E’ il campionato più ricco, forse anche il più spettacolare. E i tifosi corrono allo stadio
14mila tifosi di media-partita: il Top 14 parte col botto
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“If you build it, he will come”
rispetto ai 200 spettatori di media in Eccellenza…..non è proprio paragone ahimè
Il paragone lo devi fare con le Zebre che da sole costan 3 volte quel che costa l’intera eccellenza alla FIR.
Mi sa che 14.000 presenze effettive (senza tutti i biglietti degli amici e fantasmi) non li fanno sommando le 11 partite della stagione intera.
rispetto ai quattro gatti del Dewar Shield che, con rispetto parlando dell’Eccellenza, è un altro pianeta…. stendo un velo pietoso….
E’ un discorso accettabile confrontare Top14 e Celtic perché rappresentano il massimo campionato professionistico di Francia e Italia.
Siamo comunque perdenti perché se i numeri non si discostano da quelli dello scorso anno (Treviso 3.500 di media, Zebre 1.000) noi siamo in media tra i 2.000 e i 3.000 contro i loro 14.000.
L’Eccellenza e’ da confrontare con il Pro D2 che avrà una media di 3-4.000 ma con punte massima anche di oltre 20.000 come la finale promozione in Top14 di pochi mesi fa…
A buttare giù pesantemente la media spettatori dell’Eccellenza sono le squadre di media bassa classifica.
Lazio, Fiamme Oro, Crociati, L’Aquila e Reggio hanno sempre viaggiato tra i 50 e i 300 spettatori…salvo qualche caso sporadico.
Per questo sostengo che l’Eccellenza debba essere a 6 squadre guarda caso sono le prime 6 ad avere il pubblico più costante e numeroso…
Puoi allargare la base ma non vieni nessuno a vederti…
non viene nessuno a vederli perchè la qualità fa schifo questo è il punto.
Su rai memoria ho visto partite del campionato italiano di anni fà e gli spettatori erano decisamente molto molto più numerosi :perchè , perchè c’era più qualità.
SERVONO CAMPAGNE PUBBLICITARIE…INIZIATIVE COLLATERALI(FESTE,INAUGURAZIONI LOCALI CON LA PRESENZA DELLA SQUADRA X…),SOSTEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE…VOLANTINI… E’ DIFFICILE??
servono belle partite giocate da squadre competitive e se non ci on soldi devi restringere il numero delle squadre.
In francia ormai gioca il meglio del mondo e le partite son molto tirate e sempre aperte vedi il tolone che agguanta il pareggio con un intercetto oppure il perpignan che scavalla di 3 punti castres con meta al 77.
lassa perde l’amministrazione comunale…quelli aumenterebbero solo l’imu
Quoto!!il nostro campionato ha bisogno di buon rugby, di belle partite e di campioni che con il loro colpi fanno correre la gente allo stadio. I volantini…..ma dimmi te cosa mi tocca sentire. Oggi qui a Rovigo i fenomeni vanno a lavare le macchine in un autolavaggio….già mi immagino l’impennata degli abbonamenti…andiamo su!
Treviso, aldilà delle iniziative di marketing, offre un grandissimo spettacolo ogni volta, una squadra che lotta e che non molla mai con nessuno e che spesso si toglie tante soddisfazioni. Mangi un ottimo panino e una birra con 5€, il biglietto allo stadio lo paghi 10€ e vedi grandi campioni. A Rovigo devi partire da casa con la carta di credito, 14€ di biglietto, la birra la paghi come un franciacorta e poi ti dovevi subire Polla Roux che correva su e giù per il campo offendendo il guardalinee, l’arbitro, il presidente della federazione, il bambino che passava e imprecava contro la COSPIRAZIONE. Torni a casa dopo uno spettacolo penoso (ad un certo punto ti chiedi se qualcuno ha fermato il cronometro) fai 2 conti e dici: Sabo prossimo par mi i se poe copare!!!A vao a Treviso!!
Quoto!!
SPETTACOLO+MARKETING = SUCCESSO ASSICURATO.. UNA BUONA PUBBLICITà NON FA MAI MALE,SE DITE IL CONTRARIO SIETE DEGLI IPOCRITI O DEGLI IGNORANTI(CIOè CHE IGNORANO)
francesco le zebre hanno fatto esattamente quello. anzi zebre ed anche aironi in passato hanno fatto molta piu’ promozione di treviso per esempio.
come vedi non e’ cosi’ semplice, anche perche’ ci sono altri elementi. ed altre volte (vedi crosby) devi semplicemente accettare che quello e’ il max che puoi raggiungere e che non ha senso spendere di piu’.
feste tipo quella di ferragosto del Rovigo ai lidi? 🙂
Chi semina vento raccoglie tempesta, ora non dico che sia un problema di federazione, club, situazione economoca generale, e chi più ne ha più ne metta, ma rimane il fatto oggettivo che a vedere l’altissimo livello in italia dietro la nazionale c’è poco lavoro
Treviso il suo lo fa e il massimo che riesce a fare son meno di un quarto di spettatori di media in una zona storicamente ovale, non sono risultati nemmeno paragonabili a quelli di un club a caso francese di top 14
Per non parlare dei federali che il massimo degli spetatori gli hanno fatti nella partita del giglio che era per beneficenza ma era lo stesso lo stadio vuoto, almeno come colpo d’occhio ma vorrei ricordare pure i 50 spettatori per vedere i quinn’s campioni d’inghilterra in carica
C’è qualcosa che non funziona e in tutto questo non si fa nulla di positivo per far cambiare le cose, il campionato italiano non viene sufficientemente pubblicizzato, e comunque il livello e l’intensità non è minimamente paragonabile,a lasciarlo li a inseccarsi come una pianta senza fertilizzante e senza dargli da bere fa un po di fastidio
Certo vedere l’altissimo livello fuori dai centri metropolitani incide ma storicamente il rugby almeno di sporadiche apparizioni nelle città metropolitane, è sempre stato in provincia ed è sempre stato alimentato da piccoli imprenditori che hanno mandato avanti le in piccoli centri grandi squadre
Il problema comunque non si risolve in una stagione sportiva ma più anni e con strategie vincenti
Treviso risente moltissimo anche del fatto di avere uno stadio da max 5000-5500 posti con una gradinata scoperta.
L’anno scorso (manco lo facesse apposta) ha piovuto quasi ogni partita casalinga (ma non 2 gocce, disastri d’acqua proprio!!), e questo ha contribuito non poco a fermare l’affluenza.
Per quel che puo’ contare ti posso assicurare che la tribuna coperta era SEMPRE stipatissima…
il vero spettacolo deve essere in campo..il resto è contorno, appunto..finche questo latita, i risultati saranno questi..
altro che rivoluzione nella continuita o come diavole era..or whatever..
Abbiamo visto quanti spettatori richiamava il Super 10 senza Celtic…poco niente. La Benetton faceva 400 spettatori contro la Capitolina.
Oggi Benetton fa anche 5.000 spettatori ma le Zebre contro lo stesso avversario ne fa si e no 500.
E parliamo di Parma! Una delle città più ovali d’Italia.
Le soluzioni sono quelle che ci diciamo da una vita.
1. Le Zebre in altra città (Roma o Milano se attivato un forte marketing. Rovigo o Calvisano se vuoi appoggiarti ad un club che ti garantisce uno zoccolo duro di tifosi sempre e comunque).
2. Eccellenza a 8, meglio a 6 dove solo club attrezzati per un semi-professionismo serio possono starci. Stadio, fideiussione minima 300.000 euro, rosa giocatori di buon livello. Forse solo così quando ogni domenica sono solo 3 partite giocate tra Petrarca/Rovigo/Calvisano/Viadana/Mogliano/Prato, lo spettatore si muove e va a vedersi una partita di Eccellenza.
Ma finché si giocano Fiamme Oro-Reggio o Crociati-Lazio…non ne fai 200 in tutte e due…
quoto
ma se togli le tre Romane dopo che cosa scrive San ?!
in ferie perpetue
crosby, scusa la brutalita’ della domanda, ma a che serve questo torneo?
a. non prepara per la nazionale.
b. e’ basato su aree gia’ decisamente sviluppate che non sono certo le aree prioritarie per allargare bacino, numeri e sponsor.
c. richiede piu’ soldi alla FIR (se capisco bene quello che dici)
d. non cambia nulla. perche’ il ritorno delle stelle a padova rovigo di stelle internazionali non e’ realistico al momento. e perche’ per la passione che c’e’ ci va pubblico anche se e’ del tutto dilettantistico.
e. il livello non lo alzi pagando di piu’ quelli che ci sono, ma aspettando che la filiera inizia a funzionera. e se devi spendere soldi in piu’ li spendi sulla filiera non sulle squadre d’eccellenza.
@gsp…TI RISPONDO AD OGNI PUNTO.
a. non prepara per la nazionale.
6 rose da 30 professionisti veri fa 180 giocatori di qualità più alta degli attuali 330 (11 squadre x 30) perché non me ne vogliano ma ne vedrei pochi delle rose di Reggio, Capitolina e Fiamme Oro se ci fosse un vero alto livello nell’Eccellenza. La qualità c’è quando fai selezione e riduci i numeri non quando allarghi le maglie.
b. e’ basato su aree gia’ decisamente sviluppate che non sono certo le aree prioritarie per allargare bacino, numeri e sponsor.
Gli sponsor però guarda caso ci sono sempre nelle zone storiche perché tanti imprenditori che fanno da sponsor sono stati ex giocatori, ex allenatori o amici di ex giocatori e così via.
Puoi insistere quando vuoi sulle zone vergini ma i giocatori che compongono la nazionale provengono sempre dalle stesse regioni. E gli sponsor guarda caso pure…
c. richiede piu’ soldi alla FIR (se capisco bene quello che dici)
No semmai li riduce o li distribuisce meglio. Anziché dare 188.000 euro ai club perché NON fanno le coppe europee, li aumenti ai club che le fanno per davvero. Te ne esce un bel giocatore straniero che puo’ alzare il livello con 188.000 euro all’anno? direi di si…
d. non cambia nulla. perche’ il ritorno delle stelle a padova rovigo di stelle internazionali non e’ realistico al momento. e perche’ per la passione che c’e’ ci va pubblico anche se e’ del tutto dilettantistico
Ah si…l’arrivo di una stella come Mirco Bergamasco a Rovigo lo stimano con 200 abbonamenti in più e 300 spettatori di più in media…(da verificare…).
e. il livello non lo alzi pagando di piu’ quelli che ci sono, ma aspettando che la filiera inizia a funzionera. e se devi spendere soldi in piu’ li spendi sulla filiera non sulle squadre d’eccellenza.
Del potenziale pubblico dell’Eccellenza non interessa sapere se le giovanili sono più o meno forti, della filiera non interessa…pagano i 10/20 euro a partita per lo spettacolo della partita, dei giocatori che la giocano e così via…
crosby, scusami ma una eccellenza a 6 non arrivera’ mai a livello di un campionato professionistico che ti prepara al rugby internazionale. ma davvero pensi che se fai una eccellenza a 6, hai giocatori che a febbraio possono giocare in nazionale senza scoppiare? il ritmo non sara’ mai sufficiente.
con lo svantaggio che perdi gli sponsor delle squadre che rimarrebbero fuori. e quelli si che li perdi.
lo status quo territoriale e’ quello che dici tu, ma non basta. altrimenti saremmo gia’ a livello degli altri celtici, ma non lo siamo. la priorita’ e’ allargare il bacino, come numeri e territori. lo so che non ti tocca direttamente (ma neanche me) ma senza l’allargamento il rugby italiano e’ gia’ finito.
il ritorno di Mirco e Staibano in eccellenza sono tutt’altro che segnali di un campionato in salute. sono due casi sporadici, di giocatori in situazioni particolari, che giocando in eccellenza si riavvicinano al rugby che conta. ed il contratto di Mirco va di pari passo con quello dei giovani che invece non e’ stato minimamente adeguato.
poi approcci il problema dal punta di vista del pubblico che e’ assolutamente secondario secondo me. ma chi te li paga 10/20 euro a partita? vai a vedere il 6n, i TM e la seria a di calcio con quei soldi.
vedo un esercizio enorme, e misure costosoe, complesse e restingono il bacino invece di allargarlo. non sarebbe meglio ammettere che questa e’ l’eccellenza (e non possiamo neanche permettercela) che possiamo permetterci oggi e spendiamo i soldi su altro?
sono stupidi irlandesi, scozzesi e gallesi che hanno capito di non potersi permettere una lega domestica professionistica?
gsp
spesso e volentieri sono d’accordo con te ma in quello che dici non c’è una sola parola ne un segno di punteggiatura che possa condividere.
Quante squadre hanno gli irlandesi e compagnia in PRO12 ? 4,4 2, e hanno nazionale più forti della nostra.
Chi ha detto che passando a 6 o 8 si perdono sponsors? è un assioma ? non credo.
aumentando la qualità potrebbe accadere il contrario.
quanto ricava uno sponsor da un audience di 200/300 spettatori? oppure da 80 punti di scarto in CC? io personalmente non metterei mai il mio nome lì.
Davvero il problema degli spettatori è secondario? chiedilo alla Juve e alle altre squadre del campionato italiano di calcio poi guarda il Top 14 la Premiership etc.etc.
Con la media di spettatori e la scarsa qualità del campionato Italiano quale grande sponsor potrebbe essere attirato?
Ciao Gino, figurati il dibattito fa sempre bene.
Io vedo che gli altri celtici non possono permettersi il campionato professionistico domestico, pur avendo indotto, rivakitá, formazione, numeri. Figurati noi. Soprattutto se non usciamo dal pubblico, terrritorio e risorse tradizionali.
Passando da 6 a 8 mi sembra abbastanza logico che non tutti gli sponsor si spostano. Molti sponsor sono legati alla cittá. Se la squadra non fa più l’eccellenza non è detto lo sponsor si accasi altrove.
Per quanto riguarda la CC anche se l’eccellenza diventa più comoetitiva non potrai mai giocartela con squadre il cui budget è meta di quello di tutta la FIR. C’è da accettarlo e spendere bene i soldi.
Il sunto per me è che se anche trovi 2mln in più per squadra sará sempre una dimensione ibrida che non serve. Nè come compwtitivitá internationale, nè preparazione giocatori per la nazionale.
Gsp concirdo con te ma fino ad un certo punto…il tuo discorso e’ validissimo a mio avviso nel breve termine ma per me e’ automatico che se scegli la dimensione nazionale al posto della celtica devi darti un orizzonte temporale di medio-lungo periodo per vedere se la cosa funziona investendo molto sui club alla base e poi sui club dell’eccellenza.
Concordo pero’ che anche in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo non e’ automatico che possa funzionare.
Stefo, ho detto più volte che la camminata nel deserto in se neanche mi spaventa, basta che sia una scelta consapevole. E senza lagne se la nazionale le prende.
Però anche in quella situazione spendi sulla filiera. E se lo fai bene, e sottolineo se, rimani col problema dell’argentina, cioè difficoltá di far giocare tutti ad alto livello.
Per me ha senso spendere sull’eccellenza se l’italia rimane fuori dal pro12, come zattera di salvezza. Se l’eccellenza si potesse ravvivare con pochi soldi federali sarebbe ideale. Ma se devi spendere tanto per me i soldi avrebbero maggiore produttivitá sulla base e sul pro12.
Gsp concordo con quello che scrivi ma allo stesso tempo come vengono spesi oggi i soldi mi sembra impoverisca troppo la base (non eccellenza la base) troppo. Su questo c’e’ la grossa differenza cin le altre celtiche che rende ogni paragone con loro impossibile: loro avevano ed hanno una base solida e funzionale (tecnici giovanili, infrastrutture, sistema capillare, development path provata e funzionante ecc ecc)ed avevano il problema di essere plafonati al top.
L’Italia quella base in termini qualitativi e quantitativi non ce l’ha e chiudersi al top non la vedo una strategia di lungo periodo vincente se non si inuzia ad investire decentemente sulla base.
Daccordissimo.
Off topic ma confermato Panico a Calvisano,dopo la pessima figura :
http://www.rugbymercato.it/2013/08/21/panico-e-un-giocatore-del-calvisano/
Lo scorso fine settimana ero ancora in ferie ed ero a Bordeaux e non potevo certo lasciarmi sfuggure la fantastica possibilità di vedere Bordeaux-Tolosa prima del Top14. Stadio del calcio quasi pieno 26500 presenti, tantissimi ragazzini, bandierine per tutti ed entusiasmo alle stelle (complice la clamorosa vittoria). In Italia tante presenze non le facciamo più neppure nel calcio è questione di mentalità poi ci sono i soldi, gli sponsor (basta guardare quelli francesi…auto, banche assicurazioni ecc.) ma sopratutto i bacini di utenza, a parte 3-4 casi le città sono tutte medio-grandi con una certezza di presenze conclamate negli anni. Loro sono un altro pianeta…..irraggiungibile……sabato sera a Bordeaux si festeggiava come avessero vinto il campionato, mentre era solo la prima partita….certo contro Tolosa…..