Halfpenny e Warburton, andate all’estero e durerete poco

Il presidente dei Cardiff Blues “avvisa” i suoi gioielli in scadenza di contratto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. valmarani 9 Settembre 2013, 15:42

    Abramo non andare, non partire, non lasciare la tua casa-a
    (Cosa speri di trovar?)
    La strada e’ sempre quella ma la gente e’ differente, ti e’ nemica-a
    (Dove speri di arrivar?)
    Born, born to be Abramo (born to be Abramo)
    Born, born, born (born to be Abramo)

  2. malpensante 9 Settembre 2013, 15:54

    Se questi sono gli argomenti, se ne vanno pure prima.

    • Rabbidaniel 9 Settembre 2013, 16:15

      D’altra parte gli argomenti a 6 zeri che usano sull’altro fronte sono impraticabili.

      • malpensante 9 Settembre 2013, 16:28

        Non credo che un professionista di quel livello si preoccupi di quante partite dovrà giocare nel club. La carriera dura comunque un tempo breve e in ogni caso ci sono poche certezze: basta un infortunio serio e sei fuori. E’ logico non lasciarsi sfuggire l’occasione di un ingaggio importante. Temo che l’unica strada siano contratti precoci e lunghi, e rinnovi altrettanto precoci e generosi. E poterli vendere al momento giusto: se te li portano via, almeno che paghino.

        • Rabbidaniel 9 Settembre 2013, 17:05

          Sia chiaro che non considero un’eresia “monetizzare” la propria professionalità e un professionista fa bene ad accettare offerte sostanziose per andare a giocare in campionati competitivi. Dall’altra parte capisco la frustrazione di chi non può trattenere i talenti. Forse, come dici tu, contratti lunghi magare con clausole rescissorie stile calcio potrebbero essere una buona soluzione.

          • malpensante 9 Settembre 2013, 17:25

            Col professionismo e dopo la Bosman, temo ci sia poco altro da inventare.

  3. ellisXV 9 Settembre 2013, 16:27

    I campioni dovrebbero giocare ogni settimana, non ogni tanto come in Celtic, caro presidente. Per questo è un campionato che non appassiona. Poi, che si usurino di più in Francia e Inghilterra, è certo.

  4. Katmandu 9 Settembre 2013, 19:02

    Tenendo sempre a mente che un giocatore vero vorredde sempre giocare, soprattutto se gli avversari si chiamano clermont, tolone e co.
    “Guardate Dan Lydiate. Avrebbe potuto già giocare sei partite per il racing Metro contro solo una di Leigh o Sam. A novembre, per la finestra internazionale di test-match i giocatori rimasti in patria staranno meglio da un punto di vista fisico. La carriera di chi rimane in Galles sarà più lunga”.
    Ma veramente si aspetta che gli crediamo quando dice che un giocatore di top 14 in 5 settimane gioca 6 partite di fila?
    Mi pare molto lotito presidente della lazio che diceva che chi va via dalla lazio é morto sportivamente parlando
    “ricordati che devi morire…. Savonarola te lo dice”
    “si mo me lo segno” (cit)

  5. And 9 Settembre 2013, 23:59

    La carriera di chi rimane in Galles sarà più lunga..ovvio irlandesi e gallesi fanno giocare ai nazionali una partita su 2, se va bene, nel pro 12. In Francia te le fanno giocare tutte dato che sei pagato per questo

    • mezeena10 10 Settembre 2013, 08:05

      1 su 2 per andar bene..i vari sexton warburton halfpenny etc insomma gli internazionali di galles e irlanda se han fatto 6 partite di celtic l’anno scorso è troppo!

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