Giovani, futuro, Italia e lacrime: parla Martin Castrogiovanni

Il pilone è protagonista di ben due interviste sui quotidiani in edicola. E forse, dopo la RWC, non lascerà l’azzurro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Maxwell 3 Dicembre 2014, 09:06

    Ecco…… Spendere uno sproposito per lui e poi giovani Traorè , Appiah etc etc….. per un pezzo di pane e vedere se hanno voglia.
    Per me è questo che dovrebbero fare le celtiche

    • maz74 3 Dicembre 2014, 10:38

      Hai ragione, ma teniamo presente anche di come vengono spesi i soldi, la FIR sta spendendo soldi da 5 anni per Redolfini e De Marchi negli Aironi prima e nelle Zebre adesso per due piloni che non hanno le qualità necessarie per emergere. Questi sono i soldi spesi male, non sicuramente lo stipendio che percepisce Castro.

      • tony 3 Dicembre 2014, 10:58

        @maz sinceramente i soldi peggior spesi sono i 4milioni a Treviso senza il controllo sugli acquisti vedi:Manu,Auva’a etc almeno quelli di cui sopra sono per verificare se degli Italiani riesci portarli a livello celticìììììì

        • maz74 3 Dicembre 2014, 11:39

          Hai ragione, ma i due sopra come altri sono 5 anni che si investe per portarli dove non arriverranno

      • lear 3 Dicembre 2014, 11:08

        Visto che sei così informato mi dici quanti minuti hanno giocato negli ultimi due anni Castro, Redolfini e De Marchi nei rispettivi club? E quale è stato il loro rendimento?

        • maz74 3 Dicembre 2014, 11:36

          Non lo so ma Castro nel suo ruolo ha sua maestà Hayman, il migliore pilone destro in assoluto.
          Redolfini e De Marchi li ho visto agli Aironi e successivamente alle Zebre, soldi spesi male per due giocatori senza futuro e a discapito di qualcun’altro ovviamente.

        • ginomonza 3 Dicembre 2014, 12:56

          Per favore leggi le interviste e poi rifai la domanda ! 🙂

  2. berton gianni 3 Dicembre 2014, 09:09

    Magari avesse un fratello ben più giovane e dal futuro di gran livello, come la sua carriera.
    Che so : un CastroGiuseppe…

    • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2014, 09:16

      C’è il fratello. Massimiliano terza linea. Ma è come con i cavalli, Varenne ne ha circa una cinquantina di fratelli………

    • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2014, 09:17

      C’è. Castro max , terza linea. Ma è come per i cavalli……Varenne ne ha una cinquantina di fratelli…..

    • Hullalla 3 Dicembre 2014, 10:43

      Mah… se tanto mi da tanto, possiamo sperare in una nidiata di figli con un DNA da sportivi…:-)

  3. mezeena10 3 Dicembre 2014, 09:51

    “I più importanti” mah! corriere della sera?

    • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2014, 10:00

      I “più venduti”. Che poi nell’editoria è la stessa cosa.

    • ginomonza 3 Dicembre 2014, 12:59

      Mez : tra i piú importanti non i piú importanti é un tantino diverso 🙂

      • mezeena10 3 Dicembre 2014, 18:44

        no han corretto gino! c’ era scritto “i piu importanti”!

        • mezeena10 3 Dicembre 2014, 18:45

          e infatti cosi è diverso! non ci sarebbe stato necessario puntualizzare, sempre “per la precisione”! 😉

          • mezeena10 3 Dicembre 2014, 18:46

            ci mi è scappato, non è pluralia maiestatis!

          • ginomonza 3 Dicembre 2014, 19:50

            Allora ritiro 🙁

  4. kinky 3 Dicembre 2014, 10:09

    Mi pare quasi scontato che l’anno prossimo, o al massimo fra due anni, passerà al Benetton a questo punto visto che ha già deciso che vivrà a Treviso. …e la cosa non mi dispiacerebbe affatto. Una prima linea di quasi tutti italiani Zanusso, Muccignat, Giazzon, Maistri, Castrogiovanni, Appiah più altri 3 non proprio male nelle prossime due stagioni. Dico già Appiah perchè mi pare che Mogliano stia crescendo il ragazzo in prospettiva della franchigia veneta essendo più scoperta a dx che a sx. ….perchè Derrick da quest’anno lo stanno facendo giocare a dx e un motivo ci sarà sicuramente.

    • tony 3 Dicembre 2014, 10:59

      @k la penso più o meno come Te.

    • Stefo 3 Dicembre 2014, 11:06

      /basta poi che se schierano Castro ongi settimana non parta il “ma Appiah quando lo fanno giocare?” 🙂

  5. maz74 3 Dicembre 2014, 11:44

    Castro dopo il mondiale deve essere sostituito e cominciare a programmare per il prossimo mondiale

  6. Katmandu 3 Dicembre 2014, 13:03

    Belle parole, soprattutto quelle spese per i tigers, detto questo pare di rifare il discorso per Buscema versione 2.0 formare i giovani va bene, farligiocare per diritti divini no! Poi la cultura sportiva credo che non ci sarà mai, bisognarebbe avere risorse e tempo, e non le abbiamo

  7. tonibaruchel 3 Dicembre 2014, 13:36

    @tony , sei per caso quel tony da treviso con i baffoni neri , una volta , il cui
    papà era dell’ Aereonautica .

  8. Danthegun 3 Dicembre 2014, 14:35

    Spero vivamente che Castro si riesca a riportare in Italia, in una delle due celtiche per fare da chioccia a qualche giovane pilone che dovrà prendergli il posto in nazionale. Treviso o Zebre non importa.

    Sarebbe anche molto importante che lui, insieme ad altri piloni e tallonatori, fossero a disposizione di club e nazionale per fare stage e allenamenti specifici per i piloni. Questo ragazzo, come altri, hanno esperienza da vendere o da regalare:-)

  9. Hullalla 3 Dicembre 2014, 23:07

    Io volevo rimarcare il riferimento (di passaggio) a “certe critiche” che feriscono. Questa cosa l’ho trovata anche nelle interviste di Mauro e di altri giocatori che hanno dato tantissimo alla causa della nazionale.
    I rugbysti Italiani (che sono pochi e a quanto pare anche difficili da accontentare) sembra che godano quando verti giocatori hanno problemi di salute, hanno i normali acciacchi dell’eta’, non sono piu’ all’apice del loro gioco, fanno fatica a ritornare in forma, eccetera. In quel momento esce fuori la ferocia accompagnate da complottismi e accuse meschine.

    I cali di forma (e di rendimento dovuti all’eta’) capitano a tutti (in tutti i paesi e in tutti i lavori) e nella Nazionale Italiana molti giocatori si ritrovano a giocare anche quando il picco delle loro prestazioni e’ passato, ma sono comunque i migliori nel loro ruolo. Questo dipende dal fatto che c’e’ poco ricambio generazionale (non ci sono grandi talenti nuovi che emergono con continuita’). Per loro e’ quindi particolarmente difficile “invecchiare” e ritirarsi con dignita’, lasciando il posto a qualcuno di adatto al livello.

    Anziche’ sostenere chi fa piu’ fatica a tenere la posizione dopo aver fatto la differenza per anni e anni, questi si trovano subissati di critiche ferocissime.
    Se McCaw e Carter fossero Italiani, sarebbe la stessa cosa anche per loro, anziche’ dire: “finche’ durano ci baciamo le mani…” …come se in Italia ci fosse la stessa platea di rugbysti (interesse, presenze allo stadio, ecc.) che c’e’ in Nuova Zelanda (o in Inghilterra, o in Francia…).

    Come sempre c’e’ una grandissima abilita’ a correre in soccorso al vincitore per poi pugnalarlo alle spalle al primo rovescio.

    A me questa cosa dispiace, ma credo che anche i giocatori, verso la fine della carriera si ritrovino un cero sapore amaro in bocca che magari toglie un po’ di entusiasmo e di energia.
    Forse.

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