Roma presenta le sue tre facce dell’Eccellenza

COMMENTI DEI LETTORI
  1. kinky 11 Settembre 2013, 08:56

    Sta a vedere che ci tocca pagare una nuova tassa a Roma per l’Eccellenza!! ohh è una battuta che poi magari ve la prendete!!

  2. umbro55 11 Settembre 2013, 09:14

    Buona iniziativa sotto il profilo promozionale.
    Ma… a dire il vero il club delle Fiamme Oro ha poco a che fare con Roma:
    – in realtà è una squadra “ministeriale” che non ha legami con la città, escluse le famiglie dei poliziotti che mandano i figli a giocare lì;
    – per lungo tempo ha avuto sede altrove, e non è sicuro che resti per sempre a Roma, anzi… chissà…
    – infine la sede attuale non è neppure proprio a Roma Città, ma vicino alla borgata di Ponte Galeria, a 7-8 km. dall’Aeroporto di Fiumicino, un vero “viaggio” per chi voglia andare a vedere le partite. Per carità, per un romano o dell’Italia Centrale sempre meglio che dover andare a San Donà o Calvisano, ma insomma proprio Roma non è…
    In ogni caso, le tre squadre avranno meno “trasferte” delle concorrenti…

    • Emy 11 Settembre 2013, 09:19

      Si giocano il fatto che niente è più romano di un ministero! 😀

      • San Isidro 11 Settembre 2013, 16:43

        simpatica questa…anche se è un pò maligna…

    • Meridian 11 Settembre 2013, 09:44

      Le Fiamme sono sempre circondate da pseudo leggende metropolitane: il settore giovanile non è formato dai figli dei poliziotti, ma la stragrande maggioranza dei ragazzi è semplicemente frutto del reclutamento come per qualsiasi altra società. La sede è Roma dal 1987….26 anni ininterrotti….con il campo di gioco e club house all’interno della caserma (entrambi finanziati NON con soldi pubblici)…..difficile pensare che le Fiamme lascino Roma o che non siano a tutti gli effetti una società romana

    • San Isidro 11 Settembre 2013, 16:42

      @umbro55,
      nonostante la stima virtuale che ho per te, devo smentirti su diverse cose:
      – anzitutto già il fatto che le Fiamme Oro giocano a Roma sono da considerarsi comunque una squadra cittadina
      – la zona di Ponte Galeria è appena fuori Roma, zona sud-ovest, lungo la via portuense se non erro, con il raccordo non ci vuole molto, ma anche con il trenino c’è la fermata apposita a poche centinaia di metri dalla caserma…io da Roma Nord ci metto un’oretta con il trenino, non mi pesa, ci mettevo esattamente lo stesso tempo per andare a vedere la Rugby Roma al Tre Fontane (zona EUR), e poi Ponte Galeria è fuori dal raccordo, ma comunque è una zona di Roma, non è un comune a sè…
      – non è vero che le Fiamme Oro non hanno un legame con la città, e mi spiace in generale se si pensa questo (adesso non mi riferisco a te in particolare)…la storia penso che la sai, sono nate a Padova nel 1955 dove ci hanno passato 30 anni e, dopo un biennio a Milano (1985-1987), sono state collocate a Roma…è vero che non hanno una tradizione cittadina come gli altri club, ma alla fine sono qui a Roma dal 1987 e da quella data hanno praticamente affondato le radici nel rugby romano visto che per 20 anni hanno giocato all’Acquacetosa, la culla dell’ovale capitolino, sugli stessi campi della Lazio, e ti assicuro che i derby tra le FF.OO e i biancocelesti di diversi anni fa erano scintille…le Fiamme fino a qualche stagione fa avevano una struttura dilettantisca, chi ci giocava erano poliziotti romani o comunque che prestavano servizio qui, quindi la rivalità con gli altri club dell’urbe era molto sentita…dal 2006 (o il 2007 non ricordo) le FF.OO sono state trasferite a Ponte Galeria (e non è un caso visto che lì c’è un importante sede del gruppo sportivo ed è distanziato il Reparto Mobile di Roma, unità da cui venivano la maggior parte dei giocatori), anche per l’esigenza di avere un proprio campo. In questi anni poi hanno assunto un carattere più professionistico, i giocatori sono reclutati interamente dal gruppo sportivo (e non provenivano anche da altre unità della Polizia come una volta, cioè non basta più essere solo poliziotti per giocare a rugby lì) o vengono assunti tramite concorso, dunque ora sono pochi i romani, o i laziali, che giocano con le Fiamme. Questo fatto indubbiamente ha un pò freddato quell’antagonismo sportivo con le altre squadre di Roma, ma ad ogni modo le Fiamme sono un club della città.
      – le Fiamme Oro da molti anni (dalla metà degli anni 2000) stanno lavorando per avere un loro settore giovanile e in passato si sono appoggiate a strutture ed allenatori di altri club (ricordo una viva e prolifica collaborazione con il CUS Roma qualche anno fa)…lì ci va a giocare chiunque, non sono assolutamente solo figli dei poliziotti
      Una precisazione: è vero che i rugbysti delle Fiamme hanno un buon stipendio statale, ma alla fine sono l’unica squadra che non fa la campagna acquisti, in quanto sono i giocatori che si presentano lì per il concorso, e, ad ogni modo, quando l’atleta lascia le FF.OO non viene più sovvenzionato dalla Polizia…volevo solo dirlo perchè molti hanno l’errata concezione (di nuovo non mi riferisco a te) che giocare per le Fiamme voglia dare un avere uno stipendio ministeriale a vita…
      Ciao e ci vediamo ai campi della Capitolina!

      • Emy 13 Settembre 2013, 12:43

        Alt, un momento… Chi lascia le FF.OO. non ha a vita lo stipendio per fare l’atleta (ovviamente) ma, se è entrato per concorso, di fatto è entrato in polizia e può di fatto fare il poliziotto per tutta la vita, dunque prendere il famoso stipendio. L’ultimo esempio è il buon Carlo Cerasoli, che ha smesso col rugby, si è fatto i corsi che doveva fare e ora fa il poliziotto. Ancora, si può essere entrati per concorso per giocare a rugby, lasciare le Fiamme, fare i poliziotti e giocare non da pro in altre squadre.
        I ragazzi che scelgono le FF.OO. non lo fanno per il panorama di Ponte Galeria, ma per la possibilità unica di poter giocare da professionisti prima e di ritrovarsi al contempo con un lavoro nel momento in cui smettono di giocare. E fanno benissimo.

        • San Isidro 13 Settembre 2013, 14:54

          Emy è vero quello che dici, se per questo una volta lasciato il rugby (o altre discipline) si può restare anche all’interno del gruppo sportivo con altri incarichi, e comunque si può accedere alle altre specialità della Polizia facendo appunto i dovuti corsi (corsi che fanno anche gli altri civili che però entrano in Polizia da esterni, cioè tramite concorso, a differenza degli atleti delle Fiamme che sono già all’interno). Tuttavia non tutti i rugbysti delle FF.OO, finito il loro periodo con la squadra, decidono di rimanere in Polizia, anzi credo che quelli che poi vadano a fare effettivamente i poliziotti dopo il rugby (o altre attività sportive) siano una minoranza. Si può prendere anche il caso di Bacchetti, lui stesso ha detto di rinunciare al Rovigo e alle Zebre (anche se non si sa se siano stati i federali a non averlo voluto) per avere un possibile sbocco di lavoro successivo, quindi presuppongo che dopo il rugby voglia fare il poliziotto di mestiere. E concordo sul fatto che fanno benissimo.

  3. Dona 11 Settembre 2013, 11:35

    Bravo Meridian,
    Le FFOO sono un punto di riferimento per i ragazzi di Roma Ovest e litoranea che voglio giocare a Rugby. Sono parte integrante del tessuto urbano! Vi rammento che Ponte Galeria fa parte del XI Municipio di Roma (Arvalia Portuense) e facilmente raggiungibile da ogni parte di Roma con il GRA e l’Autostrada Roma-Fiumicino. Non stiamo fuori dal mondo… anzi!!
    Pensate che è talmente difficile da raggiungere che abbiamo bambini Under 10 e 12 che vengono anche dalla provincia di Viterbo!!!!! Forza Fiamme e Viva il Rugby romano!!!

    • San Isidro 11 Settembre 2013, 16:48

      concordo assolutamente @Dona!!!
      a parte il Forza Fiamme…ho spesso la mia attività giovanile tra la Primavera, la vecchia Lazio & Primavera e il CUS Roma…il mio cuore poi è bianconero per la Rugby Roma, sigh…
      mi fa piacere che ogni tanto qualche romano commenta qui…

  4. xnebiax 11 Settembre 2013, 11:38

    Non si sa ancora nella della copertura televisiva dell’eccellenza? 🙁

  5. giobart 11 Settembre 2013, 13:48

    Bene, la capitale torna grande, ora ci vorrebbe una scelta…celtica!

  6. BRCK 11 Settembre 2013, 13:54

    Forza Fiamme! (E forza Calvisano, vabbè…)

  7. San Isidro 11 Settembre 2013, 18:07

    Eh si, era dalla stagione ’69/’70 che la mia città non aveva così tante squadre in massima serie. Io sono nato negli ’80 quindi non mi posso ricordare. Ma so che quella stagione è stata particolare per due motivi:
    1- come detto c’erano tre squadre capitoline in massima serie, ovvero la Rugby Roma, la Lazio e la vecchia S.S. Roma Rugby, società che è durata poco più di dieci anni, dall’inizio degli anni ’60 a circa la metà dei ’70…
    2- la gloriosa Rugby Roma si fonde con l’Olimpic 52 (nasce ufficialmente la Rugby Roma Olimpic Club) aggiungendo così il verde come terzo colore sociale, oltre al bianco e il nero che le derivavano dal prestigioso CASI di Buenos Aires. Inoltre la Rugby Roma si trasferisce dall’Acquacetosa, la culla dell’ovale capiotlino, al Tre Fontane, che diventerà il tempio del blasonato team romano.
    Adesso la storia sta per ripetersi, siamo di nuovo in tre, la Lazio c’è sempre, stavolta però si aggiungono le Fiamme Oro e i ragazzi di via Flaminia dell’Unione Capitolina.
    Dopo il fallimento della Rugby Roma di due anni fa, il rugby della capitale è risorto nel migliore dei modi. Tre squadre per un massimo campionato vuol dire molto, un dirigente della Lazio ha detto anche che tre club a questi livelli sono anche pochi per tutto il movimento ovale che si è venuto a creare negli ultimi anni nell’urbe. Ovviamente lo ha detto in senso di battuta, ma se penso che potevamo essere in quattro se la Rugby Roma non fosse fallita, mi vengono i brividi, anche perchè nessuna delle squadre romane è salita al posto della RR, la sostituì in Eccellenza il San Gregorio. Adesso tralasciamo il discorso Fiamme Oro (di cui ho detto molto sopra ad @umbro55), ma i vivai della Lazio e dell’Unione Capitolina sono tra i più prolifici in Italia, basti pensare che i sei romani celtici provengono tutti da lì (dalla Lazio Bernabò, Nitoglia e Maistri, anche se quest’ultimo ha iniziato a muovere i primi passi nella piccola società della Nuova Tor Tre Teste, mentre dalla Capitolina i fratelli Pratichetti e Toniolatti, anche se Giulio aveva iniziato al CUS Roma)…sia la Lazio che la Capitolina hanno 3/4 della propria rosa formata da giovani che provengono dai rispettivi settori juniores, e questo è un dato assolutamente significativo.
    Il rugby romano c’è, i numeri ci sono:
    – tre squadre in Eccellenza (e scusate se è poco), con le FF.OO che da anni stanno lavorando per avere un loro settore giovanile (e ci stanno riuscendo anche bene) e lì è aperto a tutti, non ci vanno solo i figli dei poliziotti come erroneamente si crede
    – due squadre in Serie B, ovvero il CUS Roma e la Primavera, che vivono di puro dilettantismo, ma hanno dei buoni settori giovanili, sono due ulteriori bacini da cui attingere
    – diverse squadre in Serie C che hanno per lo più un carattere amatoriale, ma tra le società meglio strutturate, anche in termini di giovanili, menziono il Villa Pamphili e la Rugby Roma 2000, quest’ultima in particolar modo (che nulla ha a che vedere con la Rugby Roma) ha cresciuto buoni talenti anche a livello nazionale (Riccioli, che ora è in Eccellenza con la Lazio, e Ceccarelli, ora in Francia al centro di formazione de La Rochelle, sono stati nell’Italia u.20)
    – diverse società che hanno solo il settore giovanile, ma lavorano bene sul minrugby, come l’Appia (di cui parla proprio oggi il bell’articolo di Pastonesi), in cui è cresciuto Pasquali, nazionale u.20 e Accademy dei Leicseter Tigers, o la polisportiva della Nuova Tor Tre Teste (è qui che cominciò Maistri) che da diversi anni si è aperta la rugby
    – questione (spinosa) Rugby Roma: da quando è fallita nel 2011 i dirigenti si sono spartiti la torta senza venire ad un accordo comune, sono nate così la Nuova Rugby Roma e la Rugby Roma Club, squadre che hanno la stessa matrice e perfino gli stessi colori, ma vanno separate. Tutto ciò è assurdo e noi appassionati auspichiamo al più presto il ritorno di un’unica Rugby Roma, però c’è da dire che entrambe le società hanno tirato su due bei vivai. Trotta dell’Italia u.20, ora al Mogliano, viene proprio dalla NRR.
    Insomma noi ci siamo e siamo pronti a marcià alla grande!!!
    E dico pure: ci avete tolto i Pretoriani e allora il prossimo anno mandateci le Zebre qui a Roma, il Tre Fontane è libero, tanto siamo abituati a tifare per squadre bianconere! Andremo in molti ma molti di più che a Parma!
    Daje!!!

    • eclipse 11 Settembre 2013, 23:00

      Bè io tifo un pò anche per le Fiamme in cui c’è un pò di Rovigo.Ma penso che inoltre sarà la romana che potrà pungere di più.

  8. Giovanni 11 Settembre 2013, 21:28

    Bene, bene…sono stato in viaggio per una decina di giorni e vedo che c’è parecchia carne al fuoco: Heineken che chiude i battenti, celtiche che si interrogano sul futuro, diritti TV del 6N in chiaro su DMAX, oltre al turno di Rugby Championship e quello di Pro12. Domani in ufficio (ehm…) mi faccio un giro di letture dei vari post, per riallinearmi, e riprendo a dire la mia…
    @San Isidro: il mio amico Sal mi ha appena dato la notizia di aver acquisito l’abbonamento per Argentina + 6N…!!!

    • San Isidro 11 Settembre 2013, 23:36

      ciao Giovanni, ero preoccupato, dove te ne sei andato?

      • Giovanni 12 Settembre 2013, 09:23

        In Asia. Al rientro, laptop KO a causa di un virus 🙁 Streaming a rischio per il weekend in arrivo!! Por…putt… @#!

  9. Sergio Martin 12 Settembre 2013, 00:11

    San, devo complimentarmi per la tua lucida analisi della storia e del presente. E c’e’ ancora di piu’: c’e’ una capitale che vive in periferia e che fino ad ora ha portato i figli a giocare nelle piccole societa’ di calcio (secondo me comunque utilissime, anche se molti genitori inquinano il puro e bellissimo divertimento dei figli di correre dietro al pallone con il miraggio dei soldi), ma ora si sta accorgendo del rugby, e della differenza che c’e’ suo campo e – soprattutto – sugli spalti. Io, ad esempio, proprio sotto casa da un po’ di tempo ho due belle scuole di rugby per bambini, sulla stessa strada. Roma e’ tutto un brulicare, da questo punto di vista. E, secondo me, una bella spinta la sta dando la diffusione dei campi sintetici.
    Quanto alle Zebre, penso proprio che se venissero a Roma sarebbe un vantaggio per la franchigia, per la Federazione e per il movimento.

  10. Sergio Martin 12 Settembre 2013, 00:14

    San, ma ci pensi: Zebre – Leinster al Flaminio….!

  11. San Isidro 12 Settembre 2013, 01:38

    @Sergio,
    grazie…scusa ma quali sono queste due scuole di minrugby vicino casa tua? mi ha detto che anche tu, come me, abiti a Roma Nord…dalle mie parti per esempio c’è il Nuovo Salario, società nata qualche anno fa ereditando le vecchie tradizioni del Gruppo Sportivo Salario, una delle primissime squadre fondate nella capitale dopo la Lazio e che militò qui a Roma negli anni ’30 (tanto per tornare alla storia)…il Nuovo Salario, come anche l’Appia e la Nuova Tor Tre Teste in altre zone di Roma, si occupano esclusivamente di rugby giovanile, soprattutto di minirugby…
    Sono d’accordissimo sulle Zebre a Roma, d’altronde è una voce molto forte di cui si parla, anche se potrebbero andare anche a Milano (che sarebbe un bene comunque per il movimento, ma è ovvio che le vogliamo qui)…sul Flaminio non so, è ancora in ristrutturazione, anzi in questi ultimi mesi è tutto fermo, e poi penso che sarebbe uno stadio troppo grande…per me, come ho detto più volte, l’ideale sarebbe il Tre Fontane, basta un attimo risistemare le tribune e riattivare la Club House con il ristorante ed è fatta, la capienza massima penso sia non oltre gli 8.000, direi che è perfetto!

    • San Isidro 12 Settembre 2013, 02:14

      ah Sergio, ti consiglio di leggere il bellissimo libro di Maurizio Bocconcelli (storico ex pilone della Rugby Roma e anche del CUS Roma, credo pure Lazio, con qualche caps in nazionale, il figlio Simone ha giocato come terza linea sia alla Rugby Roma nel vecchio Super 10 che alla Lazio) sugli 80 anni della Rugby Roma. Io l’ho comprato al Tre Fontane nel 2011, il titolo è “1930-2010 – Rugby Roma – Da ottanta anni per la gloria del nome” Edizioni Rugby 2000 Promotions, costo 10 euro…letto e riletto, un viaggio fantastico nel club bianconero dal 1930 al 2010 passando per le tappe principali del rugby romano, tanta storia e cultura. Non so dove lo puoi trovare, sennò scrivi direttamente a RugbyaRoma, il portale online del rugby capitolino curato proprio da Maurizio Bocconcelli.

    • Sergio Martin 12 Settembre 2013, 14:27

      @San
      Sì, una è il Nuovo Salario, l’altra è la Notabila Rugby su Via di Settebagni, che mi pare sia stata inaugurata l’anno scorso.
      Il Tre Fontane sarebbe perfetto. Magari se facessero anche la copertura delle tribune, sarebbe una meraviglia…
      Per quanto riguarda il Flaminio, sono d’accordo che in linea di massima sarebbe troppo grande; penso, però, che per alcune partite più importanti e di richiamo non sarebbe male utilizzarlo.
      La ristrutturazione chissà quando e se la finiranno…

      • San Isidro 12 Settembre 2013, 14:47

        E allora abitiamo proprio vicini se mi citi queste due società…
        Conosco la Notabilia, mi pare sia al terzo anno di attività, prima giocavano all’Acquacetosa, ora non so dove stanno, davvero hanno fatto un campo a Settebagni? Comunque sapevo che la Notabilia avesse solo una squadra senior in C, non immaginavo avessero aperto un settore di minrugby…
        Il Nuovo Salario sapevo che aveva iniziato la sua attività sui campi da calcio dell’Ateneo Salesiano, non so se sono riusciti a trovare un campo ultimamente…

  12. Sergio Martin 12 Settembre 2013, 15:25

    La Notabilia ha fatto l’ultima stagione su un campo a Via di Settebagni, appena dopo lo svincolo GRA di Porta di Roma. Per la prossima non so. Il Nuovo Salario ha giocato nelle ultime stagioni in Via di Casal Boccone, ed ora vedo che si è trasferito da quest’anno al mitico Ferrovieri di Roma Smistamento.

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