Pro12: dal doppio derby al futuro del torneo, voci da una conferenza che guarda avanti

Terza franchigia, nuove televisioni, chiusura agli Exiles e finale in Italia. Tanti i temi toccati da Fir e Board

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Rabbidaniel 21 Dicembre 2015, 16:31

    Pensiamo a far funzionare bene le franchigie che ci sono, invece di pensare a una terza.

    • xnebiax 21 Dicembre 2015, 16:37

      Pensiamo a riformare il domestic in senso amatoriale se vogliamo a tutti i costi restare in CL.
      (Io preferirei tentare un domestic quasi-pro, senza CL, ma ci vorrebbe tantissimo marketing per avere tanto tanto tanto più pubblico e sponsor e TV… difficilissimo).

      • enricalvisano 21 Dicembre 2015, 16:56

        Una volta avevamo il Campionato a 10 su Sky, ora abbiamo due franchigie in differita su RaiSport.
        Ne parlavo con un appassionato di sport in generale, che lavora anche per un sito sportivo: chi entra in contatto con il rugby, non capisce perché queste due squadre giochino con le squadre di Oltremanica, non si appassiona nel vedere queste competizioni. Magari la maggioranza di chi scrive qui la pensa diversamente, e forse è anche per questo andazzo che l’interesse per il rugby di club non sboccia. Chi paga per vedere il massimo campionato vuole vedere giocatori di livello, non gente che pascola in campo dal 50esimo in poi.

        • Katmandu 21 Dicembre 2015, 20:20

          Purtroppo il campionato italiano non attira più da parecchio, da qualche anno prima che ci sia stata l’entrata in CL
          E poi diciamocela tutta se non capiscono pazienza tutto tranne la nazionale non interessa alla massa, se la metà del pubblico della nazionale si riversasse nelle celtiche e nell’eccellenza avremo 30.000 spettatori in 6 campi alla settimana! Figurarsi

          • enricalvisano 22 Dicembre 2015, 00:33

            Non avrà attirato, ma io ricordo il San Michele abbastanza pieno ogni sabato.
            La massa può anche appassionarsi, col tempo, così come si è appassionata a altri sport di club…

        • robrossi 22 Dicembre 2015, 10:35

          Enri, io credo che la formula del Pro12 abbia delle enormi potenzialità di appeal nel pubblico a digiuno di rugby: 4 franchigie irlandesi con la loro storia e la loro rappresentanza territoriale, idem per il Galles, le due grandi città della Scozia, i grandi stadi delle celtiche, i grandi giocatori che militano nelle nazionali del 6 nazioni. Se tutto questo venisse supportato sapientemente da magazine e trasmissioni di approfondimento settimanale (pensate a quello che viene fatto prima o durante le tappe del giro d’Italia o del Tour, per inquadrare la tappa, collegarla al territorio), ci sarebbero grandi margini di sviluppo per un torneo che ha un grande fascino a mio parere.
          Se non ti appassioni con le storie (se ben raccontate) della Red Army, il fascino del Murrayfield, la collocazione del Galway Sportsgrounds, le giocate di Simon Zebo o Dan Biggar, la trasversalità dell’Ulster, con cosa dovresti appassionarti?

      • Airone valle Olona 21 Dicembre 2015, 19:22

        Anche io preferirei un domestic quasi pro ma come dici tu più che difficilissimo sembra quasi impossibile.
        Guardando invece alla celtic Due squadre dignitose come lo è stato Treviso qualche anno fà quando arrivò settima e come sembrano esserlo le Zebre odierne non sono poi così impossibili da strutturare e sostiene
        Ci vuole competenza, capacità,umiltà , senso di appartenenza,marketing e remare tutti nella stessa direzione…tutte cose di cui siamo stati parecchio deficitari in questi anni.

        • malpensante 22 Dicembre 2015, 13:05

          Le Zebre attuali non sono neanche parenti di quel Treviso. A dir la verità pure il Pro 12 di oggi rispetto a quello là, ma al contrario.

          • fabiogenova 22 Dicembre 2015, 15:09

            Come spesso succede, condivido quello che dici sulle Zebre.

  2. xnebiax 21 Dicembre 2015, 16:34

    UC: “arriviamo in un momento un po’ strano”. 😀

    • gattonero 21 Dicembre 2015, 16:53

      l’ho gia’ sentita… 🙂

    • western-province 21 Dicembre 2015, 17:50

      il concetto di momento di Casellato è splendido (se ragioniamo in termini di milioni di anni questo paio di stagioni al Benetton sono addirittura un attimo) 🙂

  3. malpensante 21 Dicembre 2015, 16:49

    A conferma dell’interesse mediatico del derby vi confermo che ci sono segnali inequivocabili della febbre che sale in città: già oggi è praticamente certo che sarà impossibile trovare anche una sola copia della Gazzetta di Parma del 25 e 26 dicembre.

  4. enricalvisano 21 Dicembre 2015, 17:04

    Rimango ogni volta basito a sentir parlare di terza franchigia. Già due sono più di quanto possiamo permetterci per ottenere risultati, figurarsi tre. Finché non raggiungiamo una volta che sia una i playoff (e ne dovremo mangiare di polvere prima che accada…) mi sembra prematuro anche solo parlarne.
    Non tiriamo troppo la corda con la Rai, dubito esista qualche emittente seriamente interessata a queste partite (a meno che voglia fallire), se si pretende troppo pure la Rai si scazza. Comunque già buona cosa l’arrivo di un programma dedicato: parlasse anche di Eccellenza oltre che di Pro12, sarebbe meglio.
    Non riesco a capire cosa significa che Italia e Scozia daranno vita a competizioni per far giocare i loro giovani. La finale in Italia dovrebbero averla già fatta da tempo, non capisco cosa aspettino per attirare l’attenzione su questo sport… Se sulle Zebre si può concedere che se ne sappia poco, trovo un po’ assurdo che all’estero non sappiano nulla di Treviso… gioca le coppe europee da 20 anni e da 6 è in CL, se dopo tutto questo tempo non sai niente sei tu che non vuoi informarti.

    • mezeena10 21 Dicembre 2015, 20:29

      dillo al tuo presidente..
      è lui che la vuole..

      • enricalvisano 22 Dicembre 2015, 00:29

        Ma sei ancora qui a commentarmi? Basta!
        è il mio presidente tanto quanto il tuo.

        • fabiogenova 22 Dicembre 2015, 15:12

          Enrico, se lo incontri in piazza a Calvisano fallo ragionare! Sei l’unica speranza che abbiamo… 😉

  5. carlo s 21 Dicembre 2015, 17:49

    Chissa perchè ai giocatori gli fan mettere sempre le magliette da gara… lo trovo ridicolo

    • fracassosandona 21 Dicembre 2015, 18:04

      preferiresti le etichette degli sponsor appiccicate sul vestito buono?

      • carlo s 21 Dicembre 2015, 18:05

        Francamente Sì, così fa davvero miseria

      • carlo s 21 Dicembre 2015, 18:08

        anche gli allenatori, in giacca e cravatta con i loghi dello loro squadre, così sembrano dilettanti allo sbaraglio.

  6. DiegoGavetti99 21 Dicembre 2015, 18:26

    Basterebbe una franchigia con sede a Roma e stadio itinerante e una seconda veneta che faccia crescere i giovani,in poche parole 2 franchigie con 2 ruoli diversi:una con presenza di stranieri che vinca e l’altra solo di giovani italiani come Connacht,e 2 funzioneranno meglio che 3

    • Torino 21 Dicembre 2015, 23:03

      Roma… in teoria giustissimo, in pratica preferiscono avere 10 squadrette amatoriali e una dello stato. Poi per carità, affascinante avere derbies ogni domenica, ci sono poi quelli che sostengono che sia quello il vero rugby, ma siamo ancora ai tempi delle squadrette di quartiere con qualità direttamente proporzionale. Anch’io sarei per il potenziamento del domestic, ma girano così pochi soldi che non si può pretendere più di tanto. In CL ovviamente con gli sponsor che ci sono è un altro discorso.

      • San Isidro 22 Dicembre 2015, 03:31

        evvai con l’ennesimo attacco al rugby romano da parte di chi il rugby romano non lo conosce per niente…avanti, continuate così però poi spiegateci pure che problemi c’avete con il rugby a Roma? Da domani mi metto a dire che il CUS Torino è una squadra da quattro soldi, che il San Mauro non vale niente, che al Settimo sono dilettanti allo sbaraglio, poi vediamo che reazioni ci sono…
        FF.OO a parte, ma se per te la Lazio che disputa l’Eccellenza e i tre club cittadini di Serie A sono semplici “squadrette” beh allora mi sa che non hai ben chiare le varie realtà di vertice del rugby capitolino con le loro strutture e i loro vivai…
        Confermo, avere derby ogni domenica è molto affascinante per gli spettatori e uno stimolo anche per i ragazzi che si battono sul campo, la sana rivalità è il sale del rugby dilettantisco e il rugby dilettantisco è il sale del movimento…
        “siamo ancora ai tempi delle squadrette di quartiere”…a parte che a Roma ci sono squadre che non hanno legami con alcun quartiere e su quelle che ce l’hanno sono molto contento, si, ben vengano squadre di quartiere (soprattutto in una realtà immensa come Roma) che possano fare reclutamento e diffusione anche in zone urbane socialmente difficili (vedi il grande lavoro del Villa Pamphili)…
        per quanto riguarda l’ipotesi di una franchigia celtica, Roma sarebbe solo la base di una franchigia che sarebbe federale (e forse in parte anche privata se ci fosse qualche imprenditore pronto ad investire nel progetto), il movimento del rugby romano con le sue “squadrette” non sarebbe coinvolto, ma sono sicuro che se ci fossero i presupposti tutte le società potrebbero accordarsi per una filiera sul modello di quello che sta accadendo in Veneto per I Dogi…
        e comunque le squadre a Roma fino alla C2 sono 17, non 10…

        • malpensante 22 Dicembre 2015, 09:28

          “..sul modello di quello che sta accadendo in Veneto per I Dogi…” 🙂

          • San Isidro 22 Dicembre 2015, 14:51

            vabbè dai mal, ci siamo capiti sul concetto…

        • fabiogenova 22 Dicembre 2015, 15:20

          San, in che modo queste varie realtà che hai descritto potrebbero costituire l’ossatura per una franchigia e contemporaneamente continuare con il domestic? Non che io voglia una terza franchigia, men che meno in questo momento; ma è per capire come ci si può muovere nella Capitale.

  7. enricalvisano 21 Dicembre 2015, 18:26
    • M. 21 Dicembre 2015, 18:34

      The same old story…

      • mauro 21 Dicembre 2015, 19:16

        hanno mai pensato che se l’Uefa ragiona come loro, alla prossima tavolata il ManU deve far posto al Bate Borisov?

  8. fracassosandona 21 Dicembre 2015, 19:16

    To the attention of FIR
    President Mr Alfredo Gavazzi
    Responsabile Area Tecnica Prof. Ascione
    Direttore Alto livello Mr Checchinato

    Since the 2005-06, Italian clubs have played 118 matches in the Heineken /Champions Cup. Treviso have appeared in every season, accompanied at various times by Calvisano, Viadana, Aironi and Zebre. Of those 118 matches, there have been six victories, one draw and 111 defeats.

    It’s worth repeating – 111 defeats in 118 matches, a mind-boggling statistic, and indisputable proof that no Italian club deserves to be in the Champions Cup. You can’t fault the commitment of the Treviso squad, though you can the club’s fans. Only 4,600 turned up to see the visit of Stade, although that was twice as many who bothered to go and watch Leicester.

    We need to admit that the Great Italian Experiment has failed. The public aren’t interested and the players aren’t up to it, not at club level or in the international arena. Treviso and Zebre prop up the Pro12 table with two wins from 18 matches, and it’s questionable whether they’ll beat last season’s tally of six wins between them. Sure, there are a handful of very good Italian players but not enough to compete with the best that France and the Home Nations have to offer.

    Similarly, the national team have, if anything, regressed in recent seasons and one fears for them now that their one world-class player, that old warrior Sergio Parisse, is on the wane. In the 16 years since they were admitted to the Six Nations, Italy have never won more than two matches in a championship, while they have never got out of the group stage of the World Cup.
    God knows, they’ve gone through some coaches in an attempt to raise their game – including John Kirwan, Pierre Berbizier, Nick Mallett and Jacques Brunel – and if the rumours are to be believed, Conor O’Shea and Ronan O’Gara could be next in line to take on European rugby’s most unenviable coaching job. My advice, boys, don’t bother.

    Italian rugby is going in one direction, and that’s down. Some have argued that it took France a few decades to find their feet after their admittance to the Five Nations in 1910, but such comparisons are tenuous. Rugby a century ago was amateur; in fact it was a hobby more than a sport. Italy have been exposed to the same professional environment as their rivals and welcomed into the same tournaments. But to what end? As the recent World Cup demonstrated, Italy with all the opportunities they’ve been given are light years behind Argentina and Japan. They even struggled to beat Romania, a country that has been as neglected in the last 20 years as Italy have been spoiled.

    So it’s time to admit Italy don’t deserve their place at the top table. Relegation should be introduced to the Six Nations to allow Romania and Georgia the chance to replace Italy, while the EPCR needs to stop awarding Italy an automatic spot for the Champions Cup. Treviso never have been and never will be champions.

    • gsp 21 Dicembre 2015, 19:36
    • Mr Ian 21 Dicembre 2015, 19:49

      ma guarda tu che analisi faziosa….si vede che questi inglesi sono contro di noi…persino i numeri si sono inventati

      • gsp 21 Dicembre 2015, 19:57

        Su Ian, se dimentichi l’ossessione per Gavazzi, ha pochissimo senso.

        • Mr Ian 21 Dicembre 2015, 20:05

          Non la benchè minima ossessione per Gavazzi, visto che è stato democraticamente votato…
          Però se uno analizza la nostra storia, senza alibi, giustificazioni, mercati fatti in ritardo, franchigie cancellate con un colpo di spugna, e vari progetti tecnici abortiti…questa è la realtà dei fatti.

          • gsp 21 Dicembre 2015, 20:07

            sono c….ate Ian, quelle scritto nell’articolo c…..ate al 70%, eh su. un sussulto di dignita’. devo farti l’elenco?

          • Giovanni 21 Dicembre 2015, 20:17

            @gsp: lo spareggio tra ultima Six Nations A e prima Six Nations B è un’emerita fesseria, basti pensare che quest’anno se la sarebbe dovuta sorbire la Scozia. E tre anni fa la Francia: voglio proprio vederle affrontare la Georgia e la Romania, non ne hanno la benchè minima intenzione. Tanto meno andare a giocare a Tbilisi o Bucarest, giusto o sbagliato che sia. Sulla Champions non c’è che da condividere: non è un torneo per le nostre franchigie, molto meglio la Challenge Cup. I risultati di Treviso e Parma sono lì a dimostrarlo.

          • gsp 21 Dicembre 2015, 22:09

            Dai anche che nell’era pro é piú facile comlare il gap é alquanto tenue. É sulla partita al mondiale con la Romania, immagino intendesse Canada. Quella si che l’avevi persa.

          • Giovanni 21 Dicembre 2015, 22:16

            Strapersa: ricordo a me stesso che i canachi la terza meta ce l’avevano fatta, se non venne convalidata fu solo per un banale inavanti. A quel punto saremmo stati cotti e serviti.

          • enricalvisano 22 Dicembre 2015, 00:15

            Il fatto che nell’era pro sia facile attenuare i gap è una stupidaggine colossale. Ci vuole niente, agli albori di un gioco, a recuperare il livello o a inventare un proprio stile di gioco. Ci vuole una vita e tanti tanti soldi nell’era pro, quando tutto è già stato inventato e gli altri hanno un passato di tradizione mentre tu se ti guardi indietro i giocatori memorabili che hai avuto li conti sulle dita di una mano, gli allenatori in giro sono tutti stranieri, etc etc.

          • enricalvisano 22 Dicembre 2015, 00:16

            Gli allenatori bravi intendo. Noi ne abbiamo qualcuno bravino ma sicuramente nessuno è un vero allenatore pro. Ha fallito anche casellato, speriamo in Guidi.

          • enricalvisano 22 Dicembre 2015, 00:24

            Comunque l’articolista poteva almeno raccontare la verità per intero, ovvero che le Zebre in Challenge fanno la loro porca figura, e forse la farebbe anche Treviso. Poi non dimentichiamoci che i nostri migliori azzurri giocano all’estero, se li avessimo in casa le franchigie salirebbero molto come livello. Ovvio, non è una cosa per ora molto praticabile, ma col passare del tempo sarebbe giusto fare come fanno altri e dire che per vestire l’azzurro si deve rimanere in patria… abbiamo fatto le franchigie per la nazionale, se i nazionali giocano fuori non ha senso!

          • malpensante 22 Dicembre 2015, 09:38

            Enri, le partite dei gironi di Challenge neanche le producono più. La porca figura non è vincerne due in casa contro i resti dei Warriors e i rochelais, ma sarebbe almeno passare il turno. O no?

    • Giovanni 21 Dicembre 2015, 20:08

      Via dalla Champions Cup subito!

      • gsp 21 Dicembre 2015, 20:13

        ma perche’?

        • Giovanni 21 Dicembre 2015, 20:19

          Dai Peppe, non ha senso per noi continuare a fare i materassi in quel torneo. Prime 8 della CL qualificate, senza guardare alla nazionalità, e le altre in Challenge. E’ più giusto così e per noi sarebbe anche meglio.

          • Airone valle Olona 21 Dicembre 2015, 22:10

            Su questo sono perfettamente d’accordo.
            Prime otto in Champion vuol dire che nel 2012 Treviso ci andava per meriti conquistati sul campo.
            Se poi ne perde sei su sei vale il discorso Oyonnax che comunque ha conquistato il diritto di esserci sul campo.
            Paradossalmente con questo sistema potremmo avere entrambe le formazioni in Champions…comprendo essere un’ ipotesi fantascientifica e solo di scuola data la qualità che esprimiamo in questo momento però è così.

        • mezeena10 21 Dicembre 2015, 20:31

          assistenzialismo..
          merito zero..

        • Stefo 21 Dicembre 2015, 20:51

          gsp vorrei fare un discorso un po’ piu’ sportivo del solito battibecco sula questione qualificazione. Tu dici a Mr Ian di dimenticarsi dell’ossessione gavazzi, io ti do pienamente ragione (anche perche’ ci sarbbero da separare i numeri sotto Dondi e qulli sotto Gavazzi in caso che non e’ che con Dondi fossero rose e fiori, Aironi contro Clermont era con Dondi PResidente se non ricordo male) pero’ io ti chiedo di non ragionare da tifoso, ti toglierti la maglietta “Italia” di desso e ragionare oggettivamente, ripeto oggettivamente. Domanda, non sarebbe piu’ sensato pareggiare la qualificazione alla Champions nel pro 12 al sistema delle altre comeptizioni, classifica e basta? Niente discorsi su “coppa europea devono essere rappresentate piu’ naizoni possibili” niente discorsi “so soldi che ci servono pijamocene finche’ ce ne danno” o altro, un puro e semplice discorso di meotodo di qualificazioe alla maggior comeptizione per club eruopea.

          PS: ah spero tu abbia il buon senso di evitare discorsi del tipo “ah ma l’Oyonnax sta prendendo sberle come il Benetton” che l’Otonnax comunque e’ arrivato sesto in campionato non undicsesimo, si e’ qualificato epr merito non per quota.

          • Stefo 21 Dicembre 2015, 20:54

            Piccola aggiunta, il discorso spareggio Six Nations B a mio avviso resta una sparata senza senso per gli stessi motivi che scrissi a fine Sei Nazioni, non perdo neanche tempo a riscriverli.

          • gsp 21 Dicembre 2015, 21:11

            Stefo, taglio la testa al toro. Se é una coppa, per me deve rappresentare le nazioni, com’é nel calcio, come sono in genere le coppe. Avrei detto lo stesso per qualsiasi squadra. É un principio senza alcuna maglia.

            L’articolo é una mancanza di rispetto e scritto con mancanza di rispetto, e superficialitá. Ecco I tanti errori. Se l’articolo avesse detto “avete speso x, avete prodotto nulla, preoccupatevi o non vi vergognate?”. Non ci sarebbe stato nulla da dire. Ma davvero nulla.

            C’é un problema di treviso evidente in champions, si vada a protestare sotto la societá, non si butta via un asset importante perché non ci va. Cosí si deresponsabilizza tutti.

            É non ci si fa neanche trattare a m… Perché di quelle partite vinte in HC, pre-celtic, sono vittorie di treviso di fatica e sudore e che valgono doppio vista la differenza tecnica in campo, campionati semi pro v corazzate. Non posso accettare che, perché sta sulle palle G, accetti di calpestare la tua storia.

          • Stefo 21 Dicembre 2015, 21:31

            No no no no, io di Gavazzi non dico proprio nulla anzi dico che ci starebbe anche Dondi di mezzo quindi rigetto ogni discorso su Gavazzi che io NON ho fatto!

            Sul principio, per fortuna che avevo detot di lasciar perdere discorsi “coppa europea piu’ nazioni” che son discorsi paraculo e basta che non vedo nessuno qua dire alla Champions mettiamoci anche campioni Russi, Rumeni, Spagnoli e Tedeschi…la si vuole a piu’ NAzioni allora lo si dica eriamente per tutti non perche’ e’ una apraculata di comodo!
            Dato che nei fatti non e’ una coppa Europea ma una coppa delle migliori professionsite e basta (perche’ questo tra le tante cose e’ quello che si voleva passando a 20) si passi ad una qualificazione netta senza quote, e vedimao come va, forse sai magari si torna a progettare e lavorare un po’ meglior ispetto al “tanto cosi’ pijiamo i soldi lo stesso ed e’ un asset importante”!

            Sull’articolo, piaccia non piaccia non c’e’ piu’ l’approcio del bambino lento ma che si applica dopo tanti anni, la condiscendenza nei giudizi che c’e’ stata per piu’ di 10 anni per fortuna e’ fuori dalla finestra che francamente io penso fosse ancora piu’ offensiva, ora si giudicano da adulti ed e’ giusto che sia cosi’…a me la condiscendenza del “dai comunque bravi” e’ sempre stata sul culo e mi sta molto piu’ sul culo di un commento duro e crudo ma onesto.

          • gsp 21 Dicembre 2015, 22:04

            Stefo, ovviamente non mi riferivo a te su Gavazzi e Dondi. Pensavo ad @ian.

            Anch’io preferisco I giudizi, duri ed onesti. Ma questo articolo non é onesto.

            Ho capito quello che hai scritto sul principio, ma per me il punto é proprio quello, ovvero di principio di rappresentanza.

            Se poi tu e Giovanni mi parlate del principio di merito, lo rispetto, ma in quanto principio. quindi quello che succede questo, o l’anno scorso, a treviso e fino a 3 anni fa alle zebre, é irrilevante.

          • Stefo 21 Dicembre 2015, 22:13

            Invece no e’ rilevante per questa e la scors astagione con un campionato senza principio di merito ma con la quota…
            I giudizi dell’articolo son giudizi duri, non scritti bene senza dubbio cosi’ come non devono essere per fornza condivisi, ma nei contenuti sono onesti (anche la storia del 6NB e’ la sua opnione che ci vuole lo spareggio, io non la condivido la trovo un’idea oggi come oggi assurda ma e’ la sua opinione)…un riassunto duro sui risultati e le perfrmance, puo’ non piacere e non condividere le conclusioni ma non dice balle esprime un’opinione sulla bse dei risultati raccolit.

          • gsp 22 Dicembre 2015, 00:07

            Ma per l’italia c’era un minimo di competizione, proprio perché una va in champions. Altrimenti la competizione sarebbe contata ancora meno.

            Che la conclusione bell’articolo sia giusta é evidente, ma é nella superficialitá che Manca di rispetto.

          • Mr Ian 22 Dicembre 2015, 07:26

            Condivido in pieno le parole di Stefo, sottoscrivo i suoi intenti dei vari commenti.
            Neanche io ho mai nominato Gavazzi, anche perché nell articolo inglese, di responsabilità sue dirette c’è ne sono poche..
            gli inglesi magari esasperano un po’ il concetto, ma centrano in pieno il discorso.

          • Stefo 22 Dicembre 2015, 07:35

            Ma cosa sarebbe superficiale?Prende i numeri nudi e crudi e gsp quelli sono i numeri mica li rielabora li inventa. Non ha neanche la pretesa di dire perche’ e per come di questo fallimento…

          • try 22 Dicembre 2015, 09:23

            E’ evidente che non ci meritiamo la champions. Anche io sarei per una qualificazione per classifica. Sarebbe più corretto.
            Nel rugby non possiamo permetterci di fare un pregirone dove metti le nazioni più deboli. Troppi impegni e tempi stretti.
            Detto questo mi fa ridere però che a noi ci buttano merda a valanga e ai francesi, che se ne sbattono della coppa challenge, gli danno soldi per impegnarsi.
            Abbiamo solo una possibilità fare la challenge e sconfiggere più spesso francesi, inglesi ecc ecc

          • Stefo 22 Dicembre 2015, 10:12

            La Challenge e’ diventato una cosa senza senso, verissimo, anche io trovo assuro pagar ei francesi perche’ ci giochino seriamente soprattutot ora che han reintrodotto la vincente in CC…pero’ cio’ non cambia di una virgola il resto e non e’ un alibi o una scusa.

          • try 22 Dicembre 2015, 10:50

            Si Stefo, non cambia niente. Però è sempre una questione di soldi. Per fare la Champions ,che si vinca o si perda, becchi i quattrini. Molti di più rispetto che la Challenge.

    • xnebiax 22 Dicembre 2015, 00:55

      Trovo l’articolo inglese sacrosanto nella sua argomentazione.

  9. Giovanni 21 Dicembre 2015, 19:58

    “A partire da gennaio-febbraio dovrebbe partire anche un magazine TV a far da supporto alle partite celtiche”.
    Voi sapete ciò che significa, vero? Che tra un paio di mesi ci sorbiamo @San Isidro su RaiSport a reti unificate! 😀

    • Camoto 21 Dicembre 2015, 20:08

      Terza franchigia a Roma e @San Isidro a reti unificate su RAI Sport… .
      ….non succede, ma se succede….
      … suvvia si vota LOV!

      • Rabbidaniel 21 Dicembre 2015, 20:32

        Con la 3a franchigia a Roma San Isidro diventerebbe DS e la riempirebbe di argentini ipercattolici.

        • Giovanni 21 Dicembre 2015, 20:46

          Ora et Tallona 🙂

          • Airone valle Olona 21 Dicembre 2015, 22:12

            🙂

          • malpensante 22 Dicembre 2015, 10:33

            Ora (finge) e tallona le gnocche giubilanti.

    • San Isidro 22 Dicembre 2015, 03:35

      tacci vostra…

  10. balin 21 Dicembre 2015, 20:55

    forse la cosa migliore, se è vera, e’ il fatto che sta per (da quanto tempo non so..) sta per partire una iniziativa italo scozzese per i giovani.

    Sui due derby, spero proprio che siano spettacolari, se ci fossero anche tante mete non sarebbe male, se non altro vincendo con bonus e perdendo con doppio bonus, una volta una, una volta l’altra, escono 7 punticini a pro di classifiche asfittiche,
    Se invece abbiamo il solito festival delle difes e degli errori di handling ….

  11. Francesco.Strano 21 Dicembre 2015, 20:58

    Per me:

    TREVISO da riportare in Eccellenza che è la sua dimensione giusta (dobbiamo iniziare a riempire gli stadi con 5000-10.000 persone),sostituita da una franchigia (centro sud)a Roma più appetibile per il pubblico
    Zebre che rimarrebbero come la franchigia nord

    • Airone valle Olona 21 Dicembre 2015, 22:23

      10000 persone (o giù di lì) negli ultimi quindici anni si sono viste forse in due o tre finali di campionato a Monza.
      Ho visto tutte le finali di Viadana dal vivo, l’ultima a Padova tra noi e Treviso non si è riempito neanche metà Plebiscito per non parlare di quella al Flaminio dove gli Aquilani erano più di tutte le altre tre tifoserie messe assieme.
      Oggi come oggi se ci fossero 2000 persone vere ad ogni incontro di eccellenza sarebbe da festeggiare per settimane intere.

    • Antonio9 21 Dicembre 2015, 22:24

      Una Franchigia a Roma? Per il pubblico ? Ma se le squadre romane in eccellenza quando va bene tutte insieme non arrivano ai numeri di Piacenza! E se togli dalle partite del 6N chi viene da fuori si ritornerebbe ai bandieroni per coprire gli spazi vuoti del Flaminio (Argentina 2005) .

      Piantiamola con i regali e passiamo al merito : prima dell’inizio stagione l’ultima di Pro12 gioca i playoff con le migliori di eccellenza, chi vince di prende i soldi FIR . Così arrivano le motivazioni, se no e’ come in accademia e nazionale. : posto sicuro e tranquillo non ti fa muovere il culo.

      • San Isidro 22 Dicembre 2015, 03:44

        aridaje con i dati delle romane di Eccellenza, guarda che le romane di A fanno anche più pubblico e nelle gare di cartello squadre romane di C1 come la Rugby Roma e il Villa Pamphili fanno più o meno lo stesso pubblico delle cugine di massima serie…Roma ha tante realtà e nel considare il pubblico di una potenziale franchigia ci devi mettere, oltre a tutti quelli vicini a queste realtà, anche i tanti appassionati ovali romani che non seguono direttamente il rugby di club, ma che potrebbero essere attirati da un prodotto come il Pro 12, in più devi considerare il bacino potenziale della città…certo, non credo ci saranno grandi numeri almeno all’inizio, ma nemmeno 4 gatti…considera poi quanti appassionati ovali dalla provincia di Roma, dalle altre piazze rugbystiche del Lazio, del centro e del sud arriverebbero per una franchigia a Roma…
        comunque nella terza franchigia non ci credo, quindi ogni discorso cade, a meno che non vogliano trasferire le Zebre da Parma nella capitale, ma anche questa è una mossa che vedo difficile…

        • Antonio9 22 Dicembre 2015, 11:18

          Negare l’evidenza non serve : a Roma si segue SOLO la propria squadra, io ricordo partite di U19 della Capitolina (al Flaminio!) dove finita la partita a vedere la prima squadra restavano solo gli ospiti, perché genitori e persino giocatori della 19 se ne andavano a casa.
          Alla Lazio, che pure ha delle ottime e numerose giovanili, nessuno dei laziali va a vedere la prima squadra.
          Non sarà il caso di mettere a posto questo piccolo problema prima di pretendere?

          • San Isidro 22 Dicembre 2015, 14:45

            ma negare l’evidenza de che? Mi parli tu sull’evidenza del rugby romano che te ne stai comodo a Padova quando io lo vivo in prima persona quasi tutti i week-end? Togli il maiuscolo a quel “solo” per favore, io le partite, quando posso, me le vado a vedere di tutte le squadre e a qualsiasi categoria dall’Eccellenza alla C1 (C2 di rado, magari se gioca qualche amico)…
            Ti stai basando su alcune tue esperienze personali (tra l’altro la Capitolina non fa più il Super 10 dal 2006, quindi pensa quanto sono lontani i tuoi ricordi) per generalizzare a sproposito sul pubblico del rugby romano, te ne rendi conto? “nessuno dei laziali va a vedere la prima squadra”…questa è una cavolata bella e buona…
            Ovviamente ogni squadra di Roma ha la sua cerchia di fedelissimi, che sono tanti o pochi a seconda delle varie realtà, ma ci sono anche tanti altri appassionati che le squadre se le vanno a vedere un pò tutte, per cui non generalizzare con le maiuscole…tra l’altro non ho mai parlato di migliaia di spettatori a partita, ma non siamo nemmeno i 4 gatti che ci fate passare…
            E nessuno pretende nulla, nessuna delle squadre romane ha preteso una franchigia di Pro 12, certo se ce la portassero a Roma ci farebbe piacere (e sarebbe anche il caso di smetterla con il rapporto degli spettatori dell’Eccellenza visto che il Pro 12 è un altro prodotto), magari quello che si pretende è un pò di rispetto quando si parla di rugby romano visto che nessuno manca di rispetto a voi, bisognerebbe parlarne con più cognizione di causa senza sparare giudizi trancianti su una realtà che non conoscete…

  12. Jager 21 Dicembre 2015, 21:17

    Terza franchigia : difficile , non ci sono i soldi e nemmeno i giocatori per impiantarla . Alla luce dei risultati raggiunti dalle nostre franchigie in questi anni bisognerebbe valutare serenamente se è il caso di rimanere ancora in pro 12 , con questo non voglio dire che è il caso di uscire però ho si elabora una strategia per iniziare ad ottenere risultati ( e più in generale benefici per tutto il movimento , ragione per cui si decise a suo tempo di entrare in celtic ) oppure l’ idea di seguire altre strade può essere quanto meno analizzata
    Domestic : Secondo me l’eccelenza così come è non serve , meglio forse un torneo semi-pro senza possibilità di tesserare stranieri , con meno squadre legate alle franchigie ( ammesso si decida di rimanere i pro12 ) e possibilità di utilizzare i giocatori non impegnati nel torneo celtico

    • davo 22 Dicembre 2015, 10:12

      Se si esce dal P12 e’ la fine del rugby giocato ad alto livello. Con i nostri club che non hanno ne’ soldi, ne’ manager capaci di pianificare sarebbe un disastro. Invece sarebbe opportuno fare un ri-assetto del link PRO e SEMI-PRO in Italia.
      Hai ragione sul campionato eccellenza, infatti quella dovrebbe la “culla” dove poi pescare per il pro.

      Faccio solo un paragone “ad occhio” da quanto visto nella nostra eccellenza e nel campionato per club australiano (che e’ totalmente amatoriale anche se esistono club con 100 anni di storia….). Il livello di gioco in quanto a velocita’ e skill e’ molto piu’ alto dell’eccellenza, ma di parecchio. Allora qui la colpa e’ si della FIR (le Accademie andrebbero riorganizzate meglio, e di meno in numero; il Prof dovrebbe lasciare il posto a persone piu’ competenti per l’alto livello…etc…), pero’ anche i club ( a partire da quelli locali) allenano con delle procedure vecchie di 20 anni! (Visto personalmente in un club locale dove i ragazzi di 17 si allenavano con le stesse tecniche e movimenti di quanto facevo io negli anni 90!!!)

  13. Jager 21 Dicembre 2015, 21:29

    Scusate mi è parito l’ invio del messaggio…..
    Alla fine credo che negli ultimi 10-15 anni abbiamo perso soldi e tempo ineguendo strategie di sviluppo sbagliate e oggettivamente non alla nostra portata , forse è il caso di fare qualche passo indietro e tornare ( iniziare ) ad investire tutto in formazione e reclutamento, e magari le nostre squadre tornano a vicere contro le rumene

  14. Giovanni 21 Dicembre 2015, 22:19

    OT: una volta importavamo rumene, mo’ a Calvisano importano rumeni. 🙂

  15. ginoconsorsio 22 Dicembre 2015, 09:05

    Forse alle Zebre dovrebbero preoccuparsi di consolidare il board della società (di cui fa parte anche il sig. G.) ! Per essere una vera compagine competitiva, come la Benetton, oltre ai risultati sportivi (che per fortuna cominciano ad arrivare) servono manager preparati ed obbiettivi condivisi dai soci….

  16. fracassosandona 22 Dicembre 2015, 10:37

    Il problema è che la fir lucra consistenti entrate da 6n pro12 e credo anche eprc per i diritti tv e sponsor.
    Solo che gran parte di quei soldi provengono dagli altri 5 paesi.
    Il nostro contributo consiste in
    Due squadre materasso dal budget ridicolo rispetto anche a scozzesi e gallesi che ricchi non sono.
    Due stadi semivuoti di cui uno mezzo scoperto
    Zero sponsor
    Zero diritti tv.

    La nazionale in più offre solo un olimpico bello pieno, non so come siano gli incassi,

    • Antonio9 22 Dicembre 2015, 11:21

      Su quello siamo a posto : la trasferta a roma è di gran lunga la più lucrosa per i tour operator delle altre 4 N (i Francesi sono organizzati in modo diverso) e crea una parte consistente dell’indotto.

      La FIR dovrebbe mostrare un po’ di palle, chiedere NOI di mettere ai voti la retrocessione-promozione nel 6N e vedere poi chi degli altri fa sul serio o bluffa.

      • parega 22 Dicembre 2015, 13:11

        l’olimpico di quest’anno ho paura che nn sara’ pieno come gli altri anni

        • Giovanni 22 Dicembre 2015, 19:42

          La prevendita finora è in linea con gli ultimi anni. E gli inglesi caleranno in massa come da loro abitudine (gli scozzesi meno).

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