Un breve tuffo in Nuova Zelanda, dove a scuola si impara il rugby e le skills vengono “scomposte”

Abbiamo fatto alcune domande a James Jowsey, allenatore della Canterbury Rugby Union che in gennaio fa tappa in Italia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. malpensante 15 Gennaio 2014, 15:28
  2. Fabrizio 15 Gennaio 2014, 15:30

    In Italia dovrebbero mettere corsi del genere obbligatori soprattutto per gli allenatori..

  3. 6nazioni 15 Gennaio 2014, 16:02

    parliamoci chiaro , in italia non c’e’ cultura sportiva e senso civico.
    Una cosa pero’ si puo’ fare, iniziare una campagna nazionale da parte della fir
    x sensibilizzare la pratica dello sport piu’ bello del mondo (forse esagero?) sono di
    parte.
    Mettere sotto contratto tecnici preparati, dare la possibilita’ ai vecchi x modo di
    dire campioni tipo bettarello,dominguez,lo cicero,e tanti altri di fare dei
    tour presso le societa’ di rugby x imparare il rugby ai ragazzi.
    ==================================================================
    SVEGLIA FIR E’ ORA DI INCOMINCIARE BASTA PAROLE CI VOGLIONO FATTI
    ==================================================================

  4. Machete 15 Gennaio 2014, 16:05

    importiamone 20 come lui …….uno in ogni regione e diamogli carta bianca e 10 anni di tempo…..allora si che potremo pensare ad un rugby di alto livello

  5. Rich 15 Gennaio 2014, 16:05

    “Non puoi essere un giocatore di altissimo livello se non possiedi delle skills eccellenti.” Questo dovrebbe diventare il motto della federazione.
    Inutile avere la potenza di Venditti e Vosawai quando poi non sanno farne niente. Questa è la differenza tra un Venditti e un Ben Smith, che pesa 20 chili in meno ed è 10 volte più pericoloso (ed utile in generale).

  6. malpensante 15 Gennaio 2014, 16:30

    Mettiamo in competizione i virtuosi, e premiamo chi sa e vuole lavorare sui giovani con i soldi che servono per investire ancora e sempre nella formazione: importare cultura, rafforzare l’infrastruttura organizzativa, migliorare le strutture. Senza obblighi e senza pretendere che tutti improvvisamente diventino Don Bosco, basando la valutazione del merito su fatti oggettivi, verificati nella competizione. La FIR definisca uno staff centrale, ristretto e non clientelare, e faccia il mestiere suo che è programmare, dirigere, finanziare, valutare e premiare. E fare accordi a livello CONI e Ministeri. Citando Mao: “che cento fiori fioriscano, che cento scuole di pensiero gareggino”. Uno dei principi dell’evoluzione è la biodiversità: che uno pensi per tutti, sappia tutto e faccia tutto, o è dio o è un coglione.

  7. mmantova 15 Gennaio 2014, 16:42

    Ragazzi io c’ero!
    Io e James abbiamo parlato un pò delle differenze tra Italia e NuovaZelanda… Vi dico solo che la loro stagione va da Marzo ad Agosto per quel che riguarda le giovanili, che durante la off season i ragazzi fanno tutt’altro (cricket, surf cazzeggio..) che i giocatori possono praticare l’attività o nel club o nella scuola…. In generale la differenza sta nell’approcio e nel fatto che i nostri ragazzi negli ultimi anni non hanno la “libertà” che avevamo noi (io ho 34 anni…) e che onestamente non sviluppano più alcune caratteristiche come la fantasia, la sperimentazione motoria e lo stare insieme…. Per il resto la cura nei dettagli che applicano loro è disarmante… certe cose a me non sarebbero mai passate per la testa…

  8. mmantova 15 Gennaio 2014, 16:43

    a… dimenticavo che quello che seguo io nella mia società la da loro è seguito da 4 persone….

  9. william 15 Gennaio 2014, 16:50

    Ma perché da ragazzino non mi allenava uno così??? Sarei diventato fortissimo
    🙂

  10. 6nazioni 15 Gennaio 2014, 16:53

    nessuno A.B. HA MAI VINTO IL TORNEO TOPOLINO………………
    rugby club articolo a. livriero leggete leggete.
    (in copertina c’e’ il biondino…..)

    • space 15 Gennaio 2014, 19:53

      6nazioni, dovresti candidarti a presidente FIR….o come minimo a consigliere super-personale.

      • 6nazioni 15 Gennaio 2014, 22:31

        gia’ sono occupati da super professionisti e grandi conoscitori del rugby parlato non vedi i grandi risultati ottenuti negli ultimi anni.
        in primis gli 80.000 dell’olimpico,
        i grandi risultati di tutto il settore giovanile del ns rugby
        e per ultimo le grandi manovre politiche del ns presidente.

  11. antonio 15 Gennaio 2014, 17:06

    La FIR si è data alcune priorità nell’insegnamento del rugby, e la tecnica individuale non è in testa alla lista. Forse fino ad ora ha fatto bene, ma adesso è giunto il momento di inserire anche questa parte. Chi va a seguire per la prima volta un corso educatore I° momento dovrà avere qualche informazione per l’allenamento del bambino al passaggio al calcio al placcaggio e così via. ormai anche i bambini dispongono di tre giorni di allenamento a settimana, ed uno spazio in più per questo tipo di allenamento dobbiamo trovarlo.

  12. Katmandu 15 Gennaio 2014, 17:24

    Un avviso alle autorità doganali:
    Ritirate il passaporto a questo signore e obbligatelo a insegnarci per più tempo se vuole riaverlo (giusto per capirci 30/50 anni)

  13. tergestum 15 Gennaio 2014, 17:31

    ma che NZ e superskills del piffero!
    Andate alla FIR e fate il corso 1 momento (minirugby) e poi vedete che diventerete dei coach di giovani virgulti super professionali…singh

  14. boh 15 Gennaio 2014, 18:02

    E voi pensate che il nostro sistema, permetta che qualche decina di questi personaggi entri a far parte dell’organizzazione tecnica federale?. Per far questo, altrettante decine di nostri soloni devono alzare le chiappe. Ma quando mai è successo? Quando Mallett diceva che “Italiano no buono per rugby” tutti ci siamo scandalizzati, ma forse dopo aver visto per qualche mese il nostro mondo, ha tirato delle conclusioni non proprio strampalate. Probabilmente non intendeva l’atleta in se stesso. Ma il metodo con cui viene gestito e formato. Difatti come ho detto da altre parti, i nostri ragazzi son richiesti all’estero. Chissà perchè non sono richiesti gli allenatori forgiati in gran parte all’ombra della FIR. Questo sarebbe un quesito da chiarire.

  15. fracassosandona 15 Gennaio 2014, 18:15

    de carli e cuttitta qualcosa da fare all’estero l’hanno trovato…
    un plauso all’AS Rugby Milano e al Valpolicella che hanno trovato modo di ingaggiare il Jowsey di turno (per quanto dall’intervista rilasciata io vedo soprattutto uno che sta vendendo il suo prodotto)…
    quanto costerebbe portarne in Italia una decina di questi? meno di un milione all’anno… e sistemandone uno per accademia potremmo anche scoprire che a quell’età è già troppo tardi per dare naturalezza a determinati gesti atletici…

    • mezeena10 15 Gennaio 2014, 18:28

      beh a vendere un prodotto che è gia eccellente di suo non ci vuole un gran genio..
      se possono permetterselo il valpolicella e l’ altra squadra, non potrebbe anche la federazione?
      ah certo, loro i tecnici in gamba li mandano via a calci nel culo..vedi tony green, il saf portato da mallett per i punti d’ incontro, il francese che allenava calci e gioco tattico etc..
      autoreferenza a go go!

    • boh 15 Gennaio 2014, 18:41

      2 tecnici in 15 anni di professionismo, allegriaaa

  16. Chicco 15 Gennaio 2014, 20:46

    Questo ti dice anche come mettere il paradenti…che spettacolo…per noi è fantascienza

  17. Toto 16 Gennaio 2014, 09:07

    Scusate ma, innanzitutto, facciamo i complimenti ad As Rugby Milano e Rugby Club Valpolicella!

  18. giannino 16 Gennaio 2014, 12:53

    l’errore è che il ragionamento va fatto a monte e non a valle.
    io vi dico che se graham henry, steve hansen, robbie deans (con cui ho fatto due chiacchiere a sydney in occasione del tour dei lions), ewen mk kenzie, warren gatland, heineke meyer ed aggiungo ian mc geechan venissero ad insegnare in italia per cinque anni non avremmo risolto un bel niente.
    dobbiamo metterci tutti in testa che occorre per prima cosa un disegno, una visione. ci manca questa visione e dubito che l’avremo mai. non vediamo più in là del nostro naso. una volta che hai una visione puoi iniziare a pensare ai nomi, ma prima non serve a niente, se non a darti risultati effimeri che ti illudono di essere arrivato da qualche parte e invece sei solo salito di due gradini per farti più male quando precipiti.

Lascia un commento

item-thumbnail

Serie B: i risultati e le classifiche dopo la 21esima giornata

Terminato il penultimo turno di regular season, playoff sempre più vicini

item-thumbnail

Serie A: i risultati e le classifiche dopo la 21esima giornata

Turno decisivo per decretare le vincitrici della stagione regolare

item-thumbnail

Serie A Elite: Rovigo prima soffre il Mogliano, poi dilaga nel finale di playoff

Partita dai due volti al Battaglini: padroni di casa bloccati in avvio, poi la meta di Cadorini cambia il match

28 Aprile 2024 Campionati Italiani / Serie A Elite
item-thumbnail

Video: Monty Ioane si tuffa in meta in Lione-Pau

L'ala Azzurra entra nell'elenco dei marcatori anche in questa giornata di Top 14

28 Aprile 2024 Foto e video
item-thumbnail

URC: la rincorsa ai playoff a 3 giornate dalla fine

Cinque squadre, tra cui il Benetton, racchiuse in soli quattro punti

28 Aprile 2024 United Rugby Championship
item-thumbnail

Serie A Elite: derby Rovigo-Mogliano nel girone 2

Si chiude la prima giornata di playoff del massimo campionato italiano

28 Aprile 2024 Campionati Italiani / Serie A Elite