Eccellenza 2013/2014: ultime ore per le iscrizioni

I Cavalieri dovrebbero farcela, caotica la situazione a Parma. La Pro Recco vorrebbe essere ripescata, ma…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. San Isidro 9 Luglio 2013, 10:56

    Un’Eccellenza a 11 sarebbe un’assurdita!!!! Voglio la Pro Recco, facciamo a 12 e poi tre retrocessioni! Perchè alla FIR dicono sempre una cosa e poi fanno tutto il contrario!!
    E poi: Giallo Parma!! Ma che razza di nome è? A questo punto sarebbe meglio tenere il nome di Amatori Parma (tra l’altro un nome che porta dietro di sè parecchie tradizioni)…
    Mah, tanto visto che si parla sempre di rivoluzioni in Eccellenza, se devo dire la mia, mi piacerebbe un modello in stile argentino suddiviso in due fasi: Eccellenza a 16 squadre suddivise in due gironi da 8, si gioca andata e ritorno, le migliori 5 di ogni girone poi vanno a fare un Super 10 le cui partite si giocherebbero in gara secca (9 giornate in totale) e play-off finali. Le 6 squadre dell’Eccellenza che non vanno al Super 10 poi ricompongono un altro torneo con le migliori di A (un campionato di riammissione in Eccellenza) e così via, e l’anno dopo si riforma un’Eccellenza con le squadre del Super 10 e le migliori 6 del campionato di riammissione 1, e via dicendo…tanto semiprofessionismo per semiprofessionismo cosa cambia? Almeno così sarebbe un torneo più divertente, interessante, dinamico e con una seconda fase molto combattuta…

    • try 9 Luglio 2013, 11:52

      No per piacere la ProRecco no, con tutto rispetto. Come possiamo fare l’eccellenza se ripeschiamo chi non ha dimostrato sul campo di poter partecipare.
      meglio 11.

      La tua proposta, penso sia anche per far abbassare i costi. Altrimenti se ci fosse la qualità anche a girone unico sarebbe combattuto e interessante. Inoltre il girone nord è decisamente più competitivo del girone sud (sempre con tutto rispetto). Suvvia è un campionato d’italia.
      8 squadre eccellenza
      8 squadre A

      Alzi il livello e abbassi i costi.
      Il resto del tempo lo sfrutti per il 7 che è utile anche per il XV.

      • ginomonza 9 Luglio 2013, 12:08

        Try hai fatto meta

      • San Isidro 9 Luglio 2013, 12:15

        @try, posso essere d’accordo con quello che dici sul fatto che per essere promossi bisogna dimostrarlo sul campo, ma in questi anni di Eccellenza quante squadre abbiamo visto che sono state ripescate? A me personalmente un campionato con un numero dispari di squadre non mi piace…se quelli della FIR prima dicono che si fa un campionato a 12 e che solo tra due anni si torna a 10, e poi oggi dicono che si fa 11 per me sono degli incoerenti…
        Quanto al mio sistema, l’ho buttata giù così, però guarda che i due gironi della fase iniziale non sarebbero mica su base territoriale…questo tipo di modello con tornei suddivisi un due fasi è molto utilizzato nei vari campionati argentini, dai quali sono molto attratto, ecco perchè l’ho proposto (ad es. il Torneo de la URBA prevede una prima divisione a 24 squadre, suddivise in due gironi da 12…alla fine della prima fase le migliori 7 di ogni girone danno vita al Top 14 che è molto bello e avvincente, per me il più bel campionato semiprofessionistico al mondo, ma io sono di parte)

        • umbro55 9 Luglio 2013, 13:57

          San, la tua proposta mi intriga… mi piace… però sappiamo che abbiamo a che fare con le solite teste, che vuoi farci?
          A questo punto, nel breve periodo, resto della mia idea: niente vendite assurde di fantomatici “crediti sportivi” (“crediti” di che? e quanto “sportivi”?), e per abbassare subito i costi e alzare il livello andiamo a 10 squadre.
          Oltretutto, così è più giusto perché non si dovrà fare la macelleria di retrocedere 3 squadre in una volta sola (ma di chi è stata ‘st’idea?… 3 squadre su 12, è il 25%, cavolo!…).

    • gufo45 9 Luglio 2013, 19:35

      Sono troppe anche 10 squadre in Eccellenza. Andrebbero ridotte a 8. E anche la serie A andrebbe ridisegnata e soprattutto ridimensionata!

      • San Isidro 9 Luglio 2013, 20:10

        so che gufi, ma nel sistema da me proposto infatti ciò che conterebbe è la seconda fase dove ci sarebbe un Super 10 con squadre ben scremate dalla fase eliminatoria, poi ripeto per me con 8 o 10 squadre non è che cambierebbe molto il livello…

  2. DaniS 9 Luglio 2013, 11:03

    @San Il nome sarebbe orrendo….”Giallo Parma”…Certo che se il buongiorno si vede dal mattino…

    Per quanto riguarda la tua proposta di torneo, sembrerebbe anche interessante ma… (pur non essendo nessuno per dirlo) ci sarebbe cosí tanto da cambiare….La Serie A a 2 gironi e la B a 4, per un totale di una 70ina di squadre, non sono assolutamente sostenibili.

    Ci vorrebbe qualcuno senza la paura di ristrutturare tutto il sistema rugby italiano.

    • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 12:12

      Non sarai nessuno, ma hai buon senso, economicamente e tecnicamente la A così com’è è insostenibile.

  3. crosby 9 Luglio 2013, 11:10

    Manca solo il Pro Recco in Eccellenza e dopo si’ che siamo bene…
    Se l’alto livello in Italia e’ questo, non lamentiamoci se una franchigia colleziona 28 sconfitte su 28 partite ufficiali, se prendiamo bastonate da 70 punti in Amlin con i club di Eccellenza, batoste con la nazionale contro Samoa e lezioni di rugby ai nostri emergenti ad opera dei rumeni.
    Riduciamo a pochi l’alto livello e eleviamone la qualità.
    Per l’alto livello (Eccellenza e A)
    – meno squadre 8+8
    – meno tecnici
    – meno arbitri, max 10 (8 partite totali)
    >>>>>>> meno partite, piu’ qualità
    Non ripeschiamo il Recco se Prato e Crociati saltano, cogliamo l’occasione per ridurre da subito…
    Sfortuna vuole che tra chi decide c’è uno col nome BESIO…

    • San Isidro 9 Luglio 2013, 11:34

      l’alto livello infatti è rappesentato solo dalle nostre due franchigie…l’Eccellenza è si il massimo campionato italiano per club, ma resterà sempre assai distante dai ritmi della Pro 12 per tanti motivi, e hai ragione per quello che dici, ma alla fine non penso che il livello cambi così nettamente da 8 a 12 squadre…

      • DaniS 9 Luglio 2013, 11:50

        “resterà sempre assai distante”

        Manno dai..ci vuole dell’ottimismo a volte…

        “non penso che il livello cambi così nettamente da 8 a 12 squadre”

        Bisognerebbe calcolare quanti soldi in meno si spenderebbero facendo tot partite in meno e quanti se ne potrebbero spendere invece per sviluppare, rugby di base, comprare giocatori, stadio…etc etc..

        • San Isidro 9 Luglio 2013, 12:00

          ovviamente, però io parlavo proprio del livello e dell’intensità di gioco in generale…chiaramente meno squadre hai più il ritmo della competizione si alza, ma nel caso dell’Eccellenza quanto aumenterebbe? Io penso che in generale un pò ci si illuda che il nostro campionato possa avvicinarsi a chissà quale livello…comunque hai detto una cosa sacrosanta: investire nel rugby di base…

          • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 12:23

            San guarda che il problema è innanzitutto economico e devi rivedere il sistema per renderlo sostenibile. L’Eccellenza e la A così ora come ora sono economicamente insostenibili. Poi crei false speranze nei ragazzi. Conosco giovani allettati per giocare in A cui vengono messe in testa idee di professionismo, per poi trovarsi con un pugno di mosche in mano e magari aver sacrificato tempo allo studio o al lavoro. Qui si deve fare chiarezze e concentrare meglio le risorse.

    • Emy 9 Luglio 2013, 12:52

      Grazie mille per il rispetto e la simpatia, così efficacemente espressi fin dall’apertura del commento.

      • umbro55 10 Luglio 2013, 08:29

        Piena solidarietà alla Pro Recco.
        Ma scusa, Emy: la pubblicità della Wind l’hanno girata sul campo di Recco?

        • Emy 10 Luglio 2013, 14:31

          Al Carlini di Genova. Tra le comparse, anche qualche faccia Pro Recco.

          • umbro55 10 Luglio 2013, 14:34

            Grazie 🙂

  4. eze 9 Luglio 2013, 11:19

    Dai numeri le squadre di eccellenza con elevata qualità saranno 4:
    Rovigo
    Mogliano
    Viadana
    Calvisano
    cioè 17 partite ad elevata intensità comprese semifinale e finale.
    Le altre 120 partite saranno di livello inferiore e molte saranno partite troppo squilibrate e quindi dal valore nullo.

    • umbro55 9 Luglio 2013, 14:00

      “Dai numeri le squadre di eccellenza con elevata qualità saranno 4:
      Rovigo – Mogliano – Viadana – Calvisano”.
      Non ne sarei così sicuro.
      Il campo lo dirà, ma ho la sensazione che avremo qualche sorpresa…

    • 6nazioni 9 Luglio 2013, 19:24

      che cazzo di discorso e’ questo scusa l’espressione.
      in francia,inghilterra, quanti club partono x vincere i campionati?
      2/3 le altre sono partite senza valore….
      un campionato di rugby a 8/10 e’ piu’ che sufficente x il ns rugby
      con due retrocessioni.
      serie A in due gironi (massima distanza di 100/150 km x le spese)
      ci vuole uno scenziato per capire che in italia e’ crisi NERA….

  5. San Isidro 9 Luglio 2013, 11:28

    Che serivrebbe una ristrutturazione del rugby italiano non ci sono dubbi, ma si parla sempre molto di rivoluzionare l’Eccellenza, e mi chiedo quanto effettivamente possa cambiare con un torneo a 8, 10, 11 o 12 squadre? Certo, meno ne hai, più il livello un tantino si alza, ma alla fine è sempre quello, perchè il nostro è un campionato semi-pro che mai si potrà avvicinare ai ritmi di gioco delle nostre due franchigie. Vedrete che tra due stagioni saremo esclusi anche dalla Challenge.

    • DaniS 9 Luglio 2013, 11:52

      Non credo sia negli interessi dell’ERC…
      Come diffondi uno sport se lo concentri in poche nazioni?

      L’eccellenza é l’ultima cosa da rivoluzionare a parer mio.

      • San Isidro 9 Luglio 2013, 12:21

        infatti bisogna molto di più investire nel movimento, io mi riferivo alla diatriba che va avanti da mesi sul fatto che l’Eccellenza debba essere ad 8, 10 o 12…
        quanto alle coppe, tra due stagioni cambierà tutto, alla HC andrà solo una delle due franchigie, di conseguenza l’altra andrà in CC, sul destino dei nostri club d’Eccellenza non so, ma lo vedo nero…

  6. nonno1 9 Luglio 2013, 12:41

    Credo sia corretto, e mi pare sia stato previsto, che per questa stagione, in vista della riduzione dell’eccellenza a dieci squadre l’anno successivo, in ipotesi di mancata iscrizione di una squadra si proceda al ripescaggio per mantenere il numero pari; in ipotesi di due forfait si passi sin da subito al campionato a dieci squadre; nel caso le rinunce siano più di due si proceda al ripescaggio per garantire le dieci squadre.
    E’ un po’ complesso ma logico

  7. parega 9 Luglio 2013, 12:51

    complimenti al prato che per fare un campionato d’eccellenza usera’ i soldi dell’erc con una rosa che gia’ e’ tirata per ilnostro campionato
    pazzesco….
    e poi il GIALLO PARMA ?
    ma qua’ ogni anno perdiamo di credibilita’ ormai agli sgoccioli…….
    siamo un campionato del quaraquaqua….basta essere amici di quello
    basta raccontare balle
    basta usare i soldi per ripianare i debiti se poi non hai la squadra non e’ un problema no ?
    questo e’ quello che siamo
    come si fa’ a credere in noi ?

    • umbro55 9 Luglio 2013, 14:10

      Giallo Parma è la solita tecnica del marketing: mi invento un nome carino per nascondere un intruglio vergognoso. Magari gestito da dietro da una holding alle Cayman o a San Marino.

      • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 14:15

        Che Giallo Parma sia un nome carino ci sarebbe da discutere…

  8. andrease 9 Luglio 2013, 12:51

    se passa il ripescaggio del Pro Recco, non va bene neanche più il nome Eccellenza…
    Sufficienza mi sembra più adatto.
    E se restano in 11 allora può chiamarsi Decenza…
    Ma Eccellenza mi è sempre sembrato pomposamente fuori luogo.

    • San Isidro 9 Luglio 2013, 13:03

      ma 10, 11 o 12 che cambia?

      • San Isidro 9 Luglio 2013, 13:03

        intendo come qualità…

        • andrease 9 Luglio 2013, 13:07

          niente…
          Hai ragione! Chiamiamolo Indecenza e non se ne parli più! 🙂

          • umbro55 9 Luglio 2013, 14:11

            Buona questa!

        • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 13:25

          San mi pare che tu abbia buone idee ed entusiasmo, ma ti rendi conto in che anni viviamo? Ti rendi conto che ci sono giovani che vanno in squadre di serie A pensando di fare i professionisti, sacrificando tempo che potrebbero investire in altro modo, e poi non si vedono riconosciuti nemmeno i soldi della benzina? Qui si tratta di potare i rami secchi che potenzialmente possono far cadere l’albero. Tieni un altro paio di anni la serie A così e metto la mano sul fuoco che ci saranno molti fallimenti. Poi sulla formula del campionato ciascuno si può sbizzarrire, quello non fa sostanza.

          • San Isidro 9 Luglio 2013, 15:02

            Si che me ne rendo conto, e conosco qualcuno che gioca in Eccellenza che mi parla delle stesse problematiche…penso che la FIR debba fare un severo controllo sulle squadre che si iscrivono ai vari campionati e i loro bilanci, questo si…invesire sul rugby di base e sulla formazione dei tecnici è una delle prime cose, vediamo adesso come si evolveranno le cose con tutti questi nuovi centri di formazione giovanile che Gavazzi ha istituito…un passo che penso si dovrebbe fare è quello di separare definitivamente il mondo del professionismo (Pro 12) dal resto del movimento, e cioè creare un livello club amatoriale con squadre di basso budget e incentivare molto su vivai (l’esempio della Capitolina credo sia solo da ammirare)…non voglio essere noioso, ma penso che noi italiani dovremmo imparare molto dal sistema argentino, sulla loro formazione, sul livello del loro domestic che è qualitativamente alto nonostante sia amatoriale e su tante altre cose, certo tra noi e loro ci passa pure una differenza di cultura rugbystica, ma cominciarli a copiare un pò di più non ci farebbe male…

    • Emy 9 Luglio 2013, 14:46

      Ahpperò vedo che il rispetto per le squadre altrui e per il loro lavoro è proprio virtù diffusa.
      Magari basterebbe dire di non essere favorevoli ai ripescaggi, senza schifare così palesemente una squadra che ha raggiunto la finale di serie A. Stai a vedere che solo il Recco può rendere schifida quella cosa bellissima che è ora l’eccellenza.

      • GiorgioXT 9 Luglio 2013, 15:31

        Anche perché a dirla tutta, se la Capitolina è in eccellenza, non si può proprio dire che abbia schiantato il Recco e dimostrato un livello molto più alto… casomai devono ringraziare un arbitro che di mischie ne capisce proprio poco.

        E’ stucchevole e sbagliato questo continuo parlare di 8. 10 o 12 squadre, perché il numero non conta proprio nulla, e le ultime stagioni lo hanno ampiamente dimostrato : le promosse, ripescate o arrivate in eccellenza comprando il titolo come in ordine San Donà, Fiamme Oro e Reggio hanno dimostrato un buon livello e solidità anche economica. Quello che invece NON DOVREBBE PROPRIO ESSERCI sono salvare le squadre ripetutamente grazie ai favori FEDERALI, Questa è la cosa da far cessare IMMEDIATAMENTE , perchè questa rovina il nostro movimento falsandone le basi stesse, molto di più di una squadra che viene promossa e poi retrocede.

        • Emy 9 Luglio 2013, 16:47

          Grazie per aver capito perfettamente il senso del mio post.
          Non sono mai stata favorevole al meccanismo dei ripescaggi e sono la prima a credere che per l’eccellenza di ora siano troppe anche 10 squadre. Credo anche però che, se le iscrizioni saranno 11, avrebbe poco senso un campionato dispari.
          Quasi quasi mi scuso se è stato proprio il Recco ad arrivare secondo, vista la tanta acredine che leggo: scusateci tutti se abbiamo osato arrivare in finale anche se non ci chiamiamo Rovigo o Padova o Calvisano, o se non siamo di Roma, che pare quasi sia una colpa!

          • gian 9 Luglio 2013, 17:37

            quoto la tua posizione, emy, la recco è la più forte delle escluse, se uno deve essere ripescato è giusto sia recco! (pensa te che io sarei per fare un gironcino all’italiana tra le ultime dell’eccellenza e le prime della A invece di promozioni e retrocessioni dirette, così saremmo sicuri che a fare l’eccellenza ci vadano le squadre più forti)

          • gian 9 Luglio 2013, 17:56

            ed anch’io non capisco che crollo di qualità porterebbe recco all’eccellenza rispetto ad altri, boh?

        • umbro55 10 Luglio 2013, 08:24

          Giorgio, guarda che io la partita Recco-Capitolina l’ho vista, e le cose non sono andate come dici tu.
          La partita è stata bella, intensa, equilibrata e:
          – la Capitolina si è mostrata “complessivamente superiore”;
          – la Pro Recco ha sfatato il mito (negativo) secondo cui il suo gioco è tutto “touche/mischia/maul”, mostrando squarci di gioco alla mano che qualche squadra di “Eccellenza” faticherebbe a organizzare (le hai seguite durante l’anno su Raisport? alcune sono state una vera e propria pena…).
          E sull’arbitro, ugualmente non sono d’accordo: Blessano, come suo costume, ha chiarito subito alla prima mischia quali comportamenti non avrebbe tollerato, ed è stato sostanzialmente coerente con la sua impostazione dall’inizio alla fine. L’unico appunto che gli si potrebbe fare (per avere favorito la Capitolina) è stato un episodio all’inizio del I° Tempo quando il numero 11 romano, avendo commesso avanti, arrabbiato, ha buttato via il pallone calciandolo fuori campo lontano: lì doveva scattare il giallo, e invece lui ha soprasseduto.
          Per il resto ho visto solo il solito arbitraggio all’italiana, con errori compensati da ambo le parti (falli di avanti compresi…).
          In ogni caso, meglio Recco in Eccellenza che campionato a 11; e meglio campionato a 10 che con 2 ripescaggi “raccomandati”…

          • GiorgioXT 10 Luglio 2013, 11:55

            Difficile dire che una squadra è stata “complessivamente superiore” se la partita è stata vinta di pochi punti e tu stesso ammetti che blessano ha avuto un occhio di riguardo.
            Blessano fa l’errore di molti arbitri : non arbitra la mischia secondo regolamento.

            Su eccellenza, A e Pro12, ti posso dire di aver visto quasi tutte le partite di eccellenza, tutte quelle di Pro12 delle italiane e diverse altre, e molte di A1/A2.

            Quello che cambia nell’intensità e nel livello, non è la media, ma i picchi – in Pro12 ci sono molte partite giocate a ritmi INFERIORI a quelle di eccellenza, ma quelle che invece contano, il picco di intensità è molto più alto , e così andare.

            Quello che non si vuole proprio capire, è che senza l’eccellenza, una buona eccellenza, non ci saranno i giocatori per il Pro12 e per la nazionale, e senza una buona serie A non ci saranno quelli per l’eccellenza….
            Tutti come sempre a cercare scorciatoie.

          • umbro55 10 Luglio 2013, 12:14

            “Blessano fa l’errore di molti arbitri : non arbitra la mischia secondo regolamento”. Posso concedertelo, ma nel suo metro di giudizio non ha avvantaggiato nessuno. Anche il mancato giallo è episodio che, in altre circostanze, si è verificato un po’ dappertutto, anche in Eccellenza (resta il fatto che ha sbagliato…).
            Comunque, che la Capitolina fosse superiore alla Pro Recco si sapeva: punti fatti in campionato 708 a 624; punti subiti 321 a 387; mete fatte 92 a 74.
            E anche in campo si è visto.
            E la partita, te l’assicuro, è stata bella e godibile.
            Sul resto del tuo discorso, posso dire che hai buone ragioni nella valutazione del livello dell’Eccellenza e del Pro 12, e che – allora – secondo me una riduzione del numero delle squadre di Eccellenza potrebbe essere salutare.

      • malpensante 9 Luglio 2013, 20:47

        Io starei abbastanza tranquillo riguardo alla riduzione a 11 squadre: per quanto strampalati e demenziali possano essere gli editti FIR, smontarne uno appena fatto e strombazzato mi sembrerebbe eccessivo anche per loro. E poi, sai che casino col pallottoliere a fare il calendario dispari?

        • San Isidro 9 Luglio 2013, 20:52

          tu che sei della zona che ne pensi di questo “Giallo Parma”?

          • malpensante 9 Luglio 2013, 21:05

            Giallo Parma se c’è in giro un architetto o uno storico dell’arte, sa cos’è e ne penso bene. 🙂 Per il resto non ne so granché, se non che l’Amatori in quanto tale non credo proprio si avventuri. Per l’idea del Capitano di una franchigia “all’antica” (educazione, scuola, valori, borse di studio e di lavoro) c’era un discreto interesse anche di nomi forti, industriali e non, ma ci sarebbero voluti più tempo e meno casini, poi la situazione pregressa era disperata. Ma a Fontanellato c’è un santuario famosissimo per i miracoli, chissà..:-)

  9. San Isidro 9 Luglio 2013, 13:06

    Eh si, questo di Parma è proprio un Giallo…
    Comunque l’altro giorno avevo auspicato in una bella fusione Parma-Prato per far fronte insieme ai debiti:
    I Cavalieri Crociati Prato, dunque I Templari Prato

    • andrease 9 Luglio 2013, 13:09

      sei sicuro che non si SOMMINO e basta i debiti?…

      • umbro55 9 Luglio 2013, 14:12

        E’ sicuro che metterebbero da parte il Tesoro dei Templari, fatto coi soldi non pagati ai ragazzi!…

  10. Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 13:08

    Da sempre sono il corvaccio della compagnia, ritengo, a ogni modo, che sia fondamentale un esercizio di verità per il nostro “domestic”. Col Pro12 un semi-professionismo così allargato è troppo esigente, soprattutto in relazione alla situazione economica che si sta attraversando e che non si sa quando avrà fine. Non si tratta di “riformare” alambiccandosi in formule più o meno bizantine per rendere i campionati migliori. Si tratta di snellire. 8 in Eccellenza 8 in A è quanto un semi-pro domestico possa sostenere. Anche in assenza del Pro12 credo sarebbe la dimensione più consona. Possiamo dilungarci in discussione approfondite sull’argomento, ma a quanto ricordo molti, in altri post, erano d’accordo nel ritenere sovradimensionata la punta della piramide interna. A mio modo di vedere si dovrebbe investire più in tecnici, arbitri e giovanili piuttosto che alimentare un numero di squadre che, alla resa dei conti, poi si trova cmq alla canna del gas. Prato si aggrappa ai soldi della coppa. Intendiamoci, fanno bene in quanto hanno guadagnato il diritto a parteciparvi, ma in un futuro abbastanza prossimo credo che la Challenge avrà da poche a 0 squadre dell’Eccellenza. Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, si tratta di schei in un periodo economico drammatico. Se non hai i soldi per pagare un appartamento in centro di 200m2 ne prendi uno di 100 in periferia.

    • parega 9 Luglio 2013, 13:15

      ” investire più in tecnici, arbitri e giovanili ”
      e’ quello che si dice dal 98 quando si sapeva gia’ di far parte del futuro sei nazioni , si diceva che con i soldi che sarebbero arrivati si poteva migliorare tutto il movimento a partire dagl’allenatori dei settori giovanili arbitri e via dicendo
      AVETE VISTO ANNO DOPO ANNO COME E’ ANDATA VERO ?
      ogni societa’ spendeva soldi per una marea di stranieri equiparati anche di basso livello
      la fir pensava solo a imbelletarsi il viso nelle partite del sei nazioni
      e cosi’ siamo arrivti a questo punto e a questo livello tecnico !!!
      percio’ io ormai di essere positivo per il futuro non riesco proprio nemmeno a sognarmelo !!!!!!! non ho piu’ fiducia in nessuno perche’ siamo sbagliati noi italiani attaccati al modo di fare del calcio !!!

      • andrease 9 Luglio 2013, 13:19

        QUANTO HAI RAGIONE!
        SONO ANNI CHE TI DO’ RAGIONE!!!

        • parega 9 Luglio 2013, 13:22

          anni ? oibo’ ho cosi’ tanto seguito ? ahahhaha
          rischio di montarmi la testa

          • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 13:35

            Ti seguiamo in tanti, ma attento a non fermarti eheheh

          • andrease 9 Luglio 2013, 13:40

            AHAHAH 🙂
            Non era neanche nato W.W. Ellis che già ti davo ragione!
            So che anche i bizantini ti hanno sempre dato ragione..
            Incredibile…

      • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 13:21

        Io mi ricordo di squadre uscite dal niente imbottite di argentini ed equiparati vari. Molti dicevano che in fondo era un bene per il movimento. E come dici tu, i problemi di struttura tecnica di allora si riprendentano quasi invariati oggi. I nodi vengono al pettine.

        • parega 9 Luglio 2013, 13:23

          squadre con 1 o due italini di formazione !!!!!!!!!!!
          parlo di piu’ di due squadre nel campionato

  11. crosby 9 Luglio 2013, 13:24

    C’è poco coraggio in Italia di fare scelte forti…
    Sarebbe stato un bel segnale aver obbligato ogni società a 200.000 euro di fideiussione per iscriversi all’Eccellenza e 100.000 euro per iscriversi alla serie A.
    Chi non è in grado, parte dalla categoria appena sotto.
    In due-due-quattro, eccoti l’alto livello “economico” da cui partire.
    Oggi chi si salva?
    Mogliano, Calvisano, Viadana, Petrarca, Rovigo, Fiamme Oro, Lazio…
    Forse Reggio, San Donà e Capitolina ma che non ne farebbero un dramma a tornarsene in serie A.
    In Serie A poi viene il bello…quante avrebbero 100.000 euro al 15 luglio da mettere a garanzia…??!!
    Automaticamente solo le società virtuose che hanno dimostrato garanzie certe avranno rose competitive e quei giocatori di qualità che cercano uno stipendio sicuro, dove pensiamo andrebbero a giocare??
    A Viadana, Calviasano, Mogliano, etc…

    • umbro55 9 Luglio 2013, 14:06

      “Oggi chi si salva? Mogliano, Calvisano, Viadana, Petrarca, Rovigo, Fiamme Oro, Lazio… Forse Reggio, San Donà e Capitolina…”.
      Bravo, hai fatto l’elenco della vera Eccellenza (è vero, il nome è troppo pomposo: sottoscrivo quello proposto da Andrease: ‘Decenza’…).
      Il resto sarebbero solo trucchi, artifici o maldestri make-ups!
      Il guaio è che l’accoppiata Dondi-Saccà è già al lavoro da tempo per intrugliare tutto…

  12. michelangelo 9 Luglio 2013, 15:38

    ma scusate in tutti i campionati (francesi , inglesi ,PRO12)sono sempre le stesse squadre che si giocano lo scudetto e allora il problema dov’è se anche in italia è cos’i? che fastidio vi danno se ci sono squadre che provano a fare l’eccelenza anche con pochi soldi e magari retrocedono lo stesso anno?
    Solo perchè lo dice Munari bisogna fare il campionato a 8 squadre ?

    Boh!!!
    basterebbe che la federazione in questi tempi di crisi intervenisse con più soldi pagando magari gli stipendi (pochi ma ma tutti i mesi) direttamente ai tesserati (anziche dare i soldi ai presidenti)
    cosa sarebbe dare 300.000 mila euro a società ( 30 giocatori di media 1000 euro? ) 3 milioni di euro non mi sembrano tanti per il tuo campionato !!!

  13. BRCK 9 Luglio 2013, 15:51

    Il rugby, per essere seguito, va esportato in più posti possibili. E’ marketing.

    Con 8 squadre ci si fa il campionato dei campanili (e ci si lamenta che nessuno segue la pallaovale per colpa del calcio, la formula 1 e le televisioni cattive)

    Io il campionato lo farei addirittura a 16 squadre: 2 gironi territoriali da 8 squadre (e se quello sud è meno competitivo fa niente, portare 3 squadre del sud a giocarsi ogni anno i playoff fa bene al movimento). Le prime 3 di ogni girone al Super6, con playoff scudetto. Le altre gare di andata e ritorno con le squadre dell’altro girone. 24 partite ognuno e 4 retrocessioni.

    • San Isidro 9 Luglio 2013, 16:11

      è un pò come il sistema che proposto all’inizio e di cui in passato abbiamo parlato proprio io e te…tuttavia non mi piace la stutturazione in gironi territoriali, avrebbe poco senso…

  14. il vecchio cavaliere 9 Luglio 2013, 17:35

    avrebbe poco senso, ma è l’unico che permette di renderlo sostenibile, trasferte più vicine, costi ridotti….

  15. gian 9 Luglio 2013, 17:47

    per prima cosa sarebbe bello decidere cosa dovrebbe essere il nostro domestic:
    – un torneo semipro per i giocatori non troppo talentuosi e cariatidi a fine carriera fatto per far contenti gli appassionati locali e i vari campanili, mentre il rugby vero si gioca nelle accademie e in PRO12? bene e allora fate quello che volete, chi se ne frega, basta che si taglino i costi, ma mettetevela via che il pubblico extra vecchi giocatori appassonati, amici, morose e parenti vari ed eventuali, ve lo scordate e si finirà a giocare nei campetti dei club, altro che stadi;
    – un torneo semipro che faccia da step di partenza e banco di prova ai seniores che puntano alla PRO12? ed allora bisogna diminuire il numero delle squadre di eccellenza, di A e giù a seguire e dare risorse ai club, allora, forse si avranno spettatori e sponsor. e se il rugby di vertice fosse composto solo da squadre sicule, vuol dire che sono le migliori e le più organizzate, altro che forzature di allargamento del bacino, il top ce lo si conquista sul campo, non con la redistribuzione dei posti territorialmente friendly!

    • Rabbidaniel 9 Luglio 2013, 18:53

      Non fa una grinza.

    • San Isidro 9 Luglio 2013, 20:43

      @gian, condivido il tuo secondo punto, però occorre riflettere su una cosa…e dico che questo spunto me lo ha dato @Stefo dall’Irlanda, con il quale più volte ho discusso (ovviamente in senso buono) sui valori della nostra Eccellenza, e cioè se i Paesi celtici hanno solo le franchigie a livello pro, e non hanno mai azzardato a creare un campionato di livello pro interno sia perchè non ne hanno i mezzi sia perchè forse, seppure sono terre assai rugbystiche, non hanno molta qualità in giro, perchè dovremmo pretendere di farlo noi? Che tra l’altro non abbiamo quella cultura ovale, quella profondità del movimento e quei mezzi che hanno loro? Tra due anni i nostri club (al 90%) non saranno neanche più in Challenge…
      Indubbiamente l’Eccellenza deve essere il trampolino di lancio per una carriera importante, ma anche se ne riduciamo le squadre e ne potenziamo il livello, saremo sempre un gradino sotto ai ritmi di chi gioca in Pro12…non credo sia così drastico se separassimo il livello della Pro12 da quello dei club, nel senso che dovremmo incentivare sul professionismo e al contempo reinvestire nella base, cioè sulla formazione e sulle giovanili, anche se magari tutto questo andasse a discapito della qualità dell’Eccellenza…cioè anche se avessimo un massimo campionato per club ancor più amatoriale di quanto sia adesso, però avessimo una buona formazione dei giovani e una base molto solida, sarei contento lo stesso…in tutto questo però si dovrebbe anche investire molto a livello mediatico sul rugby di casa nostra e cercare di far avvicinare alla palla ovale il maggior numero di persone…cioè, quello che voglio dire, è che condivido ciò che dici, però più che fare sforzi (speriamo non inutili) sull’Eccellenza investirei molto di più nella fondamenta…e poi non mi dispiacerebbe affatto se, anzichè i centri di formazione federale, venissero istituite due accademie che dipendano direttamente dalle due franchgie…

      • gian 10 Luglio 2013, 11:23

        tutto quello che dici, san, è più che giusto e logico e mi va benissimo, vogliamo staccare il semipro dal vertice, bene, investiamo sulla formazione, facciamo un campionato seniores con tante squadre divise su base territoriale e poi facciamoci delle finali che siano stile play off o torneo breve all’argentina, non è un problema (secondo me non attiriamo gente in più, ma questo è un fatto secondario), l’importante è che le società vivano e prosperino.
        diverso è il discorso se vogliamo inserire l’eccellenza nel programma di sviluppo, il livello deve alzarsi (anche se non si può pretendere, a buona ragione, che sia confrontabile con una seconda categoria di campionato pro, dato che non è pro e i ragazzi nella vita fanno altro oltre che giocare), le risorse concentrarsi e l’interesse “mediatico” svilupparsi.
        tu, stefo e tanti altri che seguite la sorti di movimenti diversi dal nostro dite delle cose giustissime sull’insostenibilità di un domestic di alto livello in parallelo ad un pro, ma dimenticate una cosa, il nostro sistema sport è molto diverso da tutti gli altri paesi, qui chi fa sport lo fa in società private per sua scelta, senza costrizioni o tradizione, in tutti gli altri paesi con cui ci confrontiamo, lo sport è visto come fondante nello sviluppo dei ragazzi e per questo inserito nei programmi scolastici (magari gestito dai club, per carità), ciò comporta un numero superiore di praticanti ed un bacino qualitativo superiore nonchè un altissimo numero di amatori che continuano a giocare per proprio gusto (pensa al calcetto in italia o ai moltissimi tornei amatoriali, ma complessi, di volley), se noi escludiamo dalla preparazione degli atleti i club, in primis con le accademie e poi depotenziando i club nella loro importanza, rischiamo, tra qualche anno di avere grossissimi problemi, a mio parere, in fondo si rischia di lasciare alle società la formazione del minirugby e poco più, togliergli i migliori prospetti a 15 anni e da quel momento consoderarli dei circoli delle bocce dopolavoristici……. io, in italia, questo tipo di sviluppo non me lo vedo, ma comunque il limbo in cui viviamo adesso è inaccettabile ed, allo stesso tempo, insostenibile

        • San Isidro 10 Luglio 2013, 19:11

          gian, hai ragione (purtroppo) sulla seconda parte del tuo discorso ed è verissimo quello che dici sulla situazione dello sport in Italia…io aggiungerei pure che tra noi e gli altri Paesi maggiormente ovali la differenza è proprio nella cultura rugbystica…
          faccio l’esempio dell’Argentina (tanto per cambiare), lì c’è una cultura sportiva particolare legata al CLUB che forse è unica nel resto di ovalia…la maggior parte delle squadre di rugby argentine non sono società a sè, ma fanno parte di polisportive dove si praticano numerosi altri sport…di conseguenza ogni CLUB è come un circolo ricreativo, dove si fanno parecchie discipline, soprattutto il rugby per i ragazzi e l’hockey per le ragazze, così l’interesse per la palla ovale si diffonde anche indirettamente perchè i vari soci del CLUB, amici e famigliari di chi pratica altri sport nella struttura, si incuriosiscono e vanno poi a sostenere la squadra che rappresenta il loro circolo sportivo, è in questo modo che il rugby argentino ha seguito e proliferazione mediatica…c’è anche da dire che gli argentini hanno una grande cultura per gli sport inglesi, e infatti hanno dimostrato grandi risultati internazionali nel rugby, nel polo e nell’hockey (a livello femminile), in un Paese in cui è comunque il calcio che la fa da padrona, e questo per me è sorprendente…rimango basito inoltre dall’enormità di squadre che compongono i vari campionati nazionali, ad es. soltanto al Torneo de la URBA partecipano un’ottantina di squadre inquadrate in ben quattro divisioni, parliamo ovviamente dell’area metropolitana di Buenos Aires che è enorme (circa 10 milioni di abitanti), ma è un numero impressionante, senza considerare poi la struttura di tutti questi club, ovvero solidi e floridi settori giovanili (che arrivano in molti casi anche ai M-22, menores de 22, cioè u.22), e molte società hanno anche una seconda squadra (intermedia) e addirittura una terza (preintermedia), che però non possono giocare con altre squadre de la URBA, ma solo con le rispettive cadette degli altri club…insomma, ho preso l’Argentina come modello di riferimento perchè mi sta più cuore ( e vamos CASI y Pumas siempre!), ma il paragone tra la nostra cultura sportiva e quello delle altre nazioni ovali non regge, se pensiamo anche che in NZ il rugby è materia scolastica, e non solo nella terra dei kiwi…quindi hai ragione su questo punto, e sono anche d’accordo che la formazione i ragazzi debbano farla con i club…qui in Italia vedo in positivo, almeno sulla carta, questa creazione di centri formazione giovanile, però sarebbe stato meglio dare più mezzi ai club per formare i nostri ragazzi, e per me la cosa migliore, come ho detto, è quella di creare due accademie che dipendano direttamente dalle due franchigie…tornando al discorso Eccellenza, per me possono andar bene entrambe le soluzioni: o la stacchiamo dal vertice del tutto e allora si investe moltissimo sulla base, oppure va bene così, ne facciamo il campionato propedeutico per la Pro 12 e allora ci investiamo meglio, però soprattutto la FIR deve stabilire in modo rigido le condizioni economico-societarie di partecipazione (che casi come Crociati, Prato e altri non si ripetano più) e un campionato a 8-10 squadre va più che bene…

          • gian 10 Luglio 2013, 19:41

            vedi che in fondo in fondo siamo tutti d’accordo che adesso come adesso teniamo i piedi in due barche non andando, così, da nessuna parte, poi ognuno ha la sua idea o la sua preferenza, ma la situazione attuale è inacettabile e dannosa

  16. malpensante 9 Luglio 2013, 20:54

    Ma nessuno è sfiorato dal dubbio che due squadre pro il nostro movimento non le regga proprio? 60 giocatori di livello, con stranieri di livello, almeno altri 10 l’anno da buttare tra campo e panchina, due sponsor/benefattori da almeno 5 milioni l’uno + i dobloni federali, pubblico, tv, ce ne fosse una delle condizioni a posto. Mah.

    • San Isidro 9 Luglio 2013, 20:56

      ho capito, ma se vogliamo fare la Pro 12 con due ci dobbiamo andare…

      • malpensante 9 Luglio 2013, 21:07

        Ho capito, ma se non ho le ruote mica posso correre la mille miglia, al massimo la maratona.

    • gian 10 Luglio 2013, 15:07

      secondo me il problema principale sono i soldi, se ci fossero potremmo fare anche altre 2 squadre, sia chiaro che non parlo di top team chiaramente, pro, di ragazzi promettenti ce ne sono, dovrebbero potersi confrontarsi con l’alto livello con continuità e solo allora potremmo veramente definire la ns “forza”.
      finchè ci sono 4 posti (ad esempio) in MA, magari gestiti con prudenza, molti ragazzi non avranno MAI la possibilità di testarsi ad alto livello

  17. San Isidro 9 Luglio 2013, 21:28

    Grazie alle conoscenze storico-artistiche di @malpensante ho intuito perchè la nuova squadra emiliana si chiamerà “Giallo Parma”.
    Ecco qui da un sito ducale:
    “Colore tradizionale delle case in città, il Giallo Parma era quasi ossessivamente utilizzato per le facciate dei palazzi alla fine degli anni 50. Il risultato è che il giallo e tutte le sue gradazioni è oggi il colore prevalente elle case del centro storico”

    ps: se, e dico SE, la prossima stagione saranno in Eccellenza almeno che cambino le maglie perchè quelle dei vecchi Crociati erano proprio inguardabili…auspico in un bel giallo Parma con rifiniture blu notte e come logo lo stemma della città che è molto bello…

    • malpensante 9 Luglio 2013, 21:46

      In realtà il giallo viene da molto prima, è neoclassico come molta della architettura locale; le maglie dell’anno scorso invece venivano direttamente dal reparto di gastroenterologia del Maggiore 🙂 I colori della città sono giallo e blu, come la maglia della RPFC. Crociati, è il Parma Calcio a.t.(ante Tanzi), maglia bianca con croce nera .

    • Giovanni 9 Luglio 2013, 22:34

      Perchè non Farnese Parma allora? 😉

  18. Katmandu 10 Luglio 2013, 07:10

    Io spero e mi auguro vivamente, che questi teatrini di luglio finiscano, squadre che falliscono, vengono ripescate, si fondono con chissà quale formula alchemica non se ne può francamente più
    1 eccellenza a 6 (una retrocessa)
    2 serie A a 10 (due retrocesse)
    3 serie B due gironi da 10
    3 fidejussioni obbligatorie e a scaglioni a seconda del budget dichiarato
    4 si gioca solo se si hanno i soldi per farlo senza debiti pendenti
    Altrimenti nulla di nuovo sotto il sole

    • GiorgioXT 10 Luglio 2013, 11:48

      Bella l’eccellenza a sei squadre… 10 partite e finiamo il campionato in 2 mesi e mezzo. Proprio quello che ci vuole per far crescere il movimento !
      Belle le serie A regionali , cosi’ si spende poco , e pazienza se poi ci saranno delle zone che rimarranno a livello bassissimo, tanto la coppa regionale da mettere in bacheca ce l’avranno …

      L’unica cosa da salvare solo il fatto di garantire i budget, ma basterebbe solo che la FIR applicasse le regole e lo facesse per TUTTI per mettere a posto buona parte dei problemi.

    • gian 10 Luglio 2013, 15:12

      kat, se non ricordo male, pensava alla doppia andata e ritorno + PO, ciò non toglie, se la retrocessione fosse diretta, che quest’anno sarebbe retrocesso il rovigo e prato, indebitata, sarebbe rimasta sù; le 6 squadre potrebbero anche starci, ma non con retrocessione diretta, nessuno sarebbe disposto a rischiare un minimo o ad investire economicamente o tecnicamente, troppo sul filo del rasoio la competizione, ti si rompe il calciatore principe e sei in A

      • GiorgioXT 13 Luglio 2013, 00:50

        4 Partite con le stesse squadre … scusami ma non mi pare proprio il metodo migliore per creare interesse.

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