Caso coppe europee: l’ERC riesce a guadagnare un po’ di tempo

A Dublino un incontro interlocutorio: le celtiche strappano la promessa di un nuovo meeting ma il sentiero sembra ormai segnato

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Stefo 11 Settembre 2013, 16:51

    Io non scommetterei un euro su nulla…il comunicato ERC che sembra neutro e mirato a prendere un po’ di tempo invece mette un avviso molto chiaro ad Premier e LNR: una qualisasi competizione europea per club deve venir accettata dalle Union di riferimento (quindi FFR e RFU nel caso) e dalla IRB.

    • Paolo 11 Settembre 2013, 17:15

      stefo, domani pubblichiamo un pezzo che parla proprio di questo. Fammi sapere poi cosa ne pensi…

      • Stefo 11 Settembre 2013, 18:12

        Certo Paolo, aspetto di leggerlo sara’ sicuramete interessante…situazione tesa…celti che hanno fallito ad avvicinare la Francia in 12 mesi ed ora dovranno probabilmente mollare piu’ di quello che avrebbero potuto, ERC stesso discorso…si e’ arrivati al punto di non ritorno ed al doversi minaggiare a distanza: allora noi facciamo la nostra competizione dicono gli uni, fatela e chiedete il permesso alla IRB ed alle Unions se ci fate saltare rispondono gli altri…un fallimento totale, soprattutto se guardiamo alla Sanzar per il RC dove per il momento hanno subito tolto il primo ostacolo inserendo la sesta franchigia sudafricana…

  2. gian 11 Settembre 2013, 17:27

    a parte che non ci sarebbe niente di male a riorganizzare le “coppe”, il problema piuttosto è la ricollocazione dei fondi che gli anglofrancesi stanno cercando di dirottare completamente a loro vantaggio, comunque questa spinta a mettere in mezzo gli organi più sportivi che si occupano di rugby rispetto alle leghe più affaristiche, lo trovo una mossa intelligente da parte dell’ERC, ma probabilmente dettata dalla disperazione di non avere altra arma, se non quella sportiva, per trovare un po’ di sole nei confronti dell’asse fra/ing che hanno tutta la forza dei loro soldi.
    dovessi scommettere io punterei su una piccola concessione dell’asse fra/ing sul loro progetto tale da soddisfare parzialmente le celtiche mantenendosi i guadagni più alti e lasciando ai poareti non le sole briciole, ma niente più degli avanzi

  3. maz74 11 Settembre 2013, 17:35

    Ma le federazioni dove sono?
    Perchè la FIR e quelle celtiche non cominciano a minacciare l’uscita dal 6 nazioni? Anche in quel caso di parla di molti soldi e non penso che Francia ed Inghilterra possano rinunciare al 6N.
    Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.
    A dire il vero qualche ragione gli anglo-francesi ce l’hanno, ma il PRO12 potrebbe tranquillamente rinunciare a due formazioni (ultime due classificate) e dirottarle in CC, in modo da aumentare la partecipazione anglo-francese e così riequilibrare la suddivisione della moneta.
    Però in CC devono andare le ultime due classificate e non a priori una italiana o scozzese, ma deve essere il merito sportivo, il campo a decidere chi non merita la massima competizione. Per la CC due squadre in più e toglierei le squadre portoghesi,spagnole o romene che intanto non hanno nè budget nè giocatori per affrontare la competizione. Per le squadre italiane vedrei bene delle franchigie con i migliori dell’eccellenza che però abbiano come base le quattro semifinaliste dei playoff (per esempio Mogliano può attingere a permit players di altre società di eccellenza per la CC) e forse si creerebbe formazioni un po’ più competitive.

    • maz74 11 Settembre 2013, 17:38

      Aggiungo che potrebbero anche pesca da quei giocatori delle franchigie PRO12 italiane che trovano meno spazio.

    • Stefo 11 Settembre 2013, 18:19

      maz perche’ minacciare di uscire dal 6N non sarebbe altro che un palese bluff…IRFU, WRU, SRU e FIR senza i soldi del 6N “chiudono domani”…

  4. Silverfern 11 Settembre 2013, 18:18

    Nulla di fatto, come la nostra consulta….
    Io di Euri ce ne metto 10 sulla vittoria anglofrancais.

  5. Shane Bill McDriscoll 11 Settembre 2013, 18:49

    Secondo me dall’apertura del professionismo la struttura del rugby europeo ha copiato troppo da quella calcio anche se per la natura diversa dei due sport non è un modello che si addice ad entrambi. I club di calcio fanno molte partite e i campionati si accavallano con le coppe europee, ed in oltre a parte europei o mondiali ogni 2 anni le partite internazionali non hanno una grande importanza.

    Nel rugby si è andato a seguire un modello simile, con in più la presenza di play off sia per i campionati che per le coppe, e la presenza di 11-12 incontri internazionali almeno ogni anno. A livello fisico però i 2 sport non sono paragonabili e sempre più spesso si sente parlare di stagioni con troppe partite per i giocatori. Addirittura molti giocatori dell’emisfero sud quando possono sciegliere preferiscono andare in giappone se devono monetizzare il loro talento perchè in questo modo dicono di potersi allungare la carriera.

    Chiaro che ci sono in ballo interessi economici e che i clubs, le federazioni e le leghe non vogliono perdere quello che hanno costruito negli anni, ne sono consapevole. Però per me l’attuale struttura non si addice ad uno sport logorante come il rugby e provare a trovare altre soluzioni servirebbe a creare una situazione migliore per i giocatori oltre che a mettere le squadre a giocarsela sullo stesso piano (o almeno quasi).

    IMHO i campionati sportivi migliori al mondo sono quelli con sistema a franchige e senza retrocessioni. Parlo di Super Rugby, NRL, Super League, NFL, AFL e NBA. So che forse è utopistico ma se si riuscisse a creare un unica lega dove le migliori formazioni europee si sfidano come accade nell’emisfero sud, diminuendo il numero di partite e mantenedo un standard alto del livello di gioco allora parecchie questioni andrebbero superate, tipo meritarsi o meno l’ingresso in nelle coppe europee, oppure il problema delle troppe partite giocate in una stagione di club.

    Un esempio sarebbe copiare una struttura simile a quella dell’NFL, sport diverso ma simile per quanto riguarda la componente fisica (anche se manca la presenza di una stagione internazionale) e perché il numero delle squadre renderebbe impossibile utilizzare un girone all’italiana. Ad esempio 12 squadre inglesi, 12 francesi e le 12 celtiche, 36 in tutto divisi per conference e poi magari a gironi. E magari finalissima con la vincente del SR. Poi di modi volendo se ne potrebbero trovare altri. E i campionati nazionali potrebbero essere utilizzati come fucine dei nuovi talenti, con la possibilità di doppi tesseramenti per i giocatori.

    Non credo che succederà mai ma questa è il tipo di struttura che deve essere utilizzata per il rugby di alto livello, non si può andare avanti giocando 32 partite + eventuali PO + eventuali convocazioni in nazionale. Poi a comandare è la moneta e il peso economico delle federzioni del 6N è troppo sbilanciato rispetto a quanto accade nel SANZAR, però a me la struttura del rugby europeo non convince e mi auguro che prima o poi cambi.

    • Rabbidaniel 11 Settembre 2013, 23:37

      Hai ragione perché
      1) si gioca troppo
      2) si è mutuato, in Europa, un modello calcistico (con tanto di coppa campioni e coppa uefa!) che col rugby, per le ragioni che hai elencato con precisione, c’entra poco.
      La tua idea è in teoria buona, ma te li vedi francesi e inglesi rinunciare a Top14 e Premieship?

      • Shane Bill McDriscoll 11 Settembre 2013, 23:51

        No non me li vedo, è per questo che dico che è utopistico. Le forze economico-politoche in europa sono troppo sbilanciate dalla parte anglo-francese (come si sta vedendo ora con il discorso coppe europee), mentre tra le 3 federazioni SANZAR i pesi sono più bilanciati, anche perchè da sole non riuscirebbero a reggere la concorrenza con le europee per far restare i propri giocatori in patria.

  6. eze 11 Settembre 2013, 21:36

    tra pochi anni gli inglesi potrebbero fare un campionato cosi:
    Leinster
    Leicester Tigers
    Ulster
    Saracens
    Harlequins
    Northampton Saints
    Glasgow Warriors
    Exeter Chiefs
    Munster
    Ospreys
    Gloucester
    Bath
    Scarlets
    London Irish
    ….direte e le retrocessioni?
    accetteranno anche quello con una nuova categoria tipo prod2 francese dove le celtiche saranno ospitate senza retrocedere ma possono solo salire se riescono.

  7. Giovanni 12 Settembre 2013, 09:53

    E’ una situazione complicata ed anche potenzialmente pericolosa, quella che si sta creando. Mi spiego: pericolosa per le celtiche, perchè ovviamente rischiano di evaporare di fronte allo strapotere economico anglo-francese. Già abbiamo visto quanti giocatori gallesi e Sexton abbiano attraversato la Manica, altri sono pronti a farlo. Se il fenomeno si allargasse il Pro12 rischierebbe davvero di diventare, in pochi anni, una sorta di campionato Under-21 o giù di lì. Ma io vedo rischi anche per gli inglesi: sono davvero così sicuri che questa corsa alle spese folli che i francesi stanno portando avanti non possa avere ripercussioni anche per loro? Fino a quando il sistema assorbirà questo gioco al rialzo, prima di esplodere? Ed allora non sarebbe considerabile dagli angli l’alternativa di puntare piuttosto su una Lega Britannica che comprenda anche gli Irlandesi? Lo so, al momento stanno andando nella direzione opposta, ma secondo me, tenersi una porta aperta per una soluzione alternativa sarebbe cosa saggia.
    Per quanto riguarda noi, in ogni caso usciremo ridimensionati in un qualsivoglia torneo post-HC. Ma a questo punto, quel che più conta, è pregare gli Dei del rugby che la Celtic non fallisca, perchè rappresenterebbe un distastro epocale per il nostro movimento. Ma davvero, come ha scritto qualcuno, vi immaginate i francesi che accettino l’iscrizione di qualche nostra franchigia al Top14 o al ProD2? Forse al momento solo Treviso avrebbe qualche chance, per il resto patiremo un salto indietro di anni ed anni.

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