Calvisano e Rovigo, il filo delle polemiche corre sul “no contest”

Anche la gara di ritorno dei barrage europei si porta dietro una coda tra le due squadre

ph. Alessandro Tessari

ph. Alessandro Tessari

Al 48′ di Calvisano-Rovigo, match di ritorno del barrage europeo che dava accesso diretto alla Challenge Cup, si fa male a una spalla il pilone rossoblu Ravalle. Il giocatore era appena entrato al posto di Gajion e lo staff tecnico dei veneti da quel momento ha optato per giocare in 14 e con mischie no contest. Una scelta che ha inevitabilmente favorito la squadra di casa che alla fine si è imposta 35 a 7 (la patrtita di andata era finita 17 a 17). Va pure detto che tutte le cronache raccontano di un pacchetto di mischia di Rovigo in enorme difficoltà per tutto il primo tempo.

 

Una scelta, quella del no contest che l’allenatore rossoblu Filippo Frati a La Voce di Rovigo spiega così: “Sono il primo ad essere dispiaciuto per le mischie no contest, perché ci siamo arrivati per colpa di altri due infortuni, Gajion e Ravalle che si vanno ad aggiungere ad una lista decisamente troppo lunga. Il match per Calvisano è comunque decollato dopo che abbiamo chiesto le mischie no contest, perché il primo tempo è stato veramente bruttissimo da ambo le parti. Affrontare un campionato così lungo con una rosa di soli 33 giocatori è una vera impresa: siamo venuti a Calvisano con solamente 19 giocatori a disposizione ai quali abbiamo aggiunto due Under 18”.
Non mancano però le critiche a questa scelta: nessuna dichiarazione da parte dello staff e dei giocatori del Calvisano ma sul Giornale di Brescia si leggono frasi come “È finita ahimé in una farsa” e “Rugbisticamente parlando, una barzelletta”. Siamo pronti a scommettere che di questa cosa sentiremo ancora parlare.

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