Le regions gallesi pronte alla guerra legale con la WRU

La settimana prossima ci sarà un vertice forse decisivo tra franchigie e federazione, ma le prime starebbero già affilando le armi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mezeena10 6 Dicembre 2013, 10:18

    bella foto!

  2. mistral 6 Dicembre 2013, 10:27

    le nuove guerre d’indipendenza… o di dipendenza, a seconda dei punti di vista…

  3. Stefo 6 Dicembre 2013, 10:31

    Ripeto i dubbi su quanto alle Regioni convenga seguire gli inglesi o quanto rischino di trovarsi fregati dagli inglesi che cercano una maniera di rompere il fronte celtico.
    Sono sicure le regioni che andare in Premier sia meglio? Diciamocela tutta, tutte e 4 nella Premier non ci vanno, la premier a 16 dubito sia un’idea se non per un anno (il prossimo) cercando di far saltare la HC e la ERC ma nel momento che gli inglesi rientrassero in una competizione Europea 16 squadre di campionato “domestic” non lo sostengono. Possono andare a 14 tipo il T14, ma per tenere le 4 in Premier devono far retrocedere due squadre senza far salire nessuno dal Championship…molto poco sicuro che alla gente possa piacere l’idea anche se possono camuffarla con la scusa che le neopromosse non hanno stadi adeguati penso in pochi ci cadrebbero. A quel punto dicamo 2 in Prmeir e 2 in Championship?Come scelgono le Regioni chi sta su e chi va giu’?Perche’ chi va giu’ deve vendere tutta “l’argenteria di casa” senza sperare di salvare alcun giocatore di valore e quindi tanti saluti.
    Cosa resta come opzione? Il sacrificio estremo, la fusione o l’uccisione di 1-2 regioni con la creazione di due “super-regioni”…se gia’ i tifosi hanno faticato e faticano a digerire le Regioni come sono state calate dall’alto dalla WRU, figuriamoci cosi’.
    Siamo sicuri che i soldi che la Premier metterebbe sul tavolo siano cosi’ tanti?Oppure fanno la fine del pesce che abbocca per poi venire cotto sulle brace?Io starei molto attento a fidarmi degli inglesi, questi sono rimasti con il cerino in mano dopo essersi fidati dei francesi e restarne fregati (di nuovo) e stanno provando a mettere su qualcosa in piedi alla disperata…io fossi nei CEO delle Regioni ci penserei ben su, la WRU ha un obbligo nel sostenere le Regioni se queste firmano il benedetto participation agreement, gli inglesi hanno l’interesse di salvare quel poco che possono salvare a questo punto cercando di mettere i bastoni tra le ruote alle altre union che si sono alleate sotto la ERC.

    • Paolo 6 Dicembre 2013, 10:39

      Dubbi legittimi Stefo. Però forse dovremmo vedere le cose più in prospettiva: cosa è meglio per le regions da qui a 10 anni? Risposta non semplice

      • Stefo 6 Dicembre 2013, 11:05

        Paolo vero quello che dici ma i problemi restano, se si devono fondere perche’ 4 non ne prendono?Se due venissero spedite in Championships siamo sicuri che riuscirebbero a reggere per esserci da qui a 10 anni?Siamo sicuri che gli inglesi pensino ad una prospettiva futura e non stiano usando i contrasti gallesi per i loro comodi?

        • malpensante 6 Dicembre 2013, 12:30

          Proprio per quello lo sbarco in Inghilterra non mi sembra la situazione preferibile, invece potrebbe probabilmente essere ottima per un prendi i soldi e scappa. Hanno debiti le gallesi, e tanti.

  4. Mr Ian 6 Dicembre 2013, 11:18

    Quest argomento mi prende in prima persona, i danni che sta provocando Rogers si vedranno tra 10 anni, uccidendo il rugby pro in Galles.
    La sorpresa potrebbe essere che in premiership vadano 4 club e non le provincie, ieri avevo scritto meglio la situazione.
    La cosa ha assunto un attenzione di carattere nazionale, tanto che si ci sta apa di al governo gallese, per mettere un freno alla gestione calciofila della religione di stato. Una class action contro la wru è pronta

    • gsp 6 Dicembre 2013, 11:27

      Che vuoi dire con gestione ‘calciofila’? al momento e’ l’opposto della gestione calcistica. ed una gestione che funziona molto, molto bene per la nazionale. o pensi che questi risultati della nazionale siano normali?

      E’ proprio con i 4 club che diventano affiliati alla RFU e non alla WRU si ha esattamente una situazione identica a quella del calcio.

      il modello pro che funziona ce l’hai dall’altro lato del mare, da un movimento che e’ tutto sommato simile come numeri e caratteristiche, ed invece vuoi metterti a provare il modello di club che gia’ non ha funzionato.

    • Stefo 6 Dicembre 2013, 11:28

      Ciao Ian, to esenti da ogni colpa le Regioni?

      • Mr Ian 6 Dicembre 2013, 11:36

        Col senno del poi solo per non aver accettato all epoca il maledetto contratto centralizzato.
        Non pensate solo ai grossi club, ma anche i piccoli hanno il loro ruolo fondamentale nel sistema gallese, ma anche loro soldi ne ricevono sempre meno.
        Mica è la nazionale che forma i giocatori, è solo l utilizzatore finale. Io sto con i club, anche se andare con gli inglesi è un suicido, è solo sporco business e sta uccidendo il sistema.

        • gsp 6 Dicembre 2013, 11:45

          i contratti centrali sono ancora sul tavolo e la WRU chiuderebbe la disputa oggi se le regione l’accettassero.

        • Stefo 6 Dicembre 2013, 11:55

          Mr Ian se pensi ai piccoli club allora lasci il professionismo celtico, le due cose insieme non possono stare, se aumentano i costi delle Regioni, del professionismo d’elite e si pretende che la WRU copra tale spesa i soldi devono venir dirottati da altre voci.
          L’idea di tenere insieme il professionismo vero con un domestic ricco di soldi non e’ una possibilita’, un domestic professionistico vero il Galles da solo non era in grado di sostenerlo e la scelta celtica fu fatta per quello…tutte e 3 le celtiche individualmente avevano formazione e sviluppo plafonato dal fatto che un domestic pro vero non erano in grado di esprimerlo.

  5. gsp 6 Dicembre 2013, 11:29

    altro elemento e’ che le regioni sanno bene che non stanno in piedi senza il supporto della federazione e la federazione e’ l’unico scudo che hanno per trattenere i talenti.

    se non avessero bisogno non ci sarebbe niente a trattenerle e fare da se e prendere parte a qualsiasi campionato vogliano, con i propri soldi.

    • Stefo 6 Dicembre 2013, 11:31

      Beh la loro idea e’ che andrebbero a prendere una fetta di torta dalla Premier…e’ questo il problema…siamo sicuri che non sia un’esca da parte degli inglesi per far saltare in aria il blocco celtico e che fatto questo poi gli inglesi non mostrino una faccia diversa?Io sarei molto cauto fossi nelle regioni a fidarmi degli inglesi.

      • gsp 6 Dicembre 2013, 11:43

        Ed infatti, spero si facciano bene i conti. se la proposta fosse davvero troppo buona per essere rifiutata non penso aspetterebbero molto e lasciano la WRU a fare quello che vuole con le proprio risorse ed il rugby in galles, e se non sbaglio anche il loro stesso contratto con la WRU e’ in scadenza.

        Se invece vogliono portare la WRU ed i contributi e giocarsi la PRL allora la situazione diviene complessa.

      • Paolo 6 Dicembre 2013, 13:43

        Vero. Però pensa al richiamo di pubblico e dei media (e di conseguenza: sponsor) per gare come Tigers-Ospreys, Scarlets-Saints e via dicendo. Il confronto con il torneo celtico è impari. Senza contare che è vero che in prima battuta potrebbero perdere un po’ di giocatori (ma tanto già sta succedendo) ma al tempo stesso diventerebbero più appetibili per gli stranieri.
        Io non lo so: il sistema piramidale in Galles funziona a dovere solo per la nazionale. Non so se le regions abbiano da perdere o da guadagnare, di sicuro la base è insoddisfatta del sistema attuale.

        • Stefo 6 Dicembre 2013, 14:01

          Paolo come detto sopra, se parliamo di base, domestic e quantaltro allora il modello celtico va cestinato, le due cose insieme non si possono fare.

          Sull’allargamento Premier, vero quello che dici, e rilancio probabilmente una British&Irish League sulla falsa riga del SR emisfero Sud sarebbe ancora piu’ affascinante e come richiamo di spettatori e sponsor probabilmente metterebbe in imbarazzo i francesi…ma sei sicuro che questa sia la visione inglese?Sei sicuro che non stiano semplicemente sfruttando i problemi gallesi per mettere su qualcosa?Sono col verino in mano, con qualcosa di firmato con BT (non si sa bene cosa) che gli lega mani e piedi e stanno giocando il tutto per tutto…magari mi sbaglio ma fossi le regioni starei attento, anche perche’ 4 in Premier non le prendono se non una stagione, perche’ se rientrano nelle coppe e si fa la RCC una lega a 16 non la possono sostenere.

        • Mr Ian 6 Dicembre 2013, 15:06

          Bravo Paolo hai preso il punto, in fondo quel che interessa alle provincie è la visibilità ed il blasone, da questo punto di vista la Premier ha molto da offrire.
          La verità è che in Galles si sta investendo tanto, sia pubblico che privato, solo che con la crisi reperire i soldi è diventato difficile. La wru predica austerity, ma intando deve pagare il Millenium e addirittura progetta ampliamenti per ospitare pure il calcio, i clubs invece chiedono soldi per poter competere nel rugby che conta e fidelizzare ancora di più i fans, che con la Celtic non sentono il richiamo e non riempiono gli stadi, nuovi e da pagare, Parc y Scarlets..
          Non sarebbe il caso che la federazione riveda un pò i budget per il bene dello sport?

          • Stefo 6 Dicembre 2013, 15:51

            Ok Mr Ian quindi cosa?Riveda i budget a favore di chi?Regioni o clubs del domestic?Se mette piu’ in uno per forxza deve togliere all’altro.
            Se mettono piu’ nelle regioni i club del domestic non sono contenti, se iniziassero a finanziare piu; fortemente il domestic ed i club locali allora starebbero negando la scelta del professionismo Celtic League.
            Ci possiamo girare intorno all’infinito ma se hanno 50 in qualche modo li devono suddividere, tutti non possono fare contenti tutti. I club locali sono arrabbiati da anni della scelta celtica ma il fatto che un domestic pro di alto livello non e’ fattibile in nessuna delle 3 celtiche, mercati troppo ristretti.
            Le Regioni hanno faticato e faticano ancora oggi ad entrare nel cuore dei tifosi che vedono ancora con nostalgia il
            Le Regioni vogliono piu’ soldi che servono per competere nel mondo pro attuale e del futuro, cio’ vuol dire togliere ancora piu’ ai club locali, al domestic, alla base.
            Tenere in piedi a livello alto di investimenti entrambi e’ impossibile, quindi si dica cosa si preferisce ma non un giorno bisogna pgare piu’ le regioni ed un altro ma la base non e’ contenta colpa della WRU.

          • Mr Ian 6 Dicembre 2013, 16:17

            Allora torniamo indietro? tagliamo uno step della formazione di un giocatore, dalle accademie in nazionale.
            Il professionismo nazionale serve anche per formare i giocatori da un punto di vista mentale, e di gestione della pressione.
            Tagli la competitività a livello internazionale, le franchigie gallesi iniziano a non essere buone manco per la Celtic, ma dove si vuole arrivare..
            E’ vero che in Galles le regioni sono mal digerite, ma era l’unico modo per confrontarsi con il professionismo. I clubs minori sono consociati con le franchigie, onestamente non so se gli Scarlets pagano a loro un premio di affiliazione, ma il supporto tecnico e logistico c’è sempre.
            La nostra sta diventando una discussione infinta, sembra una soap, più che altro si è arrivati al punto di scontro tra business e tradizione..Avercene di sti problemi, lo dico sempre

          • Stefo 6 Dicembre 2013, 16:59

            Mr Ian ed io concordo, e’ che ma Paolo parla di base insoddisfatta, cioe’ i club locali che e’ vero.
            Allora si deve scegliere. Io sono con te che vista la situazione (impossibilita’ naturale ad avere un domestic pro vero) la strada del professionismo intrapresa (concentrata in 4 squadre) sia l’unica.
            Pero’ Ian, si reclamano piu’ soldi, quelli sono quelli che la WRU ha, il Millenniun deve finire di ripagarlo quindi quei soldi sono bloccati per forza (stessa situazione irlandese con Lansdowne) per reperire ulteriori fondi a quelli che gia’ la WRU vuole mettere sul tavolo (e se le Regioni rifiutano i contratti centrali sono loro che stanno rifiutando dei soldi offerti ed hanno poco da piangere) li togli ad altre parti. Ora io sono convinto che come fa la WRU (ma anche la IRFU, SRU, RFU ecc) una % tra il 18-20% debba comunque andare alla base, al grassroot/local/community rugby scegli tu il modo di chiamarlo che preferisci perche’ e’ li che formi il tuo movimento, sono con le basi solide che cresci se no fai come l’Italia.
            Quindi X% ripagamento Millenium, 18-20% base base-formazione&sviluppo, una % modesta va comunque ai club perche’ se no muoiono…cosa rimane?Quello che la WRU investe nell’alto livello che si distribuisce tra Regioni e Nazionale.
            Sul tavolo la WRU ha messo i soldi, contratti centrali, 33 milioni di sterle (se ricordo bene il numero) nei prossimi anni ma alle Regioni non basta/non va bene…le Regioni stanno tirando la corda e molto flirtando con gli inglesi perche’ vogliono la botte piena e la moglie ubriaca diciamocela tutti. La storia del Millenium per il football poi vorrei capirli, la Nazionale gallese gia’ utilizza il Millenium da una vita e se non sbaglio anzi hanno spostato alcuni match perche’ non erano profittevoli come eventi…non e’ che si iniza a dare delle colpe cosi’ a caso alla WRU?

          • Mr Ian 6 Dicembre 2013, 17:38

            Anche io sono d accordo con la tua analisi, proprio ieri su walesonline si parlava di ospitare le partite degli europei 2022 se non mi sbaglio, e parlavano di cifre da investire.
            Il Problema gallese prima o poi si estenderà a tutte le altre nazioni

  6. Hrothepert 6 Dicembre 2013, 14:55

    Che tristezza, per altre vie ma si sta ritornando al discorso di JPR Williams, stanno distruggendo il..Rugby!!

    • Katmandu 6 Dicembre 2013, 18:09

      in questo caso è vero, non sul campo ma fuori 🙁

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