Uomini che vanno, accademie e panorami italiani: parla Casellato

Lo spunto sono gli addii di Favaro e Campagnaro, ma la nostra intervista al tecnico del Benetton travalica presto quei confini

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Alberto da Giussano 20 Febbraio 2015, 08:14

    Emerge il quadro di un tecnico, destinato a crescere ancora, molto.

    • Mr Ian 20 Febbraio 2015, 08:38

      Mi auguro per Umberto Casellato un finale diverso da quello che è stato per Smith, mi spiego meglio; un tecnico dopo aver costruito un ciclo con un club che è l ossatura della nazionale, passata e presente, fisiologicamente dovrebbe avere anche l onore di pote provare ad allenare la nazionale.
      Con un blocco di giocatori di fiducia, più il meglio che il resto della nazione può offrire, sarebbe più facile e veloce preparare gli impegni internazionali in poco tempo, così come sta lavorando Schmidt in Irlanda.
      Intervista pacata, parole misurate ma molto chiare per tutti. Posso dire che il signore ha un chiaro progetto in mente, nell eccezione positiva del termine…

      • gsp 20 Febbraio 2015, 13:23

        3 anni in CL non sono un ciclo Ian. Purtroppo a volte basta fare una cosa bene per 5 minuti e subito devi si diventa professori o allenatori della nazionale. Ribadisco, guardiamo a Glasgow. Anni al vertice, in crescita, con risultati relativamente migliori rispetto alla nazionale. Ma in nazionale va Cotter ed a Glasgow si continua a fare quello che sanno fare meglio. Per adesso.

    • western-province 20 Febbraio 2015, 09:16

      è un complimento?

      • Alberto da Giussano 20 Febbraio 2015, 09:23

        Cos’altro? ( se ti rivolgi a me)

        • western-province 20 Febbraio 2015, 09:35

          si mi rivolgevo a te
          mi sembrava un complimento ma c’avevo un dubbio

          anche io spero che Casellato possa crescere ancora e la sua positività nel futuro della sua squadra un po’ mi conforta

    • vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 10:01

      mah, a 50 anni crescere?
      era e resta circa 1,70

    • ginomonza 20 Febbraio 2015, 10:51

      Risposte di una banalità sconcertante!

      • berton gianni 20 Febbraio 2015, 11:08

        Ciao.
        Cosa doveva dire : che a…Monza c’e’ Gino ?
        ( oddio, avete ancora Cravatta Gialla ?? ). 🙂

        • ginomonza 20 Febbraio 2015, 11:19

          🙂 🙂 ma siete permalosi dalle vostre parti?

          • berton gianni 20 Febbraio 2015, 11:27

            Permaloso a uno che ha OP come suocera ??
            Ma stai scherzando ?? 🙂
            Era una battuta per intendere che non condividevo il tuo giudizio sulle risposte date da Capellato.
            E tu, invece, che passi sopra alla domanda su Cravatta Gialla ?? 🙂

          • ginomonza 20 Febbraio 2015, 12:48

            Ma chi è cravatta gialla?
            Seriamente non lo so 🙁

          • berton gianni 20 Febbraio 2015, 13:30

            Galliani.

          • ginomonza 20 Febbraio 2015, 19:42

            Ah ah sono interista, dalla parte di san mona 🙂

  2. mope 20 Febbraio 2015, 08:42

    Umberto sempre molto diplomatico e improntato a sdrammatizzare la situazione per mantenere serenità….ma,visto che è uno che non ama perdere, mi sa che gli girano le palle vedere che tutti gli sforzi che fa e le merde che gli tocca mangiarsi non servono a niente se non può fondare una squadra su giocatori di valore che o non vengono in Italia per ovvi motivi o se ne vanno come gli ultimi Favaro e Campagnaro.
    Ok anno di transazione ma non ci può essere una pianificazione a lungo termine se tutti i migliori se ne vanno e non fai arrivare nessun pezzo da 90! senza offesa,anzi massima stima per tutti i ragazzi, ma non si può parlare di futuro ” nei primi 5″ con chi va in campo ora come ora… e consideriamo che l’anno prox mancano anche i 2 che se ne vanno.

    • Alberto da Giussano 20 Febbraio 2015, 09:00

      Mi pare che tu ti permetta “libere” interpretazioni di ciò che ha detto. Non è un buon servizio che gli fai.

  3. GianMariaDAspromonte 20 Febbraio 2015, 09:13

    Sono contento di leggere queste parole (me ne aspettavo ancora altre, ma tant’è) perché sono dette da un un uomo equilibrato, che in questo momento di burrasca non può che mantenere la calma e la direzione.
    Rimango tuttavia molto curioso di sapere quali saranno gli innesti per la rosa della prossima stagione e se si potranno considerare di livello, o quantomeno di prospetto. Spero non verranno aggregati giocatori ultra trentenni, dal sicuro richiamo mediatico, ma dallo scarso apporto in campo. In tal caso le belle parole del signor Casellato perderebbero ogni valore pratico. A scanso di equivoci non parlo di Castrogiovanni o Pieenar.
    @ redazione:
    vi risulta qualche contratto già firmato?
    Ossequi
    GMdA

    • Il Bonzo Tama 20 Febbraio 2015, 10:46

      secondo l’intervista rilasciata da Insiderugby pare che la squadra del prossimo anno è praticamente già decisa:

      http://main.insiderugby.it/?p=3101

      • bangkok 20 Febbraio 2015, 11:15

        In effetti in quell’intervista l’argomento futuro rooster Benetton, pur senza precisazioni sui nomi, era più dettagliato.

  4. Antonio Angelone 20 Febbraio 2015, 09:37

    Ho letto con attenzione tutta la sua intervista. Emerge il valore del territorio, del Club e le professionalità delle persone nei luoghi giusti . Tante cose si possono fare ma di tanti Umberto Casellato avrebbe bisogno il rugby Italiano a contatto con le società e i giocatori.

  5. tony 20 Febbraio 2015, 09:38

    Parole che per lo più rispecchiano i dati di fatto noti, altre di circostanza alquanto dubbie.

  6. Jack458 20 Febbraio 2015, 09:39

    “Gli All Blacks da noi non vengono” almeno mi fa piacere sentire che magari ci abbiamo provato a portarne qua qualcuno! 🙂
    Apparte gli scherzi sarà sempre più difficile programmare se i vari campagnaro e favaro vanno via anche se treviso gli ha offerto di più! Bisogna creare in qualche modo una squadra competitiva da primi 5 posti per far si che rimangano!!

    • Giovanni 20 Febbraio 2015, 10:19

      E’ un po’ un serpente che si mangia la coda: se i migliori vanno via è più complicato costruire la squadra da primi 5 posti. D’altra parte se, pur offrendo loro di più, decidono comunque di andare via non è che si possa fare molto di più. E, dato che ci sono altri elementi che fanno gola all’estero (Zanni, Minto, Gori, Morisi, Esposito), non è escludo che tra qualche settimana possa esserci qualche altro annuncio in tal senso (speriamo di no, ovviamente). In generale, questa situazione di 4-5 partenti, potrebbe concretamente riproporsi ogni anno: pensiamo a cosa potrebbe succedere tra 12 mesi se Zanusso, Bacchin e Ragusi proseguono nei propri miglioramenti, cosa che peraltro tutti ci auguriamo.

      • Jack458 20 Febbraio 2015, 10:50

        Ci vuole tanta tanta programmazione e far si che ingiocatori credano nel progetto per farli rimanere!

    • malpensante 20 Febbraio 2015, 11:40

      Leonard è un AB, Nick un baby.

      • ginomonza 20 Febbraio 2015, 13:17

        Infatti uno andato l’altro la valigeria già spedita!

        • malpensante 20 Febbraio 2015, 14:40

          Ma uno ha fatto due anni da paura e con un grande attaccamento, l’altro tre con grande serietà. Quindi due buoni sono arrivati, ed è la solita menata che non ce li possiamo permettere. Come se il Leinster o Glasgow o a Swansea si potessero permettere Savea, Barrett e Read.

          • ginomonza 20 Febbraio 2015, 19:45

            Si mal, certo che se a TV spendono per le stelle del cinema non possono poi prendere delle comparse 🙂

  7. mauro 20 Febbraio 2015, 09:49

    bella intervista perchè le domande poste da Melita sondavano l’intimo delle questioni.
    Non conoscessi Umberto per una persona schiva, ai limiti della timidezza, dall’incipit avrei giurato che stavano intervistando il buon Gianni… 🙂
    Adesso molti forumisti troveranno, spero, risposte alle loro continue e petulanti domande.
    A Treviso qualcuno ha un chiaro percorso in testa e lo sta perseguendo, forse sbagliando non darà molta pubblicità ed enfasi alle notizie dando più valore al pragmatismo veneto del fare.

    • Hullalla 20 Febbraio 2015, 10:19

      Anche la comunicazione fa parte della professionalita’ che i dirigenti del rugby dovrebbero avere.

      • malpensante 20 Febbraio 2015, 10:46

        Mi ha telefonato la ronda semiotica, dice di segnalare “Il valore del pragmatismo veneto del fare” ai responsabili dell’archivio frasi per le opportune incombenze. Relata refero.

        • mauro 20 Febbraio 2015, 10:50

          ringrazio sentitamente 🙂

          • malpensante 20 Febbraio 2015, 11:08

            🙂

  8. Alberto da Giussano 20 Febbraio 2015, 09:54

    Caro amico le continue e petulanti domande rimangono inalterate. Il fatto che Treviso abbia un buon tecnico non cancella tutte le ombre di un budget insufficiente e di carenze organizzative evidenti.

    • mauro 20 Febbraio 2015, 10:41

      Treviso ha quello che si può permettere, con i soldi della FIR, quelli degli sponsor e quelli di un mecenate che non ha eguali in tutto il panorama mondiale.
      Siccome immagino i gridolini isterici a questa ultima affermazione, prego di fare due conti veloci per verificare i ritorni economici degli nvestimenti degli ultimi 30 anni prima di rovesciare letame a casaccio.
      Boudjellal, che gode di fama enorme, credo investa nulla o poco di suo a fronte di introiti enormi dagli sponsor, dei diritti televisivi e dalle 15000 presenze costanti allo stadio e lasciando i diritti di immagine agli atleti, e comunque lo sta facendo da meno di 10 anni.

      • soa 20 Febbraio 2015, 11:15

        Un bravo a Boudjellal se riesce ad avere quella squadra senza investire quasi niente di suo. Comunque se Benetton è un mecenate che non ha eguali in tutto il panorama mondiale, Moratti cos’è? Un santo?

        • berton gianni 20 Febbraio 2015, 11:23

          Moratti un santo ? Vero.
          A Treviso i tifosi nerazzurri da sempre lo han soprannominato San Mona.

      • Alberto da Giussano 20 Febbraio 2015, 11:21

        Non credo che nessuno possa contestare la fama di mecenate di Luciano Benetton. La Ghirada è lì da vedere. Panorama mondiale è sicuramente esagerato, basta vedere cosa spendono negli USA, ma italiano di sicuro. Dietro Moratti e Berlusconi quanto a soldi “buttati” nello sport. Ma sicuramente degno di nota.
        Ma ,purtroppo, quello che hai fatto ieri conta poco, ciò che conta è quello che fai oggi e farai domani.
        E, oggi, l’unica cosa certa nel futuro di TV sono i 4.000.000 della FIR.

        • mauro 20 Febbraio 2015, 12:00

          Il mondo a cui mi riferivo era quello del rugby, non molto diffuso negli USA, e nel quale il Berlusca c’è entrato per qualche anno nella prima metà degli anni ’90, con i risultati che tutti ben conosciamo. Solitamente non mescolo pere con arance.
          Se il futuro di Treviso saranno i 4 mln della FIR, si farà con quelli e siccome non siamo di quelli che sputano sul piatto, baceremo le mani. Ma non pretendere di raccogliere risultati; come già detto è tanto se con quelli paghi gli stipendi.

          • gsp 20 Febbraio 2015, 13:25

            Stai seriamente dicendo che 4mln non bastano?

      • Stefo 20 Febbraio 2015, 11:30

        @mauro il Budello all’inizio ha incestito soldi suoi poi ovviamente grazie al fatto che il rugby in Francia e’ un business e’ iniziato un circolo virtuoso ed oggi l’investimento eprsonale e’ probabilmente minimo.
        Ora, ca va sens dire, che questo circolo virtuoso in Italia nel rugby non puo’ avvenire e nessuno ha mai messo in dubbio quanto fatto dai Benetton a Treviso negli anni…e nessuno puo’ dargli contro se se hanno deciso in base ad un’analisi costi-benefici del primo quadriennio che non valeva la pena spendere 5 ma solo 2 (numeri indicativi non precisi) e’ un loro diritto visto che sono i loro soldi e non sono obbligati a buttar via soldi….ma allora quel dossier di cui parla il buon Casellato dovrebbe venir fatto dal movimento…analisi costi-benefici anche per la Fir…perche’ la CL a 4 milioni come all’inizio e’ una cosa, a 10-12 e’ un’altra…e se si finisce per essere un sistema che esporta forse bisogna ripensare il tutto.
        Al riguardo delle partenze, al di la’ dei grossi nomi (e un esodo come quello attuale non c’e’ mai stato) invito a leggere l’articolo linkato dal Nero oggi:
        http://www.ilneroilrugby.it/2015/02/20/lesodo-buon-rugby-verso-lestero-dalla-eccellenza/
        Giusto per capirci, interessante l’articolo linkato in mezzo dove la gazzetta ad agosto listava i giovani che stavano lasciando l’Italia in estate.

        • Stefo 20 Febbraio 2015, 11:35

          Aggiungo che e’ bene iniziare oggi a pensare cosa si vuole fare, perche’ il gap con inglesi e francesi pensa anche sulle altre celtiche e sta montando nell’opinione pubblica che la CL ormai non sia piu’ sufficiente e che forse una B&I League e’ l’unica via per ridurre il gap…B&I League in cui gli italiani non sono previsti.

          • mauro 20 Febbraio 2015, 11:51

            nulla da eccepire sulle tue analisi sempre accurate. La mia era solo una risposta al continuo incalzare sulla struttura organizzativa e sul budget

          • lupo 20 Febbraio 2015, 13:47

            oggettivamente come dargli torto?
            un torneo B&I sarebbe fantastico per chiunque ami questo sport, ma sinceramente penso che le resistenze inglesi al progetto, timorose per l’eventuale “spartizione del bottino”, rendano la strada se non impraticabile almeno dissestata.
            Succedesse, noi saremmo obbligati a riorganizzare un domestic serio e al limite provare la via del “full pro” con una franchigia VERA che parta dal prod2…sicuri che sarebbe poi tanto male?
            beh, per te Stefo che stai a Dublino non sarebbe male di sicuro potersi andare a vedere un match di campionato Leinster-Sarries o altra “robetta” del genere 😉

          • gian 20 Febbraio 2015, 18:01

            e una D2, magari partendo da una categoria inferiore?

  9. try 20 Febbraio 2015, 09:54

    Tutti bravi a dire: teniamoci i big.
    Fare i culattoni con il culo degli altri è troppo facile.
    Per tenere un Favaro, dato che gli hanno offerto il doppio di quello che prende ora, devi dargli non dico il doppio di quello che gli offrono ma poco meno. Ha senso? Ha senso sopratutto spendere per un ragazzo che ha voglia di fare una esperienza all’estero?
    Ha senso tenere un ragazzo come Campagnaro che ha delle qualità immense e che potrebbe veramente sfondare all’estero e che se non va ora va il prossimo anno? Già averlo tenuto l’anno scorso è stato un mezzo miracolo, perchè offerte ne aveva.
    Io dico: tutto il mio sostegno a Simone e a Michele perchè abbiano super fortuna nei loro progetti. Fate vedere di che pasta siete fatti!!
    Tutto il sostegno a Treviso che riesca a trovare altri giovani italiani interessanti su cui puntare e a creare una buona squadra!!

    • vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 10:02

      è pieno di giovani interessanti
      è strapieno
      ma….
      purtroppo non giocano a rugby

    • Hullalla 20 Febbraio 2015, 10:28

      E’ proprio questo il punto che e’ anche piu’ chiaro su Insiderugby: NON basta pareggiare le offerte economiche: i giocatori preferiscono andare all’estero anche in perdita.
      I soldi aiutano, ma NON bastano.

  10. Giovanni 20 Febbraio 2015, 10:07

    Dalle parole e dall’uso accorto che ne fa, emerge la sensazione di una persona di buon senso e di elevata competenza. Parecchi i passaggi che offrono spunti di riflessione:
    – “Se sono stati fatti dei dossier dopo 4 anni di Celtic, è giusto guardarli e valutarli”.
    – “Il sistema “Permit Player” non funziona.” (e spiega in modo semplice ma chiarissimo il perchè).
    – “A volte basta copiare le cose degli altri con molta semplicità”.

  11. poros 20 Febbraio 2015, 10:20

    Da questa intervista e dal post sui giocatori che se ne vanno arrivo a capire quanto segue:
    1) i club/franchige hanno bisogno di una programmazione ampia, diciamo decennale, per motivi economici e di investimenti infrastrutturali;
    2) i club/franchige hanno bisogno di essere messi in condizioni di poter sviluppare un progetto tecnico-economico con la FIR e con il territorio, ovvero devono essere vissuti come un patrimonio comune che rappresenta in questo caso una regione o qualcosa di simile.

    C’è la consapevolezza di lavorare per questo obiettivo, mi pare, con il progetto Dogi. Ci vorrebbe un altro promotore di un analogo progetto, in un altro territorio. Candidature?
    A me pare che il punto dolente sia l’assenza di interesse del mondo politico, dei media, dell’economia per il rugby. Eppure, nonostante la crisi, facciamo parte del G8. In termini capitalistici valiamo ben più di Irlanda o Galles (non me ne vogliano!). In quei paesi vediamo sponsor di prima grandezza che in Italia non sono disposti a contribuire al finanziamento di questo sport.
    In conclusione, mi pare che il rugby italiano stia perdendo il treno non solo tecnico-agonistico, ma soprattutto quello dello sviluppo, diffusione, espansione del rugby. Credo che questa sia la vera sfida che l’Italia del rugby è chiamata a vincere. L’ingresso nel 6N era un viatico per questa impresa. Le perplessità che si leggono sulla ns. partecipazione al 6N credo che vadano lette e interpretate come la constatazione che quella sfida non la stiamo vincendo. Anche se mi dispiacerebbe, in termini razionali posso ben capire che qualcuno si chieda se non sia il caso di provarci con altri sistemi paese se appena danno un minimo di garanzie di competitività sportiva nel breve periodo.

  12. malpensante 20 Febbraio 2015, 10:31

    Non mi permetto di contestare forumisti evidentemente embedded, che sanno esattamente tutto e ogni cosa nel dettaglio, ma se Glasgow ha offerto il doppio di Benetton, probabilmente a Treviso pagano in caramelle. Sarebbe ora di finirla con questa pippa del budget, non è il top14. Con un triennale-quadriennale a costi ragionevoli Leonard questa estate sarebbe stato a Parma e di questo sono sicuro, così come sono sicuro che se il presidente non lo conosce, il DS facente funzione si scazzotta con l’allenatore e c’è gente che gioca sbattendosene i coglioni, non lo tieni qui neanche con la forza pubblica. Tra il 5 posto e gli ultimi due ce ne sono altri 5, ci sono squadre come Connacht, che non credo navighi nell’oro e porta a casa gente come Parks, che non credo sia costato come Carter e mette in campo diciottenni che a 20 sono nel giro della nazionale, non quella dei piccoli. Per il resto, bon, chi vivrà vedrà. Bon.

    • try 20 Febbraio 2015, 10:42

      Tralasciando la premessa che hai fatto, spiegati meglio con questo:
      “…ma se Glasgow ha offerto il doppio di Benetton, probabilmente a Treviso pagano in caramelle”

      • malpensante 20 Febbraio 2015, 10:49

        Che non credo gli diano almeno 180 l’anno più i benefit.

        • bangkok 20 Febbraio 2015, 11:26

          Ma sbaglio io o Casellato ha detto che È TREVISO CHE HA OFFERTO IL DOPPIO DI QUANTO PROPODTO DA GLASGOW E EXETER???? E nonostante questo i giocatori hanno fatto un’altra scelta??

          • venezuela 20 Febbraio 2015, 11:45

            è come se offri tanto @gianni berton per tenersi OP al posto di prendersi una strafi per due spiccioli

          • malpensante 20 Febbraio 2015, 11:46

            Appunto.

            “Sono convinto che il problema infatti non sia stato di carattere economico, come invece ho letto in giro per il web, perché credo che l’offerta che abbiamo presentato fosse più alta di quelle di Chiefs e Warriors.”

            VS.

            “Fare i culattoni con il culo degli altri è troppo facile.
            Per tenere un Favaro, dato che gli hanno offerto il doppio di quello che prende ora, devi dargli non dico il doppio di quello che gli offrono ma poco meno.”

          • try 20 Febbraio 2015, 17:21

            I numeri esatti li sa solamente il diretto interessato.
            Ma quello che volevo dire io è semplicemente che i giocatori fanno una scelta di vita. Di fronte a questa come puoi tenere un giocatore?
            Qui c’è chi si arrabbia o fa notare che treviso non faccia niente per tenere i giocatori e che i Benetton si stiano disimpegnando.
            Tutto questo dopo due (2) uscite ad oggi e con altre due (2) probabili conferme dei giocatori più rappresentativi.
            Se vogliamo fare polemica ok, ma un minimo di obbiettività ci vuole.

          • gsp 20 Febbraio 2015, 19:25

            Try, immagino che per te negare ad oltranza il disimpegno della famiglia sia il massimo dell’obbiettivitá.

            Poi va be, perdere due non pedine fondamentali non é un -2, visti che trattieni altri 2, quindi somma 0.

  13. Stefo 20 Febbraio 2015, 10:31

    Tante belle risposte sui giocatori che partono ed i perche’ che piaceranno tanto ai tifosi, tante cose che si dicono da tempo come quelle sui permit…la risposta piu’ interessante:
    “Per capire cosa ci sia di giusto o sbagliato, penso si debbano valutare dei numeri, che alla fine non sbagliano quasi mai. Se sono stati fatti dei dossier dopo 4 anni di Celtic, è giusto guardarli e valutarli.”
    A Treviso il dossier se lo sono probabilmente fatto ed hanno “ricalibrato la macchina” in quel senso…alla Fir?

  14. Frank69 20 Febbraio 2015, 10:44

    “Ci sono persone che avranno esposto un piano di lavoro a chi di dovere in un determinato intervallo di tempo, scaduto il quale saranno giudicati e se avranno ottenuto quei risultati saranno riconfermati in caso contrario passeranno ad altri il “timone”. Questo deve essere, non ci sono alternative”. Non mi pare un passaggio di scarsa rilevanza….chiaro, limpido…

    • lupo 20 Febbraio 2015, 13:55

      stradaccordo, anche per me questo è il passaggio chiave che rende l’intervista tutt’altro che “diplomatica e banale” come alcuni affermano.
      Il problema è che non mi risulta essere stata impostata questa fatidica data di scadenza per far scattare il giudizio 🙁

  15. MarioC 20 Febbraio 2015, 10:46

    Buongiorno a tutti. Alcune riflessioni: se i giocatori se ne voglione andare per motivi personali, tecnici, economici… è giusto che possano farlo. Un Favaro o un Campagnaro 10-15 annni fa non avrebbero le stesse possibilità di mettersi in vetrina (mi ricordo di Giovannelli, Troncon e Dominguez poi Pozzebon, Ongaro e poi gli altri…), ma questa è una possibilità di crescita professionale e umana che non deve essere negata. Poi penso al lavoro dello scorso anno per fare la squadra di quest’anno: poco tempo, poche risorse e una squadra da ricostruire che adesso inizia a essere almeno un po’ competitiva. Infine la questione squadra cadetta – giovanili: in Italia adesso c’è il campionato fino alla U18, poi il deserto. Dai 19 ai 21-22 è molto difficile trovare spazio per un giovane in tutte le squadre, figuriamoci in una squadra come quella di Treviso. Penso sia importante tornare alla U20 per concludere la maturazione dei giocatori (poi “il fuoriclasse” può sempre andare “prima” in prima sqaudra) e creare per Benetton e Zebre la possibilità di attingere ad una rosa di giocatori più ampia e più “inserita” nel programma e nel gioco della squadra di quanto non siano i permit. …se poi i giocatori arrivano dal vivaio, magari è anche più “economico”. In questo senso i Dogi, potrebbero essere un’alternativa.

  16. Zagor 20 Febbraio 2015, 11:18

    Casellato con questa intervista conferma una banalità sconcertante.Si sente ciò che non è è che non sarà mai,con una paraculaggine incredibile,con tutto sto onore di qua e di là,onore quando era a Mogliano,onorato della scelta del cugino che lo portava a Pr ecc ecc,con i guanti di lana però…….

    • bangkok 20 Febbraio 2015, 11:37

      @Zagor, mi sembra che Casellato abbia espresso bene il suo pensiero. Tante cose le ha dette altre le ha fatte intendere
      Purtroppo pur avendo tanti sassolini nelle scarpe ed una gran voglia di toglierseli deve usare una certa “delicatezza”. Ma i concetti importanti sugli under 20, sulla dovuta rinuncia della Benetton di avere la squadra satellite, sui dossier e su chi ha fatto dei programmi e sulle sue responsabilità sono stati ben espressi. E poi ti ricordi le critiche che ha ricevuto x il commento fatto sulle convocazioni a questo 6N????
      Deve stare attento ad nn inimicarsi troppo chi conta altrimenti…..via con l’epurazione.

      • gsp 20 Febbraio 2015, 12:55

        bangkok, la richiesta della squadra satellite era di 5 anni fa, evaporata nel giro di due stagione perche’ non c’e’ na lira. ed oggi ce ne sono anche meno.

        • try 20 Febbraio 2015, 17:27

          No ti sbagli.
          Non è evaporata in due stagioni. Non gli è stato permesso dalla fir!!
          Altrimenti Treviso e anche Aironi le avrebbero fatte.

          • gsp 20 Febbraio 2015, 19:19

            Infatti, e dopo due anni non se n’é piú parlato. Oerché non ci sono piú I soldi.

      • Zagor 20 Febbraio 2015, 12:55

        Sono d’accordo,ma Casellato senza le regole impositive della FIR non serebbe mai arrivato alla CL.Prendesse atto di questo e avesse il coraggio di ammettere che il fuggi fuggi riguarda come dice Favaro senza giri di parole la qualità dei tecnici di cui lui è’ il capo.Quello che mi infastidisce è che dietro ad ogni sua parole c’è la volontà di trovare patetiche scuse e questo è un marchio di famiglia,mentre per me il problema rimane la qualità degli allenatori italiani,al netto della qualita che ci ritroviamo nei giocatori,ma questa è sono e questa rimarrà se va bene…. Farebbe meglio a non cercare visibilità attraverso queste interviste a mio avviso.

        • mauro 20 Febbraio 2015, 14:22

          evidentemente un giorno in pasticceria ti hanno dato i bignè andati a male. Non si spiega altrimenti la tua acrimonia nei confronti addirittura della “famiglia”

          • malpensante 20 Febbraio 2015, 14:57

            mauro, a dir la verità mi sono dimesso da avvocato d’ufficio di Cavinato proprio perché non sopporto questo modo di fare. Quello incidentato ha detto che la FIR fa miracoli bon, lui è contento come una pasqua bon, che meraviglia di ambientino bon, criticoni vedrete che spettacolo bon. Questo, stesso stile. Per certi versi anche peggio, vista la sicumera di alcune affermazioni che fan scappar da ridere se non ci fosse da piangere. Munari, che di certo è un aziendalista sputato quanto e più di questi due, ha tutta un’altra classe a cacciar balle e trovare alibi per i padroni. Che nel suo caso, va detto, per lo meno era uno solo.

          • mauro 20 Febbraio 2015, 17:06

            solo due cose: parlare di famiglia a proposito dei Casellato vuol dire tirar in ballo una stirpe di rugbisti, non chiamare in causa l’architetto che ne è solo cugino. Sennò parliamo di famiglie allargate.
            Poi, oggi come oggi, sparlare di Cavinato è come sparare sulla Croce Rossa. Un po’ di pietà, suddai 😉

          • mauro 20 Febbraio 2015, 17:09

            Ah, dimenticavo. Sempre per me, solo gli animali hanno dei padroni. La razza umana, al più, ha dei datori di lavoro

    • ginomonza 20 Febbraio 2015, 13:22

      Ah non sono il solo 🙂 menomale;)

      • vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 20:27

        si vede che non conosci gli animali
        sono nati liberi, ed al massimo perdono la libertà
        ma non hanno e non riconoscono padroni, ma solo umani che considerano con il rango che meritano
        quelli che credono di essere i loro padroni non meritano un animale al loro fianco

  17. berton gianni 20 Febbraio 2015, 11:19

    Dell’intervista a Capellato, interessanti anche queste sue risposte :

    Il bisogno di nuovi stimoli, quindi?
    Senza dubbio. Bisogna fare però una distinzione. Per quanto riguarda Favaro penso che la motivazione sia proprio da ricercare nel bisogno di nuove sfide e nella voglia di una maggiore competitività generale. Penso che arrivati ad una certa età si vada infatti anche alla ricerca dei risultati e sono certo che a Glasgow Simone possa puntare al playoff di Pro12 e, magari, anche ai quarti di Champions Cup. Campagnaro invece avrebbe forse potuto rimanere a Treviso ancora un paio d’anni, questo è quello che abbiamo condiviso in spogliatoio e con il giocatore. E’ giovane e avrebbe potuto rimanere in club per finalizzare la sua crescita per poi lasciare l’Italia con maggiore sicurezza e competenza.

    Però la scelta della Premiership è una scelta intelligente…
    Senza alcun dubbio. Michele ha optato per l’Inghilterra dove il “sistema” consente ai giocatori un maggiore adattamento e una crescita più organica all’interno dei gruppi di lavoro, cosa che in Francia per esempio non esiste. In Top14 chi è pronto gioca e chi non lo è viene relegato in un angolino o immediatamente scartato, come è successo a Tommaso Benvenuti a Perpignan. Per un giovane che mira a fare un‘esperienza all’estero la Premiership è senza dubbio la destinazione ideale.

    Come si risveglia il Benetton Treviso da questa settimana di pesanti defezioni?
    C’è poco da dire, questo è il mercato. Il rugby moderno deve fare i conti anche con queste dinamiche e devo dire che oramai sono passaggi normali, ai quali tutti gli addetti ai lavori sono abituati. Di certo non potremo contare su due pedine importanti nel prossimo futuro ma sarò molto contento se riusciremo, come spero, a trattenere Minto e Zanni.

    Ci sono segnali positivi in tal senso?
    Si, penso che la società stia facendo un lavoro splendido e spero arriveranno presto le conferme ufficiali. Per noi Minto è estremamente importante per la quantità di lavoro che in ogni partita riesce a produrre in campo mentre Zanni è diventato un giocatore fondamentale, non solo per le sue note qualità, ma anche per la leadership che ha saputo maturare all’interno del gruppo in questa stagione.

    Dal punto di vista del mercato in entrata invece, cosa ci puoi dire?
    Ufficialmente nulla (ride, nda). Posso però assicurare che il Benetton Treviso si sta attrezzando per la nuova stagione e ha già messo quasi tutti i tasselli al proprio posto.

    Quindi vi siete già assicurati i giocatori che rimpiazzeranno Campagnaro e Favaro nella prossima stagione?
    Non solo. Abbiamo già praticamente formato la rosa del prossimo anno. Aspettiamo solo le ultime firme ma parecchi giocatori sono già sotto contratto e quando la società sarà pronta inizierà a confermare le operazioni anche in via ufficiale.

    Ci puoi anticipare qualcosa?
    Posso dire che avremo due squadre: una titolare e una pensata per le numerose finestre internazionali che l’anno prossimo, a causa della Coppa del Mondo, ci priveranno di parecchi giocatori importanti. In più abbiamo già iniziato anche un progetto indirizzato ai giovani, individuando gli elementi che pensiamo posseggano il potenziale per divenire i giocatori del Benetton del futuro.

  18. JT6 20 Febbraio 2015, 11:35

    vorrei vedere un tecnico italiano avere a disposizione un ROOSTER da TOP14 o PREMIERSHIP……poi allora magari si valutano le sue competenze…

    • San Isidro 21 Febbraio 2015, 04:57

      beh, De Carli era a Perpignan, non aveva tutto il roster al comando, ma guidava gli avanti…

  19. Stefo 20 Febbraio 2015, 11:38

    Chissa’ cosa si sarebbe detto se a dare alcune di queste rispste fosse stato un Cavinato dopo la partenza di Leonard…

  20. vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 11:40

    ma basta, non se puo’ piu.
    signori il rugby moderno è questo, è come il calcio se non peggio
    vadano dove vogliono, giochino con chi vogliono, soprattutto se ben pagati.
    facciano esperienze di vita, imparino le lingue, si aprano al mondo.
    io al posto loro farei esattamente la stessa cosa
    siano d’esempio i miei concittadini andrea, carletto e sergiolino.
    questa storia del dover restare a giocare in italia è di una pochezza assoluta.
    l’unica cosa che dovrebbe accadere è che i club italiani, anche quelli “franchigeni” smettano di importare giocatori mediocri e facciano giocare solo italiani
    se i giovani son buoni andranno via, è impensabile che non sia così in un rugby mondiale di continue migrazioni (pensate a quanti blacks, aussies e bocks ad ottobre saranno in europa), ma se i ricambi saranno continui, qualcuno di loro resterà ed allora il risultato ottimale sarà raggiunto.
    amarcord io?
    sono mesi che ve lo lascio credere e rido delle vs. risate
    signori il rubgy che fu non è piu’, per fortuna
    o meglio lo è a livelli di formazione ed amatoriali, e nell’età della ragione
    intendo rifermi, con tale ultimo passaggio, a Toto’, che dopo avere fatto tutto quello che doveva e meritava è passato alla cassa dei sentimenti ed ha scelto di smettere giocando dove, probabilmente, ha preso coscienza di sè ed ha conservato i migliori ricordi.
    Se Andrea Carlo e Sergio (non credo) faranno altrettanto, il rugby moderno si sarà riconnesso con quello passato ed i suoi valori immutabili.
    una salciccia a fine gara con i giovani neroverdi sarà per Toto’ il completamento di una carriera fantastica, un esempio per quei giovani compagni e per quelli che seguiranno e la prova che il seme ovale gettato, se ben impiantato, germoglia e si riproduce

    A proposito: con la NSU Prinz mi avete aperto un vero amarcord.
    L’ho appena trovata: arancione metalizzata e cabrio. Se fate una colletta me la compro e la chiamerò meezena

    • venezuela 20 Febbraio 2015, 11:55

      niente colletta….fattela regalare direttamente da @mez che si dice che abbia il grano…
      PS ottimo post..

      • vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 12:21

        lavorando in campagna il grano se lo produce da solo
        e poi è il primo barbarian algherese emigrato per soldi a giocare in gallura
        se hanno bisogno di una attempata vecchia gloria, a luglio ed agosto posso anche tornare in campo (spiaggia sarebbe meglio).

        • mezeena10 21 Febbraio 2015, 08:33

          soldi è una parola grossa..
          in verita qui pagano in vino e maialetti..
          che sai in tempi di magra fan sempre comodo!
          #ancheiricchipiangono 😉

          • mezeena10 21 Febbraio 2015, 08:33

            e comunque non sono il solo, siamo in 2 caro vcn!

        • mezeena10 21 Febbraio 2015, 08:36

          comunque vcn qui abbiamo una ottima squadra old, dove gioco anche io, a giugno affronteremo gli old rugby rovigo, dopo grande festa al mare..
          poi per tutta l’ estate partecipiamo al circuito di beach rugby..
          ci divertiamo, quando vuoi sei ospite gradito..pure a giocare, se te la senti..ti diamo i pantaloncini arancioni, come la tua prinz, cosi manco ti placcano! 😉

          • vecchio cuore neroverde 21 Febbraio 2015, 09:31

            coi rovigotti (azz., m’è scappata) pardon “RODIGINI”
            no. Me fanno ancora male le botte di 30 anni fa

          • venezuela 21 Febbraio 2015, 09:37

            Old Rovigo??? Chiedi se si ricordano dei Veci de Ospi…:-)

          • mezeena10 21 Febbraio 2015, 09:44

            abbiamo avviato il tutto da poco, sono in contatto con uno dei ragazzi..
            speriamo vada in porto, per noi sarebbe un gran salto di qualita, poi solo il nome Rovigo attirerà numerosi fans..
            non vedo l’ ora, sarà una bella festa!

    • lupo 20 Febbraio 2015, 14:01
  21. frank 20 Febbraio 2015, 11:49

    Grande Crude! Con suo piazzato finale i Chiefs battono i Brumbies!!

  22. vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 12:08

    frank = entrata a gamba tesa
    ma chissefrega di Crude e degli antipodi
    w toto’ e le salcicce

  23. gian 20 Febbraio 2015, 12:22

    molto interessanti alcuni spunti che si trovano tra le risposte, ci fosse chi ascolta e valuta non sarebbe male (ad esempio “accademie celtiche” di 10/15 prospetti U25 da mettere in doppio tesseramento)

  24. gsp 20 Febbraio 2015, 12:52

    anc’hio come gino l’ho trovata banale, a forse avevo aspettative troppo alte.

    se l’avesse data qualcun’altro questa intervista si sarebbe detto che e’ ‘allineato e coperto’, come e’ logico che sia quando parli del tuo datore di lavoro. pero’ mi fa piacere che a quelli bravi e simpatici siano accordati favori finalmente rispetto quelli antipatici e che si menano.

    ho preferito altre interviste di melita. alcune domande hanno risposta ed uscita di sicurezza incorporata. e soprattutto della vicenda favaro non si mette in luce l’aspetto piu’ importante per me. Perche’ Favaro deve andare a Glasgow per migliorare dal punto di vista tecnico. perche’ tu Casellato, capo allnatore, non metti in piedi una struttura tecnica competitiva. che non e’ budget, vittoria o pubblico. ma una cosa ben diversa e per fortuna separata e che noi possiamo mettere a posto in modo abbastanza rapido se c’e’ volonta’.

    Su carter secondo me la si butta in vacca. nessuno ti chiede di prendere Carter, basta Doppies la Grange, DTH.

    sui compensi fa bene a chiarire (l’ha fatto in altre interviste) che alcuni dei nostri vanno all’estero per prendere meno a volte (ad esempio Masi).

    poi tutte le cose su Celtic ed Under sono vere, ma quella e’ una opinione informata, non il tuo lavoro. alla fine hai voglia a criticare la federazione se fai lo stesso lavoro con gli stessi risultati.

    poi su under 20 e doppio tesseramento, dico solo copiate il modello estero (visto che per quello italiano ognuno ha interesssi in causa). e magari certi luoghi couni che leggiamo qui tutti i giorni vanno ampiamente rivisti. gli altri inseriscono i giovani senza seconde squadre e permit.

    per la societa’ avere l’anno prossimo il numero di stranieri di quest’anno non e’ assolutamente giustificabile ed accettabile.

    Cmq, casellato bello e bravo, e gli auguro davvero il meglio. s’e’ trovato in una situazione davvero negativa e sta lavorando bene e con serieta’ e va premiato. speriamo in una bella vittoria stasera che ci vuole.

  25. vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 13:16

    ma quanti di voi hanno visto i contratti?
    credo nessuno
    quindi di cosa parlate?

  26. boh 20 Febbraio 2015, 14:28

    Bella la risposta all’ultima domanda”non mi pagano per questo” Qualcun altro, avrebbe fatto tutta l’intervista dissertando su argomenti non di sua competenza ma che ha sentito dal suo mentore davanti all’ennesima bottiglia.

  27. Danthegun 20 Febbraio 2015, 14:48

    Intervista a tutto capo anche molto condivisibile.
    Sottolineo solo il passaggio sul seven. Lo dico ad ogni occasione, per un paese come il nostro che non ha un campionato sarebbe un ottima occasione per creare qualcosa di nuovo funzionale anche al campionato 15 e alla nazionale.
    Contento che lo dica un allenatore di questo livello

  28. metanoman 20 Febbraio 2015, 16:33

    Non mi piace. Ha detto ovvietà e banalità senza sbilanciarsi, ottimo per un politico meno per un “selezionatore” di rugby. Robe tipo “dopo 4 anni di celtic ci sono i numeri a dirci come e’ andata” mi fanno sorridere. Inoltre secondo me:
    1) i Dogi non possono funzionare (la pantomima a cui abbiamo assistito nel finale della scorsa stagione ne e’ la prova), meglio un Treviso B e delle Zebre B in pianta stabile in eccellenza che creino competitività interna;
    2) le Zebre a Roma avrebbero un bacino d’utenza (pubblico e potenziali praticanti) interessante;
    3) ti chiedono se per te ce un rimedio alla nostra pochezza e rispondi che non ti pagano per preoccupartene? ma cazzo un’idea, un’opinione od un cazzabubbolo che sia, ce lo avrai in merito, o no?

    Comincio a preferire il cugino…

    • boh 20 Febbraio 2015, 17:40

      Già …il cugino, che in sala stampa dopo aver perso il secondo derby, si è messo a dissertare sui soldi dati alle celtiche, sui pareri che hanno i tifosi del TV sul rispetto, che lui ha nei confronti degli altri e che gli altri non hanno nei suoi…e ammennicoli vari. Ci ha fatto un figurone…..
      Io concordo con chi si limita a parlare di argomenti inerenti al ruolo che occupa (faccio il tecnico e rispondo da tecnico. Quando farò altri ruoli risponderò ai quesiti inerenti). Purtroppo oramai non ci sono più 60 milioni di allenatori. Ci sono 60 milioni di tuttologi.

    • San Isidro 21 Febbraio 2015, 05:03

      assolutamente d’accordo sul punto 2, sul punto 1 personalmente sono ottimista, nel senso che se I Dogi fossero finanziati in parte dalla FIR, come la Benetton oggi, potrebbero prendere il posto di Treviso anche tra un paio di stagioni e sicuramente ne gioverebbe tutto il movimento del nord-est perchè ci sarebbe un team ancora più radicato sul territorio…

  29. metatrevigiana 20 Febbraio 2015, 17:52
    • vh2o 20 Febbraio 2015, 18:38

      noooooooo…e Allan??????..non si può fare una petizione per avere Allan a TV?

    • San Isidro 21 Febbraio 2015, 05:03

      vamos! el gran 10 del CUBA!!!

  30. vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 18:40

    meglio una clausura svedese

    • mezeena10 21 Febbraio 2015, 08:44

      meglio islandese, fa piu freddo ma costa molto meno..ergo puoi starci di piu..
      ti consiglio di andarci nel “periodo buio” senno non chiudi occhio..
      la le tende non sanno manco cosa siano..
      in compenso le ragazze son belle tanto quanto le svedesi, ma piu alla mano..senza volgari allusioni claro!

  31. mezeena10 20 Febbraio 2015, 20:06

    “ci aspettiamo una campagna acquisti faraonica di Treviso quest’ anno”..
    by nuvolari!
    mah!

  32. vecchio cuore neroverde 20 Febbraio 2015, 20:29

    comprami la prinz e nuvolari lo faccio io

    • mezeena10 21 Febbraio 2015, 08:38

      ahahahaha ok! colore? arancione??? 😉

      • vecchio cuore neroverde 21 Febbraio 2015, 09:33

        leggi il post lungo 30 posts circa piu’ sopra e troverai risposta
        pure per toto’ e le salcicce

        • mezeena10 21 Febbraio 2015, 09:55

          leggi piu su dove ti ho scritto delle islandesi..
          su totò, salsicce ed il resto, sono d’ accordissimo con te!
          come quasi sempre..

  33. frank 20 Febbraio 2015, 20:34

    raga qualcuno puö consigliarmi uno streaming? da estero dmax non lo vedo

  34. San Isidro 21 Febbraio 2015, 04:43

    Anche secondo me alcune risposte di Casellato non aggiungono alcunchè…trovo però sacrosanto quello che dice sul sistema permit ed è molto interessante quello che propone per la radicazione dei futuri Dogi…
    Questa però non gliela passo “a Roma non avrebbero un tessuto rugbystico trascinante”…il movimento del rugby romano è fertile e prolifico, quest’anno solo Roma città (provincia esclusa) ha ben 14 squadre seniores dall’Eccellenza alla C2, e almeno altre 7 società che fanno solo rugby giovanile (incluso il territorio di Ostia)…poi ha ragione sul fatto che a Roma, essendo una metropoli, gli interessi si disperdono ed è quello che ho detto sempre anch’io, ma non per questo mancano tradizioni e praticanti…il Lazio inoltre, assieme a Veneto, Lombardia ed Emilia, è una delle regioni più floride del rugby italiano…il “tessuto trascinante” per un’eventuale franchigia nella capitale ci sta eccome, considerando pure che Roma sarebbe solo la sede nel centro-sud di una squadra che potrebbe avere una base molto ampia ed essere legata ad un bacino ovale enorme, dalla Toscana alla Sicilia, altrochè…

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