Serie A: i Lyons beffano Colorno di un punto, la finale è con Recco

Premesso che al 5-0 ci credevo ma non a recuperare i 24 punti, fantascienza. E invece. Film della partita meno facile di domenica, le panchine azzeccano tutte e due il game plan ma Piacenza non ha pazienza, manca il cecchino (e si sente anche in attacco, la mancanza) e si mette quasi subito a giocare con poca testa andando dietro ai rossi che la giocano sempre, dovunque e comunque. Mischia Lyons dominante ma Colorno qualcosa ha rimediato, soprattutto su introduzione altrui, e Silva fa davvero una gran partita con Goegan che suda e soffre il buon Sctaibà. Le touche i Lyons qualcosa han rimediato, ma subiscono. Potrebbero subire una punizione terrificante dai trequarti, ma la palla dalla mediana esce con una lentezza sconfortante, e con grande sacrificio riescono quasi sempre a limitare i danni. A fine primo tempo, 17-3 con due mete fatte e pallino in mano, tutto quello che serve per il miracolo che non sembra poi così miracoloso. Sembra che il dio del rugby benedica Colorno, che va in meta subito avventurosamente al 41°, poi il contatore dei falli in mischia deve essersi improvvisamente riacceso e l’ineffabile Blessano caccia col giallo Goegan. La qualità della partita si squaglia, tempi morti a gogò, poi Castagnoli fa l’ennesima differenza, e in contrattacco volatone di 70 metri con Ceresini che schiaccia (e Blessano non caccia Subacchi per una clamorosa ostruzione: non è che se si fa meta lo stesso si va in cavalleria. Rincorsa conclusa ma Colorno cala, perde una touche sanguinosa con un Silva fino allora perfetto ma che non ne ha più, entra Sanfelici e ne perde un’altra. Giocatori stremati di gambe e di testa, un avanti, poi un intercetto, calci non difficili Cammi sbaglia il primo, e mette il secondo. Fuori per un punto, passano meritatamente i Lyons. Gran pubblico, caldo estivo, arbitraggio molto difficile ma meno che scarso: un placcaggio pericoloso su Castagnoli niente giallo, undici falli in mischia prima del giallo a Goegan, di Subacchi ho detto. Colorno ha pagato salato domenica scorsa il gap di attitudine per un girone più morbido, oggi ha giocato da Colorno nel bene e nel male, visto che era sede del manicomio per antonomasia: si usa anche il piede, alla mano nei tuoi cinque (anche arretrando, robi da mat mo da bò) normalmente ti ricoverano. Bella giornata, viva il rugby.