L’ex numero dieci torna a ribadire le sue critiche e i suoi dubbi sul movimento. E dice che l’Italia alla RWC non ha speranze
Dominguez e l’Italia che non c’è tra ricambio generazionale e formazione
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ssshhhsssshhh niente commenti per 15 gg prego.
Dominguez si sta solo candidando, l’intervista dice: “Prendete me! Prendete me!”
Ma lui che formazione ha, per formare? Nessuna!
Non basta essere stato un buon giocatore per essere un buon formatore/allenatore.
Secondo me si tratta di puro realismo…
Magari il buon Diego è la persona ideale che faccia riportare TUTTI con i piedi per terra.
In tanti anni tra Dondi e Gacazzi mi sa che ci siamo montati un po la testa, TUTTI…
Sarà anche realismo, ma vorresti davvero uno così, che parla della nazionale in questo modo due giorni prima del debutto?
Uno che dovrebbe allenare/seguire nei prossimi anni almeno metà dei giocatori che sono oggi al mondiale e che stanno leggendo quell’intervista?
Semmai ci vuole un professionista e Dominguez a oggi è solo un ex giocatore.
Probabilmente non è il momento adatto per sollevare polveroni, ma non credo che il suo intento sia quello di remare contro…
Ma che candidando!?! A dicembre va a Tolone!
http://rugby1823.blogosfere.it/post/543983/mondiali-2015-dominguez-poche-aperture-no-manca-chi-le-forma
E ne è ben contento! Dalle parole riportate da R1823 a me sembra che non voglia avere niente a che fare con la FIR e il sistema Italia in genere….
Vediamo. Per me va in vacanza.
beh sai, tolone non è la bassa padana, c’è il sole tutto l’anno, si è in vacanza anche quando si lavora… poco, ma si lavora! 🙂
Niente di nuovo direi.
“L’Italia alla RWC non ha speranze”
il fatto è che si guadagna di più a fare marketing e tv che a formare i giovani…
La speranza di passare ce l’ha, eccome, semmai è la possibilità che manca.
La conclusione non è condivisibile ” i talenti ci sono non sappiamo formarli”. Di talenti ne vedo pochi in giro.
vedi giocatori non talentuosi ben formati?
quanto potrebbero essere forti li stessi giocatori, non particolarmente talentuosi, se cresciuti con la competitività e gli allenatori della Nuova Zelanda?
La conclusione è comunque superficiale per chi si vuol porre in modo professionale.
La formazione è migliorabile in ogni realtà, NZ compresa e quindi a maggior ragione in Italia.
Mica ha detto che sono tanti….Mettiamola così che forse ti suona meglio..”I talenti ci sono, sono pochi e quei pochi non sappiamo formarli” Macccchiavellllllicoooooo.
Mica scemo..va a Tolone il buon Diego.
Forse.
Vedremo.
Galthiè
Cordialitè
Figaavolontè
E tetteasvagonè 😀
A Tolone può andarci solo se porta uno sponsor. Sennò mi spiegate perché una delle squadre più importanti d’Europa si fa allenare da uno che non ha mai allenato prima?
Secondo te, uno che ha 27 milioni di euro di budget manda a puttane la squadra per gli sponsor che può portare Diego? O ha bisogno di Diego per trovare sponsor? Ecco, magari ha bisogno di uno sponsor per pagare Diego che gli sputtani la squadra. Mah.
Perfetto, quindi Dominguez era una trovata pubblicitaria, non c’è altra soluzione.
va a tolone a fare la figurina,gia’ c’e ‘wilkinson nello staff mah
Pur dicendo delle verità mi sembra più che altro un’uscita legata a qualche cordata che ambisce a qualcosa in federazione…..
E’ l’era dei Cordiglieri. 🙂
Cherchez la femme.
mi dispiace dirlo ma è così … se non si allarga la base di formatori come si fa a far migliorare i ragazzi , soprattutto perchè il numero dei ragazzi per società cresce , io alleno il minirugby e nei primi 5 allenamenti ho avuto un incremento del 15 % rispetto a quando siamo partiti … poi se parliamo di poter fare del formatore la propria professione quindi essere associati alla federazione lasciamo perdere son sempre quelli e quindi anche ai piani alti le idee nuove non ci saranno mai … però su una cosa quoto totalmente .. Milner-Skudder è un’ira di dio
ehh io direi qnche nakaitaci e guitonne potrebbero fare scintille..ma sopratutto penso l’australia fara’ un abbuffata di mete,chiunque facciano giocare come ali,visti i gironi a fine torneo le squadre con piu’ mete dovrebbero essere proprio ab e sud africa,ma gia’ dai quarti penso saranno quasi tutte partite dai punteggi bassi,cruciali i calciatori altro che skudder..
Dura sentirsi dire che hai le corna…
Si è vero, ma anche gli altri ce l’hanno, e poi non è bello come me e tanto adesso mia moglie non lo fa più. Balle, c’hai lecorna!
Per una volta proviamo a valutare quello che uno dice e non i motivi per cui lo dice
Approvo però sai…. 🙂
Perfetto. Non abbiamo possibilità reali di passare il turno. Quindi? prendiamo il biglietto di ritorno senza giocare?
lo sai bene che non alludevo a quello. Fino a quando si gioca le possibilità sono uguali per tutti: è la legge dello sport.
Mi riferivo, evidentemente, alla formazione ed ai soliti critici a prescindere che quando qualcuno solleva critiche dall’interno del sistema vuol dire che ha interessi nel farlo.
Sarà anche vero, ciò non toglie che quello che dice è la realtà
E’ anche vero che dire ovvietà non eleva alla dignità di poemi epici le stesse. Il fatto che le dica un grande n° 10 non sposta di un millimetro il fatto che si tratti di ovvietà.
La formazione è migliorabile ovunque e ovunque ( NZ compresa) non fanno altro che parlare di migliorare la formazione.
Il problema caso mai è stabilire programmi fattibili e dimensionati per la realtà che hai davanti e ti proponi di migliorare.
posso dire che sei stucchevole e scontato nelle risposte AdG?
Penso che chiunque con un minimo di sana passione o addetto ai lavori tifi per un passaggio dell’italia nel girone.
Penso inoltre sia abbastanza palese che la nostra squadra arrivi al mondiale con basse probabilità di passare il turno, date da mancanza di programmazione, ruoli coperti all’ultimo, scarsa competitività ecc.ecc.
Scegli una qualsiasi fonte estera per confrontare quello che dicono sulla nazionale italiana, da rugbyrama a the42…molto meno condizionate dai nostri problemi politici e più concentrate su quanto esprime il campo, ovvero che se non passiamo è un problema serio…considerata anche la fine carriera di molti giocatori fondamentali.
Ora…ognuno la veda come vuole…ma se un ex giocatore della nazionale, futuro allenatore della squadra campione in carica in europa fa un commento tecnico sulla nazionale, ed alcuni aspetti sulla programmazione, secondo me quello che dice ha un po’ di peso…ma solo un po’ eh….
Beato te che li chiami commenti tecnici. Quanto allo stucchevole , mi spiace di farti perder tempo, ma dopo il primo puoi evitare di leggere gli altri.
Che le possibilitè siano uguali per tutti non è proprio così anche nello sport.
alimortè
allora la Vinci ha perso…
ha ragione mille volte. ed io spero che si candidi, almeno si dovra’ fare davvero un dibattito serio su professionismo e formazione.
Chiunque parli o sollevi la questione della formazione è il benvenuto, fosse anche Belzebù in persona!
E io che quando un anno fa guardavo l’ITM Cup non mi capacitavo di Milner-Skudder “ma questo com’è possibile che non sia nel Super Rugby??!!”, era meraviglioso. Infatti poi ha continuato ad entusiasmare anche con i ‘Canes.
Non è arrivato prima a SR e AB perché giocava a League, e mi sa che ha imparato un po’ anche da quel rugby lì.
“Impossibile no, ma molto difficile. L’Irlanda è la candidata numero 1, la Francia la numero 2, ma anche con gli infortuni di Parisse e Morisi, le partite della vigilia, non è impossibile farcela. Arriviamo da sfavoriti, ma noi latini siamo così, quando non siamo tranquilli e favoriti diamo il meglio.”
questo ha detto a rugby1823: forse al corriere l’ha messa giù diversa, ma mi sembra che riporti il parere di tutti. non impossibile ma molto difficile.
DIEGO DOMINGUEZ ha straragione, lo avrà detto per politica, per candiarsi o per qualsiasi altra ragione, pero’ cio’ che ha detto (secondo me) è la verità che rispecchia il nostro movimento.
Fino a sabato alle 23.00 faccio mie le parole del capitano :
UNA SOLA FRASE DA GRIDARE…….ITALIA FACCI SOGNARE !
Personalmente metterei Dominguez ad allenare una celtica …
e Cuttita l’altra !
Secondo me non ci sono i soldi per pagarlo, a una Celtica. A meno che non se la compri lui. 🙂
Della serie “bene Luciano dimmi la somma ed io scrivo”
😀
sempre nell’intervista Dominguez dice chiaro e tondo che a dicembre comincia a lavorare per Tolone.
L’unico posto in Italia dove vedrei bene Cuttitta attualmente è nella panca azzurra come Ct.
Diego come allenatore anche no..poi se Budello lo vuole cacchi suoi.
Un’altro ruolo per Diegoma non allenatore.
La mia era una provocazione. Anche io non me lo vedo come allenatore (essendo lui un procuratore). Ma la chiave di svolta per il nostro movimento sta proprio nel ruolo di allenatore le due celtiche, perche’ non possiamo andare avanti con degli allenatori e staff tecnici provenienti dall’eccellenza.
Guarda, io ho sempre pensato che le 2 celtiche debbano avere 2 Headcoach stranieri di esperienza affiancati magari da 2 italiani.
Poi vabbè, personalmente ho sempre stravisto per Franco qui a Treviso e con lui ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, poi il giocattolino s’è rotto e bla bla bla. Ora c’è il buon Capellato ed anche se sono stato sempre scettico mi sento di dargli fiducia.
Per la nazionale invece è diverso..Cuttitta ci starebbe più che bene.
non solo gli headcoach stranieri ma anche allenatori per le giovanili,certo anche cuttitta ci starebbe bene per la nazionale,solo una cosa gli chiederei..lavora con quello che hai e rifiutati di far giocare gente come vunisa e wosavai,haimona..niente contro i giocatori anzi loro danno tutto quello che possono ma con questa pagliacciata e’ ora di finirla,poi che lo fanno anche in francia e altri paesi e’ un altro discorso
@popolare: la scozia è piccola ed ha un terzo dei giocatori nati fuori dai propri angusti confini… per mettere a posto la squadra sono andati a prendere un po’ di gente in giro per il mondo anche loro…
l’Italia è grande e popolata ma rugbisticamente parlando è ancora più piccola di galles e scozia…
chiedi a cuttitta di fare da noi quello che non ha fatto in Scozia?
l’argentina è l’unica squadra composta al 100% di indigeni, ma è figlia di un movimento dieci volte superiore al nostro numericamente e qualitativamente, oltre che economicamente povera ed isolata…
non possiamo permetterci il lusso di provare a competere con avversari del peso di inghilterra e francia (forti di tradizioni e numeri) quando persino costoro si rafforzano con le naturalizzazioni più o meno spinte…
la nazionale italiana è stata per anni composta da un terzo di veneti, un terzo di (italo)argentini e per un terzo di ragazzi provenienti dal resto del paese…
c’è già più spazio per i nostri dato che gli argentini non vengono più da noi…
@Naro fra i 3 da te citati Cosafai è qll che più mi piace, certo le mani di burro e cali di concentrazione ma come ball carrier ragazzi..ricordo il bene ed il “male” qui a Treviso ma quando era in forma ed ispirato c’erada leccarsi i baffi.
l’ho scritto diverse volte qua visto che ormai era cappato lo avrei portato ai mondiali..e mi e’ dispiaciuto tantissimo lo abbiano fatto andare via da treviso,non ho capito cappato sedotto e abbandonato…certo mani di pietra ma faceva tanti metri vunisa boh stesso fisico ma risultati moooolto diversi….
“Nessuno ha formato né aperture né mediani di mischia. Sono due ruoli difficilissimi devi educarli. Non mancano i talenti, ma mancano i formatori”.
Frase che può prestarsi a molte polemiche. Mancano i formatori cosa significa?
– Sono pochi rispetto al numero che serivirebbe?
– Sono adeguati quantitativamente, ma inadeguati per competenza ed esperienza?
– Sono inadeguate sia la quantità che la qualità dei formatori attualmente operanti e a quale contesto si riferisce questa osservazione, al sistema delle accademie, al movimento in generale, si riferisce ai tecnici di diretta emanazione, se non stipendiati, dalla FIR o si riferisce al personale tecnico più in generale che il movimento è in grado di proporre (curioso che spesso coloro che si dedichino all’allenamento/istruzione giovanile nei club di rugby siano chiamati educatori; quando bambino andavo in colonia c’erano gli educatori che ci affiancavano duranta la giornata, ma non insegnavano rugby!)
– Insomma, che la formazione sia un’area di complessità è fatto oltre che ovvio, probabilmente fisiologicamente inevitabile; le persone che si dimostrino abili formatori non sono molte in ogni parte del mondo, non è un ruolo semplice, si devono avere competenze legate al saper fare quello che si vorrebbe insegnare, a volte ciò che non è più fatto con ordinarietà da tempo e legato, quindi, al mero ricordo, si devono avere competenze nel saper comunicare con efficacia il proprio sapere, ma non è detto che verso le consolidate abilità psicofisiche e dei gesti tecnici ci sia una piena consapevolezza delle dinamiche motorie implicate (un atleta riesce, ad un certo punto, ad eseguire con sufficiente abilità un certo gesto tecnico solo per il continuo riproporlo meccanicamente all’infinito). Oppure, ci possono essere persone che anche senza un’esperienza particolarmente significativa dal punto di vista agonistico, hanno saputo analizzare a tavolino ciò che implica la riuscita di un determinato tecnicismo, ciò che occorre per performare con sufficiente efficacia e hanno adeguate competenze nel saper trasferire a terzi questo loro sapere, magari incentivati a ben formare altri proprio perchè tali abilità non gli sono state riservate a suo tempo quando era lui un giovane atleta.
Insomma, la formazione non potrà mai essere un capitolo sufficentemente e definitavamente risolto, in nessun contesto.
Quello che, invece, trovo ingiustificabile è come anche quando qualche apertura talentuasa sembrerebbe affacciarsi all’orizzonte incontri un’infinità di difficoltà a coltivare adeguate opportunità nel mettersi in gioco nei club italiani di alto livello, ma anche in molti di serie inferiore, come le ridondanti polemiche a cui assistiamo anche in questo blog ne sono una sottile conferma.
Comunque, una posizione del corpo così ben bilanciata nel calciare come questa impressa nella bella foto che ritrae da dietro un giovane Dominguez non si vede spesso :-|, davvero grande interprete di questo skill.
Ottime osservazione, di persona sensata e preparata. Quoto.
Per rispondere alla tue osservazioni basta fare solo una domanda, mi vai a prendere per favore il bando di affidamento di incaricato nelle varie accademie? Mi dici dove si poteva partecipare a chi mandare la domanda? Soprattutto, qual erano i requisiti?
Scusa questa è la forma non è la sostanza. Anche Brunello è arrivato a Calvisano senza alcun bando eppure non mi sentirei di dire che è inadeguato.
Pure Mallet era arrivato senza bando eppure non mi sembra fosse una ciofeca.
Vorrei inoltre vedere il bando con cui Hansen è stato assunto per la guida degli AB.
Vorre anche vedere il bando attraverso il quale Fogarty ha vinto il posto di scrum coach a Leinster.
Si, bravo a sviare i discorsi.
Possiamo parlare d altro, hai risposto
Scusa non avevo capito che fosse una battuta, un’altra volta metti la famosa faccina.
Il mio intervento non voleva essere ne pro, ne contro qualcuno o qualcosa in particolare. Probabilmente anche Diego Dominguez non voleva essere polemico gratuitamente, sempre che la stampa abbia tradotto correttamente il suo pensiero. Desideravo solo sottolineare come il mestiere del formatore, in qualsiasi disciplina, sia difficile e difficilmente addestrabile. Sicuramente, un curriculum da praticante eccellente, cioè di colui che nel suo settore abbia saputo performare al di sopra della media, non è garanzia automatica che si sia, poi, dei buoni maestri e ciò ancor più quando si tratta di trasferire anche competenze pratiche. Potrei fare tantissimi esempi di grandi campioni incapaci di trasferire a terzi le proprie abilità, il proprio saper fare, spesso alcuni di loro non sanno neanche come e perchè riuscissero a fare certe cose perchè gli riuscivano naturalmente, per istinto e più rappresentavono delle eccellenze e più spesso registravano deficienze nell’insegnamento ad altri. Spesso, poi, i più grandi sono egocentrici, gelosi del loro saper fare, incapaci di acettare l’idea che quello che a loro sembrava normale allenamento potessero rappresentare per altri vette invalicabili, la loro superiorità psicofisica, spesso da loro non percepita come superiore e che aveva permesso il raggiungimento di traguardi al di sopra della media, coesisteva con una fisiologica minore sensibilità verso le pochezze altrui. Sono rari i casi di grandi campioni dello sport che hanno saputo essere anche grandi interpreti della fase formativa di ciò che praticavano con particolare abilità, più spesso capita, invece, che il senso di rivalsa di chi non c’è l’abbia fatta spinga dei modesti interpreti a diventare degli ottimi maestri.
per gli argentini il discorso e’ diverso,cultura simile,molti ascendenti di immigrati italiani,ma gli isolani?vedi capisco orquera,un po’(molto poco)il caso di haimona,ruolo che da noi serve come il pane,ma c’e’ bisogno di terze linee isolane in italia?capisco il competere,ma anche imbottendo la squadra di oriundi ci troveremmo ugualemnte ogni anno a giocarci il cucchiaio di legno con la scozia…
Per me ha ragione e basta, il problema é che come tanti che si son affermati, non danno una soluzione al problema, sciogliere le accademie, diversificare gli investimenti, portare allenatori diversi, togloersi dalla CL, investire più nella CL, insomma poche storie facile sedersi e guardare il fiume mentre passa il cadavere del tuo nemico, differente é fare i conti con la realtà e fare
Ps MS spacca di brutto!!
NON MANCANO I TALENTI….MA MANCANO I FORMATORI……….
PAROLE SANTE. Da sottoscrivere………. Fir batti un colpo
Ma non avevi smesso di usare le MAIUSCOLE?
posso?
Diego, mavaffanculo.
Non per quello che ha detto, ma per il tempismo.
Quoto
#iostoconParisseeDelipe
Almeno per 15 giorni…
Perfetto volevo scriverlo io ma non volevo fare polemica.
Mi limito a quotare alla grande.
Ecco, discorso valido sia per Diego che per Mirko; evitate queste uscite a tre giorni dal mondiale, dopo non mancherà tempo per dirne, giustamente, di tutti i colori.
Si candida? perfetto, per me va bene, appoggio incondizionato.
Non ha il calibro per essere un buon formatore? Perfetto, vuol dire che ci penserà lui a reclutare quelli buoni.
E’ un personaggio mediatico? si lo è, e quindi? ma avete dimenticato chi ci sta rappresentando all estero?? uno che va in giro nei comitati regionali ad esporre il suo lungimirante progetto di una nuova sede a Roma. La cosa peggiore è leggere i commenti estasiati dei presenti ed il battimani, nessuno gli ha fatto un pernacchione o ha sventolato il bilancio FIR??
Cmq, silenzio stampa, basta politica, inizia il Mondiale!
tutti bravi a dire che non abbiamo speranze con irlanda e francia in girone …
vorrei vedere se avessimo avuto la scozia al posto della francia …
probabilmente si fermava al “non abbiamo formatori”
forza ragazzi e smentiamo questi gufi …
Dominguez dimostra di non seguire il rugby italiano, ne’ tantomenno il livello giovanile.Non e’ vero che in italia non c’e’ profondita’ e che i giovani non valgono i vecchi, e’ l’esatto contrario. Questo discorso valeva fino a 10-15 anni fa, fino ad allora l’italia sfornava pochi talenti all’anno, infatti come ce n’era uno un po’ forte, finiva subito in nazionale, vedi i vari parisse, canale, bergamasco, masi, pratichetti, castro..a 20 anni gia’ nazionali.Se fosse capitato oggi, questi la nazionale l’avrebbero visto con 3-4 anni di ritardo. Il problema oggi e’ la burocrazia, un giovane deve passare dall’accademia, poi passa in eccellenza, quindi in una celtica, quindi in nazionale, e passano almeno 3-4 anni! 20 anni fa tanti giovani di adesso sarebbero finiti molto presto in nazionale, e la profondita’ sarebbe risolta, e si sbaglia anche per quanto riguarda il problema apertura, mai come adesso l’italia ha avuto cosi’ tanti ragazzi, padovani, canna, buscema, menniti ippolito, minozzi..vent’anni fa sarebbero gia’ nazionali. Il problema e’ dei nostri tecnici che non li fanno giocare, e delle celtiche, preferiscono puntare su ferrarini e cristiano, giocatori di 25-27 anni, che non hanno piu’ margini di miglioramento, piuttosto che su un giammarioli o un bergamin. I giovani ci sono, facciamoli giocare!
cla, supporto pienamente questo tuo commento che sottolinea un aspetto che sponsorizzo da tempo. come poter affermare l’assenza di talenti se non si provano neanche i giovani che si distinguono nelle fasi giovanili. qualcuno potrebbe teorizzare che si testano in allenamento. può darsi, ma allora basterebbe analizzare le loro performance ancor prima di essere cooptati nel club. Se si investe su un giovane perchè ritenuto talentuoso inserendolo nel roster, o si fa pubblica ammenda riconoscendo di aver sbagliato a puntare su di lui, o si deve offrire un’adeguata opportunità di farlo giocare in partita. O.T. (, ma nenache tanto 🙂 )mi piacerebbe approfondire quanto ritorno abbia un procuratore a sistemare un centro neozelandese, con la velata opzione di poterlo fare giocare anche apertura, rispetto ad un giovane ed acerbo mediano di buone speranze …
Secondo me, in medium stat virtus: è vero che certi giocatori arrivano con ritardo nelle franchigie. Ho visto muoversi bene Mbanda e Di Giulio finora con le Zebre e, a mio avviso, è uno spreco tenerli in Eccellenza. Però non si può fare d’ogni erba un fascio: per loro due che son più avanti, ce ne sono altri acerbi, anche se promettenti, che hanno sicuramente bisogno di un paio d’anni in più di maturazione. L’ideale, è qui ed altrove lo si scrive da anni ormai, sarebbe avere le famose seconde squadre delle franchigie. Quest’anno c’è più spazio per i permit, grazie ai nazionali impegnati ai mondiali, ma sarebbe auspicabile creare un sistema organico di sali-scendi con le squadre d’Eccellenza, altra cosa auspicata da anni. Resta, in ogni caso, il problema di formatori adeguati, specie dai 14 anni in poi.
@ cla ma sai di cosa stai scrivendo o no?
All’epoca dei vari Masi,Castro etc il campionato italiano aveva squadre che investivano abbastanza forte, diciamo si prendevano uno straniero forte (abbastanza per ruolo) logico che se vedi un bocia che viaggia lo porti subito, oggi il forti si contano sulle dita di una mano
Inoltre storicamente abbiamo sempre pescato dalla formazione estera, Del Fava ha esordito prima in nazionale che nel club per dirne uno, per cui facile inserire un giovane per volta
Poi circa 20 anni fa le altre HU e australi han iniziato a investire forte e noi non abbiamo aumentato la base e la qualità, almento non così tanto, e ci ritroviamo Azzolini che viene mandato in pasto a Patchell che non vede l’ora di mettersi in luce
Concordo che ci sia un buco formativo, ma ora non nascondiamoci dietro ad un dito, se gioca Rodriguez al posto di Farolini un motivo ci sarà? E ho preso mica un esempio a caso
Il materiale ci sarà pure ma non per reggere un tempo a questi livelli
Perchè, a te Rodriguez sembra un fuoriclasse, de gustibus non disputandum est, ma pensi veramente che ciò che ha prodotto finora per la squadra non sia repricabile da qualche giovane apertura italiana. Ricordo che un certo Padovani per trovare spazio come prima scelta nel Mogliano ha dovuto aspettare che si rompesse l’apertura titolare (un atempato Matt Cornwell che non ne azeccava una) e, ora, è nel roster delle Zebre. Se questo è il criterio per svezzare i giovani talenti …
@Dagoberto
Il talento , purtroppo, non si fa emergere o c’è o non c’è e lo si vede fin da subito. Statisticamente i talenti escono con regolarità o non escono affatto a seconda del numero di individui su cui si pratica la selezione.
Che poi in Italia , in generale, si affidino troppo tardi responsabilità di gioco è verissimo. Quest’età oggi è fissata a 20 anni. Ed è tardi.
Esistono poi anche atleti che hanno bisogno di più tempo per maturare, spesso anche perchè sono partiti dopo, Canna ne è un esempio. I piloni poi hanno tempi di maturazione più lunghi di un 3/4.
In ogni caso l’obiettivo della “formazione” deve essere quello di far migliorare la capacità media dei giocatori. Essa è comunque strettamente legata alle dinamiche del reclutamento. Più elevate sono le performance atletiche di base dei ragazzi che iniziano e più facile sarà elevare il livello medio. A parità di capacità dei formatori.
Su Dominguez.
Perchè un eccellente giocatore deve di default essere considerato deus ex machina di ogni situazione al di fuori del rettangolo di gioco con o senza acca.
Abbiamo quattro anni di tempo per polemizzare, farlo con una squadra che è senza Sergio è fuori luogo. Sabato c’è una partita importante pensiamo a vincerla se possibile.
eccone un altro, vengono fuori come i funghi (del resto è la stagione)
http://rugby1823.blogosfere.it/post/544034/mondiali-2015-italrugby-giovanelli-va-allattacco