Delle 68 società in attività ben 62 approvano lo statuto della nuova associazione. E Zatta dice la sua sull’atteggiamento FIR
A Rovigo il Veneto dice sì ai Dogi con percentuali bulgare
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Avanti così! Lo statuto per caso è reperibile in internet?
Comunque molto molto bene, aver gettato le basi è un primo e fondamentale passo. Bene anche la percentuale di votanti a favore. Normale che possano esserci delle perplessità, anzi meglio: un po’ di spirito critico non guasta mai.
Speriamo, speriamo davvero.
Edit: sul sito del CRV si legge che “lo statuto, nella sua forma definitiva così come unanimemente approvata, sarà pubblicato nei prossimi giorni”.
“Eventuali sviluppi dell’associazione verso forme di partecipazione continuative a competizioni agonistiche di natura nazionale o internazionale saranno eventualmente sottoposti al vaglio dell’assemblea generale, prevedendo nel caso la costituzione di una società di servizi parallela”.
Sempre dal sito del CRV.
Ci sono poche “bandiere” attorno le quali si possono runire tutti i Triveneti… gestiamole bene, e…
Ce n’è una sola, la trovi in capo a questo articolo 😉
Saluti PR-WSM
“…. è tornato sulle vicende dei mesi scorsi: “Quella proposta ai quattro club veneti d’Eccellenza di coagularsi e sostituirsi in Celtic al Benetton era stata una provocazione del presidente Fir Alfredo Gavazzi. Il quale aveva anche proposto al Benetton un contratto cambiandolo due giorni dopo……”
Questa parte mi interessa di più.
Gavazzi Gavazzi, non hai perso il vizio. Ti ricordi dei patti di Verona?
Bene sul principio,
Sarebbe interessante capire che tipo di perplessità sono state sollevate da alcuni club…
Poi io resto dell’idea che é tutto facile finché non si parla di soldi…. quindi aspettiamo i temi veri
Condivido l’interesse per le motivazioni/perplessità dei contrari…. anche solo per dovere di cronaca.
Sarà ma io rimango pessimista.
68 società, ma è già difficile mettere insieme le 4 di Eccellenza.
Il nodo comunque saranno i soldi, come sempre, perchè gestire una squadra professionistica (PRO12), 2/3/4 squadre semiprof e le altre di serie A,B e C non sarà semplice a livello finanziario, fermo restando l’autonomia delle singole società, chi paga per il PRO12? E dato che chi ci mette più soldi in una società normalmente comanda, come saranno i pesi? Dove giocherà il PRO12?
Tanti interrogativi che difficilmente troveranno una soluzione comune.
Il problema è l’accordo fra i pesci grossi. Se crei un sistema solido, anche quelli piccoli seguiranno.
Interessante la cronaca della serata riportata da RovigoOggi: http://www.rovigooggi.it/articolo/2014-11-24/benetton-pronto-a-lasciare-il-posto-ai-dogi-in-pro12/#.VHRjWckuyOx
Segnalo a tal proposito: <>
Bene sulla carta, ma una domanda, dato che da noi le selezioni son di difficile attuazione, nazionale esclusa, a livello proprio pratico e terra terra, ammenttendo che parte dei giocatori sarebbero sotto contratto dei club che vengono gestiti in maniera tale da poter pescare nei momenti difficili, i soldi per lo staff, giocatori messi in pianta stabile ai dogi, dove li trovano? Posta anche il caso che ci sia un contributo di 4 miolini fir, gli altri 3/4 dove li prendono?
Kat, parti dalla fine.
Il principio è la coesione in una struttura che garantisca uno sviluppo del Rugby sul territorio, fatto questo si può pensare al passo successivo.
I soldi si pescano dalle solite fonti: gli sponsor.
Se il progetto sarà sostenuto da un consenso solido e affidato alle giuste competenze: tecniche e commerciali, non ci saranno problemi a tirar su i soldi. Il potenziale di profondità che una selezione Veneta (o Triveneta, in termini di appeal non cambia nulla) ha nella Serenissima è enorme, solo, siamo clienti molto difficili: se la polenta è buona, mangiamo e paghiamo, se non lo è, rifiutiamo con decisione.
Saluti PR-WSM
Quotone.
8 milioni di budget per fare una frnachigia da Pro12, quando mai gli sponsor in Italia nel rugby hanno messo quei soldi?
Solo Benetton e non certo 8 milioni tondi.
Parte li mettono le società, parte li metteranno gli sponsor. Al derby day eravamo in 5000 per due partite di eccellenza e mancavano i trevigiani. Con un Dogi – Leinster a Padova 10k persone le fai, mica male.
Il fatto è che se i Dogi diventeranno una franchigia non si potrà più aspettare e l’eccellenza dovrà affrontare la riforma che l’entrata nel pro12 avrebbe dovuto comportare sin da subito: un declassamento totale al dilettantismo.
E’ chiaro che le nostre società non abbiano dei budget tali per mantenere le attuali squadre di eccellenza ed i Dogi: o una o l’altra. Qui sta l’equivoco che fa nascere dubbi al presidente del San Donà (credo).
Se si fanno i Dogi, le società di eccellenza tratteranno i soldi per la propria formazione giovanile ed un po’ per la compagine da far giocare nel campionato nazionale (per capirci: se San Donà ha un budget di 200k, terrà quei 90k per la gestione delle giovanili e del club e col resto finanzia).
Ipotizzando che servano 8 mln e che 4 li metta la fir, ne rimangono da coprire altri 4. Di questi, 2,5 mln dovrebbero pagarli le singole squadre (se pensiamo che il Rovigo ha un busget di quasi 2 mln, 1 mln lo potrebbe anche versare e Treviso potrebbe fare altrettanto) e 1,5 mln sono soldi da reperire tramite sponsor. Credo che una franchigia regionale potrebbe trovarli.
Faccio l’avvocato del diavolo: perché San Donà (o Mogliano, o Valsugana ecc.) dovrebbero metterci soldi? Bisogna che ci sia un meccanismo per cui anche chi non ospita partite abbia un ritorno dall’affiliazione ai Dogi. Non mi pare così automatico.
Partecipazione ad eventuali utili. Magari una preferenza per far giocare i giovani usciti dall’accademia della franchigia (servirebbe un’accademia alla franchigia). Poi, visto che non è una semplice squadra, ma è una franchigia, per puro amor di Patria. Ma qui mi rendo conto di stare esagerando. 🙂
Le cose più interessanti sono, a mio avviso due:
1.“Potrà fare cose che il Comitato veneto non può realizzare, a partire dalla formazione, linee guida per gli allenatori, allo sviluppo del movimento ovale, alla promozione, al miglioramento del gioco e del settore arbitrale”
2.“Non è detto che la strada celtica sia quella migliore per i Dogi – ha dichiarato Marzio Innocenti – non spetta al Comitato veneto deciderlo, sarà l’associazione a prendere eventualmente questa strada. Lo scopo dell’unione d’intenti è quello di sviluppare il movimento rugbistico veneto e dare risposte concrete ai settori giovanili e alle società minori”
Ovvero non una semplice squadra con i migliori giocatori dell’area, ma una struttura para-federativa (questo termine lo uso io) che faccia progredire il Rugby Veneto, raccogliendo idee, necessità, soldi e distribuisca know how, formazione, visibilità.
Il match promozionale o il PRO 12 sono dei punti di arrivo, noi di partenza.
Questa è la strada giusta.
Saluti PR-WSM
Se l’associazione avesse un solo articolo:
” I Dogi si impegnano a promuovere ed organizzare presso le strutture scolastiche del Triveneto la diffusione e la pratica del rugby, formando adeguati istruttori ed allenatori.” significherebbe che saremmo di fronte ad un movimento d’avanguardia. Le cose sentite fino ad ora mi sembrano un po’ aria fritta.
Non avevamo dubbi che la pensassi così.
percentuali bulgare?
rabbrividiamo…
https://www.youtube.com/watch?v=a09kYSPYMbA
un’associazione sportiva non è un impegno economico particolarmente pesante…
organizzare una rappresentativa da far giocare nelle finestre di giugno, nemmeno (certo, mancheranno i nazionali…)
la voglia di dogi è talmente grande che se annunciassero una partita contro un qualsiasi club inglese o francese non impegnato nei play off (non parlo dei barbarians) avresti diecimila spettatori garantiti…
progetto Celtic: richiederebbe la costituzione di una società consortile, partecipata anche da soci di capitale che credano in un progetto a lungo termine… la cosa evidentemente si scontra con un pro12 ad orologeria ed una partecipazione italiana garantita per soli tre anni…
volete vedere nell’immediato i dogi in pro12? non resta che lasciare che la FIR si appropri di tutto il giocattolo come ha già fatto con il passaggio da Aironi a Zebre… e sinceramente non credo che questa soluzione sia nell’interesse di nessuno…
le mie previsioni di medio lungo termine vedono la soppressione del pro12 a favore di un campionato panbritannico in due gironi, noi non siamo contemplati per tutta una serie di buone ragioni comprensibili ai più…
i francesi hanno già 30 club pro e non hanno bisogno di noi…
a questo punto l’Associazione Sportiva “I Dogi” potrà perseguire tutti gli scopi di questo mondo (formazione, arbitri, partite) ma la vedo dura che possa organizzare un team pro… in italia non avrebbe competitori ed in europa non avrebbe un campionato…
Il rpoblema dei Dogi come franchigia e’ finanziario, si puo’ fantasticare come alcuni fanno ma 8 milioni di sponsor nel rugby italiano non li tiri su, neanche in Veneto….poniamo anche che Benetton ci stia a fare da sponsor e non da capofila organizzativo e ci metta 2 milioni a stagione che sarebbe una sponsorizzazione di alta fascia anche in Inghilterra o Irlanda, gli altri 6?
A me il progetto comunque che stanno mettendo in piedi piace come progetto per la base e lo sviluppo, o meglio mi piace l’idea del “Potrà fare cose che il Comitato veneto non può realizzare, a partire dalla formazione, linee guida per gli allenatori, allo sviluppo del movimento ovale, alla promozione, al miglioramento del gioco e del settore arbitrale”.
Ora aggiungo una nota personale, mi sembra che al di la’ di tutto l’idea si coalizzarsi politicamente (con Innocenti candidato?) in vista anche delle elezioni onde evitare possibili francotiratori veneti al momento del voto, il problema e’ che pero’ devono trovare consenso anche in altre regioni perche’ altrimenti il rischio e’ che diventi un “Veneto contro resto d’Italia” facilmente strumentalizzabile.
Facile strumentalizzazione .Tornerebbe il solito refrain che alla fine porterebbe allo stesso risultato: il presidente FIR non sarà un veneto.
Ma al di là del fatto politico elettorale, i movimenti si caratterizzano per parole d’ordine e uomini in grado di interpretarle. I “Dogi” cosiccome ” il XV del presidente” erano caratterizzati dal fatto che senza quelle iniziative non si poteva vedere il rugby internazionale.
Ma oggi , cosa gliene può importare all’appassionato medio di un incontro interazionale a giugno tra i Dogi e il Brive?
@ Mez si guarda in tv 100/150 incontri all’anno di ogni specie e genere di un livello che al confronto Dogi-Brive ha lo stesso fascino di greta garbo nel film “sul viale del tramonto”.
AdG io sono uno come mez, guardo live e registro quello che non guardo in diretta per guardarlo in settimana, ma i Dogi restano una cosa per me affascinante, forse perche’ son Veneto e quindi li sento piu’ “miei” di quanto li possa sentire tu o mez o una persona non veneta…pero’ e’ senza dubbio vero che una cosa sono delle esibizioni una cosa mettere su una franchigia pro vera e propria che ha bisogno di un budget di 8 miltioni di Euro, e sulla franchigia pro io ho i miei dubbi infatti.
La parte per la base e lo sviluppo dall’altro lato e’ fattibile comunque, sono alle parole al momento, dovranno ora seguire i fatti, ma se come idea e’ sia fattibile che molto interessante.
Stefo ti assicuro che dovesse nascere una squadra franchigia che rappresentasse oltre al veneto anche l’ italia ne sarei felicissimo!
sul senso di appartenenza concordo, infatti voi veneti tutti dovreste unirvi e spingere perche diventi realta! con l’ appoggio e il sostegno di tutti..
è indispensabile anche unire le forze per riuscire a competere con l’ europa!
vedi Alberto…
a livello pro (e di nazionale) ci siamo purtroppo abituati ad andare allo stadio a tifare la squadra di casa con lo scopo (più o meno cosciente) di veder giocare quella avversaria…
questo sarebbe l’eccezione in cui il tifoso andrebbe allo stadio proprio per vedere la squadra di casa, a prescindere da chi sia l’avversario che si affronta…
Non vorrei essere frainteso. Però sono in una condizione avvantaggiata per esprimere un giudizio. Tu sei davvero convinto che le cose finora dette siano esiziali per il rugby italiano? ( e veneto naturalmente)
Sei sicuro che il “venetismo” sia un valore a prescindere?
AdG tralasciamo la squadra pro o anche quella per esibizioni un momento, ok?
Se, e ripeto SE, comunque questa entita’ riuscisse a migliorare nella regione “formazione, linee guida per gli allenatori, allo sviluppo del movimento ovale, alla promozione, al miglioramento del gioco e del settore arbitrale” sarebbe un progetto da copiare e replicare per le altre regioni o almeno quello con una discreta presenza di club sul prorpio territorio…e questo lo direi qualsiasi regione fosse la prima a provare un percorso simile.
Aggiungo: quando la gente (compreso Munari o Zatta) contesta le politiche centralistiche federali tu bene o male ricordi sempre che protestano senza presentare idee alternative, ora lo stanno facendo, e partono con progetti che inizialmente puntano proprio a migliorare la situazione in quelle aree dove tu per primo denunci le inefficienze federali…lo dico onestamente mi sarei aspettato da una persona che ha a cuore certe problematiche del movimento non dico entusiasmo per la cosa ma almeno una posizione neutrale d’interesse per quello che si propongono di fare in questa fase iniziale, l’essere stuzzicato positivamente che qualcuno dopo tanto urlare stia provando a fare qualcosa.
Te lo domando schiettamente ma senza intento polemico: ti brucia perche’ lo fanno gli avversari politici di Gavazzi?
Guarda che a me della rielezione di Gavazzi, non me ne può importare di meno. E se vuoi il mio parere, dal punto di vista politico questa operazione lo avvantaggia.
Sinceramente non capisco le cose che ti ho detto sopra. Non ci sono secondi fini.
Una squadra celtica in veneto c’è, che giochi a Treviso o a Padova non la trovo una rivoluzione copernicana.
Solo se questa operazione rafforzasse la presenza del movimento veneto ( e quindi italiano) nel territorio avrebbe una valenza positiva. Se è solo una manifestazione di facciata non vedo perché entusiasmarsi tanto.
Per me AdG invece la franchigia o la “prima squadra” e’ la cosa meno importante anche perche’ la piu’ complicata, se invece questo macroprogetto portasse nel territorio a dei microprogetti con risultati positive su promozione e sviluppo della base penso ci sarebbe sia da applaudire che da copiare per quelle regioni che hanno una presenza club sul proprio territorio adatta.
Dal punto di vista politico, l’ho detto sopra, se l’idea e’ coalizzarsi per le elzioni devono allargarsi perche’ da soli non possono farcela.
Anch’io credo che il pro12 non duri. Più interessante, come dice Stefo, un progetto per la base e per le giovanili. Magari riproporre le selezioni giovanili Triveneto di una volta. Ci si scontra però con l’irregimentato sistema federale.
Sul Pro12 non so, ero molto pessimista ma la soluzione gallese ha rinforzato molto secondo me la lega.
Sky sta mettendo soldi e se i risultati di pubblico fossero buoni (non li conosco) non escluderei che potrebbero decidere di incrementare soldi investiti e copertura del torneo anche perche’ il rientro dei Sexton, Lydiate e possibilmente altri gallesi torni ad avere quei “posterboys” che portano valore.
Che duri in assoluto non ho il polso per dirlo. Dubito duri per l’Italia
“Una manovra di Palazzo di proporzioni ciclopiche”, “Una presa per i fondelli”, “che a Rovigo non dimenticheranno per un pezzo”. Se la sono già dimenticata sia a Rovigo che qui. La cosa più divertente, che l’abbia tirata fuori Zatta.
Premesso che l’affaire “DOGI” mi piace, a prescindere da tutti i discorsi che ho letto nei commenti sopra. 66 società che alzano la mano e approvano il progetto non sono poche…e non credo siano tutte sprovvedute. Mi risulta che all’assemblea di lunedì ci sia stato un lungo dibattito, e questo non può far altro che tenere alta l’attenzione su ciò che va fatto e come si debba fare. Non preoccupiamoci dei soldi: se il progetto è valido gli investitori non tarderanno a metterci gli occhi sopra. Anche la “concorrenza” dell’altra costituenda franchigia triveneta farà solo che bene al progetto DOGI…a proposito: ora si attendono le contromosse, così, anche per capire chi sta effettivamente dietro al fantomatico progetto di Marchetto & C.
Ciao Enrico…
credo che il progetto “concorrente” abbia altre finalità e possa più o meno scientemente essere finalizzato a dare visibilità ai promotori piuttosto che ad organizzare qualcosa di concreto… in ogni caso si parla della creazione di un superclub (a questo punto più alternativo al Benetton in pro12 che al progetto Dogi di cui stanno discutendo le società venete…)
credo che sia più importante al momento mettere le basi per un miglioramento qualitativo e quantitativo delle nostre giovanili: che al vertice ci sia una rappresentativa ad inviti o un club pro a me cambia poco…
che ce ne facciamo di un club pro senza un campionato pro?
Con tutto il dovuto rispetto, pensare di fondare, da zero, una “franchigia di livello europeo” avendo, come società di riferimento, il Vecio Rugby e un paio di squadre di A, mi pare che sia un tantinello utopistico.
@Rabbi capisco cosa vuoi dire. Nelle foto dell’articolo linkato da Ricc RO ho visto un paio di volti che mi sono noti e che secondo non avevano molta nozione di causa in quel contesto. Ci sono presidenti di piccoli club che ricoprono quella carica solo perchè qualcuno deve farlo ma non credo siano molto aggiornati e interessati di quello che succede ai “piani alti” del rugby (a parte quello che accade sui campi da gioco).
Secondo me comunque è giusto coinvolgere tutti su cose del genere
1. E’ stato un incontro storico!
2. Non è corretto dire che la quasi totolità delle Società Venete abbiano aprovato il “progetto Dogi”. E’ stato presentato, spiegato, dibattuto, modificato e alla fine approvato da tutti lo Statuto.
3. Tra poche settimane ci si ritroverà per sottoscrivere la nascita dell’Associazione “I Dogi”. Una grande maggioranza delle Società Venete sottoscriverà, ma molte altre non lo faranno.
Già da ieri sera Gavazzi ha iniziato a telefonare ai Presidenti per cercare di dissuaderli dal firmare.
Leggo dall’articolo di RovigoOggi, linkato più su: “i Dogi sono nati, manca solo l’atto notarile”. Dite che si saranno messi d’accordo su chi deve mettere i soldi per la marca da bollo…?
ebbravo cagazzi
Perchè ci incaponiamo con le franchige?
Il dodicesimo posto di celtic league è così ambito?
A leggere tutti i commenti, peraltro assolutamente legittimi e pertinenti, sorgono tanti dubbi, per non dire altro, su come possa sul serio decollare un progetto simile…se fossimo in un paese civile, sarebbe la federazione stessa a spingere in tale direzione e a sollecitare anche le altre regioni ad organizzarsi allo stesso modo…ma temo che un progetto come questo, che sulla carta è fantastico, finirà per isolare il Veneto dalle altre realtà e fare il gioco di chi ha interessi opposti…dividi et impera…spero davvero fortemente di sbagliarmi…
ma Frank, non è che il veneto voglia comandare, è che obbiettivamente è la regione dove le squadre sono più radicate e legate al territorio; se c’è una squadra veneta in celtic e quattro in eccellenza ci sarà un motivo; sinceramente ha più senso una franchigia veneta che una franchigia federale con base a Parma dove pur di farti entrare allo stadio stracciano il prezzo del biglietto e infarciscono la partita di attività legate al rugby giovanile pur di attirare le famiglie. Due franchige italiane in celtic non hanno senso, ma se una ci deve essere credo abbia senso il fatto che provenga da un territorio dove il rugby sia radicato. Qualche tempo fa il buon Gavazzi vaneggiava di una terza franchigia italiana, i lupi con base a roma; ma scherziamo? ci piace così tanto perdere 40 a 0 contro le irlandesi?
Questi sembrano fare sul serio, naturalmente, come sottolineato da molti, il problema per la creazione di una franchigia sono i soldi e non credo che vedremo I Dogi nell’immediato nel torneo celtico, comunque mi pare che stia nascendo una filiera concreta…
Per me, se Zatta e i Benetton acconsentono, I Dogi potrebbero fondarsi sull’ossatura societaria del Treviso (magari supportati anche da un aiuto federale) con l’appoggio delle società venete d’Eccellenza…ovviamente a capo della franchigia ci sarebbe la Benetton, ma almeno si darebbe vita ad un’entità che rappresenti tutto il territorio supportata da una filiera consistente…magari a qualcuno non andrà giù il fatto che il Treviso sia in testa alla franchigia, e nemmeno che la FIR supporti economicamente parte del progetto, ma credo che sia l’unico modo per far nascere in tempi ragionevoli I Dogi e vederli in Pro 12…mia opinione
@San credo sia naturale che a capo ci sia Treviso visto che è quella coi maggiori capitali e la maggiore esperienza ad alto livello. E credo anche che in Veneto siamo tutti disposti a riconoscere a Treviso i meriti che ha.
Commentare questo avvenimento nella sala da pranzo della clubhouse del Rovigo è difficile, poiché le suscettibilità e i nervi scoperti sono innumerevoli.
La prima cosa che non è chiara sono le finalità di questa nuova associazione sportiva. La “mission”.Quando avremo il presidente e farà la sua prima conferenza stampa , forse, un po’ più di luce ci sarà.
Sicuramente, fino ad ora almeno, è un successo di Marzio Innocenti che ha coordinato il progetto. In prospettiva si candida, quanto meno a prendere i voti di Zanovello , visto il pessimo uso che lo stesso ne ha fatto. Per andare più in là qualche alleanza bisogna che se la costruisca ancora, sempre che la gabbia del “venetismo” in cui si è infilato non gli impedisca di farlo.
Per sostituire il Benetton nella gestione di una squadra in pro 12, direi che al momento è un pio desiderio,forse ipotizzabile,ma solo sotto l’egida della FIR.
Trovare finanziatori, personale qualificato per la gestione, struttura logistica, ecc., non è proprio impresa da poco.
Per tutto quello che invece servirebbe: promozione e sviluppo del rugby di base ( tanto lavoro e poca gloria) nulla è dato sapere.
Vorrei fare gli auguri alla nuova associazione, ma aspettiamo la conferenza stampa del presidente, quando ci sarà, e valuteremo i programmi, a breve e lunga scadenza.
Beh, è chiaro, non essendoci di mezzo la capitale del rugby italiano, tale Galvisano, e il tuo assistito Preside Gavazzi, che la cosa non ti risulti “chiara”…
Perchè non ti occupi della “chiarezza” sull’organizzazione del mondiale juniores nel paesello succitato? E della “chiarezza” dei vari incarichi alle solite persone?
Comunque il rinnovo delle franchige in Pro12 sarà tra quasi 4 anni.
Prima si deve votare il Presidente FIR e non voglio neppure pensare che venga rieletto Gavazzi.