Sei Nazioni U20 e Femminile: i club organizzatori dei match interni

San Donà di Piave e Padova, mah…una partita dell’u.20 in Veneto ci sta, ma due no, dai…al massimo potrebbero andarmi bene due gare in Veneto nell’anno in cui i nostri azzurrini ne giocano tre in casa…bilanciare un pò le sedi degli incontri proprio no? Una in Veneto e un’altra magari al centro o al sud o se proprio la volevano mettere al nord potevano scegliere Milano, Torino, Genova, Recco, Piacenza…
So come si stabiliscono le sedi delle partite, è chiaro che la FIR fa un favore alle singole società del San Donà e del Valsugana, magari in cambio di voti futuri, ma mi sembra assurdo, tra l’altro è il secondo anno consecutivo che si gioca un match del 6N u.20 al Pacifici…
Comunque questa sarà la terza edizione consecutiva del 6N di categoria senza partite casalinghe al centro o al sud, si perchè nel 2013 si giocò a Viterbo, Avezzano e Caltanissetta, dall’anno dopo sempre al nord, nel 2014 a Calvisano e Pordenone, nel 2015 a Biella, Rovereto e San Donà, nel 2016 di nuovo San Donà e Padova…vabbè, a quanto pare il centro-sud si deve rassegnare a ricevere partite della nazionale u.20 ogni 4 anni…tra l’altro nel 2012 le sedi del 6N u.20 furono Rovigo e ancora Calvisano…
A mio avviso per le sedi della nazionale u.20 e per altri eventi di rilievo del nostro rugby si dovrebbero coinvolgere il maggior numero delle realtà possibili, io personalmente alternerei un campo di club (a cominciare da quelli dalle società di Eccellenza a scalare) ad un impianto di calcio di piccole-medie dimensioni in altre città sparse per la penisola che in quell’occasione si presta al rugby…e in quest’ultimo caso ruoterei l’area geografica (nord, sud, centro, isole), città come La Spezia, Grosseto, Caserta o Siracusa non potrebbero ospitare un match di rugby nei propri stadi comunali? Ci si mette d’accordo prima con il comune e con la società di calcio del luogo, si crea l’evento con un’adeguata pubblicità attraverso anche i club di rugby del territorio e il comitato regionale, non credo ci voglia molto…si, mi si dirà che difficilmente le società di palla tonda accetterebbero una cosa del genere, ma si tratterebbe di una volta tanto e poi se la FIR dà anche un compenso per il prestito del campo non credo ci siano problemi, portare i grandi eventi ovali fuori dalle solite roccaforti è anche un modo per promuovere questo sport altrove (e seppure prima ho criticato la scelte delle sedi sempre al nord comunque giocare a Rovereto è stata una cosa nuova), se nel 2016 avessero giocato il 6N u.20 sul campo del Valsugana e allo stadio della Ternana sarei stato soddisfatto, ma le cose a quanto pare vanno in un’altra direzione…