Italia alla battaglia col Canada, ma il guerriero Favaro non c’è

Il terza linea non è nei 23 per la gara importantissima di Leeds. Il ct Jacques Brunel intanto parla di mischia e Parisse

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 08:09

    Scommettiamo che pur non conoscendo i motivi dell’esclusione dai 23, ci saranno almeno una trentina di commenti di insulti?

    • Cuco23 25 Settembre 2015, 08:50

      Saluti Alberto, eccoti accontentato.
      -Buongiorno.
      -Gavazzi dimettiti.
      -Brunel vattene.
      -Fottesega il RWC, io guardo solo la PhiCup.
      -Più cordiali per tutti.
      🙂

    • Maxwell 25 Settembre 2015, 08:56

      Evidentemente non è bastato il rutto libero di ieri.

  2. mezeena10 25 Settembre 2015, 08:19

    ma qualcuno che chieda direttamente a Brunel di spiegare le scelte tecniche lo troveremo prima o poi?
    Favaro è fuori per scelta tecnica? o perche è rotto?
    AdG perdonami, non dovesse star male, permetti che privarsi di un lottatore come Favaro in una squadra con gli occhi di mucca è quantomeno da martellate sui marosi???
    cordialitè

    • Burroughs 25 Settembre 2015, 09:59

      Mez, qualche settimana fa, su Facebook, abbiamo avviato una discussione simile con Duccio Fumero ed altri suoi colleghi giornalisti. Ne è venuto fuori (Duccio non c’entra, ce ne fossero come lui) dalla maggior parte degli intervenuti che le domande “scomode” o le fanno e non le pubblicano o non le fanno proprio perché tengono famiglia (sic!).
      Posso capire (ma fino ad un certo punto) che simili problematiche le debbano affrontare i cronisti di politica, ma -santo cielo!- anche i giornalisti sportivi, mi sembra incredibile.
      Certo (e mi scuserà Alberto) la formazione di domani sembra fatta da un ubriaco o da un incompetente e Brunel, in conferenza stampa, ovviamente si è limitato a parlare delle “cose” più facili, ovvero la prima linea, senza affrontare altre tematiche scottanti, tipo la terza linea, il mancato turn-over in seconda e la decisione di schierare dei centri che -entrambi!- non vedono il campo da parecchio.
      A ‘sto punto qua, le conferenza stampa la FIR potrebbe anche risparmiarsele, abbiamo finito di credere ad un pezzo all’esistenza di Babbo Natale.

      • mezeena10 25 Settembre 2015, 10:08

        è vero che in passato abbiamo numerosi esempi di giornalisti epurati perche ritenuti scomodi, ma qui parliamo di sport!
        chiedere spiegazioni su una formazione mi pare lecito, sapere se un giocatore sta fuori per scelta tecnica o per infortunio credo sia veramente il minimo..
        qui sul blog la redazione talvolta ha pubblicato articoli critici sull’ operato federale, sulle scelte dell’ allenatore etc, non penso sia cosi difficle porgere de visu queste domande, anche a nome degli appassionati e dei tifosi..
        sia chiaro che non mi permetto di insegnare il mestiere a nessuno, vorrei solo che chi pretende piu coraggio dai giocatori lo avesse a sua volta!
        cordialitè

      • San Isidro 26 Settembre 2015, 00:43

        bravo @Burroughs! assolutamente d’accordo…

    • gsp 25 Settembre 2015, 11:38

      mez, ho sentito un paio di domande di giornalisti alle conferenze stampa davvero da far cadere le braccia.

      alla penultima qualcuno gl’ha chiesto perche’ ha messo VUnisa ad 8, invece di Mauro o favaro.

      a quella precedente uno gli ha chiesto se lo spirito della Pennetta puo’ aiutare, e brunel non sapeve neanche chi fosse. e non riesco neanche a capire quale utilita’ possa avere una domanda del genere. nel senso, che articolo o lancio di stampa ci fai sopra? mah.

      qualcuno che la butta in vacca, su G, o ci prova c’e’ sempre, e quasi nessuna che sta sul pezzo. ovvero, perche’ c…o Biagi a casa, favaro in tribuna?

      pero’ ovviamente qui in redazione ne sanno di piu’ di noi.

  3. FedeliAllaLinea 25 Settembre 2015, 08:32

    Secondo me la verità sta nel mezzo..magari il cagnaccio Favaro non è al 100% con la spalla e preferisce tenerlo per l’Irlanda tutto qui.

    • FedeliAllaLinea 25 Settembre 2015, 08:38

      Che poi Minto e Zanni mica saranno spompati suvvia, in panca c’è pure Maurone che magari un 40min se li farà.
      Concordo con Marcello su questo “Non ho visto nei giocatori gli occhi di fuoco dei georgiani, di Samoa, della prima mezzora del Canada contro l’Irlanda, degli incredibili giapponesi”

    • balin 25 Settembre 2015, 15:19

      Oggi sono buono, oppure, son sempre buono con Brunel (del resto lui è quello che, dopo questo mondiale, senza miracoli nessuno lo vorrà più. Però chissà cosa ci inventerà al prossimo 6N, se dobbiamo aspettare O’Shea fino a giugno) quindi dico anch’io che la verità può stare nel mezzo. In ogni caso,contro l’Irlanda Favaro dev’esserci

  4. mamo 25 Settembre 2015, 08:36

    Io già ho vinto la scommessa grazie proprio ad A.d.G. che, inesorabile, ha aperto le danze anche questa mattina.

    • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 08:54

      Dovresti saperlo, al mattino mi alzo molto presto, e qualcosa devo pur fare.

    • Appassionato_ma_ignorante 25 Settembre 2015, 09:08

      @mamo, ti piace vincere facile. 😉 avrai notato anche tu che sono finiti i tempi che se ne stava incantucciato a tenere il broncio. 😀

      • fracassosandona 25 Settembre 2015, 09:30
        • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 10:18

          Sei sempre molto arguto!

          • fracassosandona 25 Settembre 2015, 11:48

            siamo qui per divertirci, non certo per insolentirci a vicenda…
            mi bastano le incazzature della vita reale, lo scambio di idee tra appassionati di rugby a distanza deve essere innanzitutto divertimento e sana polemica…

        • western-province 25 Settembre 2015, 11:50

          grande Moretti uno dei migliori a prendere se stesso per il culo

  5. poros 25 Settembre 2015, 08:53

    Marcello Cuttitta ha toccato una nota che condivido pienamente, l’abitudine negativa nata da un “frame” mentale fatto di accettazione di sconfitte più o meno onorevoli. Cambiare abitudine ha un costo elevato, tanto più con l’aumentare dell’età. E questo riguarda non solo coloro che vanno in campo, ma anche chi sta attorno al campo e chi governa il tutto.
    Nella storia recente del rugby italiano abbiamo il caso Interessante del Benetton TV che aveva cercato un cambiamento dell’abitudine e era riuscita a cambiare trend arrivando 7°. Poi purtroppo il trend si è interrotto e non c’è stata conferma, anzi ha dovuto ripartire da capo. Il caso Aironi/Zebre non credo possa essere confrontato con Benetton né che il confronto possa avvenire tra quelle realtà. Resta purtroppo il fatto che sono costantemente ultimi da quando hanno iniziato l’avventura Celtica.
    Ma l’abitudine negativa viene da più lontano. I ragazzi che arrivano dall’under 20, e a cascata le altre, sono già in questo tunnel. Un incubo, puro e semplice. Credo che alcuni ragazzi si perdano per strada anche per questo, in realtà per una sana risposta vitale, per non cadere nella depressione da giovanisssimi.
    La combattività di Favaro a me ricorda un po’ quella di Giovannelli, ma la squadra di quest’ultimo era un bel gruppo di lottatori mastini e Marcello non era secondo a nessuno. Avevano fame!

    • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 09:04

      Sicuramente OT, ma introduci un tema molto interessante sulla profondità del malessere del rugby in Italy.
      Vorrei proprio riflettere sulla ripartenza “da zero” di Treviso.
      Aveva un grandissimo sponsor, il miglior DS possibile ( secondo molti) e ha dovuto ripartire da zero. Perchè?
      Forse perchè al di là di F.Smith non c’era staff?
      Forse perchè il settore giovanile era inesistente?
      Forse perchè il DS accentrava in se ogni tipo di decisione?
      Oppure non è riuscita a programmare per colpa di Dondi prima e di Gavazzi poi?
      Oppure non ha più speso un euro nella formazione dei ragazzi perchè tanto ci avrebbero pensato le accademie?

      • poros 25 Settembre 2015, 09:20

        Mio dio! Non sono in grado di fare un’esegesi del rugby di casa Benetton. Non spetta a me. Magari la decisione di FS di andarsene prima di finire il lavoro avviato dipende da divergenze strategiche con Munari. Non lo so.
        I fatti di cui parlavo sono altri. C’è stato un tentativo di creare un club capace di avere una cultura vincente e risultati non troppo disallineati rispetto a essa. Per me la vittoria sulla Francia al 6N di quell’anno è figlio di quel gruppo che ha saputo cogliere l’occasione, che non ha avuto paura di vincere.
        Questo è uno step che più volte è stato notato da molti commentatori in questo blog.
        Aggiungo che dovremmo prima o poi arrivare al livello dei giapponesi, ovvero quello di osare vincere. Hanno indicato la via.

      • fracassosandona 25 Settembre 2015, 09:21

        o forse perché con i gallesi attirati dalle danarose sirene inglesi stava per saltare tutto il campionato e rinnovare la convenzione con la FIR era l’ultimo problema dei celti?
        è diverso mettere sotto contratto un giocatore promettendogli di andare a giocare in trasferta e cercar gloria a Cork, Dublino, Cardiff, Glasgow, Belfast o dirgli guarda che la prossime due trasferte a San Donà e Mogliano le potrai fare anche in mountain bike…
        soprattutto non vado ad ingaggiare Filo Paulo o Tom Palmer perché temo che Fuser e Pavanello non possano reggere l’urto di Prato o L’Aquila…
        la terribile campagna acquisti (e vendite dell’argenteria forzate dall’incertezza) di due anni fa non ha colpevoli né a Treviso né in FIR, sul punto salvo persino Gavazzi… a lui rimprovero l’editto bulgaro contro VM e la concessione di contributi a fondo perduto senza finalizzazione degli investimenti…
        in buona sostanza la prima CL costava meno ed ha permesso di riportare a casa i giocatori migliori che avevamo all’estero…
        il pro12 attuale costa uno sproposito ed i nostri nazionali vanno a rinforzare i club nostri concorrenti anziché renderci competitivi in campionato e coppa, restando inoltre irreperibili per il CT che volesse organizzare dei raduni collegiali fuori stagione…

        • Mr Ian 25 Settembre 2015, 14:39

          vi prego smettetela di dare la colpa ai gallesi, perché sapete tutti che non è vero. Con una federazione con idee chiare e progetti valide di collaborazione, nessuno si sarebbe sognato di andarsene dalla Celtic

          • gsp 25 Settembre 2015, 15:26

            dai Ian, e’ colpa dei club gallesi e lo sanno tutti. su. ormai e’ un fatto storico. accettalo.

    • FedeliAllaLinea 25 Settembre 2015, 11:26

      @paros : gli Aironi sinceramente stavano portando avanti un lavoro che secondo me stava cominciando a dare i suoi frutti, una squadra costruita da zero che nelle 2 annate ha passato momenti davvero difficili ma c’era da aspettarselo. Ultimamente però si cominciavano a vedere cose buone e mi sarebbe piaciuto vedere i frutti di tutto il lavoro fatto (perchè ce nè stato e tanto anche). Sappiamo bene purtroppo com’è finita.

      Per la Benetton lasciamo stare, una squadra che fin da subito ha cominciato a guadagnarsi il rispetto in campo e che per causa di beghe a non finire con la Fir ed il “casino gallese” ha visto sfumare l’ottimo lavoro fatto in 3 anni.

  6. maxetere 25 Settembre 2015, 09:06

    Gli occhi de foco non li vedremo neanche lasciandoli appesi a una corda con i denti per due ore prima della partita. Tipo pitbull. Non so perché ma manca loro la “tigna”, quella carica di ignoranza che ti fa vincere anche se sei nettamente inferiore tecnicamente e magari anche di numero. Si deve lavorare sul gruppo? Supporto psicologico? Allenamento nella neve a sollevare carretti come Rocky invece che nelle camere cryogeniche dei resort esclusivi? Fosse pure questo il problema? Gli hotel e il lusso ha fatto dimenticare loro il sapore del fango? Magari, semplicemente, gli occhi de foco di Favaro sono una questione caratteriale, lui è diverso da altri che hanno un’attitudine ad essere più miti e remissivi? Boh…

  7. jeekelemental 25 Settembre 2015, 09:10

    Indiscrezioni danno un Favaro tenuto a riposo in vista della finale.

    Condivido il giudizio oculistico di Cuttitta.

  8. Appassionato_ma_ignorante 25 Settembre 2015, 09:12

    A me gli occhi di fuoco interessano relativamente. Non credo siano una conditio sine qua non per vincere (forse sono cieco, ma gli occhi di fuoco non li ho visti in tutte le squadre). Se per compensare le quazzate e l’indisciplina servono occhi di fuoco, allora ben vengano. Ma non mi sembrano né il problema né la soluzione. (Forse un indicatore di poca intensità? Ma anche qui ci sarebbe da discutere.)

    • spider 25 Settembre 2015, 09:53

      Hai ragione, non bastano gli occhi di fuoco, servono le palle e l’esempio, perchè volenti o nolenti, in un gruppo di 15, basta l’esempio di uno per invertire una tendenza negativa, soprattutto in uno sport di grande sacrificio come il rugby. Capita in partita che trovi convinzione per l’azione del tuo compagno no? Io poi di “occhi di fuoco” ne ho visti durante questo mondiale finora: pensa a Gorgodze, lo stesso Favaro nei pochi minuti con la Francia, Jacques Burger ieri sera…oppure al contrario pensa a JdV sabato scorso. Forse esagero, ma per me il linguaggio del corpo nel rugby riveste un’importanza notevolissima (ovviamente supportato poi da concretezza).

    • mistral 25 Settembre 2015, 09:54

      nei classici é la soluzione:

      “Caron dimonio, con occhi di bragia
      loro accennando, tutte le raccoglie;
      batte col remo qualunque s’adagia…”

      col remo, o anche con un bastone nodoso e robusto…

      • mezeena10 25 Settembre 2015, 10:37

        “Caron, non ti crucciare:
        vuolsi così colà dove si puote
        ciò che si vuole, e più non dimandare”..

      • soa 25 Settembre 2015, 10:45
        • soa 25 Settembre 2015, 10:52

          Che poi adesso mi fate venire in mente Dante. Io in campo ci vedrei bene anche lui:
          “Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
          essamina le colpe ne l’intrata;
          giudica e manda secondo ch’avvinghia.”

          • Giovanni 25 Settembre 2015, 14:41

            “Pape Satàn, Pape Satàn aleppe”.

    • Appassionato_ma_ignorante 25 Settembre 2015, 10:02

      Forse il bastone nodoso di Caronte creerebbe il necessario “livello di necessità” che è indispensabile se si vuole approdare a risultati concreti! I due elementi imprescindibili per il successo sono la volontà (magari stimolata dal livello di necessità) e saper fare le cose. La prima è imprescindibile e superiore, ma tutte e due *devono* essere contemporaneamente presenti.

  9. lorenz 25 Settembre 2015, 09:45

    Cuttitta Presidente

  10. albe 25 Settembre 2015, 09:57

    Spiegatemi una cosa: ma Brunel la formazione la manda via mail? Penso faccia una conférenza stampa giusto?
    I giornalisti italiani li in inghilterra perche non fanno domande???
    On rugby per curiosita’ voi ci siete fisicamente li? Magari anche Calandri fisicamente ci va alla RWC o no?

  11. Stormtunder 25 Settembre 2015, 10:04

    Sulla gazza riportano queste parole di JB: “Ho cambiato i piloni riflettendo sui problemi nella mischia la settimana scorsa: ho protestato con gli arbitri mostrando le immagini e loro hanno ammesso di aver sbagliato nell’assegnare alcuni calci alla Francia: non c’erano tutti i 19 falli contro di noi. Secondo me c’è una sorta di prevenzione verso Castrogiovanni e Aguero”
    Notate il “ho protestato con gli arbitri” e poi “Loro hanno ammesso di aver sbagliato”.
    Sarà vero? Sono le parole esatte visto che qui ne riportano altre? Il succo in entrambe le versioni è che il metro arbitrale non è stato equo e in toto o in parte c’è stata un’ammissione di colpevolezza.

  12. tony 25 Settembre 2015, 10:22

    Che combina Marcello , praticamente dice quello che disse Gavazzi sui giocatori che scatenò la guerra : non voglio che si accontentino di partecipare 🙂

  13. Darko 25 Settembre 2015, 10:23

    È un concetto che ho ripetuto anche io più di una volta…questi ragazzi nn sanno più come si vince….chi sta nelle celtiche passa anni a perdere l’80 per cento delle partite che gioca…perdi fiducia e nn ti rialzi più. Giocare con squadre del nostro livello come il Canada nn xi può che fare bene

  14. 100DROP 25 Settembre 2015, 10:32

    Lucidissima disamina di Cutitta (che, si vede, sa di che cosa si parla…).

    Impressionante l’aspetto psicologico dell'”essere abituati a perdere e quindi una sconfitta in più o in meno non lascia segni”.

    Anch’io mi aspettavo, e mi auguravo, di vedere Favaro in campo sabato ma non sono JB ne capisco molto meno di lui.

    Comunque le chiacchiere stanno a zero: sabato si deve VINCERE e CONVINCERE!!

    Forza Azzurri!

  15. MAUTRE 25 Settembre 2015, 11:08

    Pienamente d’accordo con Marcello. Esattamente la stessa cosa che ho detto io guardando gli occhi dei ragazzi durante gli Inni.
    Ani a dire i vero ho dato 50-50, infatti:”…con quello sguardo vacuo, o siamo superconentrati e gli spacchiamo il c@lo…o facciamo una bruta figura”.
    Il campo mi ha poi dato la risposta.
    Detto questo, NON mi sento più di accusare i giocatori per qualcosa in quanto NON dipende da loro la mancanza di risultati. Ma da una mancanza di “certezze”, quelle certezze che può darti solo una grande sicurezza e fiducia nel tuo gioco, inteso come la somma di competenze e aggressività agonistica.
    A mio modestissimo giudizio, e parlo da allenatore, quello che percepisco dal gioco italiano è la mancanza di INTENSITA’ sia nel contatto fisico, sia nel gioco sequenziale.
    Tutto questo dipende dall’allenamento, perche l’allenamento è:”…un continuo proporre di tutte quelle situazioni che i giocatori potranno ritrovare in partita, sia nelle modalità che nel contatto fisico e quindi nell’intensità”…. per usare una parafrasi salutista…. “siamo ciò che alleniamo” !
    Per citare il Giappone, gli addetti ai lavori si saranno certamente resi conto della mano di Eddie Jones. Nella sua ricerca del particolare, dell’ enorme lavoro fatto sull’attitudine al breakdown (in una partita di altolivello ce ne sono almeno 150), del lavoro sul decision making conseguente all’utilizzo dal breakdown. Io tutto questo nella nazionale italiana, non lo vedo.
    Ed essendo compito dell’allenatore diversificare le situazioni e creare un’identità di gioco in allenamento, da riproporre nel match…credo che il problema possa derivare da li……anche da li !
    Conseguentemente, ma assoloutamente correlata, c’è anche la “privazione del sentimento della sconfitta” una sorta di “callo” mentale.
    Insisto ull’ importanza dell’utilizzo di mental coaching…..se lo fanno le grandi e danarose squadre di NFL o di calcio…possiamo pensare di farlo anche noi del rugby !!
    PS: anche gli All Blacks lavorano molto su questo aspetto…..AROUSAL FOCUSING, per raggiungere la miglior prestazione!!!

    • frank 25 Settembre 2015, 11:49

      Grazie per il tuo contributo tecnico. Posso chiederti da che realtà vieni?

    • gsp 25 Settembre 2015, 12:29

      mautre, un allenatore come Mouneimne ha messo apposto la disciplina ed il breakdown in un mese.

      quel lavoro che tu vedi con Jones, si vedeva anche con mallett.

      il problema e’ che molti giocatori vedevano quell’approccio come mancanza di fiducia nei loro confronti e nelle loro abilita’, e l’hanno detto chiaramente. una punto di vista per me totalmente incomprensibile.ed antistorico nel rugby di oggi. e che c’era anche nel treviso di Smith.

      adesso, quel mdo di giocare e’ forse piu’ anglosassone e non e’ l’unico. come sempre tutto inizia e finisce nei risultati. se Brunel ottiene risultati dando liberta’ ai ragazzi di fare il gioco che vogliono avra’ ragione lui. per adesso non si sono visti.

      • pesopiuma 25 Settembre 2015, 15:06

        All’inizio, nei primi due anni qualcosa si era pure visto. Giocatori che provavano la giocata, che cercavano variazioni di scelte, qualche bella vittoria, seppure con squadre un pochino in calo (non che valgano meno, secondo me, vittorie rimangono). In due anni battemmo Francia, Irlanda e Scozia, con qualche altra buona prova qua e là, come gli All Blacks all’Olimpico di Roma. Vicinissimi anche ad una prima storica vittoria con l’Inghilterra sotto la neve.
        Poi, piano piano si son persi i riferimenti, la solidità difensiva e mi sembra che Brunel da un anno e mezzo ci stia capendo pochino… e onestamente non credi basti come spiegazione il calo di Treviso e Zebre.

  16. mauro 25 Settembre 2015, 12:24

    ribadisco quanto già affermato ieri (con grave disappunto di AdG che potrà annoverarmi con gli adepti del rutto libero): chi lascia in tribuna Favaro oggi ha uno scarso contatto con la realtà.
    Se ciò sia dovuto alle connessioni neuronali o a mancanza di intelligenza emotiva non mi è dato a sapere.
    Mi auguro sia solo mancanza di comunicazione di una persona che, guadagnando troppo per i risultati portati, non si preoccupi di giustificare le scelte impopolari (quelle popolari lo sanno fare tutti)

    • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 13:11

      A prescindere dalle opinioni personali che, come tali, sono tutte rispettabili e quindi se sono rispettabili quelle di @mauro a maggior ragione lo sono quelle di JB, o tu sai qualcosa su Simone Favaro da Quinto di Treviso che noi non sappiamo, oppure non capisco il tuo sfogo.

      • FedeliAllaLinea 25 Settembre 2015, 13:48

        Solo per precisare, Simone è di Zero Branco (TV)

        • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 14:07

          Questo è scritto nella biografia , ma un trevigiano mi ha detto che è di Quinto. Poco importa sono uno attaccato all’altro.

          • cheip 25 Settembre 2015, 20:07

            Magari lo hanno equiparato.

      • mauro 25 Settembre 2015, 14:35

        ti chiedo una sola cosa, aspettandomi una risposta onesta: ma secondo te JB ha delle opinioni?
        Te lo chiedo perchè io per difendere le mie opinioni farei molte cose non elencabili; JB sembra essere in grado di digerire qualsiasi cosa, parafrasando lo slogan di una vecchia pubblicità, anche la suocera di Berton.

        • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 15:14

          Io e te le opinioni in merito alla nazionale,abbiamo bisogno di esprimerle ( o scriverle), J.B. le esprime compilando i fogli delle convocazioni. Ma non per questo sono meno rispettabili.
          Se,poi, tu mi dici che le capacità di comunicazione di J.B. sono pari a zero e che nel 2015 comunicare è molto importante ti do ragione in toto.

        • boh 25 Settembre 2015, 17:36

          mauro, guarda, che l’atteggiamento di JB lo potevi vedere dopo i primi proclami entusiastici di Kirwan, Berbizier, Jonston, Mallett e cosi via andando. Io sono arrivato alla conclusione, che a questi signori, non viene affiancata una adeguata struttura che condivida il loro progetto.

  17. gsp 25 Settembre 2015, 12:35

    sulla partita col Canada, faceva bene Munari a sottolineare il risultato minimo. non ci deve essere assolutamente il rischio di prendere il Canada sottogamba, perche’ questa partita e’ essenziale da chiudere il prima possibile. per quello la mancanza di turnover non mi sento di criticarla. anzui forse aiuta a partare i titolari al picco della forma.

    prima c’e’ da vincere la partita col Canada, poi si va per le 4 mete. e poi,e solo dopo, si pensa all’irlanda. che farsi scappare il 3′ posto sarebbe una tragedia. e la gestione della partita contro la ROmania non sara’ per nulla semplice.

  18. ambi 25 Settembre 2015, 13:17

    Posso chiedere umilmente quante partite ha vinto Marcelo Cutitta in nazionale? Non credo che siano le vittorie a dare la voglia di battersi ma l’onore che hai nel portare la maglia azzurra.Nessun giocatore della nazionale italiana ha vinto molto,credo che tutti coloro che hanno vistito
    la maglia azzurra abbiano dato il massimo.Forza azzuri.

    • fracassosandona 25 Settembre 2015, 13:30

      non ho la veneranda età di altri e più autorevoli commentatori ma posso assicurarti che persino io ho ricordi netti di quando la nazionale ne vinceva quasi una su tre e non una ogni otto/dieci come è adesso…

      e anche i primi anni di 6N, potevi perdere anche tutte le partite tra febbraio e marzo ma poi vincevi almeno due se non tre dei TM tra giugno e novembre, argentina inclusa… ricordo anche che all’epoca anche il galles perdeva con noi: poi loro hanno cominciato a lavorare in un verso e noi nell’altro…

      se non hai l’età per i ricordi prova ad andare su wikipedia e troverai anche i risultati della nazionale sotto i diversi CT, c’è una bellissima tabella…

      • mezeena10 26 Settembre 2015, 10:11

        fracasso magari proprio lui in campo non lo ricordi, ma ha 50 caps in nazionale di cui 18 da capitano!
        ambrogio bona! sicuramente ricorda!!! 🙂

  19. rigamonti 25 Settembre 2015, 14:11

    Belle parole quelle Cuttitta. Condivido il discorso del potenziale non sfruttato. Mentre Alberto da Giussano dice ch enon abbiamo talenti e facciamo il massimo, Cuttitta pare proporre una diversa versione della realtà. Che personalmente mi trova d’accordo.

    • Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 14:28

      Non ho mai detto che facciamo il massimo. Che non abbiamo talenti è una triste realtà.

      • boh 25 Settembre 2015, 17:19

        Non abbiamo talenti….diciamo che il sistema di individuazione ma soprattutto di scelta e crescita fa cagare.

  20. Giovanni 25 Settembre 2015, 14:47

    Al di là degli occhi di brace, delle gonadi d’acciaio o del peperoncino al mulo, ciò che più interessa son le scelte tecniche, talvolta dettate da esigenze d’infermeria, talaltre da scelte tecniche non facilmente comprensibili. Poi, dato che son stati finora la grande attrazione di questa RWC2015, a me è parso che i giapponesi avessero un chiarissimo piano tattico mandato a memoria, nel quale credevano incrollabilmente, mentre i nostri si affidavano ai tentativi estemporanei tipici di chi le idee chiare non le abbia e, in quelle cose che gli son state narrate, manco ci creda fino in fondo.

  21. Mr Ian 25 Settembre 2015, 14:50

    Le parole di Cutitta sono forse le più belle e morigerate dette da parte di un ex, dipenderà anche dal fatto che lui lavora all interno del rugby e conosce quanto sia difficile fare rugby di qualità in Italia?
    Ovviamente c’è anche la dote di critica alla politica, ma questa ormai è così palese che non fa neanche più senso..

  22. Danthegun 25 Settembre 2015, 15:01

    Favaro doveva scendere in campo con Bergamauro. Punto

    Bene cambiare i due piloni anche perchè così credo che la prima linea sia quella titolare (mi permetto di dire con De Marchi e Chistolini in panchina) ma le scelte sono scelte e come tali vanno rispettate.

  23. franzele 25 Settembre 2015, 15:01

    E Comunque, quanto più facile sarebbe se il giornalista chiedesse: scusi, come mai Favaro è fuori? E i tecnico rispondesse: per questo o per quest’altro motivo…
    Sai quante energie e tempo risparmieremmo?

  24. Bula Bula 25 Settembre 2015, 15:02

    Assurdo tenere fuori Favaro!!!un placcatore da 20/30 tackles per partita…uno squalo!!tenerlo in panca per cosa???Hansen non si é risparmiato niente contro la Namibia…JB: per tirare su il morale della squadra bisogna vincere di 50 punti contro il Canada!!!!!quindi dentro tutti, blood & honor!!!

    • boh 25 Settembre 2015, 17:14

      tuttti tutti nel senso di 31? eh allora vuoi vincere facile….

  25. Alberto da Giussano 25 Settembre 2015, 15:37

    Cuttitta presidente! ( oggi)
    Dominguez presidente! ( ieri)
    Giovannelli presidente! ( l’altro ieri)
    Bortolami presidente! ( dieci giorni fa)
    Lo Cicero presidente! ( sei mesi fa)

    Se c’è uno che dorme sonni tranquilli è Gavazzi!

    • 6nazioni 25 Settembre 2015, 21:25

      sicuramente, e dopo il mondiale visto che e’ in silenzio stampa
      “avete visto che avevo ragione.”

  26. dinogargano 25 Settembre 2015, 15:42

    Buongiorno a tutti , Favaro non gioca perché è stato deciso dallo staff medico di non rischiare una spalla malandata come la sua in una partita importante finche’ volete ma …. se non vinciamo con Zanni e Minto che ci andiamo a fare ai mondiali ?
    Credo che tutto sommato sia una scelta oculata , visto la patologia di cui soffre Simone da questa primavera , anche per rispetto nei confronti del giocatore e del club di appartenenza .
    Sono considerazioni che l’allenatore deve aver valutato con attenzione prima di decidere , il fatto stesso che non sia neppure in panchina mi pare che lasci poco spazio ad altre considerazioni .

    • mauro 25 Settembre 2015, 16:03

      @dinogargano, forse tu conosci cose che io (noi) non so (sappiamo).
      Non risulta da nessuna parte che Favaro sia a riposo per certificato medico.
      Al di patologie più o meno presunte (ti ricordo che qualche tempo fa si parlava di costato) i fatti dicono che il buon Simone è stato rilasciato da JB quasi subito, ha fatto visite mediche e preparazione con i Warriors di Glasgow (non il Pizzighettone, con tutto il rispetto dovuto), ha sostenuto alcuni test con loro, tra cui il 29 agosto quello contro il Canada. E’ stato richiamato di gran carriera per coprre il buco lasciato da Morisi, un 3/4.
      Sabato scorso è entrato in campo nel secondo tempo e ha subito tirato due placcaggi che si è sentito male anche il televisore, non proprio due carezze di un ammalato.
      Adesso, in mancanza di diverse comunicazioni, io l’unica patologia che intravedo è la schizofrenia di certe scelte e l’ambiguità della conduzione tecnica.
      Ma sono solo opinioni…

    • mistral 25 Settembre 2015, 16:12

      se è vero che esiste rispetto per il giocatore ed il club di appartennza, a questo punto Parisse lo rivediamo a febbraio per il 6N… o forse anche no!

    • andredn23 25 Settembre 2015, 18:15

      Bene, diamo per assodato (anche se non mi pare per nulla verosimile) che il ragazzo abbia seri problemi fisici. Qualcuno mi spiega, quindi, cosa è stato chiamato a fare in Inghilterra?

    • 6nazioni 25 Settembre 2015, 21:27

      ti sfugge un passaggio NON ERA NEANCHE CONVOCATO x IL MONDIALE.
      ti sfugge anche che il sig. favaro ha giocato e fatta tutta la preparazione
      in serie C.

  27. Sidepass 25 Settembre 2015, 17:43

    Sono d’accordo che se Favaro è al 100% andava sicuramente inserito nel XV titolare per le capacità di trascinatore, grinta, voglia di dimostrare qualcosa a qualcuno e per questioni di turn over. Era il momento di Favaro per diversi motivi questo!
    Detto questo le altre due terze sono un certo Zanni ed un certo Minto che non gli sono assolutamente da meno, sono giocatori diversi, meno spettacolari nei placccaggi e meno cagnacci all’evidenza ma la mole di lavoro che Minto fa come numero di placcaggi, rallentamento della palla in uscita dalle ruck, presenza fisica, utilizzo in touch ecc è molto notevole come Zanni d’altronde che magari rispetto agli altri due è meno mastino ma presenta una lettura di gioco, ricicli e tecnica migliore.
    Quindi si Favaro era giusto metterlo, però insomma gl’altri giocatori ci sono, e i miracoli non li fa nessuno, nemmeno San Sergio anche se ci va vicino a volte!!

  28. ermy 25 Settembre 2015, 21:41

    Non ha più senso parlare di queste cose, tanto tra poco finirà questa buffonata!

  29. 6nazioni 25 Settembre 2015, 22:02

    FAVARO IN NAZIONALE, come lo devo scrivere e’ mai possibile che solo
    il ns ct non mette gli occhiali da vista.
    Gioca con l’irlanda x cosa? doveva essere in campo sin dal primo minuto con
    i mangia rane, con il canada,con l’irlanda e con la romania, punto.
    L’unico mastino che c’e’ nella ns nazionale.
    #favaroinnazionale

  30. San Isidro 26 Settembre 2015, 00:36

    Più leggo le dichiarazioni di Brunel e più sono allibito, mah…sulle scelte tecniche ho già scritto ieri, comunque Cuttitta ha straragione, anche se bisogna ammettere che contro la Francia è stata una partita intensa, gli Azzurri si sono spesi, si sono impegnati, ma l’assenza di idee di gioco in attacco e i troppi falli concessi hanno inevitabilmente favorito i transalpini…

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