Bernard Laporte va all’attacco di Saint-André e federazione

Il coach del Tolone dice la sua sulla situazione della nazionale transalpina, sul ct e sulla FFR. Che lui vorrebbe guidare

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Stefo 7 Luglio 2014, 13:30

    Che PSA debba prendersi anche le sue resposnabilita’ e’ vero, ci sta capendo poco ed ogni partita queto e’ chiaro, al di la’ dei problemi che PSA ha sottolineato e che negare e’ un po’ ridicolo.
    Che PSA conoscesse la situazione e che abbia fatto parte di cio’ che oggi accusa non aiuti la NAzionale, Laporte ha ragione.
    Nel momento pero’ che parla di T12 da ragione ad alcuni dei commenti di PSA, ed ha ragione.

    In generale mi sembra che Laporte stia iniziando la sua campagna elettorale con questi interventi…il T12 e’ un’uscita gia’ di un certo tipo, vediamo che altre idee proporra’.

    • Alberto da Giussano 7 Luglio 2014, 14:54

      Il selezionatore di una nazionale, specialmente laddove il rugby ha un effetto mediatico dirompente, non deve necessariamente essere un gran tecnico, deve solo avere una grande personalità con doti carismatiche riconosciute. Sia per essere ascoltato dai giocatori che dal circo Barnum che ti circonda. PSA non ce l’ha e quindi si trincera dietro lagne continue.
      E sicuramente, invece, Laporte il carisma ce l’ha e non perde occasione per dimostrarlo.

      • Stefo 7 Luglio 2014, 15:12

        Alberto concordo fino ad un certo punto, io noto che le NAzionali di vertice vincenti hanno ct che sono anche grandi tecnici, che portano non poca farina del loro sacco per far rendere la suqadra al melgio, ed anche il resto dello staff tecnico spesso fa la differenza.
        PSA probabilmente non ha grandi doti carismatiche ma non ha neanche grandi idee tecniche…si sta trincerando dietro lagne?Vero ma il 90% delle cose che dice sono vere al 100% ed indiscutibili e Laporte in realta’ neanche le nega, sugli stranieri si limita a far notare a PSA che lui stesso e’ causa del male di oggi visto gli acquisti che il Toulon gia’ faceva quando era lui ad allenarlo, sul fatto che i giocatori sono spremuti il fatto che Laporte proponga di fare un T12 senza fase finale di fatto supporta la lagna di PSA.

        • Alberto da Giussano 7 Luglio 2014, 15:21

          Ho logicamente estremizzato il concetto. Ma il senso dell’affermazione è questo: oramai le nazionali navigano, perennemente, in un mare interno a dir poco tempestoso e siccome devi vincere o quantomeno confermarti nel ranking, l’uomo che è chiamato a guidare il team deve dare sicurezza e protezione ai suoi giocatori al di là e al di sopra delle polemiche ( soprattutto interne). Per questo dico che la dote irrinunciabile di un selezionatore deve essere il carisma.

          • Stefo 7 Luglio 2014, 15:31

            AdG, io non difendo PSA, l’ho gia’ detto in passato che e’ chiaramente nel pallone e come ho scritto sopra le critiche di Laporte a PSA sono tutte corrette.
            Cio’ non toglie minimamente che il 90% delle cose che PSA “denuncia” siano vere e mi sembra che Laporte la cosa bene o male la riconosca, e visto che sta iniziando la sua campagna elettorale inizia anche a dirle certe cose.

  2. Andria 7 Luglio 2014, 13:31

    Premesso che non adoro Laporte anche se ancora ho negli occhi quello strabiliante quarto di finale del 2007.
    Sottoscrivo quasi tutto.
    Nei miei inutili interventi ho semnpre scritto che trovo il selzionatore attuale un po’ troppo impegnato nel cercare scure.
    Poi, dicendola tutta, ma come proverei Galthie’…

  3. Stefo 7 Luglio 2014, 13:47

    « Quand il était à Toulon, il a recruté une quinzaine d’étrangers. Et à ce moment-là, il s’en fichait pas mal de l’équipe de France. Maintenant, quand il dit que les étrangers font perdre le XV de France, je dis stop »
    Straragione.

    « Il faut passer au Top 12 (…) Ce n’est pas tout, il faut supprimer les phases finales. Avec une telle décision, non seulement tu clarifies ton championnat, avec un vrai champion de France (…) et tous les problèmes de calendrier sont quasiment réglés »
    Ragione di nuovo ma vediamo cosa i presidenti pensano.

    • mistral 7 Luglio 2014, 15:17

      credo che i presidenti dei club maggiori siano in maggioranza d’accordo, e anche alcuni dei minori che ormai soffrono il livello di spesa necessario per affrontare o rimanere nel top14… contestualmente non mi stupirei di vedere prossimamente un proD2 allargato, magari a gironi…

      • Stefo 7 Luglio 2014, 15:35

        Spero perche’ e’ la soluzione logica che si son rifiutati di fare per anni, anzi parlavano di salire a 16 in alcuni momenti.
        Comunque Laporte inizia ad illustrare le sue idee (deve averci letto la scorsa settimana mistral 🙂
        ) e come inizio vedo idee interessanti che per i problemi del rugby francese per me vanno nella direzione giusta…vedimao nei prossimi mesi le ulteriori idee.

        • mistral 7 Luglio 2014, 15:39

          a me viene da pensare che sia partito un po’ presto, la volata sarà lunga… ma come dicevi, se si espone avrà fatto bene i suoi conti, d’altronde in questo momento contraddire il laporte bi-campione francese ed europeo è spessa per tutti!… aspetto con curiosità la reazione di blanco 😉

        • mistral 7 Luglio 2014, 16:21

          “…Diminuer le nombre de matchs ne serait pas parfait mais ça deviendrait plus supportable…” (R. Bouscatel, oggi n.d.r)

  4. Alberto da Giussano 7 Luglio 2014, 16:27

    Dal momento che ve la cavate bene col francese, sull’Equipe sotto quest’articolo c’un dibattito molto interessante.

    • mistral 7 Luglio 2014, 16:48

      tutto il mondo è paese (con la P minuscola, se fosse Paese per il rugby italianoandrebbe sicuramente meglio!) 🙂

      • Alberto da Giussano 7 Luglio 2014, 16:57

        Mi sembra che non tutti amino alla follia B.P, ma nessuno difende PSA!

    • mistral 7 Luglio 2014, 17:06

      scherzi a parte, e ringraziandoti per la segnalazione, mi pare che la maggior parte dei commenti critici (e per tali intendo quelli costruttivi e non semplicemente schierati su posizioni por o contro laporte a prescindere) convergano sulla necessità di ridurre il campionato, se non passando al top12 almeno eliminando le fasi finali, e di dare maggior visibilità televisiva al proD2 alternando le giornate (ven-sab top12 o 14, dom proD2)… sul fatto che serva o meno a ri-qualificare la nazionale, e quindi a migliorare il sistema formativo della base, per adesso non ci sono idee se non quella di MB di “valutare” il cartellino del JIFF a livello di 300.000 euro, sulla quale BL non si è ancora espresso…

      • Stefo 7 Luglio 2014, 17:32

        Io oggi non ho letto i commenti, in passato l’avevo fatto e devo dire che molti parlavano anche della necessita’ di limitare in qualche maniera il numero di stranieri a foglio di gara cosa ch personalmente mi trova d’accordo…senza dover andare a limiti estremi e stupidi come nel caso italiano di un paio d’anni fa dei ruoli, o quello attuale della IRFU, ha senso…si tratta di trovare quella soluzione a meta’ che sia in equilibrio sulle necessita’ di tutti.

        Sull’idea di MB…il problema e’ che operando in mercato internazionale se in Inghilterra puoi prenderti il giocatore senza pagare cartellino ed in Francia invece devi pagare il cartellino non fai che acuire il problema dell’importazione dei giocatori. Poi devi sperare che il professionismo in generale spinga verso il costo del cartellino, ma poi avrai che c’e’ chi contestera’ che il costo del cartellino vada magari ad una federazione invece che ad un club/franchigia, esempio: se MB viene in Irlanda a prendere Sean O’Brien pagando il cartellino chi li prende i soldi?La IRFU?Il Leinster?Il club con cui ha il doppio tesseramento?Con poi il discorso che se uno e’ a scadenza con che diritto chiedi i soldi del cartellino?A scadenza sei svincolato anche nel calcio per esempio.

        • mistral 7 Luglio 2014, 17:50

          se passasse il concetto che il cartellino è capitale sociale (e vale/potrebbe valere per i club anglo-francesi, per le realtà celtiche è diverso. per la irrealtà italiana diventerebbe una vera istigazione a delinquere!) la formazione diventerebbe anch’essa un cespite… per il momento quella di MB mi pare una provocazione per “allentare” (o tentare di) il vincolo sui JIFF a reperto, il vero obiettivo condiviso con bouscatel è quello di implementare i rimborsi FFR per i nazionali… ma non so quanto questo possa migliorare la filiera formativa e di conseguenza la qualità della rappresentativa nazionale… l’altra ipotesi era quelle di collegare l’accademia di marcoussis con il grande stadio del rugby ed una franchigia nazionale… ma sul grande stadio laporte si è espresso (in negativo) e sul discorso franchigia nazionale non ha mai avuto espressioni favorevoli… invece restringendo top14/12 e allargando la visibiltà del proD2 si potrebbe ottenere una base di pratica di alto livello da cui pescare anche in campo nazionale, con club di alta visibilità probabilmente molto legati agli stranieri (come adesso) e con ottime performance in campo europeo, ed un campionato di secondo livello in cui gli stessi club potrebbero avere ulteriore spazio per “accademie” territoriali: RCT ad esempio è pronto a giocare la carta di rappresentanza regionale, legandosi alla realtà del sud-est nizzardo (popolazione giovane, università, visibiltà internazionale, possibilità di investitori nel settore, radici rugbistiche profonde anche se mai con risultati eclatanti…)

          • mistral 7 Luglio 2014, 17:51

            quello che ho espresso è un discrso franco-francese, ovvio…

          • Stefo 7 Luglio 2014, 18:04

            Allargare il ProD2 e pensare di poter creare una nazionale vincente pescando da una serie B mentre le altre Nazionali la basano su formazioni che giocano nel massimo campionato e nelle massime coppe europee non credo funzionera’ molto…se poi i top club francesi vincono in europa con in campo gallesi, scozzesi, irlandesi, italiani dato che queste al momento non hanno regole tipo quelle inglesi il massimo campionato francese finirebbe per rinforzare le concorrenti della NAzionale.
            Per fare un esempio simile: Doussain, ora lasciamo da parte le valutazione bravo non bravo, Thrin Duc e’ meglio o altro, e’ di fatto una delle poche opzioni di PSA nel ruolo…il prossimo anno giochera’ a La Rochelle, non ci si puo’ lamentare se poi in campo internazionale manca di esperienza vincente.

          • mistral 7 Luglio 2014, 18:18

            è vro, ma quale altro modo può coniugare rugby professionistico e nazionale, partendo dal presupposto che il rugby francese è radicato più a livelo di settori geografici che di vero discorso nazionale; il fatto che il rugby nazionale non vinca alla metà dei francesi non glie ne può fregar di meno, all’altra metà “costretti” a scegliere tra il brennus con il proprio club ed il 6N con la nazionale, malgrado l’elevato sentimento nazionale gallico, non scommetteri sul responso di un sondaggio favorevole alla nazionale…

  5. Katmandu 7 Luglio 2014, 18:30

    Partiamo dal fatto che vedo che anche in Francia va di mlda lo sparo sulla croce rossa (o forse sarebbe meglio dire rotta), Psa ha colpe grandi come case ma siceramente come si fa a giocare sereni e con confidenza se:
    si cambiano per infortunio prime linee come fossero caramelle
    Se i ricambi soprattutto in seconda stentano a venir fuori
    E se delle volte son proprio i senatori (Picamoles su tutti) a combinare bei pasticci alternando partite buone a prestazioni anonime
    Ripeto Laporte critica giustamente una nazionale che lui ha lasciato nei primi 4 posti al mondo e oggi la vede perdere di brutto e secondo me son abbastanza preoccupati dalla figura che potrebbero fare al mondiale se continua l’andazzo, in mezzo ricordiamo c’è stata pure la gestione da secondo posto mondiale in cui i giocatori non facevano una mazza di quello che diceva l’allenatore
    Detto questo partiamo con la critica a Laporte giusto portare a 12 le squadre e non a 16 come vorrebbe qualcuno, ma mi chiedo se per ipotesi domani il sig Laporte diventa capo suptemo della FFR, benissimo, come primo atto è segare 2 squadre dal campionato, avendo firmato un contratto veramente Monstre con la Televisione, i proventi verrebbero divisi in meno, bene quindi aumenta la disponibilità economica del vertice (magari non di 1/7, ma magari un po meno) per effetto della mancaza di 2 squadre, bene siam sicuri che quei soldini, andrebbero alla formazione di futuribili nazionali francesi? Io dubito fortemente, probabilmente aumenterebbero gli stranieri e la nazionale perderebbe di competitività
    E poi domandona delle domandone ma Laporte non voleva smettere di allenare per stare più vicino alla famiglia? Secondo me la moglie lo invece che essere contenta della cosa gli da giu col manico della scopa in modo che esce di casa più in fretta 🙂

    • mistral 8 Luglio 2014, 08:59

      ma non ha mai specificato vicino a quale famiglia, sicché…! 🙂 drolerie a parte, il contratto monstre cui fai riferimento è merito della FFR o del movimento professionistico?… e di conseguenza, è così sbagliato (querelle della estate scorsa, non di secoli fa) che la LNR voglia maggior rilevanza anche in FFR e che i presidenti dei club che tirano l’audience (RCT in testa, ça va sans dire) pretendano maggior visibilità per i propri prodotti? …come coniugare una miglior formazione con questo contesto mercantilistico è la domanda, come hai sottolineato, ma è chiaro che l’attuale sistema non funziona più e che la FFR debba cambiare toni e ruolo gestionale… che poi sia BL la persona più adatta non lo so, è uno che non le manda a dire, il governo di una federazione esige forse maggiore diplomazia, ma averlo nel direttivo sarebbe comunque uno stimolo…

      • mistral 8 Luglio 2014, 09:00

        Picamoles senatore? … ha 28 anni!

      • Stefo 8 Luglio 2014, 09:23

        mistral posso dire che trovo divertentissimo che tu abbia sempre e solo da crticare la FFR, il pubblico cattivo, e non trovi mai una critica alla gestione lnr e dei club?
        Sopra ieri mi chiedevi che altro si potrebbe fare, forse un’occhiatina all’Inghilterra dove i club seppur privati hanno avuto da sempre un modo diverso di dialogare loro per primi con la Federazione, hanno da sempre accettato il ruolo formativo per i giocatori inglesi ed il fatto che debbano anche il fatto che debbano lavorare anche in funzione della NAzionale al di la’ dei parecchi soldi che la RFU gli passa?Il fatto che il dialogo in Inghilterra funzioni meglio e porti ad una gestione del rugby piu’ equlibrata e’ dvouta anche ad un atteggimaento diverso dei club stessi e della Lega, molto meno egoistico di quanto avviene in Francia…ed e’ possibile molto piu’ delle tue convinzioni sulla perenne lotta dell’imprenditore privato paladino del bene e le federazioni pubbliche cattive.

        • mistral 8 Luglio 2014, 09:32

          no stefo, non sto dicendo che la FFR è il cattivo e la LNR il buono, sto solo oggettivamente considerando che mentre i club (alcuni più di altri) francesi hanno fatto delle fughe in avanti (legittime, logiche, avventate… non lo so, considero e basta) la FFR è rimasta un po’ troppo ingessata al proprio ruolo di organismo di potere autoritario, più che non autorevole, e che in questa fase storica occorra ri-creare una nuova dinamica (dialettica, se si preferisce il trmine aulico) tra le parti, essendo però consci che di quello che il vil denaro (che ormai tutto regge) predilige mediaticamente sostenere… forse il sistema inglese è quello migliore, forse anche circolare a sinistra ed avere la sterlina, solo che oltremanica esistono altre realtà (purtroppo o per fortuna)…

          • Alberto da Giussano 8 Luglio 2014, 09:52

            Direi che l'”England system” è il più solido di principi. Del resto ,la storia pluricentenaria di organizzazione rugbistica vorrà pur dire qualcosa!
            Infin dei conti noi latini abbiamo scopiazzato, e adesso siamo meno bravi a reggere le tensioni.( ci metto il “noi” per darci un po’ d’importanza)

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