L’Italia e gli altri, un solco che nasce presto e che non sappiamo colmare

Secondo qualcuno fino ai 20 anni il nostro movimento è in linea con gli altri, il gap arriva dopo. Ma il campo dice un’altra cosa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 08:25

    Estrapolata in questa maniera, la dichiarazione del prof. Ascione è una sciocchezza sesquipedale.
    Il gap tra noi e i più forti è proprio di natura opposta.
    La differenza è tutta nella qualità e nella velocità di esecuzione dei fondamentali. Elementi che si acquisiscono, nella loro automaticità, nell’età preadolescenziale.
    Tutto questo lavoro ai nostri ragazzi del rugby manca. Le abilità psicomotorie che si immagazzinano a 7/8 anni vengono poi “rilasciate” per il resto della vita di un atleta. E questo anche nel rugby.
    In questi giorni ho assistito ad alcuni allenamenti del Calvisano. Negli esercizi di velocità di passaggio della palla, ad esempio, nessun italiano ha passa rapidamente la palla come Seymour e Steyn.

    • Paolo 28 Agosto 2014, 08:34

      “Io credo che fino a 18/19 anni i nostri percorsi siano per lo più corretti e siano in linea con le potenzialità e le possibilità del nostro movimento. Non tutto è perfetto, però stiamo lavorando in quella direzione.
      Il punto cruciale è a 20 anni, quando gli altri continuano a crescere e nel giro di pochi mesi giocano stabilmente in Pro12, in Premiership, nel campionato francese, e poi in nazionale. Mentre da noi finiscono parcheggiati in perenne attesa di un momento che arriva solo per pochi”.
      Questo il virgolettato dell’intervista completo.
      “Estrapolata” così va bene o dobbiamo andare dietro la lavagna?

      • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 09:11

        Siccome è una sciocchezza enorme, proprio dal punto di vista tecnico-educativo, ho messo le mani avanti.

        • Paolo 28 Agosto 2014, 09:15

          perdonami, ma “mettere le mani avanti” significa dubitare dell’onestà del nostro lavoro, ed è una cosa che non tollero. Pensarla diversamente va bene, dubitare dell’onesta altrui perché non c’è compatibilità di vedute è tutta un’altra storia.
          E ti do una notizia: la gente dice continuamente cose stupide. Lo fa da sempre, continuerà a farlo

          • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 09:33

            Le mani avanti non erano riferite al tuo lavoro. Io non so da dove tu prendi le notizie. Può essere che a tua volta tu non possieda la fonte primaria della notizia.
            E siccome, ripeto, si tratta di una sciocchezza che in bocca ad un insegnante è ancor più grave che in bocca ad un’altra persona, ho ritenuto doveroso, tutelare il mio giudizio.

          • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:38

            alberto leggi all rugby..
            ce l’ ho sotto gli occhi e dice proprio cosi! è una dichiarazione virgolettata di ascione, e si è una grandissima minchiata! perdonate il francesismo..
            mente sapendo di mentire ascione..come lo stesso gavazzi nell’ ultima intervista a la meta!
            chi credono di prendere in giro???

          • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:55

            ps RESPECT!!! forse non ti è chiaro del tutto..

    • pippobrutto 28 Agosto 2014, 08:42

      non mi intendo di tecnica, ma questa dichiarazione di ascione è molto stridente col discorso fatto la scorsa settimana da dominguez: il gap tecnico deriva proprio dal fatto che non facciamo bene i fondamentali. e in effetti in questo articolo si dice che rispetto alle squadre di prima fascia, che i fondamentali li imparano da giovani(ssimi), il gap è lo stesso che nella nazionale maggiore.
      quindi è normale che chi lavora nelle accademie difenda il suo operato, ma dire cose che non sono non giova, né alle accademie né a lui.

      • Antonio Angelone 28 Agosto 2014, 15:42

        ……per competere ad alti livelli ci vuole ALTA Qualità e con i numeri che abbiamo, quelli veri degli atleti, è difficile prendere ragazzi di altissime qualità motorie e psicologiche :
        In ITALIA
        nr. 193 squadre di Under 18 …..giocano ogni domenica circa 3000 ragazzi ;
        nr. 243 squadre di Under 16 …..giocano ogni domenica circa 3700 ragazzi ;
        nr. 389 squadre di Under 14 …..giocano ogni domenica circa 5000 ragazzi ;

        I numeri sono estremamente bassi, ma con l’avvento dei centri di formazione questo dato non aumenterà perché’ la cultura del Club e’ fattore secondario nella crescita di un ragazzo.

        Poi possiamo parlare dei tecnici e di altro…….

        • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 16:28

          Ergo, il problema è un poco più vasto e definire che i nostri ragazzi a 12 anni hanno le stesse abilita rugbistiche dei coetanei inglesi e irlandesi e’ una solenne sciocchezza. Per aumentare la “massa critica” su cui fare la selezione è necessario un piano di base che definire ciclopico è poco. Comunque non conosco altre strade.

        • malpensante 29 Agosto 2014, 09:50

          “..con i numeri che abbiamo, quelli veri degli atleti,..”. La chiave del disastro generale (tecnico, organizzativo, agonistico e “politico”) sta tutta in quella parolina: “veri”.

    • 6nazioni 28 Agosto 2014, 19:24

      @adg non e’ una sciocchezza e’ una emerita cazzzzatttaaaa.

      i risultati ottenuti dalle ns giovanili sono disastrosi e il grande prof.
      dichiara questa emerita cazzata. poveri noi

  2. crosby 28 Agosto 2014, 08:26

    Ottimismo!
    Abbiamo raggiunto il numero di 42 Accademie Federali composte da staff tecnici di primissimo livello.
    E’ solo questione di tempo e l’Italia farà vedere a tutti cosa vuol dire “programmazione”.
    Lo farà vedere sul campo vincendo contro le migliori nazionali.
    Eh si…….

    • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 09:19

      Volendo addolcire la pillola.
      Le accademie, pubbliche o private che siano, hanno una funzione. E anche le nostre una funzione positiva l’hanno avuta ( non entro nel merito del rapporto costi-benefici).
      E’ innegabile che il livello medio di preparazione tecnica ha raggiunto un numero superiore di atleti, rispetto al passato. Le recenti tournées lo hanno , in parte, dimostrato. Ma , per quanto riguarda la creazione di talenti di spessore internazionale c’è il buio totale. Proprio perché il problema è a monte delle Accademia.

      • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:40

        quale funzione positiva se posso chiedere???
        quanti giocatori, in base a numeri e danari investiti, son venuti fuori dalle accademie???

        • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 14:38

          Provo a spiegarmi meglio. Ma il concetto l’ha chiarito @malpensante, più in basso, in uno dei suoi post più lunghi che abbia mai letto.
          Le accademia formano undiscreto numero di ragazzi buoni rugbisti. Per livello medio intendo questi , buoni rugbisti ma rarissimi per il livello internazionale. Tutto qui. Ciò per il fatto che abbiamo un sistema di reclutamento che non è in grado di portare i campioni al rugby.
          Ma sarebbero tali, i risultati delle accademie, anche se ad allenare ci fossero NZ o Scozzesi.

          • mezeena10 28 Agosto 2014, 18:27

            ma io so bene come la pensa malpensante! credo dica una cosa leggermente diversa!

        • 6nazioni 28 Agosto 2014, 21:01

          NESSUNO DI LIVELLO INTERNAZIONALE AL 28 AGOSTO 2014

      • 6nazioni 28 Agosto 2014, 19:27

        chiudere con decreto legge le (*) sono la rovina del rugby italiano
        il problema e’ a monte delle (*) ????????????????

        • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 21:25

          Chiudere le accademie non risolve il problema dell’approccio al rugby per i ragazzi dai 6 ai 12 anni. Anche perché, chiudere quelle federali e finanziare quelle legate alle franchige non libera stanziamenti.

          • Andrea B. 28 Agosto 2014, 22:30

            Insomma..il problema del rugby italiano è il minirugby, giusto ?

          • malpensante 29 Agosto 2014, 10:03

            Il problema è che da oltre vent’anni non si gioca più a rugby ma si costruiscono giocatori. Per uno sport che ormai in Italia non c’è più. C’è una nazionale, ci sono i soldi, c’è un gruppo di buoni giocatori e qualche campione che si sta via via assottigliando per colpa dell’anagrafe. Qualche giovane talento che era un talento a 6 anni. Una cosa da matti e oltre il ridicolo adesso che non comanda più nemmeno chi ‘sta roba se l’è inventata. Finiti gli imperatori, per oltre un millenio anche il Colosseo è diventato un gigantesco pisciatoio in rovina.

    • 6nazioni 28 Agosto 2014, 21:03

      36 CENTRI DI FORMAZIONE
      9(*)
      PARMA
      46 e’ il numero preciso

  3. nino22 28 Agosto 2014, 08:35

    Il solco oltre che fisico (derivato da un approccio più professionale da parte delle altre union) è di natura tecnica … parlo di skills, tecnica individuale, ormai alla base del rugby, vediamo 3/4 che a 20 ancora faticano a fare lo spin passa ambo i lati … tanto per dirne una … quando ormai altrove insegnano a farlo anche ai piloni.

  4. Stefo 28 Agosto 2014, 08:40

    Gira e rigira tornaimo sempre allo stesso punto, la formazione in eta’ giovanile, una formazione che non e’ al livello delle Nazionali a cui l’Italia vorrebbe essere…ed i discorsi che si fanno sono sempre gli stessi, da decenni e chi e’ al comando continuna a non andare alla radice del problema ma continua a pensare a cerottini da mettere su questa ferita.

    • Mr Ian 28 Agosto 2014, 08:51

      Viviamo in un continuo loop di discorsi, attacchi, ripicche. Potremmo creare un pagina word dei soliti commenti, all occasione giusta, l ennesima volta che si tira in ballo la solita discussione, riprendere i commenti e fare copia e incolla. Sono almeno 15 anni che si parla delle solite cose, inizio anche ad annoiarmi. Parliamo a gente che fanno i sordi con i nostri soldi, danno parvenze di novità ma la sostanza rimane sempre stantia. Insomma io personalmente non ci vedo nulla di che esultare se si vince con un accademia di un altra nazione, gioisco dell attimo con i ragazzi, ma un vero dirigente non penserà mai di costruirci castelli di auto celebrazionismo, cose che invece purtroppo si leggono spesso

    • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:44

      un continuo deja vu!!!

      • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:44

        il giorno della marmotta gli fa un baffo a cavazzi $ co..

    • Rabbidaniel 28 Agosto 2014, 12:15

      Ma infatti, credo che tutti noi, esclusi i ventenni e San è un fresco 19enne, ci ricordiamo di bei risultati delle U contro le home unions, la Francia ecc. L’uscita di Ascione è la scoperta dell’acqua calda. Col professionismo, inoltre, l’allungamento della curva formativa è ancora più grave, in quanto il giocatore x sarà performante per un numero inferiore di anni.
      E li pagano alla FIR!

  5. Mr Ian 28 Agosto 2014, 08:41

    Il vero problema del movimento giovanile non sta tanto dai 16 ai 20 quanto bene o male i ragazzi vengono formati fisicamente, ma molto prima, ovvero da quanto questi approcciano al rugby, dove i primi 4 o 5 anni devono imparare le cosiddette skills e affinare la velocità di esecuzione di queste ultime. Se l approccio al rugby è tardivo, ovvio che questo esercizi saranno trascurati rispetto magari al potenziamento fisico, in quanto come sport di contatto è fondamentale non farsi male e saper prendere le botte.
    Un altro dubbio che a questo punto è anche lecito, i formatori, con tutta la buona volontà che ci possono mettere e gli va riconosciuto il merito, sono i grado di mostrare ai ragazzi l esercizio al top della sua realizzazione?? Negli ultimi 20 anni chi ha avuto delle skills così elevate da poter essere esempio per i più giovani??? Quante volte vedendo una partita si vede un azione ben imbastita e con una sua logica, ma che nella fase di finalizzazione avviene sempre l errore, il pallone che cade, il passaggio ciccato. Sono proprio queste le lacune del nostro rugby, ci mancano sempre gli ultimi 10 metri.
    Queste capacità si acquisiscono solo con allenamenti specifici, allora perché fino all U14 non si organizzano tornei solo di tag rugby? Tralasciamo per qualche anno l impatto fisico e la parte muscolare, facciamo poche cose, ma fatte bene.

    • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 09:26

      Il pallone finirà di cadere, quando i bambini cominceranno a usarlo, appunto, da bambini. Noi non abbiamo una classe tecnica di educatori-allenatori in grado di interagire con i bambini di 6/11 anni. Il piano formativo dovrebbe partire da lì dove il la fase ludica si interseca e sfocia con la fase più strettamente agonistica. Dove l’educatore fa conoscere a 300 bambini per 3/4 anni i prodromi del rugby e 10/15 di essi verranno poi scelti dalla società sportiva per la fase agonistica era e propria.

  6. mapey 28 Agosto 2014, 08:46

    Ma perchè dovremmo battere Inghilterra, Francia, Australia, NZ,SA ????
    Questa è la vera domanda!!! Sono superiori in tutto, in cultura sportiva, movimento,DIRIGENTI,allenatori, giocatori e budget e noi li vogliamo superare in base a cosa?
    Comunque se poi guardiamo i risultati di quest’anno non sono così negativi, in u20 e soprattutto in u18 perchè battere delle nazionali giovanili di eta superiori(Argentina u19) non mi sembra così male…anzi!!Qualcosa si muove.
    Se noi siamo preoccupati cosa dovrebbe fare la Francia che non vince l’europeo u18 da 5/6 anni e ai mondiali u20 ormai fa fatica ad entrare nelle prime 4!!! Stiamo parlando della Francia!!!! Leader in soldi movimento cultura!!!
    Se non ci fossero le Accademie perderemo regolarmente anche dalla Georgia,Argentina e Scozia questa è la verità.

    • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:49

      quali risultati? non mi risulta che 6 nazioni e mondiale di categoria abbiano avuto buoni risultati..
      a parte la vittoria con l’ argentina di quest’ anno, son stati anni di magre!
      il sistema accademie è clientelare e creato esclusivamente per la riconferma nel prossimo quadriennio di tutta l’ attuale baracca, con nani e ballerine annessi..
      solo un cieco non lo vede, o chi supporta la linea federale, claramente!
      sempre imo!

      • 6nazioni 28 Agosto 2014, 19:30

        grande mez. IL CARROZZONE bisogna chiuderlo
        tecnici stranieri e competenze di livello.

      • Cuco23 29 Agosto 2014, 08:03

        Infatti il discorso accademie andrebbe totalmente riformato, e soprattutto ridimensionato (esempio un totale di 7 accademie una al nord, una al centro, una al sud, due nelle isole e due legate come settore giovanile alle franchigie celtiche) per concentrare e ottimizzare al meglio le poche risorse di cui disponiamo.

        • mezeena10 29 Agosto 2014, 11:51

          un buon passo avanti sarebbe creare almeno le due legate alle franchigie!
          e soprattutto che li facessero giocare in un campionato nazionale serio!

    • ginomonza 28 Agosto 2014, 13:36

      Beh dalla Scozia perdiamo abbastanza regolarmente 😉 🙂

      • 6nazioni 28 Agosto 2014, 19:31

        perche’ con francia,inghilterra,irlanda vinciamo…….

  7. MarioC 28 Agosto 2014, 09:05

    Buongiorno a tutti, in NZ si dice che per fare un All Black servono 1000 ore all’anno per 10 anni dai dieci ai venti anni. Quindi dobbiamo migliorare la qualità e la quantità degli allenamenti. Nei club di origine (vedi NZ, SA, Eng, Fra…) Le accademie? Credo siano autoreferenziali ed “esclusive” nel senso che escludono giocatori. I tecnici regionali della federazione sono quasi tutti ottimi tecnici: dovrebbero fare molto più nomadiso nei club per vedere come sono gli atleti e magari dare qualche strumento tecnico ai tecnici-allenatori. Altrimenti un tecnico che voglia crescere che fa? Come Raineri o Casellato che a spese proprie o grazie alle proprie conoscenze se ne va in NZ o in SA per un mese o un anno?
    E i giocatori? che senso ha portarli nei centri di formazione u16 o 18 privando i campionati degli elementi migliori? Che poi magari è a carico dello stesso club accompagnarli su e giù per la provincia o regione.
    Ascione? Progetto altezza? Progetto apertura? Con Checchinato in giro per le Fiji? Ancora a dare voce ad Ascione? Mah…
    Buona giornata a tutti.

    • crosby 28 Agosto 2014, 09:11

      Ti quoto al 100%

    • mezeena10 28 Agosto 2014, 11:54

      hai ragione al 100%..ma son cose che andiamo ripetendo da anni nell’ indifferenza dei vertici federali, di questa e della passata dittatura!
      come detto le accademie e i CdF sono un sistema clientelare atto esclusivamente a garantire la riconferma di tutta la baracca alle prossime elezioni..
      sono create con poco senno e danno solo disagi ai ragazzi (spostamenti di 550 km per un allenamento capoterra-olbia ad esempio), zero collaborazione coi clubs d’ origine, zero rimborsi (a differenza dei coach che son ben remunerati)..attrezzatura a go go, maglie magliette magline varie, mentre i clubs faticano a comprare i palloni..
      quando si renderanno conto dell’ immane cazzata sarà al solito troppo tardi..
      ps mi spieghi quel detto NZ? non l’ avevo mai sentito cosi..
      ciao!

  8. Katmandu 28 Agosto 2014, 09:24

    La dichiarazione di Ascione, sia l’estrapolato che il “virgolettato” é una quazzata pazzesca ma ha un suo senso se si pensa quanto investono i vari club nella formazione giovanile, loro non prendono solo i migliori atleti nazionali e li rendono pro ma generazioni intere e ne fanno dei pro, almeno quanto a metodologie di allenamento, penso alle accademy inglesi o agli espoirs, facendo in questo modo alzano il livello formativo dei campionati é questa la vera differenza e il motivo per cui l’eccellenza non è un campionato formativo
    Come al solito per guardare avanti bisogna ricordarsi come si è arrivati qua, nel campionato italiano son transitati campioni veri e allenatori veramente capaci e questo ha fatto salire sia il livello formativo dei giovani che l’intensità del campionato, oggi questo scambio non è più realizzabile in quanto anche gli altri si son messi a investire pesantemente nella formazione, il caso del Milano sarà interessante da monitorare per vedere la differenza di impostazione nell’avere un Responsabile estero per lo sviluppo sportivo

  9. Da 28 Agosto 2014, 09:26

    Citando @MrIan, potrei fare copia e incolla di quante volte ho criticato Ascione e soci per il loro lavoro scadente e quindi pongo l’unico quesito che mi rimane: quand’è che Gavazzi, in qualità di presidente, caccerà queste persone per metterne altre più competenti?

  10. maz74 28 Agosto 2014, 09:27

    Dell’articolo e del pensiero di Ascione non mi sorprendo, tiene famiglia e deve difendere la sua poltrona.
    Il problema formativo è il nocciolo, dato che fisicamente non ci sono grosse differenze, ma sotto la questione tecnica invece c’è un abisso.
    In questi giorni ho visto un paio di allenamenti del Viadana e l’irlandese Mckenley (spero si scriva così) che ha 25 anni ed era una promessa dell’U20 Irlandese e del Leinster prima di un grave infortunio, mi ha sorpreso per la sua velocità e precisione di passaggio, veramente impressionante.
    Ci sono troppe accademie, ma soprattutto ci sono pochissimi tecnici che sono aggiornati e sono in grado di far fare il salto di qualità ai giovani.
    Fino a quando le solite persone guideranno il movimento, nulla di positivo ci sarà all’orizzone
    VIA Ascione, Checchinato, Troncon, ecc… e quelli del cerchio magico che oramai sono il vero problema del rugby italiano.

    • Katmandu 28 Agosto 2014, 09:37

      @maz 74 pensa a vedertelo in campo in serie C contro…. Comunque faceva anche gli allenamenti alle giovanili e la differenza di passo si vedeva

  11. Francesco.Strano 28 Agosto 2014, 09:28

    Che cresciamo al pari è una cavolata….
    altrimenti saremmo alla pari già nei tornei u18-u20…. quoto @marioC e @Katmandu…

    poi la scelta dei giocatori si deve basare su ben altre doti,non esclusivamente fisiche !

    Anche se io sono moderatamente ottimista con i nostri giovani classe 92-93-94-95 !! Se avranno una crescita costante e saranno formati al meglio!!

  12. Paolorugby 28 Agosto 2014, 09:51

    BLA BLA BLA BLA BLA come sempre spariamo giustificazioni a raffica , l’analisi dell’articolo è corretta 5 vittorie e 19 sconfitte . Ora trovate tutte le giustificazioni che volete . CAMBIARE E AVANTI UN’ALTRO . Poi cari allenatori spegnete i computer e i programmi di analisi e fatevi una domanda , quanti placcaggi riusciti compiono i vostri ragazzi durante ogni allenamento ? quanti passaggi fatti bene fanno durante ogni allenamento ? Poi i vostri ragazzi sono veramente così aggressivi per giocare a rugby ? insomma hanno fame di fare la battaglia su ogni P.I. ? Ecco se i vostri ragazzi hanno queste caratteristiche allora abbiamo la base , altrimenti BLA BLA BLA BLA solo parole e continueremo a vedere l’Italia perdere per sempre , ad ogni livello . No stress , play rugby

    • Katmandu 28 Agosto 2014, 10:02

      Non si tratta solo di placcaggi sbagliati in allenamento ma l’intensità e la qualità degli allenamenti che a livello internazionale pare esser latitante, se i giovani non sbaglian un placcaggio e non fan cascare un pallone ma non sanno difendere il 3 contro 2 in campo aperto si fa poco, o se non sanno dove correre rispetto agli altri, anche su questo c’è da lavorare

    • hyperion 28 Agosto 2014, 10:33

      Condivido ma gli allenatori sono capaci a fare gli allenatori?
      Ne ho avuti diversi nella mia carriera rugbystica e solo 2 avevano veramente capacità all’altezza di insegnare il rugby,per carità senza togliere niente agli altri per essere volonterosi e pieni di umanità.
      I fondamentali sono l’essenza,il dna rugbystico se non li hai assimilati fino alla nausea giochi male e perdi questa è la sintesi.
      E’ bello fare gruppo,avere degli amici,fare epiche battaglie a volte vinte col cuore anche questo è rugby,ma non è il rugby di alto livello.
      Quanti dei vostri allenatori vi hanno insegnato ruolo per ruolo a legare,posizione dei piedi,posizione di spinta,la schiena diritta,il ritmo di spinta,la respirazione,la touche,i placcaggi frontali,laterali,da dietro,linee di corsa,come occupare il campo,difesa,attacco contrattacco,come calciare ,dove calciare,formazione dei preposti a piazzare,il passaggio,il riciclo del pallone sul placcaggio avversario,i punti di incontro organizzazione etc.etc. e potrei continuare a iosa.
      Bisogna avere ambizioni per crescere altrimenti accontentiamoci di essere leader delle nazionali di seconda fascia e amen.

      • Katmandu 28 Agosto 2014, 15:56

        Hyperion io di allenatori bravi e capaci ne ho avuti 2 ma entrambi (apparte l’allenamento della mischia chiusa per ovvie ragioni) avevano in comune una cosa in campo aperto tutti dovevan saper far tutto e sapere che cosa fare prima che l’azione partisse se uno rimaneva attardato doveva esserci un altro pronto a sostituirlo sia in attacco che in difesa, e non solamente uno contro uno e l’avversario deve cascare che non vuol dire assolutamente nulla se non si legge l’ampiezza del campo

    • 6nazioni 28 Agosto 2014, 19:34

      5 vittorie? QUALI…..

  13. hyperion 28 Agosto 2014, 10:07

    Buongiorno a tutti, quoto e straquoto @Katmandu,@Francesco.Strano,@,marioC e tanti altri (AdG non abbiamo le stesse vedute sembri il MinCulPop della fir)come al solito questo argomento ci accalora e ci fa avvampare di rabbia, sì di rabbia perchè sappiamo benissimo quello che sarebbe giusto fare per il movimento giovanile ma che non possiamo avere perchè ci sono i soliti cervelloni federali,con i loro fantasmagorici progetti ma che rimangono al loro posto anche nel fallimento,facendo ulteriori danni.
    Basta!!!
    Caro presidente Gavazzi vedo dal suo CV http://www.rugbyfuturo.it/CV_gavazzi.pdf
    che è imprenditore,AD, ha ricoperto diversi incarichi a livello manageriale, ma se i suoi manager non hanno raggiunto gli obbiettivi prefissati lei li ha tenuti al loro posto o li ha”alzati” dal loro incarico?
    Mi stupisco percè quello che vale nel mondo imprenditoriale dal quale lei proviene,programmazione, business plan,obbiettivi,lavorare per processi etc. etc.,non viene applicato in fir.
    E’ ora di tornare a far fare,cioè insegnare i fondamentali dagli U12 in su a livello di club e se i club non hanno tecnici in grado di svolgere deve intervenire la fir a formare i formatori capito cara fir più soldi investiti per la base e 2 sole accademie legate alle celtiche,e un director of rugby che coordina tutto comprese nazionali, i modelli da seguire sono quelli di Argentina e Irlanda (mia opinione).
    Cordialità a tutti

    • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 10:47

      Scusa solo per curiosità, in che senso min cult prop della FIR?

        • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 13:26

          @giovanni, Ti piacciono queste banalita’? Avevo avuto un’altra impressione.

          • Giovanni 28 Agosto 2014, 13:38

            Ahahah, sei veramente incredibile: io posto un link e te la prendi con me come se fossi stato io quello che ha fatto quell’accostamento.
            P.S.: delle tue impressioni non mi importa nulla. Prova a discendere da quel piedistallo di arroganza su cui ti issi ogni volta che scrivi qui.

          • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 14:46

            Ti piace vincere facile eh!

          • Giovanni 28 Agosto 2014, 15:48

            No, mi piace parlare con persone che hanno concezione paritaria delle relazioni sociali.

      • hyperion 28 Agosto 2014, 15:30

        Vedo che Giovanni ti ha già risposto l’accostamento era sul passo da Wikipedia “….Il 9 agosto 1923, con lo scopo di consolidare il suo potere appena acquisito, Mussolini lo pose sotto la sua diretta autorità e gli affidò il compito di combattere la propaganda antifascista…”
        Per qualsiasi argomento sembra che tu perori solo la causa Gavazziana e Fir,laddove io e altri mettiamo il dito nella piaga.
        Cordialità

        • Giovanni 28 Agosto 2014, 15:54

          Non intedevo entrare nella vostra querelle, ma solo riportare le informazioni di Wikipedia sull’argomento.

          • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 16:12

            Il famoso detto, gettare il sasso e nascondere la mano. Oggi si chiama “concezione paritaria delle relazioni sociali”? Non lo avevo ancora sentito.

          • Giovanni 28 Agosto 2014, 16:17

            Guarda che non nascondo proprio nulla. Se su questo sito stai avendo problemi praticamente con tutti (proprietario compreso) è solo in minima parte a causa delle tue opinioni. E’ il tono supponente e saccente con cui ti poni che da fastidio.

          • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 20:41

            Scusa se insisto. Ma a quale/i post fai riferimento?

          • Giovanni 29 Agosto 2014, 12:46

            Leggi il mio commento alla tua risposta @malpensante, più sotto (tanto per fare un esempio). E se ritieni che sia solo la mia personale opinione nei tuoi confronti, puoi provare a chiedere un feedback sul tuo modo di fare (e non sulle tue opinioni) a tutti gli altri utenti abituali del blog.

        • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 16:10

          Io ti prego di leggere con più di attenzione i post scritti. Non ne vedo uno dove io difenda la Fir su questo argomento. E’ da quando scrivo sul blog che peroro la causa di una presenza nel mondo della scuola. Non cosa tu abbia letto. Ciò detto min cult prop non ti sembra un po’ offensivo?

          • hyperion 28 Agosto 2014, 17:05

            @AdG No dai ironico sì,offensivo no.
            Non c’era nessun accostamento ideologico polticamente parlando,ma l’esempio calzava per il fatto che sostieni posizioni e perori cause indifedibili.
            Comunque se ti sei offeso mi scuso senza riserve.
            I post nei blog hanno solo un difetto non si può sentire il tono con i quali i pensieri vengono formulati.

          • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 20:42

            Scusa se insisto, ma a quale/quali post fai riferimento?

          • mezeena10 29 Agosto 2014, 11:52

            e sarebbe min cul pop..min cult prop che starebbe a significare??? e perche sarebbe offensivo???

  14. gian 28 Agosto 2014, 10:38

    a livello giovanile il solco è meno ampio, ma c’è ed è superiore a quello che c’era 10/15 anni fa, appena si arriva al momento di diventare pro il solco diventa un burrone tanto quanto un tempo (non ingannino alcuni buoni risultati, senza continuità la differenza non si colma).
    la colpa è di tutto il sistema, club e metodologie per gli educatori che non sono adatte ad insegnare le skills anche ai ragazzini (molti anni fa i bambini facevano fondamentali, e tanti, poi è arrivato il lato ludico dello sport e ci si è dimenticati che era sport) per la maggior parte, cultura sportiva nulla (poca leva quindi poca scelta), limiti fisici (c’è poco da fare, mediamente siamo più piccoli degli isolani e dei nordici), federazione (accademie che accrescono l’atleticità, ma i cui allenatori, pur avendo tanto tempo, lamentano limitate crescite tecniche, anche qui da discutere se il problema sono gli allenatori, i programmi o i giocatori scelti), domestic e società che non sfruttano talenti e campionati non performanti ed organizzati per far migliorare i giovani; però, detto ciò, torniamo sempre lì, se non vuoi renderti conto del problema, dicendo che a livello giovanile siamo in linea con gli altri o che comunque la differenza non è data dalla qualità, ma dalla quantità di scelta che hanno gli altri (almeno sarebbe furba come scusa), non andremo da nessuna parte e continueremo ad allargare il gap con o senza accademie

  15. GiorgioXT 28 Agosto 2014, 10:55

    Per una volta -ed a fatica- mi tocca dire che Ascione non ha torto quando dice che il vero gap inizia dopo i 16 anni.
    Almeno per quanto riguarda (è un orizzonte limitato, ma non nel tempo) le giovanili del Petrarca dove hanno giocato e giocano i miei figli, in questi anni abbiamo giocato decine se non più di partite U16-18-20 (quando c’era) con squadre che possono essere considerate di livello buono se non ottimo (è sempre difficile capire con chi stai giocando, ma in alcuni casi si riesce), da Otago (NZ) a Bath, dal Cardiff Blues al CASI , Hartpury l’accademia di Gloster, King’s college Parramatta, La Tablada ecc.ecc. le sconfitte sono state eccezioni, non la regola, e questo vorrà pur dire che dove c’è una linea tecnica ed una formazione (certo non perfetta) che punta sulla tecnica e sulla qualità , qualche risultato arriva.

    Quello che Ascione omette , è che il problema è doppio , perché se da una parte abbiamo una formazione decente non dappertutto (e accademie e CdF risolvono il problema solo per 1 su 10 dei ragazzi) dall’altra abbiamo una mancanza di campionati veramente competitivi e soprattutto nazionali che DEVONO essere composte con il bilancino “PERCHè RAPPRESENTATIVE DI TUTTE LE REALTA’ ACCADEMICHE” e per questo mai competitive al massimo di come potrebbero essere.

    Aggiungi che -a differenza non solo del Petrarca, ma di ogni altro club- il ragazzo entrato in Accademia u18 è praticamente tranquillo del suo posto per almeno due stagioni e casomai si deve preoccupare solo del passaggio a quella di Parma… non è certo la ricetta per spingere qualcuno a lottare per farsi strada.

    • gian 28 Agosto 2014, 14:00

      a me quello che ha impressionato di più a livello di ragazzini, per quel poco che riesco a vedere, è che ci sono squadre che hanno capacità tecniche notevolmente superiori ad altre (tra le stesse prime e seconde squadre della stessa società ho notato notevoli gap), il problema è che su 10 squadre 3 giocano a rugby, 3 a minirugby e 4 corrono in mutande dietro a una palla ovale, dove vogliamo andare

  16. Machete 28 Agosto 2014, 11:01

    sempre i soliti discorsi triti e ritriti…….formazione di base giovanile……
    Ascione afferma che fino ai 20 anni il gap con le altre nazioni non è così alto
    tanto per dare 2 numeri :
    6N u20 dal 2008 al 2014 3 vittorie con la Scozia e un pareggio con l’Irlanda differenza punti perennemente negativa
    JRWC dal 2008 al 2014 2 vittorie rispettivamente contro Giappone Canada 1 vittoria contro Tonga Fiji e Argentina anche qui differenza punti sottozero

    un dirigente Fir dopo questo tipo di affermazioni dovrebbe immediatamente essere allontanato per manifesta incapacità

  17. soa 28 Agosto 2014, 11:21

    Quando sento parlare di palloni che cadono ai 10 metri la mia mente corre a Giovambattista “mani di marmo” Venditti. 187 cm x 110 kg. Grande e grosso, mai una volta che rompa un placcaggio e palle perse a non finire. Però è grande e grosso.
    Shane Williams, 170 cm x 80 kg. Non serve che aggiunga altro. Ah si, è gallese.

    • mezeena10 29 Agosto 2014, 13:30

      io l’ ho ribattezzato “Monzon”, manos de piedra! 😀

  18. malpensante 28 Agosto 2014, 11:48

    Servirebbe un filosofo di professione per il vizietto nel postulato Ascione, ma San è al momento irreperibile. La questione è che paragona in astratto e senza alcun fondamento statistico. Il suo ragionamento ha una logica, pur essendo del tutto falso, come dimostrano poi i fatti (numeri). La questione è che paragona una filiera formativa iperprofessionistica come la nostra, basata su una selezione precoce in base a caratteristiche (giuste o sbagliate) individuali, a delle sane realtà dove la selezione avviene per il tramite “naturale” dell’agonismo e della competizione. Ovvio che da un numero grande di giocatori ben formati e ben rodati in tutti gli aspetti (fisici, tecnici, mentali) escano giocatori in numero e qualità superiori rispetto a un percorso che via via selezione un numero sempre più piccolo di individualità e senza che la competizione agonistica sia parte integrante della selezione stessa. Tra l’altro, oltre che sbagliata a prova di casalinga di Voghera, è una impostazione folle, visto che per questi eventuali “campioni” iperprofessionisti non ci sono campionati pro in cui farli giocare. Alla fine, pur dopo 4 anni di Celtic, quanti sono i ragazzi che giocano da pro? 10? 20? 5 all’anno? 10? Che senso ha tutto l’ambaradam di 1500 ragazzi l’anno su un percorso di 5-6 anni, fino a “diplomarne” 30 all’anno?

    • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 14:40

      Bell’intervento. Non capisco perché tu non li faccia più spesso, invece delle poche parole, ermetiche che fai spesso.

      • Giovanni 28 Agosto 2014, 16:41

        Sempre il tono da cattedratico, eh? Tu sei la misura di tutte le cose, colui che stabilisce come devono essere gli interventi altrui…

        • jock 28 Agosto 2014, 18:29

          @giovanni, con il caratteraccio polemico che ti ritrovi, io ho paura a venire a vedere il Sud Africa con te.

          • Giovanni 29 Agosto 2014, 11:40

            Ahahah, il caratteraccio lo tengo in serbo solo per i “Pierini” col complesso del primo della classe… 😉
            Allora è andata? 22 Novembre a Padova? Chi viene a vedere i Boks assieme a noi? @Crosby? Altri padovani…?

        • mezeena10 28 Agosto 2014, 19:21

          maestro di vita! ahahahah eh sai Giovanni AdG ama dire alla gente come stare al mondo! ma è tipico della sua generazione!

          • Giovanni 29 Agosto 2014, 11:49

            Poveri alunni…mi fa pensare alla scena conclusiva di “Animal House”: “Niedermayer, ucciso dai suoi stessi soldati in Vietnam nel 1969”. 😀
            Che poi più sopra mi ha chiesto a quali post mi riferivo, ora che gli ho dimostrato la supponenza con cui ha risposto a @mal, non scrive più…

          • mezeena10 29 Agosto 2014, 13:32

            si ma muore dalla voglia..si trattiene per non sbroccare oltre..
            aspetta e vedrai (oh negli altri post è gia pieno!) 😉

  19. cassina 28 Agosto 2014, 11:49

    Mah, scusate se tiro in ballo i pallatonda, in Italia giocando sui campi di cemento e negli oratori con gli allenatori che non capivano una beata abbiamo creato un movimento che ha vinto 4 coppe del mondo….
    queste sono tutte scuse…. se sei uno buono si vede, prendi migliaia e migliaia di bambini e al posto della tonda gli metti un ovale in mano a 4 anni e questi passano la loro vita a sognare rugby e giocare a rugby vedi che poi la gente buona la trovi.
    Il passaggio? se passi la tua infanzia e la tua gioventù a passare il pallone vedi che poi fai le sfide a occhi chiusi con i birilli….
    questo anche in campi brulli e senza erba all’inglese….
    Meniamocela di meno e creiamo in ambiente ENTUSIASMANTE in modo che i ragazzi abbiano un sogno e una grande passione, poi tutto arriva.
    ciao a tutti

    • soa 28 Agosto 2014, 12:00

      Per la mia personale esperienza da calciatore, posso dire che la differenza con i ragazzi che facevano scuola calcio e noi poveri disperati che ci barcamenavamo con allenamenti pieni di buona volontà si vedeva eccome. Sono d’accordo sul fatto che, visto che in Italia il calcio è lo sport dominante e tutti provano e giocano dove ci sia abbastanza spazio per farlo, i nostri giovani, in media, siano tendenzialmente più bravi di altri ragazzi stranieri che magari fanno scuola calcio ma perdono tempo in schemi vari e non sanno stoppare una palla o, peggio ancora, lo sanno fare ma poi non sanno cosa fare con la palla tra i piedi.

      • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 13:34

        Il problema è che gli Oratori sono vuoti! In ragione di questi fatti ( play station, televisione, ecc) , le capacità motorie dei ragazzi sono diminuite in maniera vertiginosa. Per cui, oggi, un ragazzo raggiunge i 12/13 anni con abilità psicomotorie meno sviluppate di 20/30/40 anni fa. La scuola non aiuta quindi la funzione sociale di chi s’insinua in questo territorio libero è molto elevata. Chiunque chieda ai consigli d’Istituto, attraverso progetti ben studiati e istruttori preparati, di occupare ore curricolari e doposcuola ha le porte spalancate.
        Il minibasket e il mini volley lo fanno.

  20. cassina 28 Agosto 2014, 12:09

    Caro Soa, quando i nostri bimbi dormiranno con sotto il letto la palla ovale (noi avevamo la palla tonda) addormentandosi pensando al rugby e svegliandosi con la voglia di giocare al rugby non ci saranno storie per nessun inglese, francese, gallese ….. questo è il mio pensiero,
    io ho un figlio che gioca a rugby, vedo tanto impegno ma manca la determinazione nei ragazzi di chi si è addormentato con la palla ovale nel letto sognando di giocare a rugby come facevamo ai miei tempi con la pallatonda.

    • soa 28 Agosto 2014, 12:14

      La determinazione credo dipenda tanto dal carattere proprio e di chi li allena. Essere allenati da chi sprona a progredire, magari anche con qualche parola dura se serve, è più utile di un allenatore troppo rilassato.

      • cassina 28 Agosto 2014, 12:36

        Sai che ho notato che quando l’allenatore usa parole “dure” alla brutta i ragazzi si vanno a lamentare con la dirigenza dell’allenatore che li prende in giro, che li maltratta, che alza troppo la voce…..
        non lo so, grazie comunque per questo scambio di opinioni,
        ciao Cassina

        • soa 28 Agosto 2014, 12:54

          Che li prenda in giro assolutamente no. Se li prende in giro è un pirla. Quando dico parole dure intendo che l’allenatore deve avere quel rapporto che ha il professore in classe: non può farsi trattare da pari dei ragazzi e neanche può fare il dittatore. Per esempio, se uno non ha voglia di fare lo si può invitare tranquillamente ad andare a farsi una doccia o gli si fa guardare gli altri allenarsi. Gli si fanno fare fondamentali alla nausea, non correre da solo come un pirla a bordo campo. Almeno io preferisco così.

          • cassina 28 Agosto 2014, 13:14

            Hai ragione al 100% anche se però nella vita chi ti prende per il culo lo troverai sempre e sta a te essere forte e andare avanti e dimostrare il tuo valore.

  21. SevenoaksRugby 28 Agosto 2014, 13:03

    Sottolineo solo che qui in UK il rugby si impara a scuola e l’apprendimento/allenamento con il club giovanile e’ secondario agli impegni sportivi con la scuola. Un bambino di 8 anni fa due ore di skills a scuola, una partitella (touch) contro un’altra scuola, due ore di allenamento/partitella con il club (se gioca anche al di fuori della scuola). Crescendo, aumenta la quantita’, ma soprattutto l’intensita’, degli allenamenti. Mio figlio (17 anni) gioca solo piu’ con la scuola perche’ aggiungere anche il club sarebbe stato troppo, dal punto di vista dello sforzo fisico (partita della scuola il sabato pomeriggio, con il club la domenica mattina). Mi pare che la situazione scuola-sport in Italia non sia cambiata rispetto a quando la frequentavo io (40 anni fa’). Solo cambiando questa situazione si potra’ sperare in un allargamento della base dei giocatori ed ad un loro processo di crescita sportiva.

    • cassina 28 Agosto 2014, 13:35

      Ma perché dovremmo cambiare? a scuola si va a studiare non a giocare a pallone o a rugby, a rugby ci si va al pomeriggio al campo.

      Tornando sempre al calcio quanti anni devono fare di scuola i tuoi inglesi prima di vincere qualche cosa?

      • Stefo 28 Agosto 2014, 15:31

        Cassina infatti si chiamano attivita’ extrascolastiche, non fanno parte del curriculum obbligatorio, ma nel mondo anglosassone hanno enorme importanza sia per lo studente che deve arricchire il suo curriculum con attivita’ extra che per le scuole che queste attivita’ extra le offroni, siano esse sportive (alcune sono scuole che fanno rugby, altre altri sport, molte piu’ che un solo sport) o artistiche (musica, teatro o altro)…e’ un modo diverso di concepire il servizio che la scuola offre o deve offrire. Puo’ piacere o meno come sistema ma di fatto se controllassi tutte le statistiche sull’attivita’ fisica e sportiva in Europa tra i giovani noteresti che i paesi in cui le scuole offrono attivita’ extra hanno maggior numero di ragazzi “attivi” fisicamente che nei paesi in cui la scuola non fa questo servizio.

        Aggiungo una domanda, quando scrivi: “quando i nostri bimbi dormiranno con sotto il letto la palla ovale (noi avevamo la palla tonda) addormentandosi pensando al rugby e svegliandosi con la voglia di giocare al rugby non ci saranno storie per nessun inglese, francese, gallese ” cosa intendi?Perche; messa cosi’ sembrerebbe presupporre una superiorita’ genetica per cui basterebbe che si allenassero per essere superiori.

        • cassina 28 Agosto 2014, 16:39

          mi sono espresso male, intendevo che noi italiani non abbiamo nulla di meno “geneticamente” (visto che usi questo termine) rispetto ad inglesi, francesi etc.
          i ragazzi sono tutti uguali, per carità.

          • Stefo 28 Agosto 2014, 16:47

            Ah ok…mah il punto secondo me e’ che gli devi insegnare propriamente a giocare secondo me, nel calcio alla fin fine l’Italia ha una signora scuola e tradizione, non a caso produce allenatori di livello internazionale che trovano lavoro in club o nazionali di prima fascia all’estero…si torna sempre al discorso formazione in tutti gli sport ed a cosa e come vengono insegnati i fondamentali.
            Poi ovvio se invece che avere solo 1000 ragazzini ne hai 10000 e’ piu’ facile che ci sia qualche talento puro.

      • SevenoaksRugby 29 Agosto 2014, 12:48

        Beh, quanti sono i giocatori inglesi nel campionato di calcio? sono quasi tutti stranieri!!! 🙂
        E poi, moltissime scuole non hanno il calcio come sport da praticare: nel primo trimestre si gioca a rugby; nel secondo rugby e hockey; nel terzo cricket. Solo alcune scuole private con alta partecipazione di studenti stranieri organizzano qualche incontro di calcio.
        Come scritto qui sotto da Stefo, a scuola non si va solo per imparare la grammatica e le tabelline…o, soprattutto, ad imparare a copiare, a cercare di fregare il professore (= il nemico, mentre e’ una persona che puo’ aiutarti a migliorare), che mi sembra sia l’attivita’ principale degli studenti italiani.

  22. parega 28 Agosto 2014, 13:10

    ascione / sistema

    il primo andava cambiato gia’ 10 anni fa’…anzi non andava mai messo a capo delle strutture giovanili
    per il secondo sfrutto il leggendario GINO BARTALI ” l’e’ tutto da rifare “

  23. ginomonza 28 Agosto 2014, 13:49

    Però ragazzi non si può perdere tempo a commentare Ascione !!

    • Rabbidaniel 28 Agosto 2014, 13:52

      Hai ragione gino 😀

    • mezeena10 28 Agosto 2014, 15:32

      iss veramene gino!!! solita solfa poi…

      • ginomonza 28 Agosto 2014, 15:56

        Mez anno prossimo verrò in Sardegna

        • jock 28 Agosto 2014, 18:34

          Porco cane, mi piacerebbe venire anche a me a trovare l’ amico mezeena, se riesco mi aggrego a un meet & beer, vorrei conoscervi un po’, e mi piacerebbe anche conoscere la redazione. Ho anche qualche libro, di loro.

        • mezeena10 28 Agosto 2014, 19:24

          grande! e anche l’ amico jock è invitato!

  24. jock 28 Agosto 2014, 18:39

    E per fortuna che ho potuto seguire con un po’ più di cognizione il dibattito qui sopra, grazie a @mezeena 10 che mi ha spiegato alcune cose, mesi fa, su Ascione.

    • mezeena10 28 Agosto 2014, 19:24

      eeeh io ho avuto la “fortuna” di averlo come professore all’ università!

  25. megu65 28 Agosto 2014, 19:49

    Provo a fare un riassunto:
    il rugby è un gioco, se i bambini non ci giocano con la stessa intensità con la quale giocano a calcio o a basket o a pallavolo cioè PER DIVERTIMENTO, saà difficile che crescano con gli skills naturali.
    Quasi tutti noi sappiamo battere una punizione o una rimessa laterale calcistica, fare uno stop di petto, colpire di testa… mica siamo diventati tutti professionisti!
    Vedo parimenti papà come me che assitono all’allenamento dei figli (under 10) e non riescono neppure a PASSARE la palla dritta, non dico a calciarla o fare un passaggio ad una mano.
    Gli educatori spesso non sono preparati, succede anche in altri sport, ma su un numero di praticanti limitato come quello del rugby è evidente.
    Ci sono sport come la pallanuoto dove il numero di praticanti è esiguo ma gli allenatori sono bravi mediamente (in Liguria almeno), quindi tiriamo fuori sempre grandi campioni, tra l’altro conservando due stranieri su 7 effettivi.
    Non parliamo dei mini gioielli della scherma (Jesi, Trieste).
    Quindi: diffusione del GIOCO, allargare la base, preparare gli allenatori/educatori,
    Delle strutture non parlo, sono importanti, ma il rugby si può GIOCARE ovunque come il calcio, il basket o la pallavolo.

    • megu65 28 Agosto 2014, 19:54

      Aggiungo che nostro figlio è in giardino con un altro bimbo pari età che si stanno placcando da un’ora… viviamo in Congo.
      Qui la comunità francese, ben organizzata, ha allestito un club con più squadre di età differenti, riescono persino a fare una partita senior praticamente tutte le settimane… in tutte le loro case naturalmente le palle ovali si sprecano.

      • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 20:48

        Congo Brazzaville, Pointe noir = funzionario ENI. E’ così?

        • mezeena10 29 Agosto 2014, 01:26

          ne l’ una ne l’ altra..che vecchio curiosone! ma poi scusa gli italiani in congo son tutti funzionari eni??? ahaha

  26. ginomonza 28 Agosto 2014, 20:02

    Mah, io vorrei dire una piccola cosa:
    può essere che a volte appaia che AdG difenda anche l’indifendibile però cio’ non da’ il diritto di assalirlo quasi a negargli il diritto di parlare.
    Esprime le sue opinioni e questo va accettato oltretutto perché lo fa educatamente.

    • Alberto da Giussano 28 Agosto 2014, 21:29

      Sei un caro ragazzo (!!!!!!)

      • ginomonza 28 Agosto 2014, 21:32

        Attempato ma sempre un ragazzo 🙂

        • mezeena10 29 Agosto 2014, 10:36

          sai chi mi ricorda? quei “forzaitalioti” che persistevano a difendere il berlusc anche contro l’ evidenza piu evidente! tipo ruby nipote di mubarak o zero bunga bunga solo cene eleganti! ahahahahaha

          • ginomonza 29 Agosto 2014, 14:03

            No dai non è così sprovveduto 😉

    • mezeena10 29 Agosto 2014, 01:46

      gino lo facesse educatamente nessuno avrebbe da ridire..e mi pare sia liberissimo di dire tutto cio che gli passa per la zucca! e gli altri di dissentire! nessuno nega niente a nessuno, mica siamo in Korea del nord!
      #menospocchia

    • Giovanni 29 Agosto 2014, 12:26

      @ginomonza: no, è educato nella forma ma non nella sostanza. Come ho scritto anche sopra, non sono le sue opinioni, ma i toni dei suoi interventi ad irritare le persone del blog.

      • ginomonza 29 Agosto 2014, 14:08

        Giovanni comunque rimango della mia idea :
        il più delle volte non sono affatto d’accordo con lui e non lo commento.
        Però ha il diritto di esprimere le sue idee e a volte viene controbattuto per principio soltanto.

        • Giovanni 29 Agosto 2014, 15:24

          Non nel mio caso: finora non avevo mai controbattuto le sue opinioni per principio. Al massimo avevo preso spunto da suoi interventi per dire la mia. Finchè, in questo post, non ha voluto arrogarsi la pretesa di censurare un mio link.

  27. mezeena10 29 Agosto 2014, 11:07

    Alberto da Giurassico ti vogliamo bene! ahahaha
    #unodinoi

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