A chiederselo è Midi Olympique. Che rivela il compromesso proposto dalla FIR: 1,2 milioni al posto di 1,5
Tribune vuote e compromessi celtici: italiane “indesiderabili”?
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La gravità della questione non è data dalle tribune “vuote”, ma dai risultati che non arrivano. 3/4 vittorie in più cambierebbero molti punti di vista.
Forse allora è questione di educazione sportiva, diffido sempre dagli stadi pieni a secondo dei risultati.
Se hai una passione per una squadra la segui senza se e senza ma, sperando che i risultati prima o poi possano arrivare…
Contesto più una gestione malsana e contorta rispetto ad una squadra che perde
in linea di massima condivido la diffidenza per gli spalti pieni di “modaioli”, ma c’è un però almeno per me: io amo da sempre questo sport e lo seguo appena posso “live” indipendentemente dal livello, ma proprio perchè amo il rugby sono più stimolato a sacrificargli ore e chilometri nella prospettiva di assistere ad una “bella partita” che per me non vuol dire necessariamente debba essere fra fenomeni, ma per essere bella deve esserci equilibrio o quasi…macinare sacrifici per assistere ad un allenamento degli ospiti? ogni tanto lo si fa per vedere “quelli veri”, ma sinceramente preferisco una partita amatoriale sotto casa fra squadrette che “se la giocano”
Buongiorno Alberto,
Si e vero ma non ci libera da nostre precise responsabilita…..benche io sia di casa alla celtic e magari anche tu.
Ma come spettatori siamo tutti responsabili alla grandissima !
Cordialita
Il rugby è uno sport difficile da capire. Gli spettatori si “creano” anche con i risultati, ma non solo con i risultati. Perdi più l’andare allo stadio e diventata una passione “vintage”. Quindici giorni fa ero seduto a Calvisano a fianco della prima linea dell’Under 12 del Rugby Ospitaletto, nessuno di loro giocherà nè in serie “A” nè in serie “B”. Vedi il sistema per creare il ricambio e aumentare la consistenza dello zoccolo duro, è questo: raddoppiare i settori giovanili, anche con il solo scopo di propagandare.
Il marketing più antico, sicuro ed efficiente che ci sia.
Alberto,
Il marketing giovanile e imprescindibile e molto saggio, non nego questo, soprattutto nei campionati nazionali.
Ma qui parliamo di Celtic partite internaziinali chr sinceramente chi e appassionato va a vedere anche per vedere l altra squadra e i tanti campioni
Gustarsi un gesto atletico o semplucemente un maggior gioco alla mano o un “calciatore fatato”.
Pensare che questi non sono elementi importanti per attirare pubblico gia presente sui campi, insieme ovviamente a sostenere la squadra di casa, nell ordine di migliaia di appasionati mi sembra molto strano e deficitario.
Non si va in campo solo per tifare una squadra o vincere, ma si va a vedere una partita internaxionale cosa che molto recente nel nostro paese.
Se disputassero Irlanda Galles piuttosto che Inghilterra Scozia a Parma con ingresso esclusivo a spettatori con passaporti italiani, lo prendiamo un trenino o una bicicletta ?
Dare troppo rilevanza ai riisultati in campo (che certo aiutano) a mio parere e ingiusto o fuorviante.
Se poi alle partite vogliamo portarci dietro qualcuno asciutto di rugby, magari u18 potenzialmente anche un giocatore futuro, facciamo solo una cosa positiva!
Cordialità
Buongiorno,
Purtroppo e verissimo forte responsabilita l abbiamo noi appassionati.
Troppo tropo pochi.
Forse pensavamo di vincere subito ?
E inutile dare colpe a dirigenza, marketing, stadi, tv, ecc..
Il rugby si vive soprattutto in campo e sugli spalti a due passi.
E inutile anche dare la colpa ad una singola citta (Parma), per vedere campionissimi e squadre prestigiose si fanno km con piacere.
Poi la staccionata di Parma e fantastica a due passi vedere O’ Driscoll e i tantissimi altri a seguire e uno spettacolo
Ma anche soffrire con la squadra italiana che si impegna al massimo….
Sveglia…togliersi le pantofole e mettere la tv in garage !!
Gran peccato…
Cordialità
La staccionata sarà bellissima, cara alla tradizione parmigiana di far flanella e chiacchiera dai funerali ai comizi, ma del tutto inaccettabile con 1000 persone sulla gradinata, molte delle quali bambini in gruppo. Ci sono regole precise che nessuno fa rispettare, ma sarebbe bene rinunciare alle vecchie e care abitudini per un minimo senso di responsabilità. Per la passione transennuale ci sono tutte le altre partite ignobili (nel senso della mancanza di nobiltà) che tocca vedere con i piedi nella palta. Non dico una tribuna dell’Ikea per il sintetico, ma magari due camion di ghiaia… Ah, già, non si chiama più Centro Sportivo Polivalente Comunale “E.Ceresini” ma Cittadella del Rugby. Che culo questi parmigiani, eh.
Buongiorno malpensante.
Campo Sergio Lanfranchi, mitico!
E tutto il resto Cittadella.
Ho preso ad esempio la staccionata per dire che puoi vedere molto da vicino campioni internazionali.
Non ho detto che e giusto che ci sia e che sia perfetta e non pericolosa.
Cordialità
Tra i tanti difetti immaginari dei parmigiani, quelli veri sono di più.
Io non sono di Parma e non vivo a Parma.
Nonostante cio ho un milione di difetti.
🙂
Tribune vuote mi pare ingeneroso: quest’anno sono andato diverse volte a vedere le Zebre a Parma e lo stadio era sempre abbastanza pieno (diciamo al 70%), con punte più alte per esempio nel derby con Treviso o con gli Scarlets. Se consideriamo che si tratta di una squadra ultima in classifica che purtroppo ha vinto raramente e spesso ha perso in modo pesante, mi pare un buon risultato. Quindi direi che il problema non è il pubblico e lo stesso mi sembra si possa dire di Monigo, almeno a giudicare dalle immagini in tv.
Al 70%, sei proprio proprio sicuro? No perché dalla Tv non sembra proprio, a parte alcune partite (ma è l’eccezione). Poi anche io quando sono andato a Parma ho notato che molti stanno attorno al campo ma il numero generale era comunque bassino.
Tribune 2500 culi sedibili (mai viste la grande esaurita, farbbe 1500), pascolo variabile ma almeno 500, ferrivecchi Flaminio 0, villa con gradini, da 100 a 300 se ci sono molti ragazzini (terrebbe 1000). 2500/3000, a volte meno, molto raramente di più. Alla fine sono numeri da Zaffanella quando andava bene, con la differenza che però buona parte del pubblico arriva dagli eventi collaterali di giovanili e nani. Pubblico adulto e pagante, 50% di fuori e 50% parmense (cosa diversa da parmigiano). Va apprezzato il lavoro fatto quest’anno sul Nord Ovest. L’anno di Gajan, i numeri li davano come al lotto: non c’era rischio di addormentarsi a contare gli spettatori. Soluzione del mistero: c’era una baracconata di abbonamenti “sponsor” e omaggio che si sono mai visti allo stadio.
condivido appieno l’analisi spettatori (paganti e non) fatta da @mal
a mia modesta opinione si è notato un incremento di pubblico anche rispetto all’anno passato (dove si è vinto di più) e non solo rispetto alle desolanti praterie dell’anno uno.
Di sicuro il pubblico delle Zebre è molto “temporale”. Se si giocasse di più in settembre – novembre e marzo – maggio, lasciando un finestrone internazionale in dicembre – febbraio, ci sarebbe molto più pubblico sugli spalti. Poi sto “spezzatino” del calendario PRO12 proprio non lo digerisco: possibile che in tutta primavera a Parma si siano visti solo Scarlets e Connacht?
infatti..a me dalla tv sembrava piu un 63,7 %..ma si sa la tv allarga..
L’unovirgolatrentatrè notoriamente non conta.
Stadi pieni a prescindere non ci sono da nessuna parte. Curve piene sì, e mi sembra più saggio diffidare di quelle.
Vado controcorrente rispetto ai precedenti post:
Come precedente detto da Michelangelo-m, non si possono pretendere i pienoni, se non si ottengono risultati.
Questi come si ottengono?
Con lungimiranza, con un’avveduta e coerente politica rugbistica (marketing, stadi, tv, stage in altre nazioni per giovani, gemellaggi ecc.), questo può farlo solo la dirigenza Fir, in quest’ultime cose mi pare siamo un po’ debolucci (dovuto anche all’anno scorso della continuazione del Pro 12, ma la Fir cosa aveva fatto? aveva un piano B?
Mi pare ci sia anche clientelismo, vedasi assegnazione accademie, ammodernamento stadi….
Difficile che un appassionato (dico appassionato, non tifoso; il tifoso ci va anche se ne prende 80) vada allo stadio per vedere la propria squadra che becca sicuramente 50 punti.
Un movimento in salute avrà una dirigenza in salute. I club di calcio di Premier League sono stati i primi ad accorgersi delle potenzialità del mercato asiatico e da soli sono andati a fare marketing. La lega si è adeguata subito dopo spingendo in tale direzione.
La stessa cosa vale anche per il rugby, chi vuole fare può e devo farlo a prescindere dalla FIR. Rovigo aveva un accordo di collaborazione e scambio con gli Ospreys, ma adesso non so che fine abbia fatto.
Non possiamo permetterci di perdere altro tempo dicendo la FIR non fa e standocene a guardare.
Dico finalmente quest’anno si vedono parecchie partite in chiaro, ma è la prima volta!
Con riferimetno alle Zebre, non dimentichiamoci che è una squadra nuova che purtroppo non vince quasi mai.
Come fai ad avere lo stadio pieno? Per avere tifosi occorre una storia e a parma la storia è tutta da fare.
In più, questi intellettuali hanno forse notato che san siro con il milan presenta spazi vuoti….. chissà? forse per i risultati?
Non dimentichiamoci che le celtiche sono squdre storiche con budget mediamente superiori alla zebre…
Ma vadano a farsi un giro
Anche gli Ospreys hanno cominciato da squadra nuova e il primo anno hanno subito moltissimo, ma poi c’e’ stato un secondo, un terzo, un quarto… e sono diventati una delle squadre piu’ forti della lega, programmando seriamente.
Anche i Wasps si sono trovati a dover far le nozze con i fichi secchi, un paio di anni fa, ed erano a mezzo passo dal fallimento, poi si sono messi in mano ad una squadra di dirigenti professionisti di vaore e, anche con scelte dure, adesso sono una squadra con un budget veramente ragguardevole.
Adesso le Italiane sono in Celtic da un numero di anni sufficiente a permettere di costruire qualcosa di piu’…
Capitolo pubblico: come detto da Casellato, quando l’Ulster ha avuto un’annata nerissima, aveva pur sempre almeno 10.000 persone allo stadio, pur con risultati e gioco disastrosi.
Noi abbiamo stadi da 6.000 posti e non riusciamo a riempirli… pero’ anche le scozzesi sono nella stessa situazione…
In realta’ il pubblico Italiano pretende la luna, ma non vuole muovere il culo e andare allo stadio: troppi criticoni giudiconi e ovviamente la colpa e’ sempre degli altri… c’e’ sempre un buon motivo per storcere la bocca…
Va beh dai. Da recenti indagini, pare che il sistema dei centri commerciali e outlet abbia perso l’appeal costruito in questi anni. Vuoi vedere, che riusciamo a riempire gli stadi, perché le dolci metà, non hanno più dove portare quei machi di rugbysti il fine settimana.
Adesso mi aspetto che anche ” l’Eco di Berlino ” e ” la Voce di Oporto ” facciano un articolo sui nostri problemi.
Per la sacra liberta’ di stampa, giusto che anche loro possano esprimere i propri rilievi.
Siamo arrivati alle tribune scarne, poi tocchera’ ai biglietti esosi.
Unico personale augurio e’ che arrivino a criticare l’acqua e piscio del Monigo !
Ok, la mia critica non verte sul fatto che loro ci diano merda.
Non abbiamo bisogno che ce lo dicano loro ; qui, sul forum, ce lo diciamo da molto.
E’ questo sparare sulla Croce Rossa che trovo fatica inane.
Non ho spirito di rivalsa, ma spero proprio che tutto questo serva ancor piu’ da stimolo per le nostre due squadre.
Sara’ un sogno e restera’ un’utopia, ma mi piacera’ leggere cosa e come scriveranno quando, ehm, vinceremo il Pro12…
In realta’ il loro obbiettivo sono i soldini che prendiamo come se fossero una rendita dovuta… 😉
sono antico e fuori dal mondo, ma resto sinceramente convinto che puntare sul domestic sia “conditio sine qua non” per far riaumentare il pubblico, riaumentare perchè è palese la flessione rispetto a quando eravamo forse più scarsi ma sicuramente più variegati: puntare tutto su due vertici (di cui uno solo con bacino di utenti più o meno garantito) che tentano di ridurre il gap da avversari stranieri e più forti (e che ovviamente non sono fermi ad aspettare che tu li raggiunga) sta ammazzando l’alto, il medio e pure il basso livello.
Fare un super 8 (o 10 che si voglia) nazionale per ritrovare affetti e pubblico (viva i cari vecchi campanili) e tenersi al massimo UNA franchigia pro (che sia in celtic, in prod2 o a fantasilandia) dove far giocare solo il meglio del meglio del rugby nostrano, giovane o vecchio che sia e che diventi (insieme ai pro emigranti e al meglio del domestic) il serbatoio della nazionale
@lupo, il pro12 per come l’utilità del pro12 per come l’abbiamo fatto fino ad adesso non è valutabile. Abbiamo partecipato senza strutturarci di conseguenza:
1 manca un sistema di collegamento territoriale;
2 mancano le accademie collegate;
3 manca il sistema permit;
4 non si è passati ad una ridefinizione interna dei calendari;
5 si insiste con un professionismo di facciata in eccellenza;
6 mancato investimento sulla base;
e potrei continuare, ma più o meno i problemi qui li conosciamo tutti.
Dico solo che prima di uscire dalla celtic ci penserei bene, a patto però di cambiare tutto in funzione della massima resa che la partecipazione ci possa dare. Altrimenti si esca, ma si modifichi tutto lo stesso. Serve l’attitudine, più che i soldi.
Correggo: l’utilità del pro12 per come ecc..
concordo in pieno e proprio per questo trovo insensato continuare ad insistere su due squadre pro (non uso il termine franchigie in quanto non lo sono… per i motivi da te elencati) che drenano gran parte del bilancio senza avere ne la struttura tecnica (soprattutto) ne il parco giocatori adeguati al livello degli avversari e rendendo il domestic poco più che un contorno arraffazzonato…una trovo che basterebbe (non ho mai parlato di abbandono ma bensì di riduzione e conseguente accorpamento delle risorse umane e finanziarie in un unico soggetto potenzialmente più competitivo)
quando, se, nel caso, le prodigiose strategie federali daranno dei frutti e ci fossero le condizioni per farlo, nessuno vieterebbe di aumentare “la quota pro” (se una squadra fosse competitiva con i migliori si avrebbe anche una credibilità diversa nel proporne altre)
@lupo, prima di rinunciare a una franchigia ci andrei cauto: in primis ci siamo impegnati ad averne due e, in secundis, una volta rinunciata ad una franchigia non vorrei dovessimo ricontrattare per averne un’altra. Comunque non potrebbero dirci niente visto che già Galles e Scozia hanno rinunciato a una squadra.
capisco che per un rugbista il passato sia meglio del futuro, ci hanno insegnato a guardare indietro cercando il sostegno e da quella volta abbiamo smesso di guardare avanti ma, se mi è concesso un ma, non ho nessun rimpianto per il passato e per il domestic (allora pro10, serie A ed altro).
Mi spiego: a quei tempi a Monigo, in stagione regolare, non ho mai visto più dei 1000-1500 spettatori che erano e sono lo zoccolo duro dei supporters Benetton. Poi c’erano i derby con Petrarca e Rovigo, S. Donà era molto meno sentito, nei quali le tribune si riempivano anche grazie agli ospiti; ma con Catania o Roma era na lagna e se VCN non si offende, anche con l’ultima Aquila.
Questo era il rugby del passato, quello delle finali (le ho viste tutte, ho mancato solo la finale di Ivan e non finisco ancora di rimproverarmelo) fatte al Flaminio per dispetto ai veneti o a Bologna (che tristezza) giocando in uno stadio vuoto.
Oggi vado ad una partita di rugby in compagnia sempre di almeno 3500-4000 persone, gente giovane che è cresciuta vedendo BOD e POC, Biggar e Sexton e so on; la promozione l’hanno fatta loro ma anche vedere una squadra italiana che competeva (sottolineo competeva) con loro e ancora oggi che è stata messa nelle peggiori condizioni per agire riesce ad esprimere sprazzi di competività. Se poi i francesi ci vogliono fare le pulci, vabben lo stesso, vorrà dire che noi gli conteremo i pidocchi che hanno.
Nessun rimpianto per il passato, neanche per i campanili, anche perchè almeno il mio non l’ho mai abbandonato 🙂
come ho ribadito anche più in alto, non condanno ne la partecipazione in pro12 ne il professionismo in generale.
Dico solo che IMHO per come si stanno gestendo le cose mi sembra non ci siano le risorse per reggere il sovvenzionamento totale o quasi di DUE squadre pro, di tutto il carrozzone accademico “propedeutico”(?) all’alto livello e di un domestic decente (senza il quale ricordo che nel lungo periodo sparirebbe giocoforza tutto quanto a meno che non si pensi di formare solo i nazionali formandoli nelle accademie fra di loro fin dagli asili)…ripeto…PER COME SI STANNO GESTENDO LE COSE…risultati alla mano…non va.
Si facciano sti benedetti Dogi in veneto (altrove sarebbe folle) con le chiavi “del macchinone pro” che faccia sognare tutto lo stivale in parallelo ai buoni vecchi campanili locali rivitalizzati…poi, quando e se i tempi fossero maturi ben vengano millemila altre franchigie pro da Aosta a Lampedusa
Ciao Mauro, todo bien ?
Minchia, ho fatto anch’io il pullman per prenderlo in quel posto con la meta in…fuga solitaria di Brunello ( se ricordo bene…).
Concordo in pieno con quello che scrivi.
Ricordo una frase di Mishima : in nome del passato, abbasso l’avvenire.
Ma era riferita a favore dei valori della tradizione, contro il mercimonio.
Bisogna sempre guardare in avanti, se no si e’ inutili.
ciao Gianni, mi spiace tanto non poterti stringere la mano domani ma almeno potrò vedere il nostro Presidente, queo bon…
Per quanto riguarda Roma 1988 e la fuga di Brunello (anch’io ricordo così, ma wiki dice Ravanelli, boh) io ero in macchina con amici, fatto Roma-Treviso in 4 h e senza pissar… e guai chi che parlava. Quanto mi sono girate, quasi quanto contro Milano a Rovigo in 15 contro 14. Vaeà, bei tempi ma a xe aqua che no maxena. Vai con il futuro e varda che a Wanna, Luke e el Gato (Barbieri) i ga firmà.
Auguri alla moglie (santa donna 🙂 )
Mauro,
ti garantisco che dispiace moltissimo anche a me non esserci. Ti avrei offerto molto ben volentieri una bottiglietta Urquell.
Chissà quante volte ci saremo incrociati fuori dal bar sotto la tribuna.
Ci metteremo d’accordo per la prima amichevole estiva.
Mi fanno molto piacere i ritorni di Macleens e di Figaro.
Ho solo espresso dei dubbi su quello di Wanna, ma almeno lui ha il vantaggio di conoscere l’ambiente, rispetto ad altri Samuela Salesianu.
Buon fine settimana !
Io di tutti questi discorsi sulle squadre celtiche si e celtiche no, ne avrei gli zebedei( si potrà dire?) pieni.
Oltretutto in questo blog, sembra che ci si accanisca spesso contro le Zebre, peraltro a Parma da soli 3 anni e non noto lo stesso livore anche dalla parte del Sile.
Aggiungo a questo che anche sabato e domenica alcuni dirigenti di Treviso, in mia presenza, non lesinavano battute ilari e forti critiche nei confronti della franchigia del nordovest, come che loro fossero tra i primi in classifica!!!
Questo ” a morte Sansone con tutti i filistei ” da il segno della bassezza cultural/sportiva del nostro popolo.
Ci denigriamo a vicenda, facendo la guerra dei poveri.
Forse un attimo di amor proprio non sarebbe poi male….
Le Zebre sono una squadra artificiale e si sente. Nulla contro i giocatori che, come se non fossero già abbastanza in difficoltà, si ritrovano anche a dover sempre dimostrare qualcosa in più per giustificare l’esistenza stessa della squadra: Treviso c’era, c’è e ci sarà a prescindere dalla celtic, le Zebre no.
A me stanno anche simpatiche, ma si percepisce questa estraneità al movimento italiano, fatto da club e di campanili, e la gestione della società fino ad ora non le aiuta di certo a far breccia nel cuore degli appassionati.
Andare a vedere le zebre e’ da veri apassionati e basta, dopo aver distrutto il parma rfc, il viadana questa e’ una squadra senza identita’. Diverso x tv che si identifica con la citta’
Pero’ perde quasi sempre e quindi i 2000/3000 spettatori che fanno non sono male.
forse i dogi che identificano ilveneto sono la soluzione.
Faccio un excursus sulla questione Dogi.
Non sono ancora riuscito a convincermi che : Dogi = piu’ pubblico.
Boh, di sicuro sbagliero’, ma non so quanti appassionati da Treviso, Padova…Fracassosandona” si metterebbero in viaggio se alcune partite si giocassero a Rovigo ( e viceversa ).
Soprattutto in stagioni negative come le ultime due e con la tele in chiaro.
Intanto dovrebbero giocare a Padova, facilmente raggiungibile da tutti. Poi se capitasse di giocare a Rovigo ci sarà il problema opposto, ovvero di dove mettere tutta la gente 🙂 Dogi – Leinster al Battaglini è un sogno.
Ecco, proprio questo e’ il punto.
Sempre e solo a Padova ? E perche’ proprio Padova ?
( a prescindere che il Board conceda campi diversi ).
A Padova perché è in mezzo al Veneto e facilmente raggiungibile da tutti, treno o auto a seconda dei gusti. Solo a Padova dipende poi dal Board, fare come Munster non credo sia un problema.
Condivido.
Perche’ a Padova c’e’ uno stadio (veccio) ma con diecimila posti coperti, oltre ad avere una posizione baricentrica nel Veneto.
Il punto e’ che la Benetton ha fatto di utto per non presentarsi come “squadra di tutti i Veneti”, per cui i non Trevisani non si sentono coinvolti, ma si sentono degli “ospiti”, che vanno allo stadio se c’e’ spettacolo e non per amore dei colori biancoverdi (e ci mancherebbe altro!).
Ciao Hullalla.
Guarda che il campanilismo e’ bello per gli sfotto’ e le prese in giro.
Per cui pensare che chi tifa per altre squadre, in questo caso abbia a cuore Treviso, mi pare assurdo.
Il tuo ” e chi mancherebbe altro ” fotografa perfettamente il concetto.
Ed e’ cosi per chiunque.
Come scrivevo sopra, il mio e’ un forte dubbio legato al fatto che, per vedere dal vivo i Dogi, si rechino allo stadio le tot persone che ipotizzava Fracasso.
Ancor piu’ se la squadra avesse il trend attuale e le gare fossero irradiate in chiaro.
Io i Dogi con i colori dei Dogi se giocassero a Treviso o Rovigo (e io abitassi a Padova) andrei a vederli e a tifarli di cuore.
Invece Treviso coi colori di Treviso o Rovigo coi colori di Rovigo, magari qualche volta se capita e se penso che si vedra’ bel gioco.
Questo perche’ sento che i Dogi e i colori sangue e oro mi rappresentano, mentre i colori biancoverdi e rossoblu proprio no.
Ciao Gianni…
prima domanda: tutto ben a Pordenon?
sicuro de no far un scampon a qualche ora doman de sera?
un progetto Dogi serio ed accessibile, con base al Plebiscito di Padova, sarebbe a meno di un’ora di strada per tutto il veneto, esclusa la non popolosissima Belluno…
un progetto identitario che miri ad ottenere uno spirito di appartenenza e di rappresentatività (il sogno di ogni giovane rugbista veneto dovrebbe essere quello di meritarsi quella maglia) porterebbe il pubblico a sentire quella squadra come sua e non una cosa contro natura come andare a tifare per i trevisani…
allo stadio “LE O NI” riesco a gridarlo per incoraggiare i giocatori in campo… TRE VI SO nemmeno sotto tortura, lascio che li arino piuttosto…
a mio avviso farebbero 5000 spettatori in pro12 e 8000 in heineken…
Ciao Fracasso.
Grazie, la moglie…si e’ tolta un peso stamane alle 10 e ciapalo ed il veterinario ha detto tutto ok.
Ora sono qua con lei che pisola ancora. Fuori piove, ma credo che non…te ne ciava un casso 😀
Domani sera sono a cena con l’amico che mi ospita ed altri vecchi conoscenti. Senza voler mancar loro di riguardo, ma preferirei essere al Monigo per conoscere te egli altri aulici forumisti !
Minchia, che serata che avremmo messo su.
Bene, tornando ai Dogi, sara’ che sono pigro, ma non mi convinco che si riuscirebbero a fare quei numeri che ipotizzi tu.
Quanta gente in piu’ di ora potra’ garantire Padova ?
Non mi gioco le tue palle che da Treviso, San Dona’ e financo Belluno, arrivino, stando alle tue ipotesi, addirittura diverse migliaia di tifosi.
Alla fine il grosso “dovra’ “, al solito, garantirlo Rovigo ed anche qui…
Vabbe’, ai posteri…
Quotone @fracasso, per quanto possa simpatizzare per Treviso nel pro12 per comunanza veneta, non riesco a tifarla fino in fondo. I Dogi, invece, sarebbero ben altro discorso.
Io per la gioia sarei prontissimo ad abbracciare un rovigotto quando i Dogi faranno meta.
Sul serio.
Eppure sui campi piu’ fangosi della regione abbiamo sempre fatto a pacche (e poi ci siamo bevuti un gotto insieme…)
Idem, ben pronto ad abbracciare un onto: se mi sporco poi i vestiti li posso sempre lavare 😛
Dico sul serio anch’io, sarebbe bellissimo poter tifare tutti insieme e meglio ancora farsi insieme qualche goto
l’illusione dell Celtic sta finendo… come prevedevo restranno le macerie del resto del movimento
Grazie, si adesso me lo appunto da qualche parte.
Beh per ora é così!
Come ho già scritto sopra, non è la celtic di per sè, è per come noi l’abbiamo gestita.
Avevi dubbi che ci sarebbero stati questi problemi, con le dirigenze lungimiranti che ci troviamo?
Piu’ soldi gli dai in mano, piu’ ne sperperano…
Domanda:ma se dobbiamo 1,5 milioni di € e proponiamo 1,2 non è questo un inizio di rottura del contratto,sempre che questo ci sia?
E non si vergogna G per 300k € dopo aver organizzato una infelice coppa?
“Rinegoziazione”. In sostanza, non voglio pagare 1,5 e vedo se a te va bene uguale se pago 1,2.
se non avessi regalato a Viadana 340.000 euro per numero due partite casalinghe di terza coppa non avresti bisogno di rinegoziare nulla…
altri 340.000 a testa per calvisano e mogliano che di partite ne hanno giocate ben 4, di cui 3 “casalinghe”…
pori i me schei…
Se non avesse “regalato” quei soldi capiscono tutti che sarebbero già fallite sia Viadana (che stava già sul badile) che le altre. Che è evidente che tutto sta in piedi (si fa per dire) se e finchè ci sono i contributi fir (=6 nazioni) distribuiti a chi più chi meno a tutti.
Il perchè del voler fare per forza la 3a coppa era solo quello: la scusa per dare quei contributi essenziali per la vita di quelle 4. Finchè dura… come tutto il resto. Che il punto resta proprio il pubblico, checchè se ne dica. Con 1000 spettatori di media partita in “eccellenza” non è sostenibile neanche il semiprofessionismo. In celtic non bastano 5000, che a parma manco ci stanno. Con 20 mila si comincerebbe a ragionare. Ma a patto che siano PAGANTI e non PAGATI. A parma quanti sono paganti e quanti pagati (proprio letteralmente, non ingressi gratuiti proprio che gli danno soldi per guardare)?
…e guardare è una parola grossa. Presenziare, stare in tribuna. Poi si può anche dormire…
Non capisco il fastidio sul fatto che si negozi una cifra inferiore. Avete paura che ce la faccia? E che vi tocchi dire : bravo ce l’hai fatta!
Dai, che il 20% di sconto non si nega a nessuno… 😉
magari se paghi in nero ti tolgono l’iva al 22
Eddai Alberto, sai benissimo che NON è quello il fastidio. Il fastidio è che Lui abbia conclamato urbi et orbi che la tassa era abolita, anzi no, sospesa, salvo poi ammetteredi recente che ci ancora sono grossi nodi da sciogliere… perché le cose non stanno come conclamato. I bizantinismi non possono celare la sostanza della mezza verità o mezza bugia raccontata.
Se poi il presidentissimo riesce veramente a rinegoziare una riduzione, ben venga. Non credo che QUESTO dia fastidio a chicchessia.
Ogni intervento mette un pezzetto di verità.
Secondo me servono franchigie con un maggiore legame territoriale.
Da veneto vi dico che non riesco ad affezionarmi alle Zebre, e da tifoso di altra squadra veneta di eccellenza seguo il Treviso con più passione rispetto alle Zebre ma non la sento una squadra mia. Sensazione che ho avuto anche allo stadio le rare volte che li ho visti.
In veneto stanno nascendo “i Dogi”. Mille critiche e mille problemi, lo so, ma li sento a pelle già più miei, e vi dico che potrei andarli a vedere più delle due franchigie di adesso. L’altra franchigia dovrebbe gravitare attorno a Roma e unificare un movimento splendido come quello del centro Italia.
Sono consapevole che con questa federazione che ha il baricentro tra Brescia e Parma si tratta forse di un’utopia. Con un maggior legame territoriale gli stadi sarebbero più pieni.
Ho sempre pensato che la partecipazione alla celtica league fosse strategica per il rugby italiano , ma adesso alla luce dei risultati ( nazionale + franchigie ) e della costante necessità di pagare per elemosinare una falsa considerazione da parte delle altre Unions , francamente inizio ad avere più di qualche dubbio ! Non sarebbe magari il caso di spendere i nostri soldi in un altra maniera ? Tipo investendo nel rugby di base e in un progetto che porti alla creazione di un campionato nazionale di livello accettabile per una nazione di tier 1 ?