Eccellenza: Viadana lotta ma Calvisano passa con il rosso (32-26)

Potrei definirlo il derby del 5: 5 come i punti fatti da Calvisano, che ora potrà pensare solo a vincere senza preoccuparsi di cercare bonus 😉 , e 5 come i numeri sulle maglie di due signori di cui parlo più avanti.
Si parte e Viadana toglie subito a tutti l’illusione di essere una squadra in disarmo e distratta da vicende extra campo: aggressivi come puma(s) sui punti d’incontro, ossessionanti e ossessivi nei placcaggi, spesso addirittura triplicati su Steyn ed Hehea, i ball-carrier calvini, e abrasivi come l’acido muriatico negli one-to-one 👿 . Giusto vantaggio concretizzato 2 volte da Gennari ed evidenziato dal giusto giallo comminato a Ferraro, che, per cercare di arginare l’onda montante placca solo di spalla e va fuori.
In inferiorità numerica Calvisano si ritrova, esce dal guscio e si insedia nella metà ospite, riuscendo a chiudere il miniparziale in inferiorità con un lusinghiero 3-3. E’ il momento di accelerare, cosa che Calvisano fa, come sempre, con gli uomini lenti 😉 : dopo che Haimona ha ulteriormente ridotto le distanze dalla piazzola, la maul calvina sfonda come i tuter a Caporetto e qui si fa notare per la prima volta uno dei due signori col 5 di cui parlavo in apertura: scavalcato dalla maul e in posizione irregolare, Pascu si aggrappa alla varra del portatore di palla: giallo altrettanto ovvio. Calvisano chiede (indovinate un po’) la mischia e manda Falzone a farsi una corsetta defatigante in mezzo ai pali. Poi ancora Gennari, dalla piazzola, ricorda a tutti che Viadana non è venuta per diletto e accorcia ad un solo punto.
L’inizio del secondo tempo è per cuori forti: Chiesa fa un fallo da Cirque du soleil nel tentativo di recuperare un appenander 😉 , Gennari va in piazzola e centra il palo; il rimbalzo favorisce Viadana che cerca subito di allargare e qui entra in scena l’altro numero 5. Paino Hehea (quasi due metri per più di 130 chiletti o forse più) esce dalla linea di difesa e intercetta come un falchetto; pianta uno scatto di 30 mt che lascia 😯 😯 😯 e poi, scavallata (galoppava davvero 😯 ) la metà campo si pianta lì come un baobab ad aspettare il sostegno, con gli avversari nerovestiti che gli si arrampicano sopra come se fosse l’albero della cuccagna. Il sostegno arriva e la mediana sventaglia dall’altra parte. Qui arriva Chiesa che, bravissimo, attacca la profondità, fissa l’avversario e innesca un razzo a 3 stadi riccioluto (1 arrivo velocissimo, 2 mi fumo l’estremo, 3 bandiera 😛 ❗ ): quando il razzo atterra in bandiera ci si accorge che è Visentin 😉 . Calvisano capisce che è il momento di prendersi il match e accelera ancora: a 67/68 cm. dalla linea di meta il capitano sta gestendo una ruck avanzante aspettando il momento giusto per aprire e…accade l’imponderabile 😯 . Il numero 5 del primo tempo, probabilmente indispettito dal protagonismo del dirimpettaio, fa una delle più assurde strnzt (stile codice fiscale per evitare la censura) che abbia mai visto su un campo da rugby: partendo da posizione laterale esce a palla, mentre la palla vera ancora non è uscita, e colpisce di testa in volo il collo di Griffen. Falzone non può far altro che estrarre il secondo giallo seguito dall’aritmetico (1+1=2) rosso.
L’imponderabile, però, aleggia ancora in quei pochi metri, perchè Steyn, scambiando Robertson per Griffen (in fondo sono tutti e due NZL, via) gli regala l’ovale, anche se Pasqua è già passata; insomma, la consegna proprio a quello più lento del mazzo. Kaine parte come uno Sputnik vanamente inseguito dal razzo di poco sopra: bella sfida in velocità, ma se parti dopo, tutt’al più gli recuperi qualcosa, ma prenderlo è un’altra cosa…
Per me inizia qualche minuto di strizza, ma poi Haimona (mentre mezzo stadio, me compreso, urla allargaaaaaa) si inventa un up an’ under in area di meta su cui arriva Tommy Castello sputato fuori dal nulla 😛
Passa qualche minuto e il rientrante De Jager (bentornato Ben 😉 ❗ ) passa su Gennari un po’ come vidi fare nella mia giovinezza a Jonah Lomu su un malcapitato francese (paragone eccessivo? Si!) e stacca il bonus. A questo punto coach Guidi da il via a una girandola di cambi che produce due effetti: fra i 3/4 quasi nessuno gioca più nel suo ruolo e la convinzione dominante e che tocchi scocciarsi altri 6/7 minuti in campo ad aspettare la fine.
Viadana non la pensa così: è un derby, chczzz (sempre codice fiscale) e a noi serve un punto. Touche ben vinta sui 22 e il principino slalomeggia fra i paletti come Stenmark e si trova davanti, come ultima barriera, il guizzante ( :rotfl: ) Costanzo che si gode lo spettacolo della meta senza neanche pagare il biglietto.
Gli ultimi 5 minuti per me sono puro terrore, ma anche gli ospiti, forse paghi del punto fondamentale e giustamente sfrantumati di fatica, buttano via la palla con Padrò che mi fa tirare il fiato.
Alla fine risultato giusto e utile per entrambe; a parte i due numeri 5 vorrei menzionare la bellissima prova del bravissimo Bronzini.
Coach Guidi, forse, dovrebbe fare ai suoi ragazzi un discorsetto sul tema : partita finisce quando arbitro fischia, parafrasando un grande dell’innominabile sport che purtroppo ci ha lasciato; uno dei pochi con lo spirito, la nobiltà d’animo e l’ironia per essere cittadino di Ovalia: ciao grande Vujadin, ti sia lieve la terra 😥