Mondiali Under 20: Australia e Inghilterra non steccano

Prima cosa e forse la più importante, almeno visti da qua i mondiali sono partiti alla grande. Squadre più che soddisfatte dei centri sportivi, grande simpatia e bella dimostrazione che nell’Italia dei paesi si sta da dio. Tifo nocetano per Samoa, tanto per capirci, o bambini che conoscono per nome gli AB che io invece so ‘na sega, e salutano con nonchalance quello strano water boy con un “ciao Tana”. Spettatori come non ne avevo ancora visto al Lanfranchi e Ajolfi che ha vuotato i frigo di qualsiasi cosa di commestibile. Partita migliore: la prima.
Argentina che non merita di perdere, ma perde e quindi niente da dire. Bel 10, superiori in fasi statiche, forti sui punti d’incontro, pericolosi. Bella squadra, non c’è che dire. Irlanda molto precisina, apertura che a parte un bellissimo calcio in apertura, non sfrutta mai e dico mai la evidente superiore caratura dei trequarti. Due centri forti, da aver voglia di andar dentro e dargli una palla decente per degli angoli di corsa che non siano preannunciati da una raccomandata. Squadra forte, ha patito troppo nelle fasi statiche, almeno per un tempo, e si sono mangiati due mete fatte: troppo.
Seconda partita, molto deluso dagli aussie. Bistecconi giganteschi, hanno uno strapotere fisico negli impatti e nelle fasi statiche, tanto che Samoa non salta, e becca arature e un giallo in chiusa. Ma se li tengono attaccati al culo, prendono una meta da pisquani, la parola difesa non esiste nel vocabolario dei piroghesi ma ne approfittano quasi mai. Dopo le mazolate iniziali Samoa (“Manu Samoa” gridato con l’accento arioso, è irresistibile) ci crede e se ne sbatte, voragini difensive ma addirittura porta via delle touche ai monumenti australiani e vince qualche mischia, e fa vedere che a 7, con questi non ce n’è per nessuno. Mi è piaciuto tanto il 7, per l’appunto: fisico da ragazzo sano ma per nulla imponente, inesauribile, con un passo e una finta da trequarti di lusso.
All Blacks imbarazzanti: non si accorgono nemmeno che ci sia una buona Scozia e giocano come fossero da soli, un altro sport. C’è da scegliere chi sia il più forte, io ho visto un 6 extraterrestre e un 11 da fuori del sistema solare, il 10 sembra un veterano e detta un ritmo pazzesco agli altri, che vanno anche più forte. La Scozia, mi ricordo che è partita bene ma poi non l’ho davvero più vista. Tana Umaga col cappellino, giuro che è uguale Pippo in versione rasta water boy.