Prosegue il nostro viaggio. Oggi parliamo con due nostri atleti che hanno scelto di attraversare le Alpi
Inchiesta – Rugbisti con la valigia (parte 4): intervista a Scanferla e Leso
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https://youtu.be/3HXS_K5SmJo
Per vedere Piermario Leso contro il Chambéry
Partita di F1 e farvi una idea del campionato F1
L’esperienza all’estero é sempre utile, sia chiaro.
Credo, peró, che la molla che fa emigrare alcuni dei ragazzi sia la convinzione d’essere incompresi in patria.
Qui abbiamo l’esempio di Leso, grande carriera nelle giovanili e fino alla soglia della Nazionale A dove, peró, non é arrivato.
Le aspttative erano altre, quindi, e temo che la delusione sia stata forte. Poi non so, sinceramente, se la strada del “riscatto” in F1 sia quella giusta. Temo di no ma auguro di cuore a questi ragazzi di trovare la loro dimensione.
In bocca al lupo !
Beh leso non è mai stato un campione con le stigmati del vincente e credo che lui ne era ben conscio, penso anche che se dice che la fede 1 sia equivalente all’eccellenza ne sia la riprova
Hai eagione Kat non era un talento e spero proprio che non sia emigrato per i motivi che ho scritto prima (che temo, peró, non siano campati in aria).
Per me, lo rinadisco, é importante che ogni atleta trovi la sua dimensione, la accetti e la viva serenamente.
Affissione
“In Federal 1 la maggior parte dei giocatori ha contratti professionistici e non amatoriali come in Eccellenza, questo significa che lo Stato ti considera un vero e proprio lavoratore, perciò si pagano le tasse e si versano i contributi per la pensione e gli infortuni sono considerati al pari di un incidente sul lavoro.”
Senza dimenticare: “Abbiamo in campo 5 allenatori: 1 head coach, 1 allenatore delle touche, 1 allenatore della mischia, 1 allenatore dei trequarti, 1 allenatore dei calci. Lo staff è completato da 2 preparatori fisici, 1 fisioterapista, 1 medico, 1 massaggiatore, 1 osteopata inoltre ci sono 2 persone addette alle riprese e alla video-analisi. Marketing e comunicazione sono molto efficaci ad ogni match sono presenti 3000 spettatori”.
Hai dimenticato come vengono considerati nel caso non venga loro rinnovato il contratto….
Al Chambéry e arrivato l’anno scorso Felippe Berchesi del Badia ASD
Doppo un anno in F1, oggi giocca al Carcassonne in PROD2
Al di là delle motivazioni personali, credo che nei prossimi anni il fenomeno dei giocatori italiani che andranno all’estero aumenterà. Vuoi perchè quelli esclusi dal predeterminato percorso dei “polli in batteria” si renderanno conto che difficilmente avranno chance di rientrare nei giri delle nazionali giovanili ed allora, meglio spostarsi di pochi chilometri e trovare maggiori soddisfazioni tecniche, professionali, economiche ed umane (qualcuno, terminata l’attività agonistica, potrebbe continuare anche in altro settore a lavorare nel Paese dove ha giocato, vedasi Rivaro). Vuoi perchè il numero di giocatori italiani di livello medio va aumentando già da vari anni, lo dimostra l’andamento dell’attuale serie A. Sono giocatori che non hanno chance, salvo qualche rara eccezione, di raggiungere i livelli più alti (Franchigie, Nazionale), ma che sono ad un livello tale che possono suscitare l’interesse di campionati come il Federale 3 o i domestic britannici, dove riceveranno maggiori tutele e considerazione. Insomma, credo che avremo due categorie di espatrianti: i giovani esclusi precocemente da certi giri e i veterani che abbiano raggiunto un determinato livello ed aspirino ad un ambiente maggiormente professionale.
Hai perfettamente ragione.
sottoscrivo.piuttosto che far la fame in eccellenza,emigro ed imparo una lingua
e’ il futuro, con l’eccelenza che si sta riducendo ad un torneo da dopolavoro ed i pochi posti in CL (terza lega euroepa dopo Top 14 e Premeirship) occupati da pensionati neozelandesi con la pancetta, i migliori dovranno emigrare….
Siamo ancora i migliori dell’europa dopo il 5 nazioni…
La mia domanda è: le celtiche hanno staff così, cioè paragonabili a quelli di un team di terza serie francese per di più formalmente nemmeno professionisitco?
Ti direi proprio di no. Manca ad esempio un tecnico dei calci in entrambe (e si vede, specie nella Marca), e ad occuparsi delle touche sono spesso e volentieri gli stessi giocatori (vedi Van Zyl prima e Palmer ora a Treviso). Poi sulla parte di preparatori fisici/fisio non saprei
Apperó, le accademie di club…
Sul livello delle federal se ne puo’ anche discutere: una Federal 3 del sud ovest se la gioca ampiamente con una Federal 2 della regione di Parigi.
il campione F2 l’anno scorso e Strasbourg
a 1000 km del sud ouest
Quindi dai risultati di una squadra pensi di poter trarre conclusioni sul livello medio di un campionato?
Classifica F3 2014/15
1 St Denis
2 Drancy
3 Chartres
4 Annecy
5 Vic en Bigorre (SO)
6 Rennes
7 Tavaux
8 St Etienne
9 Montélimar
10 le Vesoul
Classifica F2 2014/2015
1 Strasbourg
2 Rouen
3 Asvel Lyon
4 Nimes
5 Lavaur (SO)
6 St Médard (SO)
7 Grasse
8 Anglet (SO)
9 St Jean d’Angely (SO)
10 Suresne
In francia il rugby non esiste solo nel sud ouest
oggi le squadre giovanile della regione parigine sono sempre nel alto delle classifiche (Massy, Racing, Suresne, …)
Scanferla avrebbe molto da dire su certe politiche purtroppo. In bocca al lupo a professionisti seri come lui senza il “calcio in culo” che molti invece hanno 😉
ma sei lo Stefano S. in questione?
A me Scanferla piaceva molto nel periodo di Calvisano, anche se nell’ultima stagione aveva giocato poco…ricordo anche di voci di mercato estive che più di una volta parlarono di un interessamento delle Zebre nei suoi confronti, peccato non abbia fatto maggiore strada qui, ad ogni modo gli auguro una bel proseguimento ovale in Francia…