Bernard Laporte va all’attacco di Saint-André e federazione

ph. Jason O’Brien /Action Images

Bernard Laporte non è mai stato uno che le manda a dire, al pari del suo datore di lavoro Mourad Boudjellal. In una intervista a Midi Olympique l’head coach del Tolone campione di Francia e d’Europa si esprime sul ct della nazionale francese Philippe Saint-André e sul presidente della federazione francese Pierre Camou. Iniziamo dal primo: “il ct si è piantato. Bisogna smettere di distribuire responsabilità e asssumersi le proprie. Sono stato selezionatore della nazionale per 8 anni e non mi sono mai nascosto dietro le scuse del Top 14. Poi quando firmi per diventare ct conosci benissimo la situazione e non ci sono soprprese, soprattutto per Philippe e il suo staff che arrivano proprio dal Top 14. Per quanto mi riguarda le cose sono chiare: quando il ristorante è troppo caro per il tuo budget non devi proprio entrarci, non è al momento di pagare il conto che devi prendere coscienza delle cose”.
Poi Laporte tira in ballo la federazione: “La nazionale da tre anni non è una promozione per il nostro sport, è evidente. Galthié farebbe meglio? Possibile. Ma chi ha scelto Saint-André? In federazione nessuno ne parla, sono tre anni che va così e nessuno affronta apertamente la questione”.
Poi l’attacco a Pierre Camou, presidente proprio della FFR, ruolo a cui proprio Laporte si candiderà nel 2016: “Ha più volte detto pubblicamente che non era favorevole al fato che un presidente facesse più di due mandati: è al suo secondo e se è un uomo di parola se ne deve andare”.
Poi una chiusa sul Top 14: “ci sono troppi club professionistici, bisogna passare a un Top 12”.