Ranking IRB, sale il Galles ma gli All Blacks dominano da 4 anni

I Dragoni scavalcano l’Irlanda e vanno al sesto posto, Tonga supera le Fiji e si piazza alle spalle dell’Italia. Azzurri in 11a posizione

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gian 18 Novembre 2013, 15:51

    nel restante 20% non si giocava!

  2. fracassosandona 18 Novembre 2013, 16:04

    Ad ogni pubblicazione del ranking mi incacchio…
    Samoa sta lì perché gioca solo i tm: è nella stessa situazione in cui era fino a due anni fa l’argentina, che da quando gioca il RC è scesa di tre posizioni, senza peraltro avere avuto chissà quale involuzione nel gioco… se Samoa sfidasse ogni anno per due volte AUS NZ e SAF non starebbe all’ottavo posto ma probabilmente dietro a noi…

    il sistema di conteggio tiene conto dei punti della settimana precedente il match…
    facciamo l’ipotesi che noi questo sabato si riesca a battere l’argentina… lo stesso risultato ottenuto il 22 novembre ci darà meno punti di quelli che avremmo guadagnato battendola il 09 novembre, prima delle due batoste prese da ing e galles che hanno fatto decrescere il coefficiente per l’ARG… eppure il tour è lo stesso e i giocatori sono gli stessi…
    la scorsa settimana abbiamo superato Tonga facendo retromarcia…

    se fossi un presidente federale non chiederei mai come obiettivo una determinata posizione nel ranking…

    • gian 18 Novembre 2013, 16:19

      è vero che questo sistema di calcolo punisce o premia (dipende quanto forte sei) più chi gioca con continuità e contro squadre di alto livello, piuttosto che chi gioca meno e, magari, di partite “importanti” ne fa un numero esiguo (noi, scozia ed argentina siamo quelli che ci rimettono di più, mentre le isolane quelle che, al momento ci guadagnano), è anche vero, però, che questa classifica è indicativa e fotografa la forza delle formazioni in maniera abbastanza fedele, poi bisogna anche saperla leggere, io di solito la considero a gruppi, ad oggi ci sono i primi due sopra a tutti, dal 3° al 6° ad inseguire, 7° ed 8° un passo indietro, dal 9° al 13° gruppone all’inseguimento, il resto un altro sport. vista così non è il punteggio di per se stesso che indica la forza reale, ma aiuta a capire la condizione della squadra che interessa

      • fabrio13H 18 Novembre 2013, 18:42

        ..il resto non è per niente un altro sport o, sicuramente, lo è sempre meno. Tanto per dire: abbiamo sempre battuto gli Usa e sempre chiaramente ma mai in “asfaltata”; hai per caso presente l’ultimo Canada-Italia un annetto e mezzo fa ? Io quella notte in streaming me la ricordo, negli ultimi minuti eravamo sotto il break e abbiamo sofferto quasi come sabato contro Fiji; sei proprio sicuro di vincere un Romania-Italia magari a Bucarest ? Se non bastasse andiamo indietro di 6 anni, e mi dirai, saremo anche migliorati, ma gli altri non è che stiano fermi: secondo tempo della RWC 2007 sotto con la Romania, Troncon che riesce ad andare in meta di forza, mi par di ricordare un’azione poco orchestrata, e appena schiacciato batte il pugno per terra. Non è la tranquillità mentale di uno che sta giocando contro una squadra di “un altro sport”; e quella con il Portogallo ? Cos’era stato il risultato ? 60-10 ? Google ci puo’ venire in aiuto…31-5. Ah già ! Dimenticavo che in quelle due partite forse dovevamo risparmiarci per la Scozia, peccato che con la Romania siamo finiti sotto il break (24-18).

        • San Isidro 18 Novembre 2013, 18:51

          anche qui hai ragione…c’è da considerare però che ovviamente le motivazioni delle squadre alla RWC sono diverse da quello di un semplice TM…proprio perchè hai citato il Portogallo, mi ricordo che rullammo a L’Aquilia i lusitani 83-0 nel test di qualificazione ai mondiali, ma il match alla RWC fu decisamente diverso…e a Bucarest non so se ti ricordi ma ci abbiamo perso anni e anni fa: 2004 prima del tour in Giappone, Romania-Italia 25-24…ora, noi siamo comunque superiori, ma, come giustamente dici, non dobbiamo sottovalutare le squadre europee minori, che comunque stanno emergendo, e nazionali come USA e Canada, che da quest’estate sono state ammesse alla PNC e quindi hanno la possibilità di crescere molto…ero anch’io collegato all’una di notte un anno e mezzo fa e ricordo un Canada agguerrito e un’Italia si superiore, ma che (come al solito direi) non ha chiuso la partita entro un certo tempo…

          • fabrio13H 18 Novembre 2013, 19:22

            Eh si ! Ma li credo influisca anche proprio il fatto di sviluppare più opzioni ad alto livello, cosa che sta cercando di fare Brunel, diciamoci la verità, siamo andati avanti per anni a perdere il possesso o a fare in-avanti non appena si cercava di giocare a ritmi alti, e non solo al largo ma io ricordo dei 6N della prima metà degli anni ’00, in cui la si perdeva facilmente anche nel prendi e vai. Secondo me era l’esemplificazione del gap che si era creato negli anni dopo il professionismo con le nazione tradizionali che avevano sfruttato i miglioramenti che permettono i maggiori allenamenti che arrivano con la professionalizzazione. Noi, con una struttura semi-dilettantistica, che è arrivata forse di recente a essere semi-professionistica, in quegli anni siamo rimasti più indietro di quanto già non fossimo, ma, tornando a partite non chiuse, se su certi ritmi sei insicuro è chiaro che quando da una parte dovresti allontanarti nel punteggio, perché hai un certo numero di giocatori più forti degli altri, non riesci a farlo quasi mai. Finalmente da un po’ di tempo, un lavoro più ampio comincia a vedersi, anche se con tanti momenti contraddittori

          • fabrio13H 18 Novembre 2013, 19:47

            Comunque, tornando al discorso ranking, io non voglio certo dire che ne capisco più dell’IRB e poi diverse scelte hanno anche valori “politici”, di diffusione del rugby union e quant’altro, però, detto a titolo di esercizio accademico, per me un primo tier o livello è in realtà costituito da 6 squadre : NZ, SAF, AUS, ING, FRA, e forse ci metterei il Galles; queste sono le uniche per le quali si puo’ ragionevolmente pensare a una partita potenzialmente aperta quando giocano tra loro, in qualsiasi combinazione e qualunque posta vi sia in palio. Poi considererei un secondo livello che va da IRL, Samoa, SCO, noi e giù fino intorno alla 12 posizione e un terzo dalla 13 alla 18 circa e via così…Bisogna considerare che quando c’è un partita tra squadre di due gruppi vicini, soprattutto tra una delle ultime di un gruppo e una delle prime del successivo, la sorpresa è sempre possibile (vedi noi con la Francia o la Scozia che a volte batet l’ING nel 6N o la Georgia che alla RWC era andata vicina battere l’IRL che però era a sua volta andata vicinissima a battere l’AUS)

          • gian 18 Novembre 2013, 20:40

            scusa @san, ma oggi ho deciso di essere polemico e bastian contrario 😀 , però è 8/10 anni che mi sento dire che romania, canada, USA, etc etc sono le nazioni emergenti (un po’ come gli 80.000 dell’olimpico 😉 ), o appaiono paesi emergenti come la georgia, poi, in effetti, la loro crescita si ferma o rallenta moltissimo, spesso mi chiedo se non sia il rugby uno sport che abbisogna di una certa cultura che non si può insegnare, o la si ha o no (cosa che accade anche per gli altri, per carità)?!

          • San Isidro 18 Novembre 2013, 21:03

            @gian, tranquillo, ognuno dice la sua. il discorso cultura è verissimo, negli USA i praticanti di rugby sono una piccolissima percentuale di tutti gli sportivi (si sa quali sono gli sport che dominano lì)…è vero che alla fine non hanno fatti passi giganteschi però Eagles e Canada sono rimasti sempre su quei livelli e neanche sono drasticamente calate (penso ad es. all’involuzione dell’Uruguay che dalla RWC 2003 non riesce più a qualificarsi al mondiale, e che partecipa alla nuova edizione dell’Americas Rugby Championship con la nazionale maggiore, mentre USA, Canada e Argentina partecipano con i loro team A)…inoltre, dopo l’esperienza del 6N del Pacifico (’99-2001), a Maggio scorso sono entrate in pianta stabile nella PNC e questo per loro sarà senza dubbio motivo di crescita..ora, non dico che queste nazionali spaccheranno il mondo (bisogna pure vedere il movimento che hanno alle spalle), ma cresceranno confrontandosi con le nazionali isolane e il Giappone e partecipando comunque ad un torneo di buon livello…inoltre, come già è accaduto in questi anni, il gap tra le nazionali maggiori e quelli minori si è abbassato, per cui che i Canucks, gli USA e il Giappone possano batterci la vedo difficile, ma sono sempre nazionali che possono mettere in difficoltà le squadre di medio ranking…discorso diverso è il Giappone che si sta preparando seriamente per la competizioni iridata a casa propria tra sei anni, stanno investendo molto sul movimento e li vedo un pò più attrezzati (anche per il bacino economico da cui possono attingere per invsetire sulla formazione a casa loro)…

          • Giovanni 18 Novembre 2013, 23:30

            @gian: La Romania di cultura ne aveva e tanta, forse anche più di noi. Puoi rileggere i risultati degli anni 70-80 (tra cui un 15-0 alla Francia a Bucarest) ed ancora fino a metà anni 90 son stati competitivi. Poi ci fu la caduta del regime di Ceausescu con tutto ciò che ha comportato. Ma non li si può mettere, in quanto a cultura rugbystica, sullo stesso piano di Spagna o Portogallo, con tutto il rispetto per quelle Nazioni.

          • San Isidro 18 Novembre 2013, 23:41

            hai ragione Giovanni, ho sempre considerato la Romania come la “settima nazione”…oggi però Spagna e Portogallo hanno fatto progressi e alla fine magari la Romania è un tantino sopra, ma il livello quello è…rimasi molto sorpreso, non so se ti ricordi, nel 2009 la nostra Italia A (la seconda squadra dunque) battè a Piacenza la Romania (nazionale maggiore) con il pesante punteggio di 33-6…la Romania forte dei primi anni 2000 adesso non c’è più (anche al mondiale neozelandese, salvo una discreta prova contro la Scozia dove persero di una decina di punti, arrivarono a 0 nel girone)…quanto a tradizione però anche nel nord della Spagna c’è un forte radicamento, nei Paesi Baschi (proprio vicino alle roccaforti del rugby francesi), infatti il Guernica che sconfisse Rovigo veniva proprio da lì…

          • gian 19 Novembre 2013, 11:50

            @giovanni, quei risultati me li ricordo benissimo, ricordo anche che allora noi non giocavamo con le home unions e le australi se giocavano con noi, non davano il cap perché una delle due squadre (la loro o la nostra) risultava una selezione e non una nazionale, ricordo il torneo europeo in cui c’era la francia A, italia, romania e URSS a combattere per la vittoria (che andava puntualmente alla francia), ricordo che già allora molti romeni giocavano in francia e che lo squadrone sovietico era composto praticamente solo da georgiani ed ucraini, che le trasferte erano assassine e la quota di vittorie nei paesi dell’est era sfavorevolissima alla nostra nazionale rispetto a quanto lo fossero i risultati in casa forse più veritieri del reale livello delle antagoniste; detto ciò sicuramente la caduta dei regimi dell’est europeo e la fine del concetto di sport di stato ha dato un brutto colpo a queste “scuole” di lunga tradizione, è anche vero che noi cominciammo a battere con una certa regolarità e pochi problemi la romania negli anni intorno al primo mondiale (1987 periodo di crisi per i paesi dell’est, ma con il blocco ancora integro), e l’orso russo già faceva molta meno paura anche in trasferta.
            tu stai confondendo il concetto di tradizione con quello di scuola rugbystica, anche noi pecchiamo di tradizione, nel senso che facciamo fatica ad entrare nel pieno spirito del rugby e, di conseguenza, stentiamo con le altre squadre di alta classifica, lo sviluppo di altre realtà pare molto limitato da questo fattore.
            in fondo se ci pensi i più forti sono paesi che pur avendo un’ottima cultura sportiva ed una percentuale altissima di praticanti, in realtà sono piccolini ed, esclusa francia ed inghilterra, con capacità economiche relativamente limitate, eppure surclassano paesi con pari cultura sportiva, molto più forti economicamente (vedi tu francia ed inghilterra da che parte della barricata metterli) e con capacità demografiche nettamente superiori (magari avendo pari numero di praticanti). in questo intendo tradizione

          • Giovanni 19 Novembre 2013, 11:52

            @San: io auspico che il rugby rumeno possa tornare ai fasti di 30 anni fa. Non è per niente semplice, lo so, ma se mai il 6N un giorno dovesse allargarsi, mi auguro che saranno loro la settima Nazione. Per la Spagna c’è l’influenza basca, ma il resto del Paese non è molto interessato, anche se gli spagnoli negli ultimi anni hanno fatto progressi in sport dove non avevano grandi tradizioni. Per il Portogallo la vedo molto più complicata.

          • Giovanni 19 Novembre 2013, 12:08

            @gian: sono d’accordo con te: se la mettiamo sul piano della pura scuola rugbystica, allora dovremmo considerare solo le Home Unions più la Francia, gli AB, gli Aussie ed i Boks. Fine. Però, 15 anni fa, le altre 5 decisero di investire su di noi, vuoi per motivi economici, vuoi per motivi turistici, vuoi perchè cominciavamo a macinare qualche risultato. Allora, seguendo quel ragionamento oggi, se l’ottica è quella di allargare la diffusione del rugby anche ad altri contesti europei, dato che altrove (Giappone, Canada, USA) si stanno già muovendo ed anche bene, io direi che tener conto di dove il rugby abbia già maturato una certa tradizione sarebbe saggio. In Romania, 40 anni fa in tutt’altro contesto socio-politico, la palla ovale conosceva già diffusione e popolarità, perciò, a mio avviso, andrebbe tenuto in conto, rispetto a realtà dove ciò non c’è mai stato.

          • gian 19 Novembre 2013, 12:34

            @giovanni questo tuo discorso è sensatissimo, ben vengano investimenti sportivi dove una semina e una certa cultura è tradizionalmente presente (comunque giappone, canada e USA non sono mercati nuovissimi, come non lo sarebbero un paio di africane o il sudamerica), in realtà delle non tradizionali (tutte di influenza britannica diretta o di sponda, fatta salva la francia) noi siamo l’unica nazione ad essere emersa prima con i risultati e poi con l’annessione al club esclusivo delle grandi (non secondari gli interessi extrasportivi che tu elencavi) negli ultimi 20 anni e nonostante tutto siamo ancora lì a giocarci gli ultimi gradini con le isolane (quelle con le influenze di sponda) e le home unions in crisi (per onestà intellettuale altra squadra emersa è l’argentina, che però ha sempre goduto di una credibilità superiore alla nostra).
            fatte queste considerazioni trovo che il rugby sia ancora uno sport esclusivo ed il percorso per tutte le squadre per poter competere ad alto livello sia molto lungo e complicato per passare da paese in sviluppo e paese veramente competitivo, per quanti investimenti, sportivi o monetari, si facciano

        • gian 18 Novembre 2013, 19:31

          io ho il massimo rispetto di chi entra in campo, e se vuoi dico che le squadre dal 14° posto in poi si scaglionano a gruppi di 4/5 scendendo di gradino in gradino ad ogni gruppo, ma dai primi tredici al 14° gli scalini sono due, tu hai dato dei risultati che ricordo benissimo e sono quasi sempre riuscito a vedere le partite che tali risultati hanno fatto maturare, ma considera che noi la romania ormai l’affrontiamo solo con la nazionale emergenti (perdendo, per carità, ma la emergenti potrebbe essere la nostra terza nazionale, visto che è composta per la maggior parte da eccellenti), le altre le affrontiamo nei tour, che spesso vengono considerati facili e poco utili, o nella RWC, in cui noi e le altre “forti” ci giochiamo tutto in uno/due scontri diretti, loro arrivano tirati a lucido alla prima partita e magari tengono fuori i titolari contro il più forte, per giocarsela con quelle più arrivabili (l’italia è una di queste) che magari hanno la testa altrove, cosa in cui noi non temiamo rivali.
          mi spiace, ma se tra le prime 13, che la tredicesima batta la prima fa un sacco di rumore, ma è possibile, per quanto alquanto improbabile, per quelle del secondo gruppo, ad oggi, l’impresa è quasi paragonabile se battono una di quelle in fondo al gruppo e nel caso, molte colpe sono da addossare alla perdente (gli unici risultati positivi recenti vengono spesso contro le incostanti pacifiche, infatti)

          • fabrio13H 18 Novembre 2013, 20:05

            Potremmo concludere dicendo che si vedrà alla RWC 2015 dal momento che avremo il Canada e, molto probabilmente, una tra Georgia e Romania. Io spero e anche penso che potrebbe essere la volta che si vinca di asfaltata ma se lo sarà, lo sarà perchè nel frattempo saranno cresciuti i vari Gori, Allan, Campagnaro, Esposito, Furno, soprattutto se torneranno e a pieno regime Favaro, Minto, Derbyshire, Morisi e magari ancora qualche altro ora giovanissimo, e perché avremo avuto tutto il lavoro di Brunel, magari di De Carli e di altri tecnici espressi dal movimento come Cavinato e Casellato, e anche così non ci sarà da prendere quelle squadre sotto gamba perché anche gli altri crescono. Se invece rimaniamo al livello attuale, ci sarà probabilmente da soffrire e non poco.

          • gian 18 Novembre 2013, 20:46

            io mi auguro di vincere la RWC nel 2015, altro che asfaltare il canada! 😀
            scherzi a parte, come ho detto in un altro articolo, temo, invece, che per molto tempo continueremo a vincere con chi ci stà ben dietro, non dico a fatica, ma senza convincere, e tentare l’impresa (che prima o poi arriverà) con chi ci stà davanti, più di una questione fisica e tecnica, che indubbiamente esiste, il problema credo che sia una mentalità sbagliata che ci trasciniamo, se non da sempre, da moltissimo tempo

    • San Isidro 18 Novembre 2013, 16:34

      scusa fracasso, è vero quel che dici sull’Argentina (che comunque prima di entrare nel RC faceva solo i TM e la RWC, a parte qualche torneo di portata minore come il Panamericano, poi dismesso, e il Sudamericano, dove in quest’ultimo caso partecipava con la seconda squadra, oggi, ancora la fa, ma si può dire partecipi con la terza squadra, che, la passata edizione ha rullato il Brasile mi pare per 83-0), ma non è così per le isolane…Fiji, Samoa e Tonga non è vero che fanno solo i TM…dal ’99 al 2001 hanno partecipato assieme ad USA, Canada e Giappone a quello che fu il primo 6N del Pacifico (Epson Cup)…successivamente il 6N del Pacifico è rinato con una nuova formua a cui oltre alle isolane e il Giappone vi partecipavano anche i team A di Australia e Nuova Zelanda (Junior All Blacks, anche se poi i neozelandesi parteciparono in seguito con i NZ Maori)…comunque tra l’Epson Cup e la seconda edizione del 6N del Pacifico le tre isolane hanno dato vita sempre al triangolare del Sud Pacifico (cosa che già facevano dagli anni ’80, non ricordo se è stato disputato tutti gli anni), che poi si è giocato all’interno delle varie edizioni del 6N del Pacifico…dal 2010 l’IRB, in parallelo alla nostra IRB Nations Cup europea, ha dato vita alla Pacific Nations Cup (vinta nel 2010 e nel 2012 proprio da Samoa) tra le tre isolane + il Giappone, da quest’anno poi sono entrate a farvi parte USA e Canada (come nella vecchia Epson Cup), ma le Samoa erano assenti perchè stavano disputando il quadrangolare in SA con noi, i Boks e la Scozia…
      dunque tutto questo per dire che le isolane oltre ai TM fanno anche veri e propri tornei che valgono ai fini del ranking mondiale…
      ps: che dici, ma a Sigatoka saranno stati contenti per la prestazione delle Fiji di sabato?

      • fracassosandona 19 Novembre 2013, 11:02

        caro Isidro… quanto mi fanno allegria i tuoi post, sempre contenuti quantitativamente, seppur spesso poveri di dati…
        😉

        alla fine le isolane se la giocano tra loro e sono tutte lì nel ranking… non hanno tre batoste sicure (le trasferte) e tre quasi certe (le partite in casa) da prendere ogni anno come la tua Argentina e nemmeno le nostre quattro cinque sconfitte annuali al 6N…
        Samoa quest’estate ha pettinato Scozia e Italia a giugno…
        se lo stesso torneo si fosse disputato qui a novembre dubito che i risultati sarebbero stati gli stessi…
        in ogni caso il ranking letto a scaglioni ha più senso: è la FIR che crede che l’ottavo posto voglia dire qualcosa…

        mi accontenterei che l’Italia avesse un saldo punti positivo nel corso dell’anno…

    • Stefo 18 Novembre 2013, 17:03

      Il ranking fotagrafa la situazione in un determinato momento fracasso e credo sia molto difficile dire che a macrogruppi non rappresenti una fotografia reale della situazione, si puo’ discutere che magari una dovrebbe essere settima piuttosto che ottava ma i valori in termini assoluti sono quelli…Samoa ha giocato lo stesso torneo dell’Italia e le ha dato una legnata poco da dire al riguardo.

      • San Isidro 18 Novembre 2013, 17:13

        infatti…e comunque ormai tutte le nazionali più rappresentative del rugby sono concentrate su tre tornei: 6N, RC e PNC (di cui il prossimo anno con l’entrata di Samoa vedremo che succederà, intanto è una bel motivo di crescita per USA e Canada, oltre, al già più consolidato, Giappone)…

    • Stefo 18 Novembre 2013, 17:15

      Comuqneu ad essere precisi fracasso l’Argentina perde molti piu’ punti coi TM di giugno con l’Inghilterra che a giocare contro AB, BOS e Wallabies…il guadagno-perdita di punti e’ legato al differenziale che c’e’ tra le due squadre piu’ alta e’ la differenza in termini di punteggio meno punti perde chi e’ indietro se perde la partita piu’ punti guadagna dovessa vincerla.
      L’Argentina ad inizio giugno aveva 78.71 punti dopo le sconfitte con gli Inglesi ha chiuso a 76.67. A fine RC ha chiuso a 75.5.

  3. fabrio13H 18 Novembre 2013, 18:23

    Il valore di una graduatoria di questo tipo è relativo perché probabilmente qualsiasi sistema di calcolo non riuscirà mai a rendere conto di tutti i fattori. Possiamo però dire che dà delle indicazioni abbastanza valide. Comunque, a proposito di Samoa, ti ricordo che solo 5 mesi fa: Samoa-Scozia 27-17 e Samoa-Italia 39-10. Adesso: verissimi i problemi, chiamiamoli così, di adeguamento regolamentare per i Pacifici, ma Samoa negli ultimi anni mi sembra che abbia messo in campo anche dei “fatti” di un livello che mi auguro, anche noi si possa un giorno riuscire a eguagliare, e magari a superare. Vero poi che l’ultimo incontro l’abbiamo vinto, però quattr’anni fa, e vero anche che vengono sempre loro a giocarsela qui, i nostri ultimi tour nelle loro isole, così a memoria, mi pare risalgano ai primissimi anni di 6N; ho letto da qualche parte che i TM di giugno prossimo saranno proprio là…

    • San Isidro 18 Novembre 2013, 18:36

      vero fabrio, le Samoa in questi ultimi anni hanno fatto una grande crescita (hanno vinto la prima edizione della PNC nel 2010 e anche quella del 2012, quest’anno non hanno partecipato perchè erano appunto in SA)…nel TM 2009 ad Ascoli Piceno vincemmo (mi pare tra l’altro la prima volta contro le Samoa), ma loro erano meno forti di oggi (e fecero anche una prestazione non esaltante)…l’anno scorso Samoa asfaltò il Galles a Cardiff e fece tremare la Francia a Parigi (non mi spiego, anche se non l’ho vista, come abbiano potuto rimediare un passivo così pesante a Dublino dieci giorni fa, merito comunque anche all’Irlanda)…i nostri tour nel Sud Pacifico risalgono al 2000 (dove le prendemmo di santa ragione da fijani e samoani) e 2006 (dove dopo il TM in Giappone andammo alle Fiji e le prendemmo di nuovo)…quest’estae è previsto un tour proprio da loro, ma non so dove di preciso e comunque saranno due TM (Gavazzi sollecitava pure per un terzo)…

      • ginomonza 18 Novembre 2013, 21:31

        San
        1′ : non ti posso arruolare per sabato perché sono convinto che ci fai auto-meta
        2′ : se vai su youtube puoi vedere Irlanda- Samoa così vedi perché.

  4. 6nazioni 18 Novembre 2013, 19:28

    ranking farlocco questo elencato dall’irb.
    1 ABs non si discute
    2 S.A.
    3 GALLES
    4 INGHILTERRA
    5 AUSTRALIA
    6 FRANCIA
    7 IRLANDA
    8 ARGENTINA
    9 SCOZIA
    10 ITALIA

    • Stefo 18 Novembre 2013, 19:35

      Fino a prova contraria e che piaccia o meno Samoa nell’ultimo anno ha battuto sia l’Italia che la Scozia (ed il Galles) quindi giustamente in questo momento sta loro davanti.

      • kinky 18 Novembre 2013, 23:02

        Quindi con questo ragionamento noi dovremmo stare davanti a Francia e Irlanda?!? Non penso!

    • gian 18 Novembre 2013, 20:47

      quoto stefo, hai scartato troppo facilmente le pacifiche, samoa in primis

    • 6nazioni 18 Novembre 2013, 20:59

      11 samoa
      12 tonga
      13 fiji
      contenti…….

      • Stefo 18 Novembre 2013, 22:07

        Le Samoa oggi sono giustamente nelle prime 8 e l’Italia e’ giustamente fuori dal top 10…

  5. david p. 18 Novembre 2013, 21:48

    vacca boia quanti commenti lunghi su una classifica….a leggerli tutti ci vorrebbe una notte e sarebbero tutti interessanti.
    ma penso che alla fine in poche righe per quanto visto da 2 anni a questa parte è il galles a farla da padrona e potrebbe benissimo scippare il posto a francia e wallabies…almeno questo è quello che mi aspetto nei prossimi anni.
    se qualcuno mi aiuta mi dite chi incontrano i dragoni nell’ultimo test??

    • San Isidro 18 Novembre 2013, 21:59

      venerdì: Galles-Tonga
      ultimo test: Galles-Australia…
      ps: ce ne vuole prima che i dragoni soffino il posto ai Wallabies nel ranking…

      • david p. 18 Novembre 2013, 22:05

        grazie mille San. comunque per me sono un pelino sopra i canguri in questo momento.

        • kinky 18 Novembre 2013, 23:05

          Sicuro?!? Io no, sarà una gran bella sfida, molto affascinante!!

          • San Isidro 18 Novembre 2013, 23:52

            beh, lo vedremo tra meno di due settimane in quel di Cardiff…

          • Giovanni 19 Novembre 2013, 12:12

            Si, alla fine Wal-Aus potrebbe rivelarsi come il TM di Novembre più equilibrato di tutto il lotto.

  6. lukek27 18 Novembre 2013, 23:49

    Almeno questi commenti non me li becco solo io con lo European OnRugby Ranking! 😉

    Da alcuni commenti comunque credo che potrebbe risultare interessante un sistema più simile a quello degli sport di college americani, con l’assegnazione di punti su base soggettiva… ovviamente non sarebbe più valido di questo sistema, soprattutto per le nazionali non cambierebbe poi tantissimo. E ammetto che con spesso i ranking del college football proprio non li condivido…

  7. eroszag 19 Novembre 2013, 00:31

    Proprio adesso che la AP ha il computerone:).
    Io sinceramente terrei d’occhio il giappone; oltre ad avere soldi strutture e interesse, ed avere battuto il galles nei tm estivi, ho scoperto che nel campionato casalingo hanno una regola davvero interessante: massimo due passaporti stranieri per squadra.

    • San Isidro 19 Novembre 2013, 00:38

      infatti il Giappone va tenuto sotto osservazione…quanto a Giugno, bravi i nipponici a battere il Galles, ma va detto che tutti i titolari dei dragoni erano in Australia per il tour dei Lions, quindi è un test relativo e che può essere preso in considerazione solo fino ad un certo punto…

      • eroszag 19 Novembre 2013, 11:59

        Ovviamente hai ragione, ma credo che in pochi pensassero che le seconde schiere gallesi ( dal 15 esimo in su diciamo, non ricordo quanti fossero via con Lions) fossero inferiori ai Nipponici.

  8. AK-47 19 Novembre 2013, 16:52

    Penso che i Pool della RWC siano stati fatti troppo presto. Andrebbero fatti ad un anno esatto dal mondiale.

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Le semifinali delle coppe europee protagoniste del fine settimana, insieme ai playoff del massimo campionato italiano

2 Maggio 2024 Rugby in TV
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Il derby personale di Stephen Varney: “Questa settimana non ho amici al Benetton”

Il mediano di mischia protagonista della sfida tra i biancoverdi e il Gloucester, dove milita

2 Maggio 2024 Coppe Europee / Challenge Cup
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È iniziato il Rugby Championship U20

È la prima edizione della versione giovanile della competizione, si gioca dal 2 al 12 maggio

2 Maggio 2024 Rugby Mondiale
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All Blacks: Scott Robertson si affida ai ‘suoi’ Crusaders per ampliare le opzioni in mediana

Il coach dei tuttineri deve pensare a nuove soluzioni in vista dei test match estivi

1 Maggio 2024 Emisfero Sud / Super Rugby
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Giochi Olimpici di Parigi 2024: Romain Ntamack porterà la fiamma olimpica

Il numero 10 del Tolosa sarà il tedoforo durante il passaggio della fiaccola in Occitania

1 Maggio 2024 Emisfero Nord / Top 14