Challenge Cup: Calvisano non può nulla. Cardiff è troppo forte

Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa i gallesi dilagano vincendo 9-50. Bene Connacht in Russia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Francesco.Strano 14 Novembre 2015, 17:12

    Che grandinata……..

  2. LiukMarc 14 Novembre 2015, 17:23

    Mi chiedo davvero che senso abbia

    • spanzy 14 Novembre 2015, 17:35

      ha senso per i piu’ giovani che hanno giocato che non scorderanno questa loro prima partita in coppa.

  3. ddanyll 14 Novembre 2015, 17:44

    I ragazzi hanno messo in campo il 120% e hanno placcato alla morte, ma quando sono finite le banane nel secondo tempo non c’è più stata storia!
    Che Cardiff fosse di un altro livello lo si sapeva, ma l’atteggiamento dei ragazzi è stato encomiabile!

  4. Alberto da Giussano 14 Novembre 2015, 17:46

    Partita giocata fino al 50°, con il Calvisano che ha vinto tutte le mischie guadagnate fino a che è rimasto in campo Costanzo. e conquistando 4 punizioni su propria introduzione di cui 3 trasformate.
    Persa una sola touche e due rubate.
    Nessun pallone perso in avanti.
    Castello non schierato, per improvvisa indisposizione.
    Ovviamente Cardiff superiore che ha imposto un ritmo infernale, ma ben contrastato dalla difesa di Calvisano per 50 minuti , grande gioco alla mano condotto da un Patchell che ha sbagliato solo la prima trasformazione.
    Partita di sacrificio doveva essere e tale è stata, efficace per tutto il primo tempo e 10′ della ripresa.
    Ultimi 10 minuti giocati con una squadra di soli ragazzi +Chiesa e Morelli.
    Partita tutto sommato piacevole, temevo che la mischia si schiantasse e invece ha retto.
    Buona prova di Raffaele, Susio e Mbandà.
    Tribuna piena, buon tifo e gente contenta per la prestazione dei ragazzi.
    Nessuno in eccellenza può avere gambe per reggere questi ritmi, ciò non di meno direi che tutti quelli che sono entrati hanno dato l’anima , gratificati dagli applausi dei tifosi.
    Ci sarebbe voluta una meta, ma Calvisano non ci si è proprio avvicinato.

    • Francesco.Strano 14 Novembre 2015, 19:19

      se ce costanzo vedo che tutti diventano fenomemiin inmischia

  5. frank 14 Novembre 2015, 18:07

    Mi riesce molto difficile parlare di rugby…o di altro.

    Risultato molto pesante….Cha altro dire? Pianeti diversi.

  6. barry 14 Novembre 2015, 20:25

    C’era bisogno di questa partita per capirlo che siamo due pianeti diversi??

    o come un povero frustrato che dice ” che grandinata”!!!!

    Loro avevano 8 nazionali gallesi e un all blacks …calvisano 3 nati nel 96, 4 nel 95, 2 nel 94 e 4 del 93 nei 23 (con 7 avanti e 1 solo 3/4 in panchina). Mancavano due stranieri(i due che hanno giocato, bene Tuiviati il n8 e troppo scarso Luus n2) più Castello e Gabriele Di Giulio che sono due di qualità.

    Risultato pesante ma prestazione di grande volontà e molto positiva….poi ognuno può dire quello che vuole o quello che gli fa più comodo.

    • ginomonza 15 Novembre 2015, 09:53

      Sono d’accordo con te.
      Certi commenti non si possono leggere e non si dovrebbero neanche scrivere …. ma tant’è 🙁

    • faduc 15 Novembre 2015, 12:59
  7. delipe 14 Novembre 2015, 21:00

    Buonasera,
    Avrei voluto essere presente ahime non mi estato possibile.
    Speravo di vedere un Calvisano combattivo ed orgoglioso.
    Il bel commento e molto pieno di particolari di Alberto da Giussano mi ha fatto immaginare di essere stato presente ad applaudire il gioco del rugby onorato ancora una volta in uno dei tanti nostri campi di gioco “di periferia” …ma così importante per la nostra storia rugbistica italianaa degli ultimi anni: Calvisano !
    Ti ringrazio Alberto.
    A chi scrive per l ennesima volta “che senso ha” ?….mi permetto di rispondere che qualsiasi partita di rugby ha sempre un senso !
    Cordialità

    • Francesco.Strano 14 Novembre 2015, 21:06

      Ha un senso in un paese con dirigenti capaci e a parità di possibilità ….

    • LiukMarc 14 Novembre 2015, 22:24

      Vabbè @delipe un conto è dire che una partita di rugby ha sempre senso, un altro che al di la della bella esperienza che fanno i giovani, vedo ben poco utile mandare allo sbaraglio o quasi i nostri dilettanti a far figure abbastanza barbine in Europa (posto che i professionisti non fanno meglio). Facesse parte di un qualche percorso studiato e pianificato per far crescere i giovani lo capiurei anche, ma non MJ pare sia questo il caso

      • Alberto da Giussano 15 Novembre 2015, 05:37

        Io non capisco questo modo di ragionare.
        Intanto il Calvisano il diritto ad incontrare Warburton, Patchell e Jenkins se lo é guadagnato vincendo una poule di qualificazione e quindi se lo gioca a testa alta.
        Se vuoi che ti dica che nel Calvisano di Warburton e Patchell non ce ne sono ,te lo dico.E allora?
        Ci sono però dei ragazzi che non hanno tremato nemmeno per un secondo e i Gallesi hanno schierato le 2e linee solo dopo la 4a meta.
        A cosa serve questa partita? A Chiesa, Costanzo,Cavalieri e De Jager probabilmente poco a tutti gli altri moltissimo e se riescono a mantenere questa concentrazione e questa voglia anche nei prossimi incontri sarà tutto oro che cola, sia per trovare la quadratura del cerchio in campionato che per fare esperienza internazionale in vista degli incontri (pochi) della emergenti.
        Detto questo la differenza tra Buscema,Minozzi e Patchell la vedo anch’io, ma questo è il vino che la botte nostra da e dobbiamo valorizzarlo al massimo e incontri come questi servono.
        Certo quando e se andranno/andassero in campo senza determinazione non avrebbero nulla da imparare e butterebbero un’occasione,ma ieri non è stato così.

        • LiukMarc 15 Novembre 2015, 10:56

          Un momento AdG, io non dico nulla di Calvisano in particolare, cerco di fare un discorso più generale.
          Ogni anno i nostri club di Eccellenza vengono buttati nella mischia delle coppe europee (con, a parte sporadiche ottime prestazioni, una serie di imbarcate imbarazzanti) sapendo benissimo qual è il gap tra noi e loro.
          Detto questo, sono contento che i ragazzi di Calvisano non abbiamo mollato, abbiano dato il massimo, pur sapendo che il massimo non è purtroppo sufficiente a giocarsela a questi livelli.
          Tutti hanno diritto di giocarsela con i migliori se riescono a qualificarsi per farlo, fatto sta che il rugby in Italia in questo momento non ha un livello che garantisca prestazioni per lottare in Europa.
          Non ho una soluzione in tasca purtroppo, e non mi metto nemmeno a fare il presidente da tastiera, esprimevo solo una mia perplessita.
          Non abbiamo un progetto per far crescere i giovani, le franchigie vengono fatte un po’ alla come viene viene (quando magari questi giovani potrebbero essere aggregati a loro in queste partite per fare esperienza o si creasse una franchigia di Eccellenza per competere in Coppa) quindi mi chiedo davvero se a parte far fare esperienza ai giovani (e le Coppe Europee non dovrebbero servire a questo) a cosa ci servono 40-50 punti di differenza ogni volta.
          Detto questo continuerò comunque a tifare perchè Calvisano faccia il meglio possibile 🙂
          Buona domenica

          • faduc 15 Novembre 2015, 13:52

            Che noia questo criticare. Se i nostri giocatori non sono all’altezza è anche colpa dei club, da cui non escono, come non uscivano prima delle accademie, dei fenomeni. Questi siamo. Punto

          • Francesco.Strano 15 Novembre 2015, 15:32

            Faduc forse gli atleti che sfornano le accademie sono alle zebre e a Treviso????..

          • LiukMarc 15 Novembre 2015, 15:54

            Faduc ma io sto criticando i giocatori? Non mi pare. Ho solo perplessità sull’utilità della cosa (posto che anche tu affermi che i nostri giocatori non sono all’altezza). Tutto qui. E’ un blog aperto quindi tutti direi possono dire la propria.
            Credimi, non critico a prescindere.

          • faduc 15 Novembre 2015, 17:11

            E cosa dovremmo fare oggi, tenerli protetti nella nostra mediocrità italica? Meglio per i nostri ragazzi confrontarsi con queste realtà, come gli eccellenti con gli irlandesi, che giocare solo tra di noi. E comunque proprio l’eccellenza ha dato la misura di alcuni giocatori

          • Alberto da Giussano 15 Novembre 2015, 17:47

            Almeno fino a che ce lo lasciano fare. Non capisco perchè , autolesionisticamente, dovremmo rinunciarvi. Questa mi sembra come la storia per cui dovremmo rinunciare al 6N a favore di Romeni o Gergiani.

  8. Rabbidaniel 14 Novembre 2015, 22:23

    A Krasnojarsk si è giocato a -17. Folle…

    • San Isidro 15 Novembre 2015, 05:56

      Rugby senza Frontiere, inziativa dell’EPCR…nelle prossime settimane verranno estratte a sorte 4 partite di Champions da giocare rispettivamente: nel Sahara alle 12, in un campo in Amazzonia, in una piccola isola sperduta delle Tonga circondata dagli squali e nella periferia di Ciudad Juarez…

  9. San Isidro 15 Novembre 2015, 05:47

    Complimenti ai ragazzi per l’impegno messo e spero sia così anche contro le altre due corazzate degli Harlequins e del Montpellier, ma, come dice qualcuno sopra, non ha più senso che la Challenge sia aperta a squadre non pro dei tre principali campionati europei (vi ricordate l’anno scorso il Rovigo all’Arms Park?)…

    • eclipse 15 Novembre 2015, 12:07

      Non capisco perchè deve essere sempre Rovigo il metro di giudizio delle arate in Challenge.Ogni partita dovrebbe avere un suo metro di giudizio.

      • San Isidro 15 Novembre 2015, 22:49

        che ogni partita sia a sè è vero, così come è vero che altre italiane hanno preso imbarcate in Challenge, ma chi è che ha preso 104 punti a Cardiff? Chi è che ha perso due volte con il Guernica? E ricordo pure passivi pesantissimi contro Gloucester, Worcester, ecc…io non ce l’ho assolutamente contro Rovigo, ma ho riportato dei fatti…

  10. Alberto da Giussano 15 Novembre 2015, 07:31

    Ogni trofeo ha bisogno del maggior ecumenismo possibile per rendere onore a colui/coloro che vinceranno.
    Che senso ha che alla Champion di calcio partecipino i vincitori dei campionati di San Marino e Malta?
    Che senso ha, sempre secondo questa logica, che partecipi alle Olimpiadi il rappresentante dello Sri Lanka?
    Basterebbe, forse, parteciparvi una volta sola , anche solo come spettatori, per capirlo.
    Ma il computer e la tastiera ha ormai trasformato tutti in dirigenti sportivi, atleti, massaggiatori e allenatori di provata esperienza. Ormai basta aver digitato per un paio di anni sull’ iphone e si può fare l’assistent coach, mentre quattro anni danno diritto alla qualifica di vicepresidente esecutivo di una società di serie A ( escluso il Badminton dove ne servono almeno 5).
    Venendo al Rugby, è singolare che le stesse persone che propugnano un allargamento del mondiale a 24 squadre, richiedano invece la restrinzione della Challenge cup e della Champion.
    Certo è uno scandalo che il Connacht vada a giocare in Russia e il Cardiff “perda tempo” con i ragazzini di Brunello, mentre che il Portogallo che disputa il Mondiale sarebbe grasso che cola.
    Certo, cercare la coerenza su chi si commenta su “On Rugby” è un esercizio inutile e forse è inutile “cercarla” in generale.
    Ecco, forse non ho considerato l’altra chiave di lettura, “Calvisano”.
    Eppure non era difficile arrivarci.

    Ps. per i rosiconi. Ieri la copertura in legno era montata e ancora una decina di giorni e l’impianto sarà finito.

  11. fabrio13H 15 Novembre 2015, 10:40

    Provare a difendere un 9-50 non è mai stato facile, e lo è ancor meno in un epoca di successi o fallimenti senza vie di mezzo.
    Provo a ricordare a molti utenti del blog che a livello di nazionali, oltre a ricordare “l’eroica resistenza di San Siro”, più o meno negli stessi anni, abbiamo preso più di un settantello dagli All Blacks (e cifre simili da Wallabies e Springboks), eppure ogni annuncio di un test match con la NZ riceve un sacco di approvazioni e prenotazioni di biglietti dichiarate su queste stesse pagine.
    Altro esempio: la Namibia, e anche nazioni come Uruguay e Portogallo che riescono a partecipare finora solo sporadicamente alla RWC, ricevono parecchie approvazioni per le loro prestazioni ai Mondiali dove pure si prendono delle paghe anche superiori a quella di ieri dei giovani di Calvisano.
    Guardiamoci in faccia. Il rugby in Italia è attualmente quasi dilettantistico, se si escludono le due di Pro12 mantenute quasi esclusivamente dalla Federazione.
    Si poteva fare di più con i fondi non indifferenti di cui ha goduto la Fir negli anni del 6N? Molto probabilmente si, anche se ricordo che, nella storia di questo sport, scalare molte posizioni di vertice, sul campo (e, alla fin fine, anche nel bistrattato ranking ufficiale, da quando esiste), sta riuscendo solo all’Argentina.
    Ci vuole un cambiamento ai vertici della dirigenza federale? A questo punto sarebbe positivo, e l’ho scritto più volte, senza però aspettarsi che con ciò, il rugby union diventi il secondo sport italiano da vicino rispetto al soccer, senza aspettarsi che si ottengano i risultati dell’Argentina e ponendo contestualmente le premesse per cambiamenti anche della dirigenza dei club privati italiani.
    Tutto quanto sopra non deve però diventare la premessa per dare contro a chi ha giocato ieri per Calvisano e neppure per ritenere inutili tali partite e sostenere l’esclusione dalle Coppe di squadre palesemente più deboli, rispetto a chi gioca per vincere la coppa.
    Insomma, si gioca con i nettamente più forti per imparare, si gioca con chi è più o meno di livello simile per applicare ciò che si è imparato (imparare non è solo tecnica ma è anche, per esempio, saper tenere la concentrazione in situazioni difficili, ed anche mille altri risvolti), e, infine, verificare i miglioramenti e migliorare la capacità di controllare una partita da più forti, non schifandosi di giocare con chi è più debole, tipo i belgi o i tedeschi, magari altrettanto più deboli di quanto i nostri giovani lo sono rispetto a un club british o celtico di alto livello e a pieni ranghi.

  12. giuliop 15 Novembre 2015, 14:35

    Non so se cambi molto le cose ma per quanto riguarda l italia in challenge insieme alla peggio posizionata in pro12 nn potrebbe andarci una sorta di franchigia dei migliori giocatori di eccellenza come se fosse la nazionale emergenti?
    Non sarebbe male secondo me e in piu si darebbe un senso alla cosiddetta emergenti.
    Magari non vinceranno ma sicuramente ci saranno piu spunti e giocate da commentare anche in prospettiva futura

    • faduc 15 Novembre 2015, 18:36

      Come amalgami una squadra per sei partite con giocatori che vengono da più club, durante l’eccellenza e il trofeo eccellenza?

  13. Cuco23 15 Novembre 2015, 19:32

    Come già scrissi lo scorso anno quando il Rovigo giocava in Challenge, l’unica cosa che si può “realisticamente” chiedere alle squadre di eccellenza che disputano questa coppa è il fatto di giocare al meglio delle proprie possibilità per onorare la competizione e evitare di uscire dal campo con zero gioco espresso e zero punti sul tabellino. Ora, il fatto che Calvisano (non avendo visto a partita faccio una considerazione basata sul rendiconto del match fatto da AdG) con una squadra in parte rivoluzionata, con molti giovani in campo e con una nuova guida tecnica per 50 minuti sia riuscito a tenere testa al Cardiff disputando un partita più o meno equilibrata, direi che è quanto di meglio si potesse sperare; poi logico che alla lunga le differenze vengano fuori, tenendo sempre presente che la partita era Calvisano vs Cardiff e non, ad esempio, Tolone vs Racing92. Dopo sul fatto che le eccellenti possano tranquillamente fare a meno della partecipazione a questa competizione se ne può benissimo discutere (a mio avviso se vogliamo puntare tutto sul tema di far fare esperienza internazionare ai giocatori del nostro campionato nazionale si potrebbe creare una selezione, ma il discorso sarebbe assai complesso…); tuttavia il Calvisano ha guadagnato sul campo il diritto di partecipare alla Challenge e di conseguenza è giusto che cerchi di onorare al meglio delle proprie possibilità l’impegno.

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