Eccellenza, Rovigo cita Panico per un pugno

Il pilone sarebbe protagonista di un colpo irregolare ai danni di Roan

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Francesco.Strano 26 Novembre 2014, 09:46

    Questo giocatore è abituato ai falli… Se ha commesso il fatto…giusto che se ne stia un po’ in tribuna con il suo amico livornese…

    • maz74 26 Novembre 2014, 09:59

      Se il “livornese” è Ferraro, allora di segnalo che è fiorentino.

      • MegaDiegh 26 Novembre 2014, 11:01

        Penso intendesse coach Guidi, appunto squalificato, ma li per li anche io ho pensato a Ferraro, chissà come mai è stato il primo pensiero anche per me… 😉

  2. maz74 26 Novembre 2014, 10:00

    Polemiche l’anno scorso per la finale persa, ancora polemiche anche se hanno vinto, ma Rovigo non sta esasperando troppo i toni?

    • Alberto da Giussano 26 Novembre 2014, 10:18

      Se l’ha dato, giusto punirlo, non ci trovo nulla da obiettare.

  3. solorovigo 26 Novembre 2014, 10:15

    Nessuna polemica, solamente chiesto di verificare il pugno a gioco fermo dopo una meta di Rovigo.

  4. malpensante 26 Novembre 2014, 10:22

    Comunque la prima cosa da fare se si vuole una Eccellenza migliore è avere arbitraggi decorosi e, se non il tmo, almeno un sistema uguale per tutti di registrazione delle partite. Basta un arbitraggio decente e per magia si vedono partite decorose per minutaggio e spettacolo. Se si riuscisse anche a mettere un altolà ai provocatori e agli scorretti (non conosco Panico ed è un discorso generale, non sul fatto specifico), sarebbe un altro fattore positivo con buoni effetti e immediati.

  5. Thunderstruck 26 Novembre 2014, 11:06

    Non entro nella vicenda Roan – Panico (ancora da verificare) ma nemmeno in altre ben più “famose” del passato recente.
    In generale mi rincresce solamente che in un campionato come l’Eccellenza italiana, in cui le pressioni ambientali sono davvero minime e non mi pare ci sia l’assillo che una vittoria sia questione di vita o morte, si assista sovente a bisticci anche piuttosto violenti e, in certi casi, anche a pugni o atteggiamenti censurabili di tecnici e dirigenti.
    Lungi da me dal fare il moralista ma qualche addetto ai lavori non riesce davvero a rendersi conto che un folto pubblico che assiste è giovanissimo.
    Ho una carissima amica che, su mio consiglio, sta tentando di avvicinare a questo meraviglioso mondo i suoi due bimbi. Nelle poche volte in cui han presenziato ad un match, hanno assistito a scenate deplorevoli. Soprattutto da chi dovrebbe essere esempio di sportività. Non ha rinunciato, ma ha capito che questo sport non è solo birra, salamelle e pacche sulle spalle ma anche tanta volgarità.
    Tornando a bomba, spero che questa vicenda si sgonfi e risulti un nulla di fatto. Altrimenti sarebbe un’altra macchia.
    Sì, è giusto punire duramente episodi antisportivi, provocazioni comprese. Ma quando si tappa la vena del cervello, sembra che a squalifiche, punizioni o stigmatizzazioni pubbliche non glie ne freghi nulla a nessuno.
    Perdonate lo sfogo, anche un pò OT…

    • Francesco.Strano 26 Novembre 2014, 11:14

      Scusa ma se a te danno un pugno,non vorresti che chi ne è stato l autore fosse squalificato??

      Lasciamo la giustizia fare il suo corso

      • Thunderstruck 26 Novembre 2014, 11:26

        Ma certamente, ci mancherebbe! Forse non hai compreso le mie parole. Il punto non è ciò che mi auspico IO, ma ciò che, nonostante tutto, si continua a vedere…
        Ovvio che la giustizia debba fare il suo corso. Dico solo che mi rincresce che, pur essendo a conoscenza di possibili lunghe squalifiche, in un campionato di questo livello ci sia chi non pensa minimamente alle conseguenze. Comprendo l’istinto, ma se per ogni tensione tutti ci mettessimo a reagire in un certo modo diventerebbe il far-west… In campo, sulle tribune e perfino per strada…

        • Alberto da Giussano 26 Novembre 2014, 11:48

          Io non so quanti anni tu abbia. Ma la volgarità che tu paventi insinuarsi sulle tribune dei campi da rugby e ormai ben presente, purtroppo. Onestamente va detto che la volgarità è ormai latente in ogni atto umano quotidiano. Il fair play è stato per molto tempo un vanto dei rugbisty: tu arrivavi in tribuna a Parma o a Padova , ti sedevi e dialogavi senza dificoltà con il vicino di posto. Oggi non sempre è possibile.

          • Francesco.Strano 26 Novembre 2014, 11:51

            Quotone @Alberto

          • Thunderstruck 26 Novembre 2014, 11:59

            Ne ho 43 ma seguo (assiduamente) questo magnifico sport solo da 15. Quindi il mio parametro parte da allora. Ciò che dici lo credo ciecamente e ne hai portato le giuste motivazioni. Diciamo che, più che fare la morale agli spettatori (che litigherebbero per definizione, anche in un Capracotta-Pescopennataro), mi riferivo soprattutto agli addetti ai lavori. Gente stipendiata per fare al meglio il proprio lavoro tenedo, all’occorrenza, becco chiuso e mani a posto…come in un qualsiasi altro posto di lavoro. E che non mi si dica che le tensioni su un campetto italiano di rebbi son maggiori che in altri ambiti…

        • western-province 26 Novembre 2014, 12:31

          ogni tanto c’è qualcuno che perde la testa, è normale per uno sport con questo livello di contatto e fatica

          https://www.youtube.com/watch?v=2z-KjegzCTg

          quello che deve fare la federazione è mantenere il pugno di ferro sugli episodi violenti per limitarli il più possibile

          ultima cosa: più il livello di gioco e la professionalità dei giocatori è alta minori sono gli episodi di questo tipo (qualcuno ha mai visto McCaw scazzottarsi??)

    • mike 26 Novembre 2014, 20:01

      Sono totalmente d’accordo con il tuo commento. E dico di più, da qualche tempo a questa parte si vedono sempre più spesso scene ridicole (non mi viene in mente un altro aggettivo) anche nei campionati giovanili.
      D’accordo che sul pubblico si può fare poco (anche se qualcosa si potrebbe fare) ma, personalmente, punirei in modo esemplare tecnici e dirigenti quando insultano arbitri o avversari.

      • Lorenzaccio-Gierre 26 Novembre 2014, 20:18

        Intanto comincerei con il delegittimare il signor Gavazzi e la sua compagnia: sarebbe ora che se ne andassero fuori dalle balle. La loro gestione della cosa pubblica, perché lo sport, e quindi anche il rugby, cosa pubblica è. Gli effetti non proprio brillanti dell’attuale gestione, diciamo così, “familiare” della FIR avranno una ripercussione sicuramente negativa anche nel lungo futuro.

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