Flaminio, l’ex casa del rugby azzurro che cade a pezzi

L’impianto è stato dato in concessione alla Figc ma vessa in condizioni di totale abbandono

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Alberto da Giussano 6 Settembre 2014, 09:16

    Ma la FIGC paga la concessione? E se sì, quanto?

  2. Alberto da Giussano 6 Settembre 2014, 09:32

    Se bastassero 12mil per sistemarlo significherebbe che la rata del mutuo sarebbe di 6/700.000 €/anno. Abbordabilissimo per la FI:.
    1/2 concert l’anno, il 6N, qualche test match, uno sponsor cui cedere il nome, la finale scudetto eccellenza ( maschi-femmine) e il gioco è fatto.

  3. Michele Boschetto 6 Settembre 2014, 09:32

    perché la FIGC paga qualcosa?

  4. Giovanni 6 Settembre 2014, 09:37

    All’epoca in cui venne concesso dal CONI in gestione alla FIR, la “fondazione Nervi” si mise di traverso al progetto di riqualificazione/ristrutturazione. In stato di abbandono è già da un paio d’anni almeno.

    • Giov 6 Settembre 2014, 09:52

      Esattamente. Vincoli architettonici (manco fosse il Colosseo..) e veto della “Fondazione Nervi”: quando sara’ crollato forse se ne costruira’ uno nuovo? Siamo alle solite, la vacca sacra non si puo’ uccidere ma se muore di fame pazienza…..

    • Katmandu 6 Settembre 2014, 10:30

      e pensare che ci han giocato partite memorabili, son scesi in campo campioni del mondo, future star che schifo il Flaminio è lo specchio della nostra società, una volta vanto orgoglioso, lasciato marcire 🙁

      • Maury7 6 Settembre 2014, 11:03

        Esatto,lasciarli cadere a pezzi ok,se provi a rimetterli a posto ti si mettono tutti contro.
        A Roma il Flaminio a Milano l’Arena e il Vigorelli

        • ginomonza 6 Settembre 2014, 11:06
          • Maury7 6 Settembre 2014, 13:02

            Al Vigorelli volevano rimuovere la pista di ciclismo che non si usa più da 13 anni ma hanno piantato giù il solito piagnistero all’italiana

  5. Emago 6 Settembre 2014, 11:08

    Il fatto che la Fondazione Nervi abbia un diritto su un impianto costruito 60 anni fa già fa ridere. Per il restauro della Cappella Sistina qualcuno ha dovuto chiedere il permesso dei pronipoti di Michelangelo?
    E comunque mi chiedo quale sia l’utilità sociale di una fondazione xhe in questo caso ha fatto la scelta sbagliata sia per lo sport in generale che per la struttura stessa. Struttura che sarebbe stata perfetta una volta definitivamente affidata al rugby.

    • Katmandu 6 Settembre 2014, 11:43

      no mi sa che son andati direttamente a chiedere il parere alla salma in santa croce 😀

    • ginomonza 6 Settembre 2014, 11:47

      La cappella Sistina é in un altro stato. 😉

    • Gianangelo 6 Settembre 2014, 18:22

      Le fondazioni servono a farci transitare soldi: gli eredi versano un po’ di soldi altrimenti tassabili, promuovono un evento commemorativo, si fanno fare delle fatture gonfiate dai fornitori ed ecco pronta, gratis o quasi, la grande festa annuale per gli amici…..

  6. Francesco.Strano 6 Settembre 2014, 11:08

    Vergogna !!!!!!!

  7. Rabbidaniel 6 Settembre 2014, 11:21

    Non era sorto anche un vincolo archeologico?

  8. Paolo82 6 Settembre 2014, 11:22

    Magari la fondazione nervi voleva una bella bustarella…

  9. Machete 6 Settembre 2014, 11:34

    classica situazione italiana
    tra incuria,incapacità e ottusità nel voler mantenere rendite e privilegi inutili si lascia andare tutto in malora

  10. Pino_foto 6 Settembre 2014, 12:12

    I Nervi che sarebbero stati disponibili a far esplodere lo stadio se lo avesse preso la Lazio calcio non hanno voluto concedere lo stadio alla FIR perchè pretendevano che il nipote dell’architetto fosse …”coinvolto”… nell’ambito della progettazione/realizzazione dei lavori

  11. Alberto da Giussano 6 Settembre 2014, 13:22

    Essendo trascorsi 50 anni dalla costruzione, è necessario il parere della sovrintendenza alle belle arti, per procedere alla ristrutturazione,per legge. Ma questo di per sé non implica alcun problema. Né tantomeno dovrebbe essere vincolante il parere della Fondazione Nervi, per quanto titolare della proprietà intellettuale dello stadio. E’ solo burocrazia della peggiore specie, grazie alla quale non si possono visitare gli scavi di Pompei, ma si riesce a rallentare la ristrutturazione di una stadio degli anni ’50.

  12. Hullalla 6 Settembre 2014, 14:12

    Questa e’ la via Italiana alla conservazione dei beni artistici e architettonici: a non fare niente non si sbaglia mai… peccato che cosi’ ci pensino lo scorrere del tempo e l’incuria a sistemare la cosa.

    • Maury7 6 Settembre 2014, 14:19

      Quando c’è da muovere un dito per restaurare nessuno si muove,quando poi ormai non si può fare più niente sono tutti li a lamentarsi che non si è fatto niente

    • San Isidro 6 Settembre 2014, 17:54

      avete entrambi ragione, purtroppo…

  13. tunga 6 Settembre 2014, 14:55

    L italia è arrivata in fondo.
    Il flaminio era bellissimo nel 60 oggi è obsoleto oltre che in rovina.
    Anche gli antichi romani quando dovevano rifare una costruzione l abbattevano e ricostruivano.
    Che una citta come roma abbia un solo stadio è il segno che siamo il 4 mondo.
    Londra tra calcio rugby ed atletica ne ha piu di 10.
    Siamo arrivati in fondo.
    Siamo costretti a guardare il rugby e il calcio in uno stadio dove si vede malissimo.
    Incredibile

  14. San Isidro 6 Settembre 2014, 17:50

    Al di là di chi dovrebbe gestire la situazione e dei cavilli burocratici, il fatto che il Flaminio sia in questo stato di abbandono è una vergogna, pare però che chi di dovere non ne prenda coscienza…

    • Gianangelo 6 Settembre 2014, 19:45

      Scusa San ma dopo la pagliacciata dei vincoli che han fatto scappare la FIR chi vuoi che intervenga? è bastata una fondazione del cazzo per bloccare la ristrutturazione dei cessi. E giusto così deve cadere in rovina con buona pace degli eredi nervi (volutamente in minuscolo)

  15. Gianangelo 6 Settembre 2014, 19:39

    Io abito in una cascina e per costruire un appartamento al posto di un vecchio Fienile senza alcun valore abbiamo dovuto sottostare al parere “vincolante” dei beni Architettonici…. fate un po’ voi.

    • Alberto da Giussano 6 Settembre 2014, 19:44

      Ma il Montenetto è patrimonio mondiale della natura!

      • Gianangelo 6 Settembre 2014, 19:49

        No è un parco “Agricolo” Regionale.
        Un Fenile cadente è un fenile cadente non un opera d’arte.

  16. tunga 6 Settembre 2014, 22:20

    Al flamunio x inciso hanno trovato anche dei resti romani

    • San Isidro 7 Settembre 2014, 01:08

      a Roma ovunque scavi esce ‘na capoccia de Silla, ‘na vasca de Augusto, ‘na colonna traiana, ecc…non mi stupisco che anche sotto al Flaminio ci fossero dei resti…

      • Alberto da Giussano 7 Settembre 2014, 07:42

        Magazzini e scantinati delle Sovrintendenze ai beni culturali, sono pieni di reperti archeologici che non trovano spazio in nessun museo.( Io personalmento ho visto quella di Milano) Anziché affidare “lo smaltimento” di queste opere a contrabbandieri e ladri di opere d’arte, basterebbe affidare a Christie’s la vendita di questi reperti e con il ricavato, credo, si costruirebbero una decina di nuovi stadi.

        • Giovanni 7 Settembre 2014, 10:20

          AdG parte prima:
          “Ma il Montenetto è patrimonio mondiale della natura!”
          AdG parte seconda:
          “…basterebbe affidare a Christie’s la vendita di questi reperti…”
          Proprio coerente, eh?! Cmq, invece di sparpagliare parte del nostro patrimonio storico-artistico in giro per il mondo, sarebbe meglio trovare un grosso sponsor che metta nome e soldi nel nuovo impianto, come già successo all’estero per Allianz, Aviva, BT, ecc…

          • ginomonza 7 Settembre 2014, 15:53

            Giovanni sei un po’ cattivo con AdG.
            Lui scherzava,ma non sa fare le faccine 😉

  17. maxetere 7 Settembre 2014, 00:17

    Peccato. Era più piccolo dell’Olimpico ma la visibilità della partita era notevolmente migliore.

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