Challenge Cup: Calvisano sconfitto 64-0 a Montpellier

Nulla da fare per i gialloneri in terra francese. Nell’altro match, Edimburgo espugna Agen

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Thunderstruck 20 Novembre 2015, 22:31

    0 64… Come il prefisso telefonico di Grottaferrata…
    Che dire… Boh…

  2. marcoV 20 Novembre 2015, 22:32

    Altro sport

  3. Frederick 20 Novembre 2015, 22:32

    penso che una eccellente contro uno squadra cosi non potesse fare molto meglio,spero nessuno si demoralizzi e continuino a giocare le partite di coppa come un’ottima occasione di esperienza e crescita

  4. insidecenter 20 Novembre 2015, 23:02

    Tutto regolare! Come se giocasse una nostra squadra “old” contro una della serie A!! Rovigo Mogliano o Calvisano poco cambia in Challenge, tira sempre lo stesso venticello!

  5. tunga 20 Novembre 2015, 23:16

    Che vergogna

  6. gsp 20 Novembre 2015, 23:16

    Pacca sulle spalle e sotto a lavoro ragazzi.

  7. mezeena10 20 Novembre 2015, 23:45

    ma guarda, l’avvocato latita anche stasera..mah!
    facile commentare solo le vittorie..
    caput mundi!

  8. Capitano Kirk 21 Novembre 2015, 00:04

    Un giorno qualcuno mi spiegherà a chi o a cosa giova che le squadre di eccellenza partecipino alla Challenge inanellando figure di merda una dopo l’altra. Non sarebbe meglio ridimensionarsi e partecipare, se proprio si deve, ad una coppa tipo la Qualification Cup con squadre bene o male del nostro stesso livello? Tanto i soldi ERC entrano lo stesso…

    • enricalvisano 21 Novembre 2015, 01:01

      Condivido, servirebbe una terza coppa come si deve, con investimenti di rilievo da parte dell’EPCR e che coinvolga squadre dell’Eccellenza e dei campionati belga, spagnolo, portoghese, tedesco, romeno, georgiano, russo e via dicendo.
      Una terza coppa che dia un trofeo da alzare e un motivo per cui andare orgogliosi, non una terza coppa che serve solo a farsi massacrare da squadre di livello internazionale. Anche se, non lo nego, avere la possibilità di vedere i Warburton o Lomu di turno dalle nostre parti non ci è mai dispiaciuto, e penso che lo stesso valga per tutti.
      Se proprio si deve giocare la Challenge, almeno si faccia una rappresentativa del campionato, con un allenatore (l’allenatore della squadra che vince l’Eccellenza l’anno prima, magari) che seleziona i giocatori da portarsi in coppa. Mi rendo conto sia una cosa tremendamente difficile, ma è ridicolo andare avanti così, con due squadre materasso nel torneo solo per far quadrare i conti.

  9. enricalvisano 21 Novembre 2015, 00:33

    Breve storia (aggiornata) delle italiane nelle coppe europee.
    Heineken/Champions Cup
    27 vittorie 1 pareggio 206 sconfitte
    Challenge Cup
    57 vittorie 5 pareggi 330 sconfitte

    Non so cosa ci si aspettasse dalla trasferta di oggi. Francamente, leggo i commenti e rimango perplesso. Non abbiamo nessuna speranza di vincere in casa, qui qualcuno pensava davvero che Calvisano andasse a Montpellier per vincere? La cosa che mi dispiace davvero sono gli 0 punti. La cosa che mi dispiace è che in due partite abbiamo fatto 9 punti e nessuna meta. Ma se la partita con Cardiff mi è piaciuta molto per lo spirito, su questa cosa posso dire senza averla vista? Niente. Dobbiamo dar contro ai giocatori perché sono delle pippe avendo perso da eccellenti contro una squadra di top14? Presentatemi il pazzo che può pensare una cosa simile.
    Il girone è il più duro del torneo, e il Calvisano è la vittima sacrificale, la carne da macello che Montpellier, Harlequins e Cardiff Blues devono spolpare per prendere il punto bonus (missione facile) e anche per avere la miglior differenza possibile tra punti realizzati e subiti.
    Io oggi temevo un 101-3, un 104-12, un passivo pesantissimo, un macigno a tre cifre che potesse distruggere moralmente l’ambiente. In questa trasferta non c’erano nemmeno i tifosi più irriducibili, date le difficoltà a raggiungere Montpellier e la paura ad andare a zonzo per una nazione in stato d’allerta come la Francia. Al di là del nostro tabellino inesorabilmente vuoto, penso che potesse andare molto peggio. Mi auguro che il peggio non accada a Cardiff o a Londra, e nemmeno in casa, dove spero di vedere qualcosa (non una vittoria, ma tipo qualche nostra meta e un passivo non superiore ai 15 punti sarebbero già qualcosa…) di buono.
    Forza ragazzi, personalmente sono con voi oggi più che mai.

  10. San Isidro 21 Novembre 2015, 04:14

    Al di là del prevedibile passivo pesante di stasera, a mio avviso in Challenge Cup non dovrebbero più partecipare squadre al di fuori dei campionati pro veri (Top 14, Premiership e Pro 12), ma allo stesso tempo andrebbe allargata a selezioni nazionali di Paesi europei emergenti…anzichè mandare allo sbaraglio l’Enisey forse sarebbe stato meglio se la Russia avesse preso parte alle competizione con un team composto con i migliori atleti domestici, probabilmente sarebbe stato più costruttivo e ne avrebbe guadegnato di più in esperienza anche la stessa nazionale…lo stesso discorso vale per noi, mi piacerebbe vedere in Challenge una selezione dei migliori giocatori dell’Eccellenza, magari proprio l’Italia Emergenti, forse le perderebbe tutte ugualmente, ma credo che il gap si accorcerebbe e per molti ragazzi sarebbe del minutaggio in più ad alto livello…
    Dico Challenge Cup a 24 squadre (6 gironi da 4): i 18 team pro + Italia Emergenti + le 5 selezioni nazionali di Romania (Bucarest Wolves), Spagna (Olympus Madrid), Portogallo (Lusitanos XV), Georgia (Tblisi Caucasians) e Russia…
    Sotto la Challenge una vera coppa per club dell’EPCR a cui partecipino le migliori squadre della nostra Eccellenza + le migliori dei campionati delle nazioni del 6N B + altre (come i campioni di Germania)…poi supercoppa con i vincitori della B&I Cup…

  11. Alberto da Giussano 21 Novembre 2015, 05:39

    Ho sempre sospettato che di gente di sport ce ne fosse poca che scrive su questo blog.
    I commenti sulla partita di Montpellier ne sono la prova provata. Questi commenti andrebbero tutti conservati (qualche eccezione c’è) ediscussi a qualche convegno di psicologia dello sport.
    Ma dove sta scritto che non si possa perdere 60 a 0?
    Io spero che nessuno di coloro che ritengono “vergognosa” la partita di Montpellier sia né un allenatore né un educatore e che non venga mai permesso di scendere in mezzo ad un gruppo di ragazzini del minirugby.
    La domanda ” a cosa serve la partita giocata con il Montpellier” é esemplare dello scarso (per usare un eufemismo) senso sportivo di chi la pone.
    Serve di più che battere di 40 punti L’Aquila.
    Questa sconfitta e questa partecipazione alla Challenge, a ragazzi di 20 anni che devono scoprire cos’è il rugby professionistico serve,eccome se serve.
    La dimensione della tua consistenza sportiva te la da l’incontrare le squadre più forti.
    Chiunque sapeva che il T14 é un campionato superiore all’eccellenza,ma per provarlo devi scendere in campo e non stare al bar e parlarne davanti a un Campari.
    Provino tutti coloro che si chiedono “a cosa servono queste partite” quanti giocatori di eccellenza avrebbero voluto essere aMontpellier ieri sera? Provino a chiedere a McKinley,Gennari, Salvetti, Menniti se ieri non avrebbero voluto essere in Francia? E si diano le risposte.
    É poi infantile e patetico pensare che si debba costruire un campionato “adatto a noi” in cui incontriamo spagnoli e tedeschi.
    Il rugby é quello del Montpellier e con quello bisogna misurarsi, confrontarsi e prendere,se del caso,60 punti sul groppone.
    Noi ,se siamo persone che conoscono i valori dello sport,dobbiamo ringraziare di avere queste opportunità e sperare che ce le lascino.
    Avessimo anche una cultura organizzativa all’altezza faremmo programmi e azioni per ridurre questo gap, ma questo è un altro discorso.

    • Alberto da Giussano 21 Novembre 2015, 06:47

      Stamattina, sulla stampa, erano riportate le parole di Brunello a commento della sconfitta di Montpellier, che se le vadano a leggere tutti coloro che dicono di essere sportivi e amanti del rugby, perdipiù.

    • sentenza 21 Novembre 2015, 08:42

      Cazzate trite e ritrite, ma contenti voi contenti tutti. E più contenti di tutti quelli che stanno alla larga dal vedere partite con differenze simili.
      In base a questa logica “da sportivi” quindi un pugile peso mosca per misurare la sua consistenza deve incontrare un peso massimo. Secondo me misura solo la sua imbecillità. Le condizioni competitive dovrebbero essere che voi perdete a Montpellier tipo 30-20 e a L’Aquila vincete uguale 30-20. Che vuol dire che la consistenza, la categoria, è circa la stessa.

      • Alberto da Giussano 21 Novembre 2015, 09:19

        Sei veramente un pover’uomo!

      • enricalvisano 21 Novembre 2015, 13:50

        In effetti il Calvisano può essere considerato a metà strada tra L’Aquila e Montpellier. Il problema è che la differenza tra queste due squadre è enorme, e anche solo dimezzando il divario le cose non cambiano per niente.
        Sarebbe come dire che una squadra è una via di mezzo tra il Bayern Monaco e la AC Calvina. Vincerà 10 a 0 per manifesta superiorità con la Calvina, ma allo stesso modo perderà 10 a zero per manifesta inferiorità col Bayern Monaco.
        Poi sai, per vincere di misura non ci sono problemi, basta non “schiacciare sull’acceleratore”. Ma per perdere di misura contro una squadra palesemente più forte le difficoltà sono “leggermente” più alte.

    • enricalvisano 21 Novembre 2015, 13:35

      Non si può non quotare questo commento, AdG.
      Sono pienamente d’accordo.

      • socceria 21 Novembre 2015, 14:23

        Oh sto fatto che avete preso L’Aquila come termine di paragone negativo non mi piace mica…….

        • Alberto da Giussano 21 Novembre 2015, 17:05

          Niente di personale, avrei scritto Prato se fosse stato l’anno scorso.

          • socceria 21 Novembre 2015, 17:21

            Lo so lo so…..ero ironico, ho dimenticato la faccina…
            Purtroppo la situazione è questa….
            Intanto abbiamo perso di 4 punti la partita del TE con la Lazio che era ampiamente alla portata….

    • panda 21 Novembre 2015, 14:05

      Vero, si può benissimo perdere di 60 punti, il problema è che non si vince di 60 in qualification cup contro portoghesi e belgi, squadre sicuramente con meno professionismo delle nostre.
      Invece di avvicinarci a francesi ed anglossassoni ci stiamo facendo superare da georgiani e rumeni ed avvicinare dai super dilettanti spagnoli,portoghesi, belgi, tedeschi ed altri movimenti dilettantistici.
      questo dopo anni ed anni di 6 nazioni e dopo esserci autoproclamati nazione rugbysticamente TIER1.
      Bisognerebbe darsi una ridimensionata.
      Scusa lo sfogo

  12. venezuela 21 Novembre 2015, 07:29

    64-0 …. eppure io sti ragazzi continuo ad invidiarli

  13. tunga 21 Novembre 2015, 08:27

    Mettetela come volete guardatela di sopra e di sotto.
    Quando giocavo se avessi perso 60 o 50 o 40 a ZERO mi sarei detto.
    Mi vergogno. Che vergogna.
    o dovevo saltellare ben felice al terzo tempo.
    Ma che dite voi che rendete positiva un umiliazione.
    Xche la qualità dell allenatore è riuscite a far dimenticare una tale sconfitta e non è per niente facile.
    Ma considerato che brunello è bravissimo ci riuscira.
    condivido che dobbiamo guardare in alto e cio che è difficile ma in particolare cercare di csmbiare le strutture gli investimenti.
    E come diceva in campagna elettorale G. Le regole sulle sponsorizzazioni nello sport.
    Però resto fermo nella mia idea mi Vergogno per cercare di crescere e non farlo succedere piu.

  14. tunga 21 Novembre 2015, 08:29

    E questo insegnero ai miei ragazzi. Di non mollare mai mai mai.
    Ma forse chi non ha giocato ……….questo non lo sente dentro.

    • venezuela 21 Novembre 2015, 14:36

      @tunga solo 2 domande…
      1 quindi vergognarsi o non mollare??
      2 oppure non vergognarsi e mollare??

  15. Alberto da Giussano 21 Novembre 2015, 08:54

    Caro Tunga non ho capito bene il tuo intervento. Ma chi sceglie di allenare un gruppo di ragazzi in realtà sceglie di educare. La cosa più difficile è educare alle sconfitte quando queste arrivano. Io non ho visto la partita di Montpellier ma secondo i resoconti di cronaca i ragazzi hanno lottato fino alla fine cercando di limitare le mete dei francesi fino all’ultimo e in questo caso credo che il compito di Brunello sia facilitato.
    Secondo me l’umiliazione non esclude nè azzera la dignità. Ricordati cosa diceva Sid Going dei Gallesi.

  16. Gianangelo 21 Novembre 2015, 09:18

    Che senso ha che San Marino partecipi alle qualificazioni per l’Europeo di calcio?
    che senso ha far giocare l’Italia nel mondiale 1999 ( ultima delle ultime per differenza punti e 101 a 3 con gli AB)?
    Che senso ha far disputare al Giappone il mondiale 1995 (contro gli AB 145 a 17)?
    Il senso di tutto questo è il Giappone agli ultimi Mondiali e l’Uruguay, la cenerentola, che come peggior risultato ha un 65 a 3 con l’Australia.
    son passati 20 anni e dai 145 del Giappone siamo passati ai 65 dell’Uruguay, a me pare comprensibile il senso di misurarsi con i migliori, per qualcuno non ha senso………

    • enricalvisano 21 Novembre 2015, 13:37

      Challenge Cup
      10 ottobre 2002
      Saracens – Dinamo Bucarest 151-0

      • enricalvisano 21 Novembre 2015, 13:38

        E invece ora le squadre romene quando arrivano in Challenge fanno anche la loro discreta figura, hanno battuto parecchie squadre italiane (tra cui il Calvisano) diverse volte

  17. sandro 21 Novembre 2015, 09:22

    secondo questi ragionamenti alcune nazionali dovrebbero rinunciare di partecipare ai mondiali …

  18. xnebiax 21 Novembre 2015, 09:35

    Una meta ogni 8 minuti di media.
    Speravo riuscissero a tenere il gap sotto i 50 punti, ma probabilmente non hanno retto mai in mischia.
    AdG o altri: dove posso trovare delle cronache della partita? E magari interviste post partita. Sul sito del Calvisano trovo solo il tabellino.

  19. 6nazioni 21 Novembre 2015, 09:45

    asfaltata educatrice va bene A.d.G.
    Il calvisano ha il diritto di giocare questo torneo punto.

  20. andreac 21 Novembre 2015, 13:45

    Calvisano quest’anno sicuramente non è forte come lo scorso. Sono però sicuro che sia per i ragazzi che per l’allenatore , secondo me buoni tutti, sconfitte cosi servano per confrontarsi veramente con l’alto livello. Volevo fare notare solo una cosa, squadre b con noi non ne schiera più nessuno , nè che si giochi contro una eccellente che contro una di pro 12. Chiaro che la differenza tra le due fosse enorme, come enorme è la differenza il budget speso. Confrontarsi con chi è più forte è sempre fonte di crescita, e questi ragazzi sono convinto che in campo siano scesi mettendoci il 110% di quello che potevano fare, per questo vanno comunque ringraziati e incoraggiati.

  21. Frederick 21 Novembre 2015, 13:52

    gran rispetto per Calvisano che ha il coraggio e l’opportunità( soprattutto per una squadra di Eccellenza,altro metro di giudizio lo utilizzo per le due franchigie del pro12 ) di incontrare tra le più forti squadre continentali( diritto poi tra l’altro acquisito vincendo una coppa di qualificazione )…ci lamentiamo del livello e la soluzione quale sarebbe? ritirarci nel nostro orticello o ritirarci dalla Challenge? qualsiasi soluzione che presuppone l’evitare di giocare per non me non è solo una non-soluzione ma è addirittura nociva

  22. osservatore 21 Novembre 2015, 15:11

    NON SO SE MI FATE PIU’ PENA VOI CHE COMMENTATE ANCORA IL RUGBY ITALIANO O CHI HA PORTATO IL RUGBY ITALIANO A QUESTO PUNTO.

  23. tunga 21 Novembre 2015, 22:29

    A quale punto.
    Perche 30 anni fa che rischiavamo con polonia e tunisia era meglio?
    Ma quale rugby hai vissuto

  24. tunga 21 Novembre 2015, 22:35

    Per chiarire. Ho scritto vergogna xche wuando perdo cosi provo vergogna.
    Il senso dispregiativo della parola l avete data voi non io.
    Se non stimassi i giocatori del C non l avrei detta.
    Inoltre

  25. Danthegun 23 Novembre 2015, 14:30

    Mi chiedo (provocatoriamente) se ha senso giocare queste partite.

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