Rugby e cronaca: sentenza Grandi Rischi, L’Aquila scende in campo

Una maglia con la scritta “6 aprile 2009: Il fatto non sussiste”. Il club neroverde ha voluto dire la sua con una maglietta

COMMENTI DEI LETTORI
  1. jazztrain 16 Novembre 2014, 19:18
  2. Alberto da Giussano 16 Novembre 2014, 19:20

    Insomma, non sarei così sicuro

  3. sentenza 16 Novembre 2014, 20:17

    Il grande rischio è solo dar retta a questi scienziatoni. Ricordo ancora bene di quella studentessa alloggiata nella casa dello studente che fece di testa sua e se ne andò giusto in tempo per salvare la ghirba.

    • malpensante 16 Novembre 2014, 20:22

      Il rischio è non ascoltare gli scienziatoni. Come sempre, in questo disgraziato paese che ha orecchie solo per i ciarlatani.

      • ginomonza 16 Novembre 2014, 20:44
      • mezeena10 17 Novembre 2014, 05:48

        non bravo, di piu!!!

        • geo 17 Novembre 2014, 08:05

          Scusate ma la sentenza di condanna asseriva che come non si può prevedere un terremoto, allo stesso modo non puoi asserire che si tratta di uno sciame e di stare tranquilli. Questo è stato il tragico errore.
          Poi, mi assumo la responsabilità di quel che dico, ma di scienziatoni nella commissione grandi rischi ne vedo pochi. E’ più un organo politico, come purtroppo spesso accade in Italia .

          • maxetere 17 Novembre 2014, 09:50

            Esatto. Ascolta le intercettazioni telefoniche e vedi come Bertolaso teneva i fili della cosa

  4. Katmandu 16 Novembre 2014, 20:51

    Magari mi tirerò dietro qualche critica, io personalmente non l’avrei messa questa maglietta, poi ognuno ha la sua personale opinione sulla vicenda, e non posso capire certamente la tragedia, ma non credo che lo sport debba intrecciarsi con altri fatti, sarebbe stato meglio mostrare questa maglietta da parte dell’intera squadra di fronte alla magistratura, almeno per quello che me penso io, allora giusto che l’Argentina abbia esposto il cartellone che le malvinas son argentine, o quello scempio che è successo nella partita di qualificazione europea tra Serbia e Albania… E si va avanti all’infinito

    • Giovanni 16 Novembre 2014, 23:07

      @Kat: in quella tragedia morì un giocatore de L’Aquila Rugby: Lorenzo Sebastiani, non aveva ancora 21 anni…non ho la presunzione di interpretare sentimenti altrui, ma posso solo provare ad immaginare che più d’uno all’interno della società di rugby possa essersi sentito toccare in prima persona dalla sentenza.
      Le questioni che tu elenchi sono rivendicazioni politiche (magari espresse in modo becero, come per la partita di Belgrado), questa è la reazione ad un fatto di cronaca doloroso. Sono due piani un po’ differenti.

      • maxetere 17 Novembre 2014, 09:18

        Non c’era solo Sebastiani sotto le macerie. L’Aquila non è una metropoli e sicuramente qualcuno dei ragazzi in campo piange qualche amico di famiglia, compagno di scuola o anche solo il vicino di casa. Ognuno si è sentito toccato dalla cosa anche se non ha perso un familiare stretto. Ci si conosce tutti e anche se non ti conosco so chi sei. Qui si dice “non te conosco ma te saccio”, non ti conosco ma so chi sei.

  5. maxetere 16 Novembre 2014, 22:19

    Ragazzi le chiacchiere stanno a zero. Quella notte tanta gente è morta perché si è fidata delle cazzate che ci hanno raccontato. La sera del 5 alle 23 ha menato una scossa da 4 Richter. Io convinto fosse una delle tante previste come “scarico di energia” ho allungato la mano per non far cadere l’amplificatore della chitarra e ho continuato a vedere un film al portatile. La mattina alle 2 un’altra scossa ci ha svegliato e invece di scappare tutti fuori ci siamo girati nel letto e abbiamo continuato a dormire. Un’ora e mezza dopo 309 anime in più in cielo. Ci hanno detto che è meglio 100 scossette piccole che una grossa e di stare tranquilli. Tranquilli un corno! Ma tanto non finisce così. Ci sono verbali e intercettazioni telefoniche che quella gente inchioderà dove merita

    • william 17 Novembre 2014, 10:12

      Max, perdonami. Mi spiace tantissimo per quello che è successo e fidati che capisco perché ci ho vissuto anche io in mezzo a un terremoto forte.
      Purtroppo l’unica cosa che ti possono consigliare è di stare in casa durante la scossa. Non hai tempo di uscire. Non serve a niente dire che saresti uscito e avresti dormito in macchina. Magari la scossa sarebbe arrivata di mattina mentre si era a lavoro in ufficio.
      Il verbale della commissione grandi rischi è onesto davanti a occhi esperti. Dice bene quel che successe. Poi, purtroppo, ci furono esternazioni in tv non proprio pacate. Ma quello è un punto diverso

  6. vecchio cuore neroverde 16 Novembre 2014, 23:37

    Max. Tra quei 309 avevo amici, figli di amici e condomini. Ma condivido che lo sport non vada confuso o utilizzato per fini diversi. La sentenza non è’ ancora stata depositata, ma va rispettata.

    • gsp 17 Novembre 2014, 00:07

      Abbraccio e solidarietá totale.

    • maxetere 17 Novembre 2014, 08:34

      Si si, per carità, rispettiamo la sentenza, tanto non è finita qui. Manca ancora il burattinaio. Poi non vedo così male l’iniziativa dei ragazzi della squadra. È una protesta garbata e silenziosa che appoggia la città. In fin dei conti non sono scesi in piazza a urlare sdegno e a tirare i palloni da rugby contro le finestre. Ci tengo solo a ribadire il fatto che non è un processo alla scienza come molti sostengono ma è un processo a quei babbei che sotto consiglio di Bertolaso hanno detto qualcosa che ha poi portato la gente a certe scelte.

  7. malpensante 17 Novembre 2014, 08:43

    Nel terremoto ho perso due amici e a molti altri sono rimasti solo gli occhi per piangere. Anche di notte, i gatti non sono tutti neri, ma fa comodo farlo credere. Un condannato c’è, e rappresenta in modo plastico quel che è successo. La sentenza bisogna aspettarla, ma la ratio è che non è stata la grandi rischi a raccontare cazzate. Cosa succedesse in quel periodo nel Paese sulle emergenze, basta ricordarsi le risate al telefono e vedere come e cosa è stato costruito e com’è L’Aquila oggi. Poi magari guardarsi le Marche e l’Umbria, che hanno avuto un terremoto simile e urbanistiche non meno difficili e di pregio.
    http://www.repubblica.it/cronaca/2014/11/11/news/terremoto_dell_aquila_enzo_boschi_noi_scienziati_siamo_stati_usati_io_la_gente_non_l_avrei_rassicurata-100281289/

    • maxetere 17 Novembre 2014, 09:15

      Infatti manca all’appello il burattinaio. Arriverà anche per lui il momento di rendere conto del suo operato

  8. tex willer 17 Novembre 2014, 12:28

    scusate pur con tutto il rispetto per il dramma e per tutti coloro che l’hanno direttamente o indirettamente vissuto un commento mi sorge spontaneo: ma al là del fatto che una commissione grandi rischi anche formata dai più grandi esperti del mondo potrà al massimo darti un avvertimento generico di “possibile rischio” in base al quale l’unica protezione sarebbe quello di trasferirsi in una zona non a rischio, perchè invece non si và a ricercare perchè in una zona al alto rischio sismico c’erano troppe costruzioni che non tenevano conto di questo?
    io sono stato in Giappone dove terremoti di quella intensità non sono all’ordinew del giorno ma quasi e però gli edifici costruiti secondo regole antisismiche non vengono giù….

    • william 17 Novembre 2014, 12:39

      Tex, che dirti, hai ragione.
      Parallelamente a questo processo ci sono varie sentenze che condannano i costruttori. Ma fanno meno notizia

  9. Accippicchia 21 Novembre 2014, 08:35

    @William: il verbale della CGR venne firmato la mattina del 6 aprile 2009 a terremoto avvenuto, di cosa stiamo parlando. Lo stesso Enzo Boschi ha detto che gli scienziati sono stati asserviti a decisioni politiche, di conseguenza non hanno svolto il loro compito di scienziati e questo non è mai stato un processo alla scienza. Dopodichè noi aquilani sappiamo cosa è successo e sono d’accordo con maxetere e geo. Tirare in ballo il Giappone o gli Stati Uniti serve a poco, reltà estremamente diverse (loro non hanno città rinascimentali, abbattono e ricostruiscono) e inoltre non hanno la corruzione e le truffe che abbiamo noi. Le sentenze vanno rispettate ma credo che anche la verità debba essere ricercata, per il rispetto delle vittime e dei loro famigliari. Buona giornata e Forza L’Aquila Rugby!

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