Challenge Cup: le Zebre pasticciano troppo. Gloucester vince 35-10

Alcune cose positive ed altre, purtroppo, negative. La mischia chiusa tiene bene nel I e cresce nel II tempo, nonostante sia penalizzata da un’arbitraggio che non vede le ripetute spinte anticipate del Gloucester e quelle storte di Afoa. Zebre che giocano un buon rugby nei primi 20′, riuscendo a portare anche una discreta pressione sui padroni di casa, marcano una meritata meta e mancano una favorevole occasione nei 22 avversari con Bortolami che, sorpreso dal rimbalzo del pallone, lo calcia sul fondo. Da quel momento Gloucester prende il sopravvento, la linea difensiva dei federali traballa sempre più, troppi primi placcaggi mancati, troppi metri concessi in avanzamento ed arriva la prima meta inglese a marcare la differenza. Non si vede la reazione dei bianconeri ed allora è Gloucester sulle ali dell’entusiasmo a premere sull’acceleratore, trovando la seconda segnatura. In chiusura di frazione Orquera manca un piazzato piuttosto comodo. Primi 15′-20′ della ripresa in cui gli ospiti fanno vedere le cose migliori, vanno in meta con Visentin al termine di un’ottima azione corale e mettono in mostra una difesa efficace che genera vari turnovers. Negli ultimi 18-20 minuti però sono i cambi a fare la differenza: l’uscita della prima linea e di Bortolami porta parecchia sofferenza in mischia ordinata, i padroni di casa aumentano progressivamente la propria pressione e, nonostante la stoica resistenza, le Zebre devono capitolare altre 2 volte, concedendo il bouns-mete agli avversari.
I singoli: bene Visentin, forse il migliore dei suoi oggi, positivi anche VS, Bortolami (applauditissimo dagli ex-sostenitori), Biagi, Lovotti, Manici e Chisto, incerto Palazzani, talvolta incapace di avere la giusta lettura delle situazioni di gioco, Daniller dopo un inizio altalenante, acquista maggiore sicurezza e chiude in crescendo. Discreti Venditti e Pratichetti, bene Cristiano specie in fase difensiva.
Capitolo Orquera: inizia col calcetto della meta, ma da quel momento in poi comincia la sequela di errori: due trasformazioni ed un comodo piazzato sbagliati, una serie di indecisioni che finiscono per mandare in confusione lui ed i compagni, bucato a ripetizione in difesa (manca un placcaggio financo sul tallonatore avversario). Male.
Capitolo BergaMirco: Orquera non sta attraversando un buon periodo, ma la speranza è che possa riprendersi presto, nel suo caso invece la sensazione è che ormai con questo livello c’entri davvero poco. Probabilmente si tratterà anche di un fattore mentale, oltre che fisico, ma, con tutto il rispetto per lui e che si deve ad uno con tale carriera alle spalle, oggi non ne ha indovinata una.
Un appunto sulla gestione dei cambi da parte di Cavinato: Mirco andava sostituito alla fine della I frazione ed Haimona fatto entrare per Luciano almeno 15 minuti prima, così come pure Leonard. Viceversa l’uscita di Manici, oltre ad indebolire la mischia, ha privato la squadra di un prezioso ball-carrier.