Il Consiglio Federale di Bologna ha dato il via libera alla nuova stagione ma le situazioni difficili sono state davvero sanate?
La sostenibile (?) precarietà del rugby italiano, tra debiti e cessioni di titoli sportivi
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non ci resta che ..
Bizantinismi, leggo solo bizantinismi. C’è chi ha preso il toro per le corna, si vedrà se hanno fatto bene, ma almeno ci provano.
http://www.volleyball.it/notizie.asp?n=79678&l=0
Ehh tanta roba! Presidente quando deciderai di dare battaglia ai club, avrai sempre il mio appoggio. Potrebbe essere il piano b, anche se ha molte peculiaritá rispetto alla pallavolo.
Non credo che la riforma del volley, punto per punto, si attagli al rugby, ma la direzione sarebbe quella ragionevole. Non hai la sostenibilità economica? Non giochi. Non hai un impianto minimamente decente? Non giochi. E in più ci metterei il modello baseball col collegamento tra squadre maggiori e minori con passaggio di giocatori abbastanza libero. Insomma, ce n’è da discutere. E bisogna avere alternative pensando che il Pro12 potrebbe esplodere in capo a pochi anni.
Infatti penso una delle differenza principali é che il rugby deve trovare un rafforzamento tecnico e di formazione (mentre la pallavolo sta bene, ma pur sempre migliorabile) e che cmq il campionato italiano di volley, pur soffrendo, ha una certa rispettabilitá e l’italia una certa attrattiva sui mercati dove il volley é in espansione.
L’importante é trovare le differenze per migliorare il e rendere applicable il modello invece che per tagliargli le gambe.
GSP, a quali club dovrebbe dare battaglia il presidente ?
a quelli che non hanno mai puntato sui propri vivai, ma hanno prosperato sulle equiparazioni? a quelli che non hanno mai investito? a quelli che hanno sfruttato senza pudore amicizie ed appoggi per superare regolamenti e giustizia sportiva? a quelli che si sono preoccupati di formare giocatori solo se insieme arrivavano i soldi delle accademie?
Farebbe benissimo e sarebbe un dovere sacrosanti, solo che dovrebbe fare la guerra a sé stesso, al suo club ed ai suoi accoliti.
Questo il problema STORICO del Rugby italiano : il RIFIUTO di premiare il MERITO perché più importante del MERITO c’è L’APPARTENENZA POLITICA ED IL SOSTEGNO ALLA DIRIGENZA, e quando c’è questo non c’è conflitto d’interessi o norma regolamentare che tenga , perché per amici e sostenitori una via si trova sempre (vedi Prato).
scusa @rabbidaniel sai di cosa si tratta il modello brasiliano per la distribuzione dei giocatori ? non penso ricalchi il modello americano del draft se no avrebbero fatto riferimento a quest’ultimo, ben più famoso
comunque concordo almeno in altre federazioni c’è movimento con linee guida abbastanza chiare
E anche nel baseball. La FIR è tra le federazioni più ricche ma anche tra quelle più conservative.
http://www.ilgiornale.it/news/baseball-lancia-campionato-senza-retrocessioni.html
Quello però è il modello degli sport professionistici americani e, per poterlo applicare, ci vorrebbe una totale ristrutturazione dell’organizzazione del rugby italiano. Non basta bloccare le retrocessioni, ci vogliono anche: franchigie al posto dei club, tassa d’iscrizione annuale, impianto con capienza minima omologata, salary-cap. La mancanza di uno solo di questi requisiti comporterebbe la creazione di un ibrido insostenibile, anzi alla lunga perfino dannoso. Ed anche così resta aperto il problema della formazione: lì ci sono le high school ed i college che forniscono i campioni di domani, qui da noi la scuola non forma nessuno.
Se leggi i piani di riforma di volley e baseball vedrai che, in modi diversi, non sono puri modelli americani. Nel baseball c’è un vero modello franchigia con squadre collegate e scambio di giocatori.
Allora bisognerà attendere qualche anno per vedere se funzionano, se hanno bisogno di qualche semplice correttivo o se non vanno per nulla.
Mi spiegherà qualcuno come fa una squadra, il Prato, senza soldi, a reclutare almeno 25 giocatori (5-6 solo sono ancora sotto contratto) che sono consapevoli che prenderanno forse i primi 2 stipendi e dopo basta???
La partecipazione del Prato porta qualità al campionato? C’è una certezza economica ai 30 che accettano di far parte della rosa? E’ un progetto sano e lungimirante?
Grazie Gavazzi per farci vivere un sogno.
Basta prendere giocatori locali e dare solo rimborsi spese. É più onesto e sostenibile e dimostrerebbero di aver capito la lezione. E molto più importante della qualitá. Non riesco ancora a credere che c’è chi ha preso un pò in giro la capitolina l’anno scorso.
Cerro per far prendere 80 punti ai ragazzi……
80 punti sul campo, più altrettanti al pronto soccorso.
Se dopo anni non hai ancora capito che non é la capitolina fuori posto, ma tutti gli altri club che non si sa se durano due mesi.
gia’
Quoto.
Col sistema attuale c’è un’unica realtà con delle sicurezze, visto che è statale. Tutto il resto è, come da titolo, precario. Ok, l’Italia non vive un momento florido, ma devi prenderne atto e agire di conseguenza, pensando che hai il Pro12 come livello top. O fai un upgrade (stile pallavolo) o un downgrade al dilettantismo legato alle franchigie.
Le società sportive hanno gli stessi limiti e le stesse problematiche di tutte le società. Se tu non le obblighi a determinate azioni da sole non lo faranno mai.
Bastano semplici cose, sempre che si voglia mantenere l’Eccellenza:
– innalzamento del valore della fidejussione per l’iscrizione al campionato ( a garanzia e tutela dei tesserati )
– riclassificazione dei bilanci secondo griglie predeterminate da cui emerga un rating ( Basilea 1 e 2 per le società) dal momento che tutte sono srl e hanno bilanci depositati.
Sul fare tabula rasa dell’Eccellenza e comunque di un campionato nazionale ho qualche dubbio, soprattutto relativamente al fatto che oggi ci sono circa 200 atleti italiano che hanno a disposizione un livello ( tecnico ed economico) che consente loro di dedicarsi al rugby a tempo pieno. Quale altro sistema potrebbe garantire tutto questo?
Io penso che si debba avere un modello sostenibile e non un semipro farlocco perché di questo passo l’unica squadra pro sarà quella dei contribuenti. Visto che le risorse sono poche bisogna ottimizzare.
concordo credo che per moltissime società il modello debba essere quello della Capitolina o (scusate la poca modestia) quello dell’Asr Milano
Sicuramente, parlavo Della capitolina perchè é arrivata in eccellenza, ma ci sono altre societá che fanno molto e bene.
l’ASR ? quelli che in 30 anni non sono riusciti a trovare un campo appena decente… mah!
In effetti un campionato così com’è non ha senso. Abbiamo due, o tre squadre al massimo, che puntano al titolo mentre altre due se raggiungono i PO son contente. E il resto?? Comprimarie, tanto per far numero. Che visibilità può avere un campionato simile? A chi interesserà sborsare quattrini per sponsorizzare? Sponsorizzare cosa poi. Dei giocatori e dei club pronti a sfidare delle armate brancaleone tenute su col fil di ferro??
Ma perché, scusa, nel calcio non è la stessa cosa? Il titolo se lo giocano sempre le stesse squadre e le altre fanno numero. Però gli sponsor cacciano tanti soldino perché c’è VISIBILITA’ in TV, giornali, internet…
In tutti i campionati di tutti gli sport ci sono alcune squadre che competono per il vertice, altre che sono contente di piazzarsi e altre ancora che sperano al massimo in una salvezza tranquilla… cosa c’e’ di strano?
Per me,e che da toscano un po’ di simpatia per i Cavalieri l’avevo, credo che la peggior faccia tosta sia di quei pratesi che hanno avuto il coraggio di iscriverli.
Per me il taroccamento è evidente, non credo che i subentranti si siano accollati TUTTI i debiti.
“c. che la cessione sia incondizionata e permetta l’integrale subentro del soggetto cessionario nella posizione sportiva del soggetto affiliato cedente.” Se non mi sono accollato i debiti, tutti, addio arbitrati e siamo tornati ai tempi di Rovigo. Uno si squaglia, e il nuovo è vergine. Ovvio che se i compensi erano in nero, o rimborsi fittizi, la FIR può ampiamente chiudere tutti e due gli occhi e dormire sonni tranquilli. Ma secondo me, qui c’è un taroccamento coi fiocchi,sia su “condizionato” che su “integrale”.
A me pare un ben preciso riferimento alchemico alla nigredo, od opera al nero, e alla conseguente putrefazione della materia.
Vedremo. Gente che avanza stipendi e soldi ce n’è a bizzeffe, e non solo a Prato. Ma a Prato non c’è subentro, da quel che ho capito. Cazzi di chi deve prendere soldi dalle altre.
Il fatto che ci siano purtroppo dei compensi in nero (ma chi e’ che accetta compensi in nero da una societa’ perennemente sull’orlo del baratro???) e’ un vero problema.
La FIR sbaglia in pieno su un punto, non si deve trattare un campionato nazionale pro un campionato che palesemente non è pro ma semi pro. quando apriranno gli occhietti e vedranno questa situazione nuova per loro si potrà iniziare a costruire un campionato con regole serie e mirate per lo sviluppo del prodotto. Ad esempio la pubblicazione di budget e bilanci, regole per la tutela maggiore di U20 e U23, legare i club locali alle celtiche o almeno farli cooperare con le accademie che devono essere il raccordo tra il vero professionismo insomma finchè i vedenti vorranno rimanere non vedenti ci si può fare poco
Cmq anche i club hanno responsabilità.
Non solo i club, ma anche i giocator, hanno grosse responsabilitài. Io capisco che dichiarare, coram populo, che si avanzano dei soldi da una società, può sembrare una delazione, ma se un giocatore non lo fa e consente ad una società , in questo modo, di stare in piedi, mette nei guai altri giocatori. Io so , per certo, che ci sono almeno due giocatori del Prato che avanzano, da incassare, tutto il compenso della stagione 2013/14. Ma nessuno si è preso la briga di prendere carta e penna e scrivere due righe alla federazione per far scattare la clausola d’incasso della fidejussione.
@AdG, quale fideiussione? Ad oggi non c’è nessun obbligo per i club di Eccellenza di averla….nemmeno i 50.000 euro che Gavazzi voleva introdurre sono stati alla fine richiesti….
Che io sappia è una norma per ottenere l’iscrizione.
L’Eccellenza 2014-2015 sara’ composta d 3 tipi di club:
A) Club pro (Calvisano, Rovigo, Fiamme Oro). Budget tra i 700.000 euro e 2 milioni.
B) Club semi-pro (Mogliano, Viadana, Petrarca, Lazio, San Donà). Budget tra 300.000 e 700.000 euro.
C) Prato e L’aquila. Budget? Mistero.
Fino allo scorso campionato c’era la categoria D, come dilettanti, dove si collocava un’unica squadra: la Capitolina.
Se siamo concordi nel dire che l’Eccellenza è il secondo campionato per importanza e qualità dopo la Celtic, forse, dovremmo puntare ad avere un’Eccellenza composta esclusivamente da club pro.
A puntare quindi in alto anziché rassegnarsi a guardare in basso.
Poiché però alcune piazza rugbistiche hanno difficoltà a reperire sponsor e in genere ad avere la sicurezza della copertura economica per tutti i 12 mesi, e’ necessario introdurre 2 semplici regole:
1. Nessuna pendenza/debito non pagato al 1.Luglio. Pena mancata iscrizione all’Eccellenza.
2. Fideiussione obbligatoria di 250.000 euro durata 12 mesi da presentare entro il 1. Luglio.
In questo modo si eviterebbe che Prato e L’Aquila giochino un campionato da comparsa, con giocatori di basso livello, non pagati e con nessuna pretesa.
Crosby concordo pienamente su tutto quello che hai scritto,e penso che dopo vari anni ci siano rimasti pochissimi giocatori ( anche di non primo livello ) che si facciano infinocchiare con promesse piu’ o meno veritiere e quindi i due club da te ultimi citati abbiano molte probabilita’ di auto escludersi dall’eccellenza per futura manifesta inferiorita’ confronto a tutti gli altri club, tranne………….che arrivi Babbo Natale saluti
Quello che fa star male è che non si può vivere di rugby,se le grandi realtà hanno fondamenta d’argilla le piccole sono messe ancora peggio.
com’è possibile che un giovane decida di fare questo lavoro?la sola passione non basta.alla fine bisogna fare i conti con la realtà.