Le altre celtiche si muovono: più soldi dal Mondiale?

Per coprire i buchi (eventuali) delle coppe europee Scozia, Galles e Irlanda pensano a una soluzione. E l’Italia?

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mezeena10 15 Ottobre 2013, 09:25

    dopo l’ ultimo weekend di coppe sfido chiunque ad alzare la voce e pretendere posti e soldi!
    il redde rationem è giunto, piaccia o no..

  2. piotor 15 Ottobre 2013, 10:18

    Ognuno spinge dove puo’. Dopotutto il “mercato libero” funziona cosi’. Inglesi e Franzosi dicono, giustamente, che lo spettacolo in Europa lo fanno loro ed e’ giusto premiarle. Le realta’ celtiche controbattono dicendo che senza di loro come squadre “fastidiose intermedie” la RWC sarebbe una corsa a 5 che nessuno si filerebbe in quanto sarebbe emisfero un four nations + Inghilterra e Francia. Troppa poca competizione per farci un evento grosso. Alla fine tiri di qua e molli di la’ e una soluzione si trova di sicuro. Anche perche’ dato che gli Anglofranzosi hanno fretta di chiudere, magari ci saranno concessioni maggiori e rapide.

  3. red devil 15 Ottobre 2013, 10:48

    per quello che ho potuto notare alle anglo-francesi interessa unicamente spaccare il fronte delle celtiche e penso che alla fine ci riusciranno il futuro è tutto dalla loro parte..nei prossimi 20 anni i grandissimi marigini di crescita ce l’hanno loro specialmente la francia che lentamente ma inesorabilmente sta sfondando al nord mentre il successo delle celtiche se non rinnovano è destinato a finire..in fondo suppongo i francesi vogliano dentro(escludendo dichiarazioni di facciata) unicamente irlandesi e gallesi che poi sono i mercati più appetibili in termini commerciali e di media spettatori agli stadi(inutile ricordare la finale Munster-Biarritz di qualche anno fa che porto al minnullium stadium circa 60 mila irlandesi ed altri 20 mila a Limerick a guardarla nei maxi schermi). Certo Scozia e Italia sono “potenzialmente”nazioni che potrebbero crescere ma davvero sarà così?La vedo dura anche se a guardare le classifiche degli ultimi anni del pro12 vedo una crescita costante dei warriors e di edinburgo ma che fanno si e no 1/10 dei celtic o dei rangers mentre in Italia il massimo che siamo riusciti a fare con Treviso sono 7-8 mila spettatori con Tolosa.E’ chiaro che va fatta un analisi di mercato seria sulla nuova coppa e questo certamente va fatto e lo si sta già facendo..

    • mezeena10 15 Ottobre 2013, 14:42

      millennium..goduria la finale ’06 ihihih..

    • Hrothepert 15 Ottobre 2013, 15:52

      @ red devil, la Scozia come movimento non può crescere più di così (a meno che non venga insegnato a giocare alle..sheep ed alle..Highlands Cows!!), in quanto all’ Italia, se si prende in considerazione il discorso, trito e ritrito e al quale ormai credono soltanto gli inguaribili ottimistici romantici, le potenzialità teoriche ci sarebbero anche ma la realtà è che qui è uno sport seguito, e ancor meno praticato, da 4 gatti e non per colpa delle regole del gioco, come sostieni tu, ma perchè culturalmente prima vengono il calcio, il ciclismo, il volley, il basket, il motociclismo e l ‘ automobilismo… (idem per la Spagna che spesso e tanto invochi)!!

      • Hrothepert 15 Ottobre 2013, 15:59

        “..dei 60 milioni di potenziali rugbysti”,…mi era rimasto nella…tastiera!!

      • Giovanni 15 Ottobre 2013, 17:21

        La gente non ci mette poi così tanto a cambiare gusti: pensa al boom del basket anni 80 ed a quello del volley anni 90. Casomai i problemi son venuti dopo, con l’incapacità dei dirigenti di gestire il “salto di qualità” e di fare sistema. Secondo me ci sarebbero le possibilità di diventare secondo sport, in fondo i due nominati sono in crisi, mentre i motori hanno successo quando c’è un personaggio trainante (Schumacher, Rossi), ma a livello di praticanti sono pochi. Il ciclismo è in crisi di credibilità, causa scandali doping, e in ogni caso d’inverno va in letargo.
        Gli ostacoli maggiori all’allargamento della base del rugby, io li riscontro nella fama di violenza (pensa alla preoccupazione delle mamme italiche) ed nella difficoltà nel comprendere alcune regole fondamentali (le ruck sono un casino). La grande diffusione del calcio, a parte i legami politici, è sempre stata favorita dalle regole estremamente semplici: l’unica non immediata, il fuorigioco, è fonte continua di polemiche.

        • mezeena10 15 Ottobre 2013, 18:11

          ma io non lo vedo cosi complicato, certo le regole son molte, ma per iniziare a giocare devi sapere due tre cose e basta!
          concordo sulla volubilità del pubblico italiano, concordo sui “trascinatori” (i vari pantani, schumy, rossi), pero penso che dimostrino ulteriormente la pochezza di cultura sportiva nel paese..supporto totale quando si vince, il nulla quando si perde! è la mancanza totale di fare “sistema” sportivo, l’ assenza di programmazione, regole ed investimenti in strutture ed infrastrutture per lo sport!
          abbiamo letto tutti penso dei numerosi atleti costretti a preparare magari un’ olimpiade dentro uno “sgabuzzino” poi pero se si vince una medaglia si dimentica in fretta!
          servono politiche per lo sport, un ministero che funzioni, servono meno vecchi nella stanza dei bottoni..
          intanto il nuovo presidente del coni gira come una trottola tutto il mondo ripetendo il suo triste mantra e come al solito fatti zero 0 nulla!

          • Giovanni 15 Ottobre 2013, 20:12

            Il presidente del CONI è sempre stato un politico, legato alla politica, gradito alla politica, scelto dalla politica. Con lo sport è sempre c’entrato poco. Ti ricordi Giulio Onesti, uomo della DC?

          • mezeena10 15 Ottobre 2013, 23:34

            n’ altro buono quello..uno dei pochi casi dove la locuzione latina “nomen omen” c’ azzecca poco o niente!

      • Hullalla 15 Ottobre 2013, 22:54

        Non sono per nulla d’accordo che in Scozia non ci sarebbero (volendo) margini di espansione per il rugby.
        Esperienza personale.

      • red devil 16 Ottobre 2013, 11:05

        @Hrothepert no scusa sulla Scozia non sono assolutamente d’accordo il movimento rugbistico scozzese ribadisco rispetto a quello calcistico in quanto a seguito è irrisorio e molto inferiore come lo è in Italia per questo ho assimilato i due movimenti( inutile citarti i seguiti delle due squadre di Glasgow Celtic e Rangers) mentre per quanto riguarda Irlanda e galles il seguito è enormemente più grande e quindi più appetibile.Lasciamo stare poi il potenziale italiano che è una brazelletta che ci raccontano da anni 🙂

  4. maz74 15 Ottobre 2013, 10:57

    Ma l’anomalia è solo italiana, in Challange non ci sono squadre dal PRO2 o dalla Championship, mentre noi presentiamo squadre che lottando potrebbero stare a metà classifica del PRO2 o Championship. Il campionato di eccellenza è formato da 4/5 formazioni che potrebbere giocarsela in PRO2, mentre le altre sarebbero nelle serie minori.
    E’ impossibile che le quattro dell’eccellenza possano competere minimamente contro squadre con budget 20 volte superiore.
    Vi ricordo che la Benetton ha vinto per 40 a zero con Rovigo e Padova in estate, tanto per far capire la differenza
    QUESTA E’ LA REALTA’.
    Il discorso è diverso se guardiamo alle squadre del PRO12, francamente le Zebre hanno perso su un campo difficilissimo come quello di Tolosa e la sconfitta è leggittima. La Benetton stranamente ha fatto un passo indietro rispetto all’anno scorso e purtroppo il tanto atteso salto di qualità per il momento non si è visto.

    • gsp 15 Ottobre 2013, 11:38

      – maz, non e’ anomalia solo italiana.

      – la nostra eccellenza non e’ al livello del prod2, altrimenti potremmo davvero rinunciare alla CL. il prod2 e’ campionato professioistico.

      – vera la differenza di budget, ma questo non significa che si debba giocare, altrimenti tutte le coppe europee in tutti gli sport non andrebbero neanche iniziate. la conseguenza logica della differenza di budget e’ che perdi e se ti lamenti lo fai tenendo in conto questo fattore, non che rinunci a giocarvici.

      quindi disputando le basi, non mi sorprende che non condivida la realta’.

      • maz74 15 Ottobre 2013, 14:40

        Vedi che mi dai ragione, in eccellenza solo calvisano, Rovigo e Viadana possono giocarsela in pro2, ma noi le mandiamo contro squadre di altro livello che non sono lontanamente paragonabili

  5. Katmandu 15 Ottobre 2013, 12:47

    un mondiale inglese (o anche in altre parti del mondo), senza Galles e Irlanda non ha molto senso, anche perchè aumenterebbero le partie con le squadre non all’altezza aumenterebbero, contando come se oggi finissero le qualificazioni e prendendo il Ranking come esempio di qualificazione (solitamente si qualificano le prime 20) sostituiamo la sesta, l’ottava e la nona potenza al mondo, ma metterei dentro pure l’Italia che deve seguire in tutto e per tutto la line a celtica, con Urugyay Portogallo Namibia e la new entry al mondiale Korea del sud. Giusto per ricordare namibia galles come è finita o giappone AB per non parlare di AB portoglallo….

    • mistral 15 Ottobre 2013, 14:57

      e italia/Ab 2007? … eppure stiamo a considerarci ombelico del mondo… personalmente penso che la RWC con un quarto di finale ad es. AB/Usa o SAF/Giappone (e non sempre e comunque un quarto quasi scontato con le tre del sud, Ingh, Fra, e poi quasi sicure Irlanda e Galles ed ogni tanto una new entry (argentina, ad esempio, scozia o fiji, etc) tirerebbe uguale, se non di più delle precedenti… considerare inamovibili, a prescindere, le tre celtiche, è un arroccarsi su posizioni poco difendibili… e per quanto concerne l’italia dei savoia e suoi eredi, stai pur certo che pur di non perdere un posticino a tavola farebbe alleanze anche con il football americano 🙂

  6. gsp 15 Ottobre 2013, 14:10

    Interessanti i rumours (che sono solo tali) che la nuova coppa offrirebbe ai gallesi di piu’ 100,000Eur rispetto ad oggi. diciamo che non e’ proprio una cifra per la quale un club puo’ fare la guerra con la federazione.

    Da vedere poi anche i dettagli. in passato i contributi che finivano all IRFU, FIR, WRU dalla ERC non andavano tutti alle squadre perche’ le federazioni le usano giustamente per lo sviluppo del rugby domestico.

    mi vengono alla mente la parole (di parte) della attuale ERC per cui il contratto BT non e’ cosi’ tanto piu’ favorevole di quello Sky gia’ firmato (ad esempio dal presidente del Tolosa). Mi sembra chiaro che i soldi arrivano solo se sti tagliano fuori le Union, ma come detto in questo articolo, per noi e per le celtiche questo significa la fine del rugby domestico. fate un po’ voi, la posizione delle unions e’ praticamente forzata.

  7. Hrothepert 15 Ottobre 2013, 15:36

    Be’, io a questo punto (da parte celto-italica) il ricatto lo metterei anche sul 6NS e poi vorrei vedere se anche lì agli anglo-franzosi andrebbe di farsi un torneo..tet a…tet!!

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