Tonga alza il muro troppo tardi e un brutto Galles vince 17 a 7

Primo test-match del weekend. A Cardiff i padroni di casa partono bene poi i pacifici prendono le misure

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 22 Novembre 2013, 22:32

    una delle partite più strane della storia del universo rugby
    un paio di numeri una squadra che nel secondo tempo fa l’89 %(!?!?!) di territorio e il 75% (!?!?!?) di possesso come fa a farsi inchiodare sullo 0-0 nel secondo tempo? boh, Tonga brava a contenere ma poco altro
    ps se qualcuno si era lamentato dello scarso arbitraggio di Italia Fiji si guardi questo fenomeno, meno male che damasco lo ha aiutato….

  2. ginomonza 22 Novembre 2013, 22:32

    non mi è piaciuta per niente sta partita!!

  3. parega 22 Novembre 2013, 22:34

    il millenium un campo di patate ….facevano fatica a correre tutti
    il campo piu’ brutto mai visto negl’ultimi anni !!!!
    il galles partiva sempre da fermo e contro la forza dei tongani nell’uno contro uno non c’era niente da fare, fra l’altro sono stati molto disciplinati e bravissimi in mischia
    e dire che la romania li ha battuti !!!!

    • San Isidro 22 Novembre 2013, 23:11

      campo di Cardiff brutto? un pò, ma è sempre bello vedere le maglie dei giocatori sporche di fango e terra…

      • parega 23 Novembre 2013, 09:45

        il fango e’ bello anche per chi gioca eviti di farti male quando giochi , anche se adesso di campi duri non esistono piu’ fortuna loro…pero’ non so’ sei hai notato che scivolavano , il terreno ci mollava quando spingevano o cambiavano passo , era anche rischioso per prendersi storte ..questo e’ il campo piu’ brutto per giocare non riesci ad avere appoggi sicuri e rischi storte a tutto andare

        • william 23 Novembre 2013, 10:38

          Qunado giocavo un campo così era un campo buono. Quello brutto era quello duro, quando non pioveva da mesi

    • Fabruz 23 Novembre 2013, 00:12

      Sì ma se il Galles avesse calciato le punizioni tra i pali invece di insistere con la tuche ne avrebbe fatti un bel po’ di punti

      • San Isidro 23 Novembre 2013, 00:15

        vero, volevano la meta a tutti i costi, soprattuto al secondo tempo…

  4. aristofane 22 Novembre 2013, 22:35

    I tongani confermano la buona partita della scorsa settimana, sono molto organizzati in difesa (a parte sulle due mete, in cui commettono gravi e stupidi errori di posizionamento) e non male nelle fasi statiche, in mischia reggono, e anzi, in molti casi mettono in difficoltà i dragoni. La touche aveva funzionato molto bene contro la Francia, oggi molto meno, ma si riprendono nel secondo tempo.
    Sono incredibilmente più corretti dei fijani e dei samoani, risultano sempre fisici, ma non ho visto quasi interventi alti, a parte uno verso il finale, e non pare che l’unica intenzione che li tiene in campo sia la voglia di far male all’avversario…
    Galles che, pur con l’attenuante dei molti cambi, non impone il suo gioco, e si incaponisce a cercare la meta a tutti i costi, quando, come ha detto Munari in telecronaca la settimana scorsa, bisogna far perdere la voglia di giocare a questa tipologia di giocatori, mettendo punto su punto e arandoli con gli uomini di mischia…forse si sono esaltati troppo con le due facili mete al largo del primo tempo!

    • San Isidro 22 Novembre 2013, 23:09

      come l’altra volta con la Francia concordo con tutto il tuo commento…tongani decisamente meglio dei cugini fijani quanto a disciplina e correttezza, anche dei samoani…

  5. Stefo 22 Novembre 2013, 22:44

    Col turnover fatto dal Galles direi che come partita ci sta, bravi i Tongani a difendere, avessero osato di piu’ potevano anche creare qualche grattacapo ai gallesi cui e’ mancata la capacita’ di finalizzare la mole di gioco ma cosa che secondo me visto che era una squadra sperimentale al 100%…l’importante per i Dragoni era non farsi sorprendere e non perdere altri giocatori per infortunio, la partita che loro veramente vogliono e’ la prossima settimana…vogliono battere i Wallabies come Galles e non solo come Lions.

  6. frank 22 Novembre 2013, 22:51

    partita vinta, poco altro da dire. North sempre un fenomeno, mi è piaciuta molto la linea di corsa del 3/4 tongano nella loro meta.

    • San Isidro 22 Novembre 2013, 23:21

      eh guarda un pò! quello era William Helu, l’avesse mai fatta una cosa così quando era alla Rugby Roma!! mannaggia a lui! sempre svogliato e impalpabile! era il “colpo” della stagione per i romani…

  7. San Isidro 23 Novembre 2013, 00:05

    Sinceramente, dopo aver visto Francia-Tonga, una prestazione così da parte degli isolani me l’aspettavo. Ha ragione @Kat, è incredibile come i gallesi nel secondo tempo non siano riusciti a concretizzare nulla pur avendo attaccato tantissimo e avendo avuto la maggior parte del territorio e del possesso (le Tonga nella seconda frazione di gioco praticamente si sono avvicinate pochissimo ai 22 m del dragoni)…citando Aristofane (non è un richiamo alla commedia dell’antica Grecia, ma all’utente di sopra) i tongani, sia stasera che a Le Havre, sono stati molto più organizzati nel gioco e disciplinati nel comportamento rispetto ai cugini fijani visti a Cremona…inoltre gli isolani sono stati molto bravi in difesa e nell’uno contro uno con i gallesi sono stati spesso vincenti…un Galles, seppur non stratosferico e pieno di esperimenti, che comunque ha dimostrato la sua superiorità nel primo tempo, ma anche nel secondo dove praticamente ha sempre attaccato…giuste le due mete non date ai gallesi, la prima aveva messo il piede fuori, sulla seconda la posizione di Charteris magari era un pò al limite, ma chiaramente Damasco ha dato l’antigioco…
    A me la partita ha intrattenuto
    ps: cattiva la Sipi Tau!

  8. San Isidro 23 Novembre 2013, 00:14

    A chi interessa ho trovato la traduzione italiana della Sipi Tau:

    “Ei e! Ei e!

    Io lo dirò al mondo intero
    l’aquila marina è affamata

    Che lo straniero ed il passante stiano attenti
    Oggi, distruttore di anime come sono,
    ovunque, in seconda linea come in terza, mi sono spogliato dell’umano

    He! He! ‘Ei e Tu

    Mie saranno tutte le azioni
    e distruggerò tutti i cuori impavidi che conosci
    Bevo l’oceano e consumo il fuoco
    Resisterò fino alla morte o alla vittoria

    E’ così che Tonga resta fedele al suo motto
    Per il suo motto Tonga dà tutto
    Per il suo motto Tonga dà tutto”

    Cattivi è?
    Il riferimento all’aquila marina non è casuale visto che il soprannome della nazionale tongana è “Ikale Tahi” (aquile di mare)…

  9. Rabbidaniel 23 Novembre 2013, 03:33

    Partita strana, arbitraggio un po’ “volatile”, tongani che sono una bella squadra, come sempre raffazzonata visto che giocano poco insieme. Il Galles ampiamente “turnato” e forse poco concentrato in alcune fasi. Però bisogna dire che sfornano giocatori a rotta di collo. Ad avercene. Hanno fatto esordire Hallam Amos che ha 19 anni.
    Non trovo invece nulla che mi faccia paragonare la partita del Galles a quella dell’Italia. Il Galles ha giocato maluccio, ma non ho mai avuto la minima sensazione che Tonga potesse vincere, non ho visto volate di 90 metri, Tonga ha sempre giocato in 15. Storie molto molto diverse.

  10. gian 23 Novembre 2013, 11:04

    vista solo l’ultima mezzora, un galles poco incisivo e che quando riusciva ad innestarsi faceva stupidaggini e perdeva palla e occasioni, unica cosa “positiva” la testa dei dragoni (con maglia da cassare immediatamente da quanto era brutta), sopra break non piazzano e cercano la meta per chiudere definitivamente la partita, poi visto che non hanno preso un punto era meglio piazzare tutto, ma è una questione di mentalità vincente (e comunque ci hanno guadagnato di tenere inchiodata tonga dentro i loro 22 per tutto il secondo tempo), tonga niente male, organizzata, lucida, fisica, forse, rispetto ai cugini samoani e fijiani, manca un po’ di fisicità estrema in attacco, per carità il galles avrà placcato alla grandissima (per quanto su una partenza della terza centro ce ne sono voluti 5 di dragoni per fermarlo), ma nell’aperta a contatto con l’avversario, mi sono parsi più “umani” sia come velocità che come fisicità, forse il loro limite per essere più competitivi.

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