L’Argentina cambia pelle: dal 2016 in nazionale solo chi gioca in patria

La UAR come Australia e Nuova Zelanda. L’ufficialità a giugno, dopo il via libera alla franchigia nel Super Rugby

ph. Sebastiano Pessina

Il rugby argentino sta mutando pelle. Se i Mondiali del 2007 e del 2011 hanno ufficializzato l’ingresso dei Pumas in pianta stabile ai piani alti e altissimi del rugby mondiale. Poi è arrivata la partecipazione al Rugby Championship (l’ex Tri-Nations), una squadra che per quattro anni ha preso parte alla Vodacom Cup sudafricana e che da quest’anno è alla Pacific Rugby Cup. Tutto questo in attesa del prossimo passo ormai deciso ma a cui manca il timbro dell’ufficialità (che arriverà tra giugno e luglio): una franchigia che dal 2016 parteciperà al Super Rugby.
Un cambiamento epocale per il movimento del paese sudamericano e che muterà anche la geografia dei luoghi in cui i giocatori argentini andranno a giocare. Con ogni probabilità non vedremo più infatti una intera nazionale distribuita tra Top 14, Premiership e – in misura minore – Pro12: la UAR sembra ormai aver deciso che proprio dalla stagione 2016 potrà essere convocato in nazionale solo chi gioca in patria, con la franchigia di Super Rugby che sarà di fatto una selezione composta nella sua stragrande maggioranza dagli stessi Pumas.

 

Una politica quindi uguale a quella già seguita da nuova Zelanda e Australia, e che vede invece l’altra grande dell’emisfero sud, il Sudafrica, barcamenarsi un po’ tra chiusure ed aperture per chi ha deciso di andare a giocare lontano dalla madre patria. Nulla di stabilito in via definitiva, per quello si aspetta prima l’ufficialità della franchigia nel Super Rugby, ma l’ex monumento del rugby argentino Agustin Pichot (oggi membro del board della UAR) ha detto nel corso di una conferenza stampa a Martìnez che i giocatori sono già stati avvertiti di questa novità. Parole rimbalzate in Europa grazie ad alcuni media francesi.
La federazione argentina, che nelle prossime settimane affronterà le elezioni interne con Luis Castillo giunto al termine del suo mandato di 4 anni, non vuole più vedere i propri giocatori arrivare spremuti dai club europei per i test-match di giugno e battagliare con le stesse società per gli impegni internazionali di novembre.
Nella stessa riunione di Martìnez la UAR ha annunciato le sedi definitive per le gare interne del Rugby Championship 2014:  la partita con il Sudafrica el 23 agosto si giocherà a Salta, quella contro gli All Blacks il 27 settembre a La Plata mentre la gara conclusiva del 4 ottobre contro l’Australia si disputerà a Mendoza.

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