E’ il 15 gennaio e tutto va bene. Beh, sì insomma, più o meno…

A metà gennaio il movimento italiano ancora non sa come sarà la prossima stagione: Pro12, Eccellenza, coppe europee…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 15 Gennaio 2014, 08:29

    Non lo so perchè ma appena ho finito di leggere l’articolo mi è venuto in mente questo
    http://m.youtube.com/watch?v=kPdSTCGXn_A
    Il resto del globo si muove in una direzione programmando in anticipo e per molti anni curando questo o quell’aspetto, noi navighiamo a vista
    @il grillotalpa, non son convinto che non devi criticare la federazione per questo anzi è la federazione a dover prendere l’iniziativa e far accellerare le cose, dai non è possibile che le TV chiedano soldi per trasmettere l’eccellenza, poi forse se siamo fortunati fan vedere due partite al mese e speriamo siano in diretta perchè la differita a mezzanotte è tragica, certo senza regole certe per il futuro (anche economico) siamo qua a contare i soldi degli altri ma l’immobilismo in cui ci siamo infilati fa paura
    Faccio un altro esempio, io son curioso di mio ma le notizie di Rugby, lo sport che mi interessa di più me le debbo ricercare su internet, mentre qua in zona la Tv locale riesce a trasmettere più volentieri servizi televisivi sulle squadre di calcio dilettantistico della sacilese e tamai (tamai frazione di brugnera) e l’inserto del gazzettino locale del lunedì (la cosa che si avvicina di più al rugby) è si e no di forse mezza pagina contro le 16, e questo se non è la federazione a spingerlo mi spiegate chi deve essere? Mi stanno bene gli 80.000 dell’olimpico ma una volta catturati bisogna “fidelizzarli” nel tempo, e si può dire dopo molti anni di sei nazioni, che nonostante i praticanti siano aumentati (anche se i numeri si fan scrivere…) come pure le squadre l’offerta mediatica tradizionale è più o meno uguale, con l’avvento di Internet a alietare noi malati, insomma non bisogna essere pozzi di scenza di marketing per capire che il prodotto rugby deve essere venduto a più livelli, cosa che noi non facciamo e non abbiamo mai fatto

    • Paolo 15 Gennaio 2014, 08:59

      A oggi la FIR non è criticabile perché non sappiamo come finirà la vicenda, quali siano le strategie. E poi conosciamo solo parte delle trattative. Quando tutto si sarà chiarito, in un senso o nell’altro, potremo farci una opinione fondata. oggi no

      • Katmandu 15 Gennaio 2014, 09:06

        @ paolo sulla visione CL non proferisco parola perchè fino a quando i celti in primis non sanno che fare (anzi sarebbe meglio dire gallesi) il peso politico italico è uguale a quello di una piuma d’oca e quindi non può che accodarsi alle decisioni prese dagli altri, e va bene. quanto alla cura del domestic credo che qualche colpa grave gliela si può imputare a pieno, mettiamo che io sia il signor Marchiol e sponsorizzo i campioni d’Italia (seeee me piacerebbe) perchè debbo spendere centinaia di migliaia di Euro per poi non aver il mio logo spedito in televisione? magari ne potrei spendere qualcuno in più ma avere più risonanza mediatica, quindi dato che uno sport pro si basa sui soldi Mogliano con che faccia si presenta dal signor Marchiol a chiedere un adeguamento della sponsorizzazione? ho fatto un esempio a caso ma dimmi se sbaglio

    • steve 15 Gennaio 2014, 10:06

      Dovresti vivere da queste parti: “La Voce di Rovigo”, “IL Gazzettino”, “Il Resto del Carlino”, più il quotidiano online “Rovigooggi.it”, la televione locale “TV7Sport” che trasmette al martedì le partite e al giovedì un magazine sulla passata giornata, traboccano di notizie e informazioni durante tutta la settimana sulla Rugby Rovigo e non solo. Considera che qui abbiamo da quest’anno una squadra di pallavolo femminile che per la prima volta nella storia gioca in A2, ed è tuttora in quinta posizione, e con la squadra di rugby vi è un connubio di tifo-sostegno. Domenica, dopo il Derby, al Palazzetto dello sport fra gli ultras a sostenere le ragazze, sono arrivati niente-popo-di-meno-che: Ferro, Ragusi, Menon, Ruffolo, Maran, a tifare e a sostenere le ragazze. Da noi poi da anni, se non secoli, non esiste una squadra di calcio che militi in un campionato per lo meno di Lega Pro.
      Paradossalmente Rovigo vive in questi tempi in posiozione “privilegiata” per pubblico-interesse mediatico ed economico, e rappresenta un’isola felice per gli amanti del rugby. Benchè la squadra militi in un campionato di bassalega rispetto al vero rugby giocato nel campionato di Benetton e Zebre, il pubblico della città risulta sempre entusiasta della squadra e grande sostenitore.

      • Katmandu 15 Gennaio 2014, 10:11

        beh vivo a ridosso della provincia di TV mica su marte, quello che intendo è che a parte piccole eccezioni (e il polesine ne fa sicuramente parte) siamo uno sport lontano anni luce dall’esposizione mediatica del basket e della pallavolo (per dire due sport a caso che non siano il calcio)

      • fracassosandona 15 Gennaio 2014, 10:35

        con rispetto parlando credo che avere un grande battage mediatico in tutto il polesine (250.000 persone) possa interessare ad un produttore di trappole per nutrie ma non certamente a quei grandi brand che permetterebbero di fare il salto qualitativo al nostro movimento…

        putroppo anche nel resto del veneto le notizie di rugby trovano spazio solo dopo le pagine dedicate al calcio…

      • andreac 15 Gennaio 2014, 21:48

        mi ricordavvo che erano buoni anche gli asparagi:-)

  2. teorub 15 Gennaio 2014, 08:51

    Nessun commento questa volta.
    Quello scritto dal Grillotalpa è almeno da parte mia condivisibile al 100%.
    Tutto il resto è noia.

  3. Joest 15 Gennaio 2014, 09:16

    Coem se in galles o Irlanda sapessero cosa gli succederà il prossimo anno: è colpa di Gavazzi se i Galles si stanno tirando i piatti e altrettanto i francesi ?

    • malpensante 15 Gennaio 2014, 09:20

      Ma sei parente?

      • Joest 15 Gennaio 2014, 13:35

        no… ma neppure mi ha trombato la fidanzata, come sembrebbe dal livoro della maggior parte dei commentatori….

    • carlo s 15 Gennaio 2014, 10:24

      Mi sembra che il punto portato da Joest però sia corretto, Noi come la Scozia e l’Irlanda. Epppure qualcosa in Scozia e in Irlanda si vede.
      Dobbiamo cercare di risorvere i problemi da soli, senza aspettare sempre Godot.
      Sicuramente un campionato celtico l’anno prossimo ci sarà, magari di livello inferiore a quello attuale, ma ci sarà.
      Se vogliamo partecipare possiamo farlo.
      Ma pare, in casa nostra riaffiorino sempre problemi mai risolti, che riguardano le franchigie. Qui la federazione dovrebbe prendere una posizione, non dipende tanto dai Gallesi dai Francesi o dagli Inglesi, dipende esclusivamente da Noi da quello che si vuol fare.
      Il tema vero, non è soltanto che mancano i salodi ma che non ci sono le idee chiare…..

      • malpensante 15 Gennaio 2014, 10:47

        Il punto è che il grillo ha posto il problema in modo secondo me corretto e laico, e non se ne può più dei Gavazziforza e dei Gavazzimerda, a prescindere. Poteva fare meglio? Certo. E’ colpa sua? No. Ma se speriamo che un presidente, fosse pure Zatta o Amore risolva, allora tanto valeva tenerci Dondi che va a letto con la tuta di Batman al posto del pigiama.

        • carlo s 15 Gennaio 2014, 10:52

          ma il Grillotalpa chi è? Munari?

          • Paolo 15 Gennaio 2014, 11:02

            no

          • Joest 15 Gennaio 2014, 13:36

            fuochino

          • malpensante 15 Gennaio 2014, 14:58

            Neanche la Rosy. 🙂

        • carlo s 15 Gennaio 2014, 10:55

          Sai Malpensante, non credo che chi non fa nulla non sbaglia mai. Mi pare che questo presidente non sia in grado di prendere una posizione chiara, sia molto debole. Alla fine bisogna decidere cosa si vuol fare, qui si continua a rimandare.

        • gsp 15 Gennaio 2014, 11:42

          mal, Dondi sul piano politico si mette in sacca questi di oggi, e tutti gli altri rivali candidati messi insieme.

          • malpensante 15 Gennaio 2014, 12:42

            Appunto.

        • alvi 15 Gennaio 2014, 12:58

          esatto. tanto più che l’unico grande investitore privato nel italica pallaovale da un anno a questa parte sta smobilitando, dopo che i suoi dirigenti han perso le elezioni, e continua a chiedere soldi alla Fir col cappello in mano.
          come al solito in italia tutte le colpe vengono date al potere centrale (che commette grossi errori per carità) e mai nessuno si assume le proprie responsabilità.
          Un po’ come gli imprenditori del nordest che han fatto vagonate di soldi grazie alla lira debole e merci a basso valore aggiunto e adesso che devono confrontarsi con chi fa a costo minore le loro robe vogliono soldi dallo stato.

          Ad esempio durante gli anni 2000 chi ha imbottito di Argentini le squadre di serie a/top 10 Dondi o i club? quanti e quali club investono in formazione oppure han preferito per anni pagare stranieri mediocri, salvo poi accusare la piramide rovesciata della fir?

  4. M. 15 Gennaio 2014, 09:25

    Il fatto vero è i soldi che sono piovuti da BT e da Canal Plus su Francia e Inghilterra. Questo ammazza tutto il resto. La celtic diventa già la periferia dove far crescere i giovanotti o pasturare vecchie glorie. I migliori andranno dove i soldi, e si parla di molti soldi in più, li chiameranno.

    Una domanda: giocatori che non rientrano più nei piani come Cittadini: ma quindi volete dirmi che è stata la Benetton a dire al suo miglior pilone: grazie, non ci servi più?

    • maz74 15 Gennaio 2014, 09:48

      I contratti televisivi di BT e Canal+ non sono piovuti dal cielo, ma sono frutto di una programmazione che parte da lontano, chiara e precisa e sicuramente vincente.
      Hanno creato campionati interessanti, molto visibili a livello mediatico e concorrenti con il RE CALCIO.
      Da noi come al solito tutto è superficiale ed approssimativo, la FIR, purtroppo, è gestita più a livello politico-padronale che a livello professionale e questi sono i risultati. Con il bordo Celtic bisogna rinnovare l’anno scorso e non ridursi alla fine.
      Per quanto riguarda quei 4/5 giocatori italiani che possono stare nel TOP14 è giusto che vadano a far una nuova esperienza e soldi, piuttosto di vederli qui demotivati (vedi problemi di Treviso)

      • M. 15 Gennaio 2014, 09:57

        Sì, certamente, il “piovuti” non voleva alludere a casualità, forse ho sbagliato il termine. Bravi loro ad averli sottoscritti e ad aver creato campionati di valore. Per altro ricordo che non è che sono 100 anni da quando da noi giocavano i Campese, ok situazione completamente diversa, non c’era il professionismo e tutto ma la situazione oggi è questa.

    • Katmandu 15 Gennaio 2014, 09:54

      @M. in risposta alla tua domanda, esistono vari tipi di piani, c’è pure quello economico….. se il Citta ha deciso di “monetizzare”, e fa bene sia chiaro, le sue competenze è logico che non riebntra più nei piani della società tutti vorrebbero una squadra con Jones a pilone Zanni Picamoles Warbutton in terza C Murray in mediana e Sexton e Halfpenny dietro, ma un conto è il piano sportivo e un altro il piano economicoe al momento credo che solo al Tolone e Clermont le due cose coincidano

      • M. 15 Gennaio 2014, 10:01

        Magari è solo un fraintendimento sulle parole: se io dico “non rientra più nei piani futuri” a me viene in mente che nemmeno una propostina sia stata fatta.
        Quindi o TV vuole ripartire tipo con tutti giovani e creare un ciclo completamente nuovo, oppure non ti voglio tenere proprio come giocatore.
        Se invece ti faccio una proposta che è doppiata o triplicata dagli inglesi, più che scrivere “non rientra più nei piani futuri della società” che mi fa pensare al fatto che non ci rientri a priori, scrivo “la società è impossibilitata a tenerlo, suo malgrado, per ragioni economiche”.

        • maz74 15 Gennaio 2014, 10:29

          Premesso che sono convinto che la PRO12 rimmarrà com’è, secondo me Treviso deve rinnovare profondamente la squadra ed aprire un nuovo ciclo.
          Ho l’impressione che alcuni giocatori non stiano dando il 100% dato che sanno che l’anno prossimo, per varie ragioni, non giocheranno più a Treviso.

          • M. 15 Gennaio 2014, 11:34

            Ma se ci andasse Treviso per i cavoli suoi da sola, sarebbe tecnicamente possibile?

          • gsp 15 Gennaio 2014, 11:43

            m, e’ una domanda che torna periodicamente. secondo me se fosse stato fattibile si sarebbe gia’ fatto.

          • Machete 15 Gennaio 2014, 15:36

            M. considera che già adesso TV chiede cmq il contributo alla Fir ergo vuole cacciare meno soldi……pensi che se anche fosse legalmente possibile entrare in top14 o premiership….. questo ingresso sarebbe gratuito….????

  5. M. 15 Gennaio 2014, 10:01

    Quindi pure la dipartita di Leonard è sicura… Speriamo che almeno arrivi qualche soldo alle Zebre visto che mi pare avesse un biennale.

    • boh 15 Gennaio 2014, 11:14

      Cavolo, ma tu credi che della dipartita di Leonard, le Zebre ne ricaveranno un vantaggio economico? lasciamo perdere va parliamo d’altro….

      • gsp 15 Gennaio 2014, 11:44

        beh di solito, se va via prima di fine contratto potresti guadagnarci una cifra simile al contratto.

      • Machete 15 Gennaio 2014, 15:39

        a meno di clausole inserite nel contratto (che non sappiamo se ci siano)….la rescissione unilaterale prevede delle penali…..che potrebbero essere pagate dal giocatore che rescinde (vedi l’esempio di Castrogiovanni al Tolone) o dalla squadra che ti acquista

  6. demon1981 15 Gennaio 2014, 10:02

    Speriamo di non ripiombare nell’abisso..
    Rugbysticamente parlando..
    A questo punto se le cose dov’essero mettersi male, con la chiusura della franchigia nazionale, con Treviso in eccellenza in un giro di 3/4 anni saremo fuori anche dal 6 nazioni..
    Troppa sarebbe la differenza..
    Credo…a meno che non utilizzasero Roma come una sorta di vacanza premio per i giocatori delle atre squadre del torneo..

  7. Stefo 15 Gennaio 2014, 10:19

    “Una maggiore coordinazione e unità d’intenti avrebbe oltretutto dato più forza al presidente federale nelle sue trattative con il board. ”
    Cioe’ si pensa veramente che se non esistessero “problemi” tra Fir e Benetton Gavazzi avrebbe piu’ potere in sede di trattativa?!?!?!?!Non sarebbe cambiato e cambierebbe assolutamente nulla.

    • maz74 15 Gennaio 2014, 10:30

      Stefo ma il problema è che non esiste un progetto federale e soprattutto se esistesse non viene condiviso con la base.
      Non si può chiedere unità di intenti e poi fare quello che si vuole

      • Stefo 15 Gennaio 2014, 10:32

        Maz non sto parlando di quello sto parlando di un’affermazione secondo me molto forzata dell’articolo.
        Sul’assenza di programazione della Fir, ne scriviamo e parliamo da anni…

        • maz74 15 Gennaio 2014, 14:43

          Stefo il concetto è che non puoi chiedermi la collaborazione se poi quando c’è da decidere fai da solo, prima devi proteggere i privilegi di pochi, poi aiutare chi ti ha sostenuto alle elezioni e alla fine non si fa nulla, ma però bisogna avere l’unità di intenti.
          Senza una rivoluzione federale e l’azzeramento di tutti i vertici attuali e degli staff tecnici, sempre e comunque verrà prima la difesa della poltrona e dei privilegi e poi quello che effettivamente serve

    • Paolo 15 Gennaio 2014, 10:34

      se un presidente ha alle spalle un movimento compatto che lo sostiene è sicuramente più forte, avrebbe più possibilità di manovre, anche interne. Poi non è detto che riesca ad ottenere quello che si prefigge

      • Stefo 15 Gennaio 2014, 10:43

        Paolo internamente sono pienamente d’accordo con te, sul fronte trattativa celtica non sarebbe cambiato nulla, il problema CL e’ sulla tassa e su questo Benetton fa fronte comune con la Fir a dircela tutta, a cui si aggiunge il problema gallese di completa incertezza che non ha niente a che fare con l’Italia.

        • william 15 Gennaio 2014, 13:40

          Stefo non e’ possibile che Gavazzi dica alla gazzetta che il Pro12 non e’ piu’ una priorita’ e che bisogna tornare a puntare sul domestic tenendo all’oscuro l’unica franchigia privata.
          I casi sono due: o e’ un bluff, ma allora devi concordarlo con Zatta, se no fai la figura di palta a cui abbiamo assistito due giorni dopo, oppure, se e’ vero, devi concordare una exit strategy da subito con i Benetton. Benetton non e’ un nobile benefattore a fondo perso che dilapida il capitale di famiglia. E’ un gruppo che ha dei bilanci da rispettare e delle strategie imprenditoriali su cui investire.

          Qui invece passa proprio l’idea che Gavazzi si alzi la mattina e dica la prima cosa che gli passa per la testa. Magari non e’ cosi’, ma che credibilita’ puo’ avere, anche e soprattutto all’estero, un presidente federale che da’ quest’impressione?

  8. Hrothepert 15 Gennaio 2014, 10:51

    Sono daccordo con chi ha scritto che in quella situazione non ci siamo solo noi ma anche scozzesi ed irlandesi e siccome ho visto che Edimburgo ha fatto degli ingaggi importanti per il prossimo anno penso che loro ritengano che la CL continuerà, l’ avete mai visto uno scozzese che sperpera deoi soldi che potrebbe benissimo “investire” in..birra e whisky? Io…NO!! 🙂
    Il problema qui da noi è che la FIR la tira fin che può con il board per vedere di farsi eliminare (o, realisticamente, ridurre il più possibile) l’ obolo di partecipazione, Benetton ha visto cosa fanno i gallesi ed allora anche lui fa il ricattino perchè vuole più soldi, la verità è che la CL è una competizione pensata, voluta ed organizzata dalle unions e per gli interessi delle unions e quindi fatalmente si va a scontrare con gli interessi delle franchigie private, la conclusione è che, secondo il mio modestissimo parere, l’ unica soluzione è che le unions gallese e italiana mandino a quel paese le franchigie private e, dove possibile, costituiscano delle franchigie alla irlandese, dove non lo è sistema alla scozzese, tipo Zebre per intendersi.

  9. Appassionato_ma_ignorante 15 Gennaio 2014, 11:18

    Vorrei fare solo una riflessione generale sulla CL, che mi ricorda un po’… l’eurozona. Si parla tanto di uscire dall’euro ma che sarebbe una catastrofe per l’Italia. Senza entrare nel merito della validità di una simile ipotesi, degli aspetti tecnici, delle tempistiche ecc. una cosa che molti sembrano non vedere è che l’uscita della terza economia dell’eurozona dalla moneta unica sarebbe una catastrofe uguale se non peggiore per il resto dei partner (in primis Germania, Francia) e causerebbe una destabilizzazione mica male. Chiedo scusa per l’ipersemplificazione, ma questo parallelismo è solo per dire che alcune alchimie funzionano solo ed esclusivamente se sono presenti tutti gli ingredienti. Galles, Irlanda, Scozia e Italia riescono a tenere in piedi la CL solo perché ci sono tutte e 4. Okay, l’Italia forse potrebbe benissimo non esserci (è una specie di neutrone serve solo ad appesantire la massa atomica). Ma una CL sta in piedi solo se ci sono tutti e quattro (o tre) i paesi. L’alternativa è la scomparsa dallo scacchiere per tutti. Inoltre, può anche darsi che il due di picche italiano forse (forse) oggi conti un pelino di più, magari anche solo dal punto di vista affettivo… (non economico). Quindi alla fine ci sono solo due alternative: o sparisce la CL, ma non conviene a nessuno dei partecipanti (Galles incluso), o si fa il prossimo passo avanti.
    Per quanto riguarda quello che frulla in testa a Gavazzi, che ne sappiamo? Può darsi che conosca aspetti o abbia informazioni o altro che i più ignorano. magari ha un asso nella manica che gli permette di alzare un po’ la voce. O forse sta solo bluffando. Chissà. L’unica cosa sicura è la discutibilità delle esternazioni “durante i lavori in corso”: non si fanno mai dichiarazioni, se non alla fine. È nell’ABC delle negoziazioni.

    • malpensante 15 Gennaio 2014, 12:52

      La differenza è che in Europa siamo uno dei 3 fondatori, la quarta economia e il secondo paese manifatturiero su 28, in Celtic invece l’ultimo su 4, (le squadre terzultima e penultima su 12) e c’era anche senza di noi, che abbiamo pagato per entrare.

  10. parega 15 Gennaio 2014, 13:06

    incomincio ad avere nostalgia di DONDI , almeno con lui si sapeve dove andavamo

    • malpensante 15 Gennaio 2014, 14:39

      Arzàn, andavamo dove siamo adesso.

      • maz74 15 Gennaio 2014, 14:49

        la differenza tra Dondi e Gavazzi è che il primo era una persona non coinvolta con una singola società e cercava sempre la conciliazione, il secondo è chiaramente di parte e soprattutto è un distruttore, visto che è sempre stato abituato a comandare da solo e a non condividere nulla con gli altri, a Calvisano non c’è mai stato un direttore sportivo, ci sarà una ragione?

        • malpensante 15 Gennaio 2014, 15:02

          Dondi detto “il conciliatore”, mi mancava. 🙂

          • maz74 15 Gennaio 2014, 15:13

            Conciliatore inteso come un politico fino che riusciva sempre a ricucire le situazioni.
            L’altro l’ho definito distruttore, ma sarebbe meglio accentratore e per niente politico

          • malpensante 15 Gennaio 2014, 16:04

            Se c’era uno con la sindrome di dio, ma uno e non trino, quello era lui. La differenza è che nella sua infinita arroganza è scivolato nella presunzione, gli altri nella presunzione ci sguazzano che mancano le qualità per diventare arroganti

  11. gsp 15 Gennaio 2014, 14:33

    cmq, le regioni dovrebbero aver ricevuto la nuova proposta di agreement e vediamo che dicono. Speriamo si chiuda tutto in un paio di settimane.

  12. maz74 15 Gennaio 2014, 14:52

    Solo una parola può salvare il movimento italiano: PROGRAMMAZIONE a medio/lunga scadenza.
    Però bisogna essere realisti e se non ci si avvale di competenze professionali importanti (da importare logicamente) e non si provvede ad un immediato azzeramento dei vertici federale e tecnici tutto è inutile

    • boh 15 Gennaio 2014, 18:36

      E chi dovrebbe incominciare a fare ciò?
      E’ come pretendere che i politici si tolgano i finanziamenti, o che si riducano gli stipendi e i privilegi…Ma da quando.

  13. Mr Ian 15 Gennaio 2014, 20:19

    Possiamo anche giocare sulla luna, ma se non cambia il modo di fare rugby, dentro e fuori dal campo, risultati migliori non si otterranno mai.
    http://www.bbc.co.uk/iplayer/episode/b0 … Episode_1/
    Sarebbe meglio che iniziassimo a prendere esempio, cercando di portare il rugby fuori dai campi e dentro le nostre case, che diventi uno stile di vita ed una fede, ci vorranno anni e anni, ma questo è quello che voglio per il mio paese.

    • boh 16 Gennaio 2014, 07:26

      Mr ian, non ti sei mai seduto con un gruppo di nostri tecnici, ed ascoltare i loro commenti a proposito dell’assunzione da parte della FIR o di qualche club, di tecnici o preparatori stranieri? O meglio ancora, commentare certe loro dichiarazioni….

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