Chicago Doyle: se il buongiorno si vede dal mattino…il futuro è tuttonero
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Meglio di qualsiasi ala dell’eccellenza.
e ‘sti cazzi! E scusate il francesismo
Splendido! Guardando queste clip ho provato una forte emozione e ho fatto un balzo all’indietro di circa 30 anni perché mi ha fatto rivivere il ricordo di Ivan Francescato, allora più o meno coetaneo di Chicago Doyle, durante uno dei primi “Tornei città di Treviso”, ora Trofeo Topolino.
In mezzo a tanti ragazzini si distingueva subito per il suo dinamismo, il cambio di passo, l’improvvisazione … era già un grande!
Ciao Ivan, sempre con noi.
assolutamente da brividi….
da mostrare a rullo in televisione e far conoscere a tutte le scuole rugby …
..forza … allenatori italiani ..tiriamo fuori anche noi , qualche ragazzino cosi, chissa ‘ quanti ce ne sono e non li vediamo..???
beh proprio tanti così non penso proprio….al di la del fenomeno anche gli altri ragazzini sono di un altro pianeta rispetto ai nostri pari età in quanto a tecnica, velocità, movimenti
devo dire che quello che trovo impressionante in questo ragazzino non è tanto l’eccezionale capacità di corsa e la sua elusività, quanto più la naturalezza e la facilità, quasi adulta, di gestione del gioco, difesa, passaggi, ricicli, visione periferica dei compagni e degli avversari (molte basi ottime anche negli altri, per quanto si vede, ma ancora in linea con l’età), quando vedo giocare i nostri ragazzi, coetanei, difficilmente vedo una gestione totale del gioco vagamente paragonabile a questo video, mamma mia!
Il ragazzino è davvero in gamba, ma spero per lui che questo video non sia una condanna a diventare un campione!
Se anche nel rugby si inizia a “progettare” campioni dai 10 anni in poi è la fine di tutto quello che rende il ns. sport preferito una scuola di vita.
Ben vengano gli stimoli a migliorare e coltivare un talento naturale, ma non devono essere esasperati come quelli che si vivono nel calcio (italiano e non).
Quindi speriamo che Chicago possa continuare a divertirsi e diventare un campione quasi per caso!
sapete la cosa più strana nel vedere questo filmato qual’è? che fa le cose che in Italia nessun allenatore giovanile gli dice di fare e per questo sarebbe frustato se non fosse così veloce. Giusto un paio di esempi porta la palla, usa la mano libera per tenere a distanza l’uomo- bimbo avversario e con una mano e poi fa ricicli!!!!
quanti di noi si son sentiti dire di tenere la palla con due mani, di non passare se non assolutamente certi che il pallone arriva bene a destinazione e soprattutto appena si sente il contatto “inghiottire” la palla e non mostrarla in giro… insomma tutto il contrario
quotone!!!!!
Un piccolo Tana Umaga!
ha un nonno italiano?
Stò monello è nà bestia!
In Italia lo avrebbero gia piazzato all Ala perche ‘Veloce ma inutile’
…è già un giocatore completo, complimenti…anche a chi l’ha educato così bene!!!
Questa è la differenza tra la nostra nazionale e quella neozelandese. A parte il piccolo fenomeno che si distingue tra gli altri, questi bambini stanno giocando a rugby, quelli che si vedono nei concentramenti in Italia giocano a correre e a sbattersi addosso con in mano una palla da rugby senza tecnica, senza organizzazione di alcun tipo.