Centri di Formazione Under 16, il calendario del campionato

Il torneo scatta domenica 5 ottobre e avrà il suo atto finale domenica 14 giugno. In campo 33 squadre

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gian 19 Settembre 2014, 15:22

    e pensare che una volta c’era il campionato nazionale per club…..

  2. lupomar 19 Settembre 2014, 16:08

    Adesso è tutto della Federazione!
    Sento che in alcune zone d’Italia ci sono persone contente dei CF. I genitori sono orgoglioni dei figli, i dirigenti delle società qualche soldo lo prendono. I ragazzi sono seguiti, ma devono farsi km., cambiare città e scuola con la chimera di diventare campioni. Auguro loro di diventarlo ma purtroppo il 90% non lo diventerà. Alcuni si ricorderanno positivamente comunque di una bella esperieza, la maggior parte avrà una enorme delusione.
    Per il Veneto (tranne l’area di Belluno), i CF sono un disastro già adesso. Quando da Verona o da Vicenza mandi i ragazzi a Rovigo, poi per loro la prima scelta sarà Rovigo. Per l’are adi Treviso è lo stesso col Benetton. Quando dal Petrarca o dal Cus Padova i ragazzi li mandi al Valsu, poi il gruppo si forma lì, gli amici sono lì, il ragazzo non ti torna più.

    In queste condizioni per chi non ha il CF, vale la pena lavorare sui ragazzi quando i meglio te li portano via a 14 anni? Li pompano, li fanno credere dei campioni. Poi se ci diventano li perdi, altrimenti è più facile che smettano, magari a seguito di un infortunio che li ha tagliati fuori dal giro che conta!

  3. bucani3re 19 Settembre 2014, 16:33

    Gli unici contenti dei C.F. sono alcune società che se ne fanno blasone, i tecnici stipendiati F.I.R. che sono così giustificati sul libro spese e i genitori, sempre più vicini all’encefalogramma piatto di quelli della palla tonda (almeno li ci sono i soldi a giustificare la stupidità). Società smembrate dei migliori (in quel momento) atleti a discapito del resto della squadra. Non capisco quale sia la bravura della federazione nel selezionare atleti formati a livello giovanile dalle società di appartenenza. Se un giocatore della Capitolina è forte ed orbita nelle nazionali giovanili lo è solamente grazie alla propria società.

  4. 6nazioni 19 Settembre 2014, 18:49

    ancora con il metodo H/P del Prof. Ascione non bastano (*) adesso anche
    i C.F. addio rugby in italia………….. poveri noi.

  5. TerzaLinea 19 Settembre 2014, 22:57

    Capisco il rammarico e le ragioni alla base di questi commenti.
    Mi permetto di osservare che il meccanismo delle franchigie di PRO12, così come sono concepite, è il primo ad attuare una politica di sottrazione delle risorse migliori, quindi non c’è da meravigliarsi se a cascata succede anche con i CF.
    Dobbiamo però capire che modello di organizzazione vogliamo. Un modello come l’attuale che punta comunque a creare qualche centro di eccellenza (per quanto a discapito delle piccole società…) che serve da base per costruire un bacino per la Nazionale, o viceversa un modello basato sulle singole realtà locali, magari maggiormente supportato dalla federazione stessa, magari con un unico progetto di franchigia federale, meno roboante mediaticamente e più concreto.
    Il vero problema è che al movimento (la base) non è mai stato fatto scegliere nulla e le decisioni sono sempre state calate dall’alto. E come sempre succede si è trattato di spartire dei soldi e non di fare gli interessi del rugby italiano.

  6. San Isidro 20 Settembre 2014, 12:45

    Sono d’accordo con chi dice che era meglio un campionato nazionale per club a livello u.16 anzichè un torneo completamente federale e aggiungo che, secondo me, i ragazzi fino ai 18 anni devono crescere con il club d’appartenenza…tuttavia questa nuova competizione mi sembra interessante, speriamo solo che da tutta questa marea di accademie e centri federali esca qualcosa di buono…altrettanto interessante la presenza di ben tre compagini laziali: Roma Nord, Roma Sud e Frascati…

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