttosto poco per avere dei sensibili miglioramenti nei risultati (come a quanto pare anche altri da queste parti).

    • WinstonSmith 4 Febbraio 2016, 11:54

      del tutto d’accordo con l’idea di mandare i ragazzi all’estero a fare esperienza di vita e di rugby. provo da tempo a convincere i dirigenti delle società che incontro a organizzare un simile progetto mandando nell’emisfero australe i nostri ragazzi d’estate e offrire in cambio un soggiorno nei mesi invernali ai loro tecnici: tutti dicono che bello che bello ma nessuno ne fa niente. mi pare comunque che a alcuni anni fa non so quale società di Torino seguì questa strada: mi piacerebbe conoscere le impressioni di chi prese parte al progetto

  8. vecchio cuore neroverde 4 Febbraio 2016, 10:11

    Quarantenne???
    Altro che perculato
    Vilipeso

    • Maxwell 4 Febbraio 2016, 10:15

      Campione d’Italia a 40 anni nel ’94 😉

      • Maxwell 4 Febbraio 2016, 10:20

        « L’Aquila crea una delle più clamorose sorprese del rugby italiano. Una data importante il 23 aprile 1994. Il rugby ha bisogno di una, due, tre, dieci L’Aquila. Del Milan, francamente, può anche farne a meno. »
        (Il Gazzettino Veneto, 25 aprile 1994, in occasione della vittoria del quinto scudetto)
        .
        Questo è l’inizio della pagina di Wikipedia. …..
        A Treviso rosicavano quegli anni 🙂

        • Hullalla 4 Febbraio 2016, 11:38

          Avevamo bisogno di una, due, tre, dieci L’Aquila e purtroppo ci ritroviamo con 0,01 L’Aquila… 🙁

          • Maxwell 4 Febbraio 2016, 11:50

            Avevamo bisogno di 10 Berlusconi. …… ( BOOOOOOOOOOOM ) …….
            OK 10 Moratti o Benetton o chi vuoi tu. …..con un pò di soldi ( non parlo di stipendi per 100 milioni….. bastava 1,5 ), voglia di fare e vivai.

    • malpensante 4 Febbraio 2016, 10:31
  9. berton gianni 4 Febbraio 2016, 10:41

    Resto sempre convinto che per Treviso, in quegli anni, fossero ben piu’ difficili le trasferte a L’Aquila e a Catania, che non quelle a Padova o Rovigo.

  10. vecchio cuore neroverde 4 Febbraio 2016, 10:50

    Vero
    Non capivano i dialetti

    • berton gianni 4 Febbraio 2016, 10:51

      Chiamali dialetti ! Piu’ giusto dire : diretti ! 😀

  11. vecchio cuore neroverde 4 Febbraio 2016, 11:10

    Anche indiretti

  12. 100DROP 4 Febbraio 2016, 11:15

    “PROGETTO STATURA”. Mah!

    • Hullalla 4 Febbraio 2016, 11:41

      Questi progetti sono piu’ condivisi di quanto sembri: hai letto quanta gente su questo forum a proposito di Marco Barbini (191 cm per 100 kg) continua a ripetere come un disco rotto che “e’ troppo leggero”?
      Il kilorugby ha vinto! 🙁

      • malpensante 4 Febbraio 2016, 12:30

        Anni ’60 e ’70, sembrava che avessero vinto anche i tortellini alla panna. La gente ci ha messo un po’, ma è rinsavita.

  13. vecchio cuore neroverde 4 Febbraio 2016, 19:46

    a me piacciono

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