Il giocatore ha firmato un contratto da espoirs per il club campione di Francia e d’Europa
Rugbymercato: Simone Ferrari lascia Mogliano e va a Tolone
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In bocca al lupo ragazzo, fatti valere!!! Se l’hai riternuto una cosa valida hai solo che fatto bene!!!
Complimenti a Simone, umilta’ e lavorare duro.
soprattutto con allenatori capaci
Ridacci i soldi!!!
Quali soldi?
Sei uno strozzino???
Tranquilli sto facendo ironia, è una ridicola polemica che è sorta quando uscì la notizia del possibile transferimento del ragazzo a Tolone…mi beccai pure dello stronzo e idiota…
Ripeto 😀
tipo? quando gino??? ti ha fatto imbestialire???
Sono contento per lui, vai e metti in mostra le tue doti !
Gigi, ma pensi sempre e solo a quello!!! 😉
ihihih
!
Spero lo seguano a ruota tanti giovani…
Piuttosto che restare in eccellenza per essere poco impiegati ed essere titolari solo con le squadre materasso…. Vedasi lo stesso minutaggio di Ferrari e altri al Mogliano
Ot: http://www.rugbymercato.it/2014/06/24/davide-duca-conquista-la-francia/ come vedete molti vanno all estero so mettono in gioco e fanno bene…..altro che no buoni per rugby….. Gli unici no buoni sono i dirigenti…..
Insomma, non è che Duca qui non lo si sia visto, e che a Rovigo fossero entusiasti (prima, durante e dopo). Il pilone me lo ricordo per la stazza, un cubo.
il pilone è il fratello Gian Marco, ora alle Fiamme Oro, ex Rugby Roma e San Gregorio…
contento per Duca, come spesso succede in italia, si vive per “sentito dire”, lui aveva la fama d’essere lento e ogni volta “Duca? E’ lentoooooo”
si vede che in Francia non serve correre..
Duca a rovigo non mi ha mai entusiasmato tanto. Credo anche che il fed.2 sia una serie con un livello più basso dell’eccellenza, normale che renda di più (non sono sicuro di quest’ultima cosa, aspetto delucidazioni da qualcuno più esperto di me sul rugby francese).
non sono cosi sicuro che la fed 2 sia di livello inferiore all’ eccellenza..
la fed 1 è di livello nettamente superiore, per gioco ingaggi pubblico etc..
palesemente!
la fed 2 ha budget monetari superiori all’eccellenza. Il livello di gioco, di preparazione e di intensità sono molto superiori a quelli dell’eccellenza.
@mez e @scalvox, ok grazie per la spiegazione. Allora vorrà dire che andare all’estero gli ha giovato
grande Duca! rossoarancione di Frascati, ex Treviso e Rovigo…nel Polesine non avrà fatto impazzire, ma era un buon giocatore, ha deciso di fare questa esperienza l’anno scorso e direi che gli è andata bene, ottimo…
San, è stato pure a Venezia. Ma secondo te, se un articolo come quello (sa ‘na sega il giornalista di come abbia giocato, di sicuro) fosse una recensione e la testata una guida gastronomica, vai a mangiare lì o prima t’informi da un’altra parte?
certo che mi informo, nemmeno io so una sega di come stia giocando Duca però, visto l’alto numero di presenze e punti fatti, sulla carta mi pare che il ragazzo sia andato bene giocando in un livello discreto…comunque il mio era un elogio per uno delle mie parti…è vero, è stato anche al Veneziamestre e a Treviso ha giocato più con la seconda squadra in A che con la prima in Super 10…
Sono contento per lui, soprattutto dopo le critiche assurde che ha avuto dai “strani esperti” di questo blog…
dagli “strani esperti”
ah, frotte di fenomeni ovunque!!!
rischiamo di diventare un supermercato dei grandi o meno grandi club europei
ricordate le parole di dondi ? andiamo in celtic leaugue per poter far restare tutti i piu’ forti italiani cosi’ che possano giocare insieme e rendere al meglio in nazionale cosi’ da poter ottenere risutlati sempre piu’ importanti
complimenti per i risultati
parega hai ragione ed aggiungo uno dei motivi per cui questo secondo me inizia a succedere e potrebbe succedere ancor di piu’ nei prossimi anni: l’entrata di un club argentino in SR che di fatto ridurra’ drasticamente il numero di argentini in Europa anche in virtu’ delle regole che la UAR avra’ di convocare in Nazionale chi gioca in Argentina e basta.
I club europei sono e saranno alla ricerca di alternative ed iniziano a muoversi prima sui giocatori di primissima fascia e poi sui giovani prendendoli con contratti academy/espoirs per finire loro al formazione.
potra’ essere anche questo un aggravante del nostro problema che pero’ nasce da noi
abbiamo mille problemi e non si sente niente da alcun dirigente fir
dico ma che succede ? siamo al liberi tutti ? che indirizzo vogliono dare ? questo e’ un momento dove ci vorrebbe qualcuno che ci metta la faccia invece la stanno nascondendo come conigli sotto la sabbia
dondi da questo punto di vista era di un altro pianeta ..era sempre il primo a mettercela e dare indirizzi …anche se non si era d’accordo bisogna dargli il merito che faceva da parafulmine per tutti
con gavazzi non si sa’ piu’ niente stile ex cccp
gavazzi ci mette la faccia…
sì, ma sempre quella di qualche altro! Sempre colpa degli altri!!!
Il fatto è che si aspetta sempre l’ intervento di un salvatore che possa risolvere tutti i problemi, quando invece è il sistema intero che va riformato, e questo è un problema dello sport italiano in generale…
Arzàn, dar del sovietico a Gavazzi rispetto a Dondi è come dar del clericale a San rispetto al mullah Omar. La questione enorme che si pone è che Dondi gli obbiettivi, tutti falliti ma ce li aveva, Gavazzi dà l’impressione di non averne alcuno, se non quello di aver messo le mani su Fort Knox e godersi il marchesato del grillo. Ma non c’è da stupirsi visto che il cosi detto “movimento” di tutto si preoccupa meno di che senso abbia stare in Celtic e di cosa si debba fare per rimanerci con una qualche utilità. Sono passati 4 anni e un bilancio sarebbe ora di tirarlo.
il bilancio di 4 anni di celtic ?
dal punto di vista sportivo buono per i primi 2 ..poi la fir ha incominciato a bachettare bastonare chi non lapensava come lei e ora siamo allo sbando piu’ totale perche’ come dici tu gavassi non ha nessuna idea in testa
poi scusa ma mandare via uno come munari in quel modo e’ inacettabile
non lo vedi fare in nessun’altra federazione
Se han deciso di prendere i soldi, ovvio che Munari fosse tagliato. Secondo me era già deciso con la fine del terzo anno, e si è visto in estate con gli acquisti. Smith ha potuto andarsene nel frattempo e lui no, questione di ruolo. E Munari, una volta che hai preso i soldi e fai pure quel popò di tagli, serve a nulla se non a un’inutile pantomima senza costrutto per un pubblico di fessi. Munari non ha la stoffa, il profilo e gli interessi per essere un buon un ladro di Pisa.
stiam diventando le nuove Fiji 😀
solo più piccoli
@Parega non esageriamo con gli allarmismi… 🙂
il ragazzo fa sicuramente bene a cimentarsi in un’altra realtà, tuttavia ricordiamoci che nell’ultima decina di anni altri promettenti ragazzi hanno intrapreso la stessa esperienza e a memoria ricordo Bacchetti (Biarritz), Magri (SF), Giovanchelli (SF), Pietrosanti (SF); per onestà nessuno di loro è diventato un fenomeno e solo Bacchetti ha indossato la maglia azzurra a livello seniores (chiamato da quello “italiani no buoni per il rugby” come dice @francesco.strano).
Tra le motivazioni che spinge questi ragazzi magari c’è anche un buon contratto che secondo me, visti i tempi, forse in eccellenza non riuscirebbero a strappare.
Anche la migrazione di “non fenomeni” non è un fenomeno nuovo… noi ci ricordiamo sempre di Parisse, i Bergamasco, Canale, Masi ecc, ma oltralpe a cercare fortuna e “pila” ci andarono pure i Ferrari, i Saviozzi e tanti altri di cui ora non mi sovviene il nome…
cordialmente
Bak
scusa non e’ un allarmismo e’ la verita’…rileggi quello che ho scritto sopra lo disse dondi perche’ entrammo in celtic o ci si e’ gia’ scordato ? era riportato in maiuscolo su tutti i comunicati fir e lui lo diceva ogni volta che parlava
facendo andare via tutti i migliori prospetti non mi sembra una buona novella per la nsotra parrocchietta
poi che sia meglio per lui ci vuole poco a dire di si’ per come siamo messi male
ho letto bene quello che hai scritto e infatti ti do ragione sul merito… volevo solo dire che la migrazione oltralpe si è assistita anche in tempo pre-celtico, quando esisteva una lega e il campionato italiano di massima divisione si poteva definire “professionistico”.
Ora di squadre professionistiche ce ne sono due e possiamo stimare che possono offrire un contratto a 50-60 giocatori italiani, di quelle semi-professionistiche ne rimangono sane forse sette (Viadana per fortuna pare stia benino, Prato è alla canna del gas e l’Aquila è un’incognita…) quindi diventa naturale assistere ad una migrazione di talenti che vogliono fare del rugby una professione.
@back
d’accordo conquello che dici
pero’ piu’ che migrazione mi sembra stia diventando un esodo..vanno via giocatori che possono infiammare richiamare pubblico…noi che ne abbiamo cosi’ poco
in questo modo l’interesse per il nostro sport senza giocatori come ghirladini diminuisce
siamo in una fase di involuzione mica da ridere
non solo tecnica ma anche di media
Però c’è da dire che quando ti si pigliano piloni, “merce” rarissima e molto costosa, di giovane età, qualche timore in più viene.
@bak,
Giovanchelli allo Stade Francais ha fatto solo un’esperienza di formazione giovanile assieme a Derbyshire…entrambi, da quello che so, hanno lasciato per un anno Prato per formarsi in Francia, ma non mi pare abbiano giocato in prima squadra…
Da quello che ricordo l’esperienza del pilone frascatano Pietrosanti (che ancora gioca con la Lazio) allo Stade Francais durò poco, infatti, lasciata la Rugby Roma, si accasò al Petrarca…di Bacchetti al Biarritz non ne ho proprio memoria, ma quando?
infatti san, che io sapiia aveva fatto la preparazione estiva..pre stagione!
bacchetti al Biarritz
ha fatto la sua scelta,bene, in bocca al lupo ragazzo!
Allez Toulon!!!!!
PILOU PILOU !!!
ahahah, c’è tutta l’Abbazia al completo!
Parce que TOULON
ROUGE !
Parce que TOULON
NOIR !
Parce que TOULON
ROUGE ET NOIR !
Que vive Toulon…sempre dopo la Partenope però! 😉
La nostra salvezza rugbistica si riversa nei giovani che vanno all estero, come accadeva anni indietro, si è avuta la presunzione di essere grandi formatori senza averne i mezzi, purtroppo gli Emergenti sono la prova inconfutabile.
Ti auguro il meglio Simone..
anni indietro?
In bocca al lupo, fatti onore.
Sono contento per i nostri ragazzi e soprattutto per come i tecnici di mogliano, primo su tutti Kino, hanno saputo dare spessore tecnico e farli diventare scelte per titani come Toulon!
Tristezza invece per il carrozzone denominato FIR. Hanno rovinato tutto da prima con Dondi e ora, completa eccellentemente l’opera, Gavazzi. In nome dell’arroganza e del dio denaro ci troviamo con 2 squadre di CL di un livello tecnico/fisico che nemmeno in Pro D2 potrebbero giocare dignitosamente, la nazionale vergognosamente scarica sia di gioco, che di tecnica, L’eccellenza con sponsor che se ne vanno per scelte scellerate di Gavazzi che sono già state ampiamente commentate, l’allontanamento di Munari (potrà anche stare sul cazzo…ma come conoscitore di rugby non ne trovi come lui in giro…e non solo in Italia) dal rugby che conta per antipatie sempre con lo stesso Gavazzi che si irritava per le profezie del Vittorio puntualmente avveratesi dalle accademie, ai progettti “apertura”, alla CL, alla Nazionale…ecc.
Se dura sto andazzo mi sa che a breve (ricordatevi una delle profezie di San Vittorio…) pure dal 6N ci troveremo fuori…magari fanno entrare la Romania!
Che schifo! Gavazzi fai na cosa…dicci quanto ti dobbiamo pagare ma togliti dalle palle subito prima di terminare i tuoi ridicoli e distruttivi progetti!
Forse, meglio così, per la formazione sua, di Lazzaroni, più i vari Padovani, Ceccarelli & co.
Speriamo di ritrovare questi ragazzi in una Celtica tra qualche anno, arricchiti da un’esperienza all’estero che è formativa sul piano umano tanto quanto quello tecnico/atletico.
In bocca al lupo a tutti i ragazzi che hanno in coraggio di fare queste scelte. Vi aspettiamo in azzurro nel ciclo post RWC 2015!
Properzi a Mogliano ha fatto un lavoro pazzesco col materiale umano che aveva. Si vede che sta sui maroni, che sembran bazzecole. Penso non solo ai ragazzi, ma per esempio a uno come Ceccato che non era certo di primo pelo. Quando leggo tecnici stranieri maiuscolo con il punto esclamativo, mi vien naturale pensare a Kino e al Gajan di turno.
Vai SIMONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
un Amatori Rugby Milano Junior in Europa !!!!
vai ed impara tutto quello che puoi sia rugby che vita
http://www.rugbymeet.com/news/eccellenza/intervistiamo_simone_ferrari_giovane_pilone_e_promessa_in_prima_linea_dell_italia
ah, è di Milano?
vai Simone in bocca al lupo…..ci sarà da soffrire ma tornerai fortissimo….
ma veramente per un pilone c’erano dubbi se andare (negli expoirs, ok) della squadra che ha Castro e Hayman!!!
pensa quanto puoi imparare da questi due…
la cosa che mi spiace, è che Castro mi sembra un po’ stanco e demotivato. In un intervista di Sky ha detto che è stanco del rugby e dopo i mondiali del prossimo anno vuole smettere e uscire dal mondo del rugby.
Peccato, perchè uno come lui, con la sua tecnica e il suo carisma che avrebbe molto da insegnare a tutti..
avere tecnica e carisma non vuol dire saper trasmetterla agli altri. Il migliore allenatore che ho avuto io, non ha mai giocato.
L’unico problema che vedo nel lasciar andare i ragazzi all’estero è che li spremono l’anno dei mondiali. Per il resto vivono in un ambiente più competitivo e formativo. Inoltre, se giocano i nostri non giocano i loro e si liberano spazi per le celtiche, permettendo a più ragazzi di confrontarsi con l’alto livello.
Poi se uno vuol fare come pasquali e giocare per l’inghilterra non ci si può far niente, è una questione di coscienza.
piu che di coscienza di opportunita, che non necessariamente è un male! tutti hanno diritto a migliorare la propria “condizione”! a cercare il meglio per se stessi e per i propri cari..
@mez di opportunità certo perchè di sicuro giocare per l’inghilterra dà maggiori possibilità di soddisfazione sportiva, tuttavia credo che la questione nazionale sia diversa. Uno dovrebbe giocare per la nazionale cui sente di appartenere, per quello parlavo di coscienza. Non vorrei che le nazionali diventassero come dei club normali, tutto qui.
comprendo il tuo discorso soa, pero ricordi cosa disse il ragazzo a paolo nell’ intervista di quache tempo fa? è in giro da quando è ragazzino, si è formato e “definito” come giocatore prima in scozia e poi in inghilterra..
e poi dai l’ italia è uno dei paesi dove il senso della patria non è cosi sentito, a differenza ad esempio dei paesi sudamericani, anglosassoni etc..
siamo il paese dei mille campanili non a caso..
poi che ci sia un problema di regole in seno (gianni per te 😉 ) all’ irb e nel mondo del rugby in generale, riguardo le “naturalizzazioni” per residenza è palese! 3 anni sono ridicoli!!! occorrono nuove norme, regolamentazioni serie e condivise; penso comunque sia una fase di “metabolizzazione” del rugby professionistico, di assestamento, l’ era pro è relativamente giovane ancora!
@mez ma io non ho problemi se pasquali va a giocare con l’inghilterra, vorrei solo che questa sua decisione fosse dettata anche da una riconoscenza che dice di nutrire verso quel Paese e quello che hanno fatto per lui (come in effetti dice lui) e non dalla mera opportunità di vincere qualcosa che qui non potrebbe vincere.
Ad esempio una polemica simile era uscita qualche mese fa quando la F.A. aveva parlato della possibilità di naturalizzare januzaj e farlo giocare per l’inghilterra. Per chi non lo sapesse il ragazzo del manchester united è di origine kosovare ma cresciuto in belgio e adesso è ai mondiali col belgio.
si quello addirittura avrebbe potuto giocare per 5 paesi come mi diceva kat un po di tempo fa..
ancora non conosciamo la sua scelta, ma dovesse scegliere i perfidi non vorrei si gridasse al traditore della patria!
italiano lo sarà per sempre e comunque..
e poi proprio l’ italia ha beneficiato di questa norma in lungo ed in largo per reclutare giocatori..
chi di spada ferisce…
@mez sì, dovrebbe avere anche sangue albanese nelle vene e l’altro genitore non so da che nazione venga. Un po’ come ibra che è mezzo bosniaco e mezzo croato mi sembra. Poi in quella regione parlare di nazionalità è un pelino (proprio poco poco) complicato.
Per quanto riguarda il resto, concordo. L’abbiamo fatto per anni e non dobbiamo scandalizzarci se succederà anche a noi.
in bocca al lupo ragazzo!
Bene per lui.. poteva essere in Francia già due anni fa.. e chissa dove sarebbe se avesse potuto giocare con continuità in un campionato under20..
La sua fortuna è che a Mogliano ha avuto a che fare con tecnici di spessore. .
Properzi con presutti è tra i migliori in Italia per i primi 8uomini. .
Ora può fare un ulteriore salto di qualità confrontandosi quotidianamente con prime linee di livello assoluto. .
Properzi è uno di quei personaggi che vedrei benissimo come allenatore degli avanti nell’accademia di una franchigia. .
Properzi a Treviso e presutti nella federale
Kicking coach bettarello e Dominguez ecc ecc. .
peccato sia fantascienza. .
Io non redo che il campionato espoir francese sia di livello più alto dell’eccellenza italiana. Se così fosse potremmo chiudere baracca e burattini e non pensarci più. Come ho già detto, per chi vuol mangiare la pagnotta giocando a rugby è più facile farlo in Francia che in Italia.
Per quanto riguarda Simone, ha fatto benissimo ad accettare la proposta di tolone, anche se nn giochera molto in top 14 visto le stelle che ha il tolone, avra molte piu possibilita di crescere rispetto alla nostra mediocre realta italiana, considerando che il centro di formazione del tolone ( espoirs) e tra i piu prolifici di francia.
Per quanto riguardo Duca, visto la stagione che ha appena concluso in fed 2 ( campione di francia) e le squadre che si stanno interessando a lui: La rochelle ( top14) e mountaban ( prod2), penso veramente che il problema non sono i giocatori italiani, ma la nostra federazione, altrimenti non si puo spiegare come questi ragazzi siano apprezzati in realta estere come la francese o la inglese…..mentre in italia vengono considerati come giocatori inutili.
Io andrei cauto con le generalizzazioni. In fin dei conti Duca ha giocato nel 3° campionato francese. Vedremo dove finirà. Non so casa c’entri la federazione, ma resta il fatto che di sicuro è più facile fare il professionista del rugby in Francia che in Italia, e non da ieri.
Come già avevo scritto la settimana scorsa, sono contento per il ragazzo. Crescere in un’accademia di un club come il Toulon non è poco, magari potrà fare qualche comparsata in Top 14…lo stesso sta facendo il pilone romano Ceccarelli a La Rochelle e lo farà anche Lazzaroni con il Brive…inoltre il Toulon non è nuovo a questo tipo di ingaggi, la passata stagione presero il promettente octavo dei Pumitas Facundo Isa che è stato nel club rossonero fino a Febbraio e ha fatto diverse presenze in Top 14, successivamente gli è stato consentito di aggregarsi al gruppo del Pampas XV per giocare al Pacific Rugby Cup in Australia…dopo l’esperienza australiana è tornato al suo Santiago Lawn Tennis con cui ha giocato il prestigioso Nacional de Clubes e ora sta facendo il Torneo del Noroeste…comunque el chico si è fatto mezza stagione di formazione in un signor club di Top 14…
Tornando a Ferrari, ripeto, sono contento per la formazione che farà al Toulon, ma Zebre e Treviso come al solito hanno mancato un’opportunità, già dopo il primo interessamento del club francese di qualche mese fa avrebbero dovuto interessarsi al giovane…
Inoltre: magari sarà una scelta personale del ragazzo quella di formarsi in Francia (anch’io lo farei probabilmente), ma la possibilità di crescere ad alto livello non gliela dovrebbe dare il nostro sistema? Accademie e franchigie? Boh
Perfettamente daccordo! L esempio lampante del fallimento accademie e Duca, che ha deciso di andare oltre alpe, e guarda ora, signoti club che lo stanno cercando…..nn cambiera mai la federazione italiana
è una tristezza vedere i nostri ragazzi non valorizzati qui da noi,e prendere il largo per altre nazioni. forse il sig. gavazzi non si rende conto che questi giocatori sono eleggibili anche per altre nazionali. magari sig. gavazzi ci faccia un pensierino,nel frattempo noi continuiamo a vedere un Italia sempre più spenta. auguri Simone.
l’ho già scritto altrove: anche il rugby è un fenomeno della società italiana e presenta le stesse patologie…
ci piangiamo addosso per qualche pilone che se ne va a giocare all’estero e ce ne sbattiamo di tutti gli scienziati formati a spese nostre e regalati al resto del mondo per due spiccioli?
perché un ricercatore dovrebbe guadagnare meno di un addetto alle pulizie?
perché la carriera universitaria è riservata ai figli di … ?
e anche senza guardare alle professioni intellettuali, prova a campare facendo l’operaio in Italia e prova a vedere, a parità di mansioni, quanto prendi in Germania e quanto ti resta in tasca pagate le spese…
ho un’età ed una professione che difficilmente mi permetteranno di espatriare ma dipendesse da me in questo paese ci verrei solamente in ferie, e neanche troppo spesso, visti prezzi e servizi…
“ho un’età ed una professione che difficilmente mi permetteranno di espatriare” Straquoto!!! Idem. Io da mo’ che me ne sarei andato in Australia…
Io rimango sempre dell idea che dovremmo cacciare loro che sono la minoranza…
Se non altro Ferrari potra’ avere la magra soddisfazione di leggere che qualcuno e’ dispiaciuto per la sua partenza.
Normalmente quando te ne vai dall’Italia non si straccia le vesti nessuno. Alla fin fine “liberi un posto”, no?
un conto è un top player che va via e libera il posto ad un emergente, un conto è un emergente che va via per formarsi all’estero, in quest’ultimo caso con quello che arriva dopo l’emergente bisogna ricominciare da 0…sono contento per Ferrari, e se poi la sua scelta è dettata anche dal fatto di farsi un’esperienza di vita all’estero nessuno può dirgli nulla, ma Zebre e Treviso hanno perso un’altra opportunità…
Io invece parlavo in senso piu’ lato.
scusa, avevo capito in senso più angolo…
🙂