Tommy Allan e gli altri, quale mediana per l’Italia del futuro

Negli anni tante combinazioni e nessuna continuità. Haimona entra nel gruppo azzurro in vista RWC? E per i Mondiali in tv Sky è in pole

ph. Sebastiano Pessina

Uno dei problemi di più lungo corso del rugby italiano, a cui ancora non siamo riusciti a trovare una soluzione, è quello di non aver formato una o più coppie stabili per la mediana. Mentre da altre parti i nomi che girano sono più o meno quelli per diversi anni, da noi a numero nove ma soprattutto dieci si sono alternati diversi giocatori. Andando a memoria, ricordiamo Pez, Bocchino, De Marigny, Wakarua, Scanavacca, Gower, Burton, Masi, Marcato e Orquera, ma qualcuno forse l’abbiamo scordato. Recentemente solo con la coppia Gori-Orquera si è trovata una certa continuità, ma senza arrivare al livello della nostra ultima (Troncon-Dominguez). Con un Progetto Apertura mai vermente partito, e con Griffen che girerà per le Accademie cercando e formando i mediani che verranno, resta il fatto che se uno tra Orquera o Allan dovesse infortunarsi prima del Mondiale, sarebbero dei bei problemi. E a guardare avanti, ancora per molto nessuno riuscirà a tagliare il traguardo delle “nozze d’oro” di Troncon e Dominguez.

 

Proprio a proposito del giocatore di Perpignan, Gavazzi durante la presentazione dell’Eccellenza ha dichiarato che il poco minutaggio che ha trovato in Top14 la scorsa stagione non ha certo aiutato, e il fatto di non essere primo calciatore non ha contribuito alla causa azzurra. Da questo punto di vista, la retrocessione del club in ProD2 è per noi un vantaggio: il livello e la pressione sono discretamente alti (non come il Top14, ovvio), e Allan sta giocando almeno per ora con una certa regolarità e con ottimi risultati al piede e alla mano.
Per quanto riguarda Orquera, invece, il fatto che le Zebre abbiano in rosa altre due aperture di ruolo, peraltro entrambe già viste in campo, aiuterà nella gestione del minutaggio. E a proposito di Haimona, a Milano Gavazzi parlando con i giornalisti a margine della presentazione del campionato italiano ha preso l’ex giocatore di Calvisano come esempio dell’iter di crescita ideale che porta al Pro12 passando dall’Eccellenza e partendo, nel caso specifico, ancora più in basso. Parole del numero uno della Fir che potrebbero far intendere, ma il condizionale è d’obbligo, che Haimona potrebbe essere preso in considerazione in ottica gruppone Mondiale. Le valutazioni tecniche le faranno Brunel e il suo staff, anche se, forse, per potenzialità e per età l’apertura da far crescere in ottica futura è un’altra, e gioca sempre alle Zebre.

 

Per quanto riguarda la mediana, maglia numero 9, il nostro destino è legato abbastanza esclusivamente ad Ugo Gori. Ambrosini in queste prime uscite celtiche non ha pienamente convinto: vero che dettare il tempo gestendo un pack poco avanzante sarebbe dura anche per Aaron Smith, ma restano nella mente alcune scelte poco felici e una certa incertezza nella distribuzione degli ovali che più scottano. Poi ci sarebbe Tebaldi: dopo un avvio niente male con gli Ospreys la scorsa stagione, l’ex zebrato ha finito calando, fino alla scelta della franchigia gallese di lasciare libero il giocatore di accordarsi con altri. Tito è ancora a Swansea, ma sta giocando (nemmeno da titolare al momento) con la maglia del Bridgend Ravens. Vero che il campionato in cui milita, il primo domestic gallese, non è niente male e vero pure che resta nell’orbita che conta, ma la sensazione è che il suo caso potesse essere gestito meglio. Davvero alle Zebre non avrebbe fatto comodo? Il giocatore e la franchigia non si sono lasciati benissimo (la dirigenza, non il gruppo giocatori) e ora c’è anche un Palazzani, che come ha detto Il ct Jacque Brunel, può essere un numero nove o un estremo. L’impressione è che il giocatore delle Zebre farà comunque parte del gruppo che alla fine andrà in Inghilterra per la RWC, anche grazie alla sua capacità di adattarsi a più ruoli, per Tito Tebaldi la strada sembra essersi messa in salita.

 

E a proposito di Mondiali, a margine della presentazione a Milano il presidente Gavazzi ha fatto intendere che le trattative per portare su Sky la RWC 2015 sono decisamente avanzate e che la tv di Murdoch ha già chiuso il contratto per trasmettere le nuove Coppe Europee. Aspettiamo gli annunci.

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