Il tecnico torna ad avvisare i più giovani, parla di Palazzani e Padovani e indica in sei anni il termine per vedere i risultati delle Accademie
Cavinato e le Zebre: legami azzurri e un avvertimento ai giovani
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Mi fa molto piacere che lavorino a stretto contratto con lo staff della nazionale, e mi piace il suo atteggiamento di non accettare prestazioni senza palle da nessuno.
Sull’accademia, purtroppo ha ragione. Ci vuole tempo, e le cappelle fatte negli ultimi anni non implicano che i cambiamenti, magari positivi, diano risultati in fretta.
Su Padovani, certo che ce ne siamo accorti. Speriamo si lavori bene sul ragazzo.
Le parole sembrano conseguenti ad un programma e il lavoro pare vedersi.
per @stefo
Dall’intervista non parebbe si stia lavorando per Palazzani ad estremo, ma sul ticket 9-10, Palazzani Padovani.
AdG mi fa paicere che ci sia un programma ma dico finalmente.
Su Aplazzani “era stato spostato ad estremo”: lo scorso anno ha giocato 11 su 12 da estremo, ora hanno cambiato, se noti io ieri ti avevo detto che adesso si sta lavorando da mm ma l’anno scorso no…che mi sembra sia quello che dice Cavinato…
Ah io auspicavo uno sviluppo in dppio ruolo che permetterebbe una gestione dei 23 in partita piu’ flessibile
Ok @stefo, ma doppio ruolo estremo-MM non l’ho mai visto. Comunque , credimi, l’hanno scorso Palazzani ha giocato estremo dopo che Cavinato ne aveva provate di ogni, e alla fine avendo impostato la diarchia Leonard, Chillon, gli andava bene che Palazzani giocasse scampoli di partita in quel ruolo. Ma Palazzani non è e non ha mai giocato estremo. ( escluso ovviamente l’anno scorso)
P.S. Ho controllato i tabellani dell’anno scorso Odiete, Palazzani e Trevisan si sono alternati più o meno alla pari.
AdG le interpretazioni sui perche’ contano fino ad un certo punto, sono opinioni rispettabili ma opinioni, Sul doppio ruolo vero che e’ insolito ma Palazzani da estremo non fece per nulla male anzi a mio avviso (meglio di odiete).
AdG che fosse stato spostato lo dice Cavinato non io.
In realta’ che lo dica Cavinato non lo sappiamo visto che sul tuttosport di oggi non è uscita nessuna sua intervista! 🙂
Che lavori bene in un contesto per niente facile e ad un livello importante per me è un fatto. La roba delle accademie mi sembra una excusatio non petita tra il farsesco e il grottesco. Da quando ci siamo infilati in ‘sto cul di sacco, di anni ne son passati ben più di abbastanza e la brillante pensata clientelare di moltiplicare il pane vecchio e i pesci morti non è certo il modo per guadagnare una stella Michelin. Se ti sei dato una martellata sui maroni, non è che le cose migliorino se te ne dai altre dieci.
6 anni sono tanti e le variabili moltissime. Ci sarà ancora il Pro12? Che domestic avremo? Se ci sarà il Pro12 ci saranno ancora soldi privati o solo federali? Ecc. ecc.
Poi mettiamoci d’accordo, il fatto di produrre qualcosa, che è sempre meglio di niente, non significa produrre bene e con efficienza. Se io produco dell’onesta Nardini e gli altri fanno ogni anno della Gewurztraminer la differenza si allarga invece che restringersi.
Il Pro 12 ci sarà di sicuro,è la presenza italiana che non è sicura
Mi sa che al momento le certezze si fermano a quattro anni. Il resto sara’tutto da ridiscutere.
Irlandesi,gallesi e scozzesi in un modo o in un altro andrebbero avanti lo stesso,non so l’italia
Magari le Gallesi tra quattro anni faranno un campionato unico con l’Inghilterra…. sai mai…
Mal, tutto vero quello che dici sull’accademia. Però quelli sono i tempi tecnici per qualsiasi cambiamenti tu faccia (accademie FIR vs club, allenatori preparati vs raccomandati), anche in termini d’etá dei giocatori.
É paraculo chi ti dice che puoi vedere cambiamenti in 2 anni.
E un simpatico comico chi ti racconta che abbiamo cominciato adesso: sai che novità.
Rabbi, CL o meno, il settore fomativo d’elite, club o accademie che siano, ci vuole cmq. Senza, allora abbandoniamo del tutto l’alto livello.
E non ci sono cambiamenti attuabili, nel cambio Della formazione, che diano risultati nei prossimi 3 anni. Nessuno.
Sai che non sono contrario alle accademie, ma a questo concetto di accademia. Perché dire che servono non significa dire che servono così. E tanti casini, forzature, incomprensioni, ragazzi che “fuggono” e tornano ecc. non si darebbero. Senza contare che nuclearizzare un campionato U20 non mi pare un ottimo viatico.
Sono d’accordo: la struttura delle accademie al momento ruota attorno alle strutture fisse (che stanno ferme in un luogo e costose) anziche’ ruotare attorno ai ragazzi (che sono sul territorio). In questo modo hai la possibilita’ di seguire solo pochi ragazzi.
Sarebbe piu’ efficienteavere una struttura piu’ leggera e mobile, con gli allenatori che normalmente vanno dove sono i ragazzi e non i ragazzi che vanno dove sono gli allenatori. Immediatamente i costi fissi per le strutture verrebbero ridotti di moltissimo e il numero di ragazzi che si potrebbe seguire si moltiplicherebbe.
Questa impostazione non sono tanto e solo io (che non sono nessuno) a proporla e caldeggiarla, ma anche uno che si chiama Fourcade e che qualcosina di rugby forse ne sa.
hulla, il problema logistico di quello che proponi, e’ che magari gli allenatori vanno dai ragazzi, ma i ragazzi poi non stanno in un contesto competitivo. alla fine, federale o di club, le accademie esistono quasi ovunque, anche per quel principio.
Invece chiuderli in accademie autoreferenziali li pone in un contesto competitivo?
Comunque non voglio fare polemica, ma semplicemente segnalare che ci sono vari modi profondamente diversi di strutturarle.
Si perché giocano con altri 30 atleti ed allenati come tali, invece che in squadra dove 15 sono atleti seri (e non tutti titolari) e gli altri stanno li per fare numeri. Che é sempre stato uno dei problemi principali dei campionati U.
Ma questo non é che te lo dico io, anche in contesti formativi più evoluti del nostro, cmq ci sono le accademie proprio per quello scopo.
gsp cosi’ competitivo che: “Lo dico perchè qualcuno arriva dalle Accademie e presume di avere la precedenza: sbagliato”
a che ti riferisci stefo?
Che le accadmie attuali non siano autoreferenziali ed ambienti poco competitivi
Che siano auto referential non c’é dubbio. Che l’ambiente sia più competitivo che con giocarsi sparsi tra più club lo trovo abbastanza logico.
gsp si finisce ad avere che questi sono abituati ad essere considerati i “predestinati”…
Possono sentirsi quello che vogliono, ma almeno in accademia si allenano in un contesto relativamente più competitivo che nel club (di norma).
Detto quello, con altre 8 accademie sotto i 20 anni ce ne sono almeno altri 16 almeno nel tuo ruolo (più quelli fuori) quindi hai poco da rilassarti.
L’unico ambiente competitivo che conosca io si chiama campionato. Con promozioni, retrocessioni, e gente che gioca perché gioca meglio, non perché qualcuno ha deciso che sia “un prospetto”. La differenza che c’è tra la vita e Cinecittà, ch’è piena di bellissimi prospetti.
tutto quello che vuoi Mal, ma giocare con compagni di squadra competitivi almeno quanto te e’ importante.
La logica, gsp: se giochi sempre insieme a tutti quelli come te, e sempre contro quelli come te, dopo un mese di ciapanò in famiglia a vincere e perdere fagioli sei diventato più forte? Sai giocare anche a briscola e rubamazzo? O appena incontri uno che gioca con chi decide l’allenatore e che è abituato a fare a botte tutti i giorni per vincere e dimostrare cosa vale, lui e la sua squadra, ti viene il cagotto?
Bell’intervista e mi pare in piena direzione di collaborazione non solo da qui a brevissimo ma anche per tempi più lunghi. Le situazioni sono due: o Cavinato ha sposato in pieno il progetto franchige/nazionale accettando per un po’ di tempo di fare il “secondo” allenatore (inteso come primo allenatore Brunel e lui e Casellato i seconda) o si sta preparando la strada per il dopo mondiale.
Nella mia lista di ieri ho messo come terza apertura Padovani…vediamo se avevo ragione!!!
Discorso Accademie: sono un ignorantone e quindi chiedo lumi.
Parlare di “Accademie” e basta lascia il tempo che trova. Come dire “automobile”. Trabant e BMW sono entrambe automobili, ma non sono la stessa cosa.
Molti qui criticano le Accademie per come vengono gestite: clientelismo e incompetenza sono le accuse principali. Qualcuno è specificamente informato sulla scena effettiva? Chi ci lavora? Che cosa si fa? Come? Clientelismo sì/no/perché? Metodi di formazione usati? E poi ogni Accademia sarà una storia a parte.
Magari sarebbe informativo e utile da parte della redazione stessa di OnRugby fare qualche viaggio e fare informazione in merito su alcune di queste strutture (sempre che sia fattibile fare informazione così, anche dal punto di vista $). Gli ignorantoni come me potrebbero iniziare a farsi un’idea basata su fatti piuttosto che opionioni.
Alla presentazione dei campionati Gavazzi ha detto che nell’alternativa tra formare i tecnici e posticipare l’apertura o aprire subito senza tecnici, ha preferito la seconda.
Ha detto una cazzata sesquipedale.
È sufficiente andare in NZ SAF o magari ARG e portare a casa 5-6 tecnici U. 20 ( in NZ basterebbero anche tecnici U.16)
Certo che devi pagare….. Quanto? 60.000- 70.000 neurini l’anno?
+ alloggio federale a Parma? L’uno per cento del bilancio ?
Non ho idea dei costi. Io credo che i fondi ne permettessero l’ingaggio tranquillamente, solo che bisognava tagliare da altre parti.
E difatti ha ingaggiato Mehrtens per il Progetto Aperuta! No???
Progetto Aperuta…:-(
le mie dita rispondono sempre meno…:-((((
O sto diventando vecchio e ciorbigo io, o Merthens invecchiando è diventato uguale uguale a Griffen. Vabbè, più o meno lo stesso livello.
sicuramente sara’ colpa tua, no? 🙂
Si potrebbe fare anche 100.000 neuroni.
Chi si muove per 3/4 anni a neurini dall’altra parte del mondo e poi deve essere pure bravo!
Pay peanuts get monkeys
C’è un discorso completamente logico ( condivisibile o meno ) e un’ultima frase un pò raffazzonata che mi sembra messa li ad arte per far partire bordate di insulti.
Fino a che non leggo il contesto intero non mi esprimo.
Hai ragione @max, andrebbe letta tutta. Però se dice che i risultati dei cambiamenti nelle accademie si vedranno tra 6 anni (a livello pro immagino), penso dica una cosa ovvia e logica. Indipendentemente dal fatto che i cambi siano positivi o meno.
@gsp
Che @Francesco.strano abbia ragione dicendo di formare i formatori non ci piove.
Ma fra un anno e mezzo siamo di nuovo in campagna elettorale e i risultati delle accademie ( sportivi ed economici ) peseranno.
Il fatto strano è che oggi sul tuttosport non vedo nessuna intervista di Cavinato. Forse è un sunto per le agenzie e uscirà domani!
Perché 6 anni e non 8 e poi vorrei sapere di quale accademie parla. Di quelle zonali? Della Francescato? In ogni caso, come sai, non è tanto il sistema delle accademie che mi lascia perplesso, quanto la loro declinazione univoca e poco flessibile. Senza contare il mancato collegamento alle celtiche. Se fai un’ottima accademia ma non la leghi al livello superiore in modo diretto è come avere un albero di trasmissione che funziona a bestemmie.
Rabbi, hai ragione 8, é più attendibile di 6. E tutti i cambiamenti che proponi, cmq quello é il tempo che ci vuole per formare i giocatori.
Aldilà del tempo (e chi pensa che in club uscirebbero polli da batteria precotti?) è proprio la concezione di autosufficienza dell’accademia che non va. Un Patchell, un Sam Davies (per restare nello spot in cui abbiamo più problemi), ma anche un Weir e un Finn Russell, vengono monitorati e provati dallo stesso ambiente. Per un Padovani che provi (e spero vada bene), dovresti avere un’alternativa pronta e disponibile a subentrare in prima squadra, primo per stabilire una sana competizione, secondo per un collegamento diretto al mondo pro. Altrimenti è il solito discorso dell’albero di trasmissione.
Ok ma in quedti 6 anni e’ previsto qualcosa per migliorare i formatori?L’ha detto pubblicamente il presidente che si sono fatte le sucole senza avere gli insegnanti, c’e’ qualcosa per formare gli insegnanti?Se non c’e’ mi si spieghi come in 6-8-10 anni le cose dovrebbero migliorare.
non e’ detto che migliorino, potrebbero anche peggiorare. ma anche se fai le milgiori scelte possibili e ti affidi al meglio al mondo, cmq 6 anni ci vogliono.
poi 6 e’ capata per aria, diciamo tra 5 ed 8, dai 16 anni quandop inizi a lavorarci fino ai 21/22 quando puoi iniziare ad affacciarti a livello pro.
gsp quindi per la Francescato che e’ su da un lasso di tempo come da te indicato possiamo trarre qualche conclusione?
Puoi, anzi devi. Ma devi essere consapevole che stai dando in giudizio sulle pratiche formative di 3 o 4 anni fa, e non su quelle di oggi.
E se non sono cambiate puoi pensare ragionevolmente che non funziineranno oggi. Se sono cambiate (magari anche in peggio) devi aspettare.
6 anni e’ il numero perfetto, si finisce la legislatura corrente e quella successiva senza che nessuno pretenda alcunche’…
A parte l’ultima frase, che mi sembra sotto dettatura condivido il cabinato pensiero e pur non essendomi simpatico, non piacendomi il gioco che propone, non apprezzandone lo schieramento e gli atteggiamenti in campo e fuori, bisogna riconoscergli che i risultati sono dalla sua, visto anche il materiale che ha a disposizione.
Se continuera’ cosi’ potrei anche digerirlo, dopo l’assunzione di smisurate quantita’ di grappa, come allenatore della nazionale..
comincio a provare simpatia per Cavinato: sta talmente sulle balle alla generalità degli appassionati (intendo quelli che leggo qui o che incontro allo stadio) che si prenderebbe una bordata di fischi o di insulti anche se volesse offrire da bere a tutto lo stadio il giorno del suo compleanno…
Uno ce prova, come direbbe D’Alema
francamente!
Se vuoi attirarti la simpatia delle donne di’ loro le cose che non vorresti gli uomini dicessero a tua moglie.
Discorso con una sua logica tecnica, a questo poi si associa una logica politica che gli da gli indirizzi ……sta lavorando per la Fir …..quello invece che spero è che il suo lavoro porti dei benefici al movimento per quanto riguarda l’alto livello e questo si potrà vedere solo col tempo….anche se il suo lavoro mi sembra positivo, considerando che partiva da una struttura inesistente.
Domanda: ma lo staff azzurro fa puntate settimanali anche a Treviso? Spero di sì.
@M a Treviso mi risulta che qualche puntata l’abbia fatta De Carli..gli altri non saprei….
Bisogna dire che sia le Zebre che Treviso stanno facendo molto bene con le rolling maul da touche… potrebbe ritornare ad essere un marchio di fabbrica anche della nazionale…
Mi hanno telefonato da Glasgow per confermare: in effetti a Treviso le rolling maul si fanno da dio.
previsione sulle accademie a parte, per il resto tutto estremamente logico e normale: come dovrebbe essere, insomma…
e, in Italia, mi sembra già un’ottima notizia!
Fact: Berot non e’ un kicking coach!
Che i risultati delle accademie si vedranno fra sei anni e ci avverte nella sua maniera (per me arrogante, ma e’ solo una mia sensazione in quanto non lo conosco) che e’ meglio saperlo, beh, io (maligna) mi faccio quattro calcoli: allora, mancano altri due anni alle elezioni per un altro ciclo di 4. Fanno 6. Quindi e’ MEGLIO SAPERLO che in campagna elettorale non bisogna puntare il dito su Gavazzi per il discorso Accademie, pero’ lo potra’ usare a sua favore. MEGLIO SAPERLO!
Dipende humpty. Gavazzi ha fatto qualche cambiamento che é Partito due stagioni fa. Se tra un anno é giá campagna elettorale/quale criterio usi per giudicare, in termini di risultati, il lavoro sulle accademie?
Appunto, non lo giudichi, tralasci l’argomento risultato e punti sull’argomento ci stiamo ancora lavorando, abbiamo bisogno di tempo. Quindi bisogna aspettare minimo 6 anni per poter eventualmente modificare gli errori fatti. Si sa che come e’ impostata l’accademia in questo momento non funziona. Quoto Rabbidaniel nel post sopra facendo un confronto di accademie con gli scozzesi. In piu’ aggiungo che in Scozia ogni anni la Federazione manda in Nuova Zelanda due dei sui migliori prospetti per sei mesi (per esempio c’ e’ andato Finn Russell).
Preciso Humpty, oggi si sa che come era impostata l’accademia 5 anni fa non funziona.
su l’allacciamento dell’accademia alle celtiche, e sul periodo in NZ, sono daccordissimo. sono come semplici che andrebbero fatte il prima possibile. ma siamo onesti, sono supporti importanti, non sono il succo della formazione e della accademia (per me).
Fiction: l’ italia passerà ai quarti!
“Un esempio: ogni giocatore deve prima guadagnarsi il posto alle Zebre prima di pretenderlo in maglia azzurra. Lo dico perchè qualcuno arriva dalle Accademie e presume di avere la precedenza: sbagliato”.
Magari perchè a forza di far parte di un gruppo privilegiato si convincono di essere dei campioni, prima di aver ancora dimostrato di esserlo a livello assoluto? Non è questa la conferma che delle Accademie collegate alle franchigie aiuterebbero gli elementi delle stesse ad avere la giusta percezione della propria dimensione ed avere una crescita maggiormente collegata a quella di una realtà professionistica, il che li renderebbe più pronti al “salto” intorno ai 21-22 anni?
Io ribadisco che il tuttosport, aperto davanti a me, non riporta alcuna intervista di Cavinato.
Cavinato quali meriti ha per essere alle zebre???? Ha esperienza all estero da vice tecnico???? …. I giovani se meritano devono giocare , i raccomandati se ne vadano da altre parti.
Cavinato per adesso ha dalla sua i risultati.
quali?
si gsp quali? quello scudetto col galvisano? mecoioni che cv!
E’ la strada giusta, ma molto prima che dalle parole si vede dal campo, da quello che le Zebre stanno facendo o provando a fare.
Il discorso sui giovani l’aveva fatto anche l’anno scorso ed ha straragione, e mi sembra lo applichi quanto piu’ e’ possibile.
Interessante sapere che c’e’ una collaborazione maggiore ed una programmazione mi viene da dire finalmente.
Accademie: a quali si riferisce?Se la Francescato quanti anni e’ che e’ gia’ in piedi?Se si riferisce alle Accademie zonali ha ragione, aspettiamo e vediamo, resto dell’opinione di @malpensante…se poi il discorso e’ per ammissione dello stesso presidente che si son create scuole senza insegnanti non vedo come scule senza insegnati possano in 6 anni migliorare, se c’e’ un progetto per gli isnegnanti lo si dica ma io non ne ho letti al riguardo.
Che ci sia qualcuno crede di avere la precedenza perchè arriva dalle accademie è assolutamente vero
È assolutamente logico, perché nelle accademie, dopo essere stati selezionati, la concorrenza è estremamente blanda.
Il sistema ITALIA è tutto una precedenza…….
Sommiamo alla scarsa concorrenza,un po’ di insano nepotismo ed il gioco è fatto…… A livello di tecnici e giocatori
a livello di tutto!
Il bello è che chi si vantava di avere precedenza poi non è arrivato da nessuna parte
per me resta doveroso che esista un campionato nazionale under 20 dove i club mettono in mostra i loro gioielli e le loro diverse scuole di rugby…
se poi in zone meno sviluppate rugbisticamente si vuole mettere un accademia zonale a guida federale per raccogliere i ragazzi dispersi sul territorio tra società meritevoli ma prive di mezzi nulla di scandaloso, anzi…
queste dovrebbero partecipare al campionato nazionale insieme alle under 20 dei club che se le possono permettere…
in buona sostanza trovo fastidioso che si buttino soldi per le accademie in veneto, a brescia, parma, roma, sottraendo i ragazzi a scuole come quelle di Petrarca, Tarvisium, Viadana…
ha senso che ce ne sia una se non due al sud ed una in piemonte/liguria ed una per l’italia centrale…
l’accademia nazionale non dovrebbe giocare in A con una propria struttura ma dovrebbe essere sdoppiata (o divisa a metà) ed affidata a ciascuna delle squadre di pro12, libere di mandare i giocatori inutilizzati a giocare il weekend in eccellenza…
Discorso molto sensato. Però se togli 3/4 squadre, poche altre potrebbero fare un serio iter U16/U18/U20 senza interveni finanziari federali.
corretto,
giusto quindi sostenere, questo rugby di base prima di altre dinamiche, come visibile dai bilanci.
Questo donerebbe anche credibilita’ all’attivita’ giovanile italiana oltre a renderla monitorabile ai piu’… i progessi sarebbero visibili giorno per giorno in un campionato under meritocratico, non nascosti tra i muri di un accademia con la promessa di vederli tra 6anni. Troverei serio che la federazione intervenisse anche finanziariamente per ripristinare i campionati under che 20 anni or sono sfornavano i vari bergamaschi, perugini, masi, ecc…
Resta sempre il fatto che a fronte di ciò, per migliorare il “campionario ” di base dei ragazzi da selezionare è necessario abbassare lo scouting, ai 6/7 anni.
inoppugnabile..
Non ho capito il concetto (scusa): tu proponi di cominicare (da parte degli allenatori federali) a seguire i ragazzini a 6/7 anni anziche cominciare a 11/12 come e’ adesso (se la cosa non e’ cambiata ultimamente) oppure proponi di allargare la base di ragazzini di 6/7 anni che giocano a rugby?
Il tema sarebbe più lungo e articolato. In poche parole il gap che esiste tra noi e anglosassoni deriva in buona parte dal fatto i nostri ragazzi prendono confidenza con palla e fondamentali non prima dei 12/13 anni, quando Inglesi, Irlandesi e Sudafricani gia’ armeggiano con la palla ovale da almeno un quinqennio.
Le Accademie hanno un ruolo in molte organizzazioni sportive rugbistiche , ma agiscono su di un materiale umano. Oggi, a differenza di quanto pensa Asscione, la differenza con gli anglosassoni sta nel fatto che un allenatore di accademia Irlandese prende in carico ragazzi che a livello di fondamentale sono già ben messi e quindi il suo programma educativo parte già più avanti di un insegnante di accademia italiano.
Scusa AdG anche a me e’ poco chiaro, puoi chiarire
Ok AdG questo non e’ scouting, scouting a 6/7 anni non lo fa nessuno
@stefo, niente di nuovo.
Il limite delle ns. accademie oltre alle diverse opinioni politiche ( chi le vuole pubbliche , chi le vuole private) è nei programmi.
Il ragazzo irlandese di 14 anni ha fondamentali di base più sviluppati di un coetaneo Italiano.
E’ ovvio pertanto che l’insegnante accademico italiano deve necessariamente partire con un programma che tiene conto di questo limite, mentre l’insegnante accademico irlandese può contare su ragazzi che hanno un livello di fondamentali più avanzato.
Finchè anche noi non si interviene a partire dai 6/7 anni i nostri 20enni non potranno mai arrivare al livello dei coetanei anglosassoni.
@stefo
Se io organizzo corsi di minirugby, in realtà faccio scouting.
Scouting presuppone anche un processo di selezione a rigor di logica, quello che tu proponi che e’ giustissimo e ne abbiamo discusso in passato e’ una riforma di come si fa rugby giovanile
Non sono convinto che i ragazzini Italiani inizino a giocare a rugby a 11 anni anziche a 6, per lo meno nel Veneto.
Se invece ti sorprendi che molti di loro arrivino a 14 anni con fondamentali molto carenti, ti faccio notare che (se non sono cambiate negli ultimi anni) le direttive federali suggeriscono di NOn insegnare fondamentali (in senso scolastico) ma piuttosto di mettere i ragazzini in situazioni di gioco che li aiutano a formarsi da soli i fondamentali. Finora non ha funzionato benissimo, probabilmente per il fatto che se giochi con/contro uno che ha i fondamentali, magari li puoi imparare, ma se giochi con/contro altra gente che non li ha…
L’altro aspetto e’ quello storico dello sport nelle scuole: nei paesi anglosassoni i club fanno minirugby una volta alla settimana (nei fine settimana) e una volta si allenano e la volta successiva giocano (ho semplificato un pelo, ma capiscimi). Questo si puo’ fare perche’ i ragazzini giocano regolarmente e rugby a scuola, per cui ti arrivano gia’ con una formazione di base di rugby.
Questo e’ un problema fondamentale e tutto nostro, ma bisogna trovare il modo di superarlo comunque. Non e’ certo facile.
“Pochi hanno notato che abbiamo già utilizzato, insieme, il ventunenne Edoardo Padovani all’apertura e il 23enne Guglielmo Palazzani, che era stato spostato a estremo, come mediano di mischia. Una coppia giovane e da rodare come si deve…”
Mmm, all’estero, a quell’età, sarebbero considerati non dico vecchi ma maturi, di sicuro non da rodare.
Qualcuno glielo spieghi al buon Cavinato, please, è il discorso che Munari fa da una vita, ma, evidentemente, si grida nel deserto.
Io non so quanti incontri internazionali U20 tu abbia visto. Se ti capiterà e quindi vedrai che il risultato, tra i nostri e Inghilterra, Australia, SAF, AB, Irl., ecc è di almeno 40/60 punti di differenza ti dovresti chiedere , ma come mai?
Se a 20anni la differenza è questa è ovvio che i nostri arriveranno al livello loro 2/3 anni dopo, come minimo.
Sul perchè i nostri arrivano a quel livello 3 anni dopo il dibattito è sempre aperto, e ognuno di noi, mi pare, ha gia espresso ampiamente i propri pareri:
Chi dice che gli allenatori sono poco più di apprendisti stregoni
Chi dice che i nostri cominciano ad avere il pallone ovale in mano 5/6 anni dopo i loro competitor anglosassoni
Chi, come ascione, dice che in realtà a 20 non c’è nessuna differenza tra noi e gli altri.
Propenderei per l’insieme di cause non una ed unica…ma vallo a spiegare ad Ascione 😉
Non hai capito (mi permetto di darti del tu anche se so che hai qualche anno in più di me): Cavinato si vanta del fatto di aver lanciato una mediana giovane con, fra l’altro, un giocatore che fine a qualche mese era utilizzato da estremo e che ora passa a mediano di mischia.
Ora, io non so se Palazzani in gioventù si sia formato più come 9 che come 15 piuttosto che come centro, ma vantarsi di lanciare un “giovane” che ha già 23 anni e che, fino a qualche tempo fa, era impiegato in ben altro ruolo, lo trovo fuori luogo ed anche un po’ offensivo per l’intelligenza della gente, almeno di quella che segue seriamente il rugby e sa benissimo come i nostri giovani scontano un gap tecnico, fisico e tattico impressionante rispetto ai loro coetanei celtici, francesi, inglesi, australiani, neozelandesi.
Volevo solo dire che il buon Cavinato avrebbe fatto meglio a risparmiarsi questa boutade.
Scusa, ma mancava la premessa. Il mio appunto non era per una difesa di Cavinato. Volevo solo sottolineare che in concetto di giovane Irlandese è diverso da giovane Italiano.
Due parole su Palazzani.
Palazzani non ha mai giocato da estremo, Ha esordito a 18 anni in serie A e a 19 in eccellenza come MM.
Oggi come MM, secondo me è forte come allora. Direi che ha avuto un fermo di crescita. Da cosa sia dipeso non so. Ero molto pessisimista su una sua crescita fino al livello internazionale, anche perchè le zebre non possono prescindere da Leonard.
Sono tutt’ora dubbioso.
Sposo in pieno i tuoi dubbi…
7 partite su 8 al suo primo anno di CL da estremo…AdG che sia un cambio di ruolo abortito o meno da estremo Palazzani ci ha giocato la scorsa stagione.
Poi aspettero’ che tu legga su Tuttopsort il virgolettato riportato da Paolo visto che mi sembra che metti in dubbio la veridicita’
https://en-gb.facebook.com/notes/zebre-rugby/zebre-laboratorio-per-la-nazionale-parola-di-andrea-cavinato/704247852984348
@stefo due cose:
1) se qualcuno mi dice che oggi su tuttosport c’è un ‘intervista, e invece non c’è nulla, se permetti c’è quanto meno un’imprecisione. Io l’avrei chiarita rapidamente. Probabilmente uscirà domani.Speriamo.
2) Palazzani viene da Calvisano . Ha esordito in prima squadra a 17 anni. Ha giocato sempre MM e apertura in alcuni frangenti d’incontro. Le Zebre lo hanno preso come MM. Io l’ho visto giocare da estremo e alcuni fondamentali da estremo li ha , ma non per giocare in Celtic. Ovviamente secondo me. Un allenatore poi deve pur giustificare perchè sposta un giocatore in due ruoli così diversi. La mia opinione è ,che l’hanno scorso, il ruolo di estremo, nelle zebre, era scoperto e Cavinato ha cercato di coprirlo alla meglio e poi hanno preso Daniller.
Grazie gsp.
“Conseguenza logica di un precampionato senza vera sostanza, con due amichevoli blande in cui il tempo effettivo di gioco si è limtitato ad appena 22 minuti”
Ma vah?E chi come me e gsp (ma anche altri sia per Zebre che Treviso) lo diceva giu’ “non vi va mai bene nulla”.
Per il resto bene o male quanto riportato da Paolo e riprendendo i legittimi e corretti dubbi di Maxwell su come veniva riportata la frase delle Accademie a me sembra che sia buttata la’ senza alcuna connessione anche da Cavinato….intendo che sembra un’aggiunta sua tanto per fare non comnpleta alcun discorso
AdG lo ha riportato ad mm che e’ il suo ruolo naturale (mai messo in discussione questo) continuo a pensare che se lo sviluppa sui due ruoli fa una cosa saggia…e non dico nulla su Daniller che ha giocato pochino per il momento
A Calvisano ha giocato tanto ma tanto pure in panchina.
che si vanti o meno, e’ un fatto che ha fatto giocare una mediana giovane e formata in italia sulla quale bisogna andare con calma.
a parte che che Cavinato ha giocare palazzani sia l’anno scorso, sia l’anno prima, sia in nazionale. a meno non chiedi che lo faccia esordire a 20 anni, quando lui non allenava le zebre, e palazzani non ci giocava.
e per precisare, l’eta’ forse e’ il criterio davvero meno.
Non mi sono spiegato bene, pazienza, si vede che anche Munari non ha il dono della chiarezza.
Concordo con te sulla necessità, qui in Italia come altrove, di fare le cose con calma: il problema è che mentre noi ci beviamo il tè del pomeriggio e riflettiamo su come sia bello che un giocatore che, per esempio, ha giocato tutta la stagione scorsa in un ruolo lo cambi quest’anno, i nostri avversari prendono l’autostrada e ci fanno ciao ciao con la manina.
Quando cominceremo a perdere anche con Romania, Canada o Georgia, forse (ma non ne sono nemmeno troppo sicuro), la cosa sarà più chiara, per ora non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
burroughs, in una squadra ci sono esigenze diverse.
l’anno scorso doveva giocare leonard perche’ tutta la squadra doveva arrivare ad un livello di competitivta’ tale da far crescere anche gli altri giocatori in squadra come competitivita’ e mentalita’. la seconda scelta partiva Chillon che brunel aveva anche chiamato.
che giochi a 20 o a 24 anni, per me non ha assolutamente nessuna importanza. l’importanza e’ che prima o poi si sviluppi. onestamente se un giocatore nostro e’ pronto a 25 o un inglese a 20, e’ una cosa assolutamente secondaria, purche’ competitivo lo diventi.
Su Palazzani in particolare, non so se puo’ fare il MM a questo livello. certo e’ andato in nazionale con pochi minuti in quel ruolo. l’anno scorso ha giocato quasi sempre a 15. ma non capisco che cerchi di dire. vuoi dire che e’ una imporvvisata farlo giocare a 9?
tornando al discorso sulla manina, non capisco come milgiorebbero le cose mandando in campo un 20 enne per il solo gusto di farlo.
infatti gsp, cosi anziche manina ti fanno manona! o manotazo!
Quanta politica FIR negli interventi in questo blog
Bastasse convincere la gente x fare un buon lavoro saremmo campioni del mondo
Ciclope,senza offesa eh,quanti occhi hai?
Questo è un blog ove si parla si discute a volte si colpisce nel segno a volte no e proprio questo è il bello.
Ci si conosce anche : il WE passato sono stato con jock a Venezia e poi a TV a veder la partita e pur perdendo ci siamo divertiti.
Fino ad allora non sapevo chi fosse Jock.
Avete fumato un sigaro insieme ci scommetto
Certo anche due 😉
si Stefo altro che sigari hanno fumato! eh vecchi marpioni!!! 🙂
@mezeena, a proposito, ha ragione chi dice che la Guinness al Monigo é migliorata quest’ anno. Giusto per la cronaca, non pretendo ti interessi molto. Credo @bertongianni con bellissima maglietta verde bottiglia, @ginomonza in grande spolvero, buon bevitore di Kilkenny e fumatore di toscani, si è fatto fuori prosecco e tagliata “Agli Alpini” davanti al Monigo, e questo solo domenica, per non parlare di quello che ha bevuto durante le partite del sabato. Cavinato, che mi stava sulle balle per il suo modo di fare, e ancora ci sta, devo ammettere che mi sta facendo ricredere, vedi i risultati, anche quello che dice sopra, non è male, Accademie a parte, che non c’ entrano nulla. Mi ha stupito, una volta di più, l’ indifferenza nei suoi confronti, professata dai suoi conterranei, quando cammina sugli spalti e va a prendere posto in tribuna. Mi aspetterei, ogni volta, un incitamento, un grazie, un complimento, qualcosa, le Zebre sono di Parma anche se federali, mica sono il Leinster. Unico commento, anche se scherzoso: “Ciò, Cavinato, ti xe vignuo a ciamar sfiga ?” Letteralmente. Pessimo, secondo me.
Mi fa piacere leggere di amicizie “virtuali” nate su questo blog, trasformatesi in amicizie in carne e ossa, tra appassionati di rugby… Panino con la salciccia, birra, sigaro, la partita e il pomeriggio decolla! Ma che glielo dici a fare a ‘sto popolo de pallatondari…
Purtroppo (e non voglio passare per demagogico o chissà cos’altro), in nove casi su dieci, quando si parla del deficit di crescita del nostro rugby, si finisce con l’evidenziare le responsabilità della FIR in tutto ciò.
A tutti noi piacerebbe non doverne parlare, ma è tutto talmente palese che non se ne può fare a meno.
E’ un po’, cambiate centinaia di migliaia di mutande, come dire che il calcio italiano è in crisi perché si è ritirato Del Piero…
la maturazione nelle skills è soprattutto una questione di “vissuto rugbistico”…
io non ho mai fatto un solo allenamento a basket ma ho giocato sotto canestro con gli amici all’oratorio per anni…
lo stesso posso dire per il calcio: bastano due bambini in giardino per giocare a calcio: palleggiano, tirano addosso al cancello e intanto prendono confidenza con il pallone…
credo che i numeri degli isolani derivino proprio dal gioco spontaneo più che da chissà quali strutture tecniche…
quanti bambini (anche tra i veneti, non solo italiani) hanno un amico che li inviti a giocare passandosi una palla da rugby?
è da quelle occasioni che nasce la voglia di provare l’allenamento o la squadra…
finché il rugby è una cosa relegata alle strutture dei club non farà mai tanta strada: ecco perché credo in iniziative come quella del rugby nei parchi…
in realtà, se non ci fossero problemi assicurativi e millanta altre stronzate, la forma più efficace di propaganda del nostro sport sarebbe proprio quella di portare le under 6 under 8 under 10 a fare un allenamento a settimana dove possano essere visti anche dagli altri bambini (scuole, parchi, oratori, piazze…) e fare in modo che siano i minirugbisti a coinvolgere i coetanei nel GIOCO, che ricordiamo, deve innanzitutto divertire i bambini…
altro che reclutamento e scouting…
La tua voglia di voler essere polemico a tutti i costi ti ha fatto dire invece una cosa molto intelligente.
Il minirugby non è rugby in miniatura. E’ un giocare utilizzando il pallone ovale. Il presupposto è il gioco. Diversamente non coinvolgi i ragazzini di 6/7/8 anni.
Il compito dell’istruttore-educatore è quello di farsì che il ragazzo dotato continui poi questa esperienza di gioco e non vada a calcio o a pallacanestro. ( in questo senso scouting)
il problema principale sono le MAMME ITALIANE…………
Guarda che, esempio toccato con mano, le mamme scozzesio non sono meno apprensive.
Le mamme italiane, ce ne sono di magnifiche. Anzi, dirò di più, sono in assoluto l’aspetto più interessante e appassionante del rugby italiano.
Le mamme sono apprensive ovunque
@gsp: a ridaglie, cercherò di spiegarmi perché si vede che non riesco proprio a farmi capire.
Porto un esempio concreto: Owen Williams il 5 aprile scorso parte titolare nel quarto di finale al Marcel Michelin che vede opposti i suoi Tigers ai padroni di casa del Clermont.
I Tigers perdono 22-16 (non è questo il problema), Williams fa una partita strepitosa.
Età del ragazzo? 22 anni.
Ora, di sicuro l’apertura gallese avrà delle qualità non comuni, che magari mancano ai nostri Allan, Orquera, Pincopalla etc., ma se arriva a giocare in quel modo un quarto di finale di Heineken Cup è perché QUALCUNO lo ha messo in condizione di performare a quel livello prima in Galles poi in Inghilterra.
Quel QUALCUNO a noi manca (guai a prendere tecnici stranieri, al massimo qualche allenatore degli avanti), si preferisce fare il discorso che fai tu: “A vent’anni non sei pronto? E che problema c’è, l’importante è che mi garantisci una certa continuità di rendimento a 25/26 anni, se proprio non riesci prima”.
In pratica, tu prendi un giocatore ad una certa età, aspetti magari dieci anni per farlo maturare come dici tu e poi, arrivato a 24-25 anni, sì e no ha dinanzi a sé solo tre-quattro anni di alto livello, sempre che non si infortuni.
Ma come, mi dirai tu, Richie McCaw ha 34 anni e fa quello che fa: certo, ti rispondo io, perché dove non arriva il fisico arriva la tecnica individuale e noi italiani, purtroppo, su questo siamo messi male.
Quanti Favaro ci stanno in giro in questo momento, quanti Minto, quanti Parisse?
Al massimo, i nostri possono performare bene ma palesare ancora dei limiti a livello tecnico, come nel caso di Campagnaro e Morisi.
Lo ripeto, che io dica queste cose ha poca importanza, ma che le dica Vittorio Munari no (l’ultimo tinello è esemplare da questo punto di vista).
Continuiamo pure a dormire illudendoci che gli altri vadano più piano di noi, che si possa ex abrupto cambiare ruolo ai giocatori semplicemente perché il nostro movimento, in certi spot, non riesce a produrre di meglio e vedrai che il discorso della manina sarà di stringente attualità.
scusa eh ma io limiti tecnici in Morisi e Campagnaro proprio non riesco a vederne!
e gli allenatori ci vogliono soprattutto per i trequarti, passare e calciare il pallone in primis!
Chiama un attimo Vittorio Munari (o ascolta l’ultimo tinello) e saprà illuminarti sui due che hai citato.
In secundis, chi ha mai parlato di allenatori, ho fatto un discorso il più generale possibile.
Au voir…
io parlo di tecnica individuale..e ho sentito munari..
“al massimo qualche allenatore degli avanti”…
Burroughs, fammi capire. Mi stai dicendo che inglesi e gallesi formano meglio di noi ed e’ li che dobbiamo lavorare? mi sembra abbastanza ovvio.
non capisco invece come arrivi da quell’assunto evidente e giusto a dire che Cavinato non deve dire che fa giocare una mediana dove il piu’ grande ha 23 anni, e che e’ importante che giochino.
tra sei anni o dieci anni e’ la stessa cosa dalle (*) non uscirà’ neanche uno
spillo x il ns rugby.
le (*) servono solo x votare il presidente punto.
sono la rovina del ns rugby altro che sei anni, la stessa frase e’ stata detta
dal sig. dondi sette anni fa, risultati ….. campagnaro,morisi,venditti.
quanti piccioli sono stati spesi in questi dieci anni … milioni di euro x tre
ragazzi ottimo investimento.
GRAZIE FIR, GRAZIE DONDI,GRAZIE GAVAZZI.
Io ne conto 17 in 5 anni… qualcuno di questi lo abbiamo perso per strada, diciamo 10 in 5 anni?? 2 all’anno non sarà il miglior risultato al mondo ma è qualcosina…
Azzurro n°605 Roberto Quartaroli (C) v Wales, 14 Mar 2009
Azzurro n°610 Simone Favaro F v Australia, 20 Jun 2009
Azzurro n°611 Riccardo Bocchino (FH) v Ireland, 6 Feb 2010
Azzurro n°612 Tommaso Benvenuti W v Argentina, 13 Nov 2010
Azzurro n°613 Edoardo Gori SH v Australia, 20 Nov 2010
Azzurro n°615 Tommaso d’Apice (H) v Japan, 13 Aug 2011
Azzurro n°617 Joshua Furno (L) v Scotland, 20 Aug 2011
Azzurro n°618 Giovanbattista Venditti W v France, 4 Feb 2012
Azzurro n°620 Luca Morisi C v England, 11 Feb 2012
Azzurro n°624 Alberto Benettin FB v Canada, 15 Jun 2012
Azzurro n°626 Marco Fuser (L) v Canada, 15 Jun 2012
Azzurro n°627 Tommaso Iannone W v Tonga, 10 Nov 2012
Azzurro n°630 Andrea Manici (H) v Samoa, 15 Jun 2013
Azzurro n°632 Leonardo Sarto W v Scotland, 22 Jun 2013
Azzurro n°633 Alberto Chillon (SH) v Scotland, 22 Jun 2013
Azzurro n°635 Michele Campagnaro (C) v Fiji, 16 Nov 2013
Azzurro n°636 Angelo Esposito W v Wales, 1 Feb 2014
dai con 2 all’ anno in una dozzina d’ anni metti su una squadra! sempre i vecchi poi reggano!
Beh, le altre nazioni non è che ne sfornano tanti di più ogni anno per la loro nazionale maggiore….
come no..ne sfornano tanti e poi han possibilita di scelta, qui o prendi questi o ciao!
spot the difference!
Sulla possibilità di scelta hai ragionissima, ma in Inghilterra hanno 1 milione di giocatori, noi si e no arriviamo a 50mila.. è una differenza non da poco!
senza andar troppo lontano, prendi Scozia, Irlanda, Galles (NZ 4 milioni di abitanti!)..
non ci sono paragoni!
perche stanno andando a pescare nelle isole del pacifico secondo te???
la cosa peggiore è che si son rassegnati, tutti sanno che il sistema accademie cosi com’ è strutturato serve quasi esclusivamente per la eventuale riconferma elettorale!
chillon,manici,benettin,bocchino,quartaroli, dove giocano?
furno,benvenuti sono espatriati
iannone,fuser,esposito sono da nazionale?
gli unici che si salvano sono:
morisi,gori,venditti,campagnaro.
ti ripeto ottimo investimento x le votazioni.
Sono d’accordo con quanto dice Cavinato…mi fa piacere sapere che la collaborazione con lo staff della nazionale sia più che attiva perchè se ne era ogni tanto vociferato ma nessuno poi ne aveva dato conferma ufficiale, molto bene! Se ci fosse uno scambio tecnico anche con il Treviso non sarebbe male…
SVEGLIA CALVINATO! 😀