Il caso Appiah costringe a pensare: il vincolo post Accademia è legittimo, ma poco proporzionato con quanto offriamo
Seminare e non raccogliere, quando un emergente prende la strada dell’estero
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Oltre agli imbarazzi burocratici e regole tanto inadeguate quanto presuntuose. Ma come è possibile che non si riesca ad offrire un percorso di crescita importante ad un ragazzo che smuove l’interesse di un club inglese ? …. della serie da noi fai strada se sei della cordata, se no rimani al palo e ti ci leghiamo pure !??
Accademie e regolamenti dovrebbero essere finalizzati a costruire non a tagliare le ali!
Uguale identico al discorso universitario e di ricerca. Prepariamo scienziati e musicisti (si, anche loro che spesso sono trattati alla stregua di sognatori perdigiorno) che poi per campare vanno all’estero. L’università costa parecchio allo stato italiano e poi non c’è ritorno economico perché il frutto del lavoro di questi giovani se lo godono gli altri paesi meglio organizzati
…e nessuno piange quando vai a negoziare con i tuoi attuali datori di lavoro oppure potenziali nuovi datori di lavoro, quando gli spieghi che dall’estero ti hanno fatto questa e quest’altra offerta, ma tu preferiresti rimanere in Italia e daresti loro la preferenza se pareggiassero l’offerta. Anzi, ti fanno i complimenti e ciao ciao con la manina.
Ma prego, si accomodi!
Bravo! Ho letto da qualche parte che l’iter per un medico “finito” costa allo stato 600-700m €. Anche questi sono sprechi enormi se poi vanno all’estero.
Esatto! Questi sono i famosi sprechi dello stato. Spreco di danaro e risorse umane perché vanno via, non perché sia ingiusto farlo.
…e se fosse che le università italiani sfornino più laureati delle necessità? Che poi, i soldi li tirano fuori le famiglie
Nel nostro paese non si investe in ricerca e sviluppo. Per questa ragione la gente spesso va altrove a inseguire il sogno di fare ricerca che porta spesso a brevetti e innovazione che automaticamente significano soldi, tanti soldi. Non sono troppi i laureati, sono troppe le occasioni perse…
In realta’ in Italia il numero di laureati e’ inferiore alla media OCSE (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-12/ocse-italia-penultima-laureati-063700.shtml?uuid=Ab54DCcG&refresh_ce=1). Al massimo puoi dirmi che gli Italiani si laureano nei campi “sbagliati” rispetto a quelli dove vi sarebbe richiesta
Traoré è finito a Treviso. Appiah è anche più forte. Per me poteva tranquillamente ambire ad un celtica, certo si sarebbe, giustamente, fatto tanta panchina perché deve ancora crescere visto che anche in Eccellenza non era titolare fisso. Ora va in una seconda squadra inglese. Molti italici sono tornati a casa dopo 1 anno all’estero.
Se avesse provato a fare un percorso stile Venditti o Campagnaro non credo avrebbe poi perso più di tanto.
Comunque il post sulla sua pag. Facebook non c’è più, ed è già da un mese ai Warriors.
Lui l’offerta dalle Celtiche non l’aveva ricevuta, pero’, mentre da Worchester si.
Sicuro al 100%?
vedi articolo su OnRugby di qualche tempo fa, con dichiarazioni del protagonista
Sì, lo ha dichiarato il giocatore. Ha detto che c’era stato un contatto verbale con le Zebre tempo addietro, poi non se ne è più fatto di niente. La proposta di Worchester è arrivata abbastanza presto. Le celtiche qui da noi fanno il mercato un pochino più tardi, quando ormai lui aveva detto di sì agli inglesi.
Allora contatto c’è stato : chi non lo ha portato avanti?
Le Zebre o Appiah?
Appiah ha riferito di esser stato contattato da Ongaro quando questi era ancora DS delle Zebre poi non ha più sentito nessuno. Dopo è stato contattato dal Benetton ma nel frattempo si erano già fatti avanti gli inglesi. Fine del discorso
Le Zebre dopo l’addio a Ongaro hanno lasciato cadere il discorso.
Per me un altro anno a Mogliano non gli faceva male, magari con puntate da permit con possibilità di avere spazio in un anno molto ricco per i giocatori in nazionale. E poi l’anno prossimo il salto in Celtic avendo basi più solide.
Spero per lui che ai Warriors trovi il meglio e che tra 1-2 anni abbiamo un grande pilone per la nazionale.
se non ricordo male, i piloti della AM dopo una formazione ,che al tempo costava circa 1 miliardo di lirette ,dopo pochi anni facevano marameo alle FFAA e si trovavano un impiego super retribuito nell’aviazione civile.
con i tempi italici, i vertici AM se ne sono accorti quindi, dopo la formazione, hanno imposto una ferma minimo di 10 anni( se non ricordo male).
non mi sembra che nessuno abbia gridato allo scandalo.
E giustamente hanno fatto!
Gino, con la tue esperienza non dovresti dare per scontato nulla, soprattutto in Italy
Allora come mai questo ragazzo non si è fatto consigliare dal procuratore.
Visto che ha il procuratore..
E che lo stesso non gli insegna che le regole si rispettano.
Certo che ha tolto il post xche quello che ha scritto lo portera dritto all ufficio inchieste e ben gli sta.
Stiamo dalla parte dei ragazzi ma non quando sono scorretti non rispettano le regole e sputano pure sul piatto dove mangiano.
Poi un giocatore se ha un contratto con un club non si può allenare con un altro.
X cui se non è autorizzato ad andare all estero e li si allena è passibile di squalifica.
Comunque complimenti al procuratore e ai correttissimi inglesi
Il ragazzo ha fatto la cosa giusta: avendo ricevuto un’offerta da Worchester e non da Zebre o Benetton, e’ andato apertamente a discuterne con la FIR, che ha acconsentito al passaggio.
Quello che mi sembra abbia causato lo scontento del giocatore e’ che la FIR, al momento di concedere il nulla osta, ha chieso parecchi soldi, cosa che NON aveva menzionato quando il ragazzo e’ andato a parlare con loro e che il giocatore reputa sproporzionati rispetto al suo valore e al suo stipendio.
Se la FIR fose stata chiara fin dal primo momento (“si, ma la clausola rescissoria e’ di XXX euro”) sicuramente non ci sarebbero stati questi problemi.
Hulla, scusa ma questo è il film che immagini tu sulla base di un post del ragazzo. Resta il fatto che in anni di accademia non sembra avere imparato non dico l’educazione ma almeno l’abc non di un professionista, ma di un normale tesserato. Non è il primo caso, ed evidentemente neanche da quel punto di vista la “formazione” fa una gran figura.
quoto……… un altro montantosi troppo mi sa……….
a volte la miglior figura è stare zitti
Esatto, questo e’ il film che immagino io sulla base di quello che e’ stato reso pubblico finora, tra dichiarazioni (di diversi mesi fa) e questo post.
L’educazione di chiedere alla FIR il “permesso” di andare all’estero pero’ l’ha avuta, a quanto pare.
Io che sono un normale tesserato non ho chiesto “permesso” preventivo prima di andare a giocare all’estero, solo il normale nulla osta.
Il ragazzo ha ricevuto l’offerta da Treviso e te lo posso assicurare.
Ma ci sono dei procuratori così intelligenti che pensano, che all’estero i ragazzi crescono più velocemente.
Ma perchè la FIR non iserisce di nuovo la categoria under 20 con le regole dei seniores, dove i ragazzi restano in Italia, finiscono gli studi e al termine della formazione o sono pronti per “l’alto livello” o saranno pronti per l’Ecellenza o serie Ao B ecc.
Con le regole attuali dove un ragazzo che esce dalla U.18 non è pronto a giocare con i senior, soprattutto negli avanti, stiamo perdendo un sacco di ragazzi e il nostro movimento invece ha bisogno di non perdere nessuno!!
Ecco, che è arrivato chi se ne intende di tramini e trappole.
Regole assurde se pensiamo che si sta parlando di ragazzi U18 e U19 che devono fare esperienza e devono comunque ancora avere una crescita sia mentale che di gioco. Non stiamo parlando di aggregare un giocatore ad un’altra nazionale ma di fargli fare una esperienza di un certo livello al di fuori dell’italia!! Non si sta perdendo nessun investimento fatto anzi si aiuta un giocatore ITALIANO giovane a crescere che poi tra un paio di anni servirà in nazionale e ti arriva bello formano!!
Io, Union polinesiana, ho investito, direttamente o indirettamente, nella formazione di Samuela Vunisa, e tu, Gavazzi, me lo porti via cosi’, gratuitamente, vantandoti anche della cosa???
Hullalla non sarà mica colpa della FIR se la Unione Polinesiana non si protegge in qualche modo!
Poi secondo quanto ha detto kat a proposito di Samoa forse forse non conviene affatto!
E’ solo che questo sistema consente ai ricchi di rubare “facilmente” ai poveri.
E ognuno si prende tutti i vantaggi che puo’, a dispetto dell’etica, perche’ i regolamenti (anche non etici) vanno a prendere il posto delle regole dell’etica.
Puoi sempre farti dare i 20mila euro di formazione.
Mica male!!!!
Speriamo che le regole valgano per tutti, vedi Steyn
Il titolo dell’articolo dice
Quasi tutto.
Però se uno firma,firma.
Non si può pretendere che l’università del Sannio sia uguale al Mit( e mi scuso col sannio) però anche quelli del Sannio vanno pagati!
Appiah non è sotto il vincolo delle accademie FIR, è libero di andare all’estero.. MA c’è una legge della World Rugby per tutte le federazioni..
Questa norma prevede che se un club vuole un giocatore formato dal sistema accademico di un’altra federazione esso debba corrispondere un indennizzo di sterline 5000 per ogni anno di formazione dell’atleta, quindi il Worcester se vuole Appiah dovrebbe pagare alla fir 25000 sterline (2 anni di accademia zonale + 1 anno di nazionale + 2 anni di regime)
Informarsi prima sarebbe cosa buona e giusta!
da leggere al seguente link tutta la legge 4.7
http://www.worldrugby.org/wr-resources/WorldRugbyDIR/Handbook/English/index.html#/76/
Interessante…é che trovo un po’ pretestuoso il conto degli anni, cinque addirittura…quelli effettivi di accademia sono tre o sbaglio?
Se vi mettessero davanti un foglio a 17 anni con la prospettiva di poter giocare ad alti livelli e vi dicessero:” o firmi qui o fai ciao ciao alla nazionale!” voi cosa fareste???
Adesso abbiamo imparato che la risposta giusta e’ quella di mandarlo all’estero a 17 anni.
Non è la risposta giusta non dico questo! Però nemmeno pretendere che un giocatore giovane sia vincolato a restare in Italia invece di poter fare altre esperienze di livello più alto al di fuori!! Io penso che se anche Worcester sia una squadra di seconda fascia inglese è sempre un’aggiunta alla formazione del ragazzo!!
Io se avessi un fioglio non lo manderei mai in u’accademia in Italia e questi episodi non fanno che rafforzare la mia convinzione.
Vediamo quanti rischiano a loro spese.
Appiah e la sua famiglia hanno messo le sue caratteristiche fisiche.
La FIR ha messo quel Know How che ha per preparare il ragazzo ad essere un buon pilone e se va in Inghilterra si può o é un peccato dare un po’ di merito alla FIR e alla scuola,diciamo così,italiana di prime linee ?
Col rischio che poi Appiah venga scippato.
Poteva fare come Pasquali,ma ciò costa !
Appiah ci ha messo ben piu’ delle sue caratteristiche fisiche: ci ha messo il grosso rischio di avere una formazione personale e professionale “rovinata” dal rugby nel caso si infortunasse gravemente e non potesse mai diventare un rugbysta professionista per lo meno di seconda fascia internazionale (quella che permette di poter campare decentemente a fine carriera).
I ragazzi che vanno in accademia hanno grossi problemi a finire le scuole con voti alti, perche’ passano molto tempo ad allenarsi lontani da casa, col rischio di non aver successo nel rugby e di non avere avuto la possibilita’ di completare per bene un percorso di studi. Non e’ un rischio da poco.
Hullalla questa e demagogia : non è il solo e non nel solo rugby.
Mammamia che discorsi.
Lasciamo perdere che è meglio ha ragione mal sul film 😉
Vabbeh, tutta demagogia… pero’ se avessi un figlio non gli consiglierei mai di entrare in Accademia….
Ok, d’accordo, pero’ allora come diavolo e’ possibile che gente come Contepomi, Jannie Du Plessis o Jamie Roberts si siano tutti laureati in medicina? Quanto li allenano sti ragazzi, dalle 3 di pomeriggio alle 11 di sera tutti i giorni?
Lo mando a giocare a calcio.
😀 😀
Ma scusate !
Come la preparazione che può dare una squadra inglese tipo il Worcester sia uguale a quella di una accademia!
Fisicamente forse sì, ma come skill e caratterialmente parlando assolutamente no!
La federazione dovrebbe pagare il Worcester e non il contrario!!
Al massimo potrebbe vincolarlo a giocare con la nazionale italiana..
Mah ….. Una analisi di una profondità spaventosa!
Ma di tanto in tanto riesci a risalire ? 🙂
ahahaha!
ma chi ti credi di essere ?!
..
Quello che sono !
esatto!!
Il problema potrebbe essere che molti ragazzi viste le esperienze trascorse potrebbero rifiutare direttamente l ingresso in accademia per ambire all estero, non a caso in Italia stanno nascendo parecchie franchigie zonali u18 che fanno concorrenza diretta alle accademie, se questi esperimenti andassero a buon fine accedendo direttamente al campionato elite, diventerebbe sempre più difficile giustificare i costi delle accademie.
Ovvio poi che non c’è una corrispondenza tra formazione di alto livello italiana e sbocchi futuri pro, c’è sempre margine di miglioramento ma le tanto attese riforme tardano ad arrivare
se un giovane va all’estero tutti giustamente addosso all’ Accademia che è inutile perchè non trattiene i talenti se pretende che rimanga non va bene,per me è una pretesa corretta( anche se come detto nell’articolo tre anni è un po troppo secondo me ),il vero problema è offrire un’alternativa adeguata o quantomeno appetibile,certo che capisco che una squadra in Premiership sia una sirena a cui è difficile resistere
Il nocciolo della questione si riduce a che titolo la FIR pretenda di avere voce in capitolo sul ragazzo. A livello di investimento, ci sta che voglia controllarne gli spostamenti, ma, dall’altra parte, è vero che una norma del tipo vada contro i regolamenti comunitari sulla libera circolazione dei lavoratori.
Tutto si risolverebbe se la FIR fosse ancora detentrice del cartellino di Appiah: il ragazzo firma un vincolo quinquennale (che comprenda anche gli anni successivi all’accademia) e la FIR lo gira in prestito gratuito alle varie squadre interessate (tipo il Mogliano) che pagano il giocatore. In tal modo la FIR non ha costi aggiuntivi perché il ragazzo viene stipendiato direttamente dalle squadre, ma, essendo titolare del cartellino, ha voce in capitolo per trattare con i club stranieri interessati.
Se la FIR volesse diventare titolare del cartellino (e prestare il giocatore di volta in volta alla squadra di Eccellenza o Pro12 o anche estera che vuole) dovrebbe anche impegnarsi dal punto di vista retributivo, cosa che sarebbe ottima, ma al momento non c’e’.
Il problema e’ che non tutti quelli che escono dalle Accademie vanno a finire in societa’ che li pagano, e cosi’ la FIR dovrebbe garantire dei pagamenti anche per loro.
Si può sempre inserire un diritto di recesso unilaterale per la FIR o una clausola risolutiva nel caso i giocatori non trovino squadra.
Fantastico contratoo!
“Sei vincolato a noi per cinque anni, ma solo se hai successo e ci fai guadagnare. Se invece non hai successo, noi possiamo unilateralmente scaricarti senza scucire un centesimo.”
Interessantissima proposta, direi!
Non mi sembra diverso da com’è ora.
Tutti quelli interessanti che escono dall’accademia di Parma, finiscono a Calvisano che dopo un anno o due li vende alle Zebre!!
Da un punto di vista teorico, almeno per il sottoscritto, si potrebbe parlare di “scippo” solo nel caso in cui, per le regole sull’ eleggibilità, il giocatore potesse venire “cappato” da un’altra federazione… ma la Fir, se Worchester ci consegnasse un bel pilone rifinito ad alto livello e pronto per la nazionale, ne avrebbe solo guadagnato, altro che indennizzo!
Da un punto di vista pratico, so che per evitare tutto ciò”basterebbe” riscrivere in senso restrittivo le regole sull’ eleggibilità, quindi lascio perdere, che gli interessi a livello mondiale sono troppi…piuttosto che si faccia ogni tanto un tot di convocazioni strategiche di 17enni promettenti nella emergenti per capparli, così non ci sono più pericoli di questo genere…sempre che sia quella la preoccupazione!
Perché, in ogni caso, rimane piuttosto la sensazione che si voglia tutelare più che altro l’autoreferenzialità del percorso accademico per giustificare la sua esistenza: se si concedono “divagazioni” fruttuose ai ragazzi (professionismo serio in un club estero e convocazione in nazionale poi) chi invece “ha il chiaro percorso in testa” potrebbe farsi venire dei dubbi…
Questa volta non me la sento di dare addosso alla federazione , le regole sono chiare da un po’ , potranno essere sbagliate o magari non adeguate , ma erano note . Auguro al ragazzo che la cosa si risolva nel modo migliore per lui , però non venga a fare quello che cade dal pero perché non è così
quoto…. non poteva NON sapere….
La regola dei tre anni è presente nell’accordo che il giocatore firma e che, di fatto, gli impedisce un trasferimento fuori da confini. Su questo Appiah non può dire nulla.
Se questo, poi, sia utile o meno alla carriera del giocatore non è dato saperlo. Lo potrebbero inserire in una delle rose delle due franchigie. Parteciperebbe ad un campionato di un livello superiore all’eccellenza e mettersi comunque in luce.
Diciamo che gli esempi di Pasquali e Brugnara insegnano che, con qualche sacrificio in più, si possono evitare obblighi con la FIR.
CHI VUOLE ANDARE ALL’ESTERO è GIUSTO CHE ABBIA LA POSSIBILITà DI ANDARSENE !!
se uno vuole fare un esperienza (difficile , per giunta…..mica si parla di “ECCELLENZA”………….) ha tutto il mio supporto……i nostri migliori fuoriclasse sono definitvamente esplosi all estero….. mica nella gestione rafazzonata e amatoriale della FIR e compagnia bella…………
Ma Francesco jekill o hide ? 🙂 🙂
tipo Biagi, chistolini….
non mi sembra che CHISTOLINI possa essere paragonato minimamente a CASTROGIOVANNI, LO CICERO, PERUGINI , PARISSE , MASI che si sono formati DEFINITVAMENTE all estero…..
France’ era per dimostrarti che per certi giocatori funziona meglion stare in Italia. aggiungici McLean, DeM, barbieri.
quindi “i nostri migliori fuoriclasse sono esplosi all’estero” non ha molto senso. perche’ i fuoriclasse esplodono ovunque, e perche’ non Appiah non sappiamo se lo sia.
o forse sanno che in italia vige il dolce far…………
ghira zanni..
possiamo continuare..
i fuoruclasse sono fuoriclasse..
Appiah deve dimostrarlo, castro alla sua eta’ era ai mondiali in giappone..
Zanni all’esordio in nazionale mi sembra giocasse ancora a udine oppure al primo mese di calvisano..
M asopratutto quanto firmi firmi e quindi o ti attieni a quanto firmato eppure pagando ti porti a casa una bella enciclopedia.. Non capisco lo sfogo del ragazzo pur non condividendo regole modi programmi ecc della fir..
Masi si sarebbe formato “DEFINITIVAMENTE” all’estero?!?!?!
Ma parliamo della stessa cosa o di altro? Perchè mi pare che stiamo parlando di due cose differenti
I piloti, professori universitari, etc etc etc son un’altro reparto formati dallo stato
La fir non è statale, non è commissariata dal governo i soldi della fir son privati (nella quasi totalità) per cui non mischiamo capre e cavoli
Inoltre io vorrei proprio sapere quale “formazione” i virgulti ricevono dato che non mi pare sia all’altezza e i giocatori che escono, pure quelli bravi tipo Lazzaroni, faticano ad imporsi subito
Se esistono delle regole internazionali come si legge sopra in un’altro link bene che paghi wrocester
Inoltre gino non ho detto mai che le polinesiane non fanno formazione, ma che pescano a piene mani dalla formazione altrui, molti son cittadini NZ e australiani, c’è differenza
Inoltre se proproo vogliamo essere pignoli io ho mia cugina che si è laureata a Monaco di baviera e una mia amica che ha fatto la stessa laurea ma in Italia, stesso anno di Laurea e lavorano nella ricerca… Una vive a NY e l’altra fa la fame in un’altro ospedale italiano, indovinate chi vive dove sempre per questo discorso del “ti precetto per un tot di anni”
Guarda kat tu non hai detto… Ma hai detto che prendono a piene mani..io invece ho detto che visto che prendono a piene mani forse non è conveniente fare del protezionismo
Sulla laurea non ci ho capito niente e mi importa relativamente.
Ognuno a suo rischio e pericolo oppure a suo vantaggio può fare e andate dove vuole
Ma questo non c’entra niente con il tema.
Questo dovrebbe essere un sito di rugby ed immancabilmente si finisce a parlare di tutto tranne che del tema
Definitivamente me ne vado.
Penso sinceramente che il punto che fa scaturire la questione sia che i giocatori a 20 anni, non sono ancora del tutto formati. Appiah, come altri, deve ancora crescere. Per crescere ha bisogno di giocare ed allenarsi ad alto livello.
Ecco, giustamente la federazione vuole avere un ritorno dall’investimento fatto sul giocatore. E il ritorno è quello di giocare per la nazionale perché quello è il luogo dove la FIR genera le entrate.
Fin qui, non penso ci sia molto da ridire, giusto? O sbaglio nel mio ragionamento.
La FIR ha dei diritti sul giocatore, e il nulla osta per giocare all’estero ha, a quanto pare, un suo prezzo. Un prezzo che si potrebbe dire sia un “cara squadra estera, se volevi un giocatore gratis te lo formavi nelle tue giovanili, ma siccome lo abbiamo formato noi e ci è costato dei soldi, te lo diamo solo ad un certo prezzo”. La domanda è: è sensata questa richiesta di soldi della FIR? Sensata nel senso: serve a recuperare gli investimenti fatti sul ragazzo?
E qui non lo so. Penso se ne possa discutere. Se è vero che all’estero il ragazzo può crescere più che in Italia (e io penso sia così, visto che anche in una celtica Appiah avrebbe fatto molta tribuna, mentre in Premiership giocherà comunque molto nel campionato delle riserve, cosa che dovrebbe velocizzare la crescita del ragazzo, o almeno penso), se è vero questo, allora il vincolo per i giocatori non sembra molto utile. Non dare il nulla osta sarebbe sensato se tra due possibilità uguali Appiah decidesse di andare all’estero. Ma in Italia una offerta come quella di Premiership o Top14 non viene offerta. Basta guardare la profondità degli staff. (http://www.warriors.co.uk/rugby/players/coaching-staff.php)
Quindi, io mi sono fatto l’opinione che l’alto livello estero è una grande opportunità di crescita per un giocatore.
Deve la FIR avere paura che un Italiano forte venga equiparato per una nazionale estera? Per adesso non mi pare sia mai successo. Pasquali potrebbe essere il primo, ma non ne sarei per niente sicuro. Con la profondità che Inghilterra, Francia, Irlanda e Galles hanno i rischi sono minimi.
Secondo il mio ragionamento questo contratto sui diritti degli accademici ha un senso limitato. Conta se uno vuole andare via verso un club piccolo, o verso la Romania o gli Stati Uniti o cose così. Ha secondo me un suo senso. Ma la “tassa” di cessione non dovrebbe essere alta. Una volta concesso il nulla osta una tassa troppo alta potrebbe essere un deterrente per un club di qualità che pensa di pescare un talento italiano giovane.
Resta anche il fatto che il contratto al momento è così come è e che Appiah l’ha firmato e sia lui che Worchester a regola sapevano dall’inizio cosa comportava la richiesta di giocare all’estero.
https://www.youtube.com/watch?v=QoF63bm5DnI
intanto sapere che a uno così (SENILOLI), seppur si sia macchiato di una grave colpa su una meta praticamente fatta, è stato preferito Lucchese………….
mi fa piangere
Mettiti d’accordo con te stesso.
Perchè se vuoi ti cerco le scritte in maiuscolo dove affermavi che era uno scandalo prendere un signor nessuno (Seninoli appunto) quando c’erano fior fior di italiani scalpitanti che avrebbero fatto certamente meglio.
Ma ormai siamo abituati delle tue cazz… ops scusa, sparate, però abbi almeno la furbizia di mettere i video delle persone giuste.
Quello con il nr. 9 nella partita che hai linkato è Matawalu e non Seninoli.
Che figura…:) 🙂 🙂
Me ne sono accordo dopo il primo passaggio. Ho detto: toh ha fatto un passaggio giusto, poi ne ho visto un altro di giusto e ho detto: e no, questo non può essere lui…
interessante il punto di @thetruth. magari andrebbe controllato dalla redazione per capire di che si parla.
avevo sorvolato quel commento… importante sapere se thetruth ha ragione… 25.000 sterline sono un botto di soldi
Ho cercato di aprire il link messo in quel commento, ma non ci riesco…sarei interessato a capire se e come, nel calcolo delle 5000 sterline all’anno, le regole dicono di conteggiare anche gli anni di “vincolo” successivi, oltre a quelli di effettiva permanenza in una struttura di formazione accademica (a proposito: ci sarà anche una definizione chiara di cosa sia? Ogni nazione ha il suo sistema formativo)
Perché tra 25.000 sterline e 15.000 ( 5000 x 3 anni effettivi) un po’ di differenza ci passa…
Uno investe tanto su un @San Isidro, e quello prende e se ne va in vacanza… Mah!
Hai ragione Sergio, e non é nemmeno un centro placcatore atto a difendere il proprio mediano di apertura (galeone non ti arrabbiare).
Partiamo da un principio sacrosanto….la formazione costa e deve avere un ritorno per chi la sostiene (poi uno può decidere di formarsi liberamente dove vuole)Ho proprio l’esempio recente di un figlio di un mio amico ,laureato in Italia assunto da una multinazionale che gli fa fare un master alternato al lavoro di un anno, ha dovuto firmare un contratto che a un determinato compenso doveva lavorare per 2 anni per l’azienda, in alternativa pagare una liberatoria di 60.000 euro.
domanda infingarda
le celtiche italiane che prendono giocatori giovani formatisi in accademia pagano alla FIR la “formazione”?
il resto è un’interessante scambio di opinioni e punti di vista soggettivi
e poi da non dimenticare il ruolo dei procuratori
Non lo so però in teoria no, perchè a beneficiare della formazione è un soggetto appartenente alla Federazione Italiana Rugby.Ricordo un manager di rugby che va per la maggiore , che quando doveva pagare un indennizzo di formazione alle società di provenienza gli veniva un prurito,salvo poi essere in prima linea ad accusare il sistema Italia (Società e Federazione)di non essere in grado di fare formazione, e salvo poi dire che i giocatori quei pochi con potenziale è meglio andarseli a prendere ….costa meno che formarne molti per poi ricavarne pochissimi adatti all’alto livello.
stai parlando di Munari?
E di chi altro, sennò.
Tony è notoriamente un non estimatore del Napoleoncino…
la f.i.r. ha ragione, quanto i ragazzetti di 16/17 anni vengono scelti x le
(*) sanno benissimo le regole dei diritti e doveri, quindi si discute del nulla.
Quanto costano i ragazzi che x 4 anni vivono in (*) alle spalle della f.i.r.?
Ritengo giusto che la f.i.r. chiede il conto delle spese se non rispetti le regole.
“Vivono alla spalle della fir”? Sarebbe interessante avere anche il punto di vista di una famiglia di un accademico sull’argomento…
ultimamente scrivo poco, ma seguo attentamente il sito, calma e gesso, una cosa è opporre una sorta di “opzione” sul giocatore, del tipo “se vuoi far qualcosa ce lo chiedi visto che il sistema rugby/italia ha investito su di te e ci garantisci di non venderti alla perfida albione o a chi per essa”, una cosa è comportarsi come una società privata quando si è una federazione, hai voluto creare dei pro alla faccia dei club, bene, ma non puoi poi pretendere di comportarti da “privato”, altrimenti qualsiasi altra fed potrebbe chiederti i soldi per i giocatori che hanno indossato la maglia della propria nazionale dalla U18 in su.
se date le accademie a zebre e benetton, queste possono avere il diritto di chiedere i dindi, ma una fed, che campa alle spalle del movimento (questa non è e non vuole essere un’affermazione polemica, ma un dato di fatto, le fed esistono e lavorano perché esiste un movimento sotto e il movimento ha bisogno di una fed per gestirsi e regolamentarsi, oltre che per esaltare il proprio lavoro), no, è assolutamente inaccettabile
Ma infatti…la federazione potrebbe strillare e chiedere indennizzi se equiparassero un “asteriscato”.
Anche se poi, al caso pratico, se succedesse sarebbe da polli: un giovane promettente esce dall’accademia, chiede la “grazia” del nullaosta per andare a perfezionarsi all”estero ( che magari non gli danno perché ha fatto l’antipatico,il bastiancontrario, é uscito con la cugina dell’allenatore, mangiava salmone, gli puzzava l’alito, russava in ritiro…).
Va all’estero. diventa un crack ed è titolare in premiership o in top14… ed in tre anni non trovi il tempo ed il modo di “capparlo”??
Si è vero…potrebbe rifiutare le convocazioni in azzurro, ma tanto per incominciare l’ indennizzo é solo un deterrente al non farli andare all’estero…bloccarli legalmente in Italia per non correre il rischio di equiparazione non si può e poi la possibilità di un prospetto giovane e valido che rifiuta la convocazione perché gioca all’estero ci sarebbe comunque, anche per chi dalle (*) non è passato / voluto passare…
#adgfacceuntweet
Faccio un po’ di retorica.
Tu 17enne firmi qualcosa….
17ennne?????
Non trovo corretto che chi firma per te minorenne debba influenzare cosa vuoi fare nella tua maggiore età.
Non trovo corretto che addirittura a 15 anni ti fanno fare 3 allenamenti con la tua squadra e 2 con i cdf, più 1 partita il fine settimana.
Non trovo corretto che chi ti toglie tempo allo studio poi non ti dia lavoro a 18 anni, dovrebbero loro pagarti un indennizzo se poi per scrivere in 140 caratteri metti c’è a posto di cioè non valutando che risparmi un solo stupido carattere.
Smettiamola di cercare di fare campioni prima di fare uomini. Questo mi è sembrato il messaggio di un ragazzo che cerca un appoggio pur consapevole che legalmente la FIR non è in torto.
Sermone finito
Letto, approvato e sottoscritto.
sottoscritto,letto e approvato.
#chiudere (*)
Un po di precisazioni se volete.
Gli accademici non vanno bene a scuola.
Inesatto vanno in scuola pubblica e hanno una media del 7 generalmente.
In un accademia che conosco bene il 30% ha una media del 7,60 con puntre dell 8 e del 9 di media.
I ragazzi vanno all estero non in premier ma in accademia. Benissimo a 17 anni non firmi e ci provi.
Oppure salti parma vai in eccellenza e poi all estero.
Ma se firmi con un club un biennale o triennale non vai uguale.
Dici allora firmo per un anno……..ma allora il club xche dovrebbe investire su un 18enne che dopo un anno va via.
Ma sapete xche va all estero: 1 xche il procuratore ci guadagna di piu.
2 xche in inghilterra le accademie cominciano a 18 anni e cosi noi che anticipiamo li prepariamo gratis x loro.
Chi firma a 17 firma contestualmente ad un genitore.
Ma le regole sono le regole.
Poi in acc a parma i ragazzi hanno un rimborso e l anno dopo se bravi un contratto con un min o un max nel club. Se non sono bravi vanno in a e comtinuano a studiare non avendo perso nulla.
Cosi è lo sport.
I castro masi bergamasco etc sono andati all estero dopo i 23 o 23 come i ragazzi col vincolo ma si sono formati in italia e gia giocavano x la naz maggiore
Un po di precisazioni se volete.
Gli accademici non vanno bene a scuola.
Inesatto vanno in scuola pubblica e hanno una media del 7 generalmente.
In un accademia che conosco bene il 30% ha una media del 7,60 con puntre dell 8 e del 9 di media.
I ragazzi vanno all estero non in premier ma in accademia. Benissimo a 17 anni non firmi e ci provi.
Oppure salti parma vai in eccellenza e poi all estero.
Ma se firmi con un club un biennale o triennale non vai uguale.
Dici allora firmo per un anno……..ma allora il club xche dovrebbe investire su un 18enne che dopo un anno va via.
Ma sapete xche va all estero: 1 xche il procuratore ci guadagna di piu.
2 xche in inghilterra le accademie cominciano a 18 anni e cosi noi che anticipiamo li prepariamo gratis x loro.
Chi firma a 17 firma contestualmente ad un genitore.
Ma le regole sono le regole.
Poi in acc a parma i ragazzi hanno un rimborso e l anno dopo se bravi un contratto con un min o un max nel club. Se non sono bravi vanno in a e comtinuano a studiare non avendo perso nulla.
Cosi è lo sport.
I castro masi bergamasco etc sono andati all estero dopo i 23 o 23 come i ragazzi col vincolo ma si sono formati in italia e gia giocavano x la naz maggiore……