L’ex numero 10 in una intervista dice la sua: “L’Eccellenza deve tornare ad essere di livello”. E parla di Haimona, cucchiai di legno…
Dominguez ribalta l’Italia: “Una sola accademia, una sola franchigia”
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dove ho gia sentito questa idea???
ragione da vendere, pochi passi fatti bene..
basta con il “tutto subito” di finardiana memoria!
Ciao Mez.
Cos’e’ successo ? Mi sei sparito…
ciao gianni..no son qui..
tempo di cacca e influenza da smaltire..
2 marosi così!
Ah, mi ero preoccupato.
Pensavo fossi andato a soccorrere qualche Olgettina rimasta..”orfana” e avessi cancellato i tuoi indirizzi mail per evitare rogne con la Bocassini…
Attendo sempre le tue news.
Certo che, andare a letto con l’influenza : non avevi proprio nessuna gnocca da infilare sotto le coperte ?…
gia..influenza cinese!
preferisco altre tipologie 🙂
dopo guardo le mail, col brutto tempo la linea va e viene..
pensa che era talmente forte il maestrale che ha sradicato un albero secolare, l’ albero della pace cosiddetto, alto quasi 20 metri, 4 di diametro!
impressionante!
Però infila una serie di scempiaggini, neanche fosse Tsipras. Con 4 anni di Celtic davanti, e Kelly che non calcia nelle Zebre. Un franchigia vedremo come andrà all’Argentina, ma per noi non è di sicuro la soluzione: o dentro o fuori, con le due squadre e “l’ite missa est, contrordine compagni, si salvi chi può” ai giocatori, mezzi dentro e mezzi fuori ci siamo già. Almeno come insulto alla logica.
Provo a capire la logica di Dominguez, ne faccio una, concentro gli sforzi li’ la faccio buona cosi’ magari e’ competitiva, nel frattempo sotto predispongo un sistema di Eccellenza decente con accademie in maniea che sia di filiera alla CL, una volta che riesco a mettere a posto questo e quindi produco piu’ di quanto serva ad una squdra per essere buona e competitiva allora mi muovo ad una seconda.
Si puo’ concordare o meno ma almeno mi sembra gia’ qualcosa di piu’ progettuale ed un piano di lavoro che guarda oltre l’oggi di quanto fatto in questi primi 5 anni…e di quanto lo sia tirare fuori ad intermittenza la terza franchigia mentre i buoi scappano.
Per 4 anni ci sei dentro con due, e spendi i tuoi 12 l’anno: non ci piove ed è per quello che citavo i greci. Per me ha poco senso partire come sempre dal tetto, e con quello che di sicuro non si può fare. Per essere concreti, una accademia c’è e basta trasformarla in seconda squadra delle Zebre, si risparmia, si evita di illudere ragazzi, si prendono quelli di prospettiva e basta, che siano 5, 10, 30. Costa niente, si risparmia un botto. Per riformare i campionati senior e under, la FIR non deve chiedere il permesso alla BCE, può farlo domani. Fatte le cose che si possono fare, e al più presto, solo dopo averle fatte, si può capire se il modello Celtic (sempre che tra 4 anni ci sia ancora e sia lo stesso) sia meglio di un domestic all’Argentina. Non vedo differenze tra un Dondi o un Dominguez come modo di porre il problema, le vedo con Gavazzi che del problema proprio non gliene può fregare di meno.
Mal il mio ragionamento era sull’ipotesi che Domignuez stesse parlando “che cosa avrei fatto io 5 anni fa”…cioe’ accordo per una squadra non due.
Per il resto concordo con te.
5 anni fa la Celtic costava 2+2 + tassa iscrizione ( o…. Pizzo… Ma solo per far inc….are Stefo 🙂 🙂 🙂 )
Piu’ che altro @mal stai mettendo su una cordata di produttori di parmigiano e salumi vari per prelevare le Zebre?
Cinque anni fa ci siamo sbagliati tutti, ad essere onesti. Il disastro è essere arrivati al rinnovo avendo fatto solo danni e aver rinnovato, con la pietosa manfrina che si è vista, per altri quattro anni. Ancora peggio che l’unico percorso chiaro che hanno in testa è dividersi quel che c’è in cassa e poi chi se ne frega. Alla greca.
@ mal
Vai a riguardare le ultime pagine del grillotalpa o le prime di On rugby….
Troverai l’intervista a Amore che voleva uscire dalla CL…. Poi vai a riguardare l’anno scorso cosa si diceva di G. per i ritardi….. Che VERAMENTE non centrava una mazza.
Amore? quello dell’ Haka de noantri???
mah!
Amore aveva un programma ben piu’ dell’haka mez, in termini di scuola e base aveva un programa interessantissimo con idee che si potrebbe anche oggi applicare se ci fosse la voglia.
Sull’uscita dalla CL io ho sempre sostenuto che bollare la sua uscita come una cazzata era mioppia ma io ho sempre avuto dubbi sulla CL e l’errore di Amore per me oggi come all’epoca resta il non aver presentato un pogetto alternativo vero e proprio, e con questo intendo uno strategic plan vero su quello che proponeva ma voler fare tutto di concerto negli stati generali…per me lui doveva presentare qualcosa di suo da far valuare e votare invece che fare solo uno slogan della CL.
tsipras paga li buffi!!!
Ah ma allora quando dicevo che era potenzialmente più facile il colpaccio con la Francia che con la Scozia non ero pazzo!!
Per il resto Diego da ottimi spunti. Su accademie e eccellenza abbiamo già detto e ridetto tutto e alla fine il problema è sempre quello: non serve fare accademie senza tecnici di qualità e slegati dal territorio.
Tienignocca invece è un centro. Lo diceva anche Munari che sottolineava come tra l’altro fosse molto efficace cin Allan a 10, perché permetteva, con la sua stazza, di attirare la difesa e rendere credibili i loop.
Chiosa finale. Di gente dello spessore di Diego la federazione ne avrebbe bisogno come il pane
Concordo con quasi tutto, a parte la questione di quante in celtic, sulle accademie federali ne terrei solo due (una per team in celtic) e le altre le finanzierei alle società di eccellenza a condizione che i ragazzi rimangano legati (non obbligati) alla loro società di provenienza.
Su Allan e Haimona come non si fa a concordare! per altro ricordo che Ragusi nasce apertura e viene trasformato prima in estremo (periodo gallese) poi centro/ala (prato) poi solo ala (rovigo/benetton/nazionale).
Sul cucchiaio concordo: francia e, aggiungo, galles potrebbero essere due colpacci, alla fine, con avversari che non possono più ambire alla vittoria e che, forse, non devono giocarsi l’ultimo posto, potrebbe scapparci anche la vittoria. più improbabile con la scozia anche mi auguro una bella partita giocata per vincere. Sulla qualità dei giocatori ci sarebbe da ragionare, ce ne sono molti grezzi, con skill di base carenti ma grossi, se si guardasse di più alla tecnica e meno al fisico forse (perdere per perdere) potremmo fare crescere in termini qualità il livello sia della nazionale che delle squadre.
imho
E’ impossibile che Diego sia nello staff della nazionale (ne avremo bisogno come il pane, come dice William), anche perchè ha idee diametralmente opposte a Gavazzi, ma perchè ha osato dire che quello che si è fatto / fa attualmente è sbagliato (avete mai sentito qualcuno della dirigenza dire qualcosa)?
Se non si guarda in prospettiva, senza clientelismi (Accademie) non si va da nessuna parte.
Per me è difficile vincere in Scozia, difficilissimo vincere con la Francia, quest’anno continueremo sulla strada per avere il servizio da 24 di cucchiai di legno, speriamo non inventino anche il servizio di forchette di legno e di coltelli di legno!
Buon lavoro a Tolone…
Diego ha le idee molto chiare x questo non trova posto in FiR .
in altri paesi un Campione così sarebbe a capo di un qualsiasi progetto
Ricordo che la coppia dominguez -galthiè ,il mio sogno per la nazionale ,gestì lo stade F senza allenatore vincendo pure lo scudetto .
la Rfu da dei premi in denaro, sui 30k euro, a chi fa esordire in prima squadra ragazzi provenienti dall’academy purchè di nazionalità inglese allo scopo di limitare gli stranieri .
tutto questo ben si adatta al discorso sulle accademie .
le soluzioni a basso costo ci sarebbero pure non cè la volontà di applicarle .
Non deve essere di Nazionalita’ inglese per la salary cap exception di 30k, questi i vincoli:
• must have joined the Club before his 18th birthday;
• is still under the age of 24 at the start of the Season; and
• earns more than £30,000.
grazie stefo !!!!!
concordo in pieno, cosi’ come sono le accedemie sono solo un modo per gestire il potere all’interno della FIR, una miriade di accademie mal gestite alcune nel caos piu’ totale, dove le clientele si sprecano e vengono messi in ruoli chiave personaggi molto discutibili in quanto a capacita tecniche e manageriali….sicuramente nei club si farebbe molto meglio
dipende, come fai ad essere cosi’ sicuro? il problema e’ che i soldi sono dati via, cosi’ senza obblighi. se li dai a club qualcuno li spende meglio, qualcuno li spendera’ peggio.
cmq, la tua esperienza diretta e’ molto molto interessante. dove secondo te si sprecano i soldi? che hai notato di migliorabile nella accademia zonale (stai parlando di CdF o U18)?
Diego Presidente!!! competenza e credibilità
Beh, insomma!
Se basta una intervista, per altro in alcune parti imprecisa, ce ne sarebbero molti altri.
Mi sembra, in ogni caso, che la vicenda dei soldi sia la base dei contrasti con FIR.
Ti piace ti più Gavazzi! Degustibus
Se devo esprimere delle preferenze preferirei Giovannelli Massimo classe 1967. Anche se di interviste non ne da molte.
il tuo Giovannelli e’ stato chiamato dal tolosa.
quindi il presidente e’ un pollo ,perche chiama diego x
allenare il TOLONE.
Le accademie sono state create, per allargare la base ancora troppo povera, per poter competere contro le altre Unions in Italia non solo non siamo la prima scelta, ma forse siamo la sesta salvo poche cittadelle felici.
Dobbiamo entrare nell’ottica che qui in Italia non si puo ancora fare qualità ( salvo rari casi ) bensì quantità e Rugby Educativo prima duplichiamo i tesserati, poi potremo lavorare sulla qualità, ma al momento a mio modesto parere stiamo gia facendo miracoli nel bene e nel male.
Molti parlano di facciamo cosi facciamo cosa la verità e che questo abbiamo ci sono state scelte sbagliate e ci saranno, ma per me le accademie sono la via giusta.
Precisiamo e il mio parere e dalla mia zona geografica posso solo dire che se non ci fossero state le accademie tutti i ragazzi * sarebbero persi…possiamo perdere in Italia anche un solo ragazzo talentuoso? Non penso.
Dici cose di buon senso. Ciò che non va è appunto l’incapacità di mettere sul terreno programmi di crescita ulteriore.
cosi’ come sono le accedemie sono solo un modo per gestire il potere all’interno della FIR, una miriade di accademie mal gestite alcune nel caos piu’ totale, dove le clientele si sprecano e vengono messi in ruoli chiave personaggi molto discutibili in quanto a capacita tecniche e manageriali….sicuramente nei club si farebbe molto meglio.
parlo per esperienza personale con mio figlio in una delle accademie zonali.
i ragazzi talentuosi e’ vero ce ne sono in giro…allora investiamo nei tecnici che muovano il culo e vadano nelle societa’ regolarmente a verificare e selezionare i ragazzi invece di starsene comodi ed al massimo muoversi all’interno della regione
Beh sta proponendo quello che c’è Una sola accademia ora c’è quella di Parma ,10 accademie presso società ora ci sono 8+1 under 18 federali …cosa cambia solo che invece di essere a conduzione federale sono a conduzione privata ..con contributo federale…e voi credete che in Italia ciò possa funzionare…se la Federazione non riesce neanche a farsi rendicontare l’operato della Benetton…con continue discussioni…..molti ma molti dubbi….
Dettagli, tony. 🙂
Tanta carne al fuoco.
1) L’Eccellenza E’ GIA’ a 10 squadre.
2) “Ogni club con la propria accademia”: difficile. Chi paga questi costi strutturali? La FIR per tutti?? Ognuno si paga il suo, quando nessuno ha più nemmeno gli occhi per piangere?? E poi, quanti club dovrebbero avere le accademie? I 10 dell’Eccellenza? Anche quelli di A e B? Consideriamo che ogni anno molte società già ora saltano economicamente. A Prato chi gli farebbe l’accademia? A L’Aquila? A Viadana? Etc etc… E con così poche accademie quanti potenziali iscritti si intercetterebbero? E le tantissime aree geografiche non coperte da accademie?
3) “Una sola Franchigia”: può starci. Pochina rispetto alle franco-anglosassoni ma può starci… Dove? Parma? Treviso? Roma? Veneto coi Dogi? Caltanissetta? Chi dice a Zatta di levarsi dai maroni e tornare in Eccellenza? E le Zebre seguirebbero la sorte degli Aironi? E a Roma dove sarebbero le strutture e gli appassionati che sentirebbero come “loro” una franchigia di laboratorio? E la Nazionale dove pescherebbe i giocatori? In una sola celtica?
4) “Haimona Centro”: posso essere d’accordo.
5) “Allan apertura”: vero. Giustissimo dargli fiducia. Per motivi di età è ancora incompleto ma è un investimento.
6) “Haimona non è il calciatore”: oramai mi sembra palese. Me ne ricordo alcuni imbarazzanti. In realtà non so chi potrebbe far molto meglio ma anche in questo caso darei fiducia ad Allan (Ok che Haimona non calcia nelle Zebre ma Allan calcia nel Perpignan?)
7) “Brunel fa un bel rugby ma con poca qualità a disposizione”: può essere, ma se dici che quando si è al completo la qualità c’è, come mai non si vede anche con i titolari? Perchè certi movimenti rimangono lenti? Perchè non si va mai oltre la linea? Perchè si è sempre prevedibilissimi? La mia sensazione è che non sia solo una questione di mera mancanza di qualità…
Scusa Thunder, ma nelle Zebre Haimona calcia si, a meno che non parta dalla panchina… Qui Diego non me l’ha presa giustissima (per quanto concordi sul considerare Kelly un 12 e non un 10).
Aggiungo che nell’articolo, Dominguez dice qualcosa in più sul “gioco” della nazionale, che lui cercherebbe di avere più possesso e una migliore occupazione del campo giocando con gli avanti, e usando molto il piede (cosa che a noi deficita tantissimo).
Se usi molto il piede difficile avere molto possesso, a meno di avere una touche devastante, un pacchetto da paura e dei piedi lunghissimi e precisi. Il gioco di Mallet era quello, peccato che mancassero e manchino del tutto le scarpe, e che touche devastanti non ce le abbia più nessuno se non quando l’altra fa pietà.
è anche vero che se ogni volta che hai la palla riparti dai tuoi 22, alla lunga, diventa faticoso e se la restituisci nella tua metà campo puoi farti male, con noi questo giochino l’hanno già fatto.
giocare senza palla nella tua metà campo è un discorso, in quella avversaria un altro, penso che come gioco al piede intenda questo
Ma io sono del tutto d’accordo, mica per caso tengo per il Munster. Se non hai gli ingredienti per grazia ricevuta (dal movimento, non dallo spirito santo o dall’Argentina), la tattica serve a sopperire intanto che lavori per rimediare. E buttar via quello che funzionava è da pazzi.
….e pensare che ci sono persone che ne vorrebbero 3 di franchige…..ma con quali giocatori?mah….
ah, su haimona…pensavo la stessa cosa dopo la prima di novembre…e siamo a marzo….errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
prendere per buone le teorie di diego significherebbe tornare all’anno 0, non che sarebbe del tutto sbagliato, ma lo avessimo fatto 5/6 anni fa sarebbe stato meglio.
non tutto mi convince, comunque, al solito, spunti interessanti su cui qualcuno con un po’ di testa potrebbe ragionare.
faccio una domanda a tutti, ma un’accademia deve, per forza, mettere in campo una squadra completa o può anche formare un numero limitato di ragazzi? perché nel primo caso nessuna realtà italiana, ad oggi, è in grado di mantenere una o due under “professionistiche”, se invece un’accademia può mirare a formare 5/10/15 ragazzi per under, inserendoli nelle proprie squadre giovanili “tradizionali”, allora il discorso accademie di club cambia notevolmente, anche domani, con degli accordi con la federazione, diverse società potrebbero mettere in piedi delle accademie di questo tipo (e io rimango dell’idea che un 4/6, o 8 se separiamo le isole, accademie/centri federali di preparazione per tutti gli aspetti di una squadra gestiti dalla fir sparsi per il territorio ci vogliano)
non sono particolarmente strabiliato dalle affermazioni di Diego, sara’ che ne parliamo tutti i giorni. pero’ spero che si candidi per smuovere le acque e mettere pressione a G, che magari inizia a fare le cose che deve fare. sembra finalmente si stiano muovendo sui PP. cmq cose secondarie.
sulla terza franchigia, c’e’ gia’ purtroppo. con una nazionale intera all’estero, riserve incluse. in quelle condizione e’ difficile fare due franchigie competitive.
il discorso “se non calcia nel suo club perché dovrebbe farlo, e bene, in Nazionale?” fa il paio con “se non gioca MA nel suo club perché dovrebbe farlo, e bene, in Nazionale?
Caspita ci voleva Dominguez per capire che Haimona ed i calci sono rette parallele. Non sa calciare…. poi se un allenatore preferisce Haimé ad Allan … allora è l’allenatore che non sa far l’allenatore.
Io, che non sa calciare, l’ho capito da Benetton Zebre, e per fortuna di TV. Che magre figure.
Il fatto è che in Italia trasformiamo giocatori mediocri in idoli per poi doverli cestinare di corsa.
Haimé 🙂 🙂
MA DOMINGUEZ COSA PORTA!?!?!?!?!?!
😀
mez noti anche tu un assordante silenzio…….?
penso che Dominguez, giocatore a cui siamo tutti devoti oltre che grati io per primo, possa dire la sua come tecnico dei calci ma debba prima dimostrare di saper allenare e dirigere prima di dispensare consigli agli altri…
finora per noi ha fatto altro e lo ha fatto bene (portare sponsor non è cosa da poco), per il resto penso che i suoi pareri organizzativi valgano più o meno quanto i nostri, semplici spettatori da tribuna e da divano…
altro discorso se proponesse le stesse cose da candidato alla presidenza FIR…
Condivido in pieno.
anch’ io albè!
terza risposta : quindi il presidente del TOLONE e’ un pollo se chiama
diego x allenare la corazzata francese.
Mahhhh
e basta con questa storia che c’e’ poca qualita, che abbiamo pochi giocatori, irlanda galles e scozia, e anche francia non ne hanno tanti piu’ di noi
non sono d’accordo su niente o quasi niente ma anche su tutto o quasi tutto
che fantastico è il bar del rugby….
meno male che sabato alle 13 al Fattori c’è frittata, genziana e “ju mammotch of the match”..
Oh parole sante! Meglio una fatta bene che tante fatte male!
solo nel ruolo di centro ci mancano almeno 5 giocatori titolari, canale,garcia,sgarbi,masi,campagnaro,morisi, eppure possiamo mettre almeno 3 giovani per me di ottima qualita’, boni, bacchin, bisegni, ma anche bettin, senza contare i pratichetti e iannone e mirco bergamasco. Senza contare i piu’ giovani. Come si fa adire che manca qualita’e profondita’? Come si fa aparlare di una sola franchigia e una sola accademia? E poi si lamentano che c’e’ poca profondita? Come minimo e’ contraddittorio
condivido quanto hai detto, e aggiungo che gli infortuni hanno permesso di abbassare un po’ l’età media dei giocatori della nazionale
non possiamo stravolgere il tutto. Abbiamo 2 franchigie utiliziamole.
permetterei alle stesse di avere un’accademia propria che faccia campionato di serie A e che sia una palestra per i giovani ma anche potrebbe permettere di far giocare qualche giocatore a cui dare minutaggio, una specie di squadra cadetta con vincoli sulle età, per esempio tutti u19, in lista gara ci possono essere anche 3 u23 e 1 fuori quota (solo come esempio), togliendo così l’accademia di parma.
Sulle accedemie u17 è vero che sono costose, ma i primi risultati veri si vedranno tra un paio di anni, in u20, ma l’inizio fa ben sperare
Son d’accordo eccellenza a 10 squadre
buon rugby a tutti.
Viva la sincerità.
Straquoto su tutto (ad eccezione delle franchigie)!!!
A chiacchierare sono ottimo anch’io, al bar e sul divano soprattutto. Dominguez ha dimostrato molto come giocatore, ora vediamo a Tolone.
fiuuuuuuuuuuu
stefano nicoletti chiacchiere al bar.. tu credi che allenare la corazzata francese sia una
passeggiata,o il presidente sia un pollo….
Anche io sono del parere che per i giocatori di qualità che abbiamo, una accademia sia più che sufficiente; il sistema attuale, invece, è molto dispersivo (quindi con una sola accademia sparirebbero anche le clientele). 2 squadre in Celtic per me ci stanno, purchè si possano pagare loro direttamente almeno il 60% del budget totale.
Il Club va rivisto (è qui che andrebbero spesi soldi) completamente perchè generalmente non funziona (non è neppure in grado di produrre economie) e i giocatori di qualità, sono l’ultima necessità della maggioranza dei sodalizi. Quindi è sufficiente avere tecnici sottopagati, professionalmente inefficaci e non costruire ma, giornalmente, predicare la litania del “manteniamo quello che c’è”. Questo credo che sia il vero problema del rugby italiano (su rugby world c’è un bell’articolo in proposito): continuare sulla strada del volontariato a tutti i livelli: presidenziale, consiglio direttivo e tecnici. Haimona, a tutt’oggi è il meglio in circolazione, ma per me rimane un centro. Allan potrebbe fare altrettanto bene, e forse anche meglio, purchè gli si offrano delle opportunità. Abbiamo qualche altro centro nostrano, ma per lo più non ce ne accorgiamo neppure, tanto siamo impegnati a lavorare sui punti d’incontro, sulla palestra e a piangerci addosso (questo, in quasi tutti i club)
Mi scuso, sono di fretta e rettifico: abbiamo qualche altra apertura (volevo dire, in terzultima riga) e dove scrivo: continuare sulla strada del volontariato a tutti i livelli: presidenziale, consiglio direttivo e tecnici, va aggiunto non ci garantisce nè il futuro nell’immediato, nè a medio e lungo termine (ma tanto di programmazione e progettazione non se ne fa). Grazie
Bene Diego!!
Non ci serve un genio a capire che le franchigie non servono ad un c…o e che la cosa migliore da fare è farli crescere nei club d’Eccellenza cui sono potenziati dai soldi risparmiati da Benetton e Zebre per poi farli giocare in un’eccellenza a 14 squadre (le 8 attuali con i conti a posto+Parma,Treviso,Milano,Torino,Napoli e selezione del Sud) senza retrocessioni organizzata per le nuove eventuali 4 squadre come Milano,TO,NA,e sud dai soldi risparmiati per le Zebre. In più per la nazionale si potrebbe creare una sorta di Coverciano (ad esempio Lavadera o Remedello) dove si forma un’accademia unica.
questo numero 14 tirato fuori un pö cosi’ dovrebbe riecheggiare la grandeur francese?
Grande Diego!!!!una sola franchigia….i Dogi!!
e magari un solo procuratore per giocatori e sponsor… un argentino con residenza in Francia…
“ma Dominguez cosa porta?”..
🙂 brevettata già
si ho visto..
ripropongo frank 😉
Diego Dominguez presidente FIR
Una franchigia, una accademia, un Dominguez!
e di ascione e tutti gli altri cosa ne facciamo?
Alcuni giocatori da giocatori sono stati sontuosi. Dopo qualcuno è stato una macchina da soldi x sevstesso e non c è nulla di male qualcuno è stato inserito in un discorso tecnico.
Ma…c è un ma.
Purtroppo strutturare un movimento nazionale creare una visione dare una guida ad un movimento non è da tutti. È difficile. E purtroppo spesso non basta o non serve o meglio non è x forza necessario essere stati un grande giocatore.
Noi abbiamo avuto tre grandi. Dominguez Troncon e Giovannelli basterebbe dare in mano a loro il timone? Purtroppo no. Lo abbiamo provato e visto.
Tre uomini veri persone x bene ma ……..
Ma dobbiamo cercare altrove per risolvere il nostro problema. Certo è giusto ascoltare i loro pareri ma la strada da fare è difficile e serve altro.
Poi abbiamo un altro problema. Molti tecnici stanno crescendo ma come italiani molto spesso’ e spesso non vuol dire sempre siamo condixionati da campanilismi o peggio da poca libertà intellettuale. E non voglio andare oltre. Molto è frenato da questo nostro modo di essere.