In una intervista al Corriere della Sera si parla di un colpo al collo che potrebbe tenere il terza linea lontano dal campo
Verso Italia-Sudafrica: per Jacques Brunel il dubbio è Simone Favaro?
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Speriamo che riassorba il colpo al meglio!
Intervista molto bella e rivelatrice del carattere del giocatore.Specie dove descrive la “poesia” del placcaggio. Da leggere.
pero per me c’ è un errore di fondo, mi spiego: il rugby non è solo lotta, scontro fisico, battaglia etc. (come pensano i piu in italia!)
il rugby è un gioco prima di tutto di abilità, tecnica: “run catch and pass” (corri ricevi e passa) le basi minime richieste per giocare..
poi c’ è anche il resto chiaro..
costruire il fisico è molto piu facile che costruire la tecnica, non si lavora abbastanza sui fondamentali qui..
e solo qui ho visto allenatori ululare contro i ragazzi appena si azzardavano a calciare il pallone!
sorrido quando i tifosi dicono Favaro sia un fuoriclasse, è un buon giocatore, necessario in una squadra, ma i fuoriclasse giocano anche e soprattutto col pallone!
Mez per me la bellenza sta nel fatto che sono due giochi diversi messi insieme. Quello che vale per tutti é essere pronti alla boxe ogni secondo, e le skills da sole non bastano.
Mica l’ho capita.
@ Mez giudizi un po’ troppo severi. Non credo che nessuno ritenga Favaro un fuoriclasse. Il suo ruolo, per nostra fortuna, può essere dignitosamente coperto da atleti come lui che fanno del sacrificio l’unità di misura del rendimento. Certo non lo vedremo mai in sostegno ad un 3/4.
A volte ho il dubbio che tu stia scherzando. Se c’è uno che non pascola mai, quello è Favaro. Avesse le mani buone come le gambe, e la visione di gioco come la reattività, staremmo parlando di un fenomeno.
esatto mal, proprio quello che intendevo!
A me ricorda il giovane Maurone Bergamasco giocatore magari un po’ grezzo soprattutto con le mani, ma che quando placcava,o cercava un contatto sparato a 100 all’ora puntando un avversario, ti riempiva il cuore di gioia… Una splendida bellezza “ignorante”. Ora ovviamente l’età e l’esperienza lo hanno portato a essere un giocatore più ortodosso, e a me piace ancora molto, ma quel Mauro e questo Favaro, non saranno fuoriclasse ma mi hanno e mi. mi fanno divertire un mondo
Guardate che questi giocatori,( Favaro, Mauro & C.), sono la ns. ancora di salvezza. Unitamente ai piloni che riusciamo in qualche maniera a produrre.
Quando l’unità di misura sono il coraggio, l’impegno e la dedizione ce la giochiamo alla pari co tutti quelli che ci stanno davanti nel ranking.
oh si AdG, qui sul blog l’ ho visto scritto infinite volte..c’ è persino chi “teme” che il prossimo anno andrà in un top team!
@ Mez tu non vuoi accondiscendere nulla. Certo che dal punto di vista squisitamente tecnico un giocatore di rugby deve: saper correre, saper passare, occupare gli spazi nel campo con raziocinio, sia egli un n° 7 o un n°13. Quindi , noi poveracci, cosa facciamo? tiriamo giù la saracinesca e chiudiamo baracca e burattini?
no non dico quello, ho detto che qui si danno altre priorita nell’ insegnamento del gioco, si esaltano determinate caratteristiche (aggressivita, combattivita etc) rispetto ad altre..
come forse diversi sono i parametri per valutare un giocatore, tutto qui..
Mez, molto poetica la tua visione del rugby, l’applicano anche i figiani, solo che lo fanno con 900 chili di mischia e 700 di trequarti, il giorno che qualcuno di loro si occuperà anche del lavoro sporco saranno SaSSi per tutti.
quando qualcuno riuscirà ad imbrigliare la loro indisciplina saranno cavoli amari per tutti!
gia abbiam visto samoa con un minimo di organizzazione tattica cosa è riuscita a combinare..
aggiuncici che loro si i fuoriclasse riescono a sfornarli…
@mez, hai più che ragione, approvo molto il tuo discorso su fisico e tecnica, anche il riferimento al caso italiano, e quegli allenatori li ho visti ululare anch’io nelle under, purtroppo…tuttavia Favaro è un “cagnaccio” che a questa nazionale serve molto e quando non c’è ne senti la mancanza…
Allora han rilasciato Barbieri, indi resta Vunisa a 6 o Minto nel caso?
beh, Minto tutta la vita…
se se…vedrai che sorpesa!!!! Pure io vorrei Minto!!
kinky… sei il custode della Guizza che hai tutte queste notizie di prima mano???
molto di più!
a parte gli scherzi…sono stato fuori città altrimenti sarei forse andato a vedere qualche allenamento, ma se il SudAfrica si è allenato alla Guizza, l’Italia dove si è allenata?!?
Mah io spero, ma non credo, che tutti i produttori dei commenti non abbiano letto l’intervista perché altrimenti non si capisce di cosa parlino molti dei commentatori.
Nell’articolo si parla solo ed esclusivamente di quello che Favaro sa fare al suo meglio ovvero placcare e di cosa abbia fatto per migliorare in quello che è la sua caratteristica base.
Nessuno – né lui né il giornalista – ha parlato di fuoriclasse ma di specializzazione di una sua peculiare caratteristica.
Mez trovo impreciso ed un tantino ingeneroso il tuo commento a proposito perché se tutti gli altri si applicassero nel loro mestiere come lui fa ed ha fatto forse saremmo ad un altro livello.
Invece come al solito occorre sempre andare fuori del seminato per cui il rugby non è solo placcaggio oppure ………
-:)
🙂
Era proprio quello che pensavo gino anch’io,poi qui ogni uno deve uscire dal tema e sparare diciamo la sua…io trovo veramente coerente questa cosa ,anzi la si dovrebbe applicare di più,certe tecniche di arti marziali possono andare molto d’accordo con certi ruoli di rugby.
Mi ricordo bene quando giocavo a rugby che certe tecniche di aikido mi facevano molto comodo in certi casi..certo non si parla di leve articolari ma di come ti istruisce allo sfruttamento della forza contrapposta ad un altra.
aikido eh..questo non è “sparare la sua” invece???
capisco judo, che anche io ho praticato, per le prese e le leve, ma mi sfugge quali tecniche de aikido si potrebbero portare nel rugby..
Mez più che tecnica vale il discorso di centralità della forza incentrata un pò più giù dell’ombelico,che potrebbe essere valida per equilibrio delle prime linee oppure le tecniche .
Oppure se conosci i nomi posso citarti alcuni tipo questo:
Irimi-nage: La caratteristica di questa tecnica consiste nell’uscire dalla linea di attacco ed entrare di fianco proiettando l’avversario con un movimento del Tandem.
Questa potrebbe essere utlizzata per schivare placcaggi in attacco.
Kaiten-nage: I movimenti dell’Aikido devono essere sempre veicolari, mai ad angolo, e devono essere sferici. Questa tecnica prende il nome dalla proiezione che subisce l’attaccante, rotolando in avanti come una palla. Non dovete dimenticare che l’Aikido è un’arte dinamica.
gino rileggi i commenti di oggi e dei giorni passati e capirai..forse 🙂
no Mez, io commento l’articolo non le seghe mentali degli altri.
Il problema è che fa sempre comodo divagare mentre io sono per il FOCUSING ( mamma mia che brutta parola 😉 )
Focusing di St Anthony. 🙂
🙂
OT.
comunque mentre noi ne diciamo di cotte e crude
1) rojadirecta non menziona Italia – Argentina tra le partite da scaricare, però trovi HK-Russia
2) Rugby blog non dedica neanche una riga alle partite dell’Italia finora forse qualcosa scriveranno per il SA
Altro che sciopero 😉
Ma scusa non la fanno vedere su dmax?
si ma il concetto è : fuori non ci considerano !
@gino, predichi il Focusing e poi mi vai OT…
🙁
Mah, certi commenti non li capisco; ogni ruolo ha le sue peculiarità e caratteristiche, se i fuori classi possono essere solo i Wilkinson, O’ Driscol ecc(e ovviamente lo sono stai) perchè fanno le giocate, sono tattici, hanno velocità, fanno off-load a raffica ecc. allora un signor pilone non potrà mai essere un fuori classe perchè non ha questi skills?non credo nel modo più assoluto.
Side, se c’è un ruolo favorito per entrare dritti nella leggenda è la terza linea.
Concordo.
Però ci sono terze linee e terze linee: alla Parisse e alla Favaro infatti giocano in due ruoli diversi. Io penso che quando uno eccelle nel suo ruolo qualunque esso sia lo diventa per sillogismo un fuori classe. Inoltre ritengo che il vero fuori classe si veda anche dall’ apporto che riesce a dare alla squadra, fare la scelta giusta, la leadership ecc. Un esempio su tutti appunto, stranamente è una terza linea, Richie McCaw: gli anni si fanno sentire anche per lui a livello atletico, di forza e tenuta fisica, il gesto tecnico non è più lo stesso di un tempo, anche se ancora eccelso, ma la visione tattica, il ruolo di leadership, trascinatore e la sicurezza che infonde a tutta la squadra ne fanno ancora adesso un vero fenomeno.
C’era un signore più o meno normotipo che si chiamava J-P Rives…
Per me che sono un appassionato di Rugby ma sopratutto che ha fatto per 20 anni Lotta Greco Romana è un piacere leggere articoli come questo.
Favaro era già uno dei miei giocatori preferiti. Da oggi forse il preferito.
Credo però che sia sottointeso anche un altro aspetto non banale. Un giocatore del livello di Favaro per essere più completo ed efficace come giocatore di rugby si è allenato anche in altri sport che in comune con il rugby hanno forse solo il contatto fisico e c’è ancora chi sostiene che rugby 15, 13 e 7 siano sport così diversi da non poter essere utili uno per l’altro nello sviluppo di un giocatore di rugby completo… Mah!
Grazie Simone