Dove va la palla ovale: ma quanto è noioso il Sei Nazioni?!?

Prima le parole di Steve Hansen, poi ci si mette l’Irish Independent: qualche domanda su come sta il rugby

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Maxwell 13 Marzo 2015, 08:24

    Se Hansen parla di noia
    Se
    Ireland are boring ( Schmidt, NZ )
    Wales are boring ( Gatland, NZ )
    Forse stavolta dalla NZ non sono arrivate delle cose buone… ( Palesemente 🙂 )
    .
    #iostoconfracasso
    #1500chilipossonbastare

    • Maxwell 13 Marzo 2015, 08:35

      #lottaaldoping
      #passaportobiologico
      #sangueeurine
      #sigiocatroppo
      #25partiteannuepossonbastare

  2. M. 13 Marzo 2015, 08:29

    Sì ma intendiamoci su cosa significa “noioso”, rugbysticamente parlando. A me i 10-15 minuti finali dell’Italia a Edimburgo sono tra le cose più belle che ricordo e ricorderò del rugby. Se si vogliono solo passaggi, corse, buchi, corse di 60 metri, off load, bene, tutto questo è anche rugby ma non è solo rugby. A me piace di più la lotta centimetro per centimetri, l’avanzamento lento, la costanza, lo sforzo, il cuore, il carretto di 10 giocatori che spingono, le 10 mischie rifatte, le maul “spontanee” con Manici che si tiene su a forza di quadricipiti. Sono 15 minuti dove forse qualcuno avrebbe detto “non succede nulla” e a me è sembrato uno dei migliori rugby della mia vita.

    • mezeena10 13 Marzo 2015, 08:41

      concordo..de gustibus!
      mi son divertito in tutte le partite viste..
      vero che non ci son piu le mete coast to coast, i buchi di 60 metri alla Chris Cullen, ma “l’ essenza” del gioco (l’ insieme di quello che dici tu col resto) è sempre quella..
      che in tornei come il 6 nazioni, ma anche nelle finali di heineken\champions, si giochi piu “chiuso”, è dato da tanti fattori: importanza della posta in palio, campi mediamente piu pesanti, “cultura” di gioco..
      io sono uno di quelli che sostenevano la riduzione dei cambi per partita, tornare almeno alla lista da 22..
      togliere due uomini, come suggerito dal giornalista irlandese, sarebbe dare ragione al rugby league e a quelli che vogliono la metamorfosi in quella direzione!

      • Il Bonzo Tama 13 Marzo 2015, 10:12

        quotone, è il solito tentativo da parte loro di “tredicizzare” il rugby a 15. Se esiste uno sporta a parte ci sarà un motivo no?

      • ginomonza 13 Marzo 2015, 11:55

        Io seguo il league tutte le settimane ma non più di una.
        partita xché mi annoierei.
        Tranne casi eccezionali il League è noioso abbastanza molto piú del XV anche quando è noioso 🙂

    • Sergio Martin 13 Marzo 2015, 08:43

      Stra-stra-quoto.

    • Paolo 13 Marzo 2015, 08:43

      Ciao M
      io sono d’accordo con te, ma ti faccio una domanda: se tu non fossi stato italiano, il finale di Scozia-Italia lo avresti goduto allo stesso modo?

      • M. 13 Marzo 2015, 08:55

        Sì, magari sarei rimasto tipo dopo il drop di O’Gara o quello scoto dell’anno scorso, con la carogna per una settimana, ma sarebbe stato comunque un bellissimo finale.

      • PedemontanaRugby 13 Marzo 2015, 09:05

        Magari gli scozzesi ricordano con maggio piacere il risultato del 2007. Eh, come era bello il rugby della nonna.

      • MuirMan 13 Marzo 2015, 10:17

        buon giorno Paolo

        è la prima volta che posto anche se vi seguo da tempo. Rispondo alla tua domanda con un sms recevuto da un amico francese: “Quel final! Je n’ai pas respiré pendant les 10 dernières minutes”. Almeno un non-italiano se l’é goduta…. Ciao

        • Maxwell 13 Marzo 2015, 10:22

          Benvenuto !!!
          Forse non è la settimana giusta ( 😉 )…. ma dalla prossima fatti sentire…..

    • Maxwell 13 Marzo 2015, 08:44

      Premesso che D. Kelly non ha parlato di Scozia e Italia e che ci sarà sempre la diatriba fra chi preferisce il SuperRugby australe e chi la Champions europea…. magari l’intervista va interpretata.
      Mi spiego… quando Kirwan allenava l’Italia una frase che mi faceva girare era “se va bene agli AB non può non andare bene qua”… mentre noi abbiamo un’altra cultura ed un’altra tradizione.
      Con noi italiani non si può dire “fai questo,fai quello poi ci vediamo”, ma devi usare il bastone e la carota… A volte devi fare da mamma a volte il domatore di leoni con la frusta.
      ( E’ normale che sto esagerando…devo condensare in 3 righe e non posso fare trattati di sociologia 😉 )
      Magari Kelly voleva dire di giocare al meglio della propria cultura senza scimmiottare gli AB

      • Stefo 13 Marzo 2015, 09:02

        Ciao Maxwell, in realta’ il pezzo di Kelly e’ il preambiolo ad un pezzo/intervista a Ross pilone irlandese.

        Interessante pero’ la tua interpretazione eprche’ e’ come Schmidt ha rispedito le critiche indietro ad Hansen:

        “Having southern hemisphere coaches come up and watch our last two games at the Aviva and feel they need to comment on a game, they’re perfectly within their rights to do so, but at the same time different teams will play to their strengths,” he said.

        “That’s one of the great things about the game, that you can play to different aspects, that the game embraces a whole lot of different shapes and sizes and skill-sets.

        • mezeena10 13 Marzo 2015, 09:17

          non per fare l’ avvocato, ma Hansen ha risposto imbeccato da un giornalista, come al solito poi le sue parole sono state trattate ad uso e consumo vario..
          non ha fatto una critica al gioco dell’ irlanda o al gioco di quella partita in particolare, ha dato un suo parere, non ha parlato di “stili di gioco” o cose del genere..
          hanno parlato di punteggi bassi, difese aggressive, fisicita eccessiva, che porta a molti piu errori in campo, a scapito del gioco col pallone!
          non mi pare, analizzando la questione, abbia detto niente di assurdo o di falso..anzi!

          • Stefo 13 Marzo 2015, 09:24

            mez ha parlato di gioco noioso, in generale vero non dell’Irlanda ma Schmidt interpellato ha risposto a sua volta alla domanda del giornalista…se poi Hansen tali commenti l fa dopo aver visto due partita a Lansdowne (io posso chiamrlo cosi e Schmidt no ahahah) ovviamente non puo’ che esserci un riferimento all’Irlanda.
            La risposta di Schmidt e’ altrettando vera ed e’ da pragmatico quale lui e’: onguno deve giocare al meglio delle proprie forze ed il bello dello sport e’ anch questo, vedere diverse tattiche e modi di giocare…non mi sembra una risposta assurda o senza senso, anzi.

          • mezeena10 13 Marzo 2015, 09:39

            vero ed infatti sono daccordissimo anche con Schmidt, ognuno deve trovare una sua via, una propria peculirità, per sviluppare il proprio rugby..
            che poi si vada in una direzione piuttosto che in un’ altra, solo il risultato del campo (finale mondiale) potrà dire chi avrà avuto ragione..
            poi certo è anche questione di gusti, ad una “via sudafricana” preferirò sempre uno “stile NZ” (cioè essere forti e solidi in tutto, gioco chiuso e gioco aperto, sapersi adattare all’ avversario, trovare sempre nuove contromisure, piuttosto che andare in campo per “massacrare” e dominare l’ avversario fisicamente!)..

          • ginomonza 13 Marzo 2015, 14:22

            Mez non voglio entrare in discussione perché non ritengo avere sufficiente capacità tecnica però stamani ho visto L’ uragano contro i tristi e ho visto pure un enorme numero di errori fatti da entrambe le parti.
            Che poi nel super rugby siano meno fisici basta guardare i loro fisici.

          • mezeena10 13 Marzo 2015, 16:28

            vabbe gino ma qui stiamo parlando di livello test, delle nazionali, cioe del meglio in assoluto..
            super rugby è appena iniziato ed è comunque ad un livello inferiore..
            sui fisici che dire, basta guardarli..e confrontarli..
            guardare anche i dati ufficiali peso altezza..

          • ginomonza 13 Marzo 2015, 16:42

            Mez io ritengo,e tu lo sai,il SR il meglio del meglio.
            Ma ritengo che i commenti abbiano preso il 6N come metafora del rugby che si gioca al nord rispetto a quello del sud per ribadire che giù si gioca meglio.
            Ma questo è talmente vero che non c’è bisogno di ribadirlo.
            Io comunque non mi sono annoiato 🙂 🙂

      • boh 13 Marzo 2015, 09:10

        Già, e il grave è che la ns cultura e tradizione non si adatta al rugby (vecchio e nuovo). E’ chiaro, che giocare al meglio della propria cultura e tradizione nel nostro caso vuol dire essere indietro rispetto alle migliori e se si hanno ambizioni di miglioramento non devi fare altro che modificare il proprio modo di essere guardando a chi ti sta sopra. Il detto che dobbiamo imporre una strada italiana al rugby credo abbia fatto il suo tempo.

        • Maxwell 13 Marzo 2015, 09:19

          Per non andare OT e tirare in mezzo G.
          Io ho fatto l’esempio…. ma cercavo di interpretare Kelly che parlava di Irlanda e Galles

    • Galeone 13 Marzo 2015, 10:32

      Verissimo, 15 minuti da prima guerra mondiale……Poi se uno cerca qualche altra cosa dal rugby di rivolga al Seven!!

  3. Mr Ian 13 Marzo 2015, 08:42

    Ma forse la noia è un discorso che riguarda il vecchio continente, ed è minimo da un paio d anni che c’è questa sensazione..

  4. antonio 13 Marzo 2015, 08:42

    Mi può stare bene tutto, ma le 10 mischie rifatte proprio no.

    • M. 13 Marzo 2015, 08:58

      Rifatte non per crolli casuali ma perché c’era avanzamento, tecnica, competenza, falli, furbizia e anche interpretazioni arbitrali. Tutto è parte del gioco. Non vi piace quando la mischia resta 30 secondi ferma e nessuno riesce ad avanzare e nemmeno tallonare? Non vi piacciono i giocatori che danno tutto e poi restano a terra, stremati, (ricordo perfettamente l’ultima di Aguero, la terza o quarta di Cittadini) sono gesti sportivi enormi dal mio punto di vista dove esce l’umanità antica di questo sport.

      Aggiungo: non ho mai fatto una mischia in vita mia, sono sato un pessimissimo trequarti. MA quel momento è meraviglioso, rugby nel rugby, come è meravigliosa la touche, tutti questi momenti sono pieni di sapienza rugbystica.

      • boh 13 Marzo 2015, 09:14

        Eheheheh M.ti sarebbe piaciuto metterti con quegli 8 energumeni.

  5. Paolo PD 13 Marzo 2015, 08:44

    Troppi falli tattici. Io per esempio i tenuti ripetuti li punirei più severamente, i tenuti proprio non li sopporto, sei a terra, e molla quel pallone cazzo!

  6. vecchio cuore neroverde 13 Marzo 2015, 08:49

    luciano ravagnani già 15 anni fa prevedeva che il kilorugby avrebbe ucciso il gioco ed auspicava un rugby giocato per categorie di peso
    sarebbe una idea eccellente: i rinoceronti si fracassino come avviene ora
    i giocatori normodotati fisicamente giocheranno in un’altra categoria, dove skills ed inventiva avranno misura preponderante rispetto all’urto
    ed allora vai di cadrasse e decalage, francesine, loops, touche furbe e touche a perdere
    spero di campare abbastanza per rivedere quel rugby

    • mezeena10 13 Marzo 2015, 09:23

      ciao VCN, senza andar troppo lontano, ti posto la “partita del secolo” cosiddetta..
      anche se a dir la verità io ne avrei altre 2 o 3 meglio..
      ma quello che chiedi qui c’ è!

  7. Sergio Martin 13 Marzo 2015, 08:49

    Hanno cambiato le regole cento volte negli ultimi anni. Ora basta.
    Quello che ho notato è che Galles, Irlanda e Francia hanno avvicinato il loro gioco a quello del Sud Africa, forse in vista dei mondiali, in cui dovranno affrontare le squadre dell’emisfero sud. Il che, forse, lo rende meno spumeggiante, ma non per questo si può dire che sia noioso.

    • mezeena10 13 Marzo 2015, 09:29

      e terribilmente efficace Se!
      certo vincere dando spettacolo e segnando a ripetizione sarebbe il massimo..
      ma per la gloria eterna basta un punticino, un solo misero punto, vedi finale mondiale 2011..

      • malpensante 13 Marzo 2015, 10:42

        Mi infilo qui per via dell’assist di Sergio per stare sul pratico. E’ noiosa l’Irlanda? Per me, no. Il Galles? Sì. La Francia? A volte peggio di noiosa, inguardabile. Ecco, l’Irlanda fa benissimo un rugby, il Galles ne fa un altro abbastanza male, la Francia fa una roba che non so cosa sia. Se l’Irlanda gioca con la Francia, c’è poco da divertirsi, se gioca col Galles probabilmente ne potrebbe uscire una bella partita. Con l’Inghilterra, per me è stata una bellissima partita. A me piace vedere l’intenzione, l’applicazione e l’attitudine. Quella che in una partita giocata con disciplina, concentrazione, tecnica e aggressività, poi può produrre il gesto spettacolare, l’invenzione, la giocata, improvvisa ma mai improvvisata. Allora godo. Da estimatore dei Bokke, quest’anno mi sono spesso annoiato fino a far dell’altro. Non perché il gioco proposto fosse brutto in sé, ma perché era fatto male, con una mischia improponibile, e a volte non si capiva nemmeno che gioco fosse. De gustibus, ma le partite che finiscono 50 a 48 con 12 mete mi annoiano mortalmente.

  8. Mr Ian 13 Marzo 2015, 08:50

    Hurricanes-Blues sembra tutt altro che un rugby noioso…maledetto venerdì lavorativo!

  9. antonio 13 Marzo 2015, 08:52

    Certo che giocare in tredici risolverebbe molti dei problemi in discussione. Anche solo i falli sarebbero più evidenti.

  10. PedemontanaRugby 13 Marzo 2015, 08:55

    Steve Hansen e David Kelly magari preferiscono il XIII. La differenza sembrano farla le nuove regole della mischia. Per le mischie si utilizzano sempre maggiori quantità di tempo di gioco, e la cosa magari non è bellissima da vedere. Inoltre la mischia ha perso buona parte della sua consistenza come piattaforma per il gioco aperto, ed invece sempre più fonte di penalità, e questo rende lento il gioco e predominante la difesa. Riguardando qualche partita dei bei tempi andati, si nota subito la grande differenza di impatto che ha oggi la mischia, allora ingaggio, introduzione, palla che esce subito e via pedalare, oggi una vita ad aspettare che la mischia sia stabile, poi due gruppi d energumeni che si affrontano, e guai cedere un millimetro, altrimenti si è spacciati. Lo spettacolo è diverso, se migliore o peggiore è questione di gusti.

    • Andrea B. 13 Marzo 2015, 10:34

      Rovescio della medaglia del tuo ragionamento: se la palla “deve” sempre uscire dalla mischia subito alla velocità della luce, tanto vale fare le mischie no contest 😉

      Il bello del rugby union è che dà ancora, malgrado tutto, la possibilità di avere parecchie opzioni di gioco, altrimenti si entrerebbe nella “mono dimensionalità” del League ( stesso discorso degli scacchi paragonati alla dama ).
      Ovvio poi ci sono periodi come questo, dove l’evoluzione del gioco e delle regole sta portando ad una esasperazione della fisicità.

      Dico la mia da ignorante: si dovrebbe cercare di rendere più contendibile la palla nella fase a terra, sanzionando maggiormente tenuti a terra e sealing off: ormai chi difende usa sempre meno le contro ruck ed i turnover si cercano soprattutto tenendo alto il portatore di palla. Ne consegue più giocatori in piedi, quindi difese sempre “dense” e difficilmente penetrabili, nonché ricerca del choke tackle più che del placcaggio basso ( e per il placcaggio alto ci vogliono sempre più “fisici bestiali” )

      • frank 13 Marzo 2015, 11:55

        a me piace molto il choke tackle, se effettuato in modo non pericoloso e regolare. se raddoppiato e sostenuto in tempo è molto efficace….puoi strappare la palla o far guadagnare una mischia alla tua squadra.

        • Andrea B. 13 Marzo 2015, 14:35

          Appunto è spettacolare il choke tackle, ma se arrestare la corsa di un giocatore (termine più giusto che placcare, ormai) andando alto e tenendolo su diventerà sempre di più una delle poche possibilità di fare turn over, la strada sarà sempre più tracciata verso il “gigantismo” dei giocatori.

  11. Stefo 13 Marzo 2015, 08:57

    Dopo il mondila prepariamoci ad un giro di vite sulle regole per cercare di rendere il gioco piu’ “spettacolare” dove il problema e’: che cacchio vuol dire poi spettacolare…come dicel’articolo ognuno ha i suoi di gusti…a me le battaglie di trincea piacciono le trovo spettacolari, poi non capisco perche’ una difesa fatta benissimo e che non permette all’avversario di segnare debba non essere spettacolare.

    • Maxwell 13 Marzo 2015, 09:17

      …. e per gli spettatori casuali caliamo l’asso di briscola…
      Gli spettatori neutrali si sono divertiti di più a vedere la Germania massacrare il Brasile 7-1 o a vedere una finale finita 1-0 ai t.s.? 😉
      ( grz per la risposta sopra)

      • Stefo 13 Marzo 2015, 09:27

        @Maxwell e secondo me tocchi anche qua un ottimo punto, e nessuno mi fara’ cambiare mai idea, non si dovrebeb inseguire gli spettatori nuovi e cambiare uno sport in base al loro concetto di “bello” ma si dovrebbe cercare di far capire a loro alcuni aspetti dello sport che magari loro trovano noiosi perche’ non li comprendono al massimo.

      • soa 13 Marzo 2015, 09:39

        Italia – Germania 4 – 3
        I 90 minuti più noiosi della storia del calcio e i 30 minuti di supplementari più meravigliosi.

        • PedemontanaRugby 13 Marzo 2015, 10:01

          30 minuti di cappelle, una peggiore dell’altra.
          Tecnicamente e tatticamente inguardabili, è stato il risultato a farli sembrare meravigliosi.

          • soa 13 Marzo 2015, 11:15

            Tecnicamente e tatticamente li lascio stare perché altrimenti non salvo quasi niente. Visto che cappelle ce ne sono state da entrambe le parti, quei supplementari sono stati giocati punto a punto, ogni azione poteva risultare in un gol perché le due squadre si equivalevano praticamente in ogni aspetto, pregi e difetti. Strepitosi.

          • ginomonza 13 Marzo 2015, 14:39

            Concordo sia.
            Poi un conto è vederli quando accade un conto dopo anni.
            Io li ho visti in contemporanea e l’emozione fu grande per la vittoria ma anche per il cambiare del punteggio; e poi lo spettacolo del pubblico.

  12. Andria 13 Marzo 2015, 09:04

    Cianno raggione, noioso, ma non e` che sia un problema, e` che in questo momento abiamo squadre con un gioco noioso…Non sara` sempre cosi’ perche’ cambiare il Rugby?
    Io cercherei anche di capire che cosa voglia dire “partite davvero di altissimo livello” locuzione opinabile anche questa.
    Io il mio antidoto ce l’ho, valido anche negli anni del mondiale: si chiama Super Rugby. 😀

    • mezeena10 13 Marzo 2015, 09:31

      grande! che partite hai visto finora?

      • Andria 13 Marzo 2015, 10:25

        Quest’anno faccio fatica ma ho visto tutte quelle dei Reds.
        Poi ho visto Chiefs, Crusaders, Highlanders, Tahs e i Bulls.
        Per il momento non ce la fo a far di piu`, ma vorrei dare un occhio a qualche altra sudafricana e ai Blues che non buttano bene.
        I Reds li guardo ormai per pura nostalgia…
        Chiefs al momento i piu` in palla, nonstante abbiano buttato nel gabinetto la partita contro gli Highlanders (ma quanto e` cresciuto Malakai????) ma devo ammettere che mi mancano gli Uragani.
        Purtroppo in questo periodo ho molto meno tempo di quel che vorrei… 🙂

  13. vecchio cuore neroverde 13 Marzo 2015, 09:05

    per rendere l’attuale rugby piu’ vero, e forse piu’ spettacolare, è sufficiente limitare a 2 le sostituzioni.
    ammesse, dopo le 2 eseguite, solo quelle per sangue e concussion, o infortunio da barella accertato da un medico terzo.
    con la fatica le mischie sarebbero meno tecniche e statiche, l’attacco sarebbe avvantaggiato.
    il continuo innesto di rinoceronti freschi al posto di quelli stanchi priva l’ultima mezza ora di quello che una volta era il succo: dopo averti lavorato ai fianchi raccolgo i frutti

    • mezeena10 13 Marzo 2015, 09:33

      concordo in pieno sull’ ultimo periodo..
      tornare almeno alle liste da 22..

      • Hrothepert 13 Marzo 2015, 10:03

        Concorderei anch’ io, ma il problema è che le sostituzioni sono state inserite anche per prevenire quegli infortuni che la perdita di lucidità e di coordinazione, dovute alla stanchezza, possono portare.

        • malpensante 13 Marzo 2015, 11:18

          Da malpensante ci vedrei un’autostrada per i farmacisti, che è la soluzione che tutti gli sport pro praticano all’innalzamento e al prolungamento della fatica. Di certo farebbero di tutto per non far calare l’intensità e la velocità, che sono la droga propinata dal professionismo allo spettatore, specialmente a quello divanista.

    • venezuela 13 Marzo 2015, 10:04

      Quoto…fin da ragazzino ho impressa una frase di un mio vecchio allenatore che purtroppo non c’ e’ piu’ : “le partite si vincono e si perdono negli ultimi venti minuti”

      • M. 13 Marzo 2015, 11:12

        sarà, mi viene in mente quello Scozai italia dove la partita si visne nei primi 7 minuti…
        Voglio dire. Rugby kilo, si stava meglio una volta, ecc. sono tutti discorsi “romantici” ma alla fine c’erano partite belle allora, ci sono oggi.

        • venezuela 13 Marzo 2015, 13:34

          sbagliato….per il semplice fatto che una partita non dura solo 7 minuti…

          • M. 13 Marzo 2015, 15:00

            Beh allora neanche i soli 20 finali. Sei inizi ad essere stotto 50 a 3 voglio vedere come recuperi nei 20 finali…

          • venezuela 13 Marzo 2015, 15:20

            mai detto “SOLO” i venti finali….e comunque resto del parere che una partita va giocata dall’ inizio alla fine ma nella maggior parte dei casi la diffarenza la si fa nell’ ultimo tratto…. (stanchezza/infortuni/espulsioni)

  14. grasso 13 Marzo 2015, 09:17

    Qua non si parlano di gusti….ma del rapporto tra sport spettacolo e business.
    A me personalmente piacciono anche le partite chiuse, dove vincono i più freddi, i meno fallosi, ma il grande pubblico cosa apprezza? Il mercato cosa chiede? Se il rugby perde spettacolarità perde interesse, perde soldi e diverrà sport di nicchia.
    Mi sembra dunque indispensabile porsi il la domanda di come essere più belli nel senso di essere più vendibili.
    La mia opinione vale per quella che è….. io penso che in nome del mercato spesso si facciamo degli scempi o si accettino situazioni insostenibili….quindi teniamo il nostro amato sport così com’è e che siano i manager più abili a produrrlo e pubblicizzarlo e i dirigenti federali a diffonderlo e sostenerlo.

  15. soa 13 Marzo 2015, 09:27

    A me piace il rugby spumeggiante, quello fatto di linee di corsa a tagliare le difese e di passaggi in rapidità, di incroci, dell’uno contro uno al largo, però non disdegno neanche le battaglie fatte là davanti, quando ormai non c’è più spazio e l’unico modo per andare avanti è sbatterci la testa finché non si arriva in meta.
    L’unico metodo buono per capire se una squadra stia giocando bene è la fedeltà al proprio game plan: se uno punta su una difesa serratissima e lo fa avrà giocato bene. Spettacolare o no lo deciderà ognuno, ma non è che segnando mete a valanga ci sia più emozione.
    Lo spettacolo c’è quando le squadre si ritrovano punto a punto, nell’incertezza totale su chi andrà a vincere, lì rimangono tutti sull’azione e non quando la partita è 50-20. Le partite scontate non interessano a nessuno.

  16. mauro-pv 13 Marzo 2015, 09:30

    Il 6N è noioso? dipende dai gusti, ormai si legge qualsiasi cosa, se le difese sono troppo aggressive è noioso, se le partite si vincono con i calci è noioso,il gioco al piede è noioso, la mischia chiusa (!!!) è noiosa, ho letto persino un articolo che sosteneva che le maul sono da abolire perchè contro lo spettacolo!
    Forse è il caso di domandarci cosa sia lo spettacolo nel rugby, tante mete vuol dire spettacolo? difese “allegre” che concedono tanto vuol dire spettacolo? secondo me no!
    Un bel confronto in mischia chiusa è spettacolo? Una maul impostata bene che avanza è spettacolo? Il gioco tattico al piede fatto bene è spettacolo?? secondo me si, e credo anche per la stragrande maggioranza di appassionati di rugby!
    Per carità forse sono cose che può apprezzare pienamente solo chi è davvero appassionato di rugby, mentre il tifoso occasionale non riesce a coglierle; però se devo barattare alcuni aspetti fondamentali del gioco per avere più “spettacolo” e quindi più pubblico e quindi più soldi direi che forse è il caso di domandarci dove sta andando il nostro sport…

  17. grasso 13 Marzo 2015, 09:30

    Voglio un antidoping credobile

  18. cassina 13 Marzo 2015, 09:43

    Chi ha iniziato a pompare i giocatori per primo ora si annoia? La soluzione è il rugby a 13?

    Torniamo a giocare con i piloni con la pancetta e i tre quarti longilinei e qualche buco per fare la giocata si apre di sicuro!

    Guardate le immagini del vecchio 5 nazioni e sembrano dei calciatori come fisico tranne quelli di prima e seconda linea.

    Mi sbaglio?

    • Hrothepert 13 Marzo 2015, 09:59

      No cassina che non ti, ma questo è il prezzo del professionismo e non solo nel Rugby.

      • pesopiuma 13 Marzo 2015, 14:17

        Infatti pure il calcio, ad esempio, sta diventando iper muscolare. E infatti certe tipologie di giocatori si sono un po’ perse. Sarò old style, ma l’altra sera c’era “Sfide” su Roberto Baggio e tra un po’ mi scendeva la lacrimuccia…per fortuna però qualche tappetto fantasista resiste ancora.

  19. Maxwell 13 Marzo 2015, 10:03

    2 ore e 18 minuti di STORIA di 5 e 6 nazioni.
    Scommettiamo che ad ognuno di noi piace un momento diverso?

    • Maxwell 13 Marzo 2015, 10:09

      P.S.
      Il TMO non sta un po’ troppo rompendo?

    • cassina 13 Marzo 2015, 11:56

      Max però quando vedi le giocate dei francesi vecchio stile entusiasmerebbero chiunque….
      non so c’è quell’aspetto imprevedibile che ti fa divrentare matto!
      grande rugby

  20. maxjan28 13 Marzo 2015, 10:04

    Il 6 Nazioni non è per nulla noioso, e’ bellissimo vedere sfide in mischia, difese asfissianti e l’inventiva che l’attacco deve avere per superare la difesa. E anche il gioco aereo, i calci degli estremi o i calci di spostamento o a cercare la touche ai 5 metri.. tattica e piani di gioco non possono essere noiosi.

    C’è una cosa noiosa nel rugby? Il troppo ricorso ai calci quando ci sono le penalità. Avere qualche palla giocata in più alla mano o in touche renderebbe più bello il gioco.. se proprio dovessi cambiare qualcosa: Drop 3 punti, CP e trasformazione 2 punti.

  21. xnebiax 13 Marzo 2015, 10:23

    @Redazione
    Sicuri che sia “Boring has probably been the world of the 2015 Six Nations Championship”? Ha più senso se la frase dice WORD e non WORLD.
    “Noioso è la parola che caratterizza il 6N 2015”.

  22. jeekelemental 13 Marzo 2015, 10:30

    Ogni sport ha le sue peculiarità e non credo sia giusto fargliele perdere in nome della lotta alla noia. Spettacolarizzare tutto equivale, IMHO, a fare di tutto un circo.
    Nel Supercross una volta i numeri li facevano alla fine per far festa: poi si sono inventati il freestyle… che scemenza;
    In F1 per fare un pò di cinema si sono inventati le gomme a durata programmata, mariavergine;
    Il Football americano in un B movie degli ’80 lo definivano “rugby giocato vestiti da astronauti”;
    Il calcio non lo guardo più da 20 anni… troppa gente appena uscita dalla parrucchiera;
    Il basket (pur essendo un ex cestista) non lo guardo. A miei tempi c’erano gli Harlem Globetrotters, adesso sono tutti così…
    E chi più ne ha, più ne metta come diceva la povera Moana.

    • Andrea B. 13 Marzo 2015, 10:40

      E poi, diciamoci la verità, il porno degli anni di Moana era tutta un’ altra cosa (in meglio) rispetto a quello di oggi ! :-))

  23. maxjan28 13 Marzo 2015, 10:34
  24. Alberto da Giussano 13 Marzo 2015, 10:45

    Ripeto quanto già detto su questo genere di polemica.
    Guardando i video di 30/40 anni fa, anche Pallanuoto, Basket, Calcio venivao giocati ad una velocità che paragonata all’oggi è ridicola. Idem per la preparazione e la “prestanza” fisica.
    Il sei Nazioni di Paolo Rosi era un’altro sport.
    Io non so chi possa avere l’autorità per definire il rugby attuale “noioso”. A me piace nè più nè meno di come mi piaceva 40 anni fa.
    E che ognuno giochi il suo tipo di rugby, se ciò è possibile. Io sono per le biodiversità.
    Alla fine la “noiosita” la stabiliscono gli spettatori, allo stadio o davanti alla TV, ogni altra considerazione , credo, lascia il tempo che trova.

  25. Atley73 13 Marzo 2015, 10:45

    Ciao a tutti sono un neo frequentatore del forum, ex giocatore (3/4), seguo con passione il rugby da diversi anni e cionondimeno, di rugby capisco veramente poco. Ma questa, del resto, è sempre stata la mia cifra anche come giocatore: molta ignoranza poca competenza. Fatta la dovuta presentazione, mi permetto di esprimere un punto di vista, forse poco pertinente (nell’introduzione ho messo le mani avanti apposta) ma che trovo possa essere di stimolo al dibattito. In effetti penso che Steve Hansen e David Kelly abbiano messo il dito in una delle piaghe principali del nostro amato gioco: la noia, ovvero l’estrema prevedibilità del finale del film. Mi spiego meglio: al di là del dibattito – che appassiona in particolar modo i competentissimi – sul fatto che possa essere più avvincente una partita di trincea rispetto ad una partita giocata a viso aperto, a mio avviso, il punto dolente dello scenario attuale è che troppo raramente la squadra con una posizione inferiore nel ranking riesce a battere quelle che nella classifica le stanno sopra. In un certo senso quindi, a prescindere dalla spettacolarità di un incontro, quello che manca è il thrilling del finale. Forse, quindi, uno dei temi da affrontare per cercare di incrementare la spettacolarità del rugby (ed attrarre quindi nuovi spettatori) riguarda la necessità di rendere meno scontati gli esiti delle partite. Al momento tra le outsider, l’unica nazionale in grado di fare il colpaccio con squadre ben più blasonate, mi pare sia l’italia e del resto, se l’Irlanda perde di un punto contro gli AB si inneggiano i tutti verdi per la straordinaria prestazione…Non ho idea di quale possa essere la via per la soluzione del problema, ma mi sento di dire l’attuale sistema di punteggi costituisce uno degli aspetti di questo problema…

    • Stefo 13 Marzo 2015, 10:52

      Ciao Atley, il tuo punto ha pienamente senso pero’ volendo guardarla ottimisticamente la situazione oggi e’ meglio di 30 anni fa, o anche di 20, oltre all’Italia sono cresciute altre realta’ come il Giappone, l’Argentina e’ arrivata terza al mondiale 2007 cosa impensabile 10-15 anni prima…il processo e’ lento e faticoso perche’ si parla comunque di uno sport che non e’ esteso come puo’ esserlo un calcio o un basket.
      E’ tutto rose e fiori?No forse si poteva sperare che la competitivita’ generale crescesse maggiormente ma questo e’ un problema di sviluppo del rugby che a mio avviso va oltre le regole del gioco…nel senso non riesco a capire cosa intendi con sistema di punteggi, puoi spiegare meglio?

      • Atley73 13 Marzo 2015, 11:02

        Certo, intendevo i punteggi assegnati ai vari goal: 5 punti per la meta, 2 per le trasformazioni e 3 per le punizioni mi pare siano eccessivi e creano punteggi abnormi. Forse un 3 1 1?
        Poi convengo, c’è una crescita del movimento a livello mondiale, ma mi pare che la crescita sia troppo legata alla necessità di fare investimenti enormi..l’Italia fatica oltrechè per i limiti tecnici che spesso qui sottolineate, anche per una endemica mancanza di fondi a tutti i livelli…e il problema (almeno questo) non credo riguardi solo noi

        • soa 13 Marzo 2015, 11:20

          @Atley73, permettimi ma con un bilancio da 40 mln non si può sentire che mancano i fondi. I soldi ci sono, è che li spendiamo male.

          • Atley73 13 Marzo 2015, 11:26

            immagino tu abbia pienamente ragione, ma che tu sappia le big che bilanci hanno? poi credo faccia molta differenza anche il grano che hanno a disposizione i club, e quello dipende solo in parte dal denaro che arriva dalle federazioni…credo

          • soa 13 Marzo 2015, 11:31

            @Atley73, sinceramente non so i bilanci delle altre. Per quanto riguarda i club, in Inghilterra e Francia sono squadre private come i nostri club di calcio, con un presidente che caccia la grana e sponsor dietro, con un apporto federale sotto forma di contributi per le posizioni in campionato (su questo non sono sicuro, se qualcuno ne sa di più mi corregga).
            Per chi fa la celtic, gli introiti arrivano in buona parte anche dalle federazioni.
            La questione, a mio avviso, non è tanto avere die club forti o pro, ma avere una preparazione giovanile di alto livello. L’argentina ha prodotto grandi giocatori pur senza avere un campionato pro: il campionato pro lo fa il valore di giocatori e non i soldi, che arrivano come logica conseguenza dall’avere giocatori di alto livello. Qui da noi invece sono arrivati i soldi (e neanche tanti) ma non ci sono i giocatori.

    • Maxwell 13 Marzo 2015, 11:07

      Ciao e benvenuto in questa gabbia di matti.
      Anch’io non ho capiti bene….
      Se ti riferisci al divario tra formazioni credo che l’unica cosa per ridurre il divario in tempi brevi sia il tempo delle naturalizzazioni…. Es ai primi 4 del ranking 5 anni, 4-8 4 anni e agli altri 3…..
      Se il c.p. vale troppo e lo vuoi portare a 2 punti è una norma ad personam per l’Italia 🙂 anche se qualche lato positivo l’avrebbe…..

    • soa 13 Marzo 2015, 11:27

      @Atley73 è vero, molto spesso le partite sono già segnate, però è una cosa che si verifica in tutti gli sport e nel rugby maggiormente visto il tipo di gioco, che prevede collisioni e lo spazio per la fortuna è molto limitato e la componente mentale fondamentale. Qui non si può fare un lancio di 70 metri sperando che l’attaccante la mette di prima all’incrocio, qui bisogna farsi il campo centimetro per centimetro con la meravigliosa assurdità di passare la palla indietro.

    • Machete 13 Marzo 2015, 12:44

      @Atley prima di tutto benvenuto….
      se tralasciamo gli AB i risultati degli ultimi TM di novembre sono stati tutt’altro che scontati Australia che perde in Inghilterra e Irlanda……SAf che perde in Galles…fatica contro l’inghilterra e per certi versi anche contro di noi…..
      sulla noia io non credo che ci sia un solo spettatore presente all’Aviva che nel 2013 si sia annoiato vedendo Irlanda/AB….e anzi lo staff irlandese invece di parlare di prestazione straordinaria era alquanto incazzato per com’èra andata a finire….
      che i più forti siano destinati a vincere all 99% è una peculiarità del nostro sport… non ci si puo mettere in difesa aspettando il contropiede al 90
      gli AB stanno ancora sopra tutti e proprio per questo tutti stanno alzando l’asticella delle prestazioni (o tentano di farlo) per raggiungere quella vetta….è un processo lungo proprio perchè le sfaccettature sono molte

      • Atley73 13 Marzo 2015, 15:10

        Certo, è nella natura del gioco, ma qualche varibile nel regolamento forse potrebbe essere introdotta…non chiedetemi quale 🙂
        comunque le uniche outsider ad avere qualche speranza contro le squadre di prima fascia sono Italia e Argentina, gli altri, campa cavallo…
        detto questo io a vedere il rugby non mi annoio mai!

  26. Maggicopinti 13 Marzo 2015, 10:48

    Boh, a me il rugby così piace molto di più di quello del Super15, che trovo spettacolare ma troppo “finto”, un po’ troppo americano nell’approccio. Sarà per questo che anche nel Championship mi piace molto di più l’Argentina – con le sue mischie non tallonate, 10 secondi immobili con la palla ferma in mezzo- delle altre tre.

  27. Virgilio 13 Marzo 2015, 11:09

    Imitare il Sudafrica funziona poco in assenza di superiorità fisica dei primi otto in situazioni di gioco aperto, senza questa non si ottiene erosione dei muri difensivi. Una strada che ciclicamente viene ri-esplorata è la lotta sui punti di incontro, consente di assorbire più difensori con i giusti accorgimenti, ma si passa sempre per le collisioni e lo champagne arriva sempre dopo di queste… se poi arriva. La strada tecnicamente più bella per scardinare le difese resta comunque la competenza individuale e dei reparti su spazio e velocità degli australiani, che crea spesso intervalli o buchi anche dove apparentemente non ci sono.

  28. pesopiuma 13 Marzo 2015, 11:49

    Mah, io del rugby amo ogni aspetto, dalle fasi di lotta alle fasi di corsa. E a dirla tutta l’Irlanda mi ha finora impressionato nella sua capacità di leggere alla grande le partite, non solo nel gameplan ma anche nel loro divenire, anche capendo in corsa qual’è il modo più efficace per affrontarle e battere l’avversario. Ciò significa che ha giocatori non solo dotati, ma, nel rispetto delle loro caratteristiche, anche intelligenti e preparati. Poi è normale che nelle gare decisive si badi al sodo e magari si scelga di giocare in modo più “chiuso” (lo hanno fatto gli stessi All Blacks per battere la Francia, no?).

    Però non c’è dubbio che il “kilorugby”, come l’ha chiamato qualcuno, stia portando ad una robottizzazione e schematizzazione del gioco, a discapito di creatività e fantasia. E non c’è dubbio che gli unici che si difendono da questa tendenza siano gli All Blacks, dove, nonostante ormai ci siano in giro per il mondo trequarti che sembrano piloni, ancora c’è spazio per giocatori come Conrad Smith e Israel Dagg.

    • frank 13 Marzo 2015, 12:04

      Dagg non è leggerissimo e piccolino se guardi le sue misure 😉

      • western-province 13 Marzo 2015, 12:19

        e conrad smith è piccolino? magari vicino a savea

      • pesopiuma 13 Marzo 2015, 12:25

        Beh, ovviamente parlamo di alto livello, per cui quei 90 e passa chiletti ci stanno (pure C.Smith credo vada oltre)…però è un longilineo, veloce. Ammetto che forse il ruolo dell’estremo non è un esempio troppo calzante, sembra ancora un ruolo in cui persino il sud africa mette giocatori come Willie Le Roux (e prima di lui addirittura Gio Aplon)…Questo per dire che non è solo questione di peso, ma di attitudine.
        Il dato è che i tecnici neozelandesi non “europeizzati” sono tra i pochi rimasti a prediligere lo sviluppo tecnico e tattico del giocatore senza sminuirlo al confronto col dato fisico.
        Diciamo che in un periodo in cui va tanto di moda il 3/4 ignorante, neozelandesi (e australiani, probabilmente) tendono a mantenere anche altre caratteristiche. Faccio un esempio semplice ma secondo me calzante: sempre più spesso molti trequarti in europa vanno a sbattere sul muro difensivo usando il peso per fare metri, una bestemmia fino a qualche anno fa. I trequarti australiani e neozelandesi vanno invece costantemente alla ricerca del “lato debole” per uscire dal frontale ed attaccare la linea.
        Se poi si conta che gli All Blacks sono anche molto bravi ad adattarsi ad un gioco più “europeo” quando la situazione lo richiede, si capisce perchè rimangono i migliori 😉

        • malpensante 14 Marzo 2015, 09:35

          Savea, per fare un esempio di bilico con lo sterzo.

  29. fracassosandona 13 Marzo 2015, 11:52

    riportiamo in campo degli uomini al posto di certi mutanti che girano adesso per il campo e lo spettacolo tornerà come per magia…
    la lista dei 23 è a salvaguardia della salute dei giocatori… la nuovo mischia funziona… il sistema dei punti pure…

    resto dell’idea che un limite di peso complessivo della squadra (1500kg, ma anche meno per quanto mi riguarda) possa essere l’uovo di Colombo e non discrimini nessuno: nessuno ti proibisce di schierare un trequarti di 120kg o una mischia da oltre 900 kg come capita spesso ultimamente, ma dovrai poi mettere in conto di equilibrare il resto della squadra con degli abatini… chi pensa che sia complicato mi spieghi come fanno le TV a scrivere in sovrimpressione quanto pesano i pacchetti di mischia…

    • soa 13 Marzo 2015, 11:59

      @fracasso, idea che ci sta. Per i cambi come faresti? Tipo metteresti un range di peso da poter sforare con il nuovo entrato? Per dire: mi si rompe un flanker e ne devi mettere uno che magari gioca in seconda e che pesa 15-20 kg in più e così passo i 1500kg, tutto bene o devo mettere un 3/a ancora più leggero? Perché allora tocca far le squadre più con la bilancia che altro.

      • soa 13 Marzo 2015, 12:06

        Volevo scrivere un 3/4 ancora più leggero

      • western-province 13 Marzo 2015, 12:15

        metti un peso anche per la panchina

        l’idea è geniale, pesata prima della partita (non il giorno prima perchè se no ti si presentano disisdratati come i culturisti) e poi si gioca

        per la cronaca il XV del Galles pesa 1578kg

        • soa 13 Marzo 2015, 12:58

          Sì va bene, io parlavo di come mantenere il peso dei 15 in campo entro i 1500 kg. Se quello che entra pesa di più di quello che esce, devo toglierne un altro per inserirne uno più leggero per mantenere il peso entro i 1500 kg o va bene se con quello entrato sforo il peso di 1500 kg di 20 kg (o altra soglia da definire)?

    • frank 13 Marzo 2015, 12:07

      fracasso la tua idea è affascinante ma secondo me:

      1) chi dirige il rugby mondiale vuole esasperare ancora piü impatti e collisioni, quindi vai di palestra preprazione atletica e miscugli chimici (legali e non);

      2) secondo me sarebbe un po’ complicato, non è un incontro di pugilato dove il giorno prima i contendenti si pesano…..cosa fai pesi 46 bestie? anche quello che che scrivi sulle televisioni mi sembra un po’semplicistico, il peso dei vari giocatori secondo me è un dato diffuso da ogni club e/o federazione.

  30. And 13 Marzo 2015, 12:12

    hanno scoperto l’acqua calda..Francia e Galles finora sono stati inguardabili, per esempio. Numero di mete non equivale a spettacolo, penso alla semifinale Aus-Saf RWC 99, una delle partite + belle di sempre, senza mete!

    La mia proposta x lo spettacolo sarebbe questa:

    AUMENTARE LE MISURE DEL CAMPO

    Dato che in lunghezza mi sembra impossibile, penso in larghezza si possa fare qualcosa. L’ho detta, segnatevela.

    • malpensante 13 Marzo 2015, 13:26

      Poi dicono che le dimensioni non contino.

    • western-province 13 Marzo 2015, 17:00

      spiegaglielo tu a quelli che hanno appena finito di costruire lo stadio

      • And 13 Marzo 2015, 19:22

        in molti stadi sarebbe possibile guadagnare qualche metro, in altri no. E’ solo un’ipotesi.

  31. And 13 Marzo 2015, 12:15

    Una cosa che poi vieterei nel rugby sono LE RIPETIZIONI DELLE MISCHIE.
    Una mischia si deve fare una sola volta, a mio avviso. E se qualche pilone qui non è d’accordo, pace.

    • Stefo 13 Marzo 2015, 13:02

      Quindi la tua opinione e’ quyella che deve dominare?
      Spiegami e se una mischia corlla perche’ si scivola cosa cacchio fischi?

    • Stefo 13 Marzo 2015, 13:03

      E ti aggiungo che e’ proprio il non voler risettare una mischia che porta gli arbitri spesso a fare chiamate a caso su chi ha fatto fallo o meno.

      • And 13 Marzo 2015, 13:59

        Se gli arbitri iniziano a sventolare cartellini gialli vedrai come non ci saranno + reset, che a me francamente fanno addormentare..

        • Stefo 13 Marzo 2015, 14:08

          Quindi meglio un giallo alla cazzo di cane perche’ gli arbitri faticano a capire cosa succede che un reset?Se uno scivola chissenefrega via di giallo vedrai come impara a non scivolare?
          Mah meglio neanche commentare…

          • And 13 Marzo 2015, 19:20

            se guardi alcune partite vecchie le mischie non necessitavano di reset e la palla usciva veloce, ecco bisogna ritornare a quei tempi e un bel giallo al pilone di turno che lo fa apposta non farebbe male

          • And 13 Marzo 2015, 19:23

            comunque era solo una mia opinione tra le tante, non “dominante”.

          • Stefo 13 Marzo 2015, 19:28

            LE tecniche di kmischia son cambiate…inutile ricordare i bei vecchi tempi

          • Stefo 13 Marzo 2015, 19:29

            E le nuove regole d’ingaggio qualche risultato lo stanno portando, absterebbe chiedere maggiore attenzione a certe cose…

    • frank 13 Marzo 2015, 21:47

      AND mi dispiace ma qui sto con Stefo.

      Come puoi vietare la ripetizione di una mischia? Cioè, se crolla, assegni per forza il calcio di punizione a una delle due?

      E se l’arbitro non ha visto bene di chi è la colpa cosa deve fare chiamare il TMO tutte le volte?

      Dopo sbadiglieresti ancora più di adesso.

  32. electrocase 13 Marzo 2015, 12:16

    partite noiose?
    bah
    ci sono fasi difensive che danno la paga in termini di gradimento alle scorribande dei trequarti
    ormai in tutti gli sport l’innalzamento dei valori atletici ha modificato alcuni aspetti del gioco
    sarà come viene denunciato da più parti (mi fa schifo sentir parlare di appeal televisivo naturalmente) ma io continuo a vedere anche se con minor frequenza godibilissime fasi di attacco.
    Anzi più le difese sono arcigne più i trequarti sono chiamati agli “straordinari” e quando accade (vedi le ultime partite della NZ nei TM con le europee) c’è da divertirsi.
    Certo ai mondiali non sarà così. O magari sì.

  33. And 13 Marzo 2015, 19:25

    sicuramente tra le varie riforme quella del punteggio è la più facile

    calcio piazzato 2 punti
    drop 3
    trasformazione nei 22 o della meta tecnica 1 punto
    trasformaz. fuori dai 22- 2 punti
    meta 5 punti

    • ginomonza 13 Marzo 2015, 22:07

      Quindi é più facile trasformare da 19 m vicino alla linea di touche che da 21 metri di fronte alle H?

      • Stefo 13 Marzo 2015, 22:17

        Bravo gino…che ormai qua siamo alla fiera con le idee…

      • And 13 Marzo 2015, 22:43

        gino io l’ho buttata lì, certo che la trasformazione di una meta davanti ai pali valga come una dalla touche (che sono 45 metri) m’ha fatto riflettere. Nel domestic australiano mi pare abbiano già cambiato il punteggio, ma per le punizioni (2 punti)

  34. megu65 13 Marzo 2015, 23:43

    non ho letto tutti i commenti, quindi mi scuso per eventuali ripetizioni.
    il 6n di quest’anno è in parte mirato al mondiale, ma ovviamente nessuno lo vuole perdere in linea di principio.
    il livello di tre squadre si è alzato in modo evidente rispetto allo scorso anno, una è leggermente migliorata(l’italia), un’altra è scesa di poco, galles, una terza è peggiorata specie negli schemi ma anche un po’ nei singoli(francia)
    le due squadre più deboli hanno un game plan con più opzioni, fanno qualche errore gratuito in più, ma hanno dato più spettacolo che nei match recenti.
    il galles ha perso effervescenza ma può essere un anno no oppure una preparazione mirata al solo mondiale.
    devo dire che non mi sono annoiato, escludendo da tifoso le partite degli azzurri che evidentemente hanno un pathos differente. qualcuno sopra ha scritto che un match con dodici mete non sempre è spettacolare, sono d’accordo

  35. San Isidro 14 Marzo 2015, 02:55

    Arrivo tardi e dico solo che nel 6N mi piacerebbe se fosse adottato il classico sistema di punteggio che si usa nelle altre competizioni di Ovalia, ovvero la formula i punti di bonus…non dico di adottarlo subito dal prossimo anno, ma fossi nel board del 6N ci comincerei a pensare seriamemente seppure un paio di mesi fa i vertici del torneo avevano escluso un’ipotesi simile…i punti di bonus forse metterebbero un pò di pepe al torneo…al di là di questo, le critiche verso l’edizione di quest’anno mi paiono esagerate…

    • San Isidro 14 Marzo 2015, 02:56

      “la formula con i punti di bonus”…

      • malpensante 14 Marzo 2015, 09:28

        Neanche per sogno. Per un torneo a girone e partita secca molto meglio come è oggi, quando puoi vincere o perdere per una singola sconfitta e per un singolo piazzato.

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